Sabrina Ferilli (Roma, 28 giugno 1964) è un'attrice, doppiatrice e conduttrice televisiva italiana, vincitrice di cinque Nastri d'argento, un Globo d'oro e sei Ciak d'oro; inoltre ha ricevuto quattro candidature al David di Donatello.
Nel 2013 è stata la protagonista del film La grande bellezza di Paolo Sorrentino, vincitore del Premio Oscar al miglior film in lingua straniera.
Nel corso della sua carriera ha lavorato con i più grandi registi italiani, Paolo Virzì, con il quale ha lavorato di più e che le ha fatto vincere due Nastri d'argento e due Ciak d'oro, come migliore attrice protagonista per La bella vita, e come migliore attrice non protagonista per Tutta la vita davanti film che le ha fatto vincere anche il Globo d'oro alla miglior attrice, ha lavorato con Marco Ferreri in Diario di un vizio, con Ricky Tognazzi e Simona Izzo nel film Vite strozzate e nelle fiction L'amore strappato e La donna del vento, con Paolo Genovese in The Place, con Vincenzo Salemme in A ruota libera, con Paolo Sorrentino in La grande bellezza per il quale ruolo ha vinto il Nastro d'argento e il Ciak d'oro come migliore attrice non protagonista, con Fausto Brizzi in Forever Young, con Maria Sole Tognazzi in Io e lei per il quale ha vinto un Nastro d'argento speciale per il suo impegno civile nei temi della società e un altro Ciak d'oro come migliore attrice protagonista, con Maccio Capatonda nel film Omicidio all'italiana, che le ha fatto vincere un'ulteriore Nastro d'argento come migliore attrice non protagonista.
Ha recitato in vari cinepanettoni in coppia con Christian De Sica diretti da Neri Parenti, come Christmas in Love, Natale a New York, Natale a Beverly Hills e Vacanze di Natale a Cortina.
Molte sono anche le pellicole girate in coppia con Massimo Ghini, tra le quali La bella vita, Commesse, Natale a New York, Tutta la vita davanti, e Natale a Beverly Hills.
Nata a Roma il 28 giugno 1964[1][2][3][4] da padre romano, dirigente del Partito Comunista Italiano, e da madre casertana, casalinga, Sabrina è cresciuta a Fiano Romano in provincia di Roma. Ha frequentato il liceo classico Orazio[5][6] a Roma. Dopo aver tentato senza successo di entrare al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, iniziò la carriera di attrice cinematografica in parti secondarie, come in Caramelle da uno sconosciuto di Franco Ferrini, e piccoli ruoli in film di secondo piano alla fine degli anni ottanta.
È stata sposata con l'avvocato Andrea Perone dal 2003 al 2005; dal 2011 è sposata con il manager Flavio Cattaneo.[7]
Nel 1989 doppiò Francesca Dellera nella miniserie TV La bugiarda. Nel 1990 Alessandro D'Alatri la volle nel film Americano rosso con il quale l'attrice iniziò a farsi notare in un piccolo ruolo. Nel 1993 recitò nella commedia Anche i commercialisti hanno un'anima (al fianco di Enrico Montesano e Renato Pozzetto), ne Il giudice ragazzino (insieme a Giulio Scarpati) e soprattutto in Diario di un vizio di Marco Ferreri, mentre l'anno successivo raggiunse la notorietà con La bella vita di Paolo Virzì, con cui ottenne il Nastro d'argento alla miglior attrice protagonista. Durante gli anni successivi prende parte al film Vite strozzate di Ricky Tognazzi e continua a comparire in buone commedie, come Ferie d'agosto sempre di Virzì e Ritorno a casa Gori di Alessandro Benvenuti. Ha condotto il Festival di Sanremo 1996 insieme a Pippo Baudo e Valeria Mazza. Due anni dopo, ottiene ruoli da coprotagonista nel film drammatico Tu ridi dei Fratelli Taviani e nella commedia Il signor Quindicipalle di Francesco Nuti.
Successivamente ha lavorato anche in teatro (con alcune riedizioni di commedie di Garinei e Giovannini, tra cui il Rugantino) e si lascia tentare sempre più dalla televisione partecipando a numerose fiction. Nel 2000 ha posato per il calendario sexy del mensile Max, che ha realizzato oltre 1 milione di copie vendute[8]. Il 24 giugno 2001, per festeggiare lo scudetto vinto dalla sua squadra del cuore, la Roma, ha eseguito uno spogliarello al Circo Massimo davanti a centinaia di migliaia di tifosi.[9] Nel 2003 è la protagonista nel film L'acqua... il fuoco di Luciano Emmer che viene mostrato al Festival del cinema di Venezia, l'interpretazione è accolta in modo controverso.
In seguito prende parte ad alcuni cinepanettoni come Christmas in love, Natale a New York, Natale a Beverly Hills e Vacanze di Natale a Cortina che ha difeso con forza: «Come li chiamano? Cinepanettoni? Bene, allora sono felice di esservi associata perché amo panettoni, torroni e pandoro».[10]
Nel 2008 recita in Tutta la vita davanti di Paolo Virzì, vincendo ancora una volta il Nastro d'argento. Nel 2013 viene scelta come giudice fissa alla dodicesima edizione del programma Amici di Maria De Filippi, e riproposta per la tredicesima edizione. Nello stesso anno è protagonista, con la regia di Eros Puglielli, della serie TV Baciamo le mani - Palermo New York 1958 su Canale 5, e viene scelta come madrina d'apertura del Roma Film Festival.[11] Sempre nel 2013 è una delle protagoniste del film La grande bellezza di Paolo Sorrentino, che il 2 marzo 2014 vince il premio Oscar come miglior film straniero[12]. Nel dicembre 2014 debutta sul nuovo canale Agon Channel alla conduzione, con il talk Contratto insieme a Luca Zanforlin.[13] L'11 aprile 2015 viene confermata giurata fissa nella quattordicesima edizione di Amici di Maria De Filippi, insieme a Francesco Renga e Loredana Bertè.
Nel 2015 è protagonista assieme a Margherita Buy di Io e lei di Maria Sole Tognazzi, in cui le due attrici interpretano la parte di una coppia omosessuale liberamente ispirata a Il vizietto di Édouard Molinaro.[14] Per questa interpretazione vince il Ciak d'oro alla migliore attrice protagonista, venendo candidata al David di Donatello e al Nastro d'argento nella medesima categoria.
Nel 2016 è di nuovo nella giuria della quindicesima edizione di Amici di Maria De Filippi, insieme ad Anna Oxa e Loredana Bertè.
Nel corso della sua carriera, ha vinto cinque Nastri d'argento (di cui uno speciale, per l'impegno civile con la sua interpretazione in Io e lei), un Globo d'oro, quattro Ciak d'oro e numerosi altri premi e riconoscimenti; inoltre, ha ottenuto quattro candidature ai David di Donatello.
Nel 2005 sia Ferilli, da sempre vicina alla sinistra, che Katia Bellillo, deputata dei Comunisti Italiani, hanno sostenuto il referendum sulla fecondazione assistita. L'attrice ha in seguito dichiarato alla rivista Gente che nonostante rispettasse la pratica della fecondazione assistita personalmente preferiva l'adozione. Bellillo, intervistata dal Corriere della Sera, avrebbe quindi detto:
«Un'icona dei media non andava bene come testimonial. Ha preso i soldi, ha fatto il suo lavoro e poi da saggia popolana ha deciso che piuttosto che andare all'estero per la fecondazione il figlio lo adotta qui» |
(Katia Bellillo[15]) |
In seguito Bellillo ha rifiutato di scusarsi ed è stata querelata da Ferilli.[16] In quanto deputata all'epoca dei fatti Bellillo godeva di immunità parlamentare (art. 68 Cost.) e nel luglio 2008 ha inviato alla Giunta per le autorizzazioni una domanda d'insindacabilità, sostenendo fra l'altro di non aver pronunciato la frase incriminata. Il presidente della commissione Pierluigi Castagnetti ha inizialmente proposto una conciliazione, rifiutata però da Ferilli. Nonostante alcuni deputati si fossero pronunciati per la sindacabilità, la Giunta il 19 novembre ha votato a maggioranza per l'insindacabilità, provocando le critiche dell'attrice al Partito Democratico in una lettera aperta a Walter Veltroni.[17]
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