Vittorio Colao | |
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Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale | |
In carica | |
Inizio mandato | 13 febbraio 2021 |
Presidente | Mario Draghi |
Predecessore | Paola Pisano |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente |
Titolo di studio | Master in Business Administration |
Università | Harvard Business School, Università di Harvard e Università commerciale Luigi Bocconi |
Professione | Manager |
Vittorio Colao (Brescia, 3 ottobre 1961[1]) è un dirigente d'azienda e politico italiano, dal 2008 al 2018 amministratore delegato di Vodafone e dal 13 febbraio 2021 ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale nel Governo Draghi.
Nato da famiglia di origine calabrese. Si è laureato alla Università Bocconi e ha ottenuto un Master in Business Administration alla Harvard University.[2] Ha svolto il servizio militare come Sottotenente dell'Arma dei Carabinieri, ma si è formato come Allievo Ufficiale di Complemento degli Alpini, frequentando il 116 Corso AUC della SMALP di Aosta dal luglio al dicembre 1984. Ha iniziato la sua carriera lavorando a Londra presso la banca d'affari Morgan Stanley. Ha lavorato poi per dieci anni negli uffici di Milano della società McKinsey & Company.[3]
Nel 1996 diviene direttore generale di Omnitel Pronto Italia (oggi Vodafone Italia). Nel 1999 è nominato amministratore delegato di Vodafone Omnitel (divisione italiana). Nel 2001 diventa CEO regionale di Vodafone per l'Europa meridionale. Nel 2002 diventa membro del consiglio di amministrazione della società, e nel 2003 è nominato CEO regionale per Europa meridionale, Medio Oriente e Africa.[4]
Nel 2004 lascia Vodafone per diventare amministratore delegato di Rcs MediaGroup, incarico che ricopre fino al 2006.[5] Nell'ottobre 2006 ritorna in Vodafone come vice amministratore delegato a capo della divisione Europa.
Il 29 luglio 2008 sostituisce Arun Sarin come amministratore delegato di Vodafone.[6]
Nel 2015 è nominato amministratore non esecutivo di Unilever.[7]
Il 15 maggio 2018 Colao annuncia le dimissioni dal Vodafone Group Plc; viene sostituito come amministratore delegato da Nick Read, attuale direttore finanziario della compagnia.[8][9] Dal 2019 fa parte del comitato direttivo (Board of Directors) della società di telefonia wireless Verizon.
Nell'aprile 2020 è designato dal governo Conte II per guidare la task force della cosiddetta "Fase 2" per la ricostruzione economica del Paese dopo la pandemia di COVID-19 del 2019-2021.[10][11]
Il 13 febbraio 2021 viene nominato Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale nel Governo Draghi.
Cavaliere del lavoro | |
— 21 maggio 2014[12] |
Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana | |
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri» — 27 dicembre 2020[13] |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 120851004 · ISNI (EN) 0000 0000 7951 0767 · GND (DE) 141243465 · WorldCat Identities (EN) viaf-120851004 |
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