Terza guerra mondiale

La terza guerra mondiale è un'ipotesi storica di conflitto mondiale esaminata e presentata dai media di massa in più occasioni, già a partire dal periodo immediatamente successivo alla fine della seconda guerra mondiale, a causa della guerra fredda[1]. È un tema spesso dibattuto da giornalisti, scienziati e politici ed è stato narrato, oppure è presente come antefatto, in molte opere di fantascienza apocalittica e post apocalittica[2], oltre ad essere stata oggetto di studi e pianificazioni sui possibili scenari da parte delle autorità militari e civili[3].

Il termine viene spesso associato all'utilizzo di un qualche tipo di arma di distruzione di massa, come armi nucleari, armi chimiche o biologiche.

Generalmente si ipotizza che le armi nucleari possano giocare un ruolo decisivo in un'eventuale futura guerra mondiale

Storia

(EN)

«I do not know how the Third World War will be fought, but I can tell you what they will use in the Fourth: rocks»

(IT)

«Io non so come sarà combattuta la terza guerra mondiale, ma posso dirvi che cosa useranno nella quarta: pietre»

(Albert Einstein[4][5][6][7])

Nella seconda metà del XX secolo si considerò che il confronto militare tra le due superpotenze poneva a rischio la pace mondiale, nei momenti particolari durante la guerra fredda che videro l'acuirsi del confronto tra i due blocchi controllati rispettivamente da Stati Uniti d'America ed Unione Sovietica. Molti pensavano (nonostante alcuni scettici)[8] che, se tale ostilità fosse peggiorata e si fosse verificata un'escalation[9] che avesse condotto a una guerra aperta, il conflitto sarebbe sfociato in una "terza guerra mondiale"[10] che si sarebbe potuta probabilmente concludere con la distruzione di gran parte della vita sulla Terra, l'estinzione della specie umana oppure, in definitiva, il collasso parziale della civiltà, con un numero di vittime non inferiore al miliardo di morti, come si evince dalla dottrina politico-militare della distruzione mutua assicurata[11].

Questo tipo di eventi catastrofici può essere paragonato ai più grossi impatti da asteroide o cometa, alle peggiori pandemie globali ed ai tipi più gravi di catastrofi da mutamento climatico, rendendoli classificabili come eventi di estinzione di massa che potrebbero cancellare l'umanità oppure tutta la vita sulla Terra.

L'espressione "terza guerra mondiale" è sopravvissuta alla fine della guerra fredda ed è riferita attualmente ad ogni potenziale conflitto globale futuro in cui solitamente sono coinvolte armi nucleari. La possibilità che un terzo conflitto mondiale abbia luogo tra superpotenze è stata sostituita dalla minaccia di un attacco nucleare da parte di una piccola fazione non legata necessariamente ad uno Stato particolare, evento che potrebbe provocare rappresaglie capaci di dare il via ad un distruttivo effetto domino[12]. Questo timore è infatti nutrito dall'elevato numero di armi nucleari ancora in circolazione, sia negli USA che in Russia, e dal sempre maggior rischio di attentati terroristici a seguito degli attentati dell'11 settembre 2001 e della successiva cosiddetta "Guerra al terrorismo" lanciata dagli Stati Uniti[13] contro il regime talebano in Afganistan e Al-Qaida.

Dopo il 2001, la locuzione è stata spesso ripresa per vari conflitti e crisi mondiali. Papa Francesco, nel 2014, riferendosi a vari conflitti in corso nel mondo (guerra civile siriana, crisi della Crimea del 2014, la guerra del Donbass, guerra degli islamisti in Iraq e in Africa, il tutto in una situazione di grave crisi economica, cambiamento climatico, migrazioni di massa e proteste globali) e le operazioni militari in Afghanistan ha dichiarato che, a suo parere, il mondo è già entrato nella terza guerra mondiale.[14] Dopo gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi, in un'intervista al direttore di TV2000 il Papa ha nuovamente affermato che il mondo si trova in una guerra mondiale spezzettata.[15]

Nel febbraio 2017, Robert Kagan, un politologo politico americano e cofondatore del think tank Project for the New American Century, scrive un articolo sulla rivista americana Foreign Policy[16] che è preoccupato per il possibile avvento della Terza guerra mondiale di fronte all'eccessivo espansionismo territoriale, il crescente militarismo e la politica egemonica della Russia (nell'Europa orientale) e della Cina (sulle isole Spratleys, Paracels e Senkaku), assimilati ai "poteri revisionisti" come la Germania nazista o il Giappone responsabili della seconda guerra mondiale. Per lui, quei poteri insoddisfatti dell'ordinato ordine internazionale approfittano della debolezza e del lassismo delle democrazie occidentali per adottare un atteggiamento nazionalista, militarista e sempre più bellicoso e lamentano la presunta debolezza dell'amministrazione Obama prima dei russi e dei cinesi[16].

Sull'orlo della terza guerra mondiale

Prima del collasso dell'Unione Sovietica e della fine della guerra fredda, un'apocalittica guerra tra gli Stati Uniti e l'URSS era presa seriamente in considerazione. Fra le crisi che misero a repentaglio la pace fra le due superpotenze:

Coppia di SS-5 Skean
  • 15–28 ottobre 1962; Crisi dei missili di Cuba: la scoperta da parte di ricognitori americani dell'installazione a Cuba di basi per missili sovietici SS-4 Sandal e SS-5 Skean, dotati di testate nucleari e in grado di colpire gran parte degli Stati Uniti continentali, provocò uno stato di massima tensione tra le due superpotenze. Il 22 ottobre il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy ordinò d'istituire un blocco navale su Cuba allo scopo d'impedire l'installazione di ulteriori missili; il 27 ottobre, a seguito dell'abbattimento di un aereo-spia americano U-2, lo Strategic Air Command innalzò, per la prima e unica volta dalla sua istituzione, il livello DEFCON a DEFCON 2, appena un gradino sotto lo stato di guerra[21]. La crisi venne poi risolta per vie diplomatiche, e i missili ritirati da Cuba nel novembre seguente.
  • ottobre 1973; Guerra del Kippur: l'attacco a sorpresa da parte di Egitto e Siria contro Israele provoca una grave crisi in seno alle forze israeliane, che rischiano di essere travolte; il capo di Stato Maggiore israeliano Moshe Dayan chiese ed ottenne il permesso preliminare all'uso di armi nucleari tattiche contro le forze arabe[22]; la comunicazione, intercettata dai sistemi di rilevamento, provocò l'immediato stato d'allerta nucleare in Unione Sovietica e l'innalzamento a DEFCON 3 per le forze americane di stanza nell'area[21]. Le due superpotenze si fecero immediatamente promotrici di pressioni diplomatiche volte a pervenire ad un cessate il fuoco tra i due contendenti[23].
Stemma del NORAD, il Comando di difesa aerospaziale del Nordamerica
  • 9 novembre 1979; gli addetti al lancio dei missili balistici LGM-30 Minuteman americani vennero messi in stato di massima allerta dopo che il computer comunicò il lancio da parte dei sovietici di un massiccio attacco nucleare contro gli Stati Uniti; l'allarme era in realtà generato da un video di esercitazione, erroneamente trasmesso sui computer del sistema di primo allarme americano. L'allarme raggiunse il NORAD, provocando il panico e scatenando reazioni disordinate; solo dopo sei minuti la rete satellitare americana diede conferma che nessun attacco sovietico era in corso[24].
  • 30 marzo 1981; dopo l'attentato a Ronald Reagan, temendo si trattasse di una cospirazione sovietica, e dal fatto che l'URSS avesse aumentato la presenza di nuovi sottomarini nucleari strategici rispetto ai giorni precedenti, le forze armate rimasero in stato di massima allerta, ma senza innalzare l'allerta DEFCON. Dopo aver scoperto che si trattava del gesto isolato di un folle l'allerta venne tolta.
  • 26 settembre 1983; Incidente dell'equinozio d'autunno: a causa di un malfunzionamento, un satellite di pre-allarme sovietico rilevò erroneamente il lancio di cinque missili balistici degli Stati Uniti d'America diretti in URSS. Il colonnello Stanislav Petrov, in servizio nel centro di controllo della rete satellitare sovietica, si rifiutò d'inoltrare l'allarme ai suoi superiori, dubitando dell'attendibilità di un attacco condotto con soli cinque missili; poco dopo il guasto venne scoperto e lo stato di emergenza annullato[25][26].
Probabili assi di attacco del Patto di Varsavia in Germania Ovest durante la guerra fredda (1976)

Rappresentazione nei media

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Fantascienza apocalittica e post apocalittica.
Il fumetto Atomic War! (novembre 1952) è incentrato su un'ipotetica terza guerra mondiale atomica

La rappresentazione di una terza guerra mondiale — quasi sempre combattuta con armi atomiche — è il tema principale di vari romanzi apocalittici, scritti principalmente durante la guerra fredda tra la fine degli anni cinquanta e gli anni ottanta e in alcuni casi trasposti in film, di fumetti e di alcune serie televisive.

Varie opere hanno cercato di raccontare con una certa verosimiglianza lo scoppio della guerra nucleare e le sue catastrofiche conseguenze, lanciando di fatto un forte messaggio antimilitarista. Ad esempio nel romanzo L'ultima spiaggia di Nevil Shute del 1957, da cui è tratto l'omonimo film del 1959, si immaginava la fine della vita umana sulla Terra a seguito di una guerra atomica totale, narrata dal punto di vista degli ultimi sopravvissuti non ancora raggiunti dalle radiazioni. Livello 7 (1959) di Mordecai Roshwald, è il diario di uno dei testimoni della distruzione nucleare dell'umanità (un soldato addetto al meccanismo della rappresaglia atomica, in realtà automatica). In Addio, Babilonia (Alas, Babylon, 1959) di Pat Frank, il rapido svolgimento del conflitto atomico è visto da un remoto paesino della Florida che sfugge alla distruzione. Il romanzo L'anno del sole quieto (1970) di Wilson Tucker utilizza l'espediente del viaggio nel tempo per accertare le più pessimistiche previsioni politiche e sociali fatte in quel periodo, un inquietante futuro che il protagonista scopre attraverso successivi balzi temporali.

Nel campo cinematografico è possibile citare il film satirico Il dottor Stranamore (Dr. Strangelove, Stanley Kubrick, 1964), quindi il film per la televisione del 1983 The Day After - Il giorno dopo e il film Alba rossa (1984) in cui è immaginata un'invasione parziale degli Stati Uniti da parte delle truppe sovietiche e suoi alleati centroamericani; ma qui, a differenza degli altri due film, non vengono usate armi nucleari.

Numerose altre opere di fantascienza post apocalittica sono ambientate dopo un'ipotetica terza guerra mondiale atomica, nel quadro di una civiltà morente o comunque fortemente regredita.

La terza guerra mondiale è un tema presente anche in vari videogiochi, ad esempio nelle serie di Fallout — ambientata in un futuro alternativo, rimasto con le ideologie e timori degli anni '50 — e nella famosa serie di Metro 2033, nella quale i russi si rifugiano nelle metropolitane sotto Mosca per sopravvivere alla guerra nucleare scoppiata 40 anni prima.

Note

  1. ^ Giuseppe Vottari, La guerra fredda, Alpha test, 2002, p. 12, ISBN 978-88-483-0277-7.
  2. ^ Roberto Chiavini, Gian Filippo Pizzo, Michele Tetro 2001
  3. ^ Sergio A. Rossi, Rischio atomico ed equilibri mondiali, SEI 1980.
  4. ^ Alice Calaprice, The new quotable Einstein, Princeton University Press, 2005, p. 173, ISBN 0-691-12075-7.
  5. ^ Alice Calaprice e Trevor Lipscombe, Albert Einstein: a biography, Greenwood Publishing Group, 2005, p. 124, ISBN 0-313-33080-8.
  6. ^ Fred Shapiro e Joseph Epstein, The Yale book of quotations, Yale University Press, 2006, p. 229, ISBN 0-300-10798-6.
  7. ^ A variation of the quote, appearing in sources such as the video game Call of Duty 4: Modern Warfare, runs: I know not with what weapons World War III will be fought, but World War IV will be fought with sticks and stones...
  8. ^ Luigi Sturzo, 1954
  9. ^ James Burk, 1998
  10. ^ Gianni Ferraro, 2010
  11. ^ Vincenzo Ferrari, 2008
  12. ^ corriere.it
  13. ^ Roberto Quaglia, 2007
  14. ^ Il Papa: "La terza guerra mondiale è già iniziata"
  15. ^ [1]
  16. ^ a b (EN) Backing Into World War III, su foreignpolicy.com, Foreign Policy, 6 febbraio 2017. URL consultato il 6 gennaio 2018.
  17. ^ Lee 2001, p. 77.
  18. ^ a b Lee 2001, pp. 79-80.
  19. ^ Lee 2001, p. 83.
  20. ^ (EN) The Real History of the Nuclear Age, su publishing.cdlib.org. URL consultato il 12 aprile 2011.
  21. ^ a b fas.org - DEFCON DEFense CONdition, su fas.org. URL consultato il 12 aprile 2011.
  22. ^ Sam Katz, Le forze di difesa israeliane dal 1973, Osprey Publishing, 1998, pp. 4 - 5. ISBN 84-7838-983-0
  23. ^ Hutchinson 2003, p. 130.
  24. ^ Hutchinson 2003, p. 31.
  25. ^ Stanislav Petrov, il russo che salvò il mondo, su doxaliber.it. URL consultato il 12 aprile 2011.
  26. ^ a b c Hutchinson 2003, pp. 25-27.
  27. ^ Oberdorfer 1991, p. 67.
  28. ^ Garthoff 1994, p. 139, nota 160.
  29. ^ (EN) ABLE ARCHER 83, su cia.gov. URL consultato il 12 aprile 2011.
  30. ^ (EN) Confrontation over Pristina airport, su bbc.co.uk, 9 marzo 2000. URL consultato l'11 aprile 2011.
  31. ^ Morte Qassem Soleimani, Twitter reagisce all'attacco Usa: hashtag #WWIII evoca la terza guerra mondiale, su la Repubblica, 3 gennaio 2020. URL consultato il 3 aprile 2020.
  32. ^ Soleimani, su Twitter 'scoppia' la terza guerra mondiale, su Adnkronos. URL consultato il 3 aprile 2020.
  33. ^ Ucraina, Biden evoca la Terza Guerra mondiale e avverte: “La Russia potrebbe invadere in 48 ore”, su fanpage.it.
  34. ^ Biden: americani via, rischiamo la terza guerra mondiale, su ilmanifesto.it.

Bibliografia

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