Taekwondo | |
---|---|
Un calcio in volo in un incontro di taekwondo | |
Federazione | World Taekwondo |
Inventato | Anni 1940, Corea |
Numero di praticanti | 70 000 000 (stima 2009)[1] |
Contatto | sì |
Genere | Maschile e femminile |
Indoor/outdoor | Indoor |
Campo di gioco | Tatami |
Olimpico | sì (dal 2000) |
Il taekwondo (태권도?, 跆拳道?, TaekwondoLR, T'aekwŏndoMR – AFI: [tʰɛ k͈wʌn do]) è un'arte marziale coreana e uno sport da combattimento a contatto pieno, nato fra gli anni 1940 e 1950 (nonché sport nazionale in Corea del Sud[2]), basato principalmente sull'uso di tecniche di calcio. Combina tecniche di combattimento volte alla difesa personale e alla pratica agonistica soprattutto come sport olimpico, ma anche come esercizio e, in alcuni casi, filosofia e meditazione. Nel 1989 è divenuto l'arte marziale più popolare al mondo in termini di praticanti.[3] Il gyeorugi ([kjʌɾuɡi]), un tipo di sparring praticato nel taekwondo, è un evento olimpico dal 2000.[4]
La storia del taekwondo viene ricondotta a due filoni separati, quello delle arti marziali coreane tradizionali e autoctone e quello delle arti marziali giapponesi importate nel XX secolo dopo l'occupazione antecedente alla prima guerra mondiale.
Le radici della disciplina affonderebbero primariamente nella pratica del taekkyeon, un tipo di arte marziale praticato in Corea nei periodi antichi, soprattutto per esigenze di autodifesa e per ritualità sportiva, che si focalizzava sull'uso dei calci e che era molto diffuso sia fra la popolazione sia fra i guerrieri, soprattutto dopo che venne incorporato e ritualizzato dalla casta guerriera degli hwarang. Reperti pittorici risalenti ai secoli passati mostrano tecniche di calcio molto simili a quelle impiegate dal taekwondo al giorno d'oggi.[5]
Nel 1910 il Giappone occupò la Corea vietando la pratica di ogni arte marziale nativa e ogni aspetto dell'identità culturale coreana venne bandito o soppresso[6] [7], anche se spesso il taekkyeon continuò a essere praticato clandestinamente, a volte mascherandolo come una danza. Durante questo periodo per contro vennero importate e imposte massicciamente le discipline giapponesi. Durante l'occupazione, coreani abili nell'apprendere l'arte del combattimento e in grado di ricevere dei gradi in Giappone, vennero introdotti intensivamente alla pratica delle arti marziali giapponesi.[8] Altri vennero introdotti alle arti marziali nei territori occupati in Cina o in Manciuria (da qui nacque il Soo Bahk Do).[9][10][11]
Al termine della seconda guerra mondiale il Giappone, sconfitto, ritira le sue truppe dalla Corea, che torna a essere libera così come la pratica delle arti marziali. Scuole di arti marziali in Corea (kwan) iniziarono ad aprire influenzate da discipline sia native sia esterne.[9][12] Vi sono differenti punti di vista sulle origini principali delle arti insegnate in queste scuole. Alcuni studiosi ritengono che fossero basate principalmente sulle arti tradizionali coreane, taekkyeon e subak,[13][14][15][16][17] o che il taekwondo sia derivato da arti marziali coreane native con alcune influenze dalle nazioni vicine.[9][18][19][20][21][22] Altri studiosi ritengono tuttavia che le arti insegnate in queste scuole fossero basate quasi interamente sul karate.[23][24][25] I soldati statunitensi giunti nel dopoguerra a presidiare la parte meridionale della penisola, che erano già venuti a contatto con il karate, soprattutto a Okinawa (che era stata trasformata in una base militare americana), definirono gran parte di queste scuole come "karate coreano"; la traduzione in coreano del significato originario della parola karate-do, cioè "via della mano vuota", è Tang Soo Do[26] e veniva utilizzata sia da alcune scuole di arti marziali presenti nella penisola nella prima metà del secolo come nome generico per il combattimento a mani nude sia da maestri successivamente emigrati in occidente per definire la loro disciplina.
Nel 1952, all'apice della guerra di Corea, ci fu un'esibizione di arti marziali in cui i kwan mostrarono le loro abilità. In una di queste dimostrazioni, Nam Tae Hi ruppe tredici mattonelle con un pugno. In seguito, il presidente sud coreano Syngman Rhee diede istruzioni al generale Choi Hong Hi di introdurre la pratica delle arti marziali nell'addestramento dell'esercito coreano. Verso la metà del decennio, cinque kwan erano saliti alla ribalta. Syngman Rhee ordinò che le varie scuole fossero unificate in un singolo sistema. Il nome "taekwondo" fu proposto sia da Choi Hong Hi (dell'Oh Do Kwan) sia da Song Duk Son (del Chung Do Kwan), e venne accettato l'11 aprile 1955 come nome dell'arte marziale unificata coreana. Al giorno d'oggi, i nove kwan sono considerati i fondatori del taekwondo,[27] nonostante non tutti usassero il nome. La Korea Taekwondo Association (KTA) venne formata fra il 1959 e il 1961 per facilitare l'unificazione.[8][14][28]
Nei primi anni 1960, il taekwondo fece il suo esordio mondiale con l'assegnazione dei titoli di maestri originari del taekwondo a vari Paesi. Tentativi di standardizzazione in Corea del Sud non ebbero molto successo, dato che i kwan continuarono a insegnare stili differenti. Un'altra richiesta dal governo coreano per un'unificazione generale risultò nella formazione dell'Associazione Coreana Tae Soo Do, che cambiò nome in Korea Taekwondo Association nel 1965 dopo un cambio di leadership.
Il 22 marzo 1966 venne fondata da parte del generale Choi Hong Hi la International Taekwondo Federation (ITF), privata e indipendente. Il 28 maggio 1973, a seguito di insanabili contrasti[senza fonte] tra il gen. Choi Hong Hi e il suo vice Kim Un-yong, venne fondata in Corea del Sud la World Taekwondo (WT) presieduta dallo stesso dott. Kim Un-yong. Nel 1990 il maestro Park Jung Tae, dopo aver lavorato per la ITF, fondò la Global Taekwondo Federation (GTF). Quest'ultima non ricevette mai alcun finanziamento dai due governi coreani, cosa che avvenne invece per la WTF e la ITF. Dopo la morte del generale Choi, nel 2002, la ITF si frammentò in tre organismi indipendenti, uno che ereditava l'organico storico con a capo il maestro Tran Trieu Quan, uno con a capo il figlio del generale Choi, Jung Hwa e un altro ancora con a capo Chang Ung, un allenatore di pallacanestro nordcoreano.
Dal 2000, il Taekwondo WTF è diventato uno dei due soli sport da combattimento asiatici (l'altro è il judo) incluso nel programma dei giochi olimpici; divenne un evento dimostrativo già nei giochi del 1988 a Seul, ma venne incluso ufficialmente solo con i giochi del 2000 a Sydney. Nel 2010, il taekwondo fu accettato come sport nei Giochi del Commonwealth.[29]
Al 2009, il governo della Corea del Sud ha pubblicato una stima secondo cui il Taekwondo WT è praticato in 190 paesi, con 70 milioni di praticanti nel mondo.[1]
L'unica federazione che riuscì a non frammentarsi e ad avere un peso importante sul piano internazionale fu la WT, come dimostrato ai Giochi Olimpici del 1988 a Seul, capitale della Corea del Sud, dove il taekwondo della World Taekwondo compare per la prima volta come sport dimostrativo. Il taekwondo WT sarà presente come sport dimostrativo anche all'edizione di Barcellona, nel 1992. A partire dall'edizione di Sydney 2000, il taekwondo WT diventa sport olimpico ufficiale.
Regolamento di gara
Gli atleti sono divisi per sesso, età e categorie di peso (otto nei senior e dieci nelle classi junior e cadetti), indossano la tradizionale divisa (dobok) con cintura, sono muniti di protezioni: casco e corpetto di colore blu e rosso con i sensori elettronici per segnalare i punti acquisiti, più altre protezioni passive (paradenti, paratibie, guantini ecc). Gli atleti si affrontano su un tappeto di gara ottagonale di 64 m2 all’interno di una area di sicurezza di 12m x 12m. I colpi validi per il punteggio possono essere diretti, usando il piede, solo sul tronco o al volto dell’avversario; usando il pugno il solo bersaglio valido è il tronco. I sensori sulla corazza e sul caschetto valutano forza e precisione dell’impatto e assegnano il rispettivo punteggio: 2 punti per calcio sulla corazza, 3 punti per calcio al caschetto; i giudici assegnano due punti aggiuntivi per calci in rotazione e 1 punto per tecniche di pugno sulla corazza.
Il combattimento, della durata di tre riprese di due minuti ciascuna con 60” di intervallo, è diretto da un arbitro centrale coadiuvato da tre giudici d’angolo e dal direttore di campo. Dai punti validi si sottraggono le eventuali penalizzazioni per tecniche proibite (colpire sotto la cintura, colpire il viso col pugno, passività, uscire dall’ottagono ecc.). In caso di pari punteggio alla fine del 3º round, l’incontro prosegue con un extra round di 1 minuto (golden round) durante il quale il primo che mette a segno due punti vince il combattimento. In caso di ulteriore parità la vittoria viene assegnata contando il numero di impatti complessivo o valutando altri aspetti della prestazione. L’incontro di Taekwondo, oltre che con la vittoria ai punti, può concludersi prima del limite per abbandono, squalifica, intervento arbitrale.
Esistono due correnti principali nello sviluppo del taekwondo[30], non necessariamente mutualmente esclusivi:
Nonostante vi siano differenze tecniche e dottrinali fra le due correnti e fra le varie organizzazioni, l'arte in generale enfatizza l'uso di calci tirati da una posizione mobile, impiegando la maggiore potenza e raggio d'azione della gamba (rispetto al braccio). L'allenamento del taekwondo tradizionale generalmente include un sistema di blocchi, calci, pugni e colpi a mani aperte; può includere anche alcune forme di proiezione, spazzata e leva. Alcuni istruttori di taekwondo includono anche lo studio dei punti di pressione, conosciuti come jiapsul, come anche tecniche di difesa personale mutuate con altre arti marziali come l'hapkido e il judo. Il taekwondo WTF sportivo da combattimento a contatto pieno si compone in larga misura di vari tipi di calci medi, alti e pugni (diretto al petto, ganci ai fianchi, montanti allo stomaco), esclusivamente al busto.
Il taekwondo contiene anche delle forme, chiamate poomse, che prendono generalmente il nome dagli elementi della natura (acqua, acciaio, vento, fuoco, terra), da concetti filosofici orientali o da avvenimenti della storia coreana. Solitamente vengono fatte dimostrazioni di taekwondo, eseguendo rotture di tavolette con calci in volo e pugni.
La divisa di allenamento del taekwondo, in coreano dobok, è composta da una giacca bianca chiusa (e non aperta come quella del karate o del judo), dai pantaloni dello stesso colore della giacca e dalla cintura. Il colletto della casacca è bianco per le cinture colorate (tutte le cinture prima della nera) e nero per le cinture nere.
Nella lingua coreana, il termine taekwondo si compone di tre sillabe: tae ("colpire/spezzare con i piedi"), kwon ("colpire con il pugno") e do ("arte", "disciplina", "metodo", "cammino" o "via"). Così, "taekwondo" può essere grossomodo tradotto con «l'arte dei calci e dei pugni».[31]
Talvolta il nome è trascritto anche nelle forme tae kwon do, TaeKwonDo, taekwon-do o tae-kwon-do, ed è spesso abbreviato in TKD.
Questa voce o sezione sull'argomento taekwondo non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
|
In una disciplina marziale come il taekwondo sono presenti dei gradi, rappresentati dal colore della cintura che si indossa. Il colore delle cinture è associato a vari significati legati alla crescita dell'allievo nel taekwondo: dalla purezza dell'ingenuità alla cosciente impenetrabilità alla paura.
Viene spesso fatta una netta distinzione tra le cosiddette "cinture colorate", cioè tutte le cinture precedenti la nera e "cinture nere", a prescindere dal dan. Ciò è dovuto sia alla differenza di esperienza e maturità esistente, sia per il diverso modo di conseguire la cintura: dal 1º dan in poi, infatti, non si ottiene più la cintura mediante esami "sociali" (cioè fatti all'interno della propria società), bensì di fronte a una commissione esterna su base regionale (per i primi 3 dan) o nazionale (per i dan superiori al 3º). La successione dei colori delle cinture e relativi significati sono identici nei due stili, WTF e ITF. L'unica differenza sta nel tipo di cintura utilizzato nei due stili per i gradi intermedi. Nella ITF, i gradi intermedi vengono identificati tramite l'utilizzo di una striscia del colore corrispondente al grado superiore applicata sull'estremità sinistra, rispetto a chi indossa la cintura; la striscia è alta circa 1 cm e ricopre da lato a lato la parte più stretta della cintura a un'altezza di circa 8–10 cm dall'estremità della cintura. Nello stile WTF, la cintura dei gradi intermedi è divisa cromaticamente in due campi, per tutta la lunghezza della cintura, uno del colore del grado inferiore e una del colore del grado superiore. Fa eccezione la cintura rosso-nera per la quale si utilizza un sistema identico a quello dell'altro stile per non confonderla con il grado Poom, che invece utilizza il sistema del doppio colore come per gli altri gradi intermedi. Spesso comunque, il sistema dello stile ITF, più tradizionale (e meno commerciale, in quanto non costringe all'acquisto di una cintura nuova dopo ogni esame), viene adottato anche nel taekwondo WTF. Per quanto riguarda la cintura nera, sulla cintura stessa vengono apposte delle tacchette bianche o dorate, per distinguere i vari dan. Il numero di tacchette da apporre è uguale al dan del proprio grado (per esempio, un allievo 2º dan, avrà una cintura nera con due tacchette). Per il 1º dan, solitamente non si appongono tacchette. Lo stesso sistema è usato per distinguere il grado degli allievi Poom. I dan totali sono nove.
La filosofia del taekwondo ha come fondamento l'etica, la morale, le norme spirituali attraverso le quali gli uomini possono vivere senza litigare.
Le parole stesse del generale Choi ci aiutano a capire meglio: «Spero sinceramente che attraverso il taekwondo ogni uomo possa acquistare la forza sufficiente per arrivare a essere il guardiano della giustizia, opponendosi ai conflitti sociali e coltivando lo spirito umano al livello più alto possibile. È con questo spirito che mi sono dedicato all'arte del taekwondo per tutti i popoli del mondo».
Il generale Choi stabilì la filosofia e i seguenti principi come le basi del taekwondo e tutti gli studenti seri di quest'arte li dovrebbero osservare e rispettare attraverso il loro cammino sia nell'arte sia nella vita.
I principi sono i seguenti:
Cortesia (Ye Ui): per dimostrare questo principio e per rispettarlo bisogna:
Integrità (Yom Chi): saper dire «sì ho sbagliato», saper quindi ammettere i propri errori:
Perseveranza (In Nae)
Per raggiungere un obiettivo come può essere un'alta graduazione o il perfezionamento tecnico, bisogna perseverare costantemente. Uno dei più importanti segreti per diventare bravo nel Taekwon-Do è saper affrontare le difficoltà con perseveranza.
Autocontrollo (Guk Gi)
Una persona che perde l'autocontrollo in un combattimento ha un elevato rischio di perdere l'incontro. Bisogna sempre rimanere concentrati e pensare accuratamente prima di agire. Questo va tenuto a mente sia dentro sia fuori dal Dojang. Per strada, ad esempio durante un'aggressione, è indispensabile sapersi difendere mantenendo sempre l'autocontrollo e senza farsi prendere dal panico.
Spirito Indomito (Baekjul Boolgool)
Si manifesta quando una persona affronta un grosso problema utilizzando il suo coraggio e senza rinunciare ai suoi principi. Uno studente di Taekwon-Do deve essere sempre modesto e onesto.
Quindi nel classico ordine i principi sono cortesia, integrità, perseveranza, autocontrollo e spirito indomito.
Taekwondo | Comandi di base |
---|---|
Tae: calcio Kwon: pugno Dobok: divisa ufficiale |
Charyót: attenti Kyong-nye [pronuncia: chiong né]: saluto |
Numeri | Vario |
Hana (pronunciare hanà): uno Dool (pronunciare dul): due |
Jumuk: pugno (prime due nocche) Sonkut: punta delle dita Balkal: taglio del piede
Palmok: avambraccio An: interno Anuro: verso l'interno Jirugi (con "g" gutturale): si chiamano così tutti gli attacchi che prima di colpire girano Nopunde: alto Ap: davanti Apkumchi: parte anteriore del piede Yop: laterale |
Le forme sono una serie di tecniche di braccia, calci e passi codificati e rappresentano dei combattimenti con avversari immaginari che attaccano da diverse direzioni. L'arte del taekwondo viene svolta su un grande tappeto chiamato tatami e con una tuta chiamata dobok.
Nell'antico oriente vigeva una legge molto simile a quella di Hammurabi: occhio per occhio, dente per dente. Questa legge fu imposta anche quando la morte era accidentale. A causa di essa il combattimento libero non si poté sviluppare e fu proprio allora che l'allievo di arti marziali dovette inventarsi un metodo per provare le sue vere capacità di combattente. Poiché non poteva combattere con avversari reali cominciò a inventarsene di immaginari, mettendo in ogni movimento tutta la forza e la convinzione possibile. La forma è infatti concepita come un combattimento immaginario contro uno o più avversari e serve per migliorare le proprie tecniche.
Agli inizi degli anni settanta l'Associazione coreana di taekwondo (KTA - Korean Taekwondo Union) unifica le forme del taekwondo in diciassette poomse, che vengono ulteriormente riconosciuti dalla Federazione mondiale di taekwondo (WT). Attualmente le forme vengono curate, codificate e aggiornate dal Kukkiwon, il quartier generale del taekwondo mondiale.[32]
Con la scissione della federazione internazionale (ITF) le forme sono rimaste pressoché invariate, le differenze fondamentali tra la ITF con a capo il maestro Tran Trieu Quan e la ITF con a capo il legittimo successore del fondatore, il gran maestro Choi Jung Hwa sono da ricercare nella variazione dei primi di alcuni movimenti all'interno delle stesse il che ha creato una visione differente delle suddette forme snaturando ciò che il generale Choi codificò, mentre nel caso della federazione con a capo il figlio del generale sono rimaste integre, senza variazioni di sorta, non avendo la necessità di porre la propria impronta sul lavoro di un illuminato delle arti marziali.
La World Taekwondo (ex World Taekwondo Federation) è riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale[4], nonché da GAISF (General Association of International Sports Federations), ASOIF (Association of Summer Olympic International Federations), CISM (Conseil International du Sport Militaire) e FISU (International University Sports Federation).
Il taekwondo WT è riconosciuto come sport da combattimento ufficiale in tutti gli eventi multisportivi ufficiali (Asian Games, Pan American Games, European Games, African Games, Military Games, Olimpiadi Universitarie e così via). Le altre organizzazioni private (ITF, GTF) non sono riconosciute dagli organismi sportivi Internazionali[4].
La medesima situazione si riflette in Italia. In Italia la World Taekwondo è rappresentata dalla Federazione Italiana Taekwondo (FITA). La FITA è la federazione riconosciuta dal CONI per la gestione, diffusione, amministrazione del taekwondo in Italia[33]. La FITA inoltre provvede al reclutamento ed addestramento degli atleti per le selezioni alle Olimpiadi. Le altre organizzazioni private italiane (FITAE, ITF-ITALIA, FITSPORT, Choi Jung Hwa Organization, GTI), sono affiliate alle rispettive associazioni internazionali di riferimento.
Diversi singoli personaggi di picchiaduro sono basati sul taekwondo, tra cui Juri di Street Fighter, Kim Kaphwan di Fatal Fury, Hwoarang e Baek Doo San di Tekken, Rig di Dead or Alive.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 3469 · LCCN (EN) sh94004461 · GND (DE) 4058878-6 · NDL (EN, JA) 00576899 |
---|
L'articolo Taekwondo in Wikipedia italiana ha preso i seguenti posti nella classifica di popolarità locale:
Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2021-07-31 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=2224168