Sebastian Stan e Anthony Mackie riprendono i rispettivi ruoli di Bucky Barnes e Sam Wilson dai film. Fanno parte del cast principale anche Wyatt Russell, Erin Kellyman, Danny Ramirez, Georges St-Pierre, Adepero Oduye, Don Cheadle, Emily VanCamp e Daniel Brühl. Nel settembre 2018, i Marvel Studios erano al lavoro su diverse serie televisive per Disney+, incentrate sui personaggi secondari dei film del MCU. Nell'ottobre seguente Spellman venne scelto come showrunner e la serie venne confermata nell'aprile 2019; Skogland si unì al progetto il mese successivo. Le riprese della serie iniziarono a ottobre 2019 ad Atlanta, Georgia, e si spostarono in Repubblica Ceca nel marzo 2020. In primavera la produzione venne interrotta a causa della pandemia di COVID-19 e riprese ricominciarono ad Atlanta nel settembre 2020.
The Falcon and the Winter Soldier ha debuttato il 19 marzo 2021. È la seconda serie televisiva della Fase Quattro del MCU.
Bucky Barnes / Soldato d'Inverno, interpretato da Sebastian Stan: Un super soldato creduto morto durante la seconda guerra mondiale e trasformato in uno spietato assassino dopo un lavaggio del cervello; è il migliore amico di Steve Rogers.[3] Stan descrisse Barnes come un personaggio "in cerca della sua strada" che sta facendo i conti con il suo passato.[4][5] Spellman aggiunse che la serie avrebbe mostrato come Barnes cerchi di adattarsi al mondo moderno senza Rogers.[6][7] Stan aggiunse anche che sia Wilson che Barnes vivono all'ombra dell'ideale di Captain America, e che i dubbi di Wilson entrano in conflitto con Barnes, che è ancora molto protettivo nei confronti dell'eredità di Rogers.[8]
Sam Wilson / Falcon, interpretato da Anthony Mackie: Un Avenger ed ex membro degli USAF Pararescuemen specializzato in combattimenti aerei grazie a una speciale tuta alata.[3] Alla fine di Avengers: Endgame (2019), Rogers dona a Wilson lo scudo di Captain America, e la serie esplora cosa significhi per un uomo afroamericano assumere il ruolo di Captain America.[9] Riguardo al rapporto del personaggio con lo scudo, Mackie affermò che Sam vede l'oggetto come un peso, domandandosi "come può un uomo di colore rappresentare un paese che non lo rappresenta?".[4]
John Walker / Captain America, interpretato da Wyatt Russell: Un ufficiale della US Navy che soffre di PTSD e che viene scelto dal governo per essere il nuovo Captain America.[10] Per Russel il personaggio è molto diverso da Rogers e ritiene di poter incarnare i valori statunitensi meglio di lui[11].[5] Il produttore esecutivo Nate Moore spiegò che Russel ha "un'energia che né Sam Wilson né Bucky Barnes hanno" e gli sembrò importante differenziare Walker dai due personaggi.[4] Per Spellman, Walker rappresenta l'idea dell'eccezionalismo americano e la necessità di metterlo in discussione.[12]
Karli Morgenthau, interpretata da Erin Kellyman: La leader del gruppo anti-patriottico dei Flag-Smashers, che ritengono che il mondo fosse migliore prima del Blip,[13] e lottano per abbattere i confini tra le nazioni.[14]
Sarah Wilson, interpretata da Adepero Oduye: La sorella di Sam Wilson. Il personaggio è stato inserito per ricordare a Sam della sua vita in Louisiana e per mettere in discussione i dubbi del fratello riguardo all'idea di diventare il nuovo Captain America.[18][19]
James "Rhodey" Rhodes, interpretato da Don Cheadle: Membro degli Avengers e ufficiale della US Air Force. Rhodes rappresenta un mentore per Sam e lo aiuta a considerare i pro e i contro del suo possibile ruolo come Captain America.[20][21]
Sharon Carter, interpretata da Emily VanCamp: Ex-agente dello S.H.I.E.L.D. e della CIA e nipote di Peggy Carter.[10] VanCamp spiegò che all'inizio della serie Carter "si trova in una situazione molto brutta, c'è molta rabbia in lei. È una versione più dura, fredda e rude rispetto a quello che abbiamo visto nei film".[4]
Helmut Zemo, interpretato da Daniel Brühl: Un ex-colonnello e terrorista sokoviano responsabile della rottura tra gli Avengers in Captain America: Civil War (2016).[22] La regista Kari Sgokland definì Zemo "un uomo che lotta con il suo desiderio di vendetta", spiegando che la serie avrebbe mostrato come abbia perso tutto e stia pagando per i suoi crimini.[4] Nella serie Zemo indossa la tradizionale maschera viola usata nei fumetti.[22]
Nel settembre 2018, i Marvel Studios erano al lavoro su diverse serie limitate per il servizio di streaming Disney+, di proprietà della Walt Disney Company, incentrate sui personaggi secondari dei film del Marvel Cinematic Universe (MCU). Variety riportò che gli attori che interpretavano i personaggi nei film avrebbero ripreso i loro ruoli nelle serie limitate e che ogni serie avrebbe avuto dai sei agli otto episodi, con un "budget elevato" al pari delle produzioni cinematografiche. Inoltre, le serie sarebbero state prodotte direttamente dai Marvel Studios piuttosto che dalla Marvel Television, che aveva prodotto le precedenti serie televisive del MCU. Venne riportato che il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige avrebbe avuto un "ruolo attivo" nello sviluppo di ogni serie.[30]
Malcolm Spellman fu uno degli sceneggiatori a cui fu chiesto di presentare le loro idee per una serie incentrata su Sam Wilson / Falcon e Bucky Barnes / Soldato d'Inverno.[31] Ogni sceneggiatore lavorò sulla propria idea insieme a uno dei produttori dei Marvel Studios; Spellman lavorò insieme a Nate Moore e il suo pitch si concentrò sui temi della razza e dell'identità. Come ispirazione Spellman citò i film 48 ore (1982), La parete di fango (1958), Arma letale (1987) e Rush Hour - Due mine vaganti (1998).[5] Spellman venne scelto nell'ottobre 2018.[32] Feige credeva che i film non avessero approfondito i personaggi di Wilson e Barnes, in particolare il rapporto che si era formato tra i due e che era stato apprezzato dal pubblico nei film Captain America: The Winter Soldier (2014) e Captain America: Civil War (2016). Stan paragonò l'idea a buddy film come Prima di mezzanotte (1988) e il già citato 48 ore.[33] La serie venne annunciata ufficialmente nell'aprile 2019.[3] Il mese seguente Kari Skogland venne scelta come regista.[34] I produttori esecutivi della serie sono Feige, Louis D'Esposito, Victoria Alonso, Moore, Skogland e Spellman. Il budget è stimato essere fino a 25 milioni di dollari a puntata.[35]
Prima del debutto della serie, Mackie affermò che non c'erano state discussioni riguardo a una seconda stagione della serie.[9] Anche Skogland si disse dubbiosa riguardo a un proseguimento, affermando di aver raccontato tutto quello che voleva raccontare in sei episodi, ma aggiungendo che ci sono altre storie e personaggi che le piacerebbe esplorare.[36] Feige affermò di avere delle idee su come sarebbe potuta essere una eventuale seconda stagione, ma specificò che la Marvel aveva pianificato la serie per essere collegata ai film del MCU, in modo simile a quanto fatto con WandaVision.[37] Aggiunse inoltre che la conferma di una seconda stagione sarebbe stata uno spoiler, spiegando che i personaggi della serie avevano una storia già tracciata dopo The Falcon and the Winter Soldier.[38]
Sceneggiatura
La serie è ambientata dopo il film Avengers: Endgame, in cui Steve Rogers lascia in eredità il suo scudo a Sam Wilson.[1] Feige descrisse questo gesto fosse il classico passaggio della torcia da un eroe a un altro, ma non appena i Marvel Studios ebbero l'opportunità di sviluppare delle serie televisive per Disney+ decisero di espandere l'idea iniziale in una storia incentrata su Wilson, un uomo afroamericano, che assume il ruolo di Captain America.[9] Spellman spiegò di essere partito dal dialogo tra Rogers e Wilson in Avengers: Endgame, in cui Rogers chiede a Wilson come si senta a impugnare lo scudo; nel dialogo Wilson risponde "come se appartenesse a qualcuno altro", e questa frase ispirò Spellman a trovare il conflitto centrale del personaggio di Sam Wilson e della serie.[4]
«Se si vuole rappresentarli onestamente, non si può evitare il trauma che Bucky ha subito, e non possiamo non affrontare il fatto che Sam è nero.»
— Lo showrunner Malcolm Spellman riguardo alle tematiche affrontate dalla serie.[5]
Secondo Spellman la serie rappresenta un proseguimento dei temi sull'identità razziale introdotti in Black Panther (2018), e affermò d essere fiducioso che la serie avrebbe avuto un impatto positivo sui giovani neri allo stesso modo del film. Riguardo l'evoluzione di Barnes, Stan affermò che il personaggio è molto protettivo riguardo al lascito di Captain America e che vuole che Wilson assuma il ruolo, dal momento che è lui a essere stato scelto da Rogers. I dubbi di Wilson rappresentano quindi una fonte di conflitto per Barnes.
Nel luglio 2019 Derek Kolstad si unì al team di scrittura,[39] e commentò che avrebbe cercato di portare nella costruzione del mondo e dei personaggi lo stile da lui usato nel franchise di John Wick.[40] Il Blip rappresenta la fonte primaria di conflitto della serie.[13][41] Spellman spiegò che ogni personaggio affronta le conseguenze del Blip in modo differente, e di aver cercato di rappresentarle in modo che gli spettatori possano identificarsi con i personaggi.[21] Similmente, Spellman e la writer's room hanno cercato di dare motivazioni valide anche ai villain della serie, Helmut Zemo e i Flag-Smashers, e tali motivazioni vengono in parte condivise dagli stessi protagonisti e dalla popolazione.[16] Skogland spiegò che la storia della serie è incentrata su "cosa significa essere un eroe" e "cosa significa essere un villain", aggiungendo che entrambe le fazioni hanno sfumature che non permettono una divisione netta tra "buoni e cattivi".[16] Secondo Skogland la scelta di ambientare la serie sei mesi dopo il Blip è cruciale, poiché i personaggi hanno ormai superato lo shock iniziale ma non si sono tuttavia ancora adattati del tutto alla nuova normalità.[1] I produttori esecutivi Zoie Nagelhout e Moore affermarono che la serie è incentrata sulla ricerca delle proprie identità da parte di Barnes e Wilson.[4] Spellman aggiunse che il tema dell'identità è centrale e che la storia avrebbe mostrato come Barnes, Wilson, Sharon Carter e Zemo "cercano di ripensare sé stessi e confrontarsi con il mondo esterno".[42]
Il compositore Henry Jackman descrisse la serie come un dramma psicologico,[43] mentre Mackie e Stan la descrissero "in parte piena d'azione in stile supereroistico, in parte una strana buddy comedy".[7] Stan spiegò che la durata maggiore rispetto ai film superiore avrebbe permesso alla serie di esplorare le vite dei personaggi e mostrare come vivono le loro giornate.[5] Riguardo al rapporto tra Barnes e Wilson, Spellman li descrisse come "l'acqua e il fuoco", aggiungendo che "Sam reagisce spontaneamente, Bucky è più freddo e calcolatore".[4] Spellman sviluppò la chimica tra i due personaggi a partire da una scena di Captain America: Civil War in cui i due personaggi battibeccano in macchina.[37] Gli sceneggiatori presero inoltre spunto dalla reale amicizia tra Stan e Mackie.[44] Spellman spiegò che Barnes e Wilson non sono veri e propri amici nei film, ma hanno entrambi un legame stretto con Steve Rogers.[4] Senza Rogers, il loro rapporto viene allo scoperto e si sviluppa. Stan aggiunse che senza Rogers, Barnes e Wilson hanno preso strade diverse e affrontano in modo diverso i loro problemi, ma entrambi si fanno le stesse domande.[37]
Spellman non prese ispirazione da un fumetto specifico per sviluppare la serie, preferendo attingere dalla sua conoscenza dei fumetti Marvel e da quella di Moore e Nagelhout.[41] Skogland spiegò che gli sceneggiatori avevano prima creato i personaggi inediti e poi avevano cercati personaggi dei fumetti che incarnasse gli ideali di quel dato personaggio, modificando talvolta alcuni elementi dei fumetti.[16]
Le riprese iniziarono a fine ottobre 2019 ai Pinewood Atlanta Studios di Atlanta, in Georgia,[48][49] con la regia di Skogland e il titolo di lavorazione Tag Team.[50] P.J. Dillon è il direttore della fotografia.[4] Mackie e Stan annunciarono l'inizio ufficiale delle riprese il 4 novembre.[51] Alcune riprese avrebbero dovuto svolgersi ad Arecibo, in Porto Rico, nel gennaio 2020, ma la produzione venne sospesa a causa di una serie terremoti che aveva colpito l'isola.[52] Nel marzo 2020 venne rivelato che la produzione si sarebbe spostata a Praga, in Repubblica Ceca, per tre settimane.[53] Tuttavia, il 10 marzo 2020 la produzione venne sospesa a causa del dilagarsi della pandemia di COVID-19.[54] La produzione riprese nell'agosto 2020 ad Atlanta.[55]Ad inizio ottobre la produzione tornò nuovamente in Repubblica Ceca,[56] e le riprese terminarono ufficialmente alla fine del mese.[57]
Post-produzione
La post-produzione della serie iniziò quando le riprese erano bloccate a causa della pandemia di COVID-19.[37] Skogland spiegò che lo stop alle riprese aiutò la produzione, poiché permise loro di organizzare al meglio il tempo a loro disposizione e pianificare nel dettaglio il proseguimento delle riprese.[37][58] Jeffrey Ford, Kelley Dixon, Todd Desrosiers e Rosanne Tan sono i montatori della serie.[4] Gli effettivi visivi sono curati da Cantina Creative, Crafty Apes, Digital Frontier, Industrial Light & Magic, QPPE, Rodeo FX, Sony Pictures Imageworks, Stereo D, Technicolor VFX, Tippett Studio, Trixter e Weta Digital.[59]
Colonna sonora
La colonna sonora della serie è composta da Henry Jackman, che aveva già curato le musiche di Captain America: The Winter Soldier e Captain America: Civil War.[4][43]
Promozione
Un teaser trailer della serie venne proiettato al San Diego Comic-Con 2019, mostrando Daniel Brühl nei panni di Helmut Zemo.[60] Nel dicembre 2020 venne distribuito il primo trailer ufficiale in occasione del Disney Investor Day.[61] Nel febbraio 2021 venne trasmesso uno spot televisivo durante il Super Bowl LV, e poco dopo venne distribuito un nuovo trailer.[62] Il trailer finale venne distribuito il 15 marzo 2021.[63]
Assembled
Nel febbraio 2021 venne annunciata una serie documentario intitolata Assembled, incentrata sul making of delle serie televisive prodotte dai Marvel Studios per Disney+.[64] Il secondo episodio della serie, incentrato su The Falcon and the Winter Soldier, verrà pubblicato su Disney+ il 30 aprile 2021.[65]
Distribuzione
The Falcon and the Winter Soldier ha debuttato il 19 marzo 2021 su Disney+, in tutti i territori in cui il servizio è disponibile.[66] La serie è composta da sei puntate, distribuite settimanalmente fino al 23 aprile 2021.[34][67] La serie era inizialmente programmata per agosto 2020,[68] ma venne rimandata al marzo 2021 a causa della pandemia di COVID-19.[69][70]
Accoglienza
Pubblico
Pur non diffondendo i dati sugli spettatori delle sue serie, Disney+ riportò che la prima puntata della serie risultò essere la première più vista di sempre della piattaforma nel weekend di debutto, seguita dal primo episodio di WandaVision e dal debutto della seconda stagione di The Mandalorian.[71][72] Inoltre, nel weekend d'esordio l'episodio fu il prodotto più visto della piattaforma su base globale. Deadline Hollywood riportò che negli Stati Uniti il primo episodio venne visto da 1,7 milioni di utenti durante il primo weekend.[72]
Critica
La serie è stata accolta positivamente dalla critica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 93%, con un voto medio di 7.65 su 10 basato su 141 recensioni.[73] Su Metacritic ha un voto di 74 su 100 basato su 28 recensioni.[74]
^(EN) Adam Barnhardt, [-soldier-spoilers-batroc-return-georges-st-pierre-leak/ The Falcon and the Winter Soldier Set Photo Reveals New Look at Marvel Supervillains] Controllare il valore del parametro url (aiuto), su ComicBook.com, 27 settembre 2020. URL consultato il 19 marzo 2021.