Serafino (film)

Serafino
Paese di produzioneItalia
Anno1968
Durata96 min
Rapporto1,85:1
Generecommedia
RegiaPietro Germi
SoggettoPietro Germi, Alfredo Giannetti, Tullio Pinelli
SceneggiaturaPietro Germi, Tullio Pinelli, Leo Benvenuti, Piero De Bernardi
ProduttoreAngelo Rizzoli
Distribuzione in italianoCineriz
FotografiaAiace Parolin
MontaggioSergio Montanari
MusicheCarlo Rustichelli
ScenografiaCarlo Egidi
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Serafino è un film del 1968 diretto da Pietro Germi.

Trama

Sulle montagne al confine tra Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche, nel Comune di Arquata del Tronto, vive il giovane Serafino Fiorin, pastore del gregge dell'avido zio Agenore e della bonaria zia Gesuina; egli, tornato dal servizio militare a Milano, congedato anzitempo per insufficienza mentale, rivede e diventa l'amante della cugina Lidia, figlia di Agenore. Nel frattempo, Serafino ha modo di reincontrare e riallacciare una relazione anche con Asmara, una prostituta che, non si sa se volentieri o malvolentieri, fa questo mestiere per garantire un futuro ai suoi quattro bambini. Quando la zia Gesuina muore d'infarto, Serafino, che era il suo prediletto, si trova erede di tutti i suoi beni e comincia a fare una generosa beneficenza ai suoi amici più poveri, arrivando però a dar l'impressione di voler dilapidare il patrimonio: proprio per questo, zio Agenore riesce a fare interdire il nipote. Questo avvenimento non turba, però, Serafino, che, una sera, accetta di passare la notte nella camera di Lidia: lì, però, lo aspetta lo zio Agenore, che lo costringe ad accettare le nozze con la figlia. Giunto in chiesa per il matrimonio, Serafino dice "sì" molte volte, ma in modo sbagliato, davanti al celebrante. Sposerà alla fine Asmara, per creare insieme a lei un nuovo tipo di famiglia, adatto al suo spirito indipendente e scanzonato.

Produzione

«Il primo provino di Celentano per questo film andò malissimo. Adriano fu scartato da Pietro Germi, il quale disse che, con quella faccia da gangster, Adriano era buono solo a fare film gialli. Germi spiegò a Celentano che Serafino è uno che ride, che è sempre aperto. Allora Celentano gli chiese un altro provino e lì cambiò tutto: Germi rimase entusiasta e durante tutta la prima settimana di lavorazione controllò che Serafino non tornasse Celentano.»

(Gino Santercole[senza fonte])

Riprese

Il film è stato girato in massima parte nel comune di Arquata del Tronto e nelle sue frazioni, tra le quali spiccano Spelonga e Capodacqua, per le numerose scene interne ed esterne girate. Infatti la scena finale, la panoramica in montagna, riprende proprio il monte Vettore con l'anello dei Sibillini e la Piana di Castelluccio, che si trovano tra le province di Ascoli Piceno (Arquata), Perugia (Norcia) e Macerata (Visso). Altre scene sono state girate in Abruzzo a Campo Imperatore (L'Aquila). Alcune scene del film sono state girate anche ad Amatrice come per esempio tutto il servizio militare e la scena della caciotta da dare all'avvocato girata sotto il porticato del Comune di Amatrice a parte alcune scene come quella del cantato in osteria che in realtà era in casa della famiglia Gherardi di Iesi.

Colonna sonora

Le musiche originali del film sono state composte da Carlo Rustichelli. La colonna sonora completa non è stata pubblicata in album. Alcuni brani sono però stati distribuiti in 45 giri. Esistono infatti due 7" pubblicati dall'etichetta discografica Clan Celentano:

La storia di Serafino gode inoltre di numerose cover non ufficiali, pubblicate da case discografiche minori e interpretate da turnisti anonimi. Tra le tante ad averne pubblicato un 7" figurano la Junior, la Fonola, la Combo Record e la GR.

Distribuzione

Il film è stato distribuito dalla Cineriz il 17 dicembre 1968. Doppiaggio affidato alla CDC.

Accoglienza

Incassi

Il film fu il più visto in Italia dell'intera stagione 1968-69, con un introito economico di oltre tre miliardi di lire dell'epoca.[1]

Serafino detiene ad oggi il ventesimo posto nella classifica dei film italiani più visti di sempre con 10 529 941 spettatori paganti.[2]

Curiosità

Come già capitato precedentemente con il dolcevita, il titolo del film ha ribattezzato anche il capo di abbigliamento utilizzato dal protagonista durante il film. Difatti con il termine serafino ci si riferisce anche a un tipo ben preciso di maglia contraddistinta da scollo arrotondato e bottoni.

Note

  1. ^ Stagione 1968-69: i 100 film di maggior incasso, hitparadeitalia.it. URL consultato il 27 dicembre 2016.
  2. ^ I 50 film più visti al cinema in Italia dal 1950 ad oggi, movieplayer.it. URL consultato il 27 dicembre 2016.

Collegamenti esterni

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Informazione

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