Volodymyr Zelens'kyj | |
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Foto ufficiale di Volodymyr Zelens'kyj | |
Presidente dell'Ucraina | |
In carica | |
Inizio mandato | 20 maggio 2019 |
Capo del governo | Volodymyr Grojsman Oleksij Hončaruk Denys Šmihal' |
Predecessore | Petro Porošenko |
Dati generali | |
Partito politico | Servitore del Popolo |
Titolo di studio | laurea in giurisprudenza |
Università | Università Economica Nazionale di Kiev |
Firma |
Volodymyr Oleksandrovyč Zelens'kyj[1] (in ucraino: Володимир Олександрович Зеленський?; IPA: [woloˈdɪmɪr olekˈsɑndrowɪdʒ zeˈlɛnʲsʲkɪj]; Kryvyj Rih, 25 gennaio 1978) è un politico, attore, sceneggiatore e comico[2] ucraino, dal 20 maggio 2019 Presidente dell'Ucraina[3][4].
Nato e cresciuto a Kryvyj Rih in una famiglia di origine ebraica e di madrelingua russa,[5] Zelens'kyj si è laureato in giurisprudenza all'Università Economica Nazionale di Kiev, per poi cimentarsi nella carriera di attore. Ha fondato la casa di produzione Kvartal 95, che ha prodotto diversi film, cartoni animati e serie tv, tra cui Servant of the People, in cui lo stesso Zelens'kyj ha interpretato un professore del liceo che viene inaspettatamente eletto presidente dell'Ucraina. Nel marzo 2018 alcuni dipendenti di Kvartal 95 hanno fondato un partito politico con lo stesso nome dello show, cavalcando la popolarità che quest'ultimo aveva riscosso.
Il 31 dicembre 2018 Zelens'kyj ha annunciato la sua candidatura per le elezioni presidenziali del marzo successivo. Nonostante non avesse alcuna esperienza politica, la sua popolarità come comico e le sue posizioni anti-corruzione lo hanno fatto balzare fin da subito in testa nei sondaggi. Dopo essere risultato il candidato più votato al primo turno, il 21 aprile 2019 ha sconfitto al ballottaggio il presidente uscente Petro Porošenko con il 73% dei consensi. Identificatosi come populista, si è attestato su posizioni europeiste e anti-establishment.
Subito dopo l'elezione, come previsto dalla legge ucraina, ha sciolto il parlamento e indetto nuove elezioni per il luglio successivo, ampiamente vinte dal suo partito, che ha conquistato la maggioranza assoluta dei seggi. Da presidente, Zelens'kyj ha puntato sulla digitalizzazione dell'amministrazione e sulla conciliazione tra le aree russofone e quelle a maggioranza ucraina del Paese. La sua strategia comunicativa prevede un massiccio uso dei social network, in particolare Instagram. Durante la sua amministrazione ha affrontato la pandemia di COVID-19 e la conseguente crisi economica. I critici di Zelens'kyj, seppur riconoscendogli progressi nella lotta alla corruzione, hanno espresso il timore che il suo contrasto agli oligarchi e all'establishment politico abbia portato ad una centralizzazione del potere nelle sue mani durante i primi due anni del mandato presidenziale e a crescenti pressioni sui partiti di opposizione.[6]
Durante la campagna elettorale presidenziale, Zelens'kyj aveva promesso di trovare una soluzione alla crisi russo-ucraina, cominciata nel 2014. Dopo l'elezione, ha inizialmente provato a stabilire relazioni diplomatiche con il presidente russo Vladimir Putin; tuttavia, le tensioni tra i due Paesi si sono acuite nel 2021, in seguito alla proposta di Zelens'kyj di far entrare l'Ucraina nella NATO e nell'Unione europea, e sono culminate l'anno successivo con un'invasione su larga scala dell'esercito russo nel territorio ucraino. Durante il conflitto, Zelens'kyj ha guadagnato ampi consensi, sia in patria che all'estero, emergendo come figura simbolo della resistenza ucraina.[7][8]
Zelens'kyj è nato il 25 gennaio 1978 a Kryvyi Rih, una città nella regione di Dnipropetrovsk. I suoi genitori sono ebrei e tre suoi parenti furono vittime della Shoah, mentre suo nonno, durante la seconda guerra mondiale, combatté in una divisione di fanteria dell'Armata Rossa contro l'esercito tedesco.[9] Zelens'kyj ha rivelato che i suoi bisnonni erano stati uccisi dopo che le truppe tedesche avevano raso al suolo la loro casa.[10]
Entrambi i genitori hanno una formazione scientifica: il padre Oleksandr è un professore che dirige un dipartimento accademico di cibernetica e hardware informatico presso il Kryvyi Rih Institute of Economics; la madre, Rymma Zelens'ka, lavorava come ingegnere. La famiglia ha vissuto per quattro anni in Mongolia nella città di Erdenet, dove lavorava il padre. Volodymyr Zelens'kyj si è laureato nel 2000 in giurisprudenza presso il dipartimento della Università Economica Nazionale di Kiev, ma non ha mai esercitato la professione legale.
Fin dal 1997 lavora come attore e sceneggiatore nello studio cinematografico Kvartal 95 Club, diventandone poi nel 2003 direttore artistico. Nel 2011 è produttore generale del canale Inter TV, dal 2013 al 2019 è direttore artistico in Kvartal 95 Studio LLC.
Fondatore del centro giovanile League of Laughter della ONG, Zelens'kyj interpreta nel 2015 il ruolo di presidente ucraino nella serie televisiva Servant of the People (letteralmente, Servitore del popolo) in cui mette in scena un capo di Stato onesto, capace di superare in astuzia antagonisti e detrattori. La serie Tv vincerà il "WorldFest Remi Award" (USA, 2016), arriverà tra i primi quattro finalisti nella categoria dei film comici al "Seoul International Drama Awards" (Corea del Sud) e sarà insignita del premio "Intermedia Globe SILVER" nella categoria "Serie TV di intrattenimento" al "World Media Film Festival" di Amburgo.
Sulla scia del successo di Sluha Narodu, nel marzo 2018 nasce un partito politico omonimo creato dallo staff di Kvartal 95, produttrice della serie. A sei mesi dalle elezioni presidenziali del 2019 Zelens'kyj annuncia la sua candidatura per tale partito, ricevendo i favori del pubblico in base ai sondaggi di gradimento.[11][12]
In un'intervista del marzo 2019 con Der Spiegel, Zelens'kyj ha dichiarato di essere entrato in politica per ripristinare la fiducia nei politici e che voleva "portare al potere persone professionali e dignitose" e "vorrebbe davvero cambiare l'umore e il timbro dell'establishment politico, il più possibile".[13] La sua elezione è stata sostenuta dall'oligarca Ihor Kolomojs'kyj nonché ex governatore dell'oblast' di Dnipropetrovs'k.[14][15]
A partire dal 31 dicembre 2018, Zelens'kyj ha condotto una campagna presidenziale di successo,[16] quasi interamente virtuale per succedere al presidente in carica dell'Ucraina, Petro Poroshenko, con meno di quattro mesi di tempo. Zelens'kyj ha vinto chiaramente sia il primo turno elettorale del 31 marzo[17] sia il ballottaggio del 21 aprile 2019.[18]
Zelens'kyj è stato eletto presidente dell'Ucraina il 21 aprile 2019, battendo il presidente in carica Poroshenko con il 73,22% dei voti contro il 25% di Poroshenko.[19] Il presidente polacco Andrzej Duda è stato uno dei primi leader europei a congratularsi con Zelens'kyj[20]. Il 22 aprile, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è congratulato al telefono con Zelens'kyj per la sua vittoria.[21] Anche il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker e il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk hanno emesso una lettera di congratulazioni congiunta, affermando che l'Unione europea lavorerà per accelerare l'attuazione del resto dell'accordo di associazione UE-Ucraina, compreso l'accordo Area di libero scambio globale (DCFTA).[22]
Il 20 maggio 2019 presta giuramento come presidente dell'Ucraina. Filo-europeista, durante il suo messaggio di insediamento annuncia lo scioglimento anticipato della Verchovna Rada (Parlamento Ucraino),[23] motivandolo a causa della crisi politica creata all'interno della coalizione di forze politiche che appoggiava il governo di Volodymyr Grojsman, sostenuto anche dall'ex presidente Petro Porošenko, maturata successivamente alle elezioni presidenziali.[24][25]
Poiché nell'ordinamento ucraino il Presidente non può promulgare leggi senza l'approvazione del Parlamento, e nel Parlamento insediato non v'era una maggioranza direttamente collegata al nuovo Presidente, Zelens'kyj decide di sciogliere il parlamento ed indire nuove elezioni. Il 20 giugno la Corte Costituzionale Ucraina ha proclamato legittimo lo scioglimento anticipato del Parlamento operato da Zelens'kyj il 20 maggio.[26]
Le elezioni anticipate (che non costituiscono in ogni caso una variazione temporale rispetto al normale rinnovo del Parlamento fissato nell'ottobre 2019)[27] si svolgono il 21 luglio 2019 con il partito di Zelens'kyj che ottiene il 44% dei voti, il più alto dal 1991, l'anno in cui l'Ucraina ha ottenuto l'indipendenza dall'Urss.[28] Il partito filo-russo di Viktor Medvedchouk, "Blocco di opposizione", si ferma all'11,5%, il partito "Solidarietà Europea" di Petro Poroshenko ha il 9%, il movimento politico dell'ex primo ministro Julija Tymošenko il 7%, il partito "Golos" (Voce), guidato dalla rockstar Svjatoslav Vakarčuk, il 6,3%.[28][29]
Il 29 agosto nomina ufficialmente alla carica di primo ministro Oleksij Hončaruk, che ottiene la fiducia dal parlamento. Hončaruk diviene il primo ministro più giovane della storia dell'Ucraina. Il Governo Hončaruk termina il 4 marzo 2020, a seguito delle dimissioni del capo del governo. Lo stesso giorno conferisce l'incarico di primo ministro a Denys Šmihal', che ottiene la fiducia dalla Verchovna Rada.
Il volo Ukraine International Airlines 752 è stato un collegamento aereo di linea tra Teheran (OIIE) in Iran e Kiev (UKBB) in Ucraina. L'8 gennaio 2020, il Boeing 737-800 con marche UR-PSR[30] che effettuava il servizio, veniva abbattuto pochi minuti dopo il suo decollo dall'aeroporto internazionale di Teheran-Imam Khomeini,[31][32] uccidendo i 176 passeggeri a bordo, fra cui 11 ucraini e 9 componenti l'equipaggio. Tale avvenimento lo pone tra i più gravi incidenti in territorio iraniano dopo quello del volo Iran[quale?].[33]
Il presidente ucraino Zelens'kyj si trovava nel vicino Oman per una visita ufficiale, e a causa dell'incidente l'8 gennaio 2020, l'ufficio presidenziale ha annunciato che avrebbe interrotto il suo viaggio[34] Da subito il sito di notizie Internet Obozrevatel.com ha rilasciato informazioni che il 7 gennaio 2020, anche il politico ucraino di opposizione Viktor Medvedčuk è arrivato in Oman.[35]
Il 9 gennaio 2020, i giornalisti investigativi di Skhemy (Schemes: la corruzione nei dettagli) hanno riferito che l'arrivo del presidente è stato ritardato di quasi un giorno intero pubblicando le foto del suo arrivo.[36] Presto iniziarono a circolare voci secondo cui Zelens'kyj avrebbe dovuto avere altri incontri oltre a quelli ufficiali già in agenda,[37] ma il 14 gennaio 2020, Andriy Yermak ha respinto le voci come speculazioni e teorie del complotto infondate, mentre Medvedchuk ha affermato che l'aereo distrutto venne utilizzato dalla famiglia della figlia maggiore per volare dall'Oman a Mosca. Successivamente, Yermak ha contattato il quotidiano online Ukrainian Truth e ha fornito maggiori dettagli sulla visita in Oman del presidente e sull'incidente aereo in Iran.[38]
Zelens'kyj ha chiesto agli ucraini di astenersi dal visitare l'Iran e l'Iraq per il momento. L'11 gennaio il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica iraniana ha dichiarato di aver abbattuto l'aereo dopo averlo erroneamente identificato come bersaglio ostile.[39] .
Zelens'kyj quello stesso giorno ha dichiarato: "L'Ucraina insiste su una piena ammissione di colpa. Ci aspettiamo che l'Iran porti i responsabili alla giustizia, restituisca le salme delle vittime, paghi un risarcimento ed emetta scuse ufficiali. Le indagini devono essere complete, aperte e continuare senza ritardi o ostacoli".[40]
Nell'aprile 2021, in seguito al trasferimento di numerose truppe russe ai confini con l'Ucraina, Zelens'kyj ha contattato il presidente statunitense Joe Biden, spingendo per l'ingresso nella NATO del proprio Paese.[41]
Il 26 novembre 2021, Zelens'kyj ha duramente attaccato Vladimir Putin e l'oligarca ucraino Rinat Achmetov, accusandoli di aver pianificato un colpo di stato ai suoi danni.[42] Sia il governo russo che il magnate hanno respinto le accuse.[43][44]
Nel gennaio 2022, l'intelligence americana ha ritenuto molto alte le probabilità di un'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Nonostante l'ingente quantità di truppe russe ai confini, Zelens'kyj ha invitato alla calma la popolazione, invitando i media a non ingigantire il rischio di un'invasione e a non provocare un'"isteria di massa".[45]
Il 24 febbraio, Zelens'kyj ha tenuto in diretta tv un discorso, sia in ucraino che in russo, in cui invitava i cittadini russi ad esprimere dissenso contro i propri leader nel tentativo di prevenire una sanguinosa guerra. Nel discorso, ha fermamente respinto le accuse, mossegli dall'omologo russo Vladimir Putin, di legami con il neonazismo, evidenziando come egli sia di origine ebraica, e ha negato di voler attaccare le regioni russofone del Donbas, controllate da separatisti filo-russi.
Nonostante numerosi incontri e tentativi di negoziati tra esponenti del governo russo e i principali leader europei, il 25 febbraio l'esercito russo ha dato inizio all'invasione dell'Ucraina, preceduta da massicci bombardamenti sulle principali città. Zelens'kyj ha proclamato l'entrata in vigore della legge marziale e ha dato il via alla mobilitazione di massa, con l'arruolamento volontario nell'esercito dei cittadini maggiorenni in grado di combattere. Con numerosi messaggi pubblicati sui social, Zelens'kyj ha affermato di non volersi allontanare da Kiev, assediata dalle truppe russe, e di aver rifiutato un salvacondotto, messogli a disposizione dagli Stati Uniti, che gli avrebbe permesso di rifugiarsi a Leopoli.[46][47] Il 28 febbraio, a conflitto ancora in corso, ha firmato la richiesta di adesione dell'Ucraina all'Unione europea, inizialmente prevista per il 2024.[48]
Nelle prime fasi del conflitto, Zelens'kyj ha guadagnato ampi consensi, sia in patria che nei Paesi occidentali, per la sua leadership e per le sue strategie comunicative, in grado di compattare il fronte occidentale contro Russia e Bielorussia.[49][50][51][52][53][54][55] Diverse testate giornalistiche occidentali lo hanno definito "eroe nazionale" ed "eroe globale".[56][57][58][59] il Guardian e BBC News hanno evidenziato come, per la sua ferrea risposta all'invasione, anche i suoi oppositori politici gli abbiano rivolto elogi.[60][61] Ha inoltre riportato in auge il saluto Slava Ukraini (Gloria all'Ucraina), diffuso durante la guerra fredda tra gli oppositori del regime sovietico in Ucraina, come simbolo di resistenza e patriottismo.[62] Al febbraio 2022, secondo i sondaggi sociologici, l'indice di fiducia a Zelens'kyj nel suo Paese era al 93%, quando nei mesi immediatamente precedente alla guerra oscillava tra il 30 e il 40%.[63] Dall'altro canto, in Russia la sua immagine è stata ampiamente screditata: Vladimir Putin, in un discorso del 25 febbraio, ha definito il governo di Zelens'kyj come una "banda di nazisti e tossicodipendenti", accusandolo inoltre di essere una marionetta nelle mani dell'Occidente.[64]
Nell'ottobre 2020 ha parlato a sostegno dell'Azerbaigian per quanto riguarda la guerra del Nagorno-Karabakh tra l'Azerbaigian e gli azeri di etnia armena sulla regione contesa del Nagorno-Karabakh. Zelens'kyj ha affermato: "Sosteniamo l'integrità territoriale e la sovranità dell'Azerbaigian proprio come l'Azerbaigian sostiene sempre la nostra integrità e sovranità territoriale".[65]
Zelens'kyj ha cercato di posizionare l'Ucraina come uno Stato neutrale nelle tensioni politiche e commerciali tra Stati Uniti e Cina. Nel gennaio 2021, Zelens'kyj ha dichiarato in un'intervista ad Axios di non percepire la Cina come una minaccia geopolitica e di non essere d'accordo con le affermazioni degli Stati Uniti secondo cui ne rappresenta una.[66]
Nel 2013-14 Zelens'kyj si avvicinò al movimento filo-europeista Euromaidan. Durante la Guerra del Donbass ha aiutato l'esercito ucraino contribuendo a fondare un battaglione di volontari combattenti.[67] In un'intervista del 2014 sulla Komsomolskaya Pravda ucraina, Zelens'kyj ha detto che gli sarebbe piaciuto fare una visita in Crimea, ma che lo eviterebbe perché "ci sono persone armate". Nell'agosto 2014, Zelens'kyj si è esibito per le truppe ucraine a Mariupol e in seguito il suo studio ha donato una importante somma all'esercito ucraino.[68]
Durante la sua campagna presidenziale, Zelens'kyj ha affermato di sostenere l'adesione dell'Ucraina all'Unione europea e alla NATO, ma ha affermato che gli elettori ucraini dovrebbero decidere in merito all'adesione del paese a queste due organizzazioni nei referendum. Allo stesso tempo, credeva che il popolo ucraino avesse già scelto l'"eurointegrazione". Lo stretto consigliere di Zelens'kyj, Ivan Bakanov, ha anche affermato che la politica di Zelens'kyj è favorevole all'adesione sia all'UE che alla NATO e propone di tenere referendum sull'adesione.[69]
Il programma elettorale di Zelens'kyj affermava che l'adesione dell'Ucraina alla NATO è "la scelta del Maidan e il corso sancito dalla Costituzione, inoltre, è uno strumento per rafforzare la nostra capacità di difesa".[70] Il programma afferma che l'Ucraina dovrebbe fissare l'obiettivo di presentare domanda per un piano d'azione per l'adesione alla NATO nel 2024. Il programma afferma inoltre che Zelens'kyj "farà di tutto per garantire" che l'Ucraina possa presentare domanda di adesione all'Unione europea nel 2024.[71]
Due giorni prima del secondo turno, Zelens'kyj ha dichiarato di voler costruire "un'Ucraina forte, potente e libera, che non è la sorella minore della Russia, che non è un partner corrotto dell'Europa, ma la nostra Ucraina indipendente".
Zelens'kyj ha promesso che il suo primo disegno di legge, "On People's Power", fornirà un meccanismo per i referendum.[72]
Questa promessa non è stata mantenuta, poiché il suo primo disegno di legge presentato era una legge sugli appalti pubblici delle elezioni. Ha anche promesso progetti di legge per combattere la corruzione, inclusa la rimozione dell'immunità al presidente del paese, ai membri della Verkhovna Rada (il parlamento ucraino) e ai giudici, una legge sull'impeachment, la riforma delle leggi elettorali e un processo efficiente con giuria. Ha promesso di portare lo stipendio del personale militare "al livello degli standard Nato".[73]
Zelens'kyj ha dichiarato che come presidente avrebbe sviluppato l'economia e attratto investimenti in Ucraina attraverso "un riavvio del sistema giudiziario" e ripristinando la fiducia nello Stato. Propone inoltre un condono fiscale e una flat tax del 5 per cento per le grandi imprese che potrebbero essere aumentate «in dialogo con loro e se tutti sono d'accordo». Secondo Zelens'kyj, se le persone si accorgessero che il suo nuovo governo "funziona onestamente dal primo giorno", inizierebbero a pagare le tasse.[74]
Nel 2020, ha proposto l'ergastolo per corruzione.[75]
Riguardo all'annessione russa della Crimea nel 2014, Zelens'kyj ha affermato che, parlando realisticamente, sarebbe possibile riportare la Crimea sotto il controllo ucraino solo dopo un cambio di regime in Russia.[76]
Zelens'kyj sostiene la distribuzione gratuita di cannabis medica, l'aborto gratuito in Ucraina e la legalizzazione della prostituzione e del gioco d'azzardo. Si oppone alla legalizzazione delle armi.[77]
Zelens'kyj si è espresso contro il prendere di mira la lingua russa in Ucraina e il divieto di artisti per le loro opinioni politiche (come quelle considerate dal governo ucraino come anti-ucraine).[78] Nell'aprile 2019 ha dichiarato di non essere contrario a una quota di lingua ucraina (alla radio e alla TV) e che agli artisti russi "che si sono trasformati in politici (anti-ucraini)" ai quali dovrebbe essere vietato l'ingresso in Ucraina. Contemporaneamente ha lanciato lo slogan sulle quote in lingua ucraina: "puoi cambiarli un po'".[79]
Zelens'kyj ha dichiarato nell'aprile 2019 che "ovviamente" sostiene la decomunizzazione dell'Ucraina, ma non è soddisfatto della sua forma attuale. In un'intervista con RBC-Ucraina nell'aprile 2019, Zelens'kyj ha affermato che il leader dell'OUN-B Stepan Bandera, una figura controversa nella storia ucraina, era "un eroe per una certa parte degli ucraini, e questa è una cosa normale e interessante. Era uno di quelli che hanno difeso la libertà dell'Ucraina. Ma penso che quando chiamiamo così tante strade, ponti con lo stesso nome, questo non è del tutto giusto." Nella stessa intervista, Zelens'kyj ha continuato a criticare l'abuso di tributi a Taras Hryhorovyč Ševčenko, un famoso poeta e pittore ucraino: "Dobbiamo ricordare gli eroi di oggi, eroi delle arti, eroi della letteratura, semplicemente eroi dell'Ucraina. Perché non usiamo i loro nomi, i nomi degli eroi che oggi uniscono l'Ucraina?"[80]
In risposta a suggerimenti contrari, nell'aprile 2019 ha dichiarato di considerare il presidente russo Vladimir Putin "come un nemico". Il 2 maggio 2019 Zelens'kyj ha scritto su Facebook che "il confine è l'unica cosa che Russia e Ucraina hanno in comune".[81]
Nel giugno 2021, Zelens'kyj ha presentato alla Verkhovna Rada un disegno di legge "Sulla prevenzione delle minacce alla sicurezza nazionale legate all'eccessiva influenza di persone di significativa importanza economica o politica nella vita pubblica (oligarchi)". Lo scopo della legge, secondo il presidente, è combattere contro le persone che hanno una ricchezza significativa e un'influenza significativa nella società e nella politica (gli oligarchi). Una persona è identificata come oligarca se soddisfa 3 dei 4 criteri, e quindi deve essere iscritta in un apposito registro.
Nel settembre del 2003 si è sposato con Olena Kijaško, architetta e autrice dei suoi sketch, che ha conosciuto al liceo[82][83] La coppia ha due figli: una femmina, Oleksandra (2004), e un maschio, Kyrylo (2013).[84]
La prima lingua di Zelens'kyj è il russo: egli parla correntemente anche l'ucraino e l'inglese[85][86]. I suoi beni valevano circa 37 milioni di grivna (circa $ 1,5 milioni di dollari) nel 2018.[87]
In veste di Sua Eccellenza il Presidente dell'Ucraina è dal 20 maggio 2019:
Gran Maestro dell'Eroe dell'Ucraina | |
— 20 maggio 2019 |
Gran Maestro dell'Ordine della libertà | |
— 20 maggio 2019 |
Gran Maestro dell'Ordine di Jaroslav il Saggio | |
— 20 maggio 2019 |
Gran Maestro dell'Ordine al merito | |
— 20 maggio 2019 |
Gran Maestro dell'Ordine di Bogdan Chmel'nyc'kyj | |
— 20 maggio 2019 |
Gran Maestro dell'Ordine dei Cento Eroi Celesti | |
— 20 maggio 2019 |
Gran Maestro dell'Ordine per il Coraggio | |
— 20 maggio 2019 |
Gran Maestro dell'Ordine della Principessa Olga | |
— 20 maggio 2019 |
Gran Maestro dell'Ordine di Danylo Halytsky | |
— 20 maggio 2019 |
Gran Maestro dell'Ordine per il Coraggio nel Lavoro Minerario | |
— 20 maggio 2019 |
Gran Collare dell'Ordine di Vytautas il Grande (Lituania) | |
— 11 marzo 2022[88] |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 9255154260630724480009 · ISNI (EN) 0000 0005 0072 4452 · LCCN (EN) no2019142097 · GND (DE) 1179997255 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2019142097 |
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