Vittorio De Scalzi | |
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Nazionalità | Italia |
Genere | Pop rock Rock progressivo Musica tradizionale italiana |
Periodo di attività musicale | 1966 – 2022 |
Strumento | voce, chitarra, pianoforte, flauto traverso, armonica, organo Hammond |
Etichetta | Fonit Cetra, RCA Italiana, Magma, Warner Music Group, Dischi Ricordi, Aereostella, Azzurra Music |
Gruppi | De Scalzi Bros, I Trolls, La Leggenda New Trolls, New Trolls, New Trolls Atomic System |
Album pubblicati | 7 |
Studio | 5 |
Live | 1 |
Raccolte | 1 |
Vittorio De Scalzi (Genova, 4 novembre 1949 – Roma, 24 luglio 2022[1]) è stato un cantante, polistrumentista e compositore italiano, noto per aver fondato il gruppo musicale rock progressivo New Trolls, attivo dal 1967 al 1997.
Nato da madre pianista e padre ristoratore, De Scalzi si avvicinò giovanissimo alla musica proprio grazie agli insegnamenti della madre, iniziando a suonare il pianoforte all'età di quattro anni.[2][3]
Negli anni sessanta ha fondato I Trolls insieme a Pino Scarpettini, con il quale incide il singolo Dietro la nebbia.[3] Nel 1966 ha debuttato come solista con lo pseudonimo Napoleone in un disco realizzato per l'etichetta discografica ARC intitolato Vietato ai maggiori di pochi anni, eseguendo i brani Norwegian Wood dei The Beatles e Take a Heart.[4][5]
Nel 1967, terminata l'esperienza de I Trolls, costituisce i New Trolls, gettando le basi per una proficua carriera, caratterizzata sin dall'inizio dall'intento di concentrarsi su un repertorio originale. Componenti del complesso oltre a De Scalzi (voce e chitarra) sono Nico Di Palo (chitarra), Gianni Belleno (batteria), Giorgio D'Adamo (basso) e Mauro Chiarugi (tastiera). Nello stesso anno la band apre i concerti della tournée italiana dei The Rolling Stones e suona in jam session con musicisti come Stevie Wonder.[6]
All'interno del gruppo De Scalzi è figurato come autore di molti brani di successo, tra cui Visioni, Una miniera e Quella carezza della sera. Contemporaneamente l'artista si è impegnato nel lavoro di ricerca sulla musica tradizionale genovese, scrivendo in quegli anni canzoni dialettali parte del patrimonio culturale della sua città. Con la collaborazione di Fabrizio De André e del poeta Riccardo Mannerini, compone i brani del primo album dei New Trolls, il concept album Senza orario senza bandiera, di cui Mannerini è autore dei testi e il musicista arrangiatore e produttore.[7][8]
Durante la loro carriera i New Trolls hanno preso parte a sette edizioni del Festival di Sanremo:[9] nell'edizione del 1996 si sono esibiti in coppia con Umberto Bindi interpretando il brano Letti, scritto dallo stesso Bindi con Renato Zero.
Parallelamente all'attività con i New Trolls, De Scalzi è stato attivo come autore per altri interpreti, tra cui Mina, Ornella Vanoni e Anna Oxa. Un altro filone importante è rappresentato dal Suonatore Jones, un tour perlopiù incentrato sulle sue collaborazioni con De André; la relativa scaletta contiene la riproposta dell'album Senza orario senza bandiera più altri brani dei New Trolls e alcuni di De André, che nella sua prima tournée (1975-1976) era stato supportato da una band composta da altri componenti dei New Trolls (Ricky Belloni, Gianni Belleno, Giorgio D'Adamo e Giorgio Usai).
Nel 1973 ha partecipato al disco collettivo L'Arca: le due canzoni da lui cantate sono state pubblicate poi nel singolo Le api a nome Vittorio dei New Trolls & The Plagues (nel lato B La foca canta anche Franco Gatti dei Ricchi e Poveri).
Nel 1991, anno dello scudetto della Sampdoria, insieme al fratello Aldo, ha realizzato l'album Sampdoria - Il grande cuore della Sud, composto da dieci brani.
Nel 2001, supportato dall'Orchestra Filarmonica di Torino diretta da Maurizio Salvi, ha realizzato l'album dal vivo Concerto grosso Live; il disco, costituito da brani di repertorio dei New Trolls è stato distribuito in allegato al quotidiano La Stampa. Nel 2004 partecipa come interprete al film InvaXön - Alieni in Liguria realizzato in collaborazione con i Buio Pesto.[10]
Nel 2008 ha pubblicato il primo album in studio da solista, Mandilli, pubblicato da Aereostella e cantato interamente in dialetto genovese. Tre anni più tardi è stata la volta del secondo album Gli occhi del mondo, realizzato mettendo in musica, con la collaborazione di Marco Ongaro, alcune poesie di Riccardo Mannerini.[11] Nel 2012 ha fatto parte del supergruppo Artisti uniti per Genova per il progetto benefico Ora che, brano scritto da Max Campioni, arrangiato da Lauro Ferrarini, prodotto da Verdiano Vera e realizzato per raccogliere fondi per l'alluvione di Genova del 4 novembre 2011, che insieme a De Scalzi ha visto la partecipazione di numerosi musicisti e cantanti della scena musicale genovese.
De Scalzi è stato inoltre membro fondatore e componente del gruppo Slow Feet Band con cui ha pubblicato l'album Elephant Memory.[12] Nel 2018 ha pubblicato l'album Due di noi insieme a Di Palo.[13]
Nel 2021 è uscito un cofanetto celebrativo della sua carriera dal titolo Una volta suonavo nei New Trolls, contenente La storia dei New Trolls e Concerto Grosso, il DVD Il suonatore Jones - Live e una autobiografia curata da Massimo Cotto;[14] il disco La storia dei New Trolls, oltre a contenere i principali successi del gruppo, figura anche gli inediti Frequentatori di tramonti e Quelle navi, entrambi estratti come singoli.[14][15][16] La raccolta è stata presentata il 3 febbraio presso Casa Sanremo in occasione del Festival di Sanremo.[17] Nel 2022 è fra i protagonisti del documentario La nuova scuola genovese di Claudio Cabona, per la regia di Yuri Dellacasa e Paolo Fossati, in cui si racconta il filo rosso che lega il cantautorato ligure alla scena hip hop affermatasi dagli anni duemila.[18]
De Scalzi è morto il 24 luglio 2022, appena dieci giorni dopo la sua ultima esibizione all'Auditorium Franco Alfano di Sanremo,[19] per le complicanze di una fibrosi polmonare. Un mese prima era guarito dal COVID-19.[1]
De Scalzi era sposato e aveva tre figli: Alberto, rapper,[2] Armanda e Alice, quest'ultima morta nel 2005 all'età di trent'anni a causa di una trombosi cerebrale.[3]
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