Salto in alto

Salto in alto
Il salto a 2,09 m di Stefka Kostadinova nel 1987 a Roma, uno dei più longevi record dell'atletica femminile
FederazioneWorld Athletics
ContattoNo
GenereMaschile e femminile
Indoor/outdoorOutdoor e indoor
Campo di giocoCampo
Olimpicodal 1896 (uomini)
dal 1928 (donne)
Campione mondialeMaschile outdoor:
Bandiera dell'Italia Gianmarco Tamberi (2023)
Femminile outdoor:
Bandiera dell'Australia Eleanor Patterson (2022)
Maschile indoor:
Bandiera della Corea del Sud Woo Sang-hyeok (2022)
Femminile indoor:
Bandiera dell'Ucraina Jaroslava Mahučich (2022)
Campione olimpicoMaschile:
Bandiera del Qatar Mutaz Essa Barshim,
Bandiera dell'Italia Gianmarco Tamberi (2020)
Femminile:
Bandiera del ROC Marija Lasickene (2020)

Il salto in alto è una specialità sia maschile sia femminile dell'atletica leggera in cui l'atleta deve superare con un salto un'asticella orizzontale messa a una certa altezza.

Il salto si può effettuare in qualsiasi modo, purché ci si stacchi da terra con un piede solo.[1] La tecnica di salto più utilizzata è lo stile Fosbury, introdotta a partire dagli anni 1960 e resa celebre da Dick Fosbury, oro ai Giochi olimpici di Città del Messico 1968.[2]

La disciplina può essere praticata sia indoor che outdoor benché, a livello olimpico, solo in quest'ultima varietà.

I record mondiali di ambo i sessi sono tra i più longevi dell'atletica leggera: quello maschile appartiene al cubano Javier Sotomayor, che, nel 1993 a Salamanca, saltò 2,45 m; più anziano è quello femminile, stabilito nel 1987 a Roma dalla bulgara Stefka Kostadinova con la misura di 2,09 m.

Ancora Sotomayor detiene dal 1989 il record indoor con 2,43 m conseguito a Budapest mentre più recente, in tale varietà, è il primato femminile, appannaggio della svedese Kajsa Bergqvist, che ad Arnstadt raggiunse i 2,08 m nel 2006.

Regole

In gara, all'inizio l'asticella è messa a un'altezza relativamente modesta, poi viene alzata con incrementi di 2, 3 o 5 cm, o a volte di un cm nei tentativi di record. Ogni atleta può scegliere a che altezza entrare in gara. Una volta effettuato un salto a quella altezza, nessuno può entrare a una misura inferiore.

L'atleta ha 60 secondi di tempo da quando viene chiamato; quando rimangono 2-3 atleti ne ha 90, quando rimane un atleta ha 3 minuti. Dopo tre salti falliti consecutivi è eliminato. Vince chi salta più in alto. Se due o più saltano la stessa altezza massima, vince chi ha fatto meno errori a tale altezza. Se ancora pari, vince chi ha fatto meno errori in tutta la gara. Se le serie degli atleti risultano identiche, si effettuano salti ulteriori (jump-off), le cui misure sono anch'esse valide ai fini dei record, ma se gli atleti ex aequo trovano un accordo, la gara può finire alla pari (cosa che è successa, ad esempio, ai Giochi olimpici di Tokyo 2020).

L'asticella è di vetroresina o altro materiale ma non metallo. Altri materiali sono permessi, ma entro certi limiti di peso e curvatura. L'asticella è lunga circa 4 m (la World Athletics regola la lunghezza a scopo di record), con una sezione trasversale circolare, e due punti di appoggio semicircolari con una superficie piatta alle estremità. È collocata all'altezza voluta su due montanti regolabili.

L'altezza saltata si misura dal punto di decollo al bordo superiore della parte centrale dell'asticella. Al di là dell'asticella c'è un materasso molle di gommapiuma, che permette un atterraggio sicuro. Gli atleti devono saltare con un solo piede. Nel salto possono toccare l'asticella, ma il salto è nullo se questa cade per il tocco. In rari casi l'atleta è stato autorizzato a ripetere il tentativo, ma solo se il giudice dichiara che l'asticella è caduta per circostanze esterne, come il vento. Ci sono 4 parti dell'esecuzione: rincorsa, stacco, volo e atterraggio.

Nell'anno sportivo 2016-17, la revisione del regolamento tecnico internazionale ha introdotto la regola per cui un salto è nullo anche se l'atleta, nella rincorsa, tocca l'asticella o l'immaginario piano verticale posto tra i ritti e poi non effettua il salto.[3][4] Se invece l'atleta non supera il piano verticale tra i ritti, può ripetere il tentativo.

Storia

Anche se probabilmente il salto in alto era praticato già nei Giochi olimpici antichi, la prima gara documentata avvenne in Scozia all'inizio del XIX secolo, e fu vinta con un salto di 1,67 m.

I primi saltatori usavano un approccio diretto all'asticella (valicamento frontale) o una tecnica detta "a forbice": l'atleta si accostava all'asticella in diagonale e gettava al di là prima la gamba interna (la più vicina all'asticella) e poi l'altra, con un movimento che ricorda le lame delle forbici.

Verso fine secolo la tecnica di salto iniziò a evolversi, a partire da quella introdotta da Michael F. Sweeney: iniziato il salto come nella tecnica a forbice, si stende la schiena in orizzontale sopra l'asticella volgendo il fianco verso l'asticella; con questa tecnica il valicamento è più facile, e il saltatore portò il record mondiale a 1,97 m nel 1895.

Un altro atleta statunitense, George Horine, ideò una tecnica ancor più efficiente, detta western roll. La rincorsa è sempre diagonale rispetto all'asticella, ma lo stacco si fa con la gamba interna, mentre quella esterna è portata verso l'alto per proiettare il corpo oltre l'asticella mantenendo sempre il fianco verso l'asticella. Horine portò il record mondiale a 2,01 m nel 1912 e la sua tecnica fu largamente usata nella gara dei Giochi olimpici di Berlino 1936, vinta da Cornelius Johnson con 2,03 m.

I saltatori statunitensi e sovietici dominarono per i successivi quarant'anni, che videro l'evoluzione della tecnica ventrale, o straddle, in cui il saltatore scavalca l'asticella a pancia sotto, con il torso quasi parallelo a essa.

Fra i più grandi saltatori ventrali si ricordano Charles Dumas, che saltò 2,13 m nel 1956, John Thomas che valicò per primo i 2,23 m nel 1960 e Valerij Brumel', che dominò per oltre quattro anni, portando il record mondiale a 2,28 m e vincendo l'oro ai Giochi olimpici di Tokyo 1964, prima che la sua carriera fosse interrotta da un incidente in moto.

Gli allenatori statunitensi, incluso il due volte campione NCAA Frank Costello dell'Università del Maryland, migrarono in Russia per imparare da Brumel' e dai suoi allenatori. Tuttavia fu un solitario innovatore all'Università statale dell'Oregon, Dick Fosbury, a portare il salto in alto nel nuovo secolo. Grazie al materassino di atterraggio più alto e più soffice, egli aggiunse una nuova rotazione al vecchio salto ventrale. Passò l'asticella prima con la testa e le spalle, poi con la schiena arcuata, in una posizione che gli avrebbe fatto rompere il collo sulle vecchie buche di atterraggio in sabbia.[2]

Dopo la sua vittoria con lo stile Fosbury ai Giochi olimpici di Città del Messico 1968, la tecnica iniziò a diffondersi in tutto il mondo e ben presto divenne la più in uso. L'ultimo uomo a stabilire il record mondiale con lo stile ventrale fu il sovietico Volodymyr Jaščenko, che saltò 2,33 m nel 1977 e poi 2,35 m (indoor) nel 1978; l'ultima donna fu Rosemarie Ackermann, la prima a superare la soglia dei 2 metri (1977).[5]

Dopo la rivoluzione Fosbury, si sono distinti gli statunitensi Dwight Stones (con un personale di 2,34 m) e Franklin Jacobs (alto 1,73 m, riuscì a valicare un'asticella posta a 59 cm più in alto, a 2,32 m); i cinesi Ni Zhiqin e Zhu Jianhua; i tedeschi Gerd Wessig e Dietmar Mögenburg; il campione mondiale svedese Patrik Sjöberg e il campione olimpico e mondiale cubano Javier Sotomayor. In campo femminile si sono affermate l'italiana Sara Simeoni, la tedesca Ulrike Meyfarth e la bulgara Stefka Kostadinova.

Record mondiale secondo quattro diverse tecniche di salto[6]
Anno Stile Atleta Misura
1895 Forbice Bandiera degli Stati Uniti Michael F. Sweeney 1,97 m
1912 Costale Bandiera degli Stati Uniti George Horine 2,01 m
1978 Ventrale Bandiera dell'Unione Sovietica Volodymyr Jaščenko 2,35 m
1993 Fosbury Bandiera di Cuba Javier Sotomayor 2,45 m

Record

Javier Sotomayor, detentore dei record mondiali di salto in alto
Stefka Kostadinova, primatista mondiale femminile dal 1987
Kajsa Bergqvist, detentrice del record mondiale indoor

Il record mondiale maschile è di 2,45 m, stabilito nel 1993 dal cubano Javier Sotomayor, mentre il record mondiale femminile è di 2,09 m ed è stato stabilito nel 1987 dalla bulgara Stefka Kostadinova. A livello indoor i record mondiali sono detenuti dallo stesso Javier Sotomayor con la misura di 2,43 m e dalla svedese Kajsa Bergqvist con 2,08 m.

Il miglior differenziale, ovvero la differenza tra la statura dell'atleta e la miglior misura saltata in carriera, è di 59 cm, realizzato nel 1978 dallo statunitense Franklin Jacobs (altezza 1,73 m, record 2,32 m) e nel 2005 dallo svedese Stefan Holm (altezza 1,81 m, record 2,40 m).[7] Tra le donne il miglior differenziale è di 35 cm ed è stato stabilito nel 2011 dall'italiana Antonietta Di Martino (altezza 1,69 m, record 2,04 m).[7]

Maschili

Statistiche aggiornate al 22 agosto 2023.[8]

Misura Atleta Luogo Data
Record mondiale 2,45 m Bandiera di Cuba Javier Sotomayor Bandiera della Spagna Salamanca 27 luglio 1993
Record olimpico 2,39 m Bandiera degli Stati Uniti Charles Austin Bandiera degli Stati Uniti Atlanta 28 luglio 1996
Record africano 2,38 m Bandiera del Sudafrica Jacques Freitag Bandiera del Sudafrica Oudtshoorn 5 marzo 2005
Record asiatico 2,43 m Bandiera del Qatar Mutaz Essa Barshim Bandiera del Belgio Bruxelles 5 settembre 2014
Record europeo 2,42 m Bandiera della Svezia Patrik Sjöberg Bandiera della Svezia Stoccolma 30 giugno 1987
Record nord-centroamericano 2,45 m Bandiera di Cuba Javier Sotomayor Bandiera della Spagna Salamanca 27 luglio 1993
Record oceaniano 2,36 m Bandiera dell'Australia Tim Forsyth Bandiera dell'Australia Melbourne 2 marzo 1997
Record oceaniano 2,36 m Bandiera dell'Australia Brandon Starc Bandiera della Germania Eberstadt 26 agosto 2018
Miglior prestazione mondiale stagionale 2,39 m Bandiera dell'Italia Gianmarco Tamberi Bandiera di Monaco Monaco 15 luglio 2016

Femminili

Statistiche aggiornate al 30 giugno 2023.[9]

Misura Atleta Luogo Data
Record mondiale 2,09 m Bandiera della Bulgaria Stefka Kostadinova Bandiera dell'Italia Roma 30 agosto 1987
Record olimpico 2,06 m Bandiera della Russia Elena Slesarenko Bandiera della Grecia Atene 28 agosto 2004
Record africano 2,06 m Bandiera del Sudafrica Hestrie Cloete Bandiera della Francia Saint-Denis 31 agosto 2003
Record asiatico 2,00 m Bandiera del Kazakistan Nadežda Dubovickaja Bandiera del Kazakistan Almaty 8 giugno 2021
Record europeo 2,09 m Bandiera della Bulgaria Stefka Kostadinova Bandiera dell'Italia Roma 30 agosto 1987
Record nord-centroamericano 2,05 m Bandiera degli Stati Uniti Chaunté Lowe Bandiera degli Stati Uniti Des Moines 26 giugno 2010
Record oceaniano 2,02 m Bandiera dell'Australia Nicola McDermott Bandiera del Giappone Tokyo 7 agosto 2021
Record oceaniano 2,02 m Bandiera dell'Australia Eleanor Patterson Bandiera degli Stati Uniti Eugene 19 luglio 2022
Record oceaniano 2,02 m Bandiera dell'Australia Nicola Olyslagers Bandiera della Svizzera Losanna 30 giugno 2023
Record sudamericano 1,96 m Bandiera dell'Argentina Solange Witteveen Bandiera dell'Italia Oristano 8 settembre 1997

Maschili indoor

Statistiche aggiornate al 15 febbraio 2023.[10]

Misura Atleta Luogo Data
Record mondiale 2,43 m Bandiera di Cuba Javier Sotomayor Bandiera dell'Ungheria Budapest 4 marzo 1989
Record africano 2,32 m Bandiera della Nigeria Anthony Idiata Bandiera della Grecia Patrasso 15 febbraio 2000
Record asiatico 2,41 m Bandiera del Qatar Mutaz Essa Barshim Bandiera dell'Irlanda Athlone 18 febbraio 2015
Record europeo 2,42 m Bandiera della Germania Ovest Carlo Thränhardt Bandiera della Germania Est Berlino 26 febbraio 1988
Record nord-centroamericano 2,43 m Bandiera di Cuba Javier Sotomayor Bandiera dell'Ungheria Budapest 4 marzo 1989
Record oceaniano 2,34 m Bandiera della Nuova Zelanda Hamish Kerr Bandiera della Slovacchia Banská Bystrica 14 febbraio 2023
Record sudamericano 2,31 m Bandiera del Brasile Thiago Moura Bandiera della Serbia Belgrado 20 marzo 2022
Miglior prestazione mondiale stagionale 2,38 m Bandiera dell'Italia Gianmarco Tamberi Bandiera della Rep. Ceca Hustopeče 13 Febbraio 2016

Femminili indoor

Statistiche aggiornate al 19 marzo 2022.[11]

Misura Atleta Luogo Data
Record mondiale 2,08 m Bandiera della Svezia Kajsa Bergqvist Bandiera della Germania Arnstadt 4 febbraio 2006
Record africano 1,97 m Bandiera del Sudafrica Hestrie Cloete Bandiera del Regno Unito Birmingham 18 febbraio 2001
Record asiatico 1,98 m Bandiera del Kazakistan Svetlana Zalevskaya Bandiera della Russia Samara 2 marzo 1996
Record asiatico 1,98 m Bandiera del Kazakistan Nadežda Dubovickaja Bandiera della Serbia Belgrado 19 marzo 2022
Record europeo 2,08 m Bandiera della Svezia Kajsa Bergqvist Bandiera della Germania Arnstadt 4 febbraio 2006
Record nord-centroamericano 2,02 m Bandiera degli Stati Uniti Chaunté Lowe Bandiera degli Stati Uniti Albuquerque 26 febbraio 2012
Record oceaniano 2,00 m Bandiera dell'Australia Eleanor Patterson Bandiera della Serbia Belgrado 19 marzo 2022
Record sudamericano 1,94 m Bandiera dell'Argentina Solange Witteveen Bandiera della Rep. Ceca Brno 9 febbraio 2000

Legenda:

Record mondiale: record mondiale
Record olimpico: record olimpico
Record africano: record africano
Record asiatico: record asiatico
Record europeo: record europeo
Record nord-centroamericano: record nord-centroamericano e caraibico
Record oceaniano: record oceaniano
Record sudamericano: record sudamericano

Migliori atleti

Lo svedese Patrik Sjöberg detiene la terza prestazione mondiale e il record europeo con 2,42 m
Blanka Vlašić nel 2009 saltò a un solo centimetro dal record mondiale di Stefka Kostadinova
La russa Anna Čičerova con la misura di 2,07 m si colloca al terzo posto tra le migliori altiste outdoor di sempre

Maschili outdoor

Statistiche aggiornate al 22 settembre 2021.[12]

Misura Atleta Luogo Data
1. 2,45 m Bandiera di Cuba Javier Sotomayor Bandiera della Spagna Salamanca 27 luglio 1993
2. 2,43 m Bandiera del Qatar Mutaz Essa Barshim Bandiera del Belgio Bruxelles 5 settembre 2014
3. 2,42 m Bandiera della Svezia Patrik Sjöberg Bandiera della Svezia Stoccolma 30 giugno 1987
3. 2,42 m Bandiera dell'Ucraina Bohdan Bondarenko Bandiera degli Stati Uniti New York 14 giugno 2014
5. 2,41 m Bandiera dell'Unione Sovietica Igor Paklin Bandiera del Giappone Kōbe 4 settembre 1985
6. 2,40 m Bandiera dell'Unione Sovietica Rudol'f Povarnicyn Bandiera dell'Unione Sovietica Donec'k 11 agosto 1985
6. 2,40 m Bandiera della Romania Sorin Matei Bandiera della Cecoslovacchia Bratislava 20 giugno 1990
6. 2,40 m Bandiera degli Stati Uniti Charles Austin Bandiera della Svizzera Zurigo 7 agosto 1991
6. 2,40 m Bandiera della Russia Vjačeslav Voronin Bandiera del Regno Unito Londra 5 agosto 2000
6. 2,40 m Bandiera del Canada Derek Drouin Bandiera degli Stati Uniti Des Moines 25 aprile 2014
6. 2,40 m Bandiera dell'Ucraina Andrij Procenko Bandiera della Svizzera Losanna 3 luglio 2014

Femminili outdoor

Statistiche aggiornate al 2 settembre 2022.[13]

Misura Atleta Luogo Data
1. 2,09 m Bandiera della Bulgaria Stefka Kostadinova Bandiera dell'Italia Roma 30 agosto 1987
2. 2,08 m Bandiera della Croazia Blanka Vlašić Bandiera della Croazia Zagabria 31 agosto 2009
3. 2,07 m Bandiera della Bulgaria Ljudmila Andonova Bandiera della Germania Est Berlino 20 luglio 1984
3. 2,07 m Bandiera della Russia Anna Čičerova Bandiera della Russia Čeboksary 22 luglio 2011
5. 2,06 m Bandiera della Svezia Kajsa Bergqvist Bandiera della Germania Eberstadt 26 luglio 2003
5. 2,06 m Bandiera del Sudafrica Hestrie Cloete Bandiera della Francia Saint-Denis 31 agosto 2003
5. 2,06 m Bandiera della Russia Elena Slesarenko Bandiera della Grecia Atene 28 agosto 2004
5. 2,06 m Bandiera della Germania Ariane Friedrich Bandiera della Germania Berlino 14 giugno 2009
5. 2,06 m Bandiera della Russia Marija Lasickene Bandiera della Svizzera Losanna 6 luglio 2017
10. 2,05 m Bandiera dell'Unione Sovietica Tamara Bykova Bandiera dell'Unione Sovietica Kiev 22 giugno 1984
10. 2,05 m Bandiera della Germania Heike Henkel Bandiera del Giappone Tokyo 31 agosto 1991
10. 2,05 m Bandiera dell'Ucraina Inha Babakova Bandiera del Giappone Tokyo 15 settembre 1995
10. 2,05 m Bandiera del Belgio Tia Hellebaut Bandiera della Cina Pechino 23 agosto 2008
10. 2,05 m Bandiera degli Stati Uniti Chaunté Lowe Bandiera degli Stati Uniti Des Moines 26 giugno 2010
10. 2,05 m Bandiera dell'Ucraina Jaroslava Mahučich Bandiera del Belgio Bruxelles 2 settembre 2022

Maschili indoor

Statistiche aggiornate al 2 marzo 2021.[14]

Misura Atleta Luogo Data
1. 2,43 m Bandiera di Cuba Javier Sotomayor Bandiera dell'Ungheria Budapest 4 aprile 1989
2. 2,42 m Bandiera della Germania Ovest Carlo Thränhardt Bandiera della Germania Est Berlino 26 febbraio 1988
3. 2,41 m Bandiera della Svezia Patrik Sjöberg Bandiera della Grecia Il Pireo 1º febbraio 1987
3. 2,41 m Bandiera del Qatar Mutaz Essa Barshim Bandiera dell'Irlanda Athlone 18 febbraio 2015
5. 2,40 m Bandiera degli Stati Uniti Hollis Conway Bandiera della Spagna Siviglia 10 marzo 1991
5. 2,40 m Bandiera della Svezia Stefan Holm Bandiera della Spagna Madrid 6 marzo 2005
5. 2,40 m Bandiera della Russia Ivan Uchov Bandiera della Grecia Il Pireo 25 febbraio 2009
5. 2,40 m Bandiera della Russia Aleksej Dmitrik Bandiera della Germania Arnstadt 8 febbraio 2014
9. 2,39 m Bandiera della Germania Ovest Dietmar Mögenburg Bandiera della Germania Ovest Colonia 24 febbraio 1985
9. 2,39 m Bandiera della Germania Ralf Sonn Bandiera della Germania Berlino 1º marzo 1991

Femminili indoor

Statistiche aggiornate al 2 marzo 2021.[15]

Misura Atleta Luogo Data
1. 2,08 m Bandiera della Svezia Kajsa Bergqvist Bandiera della Germania Arnstadt 6 febbraio 2006
2. 2,07 m Bandiera della Germania Heike Henkel Bandiera della Germania Karlsruhe 8 febbraio 1992
3. 2,06 m Bandiera della Bulgaria Stefka Kostadinova Bandiera della Grecia Atene 20 febbraio 1988
3. 2,06 m Bandiera della Croazia Blanka Vlašić Bandiera della Germania Arnstadt 6 febbraio 2010
3. 2,06 m Bandiera della Russia Anna Čičerova Bandiera della Germania Arnstadt 4 febbraio 2012
3. 2,06 m Bandiera dell'Ucraina Jaroslava Mahučich Bandiera della Slovacchia Banská Bystrica 2 febbraio 2021
7. 2,05 m Bandiera del Belgio Tia Hellebaut Bandiera del Regno Unito Birmingham 3 marzo 2007
7. 2,05 m Bandiera della Germania Ariane Friedrich Bandiera della Germania Karlsruhe 15 febbraio 2009
7. 2,05 m Bandiera della Russia Marija Lasickene Bandiera della Russia Mosca 9 febbraio 2020
10. 2,04 m Bandiera della Germania Alina Astafei Bandiera della Germania Berlino 3 marzo 1995
10. 2,04 m Bandiera della Russia Elena Slesarenko Bandiera dell'Ungheria Budapest 7 marzo 2004
10. 2,04 m Bandiera dell'Italia Antonietta Di Martino Bandiera della Slovacchia Banská Bystrica 9 febbraio 2011

Vincitori nelle competizioni internazionali

Giochi olimpici

Sede e anno Uomini Donne
Atene 1896 Bandiera degli Stati Uniti Ellery Clark Specialità non inclusa nel programma olimpico
Parigi 1900 Bandiera degli Stati Uniti Irving Baxter
Saint Louis 1904 Bandiera degli Stati Uniti Samuel Jones
Londra 1908 Bandiera degli Stati Uniti Harry Porter
Stoccolma 1912 Bandiera degli Stati Uniti Alma Richards
Anversa 1920 Bandiera degli Stati Uniti Richmond Landon
Parigi 1924 Bandiera degli Stati Uniti Harold Osborn
Amsterdam 1928 Bandiera degli Stati Uniti Bob King Bandiera del Canada Ethel Catherwood
Los Angeles 1932 Bandiera del Canada Duncan McNaughton Bandiera degli Stati Uniti Jean Shiley
Berlino 1936 Bandiera degli Stati Uniti Cornelius Johnson Bandiera dell'Ungheria Ibolya Csák
Londra 1948 Bandiera dell'Australia John Winter Bandiera degli Stati Uniti Alice Coachman
Helsinki 1952 Bandiera degli Stati Uniti Walt Davis Bandiera del Sudafrica Esther Brand
Melbourne 1956 Bandiera degli Stati Uniti Charles Dumas Bandiera degli Stati Uniti Mildred McDaniel
Roma 1960 Bandiera dell'Unione Sovietica Robert Šavlakadze Bandiera della Romania Iolanda Balaș
Tokyo 1964 Bandiera dell'Unione Sovietica Valerij Brumel'
Città del Messico 1968 Bandiera degli Stati Uniti Dick Fosbury Bandiera della Cecoslovacchia Miloslava Rezková
Monaco di Baviera 1972 Bandiera dell'Unione Sovietica Jüri Tarmak Bandiera della Germania Ovest Ulrike Meyfarth
Montréal 1976 Bandiera della Polonia Jacek Wszoła Bandiera della Germania Est Rosemarie Ackermann
Mosca 1980 Bandiera della Germania Est Gerd Wessig Bandiera dell'Italia Sara Simeoni
Los Angeles 1984 Bandiera della Germania Ovest Dietmar Mögenburg Bandiera della Germania Ovest Ulrike Meyfarth
Seul 1988 Bandiera dell'Unione Sovietica Hennadij Avdjejenko Bandiera degli Stati Uniti Louise Ritter
Barcellona 1992 Bandiera di Cuba Javier Sotomayor Bandiera della Germania Heike Henkel
Atlanta 1996 Bandiera degli Stati Uniti Charles Austin Bandiera della Bulgaria Stefka Kostadinova
Sydney 2000 Bandiera della Russia Sergej Kljugin Bandiera della Russia Elena Elesina
Atene 2004 Bandiera della Svezia Stefan Holm Bandiera della Russia Elena Slesarenko
Pechino 2008 Bandiera della Russia Andrej Sil'nov Bandiera del Belgio Tia Hellebaut
Londra 2012 Bandiera degli Stati Uniti Erik Kynard Bandiera della Russia Anna Čičerova
Rio de Janeiro 2016 Bandiera del Canada Derek Drouin Bandiera della Spagna Ruth Beitia
Tokyo 2020 Bandiera del Qatar Mutaz Essa Barshim
Bandiera dell'Italia Gianmarco Tamberi
Bandiera del ROC Marija Lasickene

Mondiali

Sede e anno Uomini Donne
Helsinki 1983 Bandiera dell'Unione Sovietica Hennadij Avdjejenko Bandiera dell'Unione Sovietica Tamara Bykova
Roma 1987 Bandiera della Svezia Patrik Sjöberg Bandiera della Bulgaria Stefka Kostadinova
Tokyo 1991 Bandiera degli Stati Uniti Charles Austin Bandiera della Germania Heike Henkel
Stoccarda 1993 Bandiera di Cuba Javier Sotomayor Bandiera di Cuba Ioamnet Quintero
Göteborg 1995 Bandiera delle Bahamas Troy Kemp Bandiera della Bulgaria Stefka Kostadinova
Atene 1997 Bandiera di Cuba Javier Sotomayor Bandiera della Norvegia Hanne Haugland
Siviglia 1999 Bandiera della Russia Vjačeslav Voronin Bandiera dell'Ucraina Inha Babakova
Edmonton 2001 Bandiera della Germania Martin Buß Bandiera del Sudafrica Hestrie Cloete
Parigi Saint-Denis 2003 Bandiera del Sudafrica Jacques Freitag
Helsinki 2005 Bandiera dell'Ucraina Jurij Krymarenko Bandiera della Svezia Kajsa Bergqvist
Osaka 2007 Bandiera delle Bahamas Donald Thomas Bandiera della Croazia Blanka Vlašić
Berlino 2009 Bandiera della Russia Jaroslav Rybakov
Taegu 2011 Bandiera degli Stati Uniti Jesse Williams Bandiera della Russia Anna Čičerova
Mosca 2013 Bandiera dell'Ucraina Bohdan Bondarenko Bandiera degli Stati Uniti Brigetta Barrett
Pechino 2015 Bandiera del Canada Derek Drouin Bandiera della Russia Marija Lasickene
Londra 2017 Bandiera del Qatar Mutaz Essa Barshim Bandiera degli Atleti Neutrali Autorizzati Marija Lasickene
Doha 2019
Oregon 2022 Bandiera dell'Australia Eleanor Patterson
Budapest 2023

Bandiera dell'Italia Gianmarco Tamberi

Note

  1. ^ AA.VV., L'atletica leggera per tutti, Gremese, p. 77.
  2. ^ a b Olimpiadi 1968, la rivoluzione di Fosbury: quel salto in alto cambiò tutto, su gazzetta.it, 20 ottobre 2018. URL consultato il 2 marzo 2021.
  3. ^ Regola 2.c del Regolamento Tecnico Internazionale 2016-2017.
  4. ^ RTI 2016-2017: le novità, su fidal.it, 5 novembre 2015. URL consultato il 9 novembre 2015.
  5. ^ La Ackermann 25 anni fa a Berlino abbatteva nell'alto il muro dei 2 metri, su gazzetta.it, 27 agosto 2002. URL consultato il 14 marzo 2022.
  6. ^ Fonte: La Stampa, 15 agosto 2007, pag. 52.
  7. ^ a b (EN) 50 cm club, su scholm.com, 3 agosto 2014. URL consultato il 2 marzo 2021.
  8. ^ (EN) Records - High jump men, su worldathletics.org. URL consultato il 22 agosto 2023.
  9. ^ (EN) Records - High jump women, su worldathletics.org. URL consultato il 30 giugno 2023.
  10. ^ (EN) Records - High jump men indoor, su worldathletics.org. URL consultato il 15 febbraio 2023.
  11. ^ (EN) Records - High jump women indoor, su worldathletics.org. URL consultato il 19 marzo 2022.
  12. ^ (EN) All time Top lists - High jump men outdoor, su worldathletics.org. URL consultato il 22 settembre 2021.
  13. ^ (EN) All time Top lists - High jump women outdoor, su worldathletics.org. URL consultato il 2 settembre 2022.
  14. ^ (EN) All time Top lists - High jump men indoor, su worldathletics.org. URL consultato il 2 marzo 2021.
  15. ^ (EN) All time Top lists - High jump women indoor, su worldathletics.org. URL consultato il 2 marzo 2021.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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