Simone Inzaghi

Simone Inzaghi
Inzaghi nel 2018
Nazionalità Italia Italia
Altezza 185 cm
Peso 82 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Squadra Inter
Termine carriera 22 maggio 2010 - giocatore
Carriera
Giovanili
1992-1994Piacenza
Squadre di club1
1994-1995Carpi9 (0)
1995-1996Novara23 (4)
1996-1997Lumezzane23 (6)
1997Piacenza0 (0)
1997-1998Brescello21 (10)
1998-1999Piacenza30 (15)
1999-2005Lazio109 (27)
2005Sampdoria5 (0)
2005-2007Lazio12 (0)
2007-2008Atalanta19 (0)
2008-2010Lazio12 (1)
Nazionale
1993-1994Italia Italia U-184 (1)
2000-2003Italia Italia3 (0)
Carriera da allenatore
2010-2014LazioGiovanili
2014-2016LazioPrimavera
2016-2021Lazio
2021-Inter
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Simone Inzaghi (Piacenza, 5 aprile 1976) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante, tecnico dell'Inter.

Cresciuto nel settore giovanile del Piacenza, ha legato il suo nome alla Lazio, club con il quale ha trascorso gran parte della sua carriera da calciatore e con cui ha ottenuto i maggiori successi, vincendo un campionato italiano (1999-2000), tre Coppe Italia (1999-2000, 2003-2004 e 2008-2009), due Supercoppe italiane (2000 e 2009) e una Supercoppa UEFA (1999). Per i laziali, con 20 reti realizzate, figura al secondo posto nella classifica dei migliori marcatori nelle coppe europee dietro a Ciro Immobile.[1] Ha inoltre conquistato due campionati di Serie C, uno con il Novara (1995-1996) e uno con il Lumezzane (1996-1997).

Nella Lazio ha iniziato anche la carriera da allenatore, divenendone il tecnico con più apparizioni. In cinque anni ha conquistato una Coppa Italia (2018-2019) e due Supercoppe italiane (2017 e 2019), diventando l'unico biancoceleste ad aver vinto entrambi i trofei nazionali sia da calciatore che da tecnico.[2] Nel 2021 si è trasferito all'Inter, con cui ha vinto due Supercoppe italiane (2021 e 2022) e due Coppe Italia (2021-2022, 2022-2023).

Biografia

Nato a Piacenza e fratello minore di Filippo (con cui ha condiviso una presenza in nazionale),[3][4] ha tre figli: Tommaso (2001), avuto dall'attrice e conduttrice televisiva Alessia Marcuzzi, con la quale il rapporto è terminato nel 2004, Lorenzo (2013) e Andrea (2020), quest'ultimi avuti dall'unione con Gaia Lucariello, sposata nel 2018.[5]

Caratteristiche tecniche

Allenatore

È noto per schierare un 3-5-2 con terzini a cui piace farsi avanti e unirsi al gioco offensivo.[6] Nella sua formazione tipo, i due attaccanti centrali sono supportati da un trequartista che siede proprio davanti agli altri due giocatori a centrocampo. È un sistema tatticamente fluido che appare come un 5-3-2 fuori possesso mentre i terzini tornano in difesa. Inoltre, Inzaghi è anche noto per la sua versatilità nel modo in cui prepara la sua squadra a difendere. Durante la sua permanenza alla Lazio, ha implementato sia un pressing alto che un centrocampo compatto al fine di riconquistare la palla quando gli avversari erano in possesso.[7][8]

Carriera

Giocatore

Club

Gli inizi al Piacenza e i vari prestiti
Simone Inzaghi (a sinistra) al Piacenza nel 1998, in posa con il fratello Filippo della Juventus

Cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città, il Piacenza, a 18 anni viene mandato in prestito al Carpi[9] in Serie C1 dove trova poco spazio (9 presenze senza gol). Nei due anni successivi il Piacenza lo manda ancora a farsi le ossa in giro per l'Italia: nella stagione 1995-1996 è al Novara in Serie C2 con cui riesce a giocare con continuità segnando anche 4 gol.[9] Nel 1996-1997 figura nella rosa del Lumezzane, sempre in Serie C2, con cui colleziona 23 presenze e 6 gol.[9]

La stagione successiva (1997-1998) viene prestato in Serie C1 al Brescello dove, giocando per la prima volta con continuità,[10] riesce a emergere (21 presenze, 10 gol)[9] guadagnandosi così nell'estate 1998 il ritorno al Piacenza, che gli offre un'opportunità in Serie A facendone il terminale del gioco offensivo.[9] Inzaghi va subito in gol alla prima giornata di campionato contro la Lazio,[9] alla quale viene poi ceduto nell'estate 1999.[9][11]

L'esperienza alla Lazio e gli anni seguenti

Approdato in maglia biancoceleste, oltre a contendere subito il posto da titolare al bomber cileno Marcelo Salas, conquista subito la Supercoppa UEFA.[12] Il centravanti piacentino si dimostra un'importante aggiunta in campionato e Champions League, dove sfodera prestazioni di alto livello.[13] Oltre alla doppietta contro il Maribor,[13] si mette in evidenza per la quaterna all'Olympique Marsiglia nella partita del 14 marzo 2000 (vinta 5-1 dalla sua squadra).[14] Il 14 maggio apre invece, su rigore, le marcature nel 3-0 contro la Reggina che assegna ai romani lo Scudetto.[15] Nel corso dell'anno solare vince anche la Coppa Italia e la Supercoppa italiana, rimpinguando ulteriormente il suo palmarès.[16]

Simone Inzaghi in azione alla Lazio nel campionato 1999-2000

Scivolato ai margini della squadra nelle stagioni successive, non perde comunque la sua abilità realizzativa.[17] Vinta la Coppa Italia nel 2004,[18] il 25 novembre segna contro il Partizan in Coppa UEFA il gol del definitivo 2-2, divenendo il miglior marcatore del club nelle coppe continentali con 20 reti.[1][19]

Rientrando sempre meno nei piani della società, viene ceduto in prestito alla Sampdoria (nel primo semestre del 2005) e all'Atalanta (per la stagione 2007-08). Tornato a Roma, il 4 ottobre 2008 ritrova (contro il Lecce) il gol che in Serie A gli mancava dal 18 settembre 2004 e che regala il pareggio per 1-1 ai capitolini:[20] questa sarà anche la sua ultima marcatura in campionato.[20]

Lascia il calcio giocato al termine della stagione 2009-10, dopo aver vinto nuovamente la Coppa Italia e la Supercoppa italiana.[21][22] L'ultima presenza in maglia biancoceleste è in trasferta contro l'Atalanta, nella sconfitta del 17 gennaio 2010 (3-0).[23]

Nazionale

Inzaghi giocò tre volte per la nazionale italiana. La sua prima apparizione arrivò sotto la guida di Dino Zoff il 29 marzo 2000, nella sconfitta esterna per 0-2 contro la Spagna a Barcellona. Entrò in campo al 60' per sostituire Stefano Fiore, formando la coppia d'attacco con il fratello maggiore Filippo; fece poi altre due presenze con la sua nazionale con Giovanni Trapattoni, nella vittoria per 1-0 sull'Inghilterra a Torino il 15 novembre dello stesso anno e in un'altra vittoria per 1-0 contro la Romania ad Ancona, il 16 novembre 2003.[3][24]

Allenatore

Lazio

Gli inizi nelle giovanili

Il 22 maggio 2010 annuncia la risoluzione, con un anno di anticipo, del suo contratto con la Lazio, rimanendo comunque nell'ambiente biancoceleste, stavolta in veste di allenatore degli Allievi Regionali, con i quali vincerà a fine stagione la Coppa regionale.[25] Per la stagione successiva viene promosso sulla panchina degli Allievi Nazionali biancocelesti.

Promosso alla guida della Primavera nel gennaio 2014, subentrando ad Alberto Bollini, vince la Coppa Italia di categoria contro la Fiorentina.[26] I romani non vincevano il trofeo da 35 anni.[26] Nello stesso anno, si aggiudica la Supercoppa contro il Chievo.[27] La stagione 2014-15 lo vede bissare il successo in coppa (trionfando nel derby capitolino) e perdere il Campionato ai tiri di rigore nella finale contro il Torino,[28][29] avversario che batte la Lazio anche nella Supercoppa (questa volta ai supplementari).[30]

L'approdo in prima squadra
2016-2018

Il 3 aprile 2016, in seguito all'esonero di Stefano Pioli, il presidente laziale Claudio Lotito opta per la nomina ad interim del tecnico piacentino quale allenatore della prima squadra;[31] esordisce ufficialmente una settimana dopo, nella vittoria esterna, per 3-0, contro il Palermo.[32] Nelle successive sei gare a disposizione, colleziona nove punti (tre vittorie e altrettante sconfitte), i quali conducono la squadra all'ottavo posto, a sette punti dalla sesta posizione, valida per la qualificazione alla successiva UEFA Europa League.[33]

In vista della stagione successiva la società biancoceleste affida inizialmente la panchina a Marcelo Bielsa, che però si dimette poco dopo la sua ufficializzazione a causa di divergenze di calciomercato con il patron Lotito, il quale a sua volta decide di ridare le redini della squadra, stavolta definitivamente, in mano ad Inzaghi.[34] Il 1º marzo 2017 guida la squadra biancoceleste a vincere il Derby contro la Roma, dopo quasi quattro anni dall'ultimo, in occasione della semifinale d'andata di Coppa Italia dove si impone per 2-0.[35] Il 30 aprile successivo la Lazio torna a trionfare nella stracittadina anche in campionato poiché i biancocelesti si impongono, per 1-3, sui giallorossi tornando a vincere tale gara in Serie A dopo quattro anni e cinque mesi.[36] Il 17 maggio 2017 perde la finale di Coppa Italia contro la Juventus per 2-0.[37] A fine stagione, oltre ad aver disputato la finale di Coppa Italia, insieme ai suoi conquista il quinto posto valido per partecipare alla prossima Europa League.

La seconda stagione sulla panchina biancoceleste si apre con la vittoria del suo primo titolo da allenatore; la Lazio, nella partita valida per l'assegnazione della Supercoppa italiana, supera i campioni d'Italia della Juventus con il risultato di 2-3.[2] Tale risultato lo porta a essere l'unico, nella storia del club romano, ad avere vinto il trofeo sia sul campo sia in panchina.[2] Il 14 settembre 2017 fa il suo esordio anche in Europa League, battendo gli olandesi del Vitesse per 2-3.[38] Il 18 aprile 2018, in occasione della trasferta vinta, per 3-4, contro la Fiorentina, siede per la centesima volta sulla panchina della Lazio.[39] Conclude la stagione al quinto posto, mancando in extremis la qualificazione alla Champions League: all'ultima giornata di campionato, con Lazio e Inter rispettivamente in quarta e quinta posizione con tre punti di differenza, i biancocelesti ospitano in casa proprio i nerazzurri, che si impongono per 2-3 e, in virtù degli scontri diretti, scavalcano il club romano, che deve accontentarsi dell'accesso all'Europa League.[40]

2018-2021

Nella stagione 2018-2019, nonostante un rendimento non eccelso della squadra in campionato, e nonostante la delusione in Europa League (la Lazio esce infatti ai sedicesimi di finale contro il Siviglia),[41] Inzaghi riesce a guidare il team capitolino fino alla finale di Coppa Italia, trionfando quindi per 2-0 sull'Atalanta, e conquistando di fatto il suo secondo trofeo nell'esperienza sulla panchina biancoceleste.[42]

Nell'annata 2019-2020 la Lazio esce ai gironi di Europa League ma il 22 dicembre vince di nuovo la Supercoppa italiana contro la Juventus per 1-3, la seconda per Inzaghi da allenatore.[43] L'11 gennaio 2020, battendo per 1-0 il Napoli raggiunge la decima vittoria consecutiva in Serie A, cosa mai avvenuta prima nei 120 anni di storia della società capitolina;[44] sette giorni dopo batte il record vincendo 5-1 contro la Sampdoria.[45][46] La gara successiva la striscia si interrompe a causa di un pareggio per 1-1 nel derby.[47] Il 24 giugno 2020, a causa della sconfitta sul campo dell'Atalanta per 3-2, termina l'imbattibilità in campionato dopo 21 giornate, realizzando la striscia più lunga di imbattibilità della storia del club; il precedente record era di 17 turni senza sconfitte appartenente a Sven-Göran Eriksson, nella stagione 1998/1999. Il 29 luglio 2020, sedendo in panchina contro il Brescia, raggiunge Dino Zoff come allenatore più presente nella storia del club biancoceleste con 202 partite ufficiali,[48] superandolo definitivamente il successivo 1º agosto in occasione dell'ultima gara stagionale contro il Napoli.[49] A fine campionato la squadra si piazza al quarto posto, tornando in Champions League dopo 13 anni di assenza.[50]

La stagione 2020-2021 oltre a segnare il ritorno dei capitolini in Champions League, è anche quella dell'esordio per Inzaghi come allenatore nella massima competizione europea per club: il 20 ottobre 2020 infatti la Lazio gioca e vince per 3 reti a 1 contro i tedeschi del Borussia Dortmund nella prima partita del girone.[51] I biancocelesti terminano il girone al secondo posto da imbattuti, alle spalle proprio dei tedeschi, qualificandosi così agli ottavi di finale, obiettivo che mancava da 20 anni.[52] La prima partita in casa dell'anno nuovo termina, contro la Fiorentina, 2-1.[53] Il 15 gennaio 2021 si gioca il derby Lazio-Roma, dove i biancocelesti riescono a vincere con un netto 3-0,[54] concedendo l'unico tiro in porta alla formazione avversaria all' 85'.[55] Il 21 gennaio successivo riescono ad accedere ai quarti di finale di Coppa Italia, battendo 2-1 il Parma,[56] ma verranno eliminati di seguito con l'Atalanta con il risultato di 3-2.[57] Tra la 16ª giornata e la 21ª giornata, le Aquile riescono a collezionare 6 vittorie di fila, contro Fiorentina,[53] Parma,[58] Roma,[54] Sassuolo,[59] Atalanta[60] e Cagliari[61] terminando poi il campionato al sesto posto a 10 punti dalla zona Champions.[62] A fine stagione, dopo cinque anni sulla panchina della Lazio, sceglie di non rinnovare il contratto in scadenza con il club biancoceleste.[63]

Inter

Il 3 giugno 2021 viene annunciato come nuovo tecnico dell'Inter, con un accordo biennale.[64] Esordisce sulla panchina nerazzurra il 21 agosto successivo, nella vittoria per 4-0 contro il Genoa al debutto in campionato.[65] Il 15 settembre fa il debutto con l'Inter nelle coppe europee, perdendo contro il Real Madrid in Champions League (0-1),[66] mentre ottiene la prima vittoria europea con i meneghini il 19 ottobre contro lo Sheriff Tiraspol (3-1).[67] Il 24 novembre, grazie alla vittoria interna contro lo Šachtar, conduce l'Inter alla qualificazione agli ottavi di finale di Champions League a dieci anni di distanza dall'ultima volta.[68] In campionato, dopo un inizio contrassegnato da risultati altalenanti, che allontanano i nerazzurri dalla vetta della classifica, occupata a pari merito da Napoli e Milan, la squadra infila una serie di undici partite senza perdere (con nove vittorie e due pareggi). I meneghini chiudono il girone d'andata in testa alla graduatoria, conquistando il titolo di campioni d'inverno dopo dodici anni,[69] e stabiliscono i primati societari di punti e reti realizzate in un anno solare.[70] All'inizio del 2022, il 12 gennaio, Inzaghi vince il primo trofeo con l'Inter, la Supercoppa italiana, guidando i nerazzurri alla vittoria contro la Juventus per 2-1 dopo i tempi supplementari; per Inzaghi si tratta della terza affermazione personale nella competizione, dopo i due successi con la Lazio.[71] In campionato, la sconfitta contro il Milan nel mese di febbraio apre un periodo negativo,[72] a cui si aggiunge l'eliminazione negli ottavi di Champions League per mano del Liverpool (nonostante il successo nella gara di ritorno sul campo degli inglesi).[73] Una volta persa la vetta della classifica a vantaggio dei rivali cittadini, i nerazzurri non riescono più a riconquistarla e, nonostante un finale di stagione in crescendo, devono accontentarsi del secondo posto finale.[74] A fare da contraltare alla delusione in campionato, l'11 maggio arriva il successo in Coppa Italia, sempre contro i bianconeri per 4-2 dopo i tempi supplementari; per il tecnico piacentino è la seconda Coppa nazionale a livello personale e la prima alla guida dei nerazzurri.[75]

Il 13 novembre 2022, con il successo sull'Atalanta per 3-2, tocca quota 143 vittorie in campionato, risultando essere l'allenatore più vincente nelle prime 250 partite in Serie A negli ultimi 35 anni.[76][77] Il 18 gennaio 2023 guida l'Inter alla vittoria nella Supercoppa italiana, battendo il Milan per 3-0:[78] per Inzaghi si tratta del secondo successo nella competizione con l'Inter, peraltro consecutivo, e del quarto personale dopo i due con la Lazio, che gli consente di eguagliare Marcello Lippi e Fabio Capello come tecnici più vincenti nella storia della Supercoppa italiana.[79] Il 30 aprile, battendo la Lazio (3-1), raggiunge i 500 punti da allenatore in Serie A, impiegandoci 267 partite: meglio di lui, nell'era dei tre punti a vittoria, hanno fatto solamente Maurizio Sarri e Carlo Ancelotti, che hanno raggiunto la stessa soglia rispettivamente in 255 e 256 gare.[80] Il 3 maggio, invece, raggiunge le 100 panchine con l'Inter nella vittoria esterna contro il Verona (0-6).[81] Il 24 maggio vince la sua terza Coppa Italia, la seconda consecutiva con i nerazzurri, grazie al risultato di 2-1 maturato allo Stadio Olimpico contro la Fiorentina.[82]

Statistiche

Presenze e reti nei club

Stagione Club Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1994-1995 Italia Carpi C1 9 0 CI-C 6 3 - - - - - - 15 3
1995-1996 Italia Novara C2 23 4 CI-C 7 1 - - - - - - 30 5
1996-1997 Italia Lumezzane C2 23 6 CI-C 3 0 - - - - - - 26 6
ago.-ott. 1997 Italia Piacenza A 0 0 CI 1 0 - - - - - - 1 0
1997-1998 Italia Brescello C1 21 10 CI+CI-C 0+2 0+0 - - - - - - 23 10
1998-1999 Italia Piacenza A 30 15 CI 0 0 - - - - - - 30 15
Totale Piacenza 30 15 1 0 - - - - 31 15
1999-2000 Italia Lazio A 22 7 CI 6 3 UCL 11 9 SU 1 0 40 19
2000-2001 A 13 4 CI 1 0 UCL 9 3 SI 0 0 23 7
2001-2002 A 20 5 CI 2 1 UCL 6 0 - - - 28 6
2002-2003 A 18 4 CI 3 1 CU 8 4 - - - 29 9
2003-2004 A 24 6 CI 4 1 UCL 5 3 - - - 33 10
2004-gen. 2005 A 12 1 CI 1 0 CU 3 1 SI 0 0 16 2
gen.-giu. 2005 Italia Sampdoria A 5 0 CI 2 0 - - - - - - 7 0
2005-2006 Italia Lazio A 7 0 CI 2 1 Int 0 0 - - - 9 1
2006-2007 A 5 0 CI 0 0 - - - - - - 5 0
2007-2008 Italia Atalanta A 19 0 CI 0 0 - - - - - - 19 0
2008-2009 Italia Lazio A 9 1 CI 1 0 - - - - - 10 1
2009-2010 A 3 0 CI 0 0 UEL 0 0 SI 0 0 3 0
Totale Lazio 133 28 20 7 42 20 1 0 196 55
Totale carriera 163 63 41 11 42 20 1 0 247 94

Cronologia presenze e reti in nazionale

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
29-3-2000 Barcellona Spagna Spagna 2 – 0 Italia Italia Amichevole - Ingresso al 60’ 60’
15-11-2000 Torino Italia Italia 1 – 0 Inghilterra Inghilterra Amichevole - Ingresso al 61’ 61’
16-11-2003 Ancona Italia Italia 2 – 0 Romania Romania Amichevole - Ingresso al 55’ 55’
Totale Presenze 3 Reti 0

Statistiche da allenatore

Statistiche aggiornate al 3 giugno 2023. In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
apr.-giu. 2016 Italia Lazio A 7 4 0 3 CI - - - - UCL+UEL - - - - SI - - - - 7 4 0 3 57,14 Sub.
2016-2017 A 38 21 7 10 CI 5 3 0 2 - - - - - - - - - - 43 24 7 12 55,81
2017-2018 A 38 21 9 8 CI 4 2 2 0 UEL 12 7 2 3 SI 1 1 0 0 55 31 13 11 56,36
2018-2019 A 38 17 8 13 CI 5 3 2 0 UEL 8 3 0 5 - - - - - 51 23 10 18 45,10
2019-2020 A 38 24 6 8 CI 2 1 0 1 UEL 6 2 0 4 SI 1 1 0 0 47 28 6 13 59,57
2020-2021 A 38 21 5 12 CI 2 1 0 1 UCL 8 2 4 2 - - - - - 48 24 9 15 50,00
Totale Lazio 197 108 35 54 18 10 4 4 34 14 6 14 2 2 0 0 251 134 45 72 53,39
2021-2022 Italia Inter A 38 25 9 4 CI 5 4 1 0 UCL 8 4 1 3 SI 1 1 0 0 52 34 11 7 65,38
2022-2023 A 38 23 3 12 CI 5 4 1 0 UCL 12 7 3 2 SI 1 1 0 0 56 35 7 14 62,50 in corso
Totale Inter 76 48 12 16 10 8 2 0 20 11 4 5 2 2 0 0 108 69 18 21 63,89
Totale carriera 273 156 47 70 28 18 6 4 54 25 10 19 4 4 0 0 359 203 63 93 56,55

Record

  • Unico calciatore italiano capace di realizzare una quaterna in Champions League, in Lazio-Marsiglia (5-1) del 14 marzo 2000.[83]
  • Allenatore con più presenze nella storia della Lazio.[84]

Palmarès

Giocatore

Club

Competizioni nazionali
Novara: 1995-1996 (Girone A)
Lumezzane: 1996-1997 (Girone A)
Lazio: 1999-2000
Lazio: 1999-2000, 2003-2004, 2008-2009
Lazio: 2000, 2009
Competizioni internazionali
Lazio: 1999

Allenatore

Club

Competizioni giovanili
Lazio: 2013-2014, 2014-2015
Lazio: 2014
Competizioni nazionali
Lazio: 2017, 2019
Inter: 2021, 2022
Lazio: 2018-2019
Inter: 2021-2022, 2022-2023

Individuale

Miglior allenatore del settore giovanile: 2015
Miglior allenatore: 2020
Miglior allenatore: 2017[85]

Note

  1. ^ a b Stefano Cieri, La Lazio ingrana tardi, in La Gazzetta dello Sport, 26 novembre 2004.
  2. ^ a b c Marco Ercole, Supercoppa alla Lazio con Immobile e Murgia Inzaghi è nella storia, in la Repubblica, 14 agosto 2017, p. 5.
  3. ^ a b E i fratelli Inzaghi si ritrovano in azzurro, in la Repubblica, 26 marzo 2000, p. 43.
  4. ^ NAZIONALE: FRATELLI INZAGHI, NON PENSIAMO A JUVE-LAZIO, Adnkronos, 27 marzo 2000.
  5. ^ Admin, Oggi Sposi blog: SIMONE INZAGHI e GAIA LUCARIELLO matrimonio del 2 Giugno 2018, su Oggi Sposi blog, martedì 7 aprile 2020. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  6. ^ (EN) Alasdair Mackenzie, Passion, loyalty, familiar tactics - what can Inter expect from Inzaghi?, in Reuters, 3 giugno 2021. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  7. ^ (EN) Rhys Desmond, Simone Inzaghi – Lazio – Tactical Analysis, su The MastermindSite, 29 aprile 2020. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  8. ^ (EN) Simone Inzaghi at Lazio 2019/20 - tactical analysis, su Total Football Analysis Magazine. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  9. ^ a b c d e f g Lorenzo Mangini, Scudetto e nazionale: fu il 2000 l'anno d'oro, in la Repubblica, 11 gennaio 2005, p. 10.
  10. ^ Vanni Zagnoli, Il ballo di Simone, in Guerin Sportivo, Bologna, Conti Editore, 1998.
  11. ^ Germano Bovolenta, Inzaghi fratelli d'Italia Filippo e Simone si dividono già le vittorie: "Scudetto alla Juve, coppa Campioni alla Lazio", in La Gazzetta dello Sport, 21 giugno 1999.
  12. ^ Trionfo biancoceleste, su www2.raisport.rai.it, 27 agosto 1999. URL consultato il 23 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  13. ^ a b Corrado Sannucci, Inarrestabile Lazio Maribor ko, solito show, in la Repubblica, 20 ottobre 1999, p. 56.
  14. ^ Corrado Sannucci, Inzaghi show, la Lazio è tornata, in la Repubblica, 15 marzo 2000, p. 55.
  15. ^ La Lazio campione d'Italia, su repubblica.it, 15 maggio 2000.
  16. ^ Corrado Sannucci, Lopez, subito show: Inter ko, in la Repubblica, 9 settembre 2000, p. 57.
  17. ^ Ruggiero Palombo, L'UOMO PROVVIDENZA, in La Gazzetta dello Sport, 2 ottobre 2003.
  18. ^ Il carattere della Lazio un pari che vale la Coppa, su repubblica.it, 12 maggio 2004.
  19. ^ Emilio Marrese, Di Canio e Inzaghi, bella rimonta Buu razzisti anche all'Olimpico, in la Repubblica, 26 novembre 2004, p. 59.
  20. ^ a b La Lazio a un passo dal tracollo Inzaghi rimedia in extremis, su repubblica.it, 4 ottobre 2008.
  21. ^ Jacopo Manfredi, Lazio, la Coppa servita ai rigori, su repubblica.it, 13 maggio 2009.
  22. ^ Riccardo Pratesi, Supercoppa alla Lazio Inter sorpresa 2-1, su gazzetta.it, 8 agosto 2009.
  23. ^ Stefano Cieri, Doni 100 L'Atalanta riparte con il capitano Lazio travolta, in La Gazzetta dello Sport, 18 gennaio 2010.
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