Con Stati generali si indica un organo di rappresentanza dei tre ceti sociali — clero (vescovi, abati, cardinali); nobiltà (feudatarî); terzo stato (alto: grandi proprietarî, funzionarî di stato, finanziarî e banchieri; medio: commercianti all'ingrosso, imprenditori, impiegati e intellettuali; basso: piccoli proprietarî, contadini benestanti, preti e braccianti) — esistenti nello Stato francese prima della Rivoluzione francese del 1789 (États généraux). L'assemblea, di origine feudale, disponeva della funzione di limitare il potere monarchico. Gli Stati Generali si riunivano quando incombevano sul paese pericoli imminenti.
Gli Stati Generali erano un'assemblea consultiva in materia fiscale del Regno di Francia. Furono convocati la prima volta da Filippo IV nel 1302, e tra questa data e il 1615 furono poi riuniti numerose volte, generalmente allorquando il sovrano necessitava di poter imporre tasse, gabelle e tributi al popolo. Dopo il 1615, ultima sessione decisa da Maria de' Medici, non furono più convocati sino al 1789, quando re Luigi XVI indisse le elezioni per il rinnovo. In pratica fra la penultima ed ultima riunione passarono oltre 170 anni.
L'ultima volta che vennero poi riuniti (il 5 maggio 1789) per affrontare la crisi finanziaria che stava mandando in rovina la Francia, governava re Luigi XVI. Vi partecipavano in tutto 1139 membri eletti dai diversi Stati: 291 rappresentanti per il Primo Stato (il Clero), 270 per il Secondo Stato (l'Aristocrazia) ed altri 578 per il Terzo Stato (la popolazione urbana e rurale). Ogni ordine si riuniva in una camera separata dagli altri due Stati, discutevano sulla legge ed emettevano un voto per camera: essendo tre i voti, il sistema non ammetteva il pareggio. Il più delle volte il Terzo Stato era svantaggiato, perché in qualche modo gli interessi dei nobili e del clero coincidevano: era sufficiente che questi emettessero due voti a favore per ottenere la maggioranza.
Nell'ultima riunione degli Stati Generali il Terzo Stato chiese altri membri per la propria camera, l'istituzione del voto per testa e la riunione in un'unica camera. Di questi punti solo uno fu concesso, quello di elevare il numero dei propri membri. In questo modo il sistema rimaneva lo stesso, perché per cambiare era necessario il voto per testa. A quel punto il Terzo Stato si autoproclamò l'unico vero rappresentante della Francia, assumendo il nome di Assemblea Nazionale, e ciò determinò la fine degli Stati Generali.
1302, 1308, 1317, 1355, 1356, 1357, 1358, 1359, 1363, 1420, 1439, 1468, 1484, 1491.
1498, 1506, 1560, 1576, 1588-1589, 1593, 1614, 1789.
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