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Shel Shapiro | |
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Shel Shapiro in Rita, la figlia americana (1965) | |
Nazionalità | Regno Unito Italia |
Genere | Beat |
Periodo di attività musicale | 1963 – in attività |
Etichetta | ARC, RCA Italiana, Polydor, Durium |
Gruppi | Rokes |
Sito ufficiale | |
Norman David "Shel" Shapiro (Londra, 16 agosto 1943) è un cantautore, produttore discografico e attore britannico naturalizzato italiano, noto anche per essere stato il frontman dei Rokes.
Nato da una famiglia ebraica di origini russe[1], nel 1963 debutta in Italia col suo gruppo, gli Shel Carson Combo.[2] Il gruppo cambia nome in The Rokes e accompagna Rita Pavone nel suo spettacolo Gian Burrasca. Negli anni sessanta The Rokes raggiungono il successo in Italia, vendendo più di 5 milioni di dischi e contendendo all'Equipe 84 e a I Camaleonti il titolo di principale band del beat italiano.[3]
Negli anni sessanta, durante la partecipazione dei Rokes al Festival degli sconosciuti, rimase famosa la querelle con Alan, front man de I BlackJack[4].
Nel 1970 i Rokes si sciolgono.
Da quel momento Shapiro intraprende la carriera di cantante solista: incide Mi chiamo David Shel Shapiro, un album di cui è anche autore, facendosi notare da pubblico e critica per la sua vena creativa.[5]
Nel 1972 incide Affittasi, album maturo in cui Shapiro interpreta in inglese alcune pagine memorabili della sua discografia. Wasn't it good Enough (incisa nel 1971 da Patty Pravo, che la presenta con notevole successo a Canzonissima), Un po' di più e The same old chair (anche queste incise dalla Pravo), The sawdust circus e l'acustica E un altro giorno passa senza te fanno di Shapiro una delle firme più autorevoli del panorama musicale italiano.[6]
Nello stesso periodo si afferma come autore, arrangiatore e produttore per molti interpreti della canzone italiana. Fra i brani da lui composti: Era per Wess e Dori Ghezzi, Non ti bastavo più per Patty Pravo, Quante volte per Mia Martini, Stupidi per Ornella Vanoni, Giorni ed E poi per Mina, Help me per i Dik Dik. Nel 1977 fonda, insieme ad Alessandro Colombini e Silvio Crippa, la casa discografica Spaghetti Records, con cui scopre e lancia artisti come i Decibel, Marco Ferradini, Gerardo Carmine Gargiulo e altri.[7]
Nel 1982 scrive con Mia Martini il brano Quante volte e produce il suo disco di successo, Quante volte... ho contato le stelle. Come produttore lavora, tra gli altri, per Mia Martini, Gianni Morandi, Rino Gaetano, i Decibel e il primo Enrico Ruggeri, Ombretta Colli, Luca Barbarossa, David Riondino.
Il 3 novembre 1992 la moglie, l'ex fotomodella e miss Cinema 1962 Maria Lina Carreri si toglie la vita: si erano sposati nell'aprile 1969.[8]
Nel 2000, con la complicità di Cochi e Renato, torna a una passione giovanile: la recitazione (era sua la strepitosa caratterizzazione di un monaco in Brancaleone alle crociate). Partecipa a Nebbia in Valpadana, serie su Rai Uno[9] e a Il nostro matrimonio è in crisi di Antonio Albanese.[10] Nel 2006 recita nel film Il giorno + bello. Nel 2007 è protagonista dello spettacolo teatrale ...Sarà una bella società, scritto da Edmondo Berselli, nel quale "narra" le speranze, le illusioni dei giovani con l'aiuto delle musiche che hanno contrassegnato un'epoca. Lo spettacolo diventa un CD nel 2008, un DVD nel 2009 ed è trasmesso da Rai Due il 10 dicembre 2009.[11]
Nel 2008 compare in Anna e i cinque su Canale 5. Il 13 febbraio 2009 con la canzone È la pioggia che va si aggiudica la vittoria della prima edizione della trasmissione di Rai Uno Ciak... si canta! condotta da Eleonora Daniele. Il 4 aprile 2009 prende parte alla manifestazione nazionale della CGIL, cantando il grande successo dei The Rokes Che colpa abbiamo noi.[12] Dal 2012 è direttore artistico della rassegna di teatro contemporaneo Stars A Balestrino, organizzata del comune di Balestrino.[13]
Nel 2013 riceve la Targa Musica da Bere[14] alla carriera e si esibisce nell'ambito dell'omonima manifestazione presso il Teatro Corallo di Villanuova sul Clisi.[15] Nel 2014 debutta nel musical Jesus Christ Superstar nel ruolo di Caifa[16].
Shel Shapiro è iscritto al Partito Radicale Transnazionale[17]. È impegnato nel sociale ed è sostenitore di diverse associazioni senza scopo di lucro. È testimonial di Change Onlus, Fondazione Aspremare[18] e Hanuman Onlus, citate anche nel suo libro Io sono immortale.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 87295860 · ISNI (EN) 0000 0001 0785 1463 · GND (DE) 143057774 · BNE (ES) XX1573340 (data) · WorldCat Identities (EN) viaf-87295860 |
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