Selvaggi | |
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Cindy, Jimmy, Carlina e Luigi | |
Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1995 |
Durata | 85 min |
Rapporto | |
Genere | commedia |
Regia | Carlo Vanzina |
Soggetto | Enrico Vanzina, Carlo Vanzina |
Sceneggiatura | Enrico Vanzina, Carlo Vanzina |
Casa di produzione | Medusa Film realizzata da Video 80 |
Distribuzione in italiano | Medusa Film |
Fotografia | Gianlorenzo Battaglia |
Montaggio | Sergio Montanari |
Musiche | Federico De Robertis |
Scenografia | Tonino Zera |
Costumi | Mariella Dirindelli, Nicoletta Ercole |
Interpreti e personaggi | |
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Selvaggi è un film italiano del 1995 diretto da Carlo Vanzina.
Bebo, chirurgo plastico milanese in vacanza nel Centroamerica sulla barca dell'amica Daniela Bellotti, s'inalbera dopo aver scoperto Elena a letto con un amico; convinto di esser stato tradito poiché riteneva che lei fosse la sua fidanzata, decide di tornare in Italia. All'aeroporto in attesa per un volo locale per L'Avana, casualmente, incontra l'amica e fotografa toscana Carlina in compagnia con due modelle statunitensi, Cindy e Linda. Insieme a loro, altri sette turisti italiani si ritrovano in viaggio su un aereo cubano: l'impiegato alle poste romano e comunista militante Mario Nardone con la moglie Cinzia, l'animatore turistico veneto Jimmy, il disoccupato barese Felice ed il professore di geografia napoletano Luigi Pinardi con la sorella Marisa.
Durante il volo, il velivolo accusa un'improvvisa avaria nell'impianto elettrico; tutti gli occupanti precipitano inesorabilmente su un'isola sconosciuta nel Mar dei Caraibi; dopo la fuga del pilota con i viveri raccolti dai passeggeri e con l'unica scialuppa di salvataggio presente sull'aereo, i superstiti si ritrovano a vivere una vera e propria esperienza alla Robinson Crusoe. Con i pochi resti dell'aereo i turisti si organizzano per sopravvivere sull'isola, dividendosi i compiti e collaborando non sempre nel migliore dei modi: sono frequenti, infatti, i litigi, soprattutto tra Mario e Bebo per le differenti ideologie politiche.
Alla fine, dopo che un uragano spazza via le poche cose che possiedono, decidono di costruire una zattera con cui affrontare il mare: il tentativo, tuttavia, finisce con un inconsapevole ritorno nella stessa isola. Ma un giorno, mentre gioca a golf, Bebo scopre nelle vicinanze la barca degli amici che aveva lasciato tempo prima: ottenuta una piccola vendetta e preso possesso dell'imbarcazione, fa ritorno a Cuba con i compagni di avventura.
Nel finale, i protagonisti si ritrovano nuovamente per il viaggio di ritorno in Italia, quando precipitano ancora una volta in mare: la scena conclusiva li vede a bordo di un gommone, ipotizzando di trovarsi nel triangolo delle Bermude, accompagnato dall'ennesimo battibecco tra Bebo e Nardone.
Il film è stato girato tra agosto e settembre del 1995 in Italia fra Cinecittà e sulla spiaggia di Razza di Juncu nel comune di Olbia in Sardegna[2] e ai Caraibi fra Martinica, Saint Vincent e Grenadine e Barbados. In totale il film è costato 4 miliardi di lire[3][4].
Nella stagione cinematografica 1995-96 è stato il 29° film per incasso[5].
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