RasenBallsport Leipzig

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RB Leipzig
Calcio Football pictogram.svg
RB Leipzig 2014 logo.png
RBL, Weiss-Rot (biancorossi), Bullen (tori), Die Roten Bullen (i tori rossi)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali 600px White background vertical HEX-273092 HEX-EED1B23.svg Bianco, rosso
Simboli Tori
Inno RB Leipzig - Du bist mein Verein
Sebastian Krumbiegel[1]
Dati societari
Città Lipsia
Nazione Germania Germania
Confederazione UEFA
Federazione Flag of Germany.svg DFB
Campionato Bundesliga
Fondazione 2009
Proprietario Austria Red Bull (de facto)
Presidente Germania Oliver Mintzlaff
Allenatore Stati Uniti Jesse Marsch
Stadio Red Bull Arena
(44 345 posti)
Sito web www.dierotenbullen.com
Palmarès
Soccerball current event.svg Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il RasenBallsport Leipzig, meglio noto come RB Leipzig e in italiano come Lipsia o RB Lipsia (nonché impropriamente come Red Bull Lipsia), è una società calcistica tedesca con sede nella città di Lipsia, in Sassonia. Milita nella Bundesliga, la massima serie del campionato tedesco di calcio.

Costituita nel 2009 su iniziativa della multinazionale austriaca Red Bull GmbH, mediante l'acquisizione della licenza sportiva del SSV Markranstädt (club dell'omonima cittadina limitrofa all'epoca militante nel girone locale di quinta divisione), ha scalato rapidamente le divisioni calcistiche della Germania, arrivando in pochi anni a proporsi tra le squadre di vertice del proprio paese. In Bundesliga, massima serie del campionato nazionale, ha raggiunto quale miglior risultato il secondo posto nella stagione di debutto, il 2016-2017, e nel 2020-2021.

La squadra vanta nel proprio palmarès 2 coppe regionali della Sassonia, una vittoria nel girone nord-orientale del campionato di Regionalliga (quarta serie) e una nel girone meridionale di NOFV-Oberliga (quinta serie regionale); ha inoltre raggiunto la finale di coppa nazionale nel 2018-2019 e nel 2020-2021 e le semifinali di Champions League nel 2019-2020.

Storia

Nascita dell'RB Lipsia

Dopo avere costituito tre club in altrettanti continenti (il Red Bull Salisburgo in Austria, i New York Red Bulls negli Stati Uniti e il Red Bull Brasil di Campinas in Brasile), nella seconda metà degli anni 2000 la multinazionale austriaca Red Bull, intenzionata ad alzare il livello del proprio impegno nel calcio professionistico, decise di inserirsi anche nel campionato tedesco rilevando un club preesistente.

Data la capillare presenza di club professionistici efficienti e blasonati nella parte occidentale del territorio della Germania (che avrebbero verosimilmente precluso o reso eccessivamente complessa la possibilità di rilevare o impiantare una realtà di alto livello), il management decise di puntare sulle regioni dell'ex Germania Est, dove il livello della pratica calcistica era stato gravemente indebolito a seguito della riunificazione tedesca, con i migliori giocatori che tendevano a trasferirsi a giocare nelle regioni occidentali e buona parte delle squadre locali militanti nelle divisioni minori e incapaci (per limiti manageriali ed economici) di raggiungere i campionati di prima fascia.

La prima società oggetto d'interesse fu la Dinamo Dresda, che venne tuttavia scartata in quanto avente uno stadio di capienza troppo ridotta, un seguito di tifosi considerato troppo violento e un passato recente caratterizzato da cattiva gestione amministrativa e risultati sportivi deludenti. Dopo avere considerato e scartato anche altre società della Sassonia, giudicandole anch'esse inadeguate allo scopo, la Red Bull decise infine di puntare sulla città di Lipsia, storicamente rilevante per il calcio tedesco (avendo ospitato l'atto di fondazione della Deutscher Fussball Bund) e potenzialmente capace di offrire un largo bacino d'utenza donde attingere i tifosi, complice la presenza del nuovo Zentralstadion (costruito nel 2004 per accogliere alcune gare del campionato mondiale di calcio 2006), la rilevante crescita economica dell'area urbana[2] e la contestuale assenza di un club di buon livello, considerato che le società cittadine avevano budget ridotti e giocavano ormai da tempo in leghe a carattere semiprofessionistico o dilettantistico.

Nel 2006 la Red Bull tentò quindi di rilevare il FC Sachsen (fondato nel 1990 ed erede del vecchio Chemie, tradizionalmente la seconda squadra cittadina dopo la Lokomotive), versante in crescenti difficoltà economiche e sportive; dovette tuttavia desistere a seguito delle proteste dei tifosi del club in questione[3]. La multinazionale austriaca (su suggerimento dell'imprenditore Michael Kölmel, maggiore azionista della società titolare del diritto di superficie sul Zentralstadion[4]) spostò quindi il suo interesse sul SSV Markranstädt, club dell'omonima città limitrofa all'epoca militante in NOFV-Oberliga (quinta divisione regionale). Anche in questo caso la notizia dell'interesse della Red Bull suscitò le proteste dei tifosi del club interessato, che tentarono di bloccare la transazione con atti di vandalismo quali lo spargimento di diserbante sul prato dello stadion am Bad (lo stadio cittadino) e la distruzione di cartelloni pubblicitari della multinazionale[5]; la contestazione tuttavia non poté impedire che, il 19 maggio 2009, la prima squadra del Markranstädt e il tecnico in carica Tino Vogel[4][6][7] fossero trasferiti in blocco alla società creata ad hoc dalla Red Bull, che rilevò il titolo sportivo del SSV e incorporò (su sollecitazione della federcalcio regionale sassone, timorosa di subìre una diaspora di calciatori locali) quattro squadre del settore giovanile del già citato FC Sachsen, che ricevette in cambio una contropartita economica.[8] La stessa Red Bull si fece inoltre garante della sopravvivenza del SSV Markranstädt, che venne indennizzato economicamente e (un anno dopo) fatto ripartire dal campionato regionale di Landesliga (sesta serie), affrancandosi dal gruppo austriaco[9].

Dovendo ottemperare alle regole stilate dalla federcalcio tedesca la costituzione del club avvenne secondo criteri differenti rispetto a quelli seguiti per fondare le altre squadre della galassia Red Bull nel resto del mondo. In primo luogo, essendo vietato inserire un marchio commerciale direttamente nel nome della squadra (regola derogabile solo in particolari casi di finanziamento a lunghissimo termine, come per esempio per il Bayer Leverkusen)[10], il club venne battezzato RasenBallsport Leipzig (letteralmente "sport della palla sul prato", laddove le iniziali RB coincidono comunque con il nome Red Bull). In compenso la simbologia e l'identità visiva del club vennero costruite richiamando direttamente il brand austriaco: nello stemma sociale vennero infatti collocati i tori rossi mutuati dal simbolo della proprietà, come colori furono scelti il bianco e il rosso e come soprannome ufficiale venne coniato Die Roten Bullen (letteralmente "i tori rossi").

Inoltre, dato che i regolamenti del calcio tedesco proibivano di intestare la maggioranza azionaria a un unico soggetto (sia che si trattasse di una persona che di una società)[11], il club venne nominalmente reso di proprietà di una società a garanzia limitata costituita ad hoc con un ristretto gruppo di soci. In tal modo la Red Bull poté de facto garantirsi la proprietà esclusiva e un pieno controllo sulle sorti del nuovo sodalizio.

La previsione iniziale di investimento della Red Bull nel nuovo club ammontava a circa 100 milioni di euro in dieci anni[12], onde condurlo ai vertici del calcio tedesco e consentirgli (in prospettiva) di lottare per l'accesso alle coppe europee e per la vittoria del titolo nazionale[13].

L'ascesa dalla quinta divisione alla Bundesliga

La squadra, alla cui guida tecnica fu confermato Tino Vogel, giocò la prima partita della sua storia il 10 luglio 2009 a Markranstädt, battendo 5-0 in amichevole l'SV Bannewitz; il debutto agonistico avvenne nel campionato di NOFV-Oberliga Süd 2009-2010, che l'RB vinse immediatamente, conquistando l'accesso alla Regionalliga[14]. Nell'estate 2010 la squadra cambiò terreno casalingo, abbandonando lo stadio di Markranstädt in favore del Zentralstadion di Lipsia, che venne ribattezzato ufficialmente Red Bull Arena[15].

Dopo due stagioni interlocutorie sotto la guida dei tecnici Tomas Oral prima e Peter Pacult poi (i quali entrambi pagarono con l'esonero il mancato "salto" nella categoria superiore), nell'annata 2012-2013 i biancorossi (affidati all'allenatore Alexander Zorniger) primeggiarono nel proprio girone di Regionalliga e successivamente superarono agli spareggi lo Sportfreunde Lotte, garantendosi così la promozione in 3. Liga. Al debutto in terza serie i tori rossi si aggiudicarono il secondo posto in campionato e l'accesso alla Zweite Bundesliga. Contestualmente la squadra fu in grado di vincere per due volte (nel 2011 e nel 2013) la Coppa regionale di Sassonia.

Dopo una prima stagione in seconda serie conclusa al 5º posto (con inoltre il raggiungimento degli ottavi di finale in Coppa nazionale) e segnata dall'avvicendamento in panchina tra Zorniger e Ralf Rangnick (in duplice veste di tecnico e direttore sportivo) l'obiettivo della promozione in Bundesliga si è infine concretizzato l'8 maggio 2016: a seguito della vittoria casalinga per 2-0 contro il Karlsruhe l'RB Lipsia ha infatti conquistato matematicamente il secondo posto nel campionato di seconda serie, riportando dopo sette anni una squadra espressione di una città dell'ex Repubblica Democratica Tedesca nel massimo campionato nazionale; il risultato è ancora più rilevante se si considera che una squadra con sede a Lipsia non partecipava alla Bundesliga dal 1994.

Nella massima serie

Una formazione dell'RB Lipsia nella Champions League 2017-2018

In vista della stagione d'esordio in prima serie, a seguito delle dimissioni di Rangnick (tornato a ricoprire la sola carica di direttore sportivo), la squadra viene affidata al tecnico austriaco Ralph Hasenhüttl, che nell'annata precedente aveva guidato l'Ingolstadt 04 a una tranquilla salvezza. La rosa protagonista della promozione (connotata da una bassa età media e un ammontare di ingaggi e prezzi d'acquisto contenuto) viene in larga parte confermata e integrata da pochi innesti non eccessivamente onerosi: le acquisizioni maggiori sono quelle di Oliver Burke dal Nottingham Forest e Naby Keïta dal Red Bull Salisburgo (costate quindici milioni di euro cadauna), seguite da quella di Timo Werner dallo Stoccarda per dieci milioni.

A dispetto di un debutto ufficiale infruttuoso (con l'eliminazione al primo turno della Coppa di Germania ai rigori contro la Dinamo Dresda) in campionato il Lipsia si propone fin da subito quale squadra di vertice: chiude infatti il girone d'andata al secondo posto solitario (39 punti contro i 42 della capolista Bayern Monaco) con 12 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte, riuscendo peraltro a restare imbattuta consecutivamente nelle prime tredici giornate. Risulta pertanto la squadra neopromossa con il migliore ruolino di marcia nella storia della Bundesliga, nonché (limitatamente alla stagione 2016-2017) considerando i vari campionati europei di massima serie[16]. Pur se con un rendimento leggermente inferiore il Lipsia si conferma squadra di vertice anche nel girone di ritorno: già nell'aprile 2017 la squadra si assicura la prima qualificazione nella sua storia alla UEFA Champions League con cinque giornate d'anticipo sulla fine della stagione[17]. La squadra conclude il campionato al secondo posto, garantendosi l'accesso diretto alla fase a gironi di UEFA Champions League e ottenendo il miglior piazzamento per una neopromossa in Bundesliga dal 1997-1998 (anno in cui il Kaiserslautern vinse il campionato).

La qualificazione del Lipsia alla UEFA Champions League suscita polemiche, giacché la contemporanea vittoria del Red Bull Salisburgo nel campionato di massima serie austriaco causa l'inedita presenza simultanea in coppa di due squadre riferibili de facto alla medesima proprietà: il vigente regolamento UEFA prevede che in tali casi - qualora venga accertata l'effettiva relazione tra le società - la squadra peggio piazzata nella lega di competenza (dunque il Lipsia) debba essere esclusa dalla competizione in questione[18]. A seguito di indagini il 21 giugno 2017 la UEFA concede tuttavia il nullaosta per accedere alla UEFA Champions League ad ambedue i club, giudicandoli sufficientemente autonomi l'uno rispetto all'altro[19]. Nella stagione 2018-2019 le due squadre sono state finanche sorteggiate nello stesso girone eliminatorio di Europa League: il doppio confronto si è risolto in altrettante vittorie da parte dei salisburghesi (che nelle coppe europee si presentano come FC Salzburg).

Nel campionato 2017-2018 la squadra lipsiana mostra un rendimento più altalenante di un anno prima: la stagione viene conclusa al sesto posto, valido per l'accesso ai preliminari dell'Europa League. Per quanto concerne le coppe europee, il cammino in UEFA Champions League si conclude già nel girone G (per via del terzo posto alle spalle di Porto e Beşiktaş e davanti al Monaco); retrocessi in Europa League, i biancorossi superano i sedicesimi di finale contro il Napoli e gli ottavi contro lo Zenit San Pietroburgo, per poi uscire ai quarti per mano dell'Olympique Marsiglia. A competizioni terminate il tecnico Ralph Hasenhüttl, ancora sotto contratto per l'anno successivo, rescinde anticipatamente il rapporto di collaborazione con il club.[20]

Per la nuova stagione la dirigenza si accorda con Julian Nagelsmann, il quale è però vincolato contrattualmente con l'Hoffenheim fino al 2019. In attesa di poterne disporre la squadra viene riaffidata ad interim al direttore sportivo Ralf Rangnick[21]. Nel 2018-2019 il Lipsia prende parte alle qualificazioni di Europa League, dove elimina U Craiova e Zorja. Inserito nel girone B con Salisburgo, Rosenborg e Celtic, il club chiude terzo con 7 punti con un bilancio di due vittorie e un pareggio; proprio questo unico pareggio, avvenuto all’ultima giornata contro i norvegesi (già eliminati) compromette la qualificazione dei tedeschi alla fase a eliminazione diretta. La stagione si conclude con un ottimo terzo posto in campionato e il raggiungimento della finale di Coppa di Germania (prima volta nella sua storia), poi persa per 3-0 contro il Bayern Monaco.

Nell'annata seguente la squadra, affidata dunque al neo tecnico Nagelsmann, riesce a superare il girone G di UEFA Champions League (con Zenit San Pietroburgo, Benfica e Olympique Lione) ottenendo, di conseguenza, la prima storica qualificazione alla fase a eliminazione diretta di Champions League; risulta, tra l'altro, la prima squadra dell'ex DDR a centrare tale obiettivo. Sempre in tale competizione, la squadra tedesca raggiunge i quarti di finale per la prima volta nella sua storia, battendo il Tottenham sia all'andata (1-0) sia al ritorno (3-0) degli ottavi di finale. Alla ripresa del torneo dopo la sospensione per la pandemia di COVID-19, il Lipsia si impone in gara secca, con il risultato di 2-1, sull'Atlético Madrid, raggiungendo le semifinali, traguardo mai conseguito sino a quel momento: qui è eliminato dal Paris Saint-Germain, vittorioso per 3-0. In ambito nazionale la squadra si mantiene sempre a ridosso del primo posto, con risultati anche piuttosto importanti come la vittoria per 8-0 contro il Magonza, e conclude il campionato 2019-2020 al terzo posto con 66 punti, assicurandosi nuovamente la partecipazione alla fase a gironi della UEFA Champions League. Nella stagione seguente (2020-2021), con Nagelsmann ancora alla guida, chiude il campionato al secondo posto, eguagliando il suo miglior piazzamento, e raggiunge, a due anni di distanza, la seconda finale di Coppa di Germania, persa 4-1 contro il Borussia Dortmund. In Champions League il cammino si conclude agli ottavi di finale contro il Liverpool.

Cronistoria

Cronistoria del RasenBallsport Leipzig
Quarti di finale di Coppa di Sassonia.

Vince la Coppa di Sassonia (1º titolo).
Secondo turno di Coppa di Germania.
Fase eliminatoria di Coppa di Sassonia.
Secondo turno di Coppa di Germania.
Vince la Coppa di Sassonia (2º titolo).
Primo turno di Coppa di Germania.
Semifinale di Coppa di Sassonia.
Ottavi di finale di Coppa di Germania.
Secondo turno di Coppa di Germania.
Primo turno di Coppa di Germania.
Secondo turno di Coppa di Germania.
Fase a gironi di Champions League.
Quarti di finale di Europa League.
Finale di Coppa di Germania.
Fase a gironi di Europa League.
Ottavi di finale di Coppa di Germania.
Semifinale di Champions League.

Finale di Coppa di Germania.
Ottavi di finale di Champions League.

Colori e simboli

Colori

Analogamente alle altre squadre di calcio gestite dal gruppo Red Bull nel mondo l'RB Lipsia adotta quali colori sociali il bianco e il rosso: fin dall'anno di fondazione la divisa casalinga si compone pertanto di una casacca bianca, pantaloncini e calzettoni rossi (con scritte ed eventuali dettagli nel colore opposto). La divisa esterna presenta invece il blu scuro come tinta dominante, con pantaloncini di colore giallo/dorato, calzettoni egualmente blu e il rosso relegato alle rifiniture; anche in questo caso le tinte sono mutuate dall'identità visiva del brand Red Bull. La terza divisa (laddove ne è stato previsto l'utilizzo) ha invece assunto inizialmente la fisionomia di un completo integralmente rosso con finiture bianche, poi sostituito nel 2017 da una soluzione con maglia in scala di grigi, pantaloni e calze nere e personalizzazioni gialle.

Simboli ufficiali

Stemma

Evoluzione simbologica
Prima versione dello stemma adottato dal 2010 al 2014.
Seconda versione dello stemma adottato dal 2010 al 2014.
Stemma adottato nel 2014.

Dopo avere giocato la prima stagione senza uno stemma ufficiale, in quanto la federcalcio regionale della Sassonia aveva bocciato i bozzetti proposti, giudicandoli eccessivamente affini al marchio commerciale Red Bull[22], nel 2010 il club adottò il suo primo emblema: uno scudo spagnolo bianco bordato di blu, contenente due tori rossi affrontati, un cerchio di colore oro nel mezzo e un pallone da calcio moderno (a pentagoni ed esagoni) all'altezza delle teste degli animali; in capo erano riportate le lettere RB (abbreviazione del nome del club) in rosso, mentre nella parte inferiore appariva il nome cittadino Leipzig in blu scuro. Tale primo emblema venne successivamente modificato con una maggiore stilizzazione dei disegni dei tori, che vennero inoltre "dinamizzati" con l'aggiunta di dettagli che ne enfatizzavano la postura, dando l'idea del galoppo.

Nel 2014, in ottemperanza alla richiesta avanzata dalle autorità calcistiche tedesche di attenuare ulteriormente la somiglianza con il marchio della multinazionale austriaca, il simbolo fu nuovamente modificato: vennero eliminati il cerchio dorato centrale (sostituito dal solo pallone da calcio) e la scritta RB nella parte alta dello scudo (che venne integrata e uniformata con il nome Leipzig nella parte inferiore dell'emblema[23].

Inno

Nei primi anni di esistenza del club all'atto dell'ingresso in campo della squadra veniva diffuso all'interno dello stadio il brano Going the distance di Bill Conti (mutuato dalla colonna sonora della saga di Rocky). Mancando tuttavia un inno ufficiale, nel 2016 venne bandito un sondaggio tra i tifosi per selezionare un brano da adottare allo scopo[24]: il brano più votato risultò essere RB Leipzig – Du bist mein Verein (letteralmente in italiano "RB Lipsia - Tu sei la mia squadra"), scritto ed eseguito da Sebastian Krumbiegel, vocalist e tastierista della band Die Prinzen[1].

Strutture

Stadio

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Red Bull Arena (Lipsia).
L'interno della Red Bull Arena di Lipsia.

Nella stagione di debutto (2009-2010) l'RB Lipsia disputò le gare casalinghe allo stadion am Bad di Markranstädt, impianto polisportivo (provvisto anche di pista d'atletica leggera) capace di ospitare 5.500 spettatori e precedentemente sede del club locale di cui l'RB aveva rilevato la licenza. Tale impianto ha inoltre ospitato le partite interne della seconda squadra dell'RB fintanto che essa è stata allestita[25].

Dal 2010 la prima squadra ha adottato come campo casalingo il più moderno e capiente Zentralstadion di Lipsia, di cui la Red Bull aveva acquisito un anno prima il diritto di superficie per una durata di dieci anni, ribattezzandolo Red Bull Arena. Costruito tra il 2000 e il 2004 sul sito del precedente monumentale stadio cittadino, (aperto nel 1956, capace di contenere fino a 100.000 spettatori e successivamente smantellato nei primi anni 2000), l'impianto dispone di 44.135 posti disposti su due livelli, integralmente al coperto e tutti dotati di seduta autonoma[25].

Complice lo scarso livello del calcio tedesco orientale a seguito della riunificazione nazionale, prima della fondazione dell'RB Lipsia lo stadio (che pure tra il 2005 e il 2006 aveva accolto alcune partite valide per la Confederations Cup e il campionato mondiale di calcio, ospitando inoltre per tre anni la finale della DFL-Ligapokal) non ebbe un usufruttario stabile: la Lokomotive adotta infatti come campo casalingo il più piccolo Bruno-Plache-Stadion, mentre il Sachsen ne usufruì per un breve periodo tra il 2004 e il 2008, optando poi per ritornare al vecchio Alfred-Kunze-Sportpark (a sua volta campo casalingo del Chemie, club antesignano del Sachsen, rifondato nel 1997).

Da dicembre 2016 la Red Bull Arena è integralmente di proprietà dell'RB Lipsia[25].

Centro di allenamento

L'ingresso del centro sportivo di Cottaweg

Le selezioni societarie e la scuola di formazione dell'RB Lipsia sostengono le sedute di allenamento presso il Trainingszentrum der Roten Bullen (letteralmente in lingua italiana "centro d'allenamento dei tori rossi"), anche denominato Trainingszentrum am Cottaweg (dall'odonimo della via di Lipsia in cui sorge).

Il centro è situato nel quartiere di Altlindenau (esattamente di fronte alla Red Bull Arena, sulla sponda opposta del canale Elsterbecken) ed è stato costruito e inaugurato nel 2011. La struttura, di proprietà del club, copre una superficie di 6 ettari e dispone di sei campi da gioco regolamentari (4 in erba naturale e 2 in erba sintetica misuranti 105x68 metri) e di due campi accessori di minori dimensioni. Nelle pertinenze sorgono inoltre vari edifici ospitanti palestre, alloggi, servizi vari, uffici amministrativi del club e una pista d'atletica leggera coperta.

Società

Dal punto di vista formale il RB Lipsia è una società a garanzia limitata operante sotto la ragione sociale RasenBallsport Leipzig GmbH. A reggerla vi sono un direttorio (Vorstand) coadiuvato da un collegio onorario (Ehrenrat, i cui membri sono eletti direttamente dagli associati al club) e un consiglio d'amministrazione (Aufsichtsrat). A sovrintendere alla gestione vi è anche un consiglio di supervisione.

Le partecipazioni azionarie sono così ripartite: Red Bull detiene una partecipazione pari al 99,5%, mentre il residuo 0,5% è in carico alla RasenBallsport Leipzig e.V., un'associazione di volontariato (cui è demandata la gestione della squadra femminile e delle selezioni giovanili al di sotto dei 14 anni), formalmente separata dal RB Lipsia "propriamente detto", ma in realtà composta unicamente da soci direttamente collegati alla casa madre austriaca. Si può dunque affermare che de facto la multinazionale dei "tori rossi" detenga la totale proprietà sul club[26].

Nel 2014 la struttura organizzativa del club è stata modificata, specie per quanto concerne la composizione degli organi collegiali. Fino ad allora infatti nel consiglio d'amministrazione e nel collegio onorario erano stati ammessi solo impiegati e/o agenti della Red Bull[27][28], circostanza che la federcalcio tedesca aveva indicato come contraria alla cosiddetta regola del 50+1, secondo la quale (allo scopo di evitare abusi di posizioni dominanti nelle amministrazioni societarie) l'azionariato di un club professionistico deve essere compartecipato da un soggetto giuridico aperto per il 50%+1 del proprio monte soci ad affiliazioni pubbliche e libere: gli aderenti devono inoltre avere diritto di voto nelle assemblee direzionali[27]. L'RB Lipsia dovette pertanto aprirsi formalmente alla possibilità di ammettere anche l'affiliazione da parte di comuni tifosi; nel farlo però impose una tariffa molto onerosa (100 euro una tantum e 800 euro annui nel 2015), ben superiore alle quote applicate dalla stragrande maggioranza dei club professionistici tedeschi (a puro titolo d'esempio, affiliarsi al Bayern Monaco costa al massimo circa 60 euro all'anno) e riservandosi comunque la libertà di respingere una domanda di adesione senza addurre motivazioni. Di riflesso non risulta alcuna adesione al club da parte di comuni cittadini[2]: al 2016 risultavano iscritti soli 17 soggetti (mentre, sempre a titolo d'esempio, il Borussia Dortmund contava a quella data su 139 000 associati)[29].

Organigramma societario

L'organigramma societario del club è così composto[30][31]:

Staff dell'area amministrativa
  • Germania Oliver Mintzlaff - presidente e amministratore unico
  • Germania Ulrich Wolter - consigliere e direttore operativo
  • Germania Johann Plenge - consigliere
  • Germania Ralf Rangnick - direttore sportivo[32]
  • Germania Frank Aehlig - coordinatore area sportiva
  • Germania Frieder Schrof - responsabile giovanili
  • Germania Ingo Hertzsch - delegato alla tifoseria
  • Germania Enrico Hommel - delegato alla tifoseria

Di seguito la cronologia di fornitori tecnici e sponsor ufficiali.

Cronologia degli sponsor tecnici
Cronologia degli sponsor ufficiali

Settore giovanile

Squadra delle riserve

La squadra delle riserve del RB Lipsia (corrispondente alla selezione under-23) debuttò nella stagione 2010-2011 in Bezirksliga Leipzig (settimo livello del calcio tedesco), rilevando il titolo sportivo e parte dei giocatori dell'ESV Delitzsch (club dell'omonima cittadina sassone, che venne poi fatto ripartire da un livello inferiore). La selezione vinse il campionato e ottenne così la promozione in Sachsenliga, intavolando poi una trattativa (non andata a buon fine) per rilevare il titolo sportivo del disciolto Sachsen Lipsia e iscriversi direttamente alla quinta serie. Le riserve dell'RB disputarono quindi tre campionati consecutivi in Sachsenliga, finché nel 2013-2014 riuscirono a primeggiare in classifica e a essere promosse in Oberliga Nordost. Vinta anche questa categoria, la squadra fu ammessa in Regionalliga Nordost, ove ha militato per le annate 2015-2016 e 2016-2017.

Nel febbraio 2017 il direttore sportivo Ralf Rangnick annunciò lo scioglimento della squadra delle riserve alla fine della stagione 2016-2017[33], adducendo a motivo di tale decisione il costo eccessivo (a fronte di scarsi ricavi) della gestione e del mantenimento della compagine[34], nonché l'oggettiva difficoltà di formare calciatori di buon livello in una squadra obbligata a giocare in divisioni locali a carattere semiprofessionistico e/o dilettantistico. A stagione conclusa la rosa dell'under-23 è stata pertanto smembrata: i giocatori più meritevoli sono stati integrati nella prima squadra dell'RB, mentre gli altri vengono ricollocati in squadre terze disputanti i campionati di Zweite Bundesliga e 3. Liga[35].

La squadra delle riserve giocava le proprie gare interne presso lo stadion am Bad di Markranstädt.

Allenatori e presidenti

Di seguito la cronologia di allenatori e presidenti[36].

Allenatori
Presidenti
  • 2009-2010 Germania Andreas Sadlo
  • 2010-2011 Germania Dietmar Beiersdorfer
  • 2011-2014 Germania Florian Müller
  • 2014- Germania Oliver Mintzlaff

Calciatori

Capitani

Palmarès

Competizioni regionali

2012-2013
  • Coppa di Sassonia: 2
2010-2011, 2012-2013
2009-2010

Altri piazzamenti

Secondo posto: 2016-2017, 2020-2021
Terzo posto: 2018-2019, 2019-2020
Finalista: 2018-2019, 2020-2021
Secondo posto: 2015-2016
Secondo posto: 2013-2014
Semifinalista: 2019-2020

Statistiche e record

Partecipazione ai campionati

Campionati nazionali

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Bundesliga 5 2016-2017 2020-2021 5
Zweite Bundesliga 2 2014-2015 2015-2016 2
3. Liga 1 2013-2014 1

Campionati regionali

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Regionalliga Nordost 1 2012-2013 3
Regionalliga Nord 2 2010-2011 2011-2012
NOFV-Oberliga Süd 1 2009-2010 1

Statistiche di squadra

  • Miglior vittoria:
RB Lipsia-SV Wilhelmshaven 8-2 (Regionalliga Nord 2011-2012)[40]
  • Peggior sconfitta:
RB Lipsia-Holstein Kiel 1-5 (Regionalliga Nord 2010-2011)[41]

Statistiche nelle competizioni UEFA

Tabella aggiornata alla fine della stagione 2018-2019.

Competizione Partecipazioni G V N P RF RS
UEFA Champions League 2 15 8 3 4 26 20
Coppa UEFA/UEFA Europa League 2 18 8 5 5 30 22

Statistiche individuali

Di seguito i primatisti di presenze e reti in tutte le competizioni. In grassetto sono riportati i giocatori in attività con la maglia dell'RB Lipsia[42][43][44].

Record di presenze
Record di reti

Tifoseria

Storia

A dispetto della propria genesi societaria (originatasi nel 2009 rilevando l'eredità di una piccola squadra di provincia), l'RB Lipsia ha saputo fin da subito crearsi un largo seguito di tifosi, complice anche lo scarso livello delle altre squadre della città e, più in generale, di pressoché tutto il movimento calcistico dell'ex Germania Est. Già nel 2009 da un sondaggio condotto su un campione rappresentativo della popolazione locale emerse che il 70% degli interpellati era favorevole all'investimento del gruppo Red Bull nel calcio locale. Il favore popolare fu confermato dai dati sull'affluenza di pubblico alla Red Bull Arena: nell'annata 2013-2014 l'RB Lipsia registrò la miglior media di spettatori nelle gare interne (oltre 16 000 a partita) della 3. Liga, mentre l'anno successivo marcò la quinta miglior media della Zweite Bundesliga (24 703 spettatori medi, con picchi anche di 34 000 e casi frequenti di richieste di biglietti superiori alla disponibilità)[9]. Per quanto concerne le trasferte i contingenti al seguito dei "tori rossi" sono consistenti fintanto che ci si trova nel territorio nazionale, mentre al di fuori di esso, complice il ridotto radicamento internazionale del giovane club, essi calano drasticamente: a titolo d'esempio la partita esterna contro lo Zenit San Pietroburgo valida per l'Europa League 2017-2018 vide la partecipazione di soli trenta tifosi tedeschi[45]; l'anno dopo, nella stessa competizione, per il terzo turno di qualificazione contro l'Universitatea Craiova, i biglietti venduti nel settore ospiti dello stadio municipale di Drobeta-Turnu Severin furono appena 7[46].

Al 2019 la tifoseria organizzata, che nelle gare casalinghe prende perlopiù posto nei settori B e C (Sektor B-C, corrispondenti alla curva meridionale) della Red Bull Arena[47][48], si articola in oltre 128 gruppi, dei quali 41 godono dello status di associazione registrata, con un proprio statuto e legame diretto di affiliazione con la società. Il radicamento dei tifosi è massimo nella conurbazione di Lipsia e Halle e ne travalica i confini: il sostegno ai Roten Bullen è ben diffuso nella fascia di territorio che arriva fino a Berlino e al Brandeburgo meridionale, nella Turingia meridionale, nell'Assia e nella Franconia settentrionali. Gruppi di tifosi sono inoltre segnalati nella regione della Ruhr, nell'area di Stoccarda, in varie zone della Germania settentrionale e (al di fuori del paese) nel nord dell'Austria.

A differenza delle tifoserie delle squadre concittadine Chemie (orientata su posizioni di sinistra, antifasciste e antirazziste) e Lokomotive Lipsia (tendente a professare ideologie neonaziste o comunque di estrema destra)[49] i sostenitori dell'RB Lipsia si presentano come ideologicamente moderati, apolitici e refrattari alle pratiche violente[2]: hanno inoltre preso apertamente posizione contro gruppi estremistici quali Legida (sezione di Lipsia del movimento Pegida). Il pubblico dei Roten Bullen vanta poi una bassa età media e un'alta presenza femminile[50].

Rivalità

L'avvento dell'RB Lipsia suscitò un'immediata reazione negativa nella galassia delle tifoserie calcistiche tedesche: oltre ai già citati casi di protesta che impedirono alla Red Bull di rilevare il Sachsen Lipsia e tentarono di bloccare l'acquisto del SSV Markranstädt, ben presto varie tifoserie avversarie presero posizione contro la squadra biancorossa, considerata un semplice strumento di marketing e pubblicità al servizio dell'azienda Red Bull, accusata pertanto di "uccidere" la tradizione storica del calcio in nome di interessi capitalistici. Tra gli argomenti sollevati dai contestatori vi era il rischio di causare eccessive sperequazioni (dato che le squadre prive di grandi risorse economiche non potrebbero competere ad armi pari con quelle sostenute da investitori facoltosi), l'imposizione di tariffe di affiliazione troppo elevate al fine di impedire de facto ai comuni cittadini di diventare soci con diritto di voto nelle assemblee sociali (prassi comune nel calcio tedesco) e l'inclusione di marchi commerciali o allusioni a essi nella denominazione e nella simbologia dei club[9].

Nel 2014 dieci gruppi delle tifoserie organizzate afferenti ad altrettante squadre tedesche (VfR Aalen, Erzgebirge Aue, Eintracht Braunschweig, Darmstadt 98, 1. FC Heidenheim, FC Ingolstadt, Kaiserslautern, Karlsruher SC, Monaco 1860 e Sandhausen) lanciarono l'iniziativa Nein zu RB (letteralmente "No all'RB"), al fine di allargare e rafforzare il movimento d'opinione contro gli "abusi" dell'RB Lipsia. L'iniziativa ha avuto un buon successo, coinvolgendo via via varie altre tifoserie (anche di altri sport) in tutta la Germania e anche al di fuori dei confini nazionali[9].

Sovente accade che le tifoserie avversarie, in occasione delle gare delle proprie squadre contro l'RB Lipsia, non si presentino sugli spalti oppure esprimano la loro protesta con coreografie e striscioni creati ad hoc: tra i casi più esemplificativi si citano la gara esterna contro l'Union Berlino del settembre 2014, ove i tifosi berlinesi indossarono pettorine nere (a significare il lutto per la "morte della cultura calcistica") e rimasero in silenzio per i primi 15 minuti della partita[51][52], nonché la testa di toro mozzata lanciata in campo dai tifosi della Dinamo Dresda il 21 agosto 2016 nel corso del primo turno di DFB-Pokal 2016-2017[53].

Anche in seno alla tifoseria leipziger sono tuttavia presenti frange "dissidenti": è il caso del gruppo Rasenballisten, che sollecita una minore ingerenza del marchio Red Bull nell'identità e nella governance del club.

Organico

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: RasenBallsport Leipzig 2020-2021.

Dal sito web ufficiale della società[31].

Rosa 2020-2021

Rosa e numerazione aggiornate al 22 settembre 2020

N. Ruolo Giocatore
1 Ungheria P Péter Gulácsi
3 Spagna D Angeliño
4 Ungheria D Willi Orbán (capitano)
5 Francia D Dayot Upamecano
6 Francia D Ibrahima Konaté
7 Austria C Marcel Sabitzer
8 Mali C Amadou Haidara
9 Danimarca A Yussuf Poulsen
10 Svezia C Emil Forsberg
11 Corea del Sud A Hwang Hee-Chan
13 Germania P Philipp Tschauner
14 Stati Uniti C Tyler Adams
16 Germania D Lukas Klostermann
17 Ungheria C Dominik Szoboszlai
18 Francia C Christopher Nkunku
N. Ruolo Giocatore
19 Norvegia A Alexander Sørloth
20 Germania C Lazar Samardžić
21 Paesi Bassi A Justin Kluivert
22 Francia D Nordi Mukiele
23 Germania D Marcel Halstenberg
25 Spagna C Dani Olmo
27 Austria C Konrad Laimer
32 Germania P Tim Schreiber
33 Spagna P Josep Martínez
35 Germania A Fabrice Hartmann
38 Spagna A Hugo Novoa
39 Germania D Benjamin Henrichs
41 Germania A Dennis Borkowski
44 Slovenia C Kevin Kampl

Staff tecnico

Staff dell'area tecnica
Area tecnica
  • Germania Julian Nagelsmann - allenatore
  • Germania Dino Toppmöller - allenatore in seconda
  • Germania Moritz Volz - allenatore in seconda
  • Germania Frederik Gößling - allenatore portieri
  • Germania Daniel Behlau - preparatore atletico
  • Germania Kai Kraft - preparatore atletico
  • Germania Ruwen Faller - preparatore atletico
Area sanitaria
  • Germania Frank Striegler - medico sociale
  • Germania Ralf Zimmermann - medico sociale
  • Germania Sascha Lense - psicologo
  • Germania Alexander Sekora - fisioterapista
  • Germania Sven Wobser - fisioterapista
  • Germania Nikolaus Schmidt - fisioterapista
  • Germania Christopher Weichert - fisioterapista
Altri
  • Germania Thomas Westphal - team manager
  • Germania Daniel Ackermann - video analista
  • Germania Danny Röhl - video analista
  • Germania Claudia Laux - responsabile forniture
  • Germania Peter Hergert - magazziniere

Note

  1. ^ a b Das ist die neue Bullen-Hymne - Bild, 17 mag 2016
  2. ^ a b c Go East - rivistaundici.com, 11 mag 2016
  3. ^ Red Bull Wants to Caffeinate Small Football Club Spiegel online, published: 19 June 2009, accessed: 25 June 2009
  4. ^ a b (DE) Lars Spannagel, New York, Salzburg, Markranstädt: Der RB Leipzig kommt, in Der Tagesspiegel, Berlin, Verlag Der Tagesspiegel GmbH, 16 giugno 2009. URL consultato il 5 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. ^ Tony Paterson, East German football gets the kick it needs, in The Independent, London, 24 giugno 2009. URL consultato il 27 luglio 2015.
  6. ^ (DE) Lars Spannagel, Investor Red Bull: In acht Jahren in die Bundesliga, in Zeit Online, Hamburg, Zeitverlag Gerd Bucerius GmbH & Co. KG, 16 giugno 2009. URL consultato il 6 agosto 2015.
  7. ^ K. Stahmer, Der Markranstädt-Trainer: Fliegt RB auf Vogel?, in Bild, Berlin, BILD GmbH & Co. KG, 23 giugno 2009. URL consultato il 6 agosto 2015.
  8. ^ Reichenbach sieht keine Bevorzugung von RB Leipzig, in RP Online, Düsseldorf, RP Digital GmbH, 1º agosto 2009. URL consultato il 6 agosto 2015.
  9. ^ a b c d L'espansione mondiale della Red Bull nello sport (e nel calcio in particolare) e l'abbattimento delle regole costituite: l'ultimo esempio della Red Bull Lipsia contro le campagne di protesta dei tifosi tedeschi - sportpeople.net, 30 set 2014
  10. ^ [1] (DE) Statutes of the DFB, see §15
  11. ^ Satzung der Bundesliga Archiviato il 7 aprile 2014 in Internet Archive., §8.
  12. ^ East German football gets the kick it needs The Independent, published: 24 June 2009, accessed: 25 giugno 2009
  13. ^ Mateschitz: Titel mit RB Leipzig prinzipiell moeglich (DE) sport1.de, accessed: 25 giugno 2009
  14. ^ RB Leipzig startet "Mission Bundesliga" Archiviato il 27 marzo 2010 in Internet Archive. (DE) mdr.de, accessed: 25 June 2009
  15. ^ Red Bull In Leipzig – Wir würden selbst den Teufel mit offenen Armen empfangen. Spiegel online, 17 giugno 2009
  16. ^ Bundesliga: RB Lipsia matricola da record che insidia Ancelotti - calcio.fanpage.it, 1° nov 2016
  17. ^ Red Bull Lipsia in Champions, ma può arrivare la squalifica dall’UEFA - calcioefinanza.it, 20 apr 2017
  18. ^ C'è una Red Bull di troppo - Il Post, 17 mag 2017
  19. ^ Le due squadre di calcio di Red Bull potranno giocare in Champions League - Il Post, 21 giu 2017
  20. ^ Bundesliga, Hassenhuttl non è più l'allenatore del Lipsia - foxsports.it, 16 mag 2018
  21. ^ BREAKING - facebook.com/rbleipzigEN, 9 lug 2018
  22. ^ RB Leipzig geht ohne Vereinswappen in Saison - spox.com, 4 ago 2009
  23. ^ Lizenzauflage erfüllt: RB Leipzig ändert sein Logo - salzburg.com, 27 mag 2014
  24. ^ Fans wählen Hymne von RB Leipzig - mz-web.de, 20 apr 2016
  25. ^ a b c Verein Archiviato l'11 giugno 2016 in Internet Archive. - dierotenbullen.com
  26. ^ Le “lattine” e il calcio: il modello Red Bull dietro la scalata del Lipsia - calcioefinanza.it, 15 feb 2018
  27. ^ a b (DE) Martin Schöler, Zweitliga-Lizenz für RB Leipzig: Mehr Verein, weniger Red Bull, in Leipziger Internet Zeitng, Leipzig, 24 aprile 2014. URL consultato il 27 luglio 2015.
  28. ^ (DE) Lutz Wöckener, RB Leipzig darf nur mit neuem Wappen in Liga zwei, in Die Welt, 24 aprile 2014. URL consultato il 27 luglio 2015.
  29. ^ Bundesliga: una minaccia chiamata Red Bull Lipsia, il club che ha messo le ali - ilromanista.eu, 23 gen 2018
  30. ^ Impressum - dierotenbullen.com
  31. ^ a b Mannschaft Archiviato il 2 febbraio 2017 in Internet Archive. - dierotenbullen.com
  32. ^ Quando il RB Lipsia disse no a Jamie Vardy: "Per noi era vecchio" - foxsports.it, 27 apr 2016
  33. ^ Abmeldung U23 – RB Leipzig will noch jüngere Spieler holen – Bedingungen wie bei den Bundesligaprofis - Leipziger Volkszeitung, 10 feb 2017
  34. ^ Finanzielle Gründe? RB Leipzig löst zweite Mannschaft auf - welt.de, 8 feb 2017
  35. ^ Rangnick: Darum löst Leipzig die U 23 auf - Bundesliga - kicker.de, 10 feb 2017
  36. ^ Geschichte - rb-fans.de
  37. ^ a b (DE) Tim Sebastian neuer RB-Kapitän [collegamento interrotto], in Leipziger Volkszeitung, Leipzig, Leipziger Verlags- und Druckereigesellschaft mbH & Co. KG, 31 luglio 2010. URL consultato il 6 gennaio 2016.
  38. ^ (DE) John Hennig, Kapitänsbinde beflügelt Leipzigs Pokalheld Frahn - Trainer Pacult sieht sich bestätigt, in Leipziger Volkszeitung, Leipzig, Leipziger Verlags- und Druckereigesellschaft mbH & Co. KG, 30 luglio 2011. URL consultato il 6 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  39. ^ Ullrich Kroemer, Kaiser will RB Leipzig mehr Auswärtsstärke verleihen, in Mitteldeutsche Zeitung, Halle, Mediengruppe Mitteldeutsche Zeitung GmbH & Co, 23 luglio 2015. URL consultato il 6 gennaio 2016.
  40. ^ RasenBallsport Leipzig – SV Wilhelmshaven 8:2 - kicker.de, 19 feb 2012
  41. ^ 21. Spieltag RBL 2010/2011 - rbl-wiki.de
  42. ^ Statistiche giocatori - transfermarkt.de
  43. ^ Statistiche giocatori - fussballdaten.de
  44. ^ Statistiche giocatori - weltfussball.de
  45. ^ Wenig Fan-Unterstützung für RB Leipzig in St. Petersburg - rblive.de, 14 mar 2018
  46. ^ "Riesen"-Andrang bei RB: 7 (SIEBEN!) Fans wollen Leipzig auswärts spielen sehen - watson.de, 16 ago 2018
  47. ^ Daten & Fakten zur Red Bull Arena Archiviato il 17 giugno 2016 in Internet Archive. - sportforum-leipzig.com
  48. ^ Red Bull Arena (Leipzig) - footballtripper.com
  49. ^ Unpolitischer Fußball? Derbytime in Leipzig - inventati.org, 11 nov 2016
  50. ^ Lipsia, un club per giovani: il 10% dei tifosi ha meno di 14 anni - foxsports.it, 13 set 2016
  51. ^ Screaming in their silence: Union Berlin fans deliver strong protest against RB Leipzig - bundesligafanatic.com, 24 set 2014
  52. ^ I tifosi dell'Union sono pronti: 15 minuti di silenzio contro la politica economica dell'RB Leipzig Archiviato il 1º giugno 2016 in Internet Archive. - sportpeople.net, 27 ago 2015
  53. ^ Orrore in Coppa di Germania, testa di toro mozzata contro i tifosi del Lipsia - foxsports.it, 21 ago 2016

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