Signorine buonasera

Nicoletta Orsomando, Marisa Borroni e Maria Teresa Ruta: tre tra le prime annunciatrici televisive italiane negli anni cinquanta

Signorine buonasera è un'espressione utilizzata in Italia per indicare le annunciatrici televisive, figure presenti nella televisione italiana dall'inizio delle trasmissioni fino al 2018; inizialmente riferita solo alle annunciatrici della Rai[1], l'espressione, in seguito, per estensione, è passata ad indicare tutte le annunciatrici, anche quelle delle televisioni private, sia nazionali che locali[2].

Annunciatrici Rai

Il ruolo principale delle annunciatrici era quello di raccordare tra loro i programmi trasmessi dal canale televisivo, annunciando il palinsesto della giornata, segnalare eventuali cambi di programmazione, dare annunci istituzionali per conto della Rai ed essere pronte ad intervenire entrando in onda in diretta in caso di interruzioni delle trasmissioni in corso per motivi tecnici. Per questo motivo, per decenni gli annunci sono stati trasmessi rigorosamente in diretta.[3] Per molti anni tra i compiti delle annunciatrici Rai vi fu anche la lettura delle previsioni meteo: in particolare l'edizione del mattino in onda su Rai 1 (saltuariamente anche quella serale) e quella del pomeriggio su Rai 3, la conduzione delle rubriche Oggi al Parlamento, Almanacco del giorno dopo, Spaziolibero, delle rubriche sul traffico stradale ed autostradale, l'oroscopo in onda in coda al TG2 della notte ed il segnale orario. Spesso avevano inoltre il ruolo di speaker e commentatrici di eventi musicali, manifestazioni sportive, cerimonie di premiazione.

Il soprannome signorine buonasera deriva dal saluto con cui queste donne erano solite iniziare gli annunci che precedevano le trasmissioni TV serali, rimasto nella memoria collettiva italiana:

«Signore e signori, buonasera.»

Per moltissimi anni in Italia questo ruolo televisivo è stato esclusivamente ad appannaggio delle donne (mentre invece alla radio vi furono anche molti annunciatori di sesso maschile, tra cui un esordiente Corrado negli anni quaranta), sia nella TV pubblica che nelle emittenti commerciali (nazionali e locali), a differenza delle altre televisioni europee (come ad esempio la britannica BBC, la spagnola TVE, la transalpina France 2 e la tedesca Pro 7) dove l'annuncio dei programmi era affidato, anche se in misura minoritaria, anche agli uomini, tant'è che alla fine degli anni ottanta fu dichiarato dai dirigenti Rai che tale ruolo sarebbe stato affidato, da lì in avanti, anche a degli uomini, ma ciò non ebbe poi seguito[4]; uniche eccezioni si sono verificate su Rai 3, dove, nella stagione 1987-88, i programmi della prima e della seconda serata venivano annunciati da due coppie, una composta da due ragazze, un'esordiente Federica Panicucci ed Olivia Gozzano, e l'altra composta da due ragazzi, Mattia Intra e Victor Macoggi[5] (tali coppie, che realizzavano gli annunci dagli studi Rai di Milano, erano comunque alternate alle signorine buonasera tradizionali), e su Rai 2, dove, dal 5 luglio 2009 al 1º luglio 2010, Livio Beshir ha avuto il ruolo di annunciatore. Non vanno invece annoverati come tali Aldo Parmeggiani ed Uwe Ladinser (quest'ultimo marito dell'annunciatrice Peppi Franzelin), in quanto questi avevano il ruolo di speaker (detti anche annunciatori) del telegiornale in lingua tedesca prodotto dal Rai Sender Bozen (struttura della Rai dedicata alla programmazione germanofona rivolta all'Alto Adige) e dunque con un ruolo ben diverso rispetto a quello delle signorine buonasera.

Inizialmente la Rete 3 (ora Rai 3) non prevedeva la partecipazione delle annunciatrici Rai ufficiali. Nel 1979 ad inaugurare le trasmissioni fu una studentessa quindicenne italo-argentina, Fabiana Udenio, che salutò con un «ciao» i telespettatori della nuova rete, poi alternata a Silvia Verdone (sorella dell'attore Carlo e futura moglie di Christian De Sica), Caterina Sylos Labini, Anna Pettinelli, Danila Caccia, Franca Cielo e Laura Mercatali, fino al 1981 quando queste nuove ragazze furono sostituite dalle signorine buonasera classiche, che iniziarono così ad annunciare anche i programmi del terzo canale TV.

Inizialmente gli annunci venivano realizzati a Roma, Milano, Torino e Napoli, città che ospitano i centri di produzione della TV pubblica italiana. Nel 1965 si decise di concentrare il servizio solo a Roma e Milano, annullando gli annunci dalle sedi di Torino e Napoli: Rosanna Vaudetti, che prestava servizio a Torino, fu trasferita a Milano (nel 1969 si spostò a Roma) ed Anna Maria Xerry De Caro passò da Napoli alla capitale. Fino alla fine degli anni '60, da Milano venivano annunciati i programmi provenienti dai centri di produzione di Torino e Milano, le esterne dal Nord Italia ed i programmi dell'Eurovisione, da Roma le produzioni degli studi di Napoli e Roma e le esterne dal Centro e Sud Italia. Dagli anni '70 le annunciatrici delle due città si alternavano con turni prestabiliti. Nel 1990 le signorine buonasera attive da Roma vennero trasferite dal Centro di produzione Rai di Via Teulada a quello più moderno e capiente di Saxa Rubra, all'epoca appena inaugurato. Dal 2000 (anno in cui andò in pensione Maria Brivio, ultima annunciatrice rimasta ancora attiva da Milano), e fino al pensionamento della figura da parte della Rai, avvenuto nel 2016, gli annunci sono stati realizzati unicamente da Saxa Rubra.

Le annunciatrici Rai trasmettevano i propri annunci all'interno di appositi studi venendo esclusivamente riprese a mezzobusto. Per molti anni alle loro spalle vi era una tenda che ricordava un sipario teatrale. Dal 1977 la tenda venne sostituita da pannelli in tinta unita di colore grigio, azzurro, rosso o giallo. Dal 1º dicembre 1987, complice un lavoro di restyling d'immagine dell'azienda, lo sfondo degli annunci adottò un apposito pannello azzurro molto più luminoso dei precedenti, con raffigurati i tre solidi simbolo delle tre reti Rai (sfera blu per Rai 1, cubo rosso per Rai 2, tetraedro verde per Rai 3). In base alla rete in cui l'annuncio veniva realizzato si illuminava il solido associato. In caso di annunci a reti unificate o relativi ai programmi di tutte e tre le reti venivano illuminate le luci di tutti e tre i solidi. A partire dal maggio 1988 lo sfondo degli annunci di Rai 3 venne differenziato rispetto a quelli degli altri due canali Rai: le signorine buonasera qui apparivano in bianco e nero, a mezzobusto oppure sedute ed a figura intera, fra grandi virgolette di colore rosso poste in sovrimpressione ai due angoli dello schermo. Nell'ottobre del 2000 il pannello azzurro con i solidi venne sostituito da nuovi pannelli, per la prima volta diversi per ogni rete e con in rilievo il nuovo logo a farfalla dell'azienda. Anche gli annunci di Rai 3 furono di nuovo uniformati per stile e sfondo a quelli di Rai 1 e Rai 2.

Il ruolo delle signorine buonasera venne pesantemente ridimensionato nel 2003, quando la Rai effettuò un ricambio generazionale delle annunciatrici riducendo loro lo spazio concesso, togliendo loro la possibilità di andare in onda in diretta e dando inoltre più risalto alla bella presenza che alla dizione.[3]. In quell'anno la TV di Stato decise di rimuovere dall'incarico Maria Rita Viaggi, Katia Svizzero ed Alessandra Canale (quest'ultima però, a seguito di un ricorso, sarà poi reintegrata come signorina buonasera nel 2010), ultime tre annunciatrici della vecchia guardia rimaste ancora in attività, assumendo al loro posto sei giovanissime ragazze, in buona parte provenienti dalle fila del concorso di bellezza Miss Italia. A differenza del passato inoltre, sulla falsariga di Mediaset, ciascuna annunciatrice legava il proprio volto esclusivamente ad una singola rete.

La figura dell'annunciatrice fu definitivamente accantonata dalla Rai nel 2016; gli ultimi annunci ufficiali furono trasmessi su Rai 1, Rai 2 e Rai 3 il 28 maggio,[6] rispettivamente letti da Claudia Andreatti, Alessandra Canale e Sarita Agnes Rossi. Gli ultimi due annunci di Rai 1, in realtà, non sono stati trasmessi a causa della morte dell'attore Giorgio Albertazzi che, avvenuta nella giornata del 28 maggio, ha portato a dei cambiamenti del palinsesto della rete. Tali annunci sono stati però mandati in onda rispettivamente all'interno di un servizio del TG1 delle 20:00 dello stesso giorno, realizzato appositamente per omaggiare il "pensionamento" di tale ruolo[7], ed all'interno di una puntata del talk show Porta a porta, in onda il 2 giugno 2016 ed anch'essa dedicata al pensionamento di tale figura televisiva. Il 31 maggio 2016, nonostante l'ufficiale pensionamento delle annunciatrici, Rai 3 ha trasmesso alle 13:10 un annuncio precedentemente registrato da Sarita Agnes Rossi.

A partire dal 1º giugno 2016, i palinsesti delle reti Rai sono mostrati da un rullo grafico ed enunciati dalle voci fuori campo degli speaker della Rai.

Lista delle annunciatrici Rai

Anni cinquanta[8]

Nicoletta Orsomando
Adriana Serra

Anni sessanta

Mariolina Cannuli
Brunella Tocci
Rai Sender Bozen

Anni settanta

Rete 3

Anni ottanta e novanta

Rai 3

Anni duemila e duemiladieci

Rai 1
Rai 2
Rai 3

Annunciatrici Mediaset

Con la nascita negli anni settanta e ottanta delle prime TV private, anche le nuove realtà televisive si avvalsero della figura dell'annunciatrice. Grande popolarità ottennero in particolare le "signorine buonasera" del gruppo Fininvest, poi divenuto Mediaset nel 1996, principale gruppo televisivo privato italiano. A differenza delle annunciatrici Rai, le signorine buonasera delle reti Mediaset avevano un'età media più giovane, adottavano un look più moderno, giovanile ed informale ed interagivano con il pubblico da casa in maniera più intima e confidenziale e molto meno istituzionale e distaccata (l'espressione Signore e signori, buonasera era qui sostituita da Cari amici, buonasera). Gli annunci inoltre venivano registrati e accompagnati da un jingle musicale che rendeva facilmente riconoscibile l'appuntamento e faceva da sottofondo all'intero spazio. Ogni annunciatrice era legata ad una singola rete (salvo rare eccezioni in cui comparivano anche sulle altre reti in caso di malattie, maternità o ferie delle annunciatrici di ruolo) ed effettuava gli annunci davanti ad un pannello nel quale figurava in primo piano il logo del canale. Nel corso degli anni scenografie, grafiche e basi musicali si sono adeguate al cambiamento delle mode e dei tempi. Con il passare degli anni, come avvenuto in Rai, il ruolo delle annunciatrici è divenuto via via sempre meno centrale. Gli annunci sono stati ridotti per numero e durata e collocati in orari di minore visibilità, fino alla cancellazione totale. La figura dell'annunciatrice a Mediaset è stata abolita inizialmente da Italia 1 il 21 dicembre 2002, poi da Canale 5 il 19 dicembre 2005; sempre nel 2005 anche la piattaforma satellitare Mediaset Premium aveva adottato la figura dell'annunciatrice per promuovere i suoi contenuti (con tanto di finestre giornaliere anche sui canali generalisti), per poi rimuoverla nel 2007. Infine anche Rete 4 ha abolito lo spazio della signorina buonasera l'8 luglio 2018, pensionando così definitivamente tale figura televisiva in Italia.

Lista delle annunciatrici Mediaset

Canale 5

Titolari
Supplenti

Italia 1

Titolare
Supplenti

Rete 4

Titolari
Supplenti

Mediaset Premium

Altre annunciatrici

Seppur con minore visibilità, il ruolo dell'annunciatrice è stato presente anche in numerose altre TV private, piattaforme satellitari ed emittenti locali.

Telemontecarlo

Anche Telemontecarlo, sulla falsariga di Rai e Mediaset, ha avuto le proprie signorine buonasera, attive dal 1974 al 1985; in seguito con l'avvento di Rede Globo alla guida del canale, l'emittente adottò un formato più americano che europeo e la figura dell'annunciatrice venne dunque abolita. Solo il 22 dicembre 1985 durante l'annuncio del film del 1949 Stalingrado la ripristinavano e poi la toglievano. Nel 1996, dopo l'acquisizione del canale da parte della Cecchi Gori Group, la figura venne ripristinata. Nel 2001, quando TMC si trasformò in LA7, la figura della signorina buonasera fu definitivamente cancellata.

Annunciatrici di Syndication

Euro TV (poi Odeon TV)

Rete A

Note

  1. ^ Achille Campanile - citato nel lemma "Annunciatrice" dell'Enciclopedia della televisione (vedi bibliografia) - parlando delle signorine buonasera le definì "ragazze che hanno l'abilità di farsi la fama di serie, col sorridere a tutti", sottolineando in Nives Zegna - un'antesignana del ruolo - il sor-risotto alla milanese.
  2. ^ Adriano Palazzolo, La nuova Rai cancella le signorine buonasera, su ilgiornale.it, Il Giornale.it, 23 aprile 2016.
  3. ^ a b Grasso, pp. 36-37.
  4. ^ RAI, LA DIVISA ALLE SIGNORE?, in la Repubblica, 8 luglio 1990, p. 21. URL consultato il 27 novembre 2010.
  5. ^ Daniela Brancati, Questa estate con la tv, in la Repubblica, 24 giugno 1987. URL consultato il 28 aprile 2016.
  6. ^ Signorine buonasera addio, finisce un'epoca, in ANSA, 27 maggio 2016. URL consultato il 29 maggio 2016.
  7. ^ Servizio del TG1 sul "pensionamento" delle signorine buonasera, su rai.tv. URL consultato il 29 maggio 2016.
  8. ^ sono comprese anche le annunciatrici attive durante gli anni della sperimentazione (1939; 1949-1954)
  9. ^ il 3 gennaio 1954 effettua il primo annuncio delle trasmissioni ufficiali
  10. ^ di ruolo
  11. ^ supplente

Bibliografia

  • Aldo Grasso (a cura di), Enciclopedia della televisione, 3ª ed., Garzanti Editore, 2008, ISBN 978-88-11-50526-6.
  • Delio De Martino, Signorine buonasera: voci e volti, in Vicente González Martín, Mercedes Arriaga Flórez, Cedia Aramburu Sánchez, Milagro Martín Clavijo (a cura di), Mascaras femeninas (Ficción simulación y espectáculo), Siviglia, Arcibel, 2010, pp. 451–461. ISBN 978-84-96980-95-2
  • Michele Vanossi, Le signorine buonasera - Il racconto di un mito tutto italiano dagli anni cinquanta ad oggi

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