Vaiolo delle scimmie

Vaiolo delle scimmie
Monkeypox.jpg
Lesioni da vaiolo delle scimmie umano
Malattia rara
Specialitàinfettivologia
EziologiaMonkeypox virus
Classificazione e risorse esterne (EN)
MeSHD045908
eMedicine1134714

Il vaiolo delle scimmie (in lingua inglese: monkeypox) è una rara malattia infettiva virale presente per lo più in località remote di paesi tropicali dell'Africa centrale e occidentale, che può manifestarsi con una sintomatologia simile a quella del vaiolo.[1]

Eziopatogenesi

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Monkeypox virus.

La malattia è chiamata "vaiolo delle scimmie" perché fu osservata per la prima volta nel 1958 nelle scimmie di laboratorio Macaca fascicularis[2]. Nel suo stato naturale in realtà il virus colpisce i roditori (soprattutto scoiattoli, ratti e topi), e può essere trasmesso ai primati (e quindi anche agli esseri umani) dagli animali infetti attraverso uno stretto contatto (sangue o morsi).

L'agente eziologico è il Monkeypox virus, un virus del genere Orthopoxvirus, famiglia Poxviridae, simile al Variola (il virus del vaiolo) e al Vaccinia (il virus utilizzato nel vaccino del vaiolo)[3].

È possibile la trasmissione interumana del virus: lo si sospettava in base a una epidemia scoppiata nel 1997 nella provincia del Kasai Orientale (Repubblica Democratica del Congo)[4] ed è poi stato confermato da uno studio epidemiologico ad hoc[5]. Altre epidemie sporadiche si sono registrate in Repubblica Centrafricana nel 2016[6].

Epidemiologia

Mappa della diffusione del virus del vaiolo delle scimmie a livello planetario.

     Clade endemico dell'Africa occidentale

     Clade endemico del bacino del Congo

     Entrambi i clade registrati

     Epidemia del clade dell'Africa occidentale in 2022

La malattia è una zoonosi che si osserva sporadicamente in remoti villaggi africani soprattutto del Congo e in minor misura del Sudan[7][8]. Nel 2003 sono stati diagnosticati anche alcuni casi di vaiolo delle scimmie negli Stati Uniti d'America, in soggetti che erano stati in stretto contatto con cani delle praterie ammalati[9].

Diffusione

I dati epidemiologici sui casi di vaiolo delle scimmie registrati nella Repubblica Democratica del Congo mostrano un notevole incremento col tempo dei casi di malattia negli esseri umani. Si ritiene che la patologia si stia diffondendo fra le persone non più immunizzate dalla vaccinazione contro il vaiolo umano[7].

A parte l'Africa, l'unica vera diffusione all'infuori di essa prima del 2022 era stata l'epidemia del 2003 in Nord America. Nel maggio 2019 è stato rilevato un caso di vaiolo delle scimmie a Singapore [10].

Infezioni del 2022

Il 6 maggio 2022 in Regno Unito è stato confermato il primo caso di vaiolo delle scimmie in un uomo proveniente da un viaggio in Nigeria, che cominciò a svilupparne i sintomi già dal 29 aprile, mentre ancora si trovava lì.[11]

A partire da metà maggio, iniziano a essere identificati via via sempre più casi nel Regno Unito[12][13][14][15] e in altre nazioni[16][17][18].

Vengono confermati i primi casi anche in Italia tra il 15 maggio e il 25 maggio 2022, con quattro casi accertati nel Lazio (a Roma [19], Istituto Spallanzani), uno in Toscana (ospedale San Donato di Arezzo) e uno in Lombardia [20]. Studiati e accertati dall'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma e dall'Ospedale Luigi Sacco di Milano.[21].

Secondo l'OMS e l'ECDC sono 219 i casi confermati in Paesi in cui questa malattia non è endemica, distribuiti in 19 Stati ubicati in tre regioni del globo, la maggior parte dei quali in Europa.[22][23]

Clinica

Manifestazioni eruttive del vaiolo delle scimmie in una bambina africana di 7 anni, nell'ex Zaire[24].

Segni e sintomi simili a quelli del vaiolo. Insorge circa 12 giorni dopo l'esposizione con malessere generale (febbre, cefalea, dolori muscolari) e linfoadenopatia, e in genere dura da due a quattro settimane[25]. Compare, dopo 1-3 giorni dalla febbre iniziale, una eruzione cutanea (vescicola che evolve in genere in papulo-pustola, poi forma una crosta e cade) generalmente prima sul volto[26]. La mortalità In Africa è di circa il 10% (quella del Variola maior, la forma grave del vaiolo, è tre volte più alta)[25]. Al microscopio ottico si osservano degenerazione ballonizzante dei cheratinociti e presenza intracellulare di corpi eosinofili. Si dimostra il DNA virale per mezzo della PCR in un campione clinico[26].

Fino a tempi recenti non esisteva un trattamento specifico. Da fine gennaio 2022 l'EMA ha autorizzato all'interno dell'Unione europea l'uso del tecovirimat[27], applicabile anche ad altre infezioni da virus della medesima famiglia (Poxviridae).

Prevenzione

Disinfettanti efficaci contro gli Orthopoxvirus, a cui appartiene il virus del vaiolo delle scimmie, sono l'Ipoclorito di sodio (allo 0,5%), il cloroxilenolo, la formaldeide e la paraformaldeide [28].

Note

  1. ^ Tognotti E., The eradication of smallpox, a success story for modern medicine and public health: What lessons for the future? (PDF), in J Infect Dev Ctries, vol. 4, n. 5, giugno 2010, pp. 264-266, PMID 20539058. URL consultato il 4 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  2. ^ (EN) Arita I, Henderson DA., Smallpox and monkeypox in non-human primates., in Bull World Health Organ., vol. 39, n. 2, 1968, pp. 277-83, PMID 5303409. URL consultato il 4 novembre 2010.
  3. ^ (EN) Moussatché N, Damaso CR, McFadden G., When good vaccines go wild: Feral Orthopoxvirus in developing countries and beyond., in J Infect Dev Ctries, vol. 2, n. 3, giugno 2008, pp. 156-73, PMID 19738346. URL consultato il 4 novembre 2010.
  4. ^ (EN) Centers for Disease Control and Prevention (CDC), Human monkeypox -- Kasai Oriental, Democratic Republic of Congo, February 1996-October 1997. MMWR Morb Mortal Wkly Rep, vol. 46, n. 49, Dec 12 1997, pp. 1168-71, PMID 9408046. URL consultato il 5 novembre 2010.
  5. ^ (EN) Hutin YJ, Williams RJ, Malfait P, et al., Outbreak of human monkeypox, Democratic Republic of Congo, 1996 to 1997, in Emerg Infect Dis., vol. 7, n. 3, maggio-Jun 2001, pp. 434-8, PMID 11384521. URL consultato il 5 novembre 2010.
  6. ^ (EN) Monkeypox in Central African Republic, in ReliefWeb, 14 ottobre 2016. URL consultato il 14 ottobre 2016.
  7. ^ a b Rimoin AW, Mulembakani PM, Johnston SC, et al., Major increase in human monkeypox incidence 30 years after smallpox vaccination campaigns cease in the Democratic Republic of Congo., in Proc Natl Acad Sci U S A., vol. 107, n. 37, 14 settembre 2010, pp. 16262-16267, DOI:10.1073/pnas.1005769107, PMID 20805472.
  8. ^ Damon IK, Roth CE, Chowdhary V, Discovery of monkeypox in Sudan, in N. Engl. J. Med., vol. 355, n. 9, 2006, pp. 962-3, DOI:10.1056/NEJMc060792, PMID 16943415.
  9. ^ (EN) Bernard SM, Anderson SA., Qualitative assessment of risk for monkeypox associated with domestic trade in certain animal species, United States., in Emerg Infect Dis., vol. 12, n. 12, dicembre 2006, pp. 1827-33, PMID 17326932. URL consultato il 4 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2009).
  10. ^ (EN) News Scan for May 09, 2019
  11. ^ (EN) Monkeypox - United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland, su who.int. URL consultato il 21 maggio 2022.
  12. ^ (EN) Monkeypox contact tracing extended to Scotland, in BBC News, 13 maggio 2022. URL consultato il 21 maggio 2022.
  13. ^ (EN) Monkeypox: Two more confirmed cases of viral infection, in BBC News, 14 maggio 2022. URL consultato il 21 maggio 2022.
  14. ^ (EN) Monkeypox: Four more cases detected in England, in BBC News, 16 maggio 2022. URL consultato il 21 maggio 2022.
  15. ^ (EN) UK monkeypox cases double to 20 - Sajid Javid, in BBC News, 20 maggio 2022. URL consultato il 21 maggio 2022.
  16. ^ (ES) Oriol Güell, Sanidad confirma que los análisis de los siete primeros casos sospechosos de viruela del mono han dado positivo, su El País, 18 maggio 2022. URL consultato il 21 maggio 2022.
  17. ^ (NL) VRT NWS, Eerste besmetting met apenpokkenvirus vastgesteld in ons land, su vrtnws.be, 19 maggio 2022. URL consultato il 21 maggio 2022.
  18. ^ (EN) Massachusetts confirms rare monkeypox case, the first in the US this year, su Boston Herald, 18 maggio 2022. URL consultato il 21 maggio 2022.
  19. ^ Vaiolo delle scimmie, sesto caso a Roma. Galli: «Contagiosità alta tramite saliva»
  20. ^ Adnkronos, Vaiolo delle scimmie, primo caso in Lombardia, su Adnkronos, 24 maggio 2022. URL consultato il 29 maggio 2022.
  21. ^ Vaiolo delle scimmie, tre i casi a Roma. Spallanzani al lavoro per isolare il virus: «Così capiremo se il vaccino protegge», su ilmessaggero.it, 20 maggio 2022. URL consultato il 20 maggio 2022.
  22. ^ Giulia Avataneo, Vaiolo scimmie: 200 casi confermati. I medici: no a stigma sociale, su euronews, 27 maggio 2022. URL consultato il 29 maggio 2022.
  23. ^ Vaiolo scimmie, Ecdc: "219 casi nel mondo". Primo caso in Emilia-Romagna, due in Lombardia, su quotidiano.net.
  24. ^ (EN) Frank Fenner, Donald Henderson, I. Arita, Z Jezek e I.D. Ladnyi, 29 - Human monkeypox and other poxvirus infections of man, in Smallpox and its Eradication, Genève, WHO, 1988, ISBN 92-4-156110-6.
  25. ^ a b (EN) Jezek Z, , Szczeniowski M, Paluku KM, Mutombo M., Human monkeypox: clinical features of 282 patients., in J Infect Dis., vol. 156, n. 2, agosto 1987, pp. 293-8, PMID 3036967.
  26. ^ a b (EN) Bayer-Garner IB, Monkeypox virus: histologic, immunohistochemical and electron-microscopic findings., in J Cutan Pathol., vol. 32, n. 1, gennaio 2005, pp. 28-34, DOI:10.1111/j.0303-6987.2005.00254.x, PMID 15660652.
  27. ^ (EN) Tecovirimat SIGA, su European Medicines Agency. URL consultato il 19 maggio 2022.
  28. ^ (EN) Monkeypox

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Collegamenti esterni

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