Zinédine Zidane | ||
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Zidane nel 2017 | ||
Nazionalità | Francia | |
Altezza | 185 cm | |
Peso | 79 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Termine carriera | 9 luglio 2006 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1987-1988 | Cannes | |
Squadre di club1 | ||
1988-1992 | Cannes | 61 (6) |
1992-1996 | Bordeaux | 139 (28) |
1996-2001 | Juventus | 151 (24) |
2001-2006 | Real Madrid | 155 (37) |
Nazionale | ||
1988-1989 | Francia U-17 | 4 (1) |
1989-1990 | Francia U-18 | 6 (0) |
1990-1994 | Francia U-21 | 20 (3) |
1995 | Francia B | 1 (0) |
1994-2006 | Francia | 108 (31) |
Carriera da allenatore | ||
2013-2014 | Real Madrid | Vice |
2014-2016 | Real M. Castilla | |
2016-2018 | Real Madrid | |
2019-2021 | Real Madrid | |
Palmarès | ||
Mondiali di calcio | ||
Oro | Francia 1998 | |
Argento | Germania 2006 | |
Europei di calcio | ||
Oro | Belgio-Paesi Bassi 2000 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 27 maggio 2021 |
Zinédine Yazid Zidane (pron. francese [ˌzineˈdin jaˈzid ziˈdan]), (Marsiglia, 23 giugno 1972) è un allenatore di calcio ed ex calciatore francese di origini algerine, di ruolo centrocampista.
Soprannominato Zizou, è considerato uno dei migliori giocatori della storia del calcio.[1][2][3] Cresciuto nel Cannes, si afferma nel Bordeaux. Nel 1996 viene acquistato dalla Juventus, dove in cinque stagioni conquista due campionati italiani, una Supercoppa italiana, una Supercoppa UEFA, una Coppa Intercontinentale. Nell'estate del 2001 si trasferisce al Real Madrid per la cifra allora record di 150 miliardi di lire,[4] contribuendo alla vittoria di un campionato spagnolo e due Supercoppe di Spagna nonché di una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intercontinentale. Al termine della stagione 2005-2006 annuncia il suo ritiro dal calcio giocato.
Con la nazionale francese ha partecipato a tre campionati del mondo (Francia 1998, Corea del Sud-Giappone 2002, Germania 2006) e a tre campionati d'Europa (Inghilterra 1996, Belgio-Paesi Bassi 2000, Portogallo 2004), vincendo da protagonista il Mondiale 1998 e l'Europeo 2000. In nazionale ha totalizzato 108 presenze e 31 reti.
A livello individuale ha vinto un'edizione del Pallone d'oro (1998) e tre del FIFA World Player of the Year (1998, 2000, 2003), record condiviso con Ronaldo.[5] Nel 2004 è stato inserito nella FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi stilata da Pelé e dalla FIFA in occasione delle celebrazioni del centenario della federazione.[6] La BBC lo ha definito il miglior giocatore europeo dell'intera storia calcistica[7][8]. Inoltre, è stato incluso dalla rivista World Soccer nella lista degli undici migliori giocatori della storia calcistica.[9] È stato inserito nella Squadra ideale del decennio dal Sun nel 2009.[10]
Da allenatore del Real Madrid, ha vinto tre UEFA Champions League (record condiviso con Bob Paisley e Carlo Ancelotti), due campionati spagnoli (2016-2017 e 2019-2020), due Supercoppe UEFA, due Supercoppe di Spagna e due Coppe del mondo per club. Eccezion fatta per il naturalizzato Helenio Herrera,[11] Zidane è stato il primo e unico tecnico francese vincitore della Champions League.[12] È, con Fabio Capello e Marcello Lippi, l'unico allenatore ad aver raggiunto tre finali consecutive della Coppa dei Campioni/Champions League, ma l'unico ad averle vinte tutte, diventando così il primo allenatore a vincere tre edizioni consecutive della massima competizione europea per club.[13]
Originario di una famiglia berbera,[14] Zinédine Zidane ha tre fratelli e una sorella.[15] I suoi genitori provengono dalla Cabilia, una regione berbera dell'Algeria settentrionale.[15] Essendo nato a Marsiglia, Zidane possiede la doppia nazionalità, francese e algerina.[16] Il padre, Smaïl Zidane, pastore e musulmano praticante, decide di attraversare il Mediterraneo e andare a lavorare come muratore in Francia[15] nel 1953.[17] Dopo l'indipendenza dell'Algeria, nel 1962, Smaïl vuole ritornare in patria dopo aver trascorso nove anni nei cantieri della Seine-Saint-Denis.[15] Ma poco prima di imbarcarsi a Marsiglia, incontra Malika, una marsigliese anch'ella originaria della Cabilia, che sposa poco dopo.[15] Alla fine la coppia decide di rimanere in Francia e di stabilirsi a Marsiglia.[15]
A diciassette anni, Zinédine Zidane incontra la futura moglie Véronique;[18] la coppia si sposa nel 1994[15] e ha quattro figli: Enzo (nato nel 1995 e così chiamato in omaggio a Enzo Francescoli, idolo d'infanzia di Zizou[15]), Luca (1998) e Théo (2002), nati a Marsiglia, e Élyaz (2005), nato a Madrid.[15]
Tutti giocano o hanno giocato nel Real Madrid, con il cognome della madre (Fernández[19]): Enzo giocava come centrocampista (Real Madrid C / Real Madrid Castilla), Luca come portiere (Juvenil B), Théo come attaccante (Infantil B) ed Elyaz (Benjamin A).[20] Convocabile sia da parte della Francia che da parte della Spagna, Enzo Fernández viene selezionato nel 2009 nell'Under-15 della Spagna e poi nell'Under-19 della Francia nel 2014.[21] Il 16 novembre 2015 ha debuttato nel Real Madrid Castilla, seconda squadra dei blancos della Segunda B (terza serie) allenata dal padre.
Zidane risiede a Madrid, nel quartiere residenziale Conde de Orgaz, dove possiede una proprietà di circa 600 m².[15][22] Possiede inoltre una vasta proprietà nel comune di Onet-le-Château, regione di Rodez dove vivono i suoceri.[23][24]
Zinédine Zidane è affetto da talassemia benigna, una malattia genetica diffusa nel bacino del mediterraneo, che lo affatica naturalmente.[25]
A proposito della sua religione, Zidane si è definito come un «musulmano non praticante».[26]
Dal 2001 è ambasciatore dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).[27] A Marsiglia, la sua città natale, ha fondato una scuola calcio per aiutare i bambini più poveri.[4]
Nel 2008 ha interpretato una piccola parte nel film Asterix alle Olimpiadi. Nel 2011 ha pubblicato un libro autobiografico dal titolo La semplice eleganza di un eroe.[28]
Accostato ai connazionali Michel Platini e Raymond Kopa,[29][30] Zidane era un trequartista[31] in grado di coniugare potenza fisica e doti tecniche.[4][32] Il suo ruolo preferito era dietro le punte,[33] anche se in carriera è stato impiegato talvolta come seconda punta,[34] come centrocampista centrale nel 4-4-2[35][36] e nel ruolo di regista di centrocampo nel 4-3-3.[37][38]
Pur non essendo molto veloce,[32] aveva una buona accelerazione palla al piede.[39] Abile nel dettare i tempi della squadra[39] e nel fornire assist per i compagni,[40][41] era inoltre dotato di fantasia,[32] senso della posizione e una grande visione di gioco.[42][43] Dotato di un'eleganza innata,[42] eccelleva anche nel controllo di palla[4][42][44] e nel dribbling (spesso effettuato con il gesto della veronica).[42][45] Ambidestro,[46] era inoltre un buon finalizzatore, che ha spesso segnato gol decisivi in carriera,[32][39][41] pur non essendo particolarmente prolifico.[47] Specialista nei calci di rigore[48][49][50] e nei calci piazzati,[51] era abile anche nel gioco aereo.[32][42] Si faceva anche apprezzare nel gioco senza palla per le sue doti di corsa, lo spirito di sacrificio e l'attenzione alla fase difensiva.[31][32][33]
In panchina si dimostra un tecnico dal gioco non spettacolare ma molto pragmatico[52][53] (facendo in questo tesoro delle esperienze passate agli ordini, o al fianco, di allenatori quali Marcello Lippi o Carlo Ancelotti),[53] capace di adattarsi e quindi sfruttare al meglio le qualità dei giocatori a disposizione in rosa,[52] oltreché col carisma necessario per sostenere le pressioni derivanti dal gestire uno spogliatoio di grandi nomi o il lavorare in piazze calcistiche dalle alte aspettative.[54]
Zinédine Zidane è nato il 23 giugno 1972 a Marsiglia. Il suo nome in arabo significa "bellezza della religione". Nel suo quartiere marsigliese ha cominciato a fare i primi passi nel mondo del calcio e il suo idolo di tale sport è stato da sempre il trequartista uruguaiano Enzo Francescoli.[55][56] Fino all'età di 11 anni, inoltre, Zidane è stato appassionato anche di judo.[57]
All'età di nove anni, Zidane entra nel club del quartiere, l'AS Foresta 11,[58] del quale diventa ben presto capitano.[57] L'anno seguente, nel 1982, entra nella squadra del Saint-Henri, dove veste la maglia numero 10.[59] Nel 1983 passa al Septèmes-les-Vallons[59] e, successivamente, all'Olympique Marsiglia.[56] Nello stesso anno partecipa ad alcune importanti selezioni, durante le quali cattura l'attenzione di Jean Varraud, ai tempi osservatore del Cannes. Si reca dunque a Cannes per un provino dalla durata di sei settimane. La società, intuendo già da quel momento le capacità del ragazzo, alla fine decide di fargli firmare un contratto da professionista.[60]
Zinédine Zidane entra nel 1987, all'età di quindici anni, nella squadra del Cannes, all'epoca allenata da Guy Lacombe.[61] Viene ospitato a Pégomas, villaggio che in futuro dedicherà una piazza in suo nome.[62] In questo periodo è importante l'aiuto di Jean Varraud.[63] L'esordio con la maglia del Cannes arriva il 20 maggio 1989, a 16 anni, in una partita di Ligue 1 pareggiata dalla sua squadra 1-1 con il Nantes;[63][64] in questa gara entra a dodici minuti dalla fine.[63] Il 10 febbraio 1991 segna il suo primo gol da professionista in campionato nel vittorioso 2-1 contro il Nantes,[65] per il quale verrà premiato dal presidente della squadra con un'auto nuova.[63] Al termine della stagione, il Cannes si classifica al quarto posto, qualificandosi per la UEFA Europa League.[63] Zidane riesce a farsi notare da diversi allenatori che cercano in tutti i modi di acquistarlo.[63]
Nel 1992 arriva al Bordeaux, dopo la retrocessione del Cannes,[63] che lo ha acquistato per 3 milioni di franchi (460.000 euro).[63] L'approccio con la nuova squadra è facilitato dalla presenza dell'allenatore Rolland Courbis, anche lui marsigliese.[63] Lo stesso Courbis darà a Zidane il soprannome "Zizou".[63] Con i compagni francesi Christophe Dugarry e Bixente Lizarazu forma il "triangolo di Bordeaux".[63] Al termine della prima stagione, Zidane segna 10 gol e gioca 35 partite, risultando il miglior giocatore della squadra.[66]
Qualificato per la Coppa UEFA, ottenuta grazie al quarto posto in campionato, il Bordeaux riesce ad ottenere grandi risultati in campionato, grazie specialmente a Zidane.[67] Nonostante il cartellino rosso contro il Marsiglia a causa di un pugno dato a Marcel Desailly nel settembre del 1993, Zidane è diventato il beniamino della sua squadra.[68] L'eliminazione precoce in Coppa non impedisce Bordeaux di concludere il campionato con un ottimo quarto posto. Alla fine della stagione, dopo aver segnato 6 gol in 34 partite,[66] Zidane riceve il Trophées UNFP du football come miglior esordiente nel 1994.[69] Nella stagione successiva, il Bordeaux viene eliminato subito in Coppa UEFA e ottiene il quinto posto in campionato. Zidane rimane uno dei punti determinanti per la squadra, segnando sei 6 gol in 37 partite.[66]
Nella stagione 1995-1996, il Bordeaux vince la Coppa Intertoto, grazie anche a Zidane che segna 5 gol in 8 partite.[70] Nel quarto turno di Coppa UEFA, Zidane ha segnato un gol da quaranta metri nella sfida contro il Real Betis.[71] Ai quarti di finale, il Bordeaux è costretto a battere il Milan.[72] Dopo aver perso la prima gara per 2-0, i francesi riescono a ribaltare il precedente risultato grazie al risultato di 3-0. In questa gara, Zidane è uno dei protagonisti, essendo l'autore dei due assist per la doppietta di Christophe Dugarry.[73] La squadra riesce ad arrivare in finale, ma perde contro il Bayern Monaco. Zidane termina la stagione con 6 gol in 33 partite e riceve il suo secondo Trophées UNFP du football, stavolta come miglior giocatore del 1996.[74]
Con il Bordeaux Zidane ha giocato per quattro anni, siglando 28 gol in 139 gare di campionato.
Nel 1996 arriva in Italia, alla Juventus, squadra allenata da Marcello Lippi, per 7,5 miliardi di lire.[75] Decide di indossare la maglia con il numero 21.[76] Seppur all'inizio presenti un calo atletico,[77] Zidane riesce in breve tempo a mettersi in mostra con la nuova squadra. Segna il suo primo gol, il 20 ottobre 1996, nella gara vinta per 2-0 contro l'Inter.[78] La prima stagione è un successo per i bianconeri: vincono una Coppa Intercontinentale, la Supercoppa Europea, e il loro 24º scudetto. Zidane è protagonista di questi successi anche grazie ai suoi cinque gol e alle sue 29 presenze in campionato.[66] In Champions League Zidane ha giocato ottimamente, ma ciò non è bastato a vincere la finale contro il Borussia Dortmund.[79]
La stagione 1997-1998 si apre con la conquista della Supercoppa Italiana.[80] In campionato, Zidane gioca 32 partite e segna 7 gol e, al termine di questo torneo, conquista il suo secondo scudetto consecutivo.[81] In Champions League, la Juventus perde ancora una volta la finale, stavolta con il Real Madrid.
Dopo aver conquistato il titolo di campione del mondo con la nazionale francese, Zidane viene insignito del Pallone d'oro a dicembre del 1998, diventando il quarto giocatore francese ad aggiudicasi tale trofeo.[82][83] La stagione 1998-1999, però, non è molto fortunata per il giocatore francese: segna solo 2 gol in 25 partite ed è vittima di un duro infortunio a fine stagione.[84] Al termine della stagione, la Juventus si classifica al 7º posto e Lippi viene sostituito da Carlo Ancelotti.
Nella stagione 1999-2000, Zidane è favorito per vincere il suo secondo Pallone d'oro, soprattutto grazie alle ottime prestazioni ad campionato d'Europa 2000.[63] Tuttavia, a causa dei suoi cartellini rossi in Champions League, perde la possibilità di ottenere il riconoscimento calcistico.[85][86] Nella stagione 2000-2001, Zidane trova complicità con l'attaccante francese David Trezeguet: la coppia riesce a portare la Juventus in testa alla classifica.[87] Tuttavia, il pareggio di 2-2 con la Roma, impedisce alla Juventus di vincere lo scudetto. Conclude la stagione con 6 gol in 33 partite.
Con i bianconeri gioca complessivamente 212 partite e segna 31 gol, di cui 24 in Serie A. Seppur osannato dai tifosi, dopo la cessione del giocatore, nel 2001, Agnelli lo definì "più divertente che utile".[88]
Nel 2001 si trasferisce dalla Juventus al club spagnolo del Real Madrid, che, per averlo tra le sue file, oltre a siglare un contratto triennale con il giocatore, spende 150 miliardi di lire, realizzando il più costoso trasferimento di un giocatore nella storia del calcio fino a quel momento.[4][89] Sceglie di indossare la maglia numero 5[76], precedentemente appartenuta a Manuel Sanchís.[90] All'inizio della sua prima stagione, Zidane non riesce a trovare il giusto spazio in squadra, anche a causa della concorrenza con gli altri giocatori come Raúl e Figo.[91] Con l'arrivo di Zidane la squadra si aggiudica subito la Supercoppa di Spagna.[92] Zidane ha segnato il suo primo gol il 15 settembre 2001 contro il Real Betis.[93] Ben presto il francese si dimostra grande protagonista nella stagione dei madrileni, culminata con la sua pregevole e decisiva marcatura nella vittoria per 2-1 contro il Bayer Leverkusen nella finale della UEFA Champions League 2001-2002. In quell'occasione Zidane riesce a trasformare il traversone di Roberto Carlos in un tiro al volo che si infila nell'angolo alto della porta difesa dal portiere Hans-Jörg Butt.[94] Al termine della stagione, Zidane vince per la prima volta la UEFA Champions League, dopo due finali perse.[95] e, successivamente, anche la Supercoppa UEFA[96] e alcuni mesi dopo la Coppa Intercontinentale.[97]
Nella stagione 2002-2003 vince per la prima volta il campionato spagnolo all'ultima giornata, realizzando 9 gol in 33 partite,[98] ma, dopo la vittoria della Supercoppa di Spagna 2003, malgrado la politica dei cosiddetti Galácticos voluta dal presidente Florentino Pérez, incentrata all'acquisto dei migliori calciatori del panorama mondiale, la squadra non avrebbe più centrato successi nelle tre annate seguenti.[99] Nel 2003-2004 il francese chiude, con i compagni, il campionato al quarto posto, realizzando 6 gol in 33 presenze e perde la finale di coppa nazionale contro la Real Sociedad. Ancora più negativa è, per la squadra, l'annata 2004-2005, e anche la stagione 2005-2006 è avara di soddisfazioni per il Real Madrid, giunto alla fine di un ciclo. Il 15 gennaio 2006 Zidane realizza la prima tripletta in carriera, nella vittoria per 4-2 in campionato contro il Siviglia; è il primo calciatore francese a realizzare tre reti in una partita della Liga spagnola. Seguirà un'altra tripletta, realizzata dal fuoriclasse contro l'Espanyol (4-0).[100] Il 25 aprile seguente Zidane rende nota l'intenzione di ritirarsi dopo il campionato del mondo 2006.[101] Il 7 maggio 2006 disputa la sua ultima partita a livello di club, contro il Villarreal allo stadio Santiago Bernabéu: i tifosi del Real Madrid gli riservano un caloroso tributo, sventolando dei cartelli con il suo nome e il suo numero, il 5, e i suoi compagni di squadra indossano magliette commemorative con la scritta ZIDANE 2001-2006 sotto il logo del club.[102] Zidane firma il gol del provvisorio 2-2 con un colpo di testa vincente su cross di David Beckham (la gara finisce 3-3).[103] Conclude l'ultima annata della propria carriera agonistica con 6 reti segnate in 29 partite di campionato.[104] Per le Olimpiadi di Atene 2004 Zidane fu uno dei tedofori.
Nel 1994 partecipa all'Europeo Under-21, dove veste la maglia numero 7. I francesi si classificheranno al quarto posto dopo aver perso la semifinale contro l'Italia e la finale per il terzo posto contro la Spagna.
Dopo la mancata qualificazione al mondiale 1994, la nazionale francese è in crisi: il nuovo commissario tecnico Aimé Jacquet decide di convocare alcuni giovani e, tra questi, spicca il nome dello stesso Zidane, reduce da ottime prestazioni con il Bordeaux.[68] Durante la gara contro la Rep. Ceca del 17 agosto 1994, Zidane esordisce in nazionale maggiore all'età di 22 anni; il giocatore entra al 63' minuto di gioco al posto di Corentin Martins sul punteggio di 2-0 per i cechi[105] e firma in pochi minuti una doppietta che consente di agguantare un pareggio in rimonta.[106]
Divenuto trequartista titolare,[107] Zidane viene convocato per il campionato d'Europa 1996 in Inghilterra, dove indossa la maglia numero 10. Dopo aver vinto ai rigori contro i Paesi Bassi,[108] i francesi vengono sconfitti, sempre ai rigori, in semifinale dalla Repubblica Ceca.[109] Zidane chiude il torneo con una prestazione deludente e poco incisiva per la squadra.[110] L'anno seguente viene convocato per il Torneo di Francia, dove realizza un unico gol nella partita contro l'Italia, conclusasi 2-2,[111] inaugurando così lo Stade de France.[111]
Sempre da Aimé Jacquet viene convocato per il campionato del mondo 1998. La Francia ottiene la qualificazione con un turno d'anticipo battendo l'Arabia Saudita 4-0; Zidane, colpevole di un fallo di reazione a risultato già fissato, viene espulso dall'arbitro e squalificato per due turni.[112] Torna in campo nella partita di Saint-Denis il 3 luglio valida per l'accesso alla semifinale. La Francia sconfigge l'Italia per 4-3 dopo i rigori; Zidane segna il primo penalty dei francesi.[113] Battuta anche la Croazia in semifinale,[114] il 12 luglio allo Stade de France di Saint-Denis, la Francia vince il trofeo in finale contro il Brasile (campione in carica) per 3-0, grazie alla doppietta di Zidane e al gol di Emmanuel Petit.[115][116] La Francia vince il Mondiale per la prima volta.[116]
Zidane viene convocato per il campionato d'Europa 2000 che si giocherà in Belgio e nei Paesi Bassi. Raggiunti i quarti di finale, la Francia affronta il 25 giugno a Bruges la Spagna.[117] Qui Zidane segna un gol, portando la Francia alla vittoria per 2 a 1. Decide con un golden gol anche la semifinale vinta il 28 giugno 2 a 1 contro il Portogallo, giocata a Bruxelles.[118] Il 2 luglio a Rotterdam vince il suo primo titolo Europeo contro l'Italia grazie al Golden gol di David Trezeguet, dopo l'1 a 1 dei 90 minuti.[119]
Dopo il ritiro di Didier Deschamps, Zidane viene nominato vice-capitano della squadra francese.[120]
Il 26 maggio 2002, poco prima della partenza per il campionato del mondo 2002 (al quale la Francia è qualificata d'ufficio in quanto campione in carica), Zidane si infortuna al quadricipite della coscia sinistra.[121] In sua assenza, la Francia perde e pareggia rispettivamente con Senegal e Uruguay nelle prime due sfide della fase a gironi. Zidane torna in campo contro la Danimarca; tuttavia, il giocatore, in condizioni fisiche piuttosto precarie, non risulta incisivo per la squadra francese che viene sconfitta per 2-0. La Francia è, a sorpresa, fuori dai Mondiali, con un solo punto ottenuto in tre gare e nessuna rete segnata: è il peggior risultato per una nazionale campione del mondo in carica nella storia dei Mondiali.[122] L'anno seguente non viene convocato per la Confederations Cup, vinta comunque dai transalpini.[123]
Partecipa anche al campionato d'Europa 2004, esordendo con una doppietta che vale il successo in rimonta contro l'Inghilterra.[124][125] Nell'ultima gara del girone, realizza un altro gol nella partita vinta per 3-1 con la Svizzera.[126] I campioni d'Europa vengono eliminati nei quarti di finale dalla Grecia, che succederà poi loro nell'albo d'oro della manifestazione.[127] Nell'agosto dello stesso anno, il calciatore annuncia il proprio addio alla Nazionale.[128][129][130][131]
Nell'estate 2005 torna tuttavia sui propri passi[132], comunicando il rientro in Blues.[133] Festeggia il suo ritorno il 17 agosto[134], segnando un gol nell'amichevole con la Costa d'Avorio.[135][136] Prende quindi parte alla rassegna iridata in Germania. Qualificatasi agli ottavi di finale, la Francia sconfigge la Spagna per 3 a 1 grazie ai gol di Zidane, Ribéry e Vieira.[137] Durante la seconda fase del torneo Zidane si rende autore di ottime prestazioni, tra cui quella con il Portogallo, durante la quale segna il gol su rigore che vale alla Francia l'accesso alla finale contro l'Italia.[138]
All'inizio della finale, con un calcio di rigore a cucchiaio (con palla che batte sulla parte interna della traversa prima di varcare la linea di porta), porta in vantaggio i suoi;[139][140] negli ultimi minuti della finale, però, macchia la propria partita colpendo con una testata il difensore italiano Marco Materazzi: il gesto gli costa l'espulsione, la dodicesima della carriera (3 a Bordeaux, 5 con la Juventus, 2 con il Real Madrid e 2 con la nazionale francese).[141] L'Italia vince il Mondiale (1-1, 5-3 dcr) ma il giorno successivo, il 10 luglio 2006, Zidane viene comunque eletto miglior giocatore del torneo anche se il centrocampista italiano Andrea Pirlo era stato nominato per ben 3 volte (2 più di lui) uomo del match durante il torneo: ciò scatenerà le polemiche riguardo ad un premio «vinto in partenza» per questioni di sponsor.[142] La finale persa contro l'Italia è l'ultima partita da giocatore disputata da Zidane.[143]
Il 12 luglio 2006, in un'intervista rilasciata a una televisione francese, Zidane si scusa pubblicamente per il suo atto violento che, riconosce, "non è cosa da farsi", ma senza rivolgersi direttamente a Materazzi, e precisa che "se c'è una reazione è perché c'è una provocazione". Pur escludendo che Materazzi abbia proferito offese razziste, Zidane lascia intendere si sia trattato di insulti molto gravi e ripetuti alla sua famiglia.[144] Il 18 agosto 2007 Marco Materazzi, in un'intervista a TV Sorrisi e Canzoni, dichiara di aver insultato la sorella di Zidane; offesa alla quale il francese avrebbe reagito violentemente.[145] Insieme a Cafu, è il giocatore che ha ricevuto più cartellini (4 gialli e 2 rossi) nelle fasi finali dei Mondiali; le due espulsioni lo rendono anche il giocatore più volte allontanato dal campo, al pari di Rigobert Song.[146]
Dopo aver ricoperto, tra il 2009 e il 2013, vari incarichi dirigenziali per il Real Madrid,[147][148] il 9 luglio 2013 entra nello staff tecnico di Carlo Ancelotti in qualità di vice allenatore dei madrileni.[149]
Il 25 giugno 2014 viene nominato allenatore del Real Madrid Castilla, seconda squadra del Real Madrid, militante nella terza divisione del campionato di calcio spagnolo.[150] Nella prima stagione conduce la squadra al 6º posto finale.
Il 4 gennaio 2016, a seguito dell'esonero di Rafael Benítez, viene chiamato a guidare la prima squadra del Real Madrid.[151] All'esordio sulla panchina delle merengues ottiene una vittoria casalinga per 5-0 contro il Deportivo La Coruña.[152] Nel maggio 2016 si aggiudica la UEFA Champions League, guidando i madrileni all'undicesimo successo nella competizione grazie alla vittoria, nel derbi madrileño, contro l'Atlético Madrid ai tiri di rigore: nella circostanza Zidane diviene il primo tecnico francese, fatta eccezione per il naturalizzato Helenio Herrera, a vincere la massima competizione europea per club.[153]
Nella stagione successiva Zidane conduce la squadra dapprima alla vittoria della Supercoppa europea e della Coppa del mondo per club, poi centra il double campionato-UEFA Champions League che mancava da 59 anni:[154] riporta, infatti, a Madrid il titolo nazionale, a cinque anni di distanza dalla precedente affermazione,[155] e si aggiudica la UEFA Champions League, battendo per 4-1 la Juventus a Cardiff; nell'occasione Zidane diviene il primo allenatore a vincere due edizioni consecutive del trofeo nell'era Champions League.[156]
L'annata 2017-2018 si apre con una nuova vittoria della Supercoppa europea, contro il Manchester United.[157] Segue, pochi giorni dopo, la conquista della Supercoppa di Spagna, nel doppio Clásico contro il Barcellona.[158] A dicembre il club madrileno si aggiudica nuovamente la Coppa del mondo per club, grazie alla vittoria per 1-0 in finale contro il Grêmio: con tale successo Zidane diventa il primo tecnico a vincere la competizione per due edizioni consecutive.[159] A corollario di un'altra stagione passata agli annali, il 26 maggio 2018 il francese vince per la terza volta di fila la UEFA Champions League, battendo il Liverpool per 3-1 nella finale di Kiev: con questo successo, Zidane eguaglia il primato di Bob Paisley e Carlo Ancelotti, diventando inoltre il primo e unico allenatore ad aver vinto tre edizioni consecutive della Coppa dei Campioni/Champions League.[13] Ciononostante, appena cinque giorni dopo il trionfo Zidane rassegna, a sorpresa, le dimissioni, adducendo la necessità «di un cambio, di un'altra metodologia di lavoro» per la squadra e paventando l'imminente fine di un ciclo in casa madrilena.[160]
Tali sensazioni trovano conferma nei mesi seguenti, stanti i deludenti risultati conseguiti dai suoi successori, Julen Lopetegui prima e Santiago Solari poi, sulla panchina del club. Anche in ragione di ciò, l'11 marzo 2019 Zidane è chiamato a riassumere la guida tecnica del Real Madrid.[161] Il secondo ciclo del tecnico francese non riesce a eguagliare il precedente, ma arriva comunque, nel gennaio 2020, la conquista, ai tiri di rigore, della Supercopa di Spagna contro l'Atlético Madrid, un successo che coincide per Zidane con la nona finale vinta su altrettante disputate con i blancos,[162] oltreché, a fine stagione, il secondo alloro nazionale da allenatore, con la vittoria della Liga.[163] Al termine di una stagione 2020-2021 avara di successi, il tecnico francese lascia nuovamente la panchina del club spagnolo.[164]
In totale, tra club e nazionale, ha messo a segno 156 goal in 798 partite, con una media di 0,19 reti a partita.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1988-1989 | Cannes | D1 | 2 | 0 | CF | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 2 | 0 |
1989-1990 | D1 | 0 | 0 | CF | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 0 | 0 | |
1990-1991 | D1 | 28 | 1 | CF | 3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 31 | 1 | |
1991-1992 | D1 | 31 | 5 | CF | 3 | 0 | CU | 4 | 0 | - | - | - | 38 | 5 | |
Totale Cannes | 61 | 6 | 6 | 0 | 4 | 0 | - | - | 71 | 6 | |||||
1992-1993 | Bordeaux | D1 | 35 | 10 | CF | 4 | 1 | - | - | - | - | - | - | 39 | 11 |
1993-1994 | D1 | 34 | 6 | CF | 3 | 0 | CU | 6 | 2 | - | - | - | 43 | 8 | |
1994-1995 | D1 | 37 | 6 | CF | 5 | 1 | CU | 4 | 1 | - | - | - | 46 | 8 | |
1995-1996 | D1 | 33 | 6 | CF | 3 | 0 | Int+CU | 7+8 | 5+1 | - | - | - | 51 | 12 | |
Totale Bordeaux | 139 | 28 | 15 | 2 | 25 | 9 | - | - | 179 | 39 | |||||
1996-1997 | Juventus | A | 29 | 5 | CI | 2 | 0 | UCL | 10 | 2 | SU+CInt | 2+1 | 0 | 44 | 7 |
1997-1998 | A | 32 | 7 | CI | 4 | 1 | UCL | 11 | 3 | SI | 1 | 0 | 48 | 11 | |
1998-1999 | A | 25 | 2 | CI | 4 | 0 | UCL | 10 | 0 | SI | 1 | 0 | 40 | 2 | |
1999-2000 | A | 32 | 4 | CI | 3 | 1 | Int+CU | 2+4 | 0 | - | - | - | 41 | 5 | |
2000-2001 | A | 33 | 6 | CI | 2 | 0 | UCL | 4 | 0 | - | - | - | 39 | 6 | |
Totale Juventus | 151 | 24 | 15 | 2 | 41 | 5 | 5 | 0 | 212 | 31 | |||||
2001-2002 | Real Madrid | PD | 31 | 7 | CR | 7 | 2 | UCL | 9 | 3 | SS | 2 | 0 | 49 | 12 |
2002-2003 | PD | 33 | 9 | CR | 1 | 0 | UCL | 14 | 3 | SU+CInt | 1+1 | 0 | 50 | 12 | |
2003-2004 | PD | 33 | 6 | CR | 5 | 1 | UCL | 10 | 3 | SS | 2 | 0 | 50 | 10 | |
2004-2005 | PD | 29 | 6 | CR | 1 | 0 | UCL | 10[165] | 0 | - | - | - | 40 | 6 | |
2005-2006 | PD | 29 | 9 | CR | 5 | 0 | UCL | 4 | 0 | - | - | - | 38 | 9 | |
Totale Real Madrid | 155 | 37 | 19 | 3 | 47 | 9 | 6 | 0 | 227 | 49 | |||||
Totale carriera | 506 | 95 | 55 | 7 | 117 | 23 | 11 | 0 | 689 | 125 |
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Francia | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
17-1-1995 | Nantes | Francia | 1 – 0 | Bielorussia | Amichevole | - | 46’ |
Totale | Presenze | 1 | Reti | 0 |
Statistiche aggiornate al 22 maggio 2021. In grassetto le competizioni vinte.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | Piazzamento | |||||||||||||||||||
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Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | |||
2014-2015 | Real M. Castilla | SBD | 38 | 16 | 10 | 12 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 38 | 16 | 10 | 12 | 42,11 | 6º |
2015-gen. 2016 | SBD | 19 | 10 | 7 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 19 | 10 | 7 | 2 | 52,63 | Prom. in prima squadra | |
Totale Real M. Castilla | 57 | 26 | 17 | 14 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 57 | 26 | 17 | 14 | 45,61 | ||||||
gen.-giu. 2016 | Real Madrid | PD | 20 | 17 | 2 | 1 | CR | - | - | - | - | UCL | 7 | 4 | 2 | 1 | - | - | - | - | - | 27 | 21 | 4 | 2 | 77,78 | Sub., 2º |
2016-2017 | PD | 38 | 29 | 6 | 3 | CR | 6 | 3 | 2 | 1 | UCL | 13 | 9 | 3 | 1 | SU+Cmc | 1+2 | 1+2 | 0+0 | 0+0 | 60 | 44 | 11 | 5 | 73,33 | 1º | |
2017-2018 | PD | 38 | 22 | 10 | 6 | CR | 6 | 3 | 2 | 1 | UCL | 13 | 9 | 2 | 2 | SS+SU+Cmc | 2+1+2 | 2+1+2 | 0+0+0 | 0+0+0 | 62 | 39 | 14 | 9 | 62,90 | 3º | |
mar.-giu. 2019 | PD | 11 | 5 | 2 | 4 | CR | - | - | - | - | UCL | - | - | - | - | SU+Cmc | - | - | - | - | 11 | 5 | 2 | 4 | 45,45 | Sub., 3º | |
2019-2020 | PD | 38 | 26 | 9 | 3 | CR | 3 | 2 | 0 | 1 | UCL | 8 | 3 | 2 | 3 | SS | 2 | 1 | 1 | 0 | 51 | 32 | 12 | 7 | 62,75 | 1° | |
2020-2021 | PD | 38 | 25 | 9 | 4 | CR | 1 | 0 | 0 | 1 | UCL | 12 | 6 | 3 | 3 | SS | 1 | 0 | 0 | 1 | 52 | 31 | 12 | 9 | 59,62 | 2º | |
Totale Real Madrid | 183 | 124 | 38 | 21 | 16 | 8 | 4 | 4 | 53 | 31 | 12 | 10 | 11 | 9 | 1 | 1 | 263 | 172 | 55 | 36 | 65,40 | ||||||
Totale carriera | 240 | 150 | 55 | 35 | 16 | 8 | 4 | 4 | 53 | 31 | 12 | 10 | 11 | 9 | 1 | 1 | 320 | 198 | 72 | 50 | 61,88 |
Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) | |
— 1998 |
Ufficiale dell'Ordine del Merito Nazionale (Algeria) | |
— 2006 |
Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) | |
— 1º gennaio 2009 |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 87280258 · ISNI (EN) 0000 0001 2142 5110 · LCCN (EN) nb2001016181 · GND (DE) 124910246 · BNF (FR) cb13565140d (data) · BNE (ES) XX1553063 (data) · NDL (EN, JA) 00851449 · WorldCat Identities (EN) lccn-nb2001016181 |
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