Walter Ricciardi | |
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Walter Ricciardi nel 2012 | |
Presidente dell'Istituto superiore di sanità | |
Durata mandato | 1º settembre 2015 – 19 dicembre 2018 |
Predecessore | Fabrizio Oleari[1] |
Successore | Silvio Brusaferro[2] |
Dati generali | |
Partito politico | Azione |
Titolo di studio | Laurea in medicina e chirurgia |
Università | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Professione | Medico, docente universitario |
Gualtiero Ricciardi, detto Walter (Napoli, 17 aprile 1959), è un accademico, igienista ed ex attore[3] italiano.
Come medico e docente universitario svolge la sua attività professionale, didattica e scientifica nell'ambito dell'Igiene e della Medicina di sanità pubblica. Professore ordinario d'Igiene e Medicina Preventiva, già vicepreside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore dal 2012[4], ha ricoperto la carica di direttore del dipartimento di Sanità Pubblica del Policlinico Agostino Gemelli di Roma[5] e di presidente della III sezione del Consiglio superiore di sanità. È stato anche presidente della Società italiana medici manager (SIMM)[6]. È fondatore e direttore dell'Osservatorio Italiano sulla Salute nelle Regioni Italiane dal 2002.
È stato il primo curatore non inglese dell'Oxford handbook of public health practice, pubblicato dalla Oxford University Press, e primo componente non americano del National board of medical examiners degli USA; dal 2010 al 2014 è stato presidente della European association of public health[7].
È attivo nell'ambito degli indirizzi generali politico-economici di Italia Futura, per la quale si è impegnato prima come socio fondatore e poi come responsabile del dipartimento Salute e Sanità.
È consigliere del direttore della regione europea del comitato di esperti della Commissione europea per gli investimenti in sanità nell'Unione europea.
Nel 2013-2014 ha coordinato su commissione delle Nazioni Unite la prima indagine di analisi comparativa sui rischi professionali del personale del World food program, dell'UNHCR, della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale.
Nel settembre 2014, Ricciardi e i suoi colleghi Charles Guest, Ichiro Kawachi e Iain Lang, hanno ricevuto il premio della British medical association quali autori del miglior libro di sanità pubblica dell'anno, l'Oxford handbook of public health practice[8].
Nel 2014 ha ricevuto il premio Krogh dall'ambasciata danese a Roma[9], e nel 2015 il Takamine award dall'ambasciata giapponese[10]. Sempre nel 2015 gli è stato conferito il premio Edithe J. Levit distinguished service award per i servizi prestati come membro del consiglio dei direttori del National board of medical examiners degli Stati Uniti d'America[11]. Nel febbraio 2015, a Calcutta, è stato eletto rappresentante dell'Europa nel consiglio di governo della World federation of public health association (WFPHA), la Federazione Mondiale delle Società di Sanità Pubblica.
Nel luglio 2014 è stato nominato dal governo Renzi commissario straordinario per l'Istituto superiore di sanità, il più importante istituto di ricerca sanitario italiano.[12] Ricciardi provvide, in un'ottica di spending review, ad un riordino delle strutture dell'ente, che portò tra l'altro allo smantellamento del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute,[13][14][15] nonostante l'appello contrario di 234 operatori di sanità pubblica.[16]
Nel settembre 2015, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, Ricciardi è stato nominato presidente dell'Istituto Superiore di Sanità.
Il 2 giugno 2017[17] il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, su proposta del Presidente del Consiglio Gentiloni, lo ha nominato Commendatore della Repubblica in considerazione di particolari benemerenze in campo scientifico e sanitario. Nel novembre 2017, il governo Gentiloni lo ha designato a rappresentare l'Italia nel consiglio d'amministrazione dell'OMS per il triennio 2017-2020.
Nel gennaio 2019 ha annunciato le dimissioni da presidente dell'Istituto superiore di sanità, in polemica con la presunta scarsa collaborazione instaurata a suo dire dal governo Conte I e con le posizioni assunte da esponenti dell'esecutivo su questioni di sanità e, in particolare, su vaccini, termovalorizzatori, rapporto tra immigrazione e diffusione di malattie, da lui definite «ascientifiche e antiscientifiche».[18]
Nel maggio 2019 gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa dalla Thomas Jefferson University di Philadelphia "per i risultati raggiunti e il contributo dato al mondo della sanità pubblica". Nell'ottobre 2019, sotto gli auspici del governo Conte II,[19] è divenuto membro del Mission board for cancer, sostituendo il dimissionario Harald zur Hausen (Premio Nobel per la medicina)[20] nel direttivo di un istituto dell'Unione europea che gestisce un budget di 20 miliardi di euro nella ricerca sul cancro.[21]
Dal novembre 2019 è tra i membri del comitato che ha promosso la nascita di Azione (di cui agisce anche come responsabile sanità), partito politico social-liberale guidato dall'ex Ministro dello sviluppo economico ed europarlamentare del Partito Democratico Carlo Calenda[22].
Nel 2020 è stato nominato consigliere del Ministro della salute Roberto Speranza per l'emergenza COVID-19. Il suo ruolo in riferimento all'Organizzazione mondiale della sanità è stato chiarito da Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell'organizzazione, che ha precisato come Ricciardi sia «il rappresentante italiano presso il consiglio dell'OMS [...] non parla a nome dell'Agenzia», circostanza del resto confermata anche dal diretto interessato.[23] Inoltre, una nota stampa ufficiale dell'OMS ha invitato i giornali italiani a «evitare espressioni che suggeriscano che il professor Ricciardi lavori per l'OMS o che la rappresenti».[24] Le precisazioni seguono un re-tweet di Ricciardi, che rilanciava un tweet di Michael Moore riguardante in modo derisorio il presidente USA Donald Trump[25].
Il 14 febbraio 2021, appena dopo l'insediamento del nuovo governo Draghi (nel quale Roberto Speranza è confermato Ministro della salute), Ricciardi ha chiesto pubblicamente un nuovo lockdown generalizzato, come quello attuato nel marzo-maggio 2020, per contrastare il COVID-19,[26] richiesta che ha reiterato due settimane dopo.[27]
Nel febbraio 2021 Papa Francesco lo nomina membro della Pontificia Accademia per la Vita .
A maggio 2021 è entrato a far parte del comitato scientifico del Santé publique France, equivalente francese dell'ISS.[28]
È sposato con Emilia Angelillo, figlia del suo maestro, Bruno Angelillo.
La sua carriera di attore inizia negli anni sessanta, da bambino, nella serie televisiva I ragazzi di padre Tobia (interpretava Cucciolo) per proseguire in numerosi sceneggiati televisivi (Dramma d'amore, Un eroe del nostro tempo, Nostra madre, La freccia nel fianco) e prosegue per tutti gli anni ottanta con ruoli di primo piano a fianco di Giuliana De Sio, Alida Valli, Michele Placido, Stefania Sandrelli e Maria Schneider[29].
Tra i suoi ruoli più interessanti quelli nel film Io sono mia (1978) di Sofia Scandurra, L'ultimo guappo (1978), Il mammasantissima e Napoli... la camorra sfida, la città risponde (1979) diretti da Alfonso Brescia e interpretati da Mario Merola.
Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana | |
— Roma, 17 luglio 2017 |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 2846149108406168780003 · ISNI (EN) 0000 0000 6953 0852 · LCCN (EN) n2015185339 · ORCID (EN) 0000-0002-5655-688X · GND (DE) 1061478106 · BNF (FR) cb14220349n (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n2015185339 |
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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2021-06-13 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=4569159