Rafael Nadal

Rafael Nadal
Rafael Nadal nel 2016
Nazionalità Bandiera della Spagna Spagna
Altezza 185 cm
Peso 85 kg
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 1068–220 (82.92%)
Titoli vinti 92[1]
Miglior ranking 1º (18 agosto 2008)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open V (2009, 2022)
Bandiera della Francia Roland Garros V (2005, 2006, 2007, 2008, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2017, 2018, 2019, 2020, 2022)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon V (2008, 2010)
Bandiera degli Stati Uniti US Open V (2010, 2013, 2017, 2019)
Altri tornei
 Tour Finals F (2010, 2013)
 Giochi olimpici Oro (2008)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 138–75 (64.79%)
Titoli vinti 11
Miglior ranking 26º (8 agosto 2005)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 3T (2004, 2005)
Bandiera della Francia Roland Garros
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 2T (2005)
Bandiera degli Stati Uniti US Open SF (2004)
Altri tornei
 Giochi olimpici Oro (2016)
Palmarès
 Coppa Davis
Oro Coppa Davis 2004
Oro Coppa Davis 2008
Oro Coppa Davis 2009
Oro Coppa Davis 2011
Oro Coppa Davis 2019
 ATP Cup
Argento ATP Cup 2020
 Laver Cup
Oro Laver Cup 2017
Oro Laver Cup 2019
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 18 gennaio 2023

Rafael Nadal Parera, detto Rafa (Manacor, 3 giugno 1986), è un tennista spagnolo.

In virtù dei record, dei titoli conseguiti e del potente e completo repertorio di gioco, è riconosciuto come uno dei migliori tennisti di sempre, nonché uno dei più grandi atleti nella storia dello sport.[2][3][4][5][6][7][8][9]

Con 22 successi su 30 finali disputate, è il secondo uomo più vincente nelle prove del Grande Slam dietro a Novak Đoković, in carriera ha conquistato: 14 Roland Garros (record assoluto), 4 US Open, 2 Wimbledon e 2 Australian Open. Assieme a Roy Emerson, Rod Laver e Novak Đoković, è uno dei soli quattro tennisti capaci di aggiudicarsi almeno due volte tutti i Major.

Con 59 successi è in seconda posizione nella classifica delle vittorie dei Big Titles, ovvero i tornei di tennis più importanti e prestigiosi al mondo. Oltre ai già citati 22 Slam, ha vinto 36 Masters 1000 e 1 oro olimpico nel singolare a Pechino 2008. Nel suo palmarès figurano inoltre 23 ATP 500, 10 ATP 250, 5 Coppe Davis con la nazionale spagnola e 2 Laver Cup, oltre ad un'altra medaglia d'oro olimpica, questa volta nel doppio a Rio 2016. Complessivamente ha vinto 110 titoli che lo portano alla posizione numero 6 nella classifica dei tennisti per numero di titoli vinti, 92 solo nel singolare (5° in questa classifica).

Le sue numerose vittorie sulla terra rossa (record di 63 titoli) gli sono valse il soprannome di "Re della terra rossa", superficie sulla quale è considerato il più forte giocatore nella storia del tennis.[10][11][12][13]

Soprannominato anche “Il mancino di Manacor”,[14] è stato nº 1 del mondo per un totale di 209 settimane, terminando 5 stagioni al primo posto del ranking. È l'unico tennista della storia ad aver raggiunto la posizione nº 1 del ranking ATP nel corso di tre decenni diversi (2000-2009, 2010-2019, 2020-2029) ed è il primatista assoluto per numero di settimane consecutive in top 10 (912: dal 25 aprile 2005 al 19 marzo 2023).[15][16][17]

Biografia

Rafael Nadal Parera è nato a Manacor, sull'isola di Maiorca, da Sebastián Nadal e Ana María Parera. Ha una sorella minore di nome María Isabel ed è nipote ex fratre dell'ex calciatore Miguel Ángel Nadal, difensore del Mallorca, del Barcellona e della nazionale spagnola.[18] Avendo compreso il talento naturale di Rafael per il tennis un altro zio paterno, Toni Nadal, ex-tennista professionista, iniziò a farlo giocare quando aveva appena tre anni ed è stato il suo allenatore fino al 2017.[19]

Lo spagnolo ha continuato a vivere a Manacor anche dopo essere diventato professionista e vi fa ritorno appena può per rilassarsi pescando e giocando a golf;[20] qui ha anche conosciuto María Francisca Perelló, detta Xisca, con cui si è fidanzato nel dicembre 2005.[21] La coppia si è sposata sull'isola il 19 ottobre 2019[22] e ha avuto un figlio tre anni dopo, l'8 ottobre 2022, chiamato a sua volta Rafael.[23][24]

Iniziative oltre il tennis

Nel 2008 l'osservatorio astronomico di Maiorca ha dedicato al tennista un asteroide noto come 128036 Rafaelnadal,[25] e nello stesso anno Rafael ha fondato un'associazione benefica che porta il suo nome, la Rafa Nadal Foundation.[26]

Questa fondazione, la cui presidente è sua madre Ana María, ha come scopo lo sviluppo di azioni di assistenza sociale e di progetti cooperativi in Spagna e nei paesi in via di sviluppo.[27] Sempre nel 2008 è stato il primo tennista uomo ad aver vinto per i suoi meriti sportivi il Premio Principe delle Asturie.[28] Nel 2010 la celebre cantante colombiana Shakira lo ha voluto come protagonista assieme a lei nel video del suo singolo Gypsy.[29] Nello stesso anno, in occasione della sua partecipazione al torneo di Bangkok, Nadal ha partecipato al progetto Un milione di alberi per il Re, piantando un albero in onore del monarca Bhumibol Adulyadej.[30]

Nella città natale, Manacor, ha fondato anche la propria accademia tennistica, la Rafa Nadal Academy by Movistar, diretta dallo storico coach e zio Toni Nadal.[31]

È socio onorario del Real Madrid.[32]

Carriera sportiva

Gli esordi

All'età di 8 anni Nadal praticava sia calcio che tennis, ma suo zio Toni intensificò gli allenamenti sul secondo[33] dopo la vittoria di un torneo regionale under-12.[18][34].

All'età di 12 anni, Nadal vinse i titoli spagnoli ed europei di tennis nella sua fascia di età, nonostante continuasse a giocare a calcio.[34] A quel punto suo padre gli fece scegliere quale dei due sport continuare, per evitare di danneggiare il suo rendimento scolastico:[34] Rafael scelse il tennis, ma nonostante l'abbandono del calcio giocato, continua tuttora a seguirlo.

Compiuti i 14 anni, dopo essersi messo in mostra vincendo il torneo juniores Les Petits As, la federazione spagnola di tennis gli chiese di lasciare Maiorca per trasferirsi a Barcellona in modo da continuare più efficacemente i suoi allenamenti ma la famiglia di Rafael rifiutò la richiesta, in parte perché temevano che avrebbe influito sulla sua educazione.[34] La decisione di rimanere a Maiorca fece sì che Nadal ricevesse un minore sostegno finanziario da parte della federazione, tuttavia suo padre coprì i costi. Nel maggio del 2001 riuscì a sconfiggere in un match di esibizione sulla terra rossa l'ex-vincitore di Wimbledon Pat Cash.[18] Sempre nel maggio di quell'anno partecipò a uno dei suoi primi tornei internazionali, i Giochi delle Isole, disputatisi proprio nelle "sue" Baleari, contribuendo alla vittoria della medaglia d'oro.[35]

Nadal non ebbe una vera e propria carriera da juniores. Partecipò infatti a pochi degli eventi organizzati dall'ITF, raggiungendo le semifinali del torneo ragazzi di Wimbledon 2002[36] e vincendo tutte le partite disputate per la Coppa Davis Junior.[37][38] Prese parte invece a diversi tornei futures e alcuni Challenger, vinse il suo primo match ATP il 29 aprile 2002 a Maiorca contro il nº 81 del mondo Ramón Delgado, divenne così il nono under-16 a vincere un match nell'era open[1] e a fine stagione era al 200º posto nella classifica mondiale.[39]

2003-2004: i primi anni

Nel 2003 conquistò il suo primo titolo Challenger a Barletta e poche settimane dopo fece l'esordio in un Masters 1000 a Monte Carlo dove, partendo dalle qualificazioni, raggiunse il terzo turno battendo fra gli altri Albert Costa, all'epoca detentore del Roland Garros. Questa performance gli permise di entrare a 16 anni e 10 mesi fra i primi 100 al mondo, secondo più giovane della storia a riuscirci dopo Aaron Krickstein.[37] Saltò il Roland Garros per un infortunio al gomito,[1] ma si riprese in tempo per debuttare a Wimbledon, dove divenne il primo under-18 a raggiungere il terzo turno dopo Boris Becker nel Torneo di Wimbledon 1984.[1] Dopo un mese era fra i top 50 e a fine anno si classificò in 49ª posizione vincendo il premio per il miglior esordiente ATP.[40]

Nel gennaio 2004 raggiunse la sua prima finale ATP ad Auckland, e un mese dopo debuttò in Coppa Davis nel match di primo turno contro la Repubblica Ceca. Perse all'esordio con Jiří Novák in quella che fu e rimane l'unica sconfitta in singolare nella competizione: due giorni dopo ottenne il punto decisivo per la Spagna battendo Radek Štěpánek. Nel torneo Master Series di Miami, dove partiva come ultima testa di serie, ottenne al terzo turno un risultato prestigioso, affrontando e battendo con un doppio 6-3 il numero uno del mondo Roger Federer, e dando così inizio alla più interessante rivalità del tennis contemporaneo. Nei mesi successivi, a causa di una frattura da stress al piede sinistro,[37] fu costretto a saltare praticamente tutta la stagione sulla terra rossa, incluso il Roland Garros. Poco dopo il rientro dalla pausa forzata, in agosto, vinse a Sopot il suo primo titolo ATP, battendo in finale José Acasuso senza perdere un set durante il torneo.

L'anno si chiuse con la finale di Davis contro gli Stati Uniti; Nadal fu scelto al posto di Juan Carlos Ferrero per disputare il secondo match contro il nº 1 americano e nº 2 del mondo Andy Roddick, che pochi mesi prima l'aveva battuto con facilità al secondo turno degli US Open. Rafael perse il primo set al tie-break, ma si aggiudicò i successivi tre; grazie alla sua vittoria e agli altri due punti portati da Carlos Moyá la Spagna conquistò la sua seconda insalatiera e Nadal divenne, a 18 anni e 6 mesi, il più giovane vincitore nella storia del trofeo.[37][41][42] Terminò la stagione al 51º posto della classifica mondiale.

2005: 1º Roland Garros

Il 2005 si aprì con la sconfitta al quarto turno all'Australian Open, in cui perse contro Lleyton Hewitt, che avrebbe poi raggiunto la finale. Due mesi più tardi Nadal arrivò in finale al Masters di Miami dove fu sconfitto, in una rivincita dell'anno precedente, da Roger Federer in cinque set. Questi risultati sono considerati da molti osservatori come il punto di svolta della carriera di Nadal,[43] dato che nei mesi successivi cominciò la scalata alla classifica.

In primavera infatti iniziò il dominio di Rafael sulla terra rossa: con 24 vittorie consecutive infranse il record di Andre Agassi di vittorie per un teenager,[44] conquistando nel giro di due mesi il suo primo Masters di Monte Carlo, gli Internazionali d'Italia e il Torneo Godó. Infine, alla sua prima partecipazione al Roland Garros, nel giorno del suo compleanno sconfisse Federer in semifinale e due giorni più tardi batté in finale Mariano Puerta, conquistando il suo primo torneo del Grande Slam. Nadal divenne così il terzo tennista a vincere uno Slam alla prima partecipazione dopo Mats Wilander nel 1982, e Andre Agassi nell'Australian Open 1995, e il primo teenager a conquistarne uno dall'impresa di Pete Sampras allo US Open 1990. Con questa serie di vittorie si issò fino al 3º posto della classifica ATP.[45]

Tre giorni dopo il trionfo parigino, al torneo di Halle sull'erba, arrivò una brusca battuta d'arresto contro il tedesco Alexander Waske,[46] mentre a Wimbledon fu eliminato al secondo turno per mano del lussemburghese Gilles Müller. Subito dopo il torneo Nadal inanellò una nuova serie di 16 vittorie consecutive in tre tornei diventando, il 25 luglio, il nº 2 del mondo.

La stagione sul cemento iniziò con la vittoria in finale in Canada contro Andre Agassi, primo titolo ATP su questa superficie, mentre agli US Open si arrese nel terzo turno al nº 49 del mondo James Blake; trionfò a Pechino, dove sconfisse in finale Guillermo Coria, e vinse entrambe le partite in singolare contro l'Italia in Coppa Davis. Il mese successivo ottenne la quarta vittoria in un torneo della categoria Masters Series, a Madrid, contro Ivan Ljubičić, la prima sul cemento indoor. Durante la partita, tuttavia, Nadal si infortunò gravemente allo scafoide tarsale del piede sinistro, scoprendo così di avere una malformazione congenita dell'osso. Fu, pertanto, costretto a rinunciare all'esordio al Masters di fine anno di Shanghai, chiudendo la stagione al secondo posto del ranking mondiale, la più alta posizione in classifica a fine anno per uno spagnolo.[47]

Il 2005 fu l'anno della consacrazione: con undici tornei conquistati (Salvador, Acapulco, Monte Carlo, Barcellona, Roma, Open di Francia, Bastad, Stoccarda, Montréal, Pechino, Madrid) su dodici finali disputate (solo Federer fece altrettanto quell'anno), si affermò come il teenager più vincente della storia[48], oltre a stabilire il record di tornei Masters Series vinti in un anno (4, record che ha condiviso con Federer fino ai 5 titoli di Đoković nel 2011). Otto dei tornei vinti si giocarono sulla terra rossa, gli altri sul cemento. Nel corso dell'anno Nadal ottenne 79 vittorie, secondo soltanto alle 81 di Federer; vinse inoltre il Golden Bagel Award grazie ai 12 set vinti per 6-0.[49]

2006: 2º Roland Garros

Nadal al torneo Godó 2006 di Barcellona.

Il 2006 si aprì con il forfait agli Australian Open ancora a causa dell'infortunio allo scafoide.[47] Il ritorno alla vittoria arrivò poche settimane dopo a Dubai, dove sconfisse in finale Federer.

Nadal col trofeo del Roland Garros 2006.

Al ritorno del circuito sui campi di terra rossa europea, Nadal si aggiudicò nuovamente il Masters Series di Monte Carlo, il torneo casalingo di Barcellona, e gli Internazionali d'Italia, battendo nelle finali di entrambi i Masters Series Federer (al Torneo Godó batté Tommy Robredo). A Roma il torneo si concluse con un match deciso al tie-break del quinto set, dopo più di cinque ore di gioco, in cui Nadal annullò ben due match point allo svizzero. Con questi risultati eguagliò il record di 16 vittorie in tornei ATP di un teenager, appartenuto a Björn Borg.[1] L'11 giugno Nadal batté nuovamente il rivale svizzero nella finale del Roland Garros, conquistando il suo secondo torneo dello Slam: la partita vide lo spagnolo vincere per 1-6, 6-1, 6-4, 7-4. Nadal divenne così il primo giocatore a sconfiggere Federer in una finale dello Slam.[50] Inoltre, con il passaggio del primo turno del Roland Garros contro lo svedese Robin Söderling, stabilì il nuovo record di vittorie consecutive sulla terra rossa, 54, superando la striscia dell'argentino Guillermo Vilas: la serie aveva avuto inizio nel 2005 a Monte Carlo.[51]

Sull'erba Nadal si infortunò alla spalla nella partita contro Lleyton Hewitt al torneo del Queen's:[52] costretto a ritirarsi, pose fine a una serie di 26 vittorie consecutive. A Wimbledon Rafael rischiò l'eliminazione al secondo turno per mano dell'americano Robert Kendrick, passato dalle qualificazioni ma, dopo aver annullato due match point, riuscì a vincere al quinto set.[53] Al turno successivo Nadal affrontò e sconfisse in tre set l'ex nº 1 del mondo Andre Agassi, in quella che fu l'ultima partita dell'americano al torneo londinese. Anche nei turni successivi Rafael vinse in tre set, raggiungendo in finale Federer, già detentore del trofeo dal 2003. L'ultimo spagnolo a giocare in finale a Londra era stato Manuel Santana nel 1966. Lo svizzero, nella prima sfida con il rivale sulla sua erba, si prese la rivincita della finale di Parigi, battendo il mancino di Manacor in quattro set (6-0, 7–6(5), 6(2)–7, 6-3). Concluse la stagione senza vincere nessun altro torneo.[1]

2007: 3º Roland Garros

Nadal a Monte Carlo nel 2007.

L'anno iniziò con l'eliminazione in semifinale a Chennai e al primo turno a Sydney, nel primo Slam dell'anno uscì ai quarti di finale per mano del cileno Fernando González, futuro finalista. Dopo una nuova sconfitta ai quarti a Dubai, dove era il campione uscente, riuscì per la prima volta a conquistare il Masters di Indian Wells, battendo in finale Novak Đoković. Il serbo tuttavia si rifece eliminandolo pochi giorni dopo ai quarti del Masters di Miami.

Sulla terra rossa, come sempre, Nadal diede il meglio di sé: al Masters di Monte-Carlo vinse il suo terzo trofeo battendo ancora una volta in finale Roger Federer e confermò poco dopo il suo dominio anche a Barcellona (finale con Guillermo Cañas) e a Roma, sconfiggendo in finale González. Nel corso di questo torneo, inoltre, superò il record di 75 vittorie consecutive su una singola superficie (nel suo caso sulla terra), detenuto in precedenza da John McEnroe sul sintetico. La striscia si interruppe a quota 81 al torneo di Amburgo dove, per la prima volta, Federer riuscì a batterlo sul rosso. Nel frattempo, fra i tornei di Barcellona e Roma, i due si erano affrontati ancora una volta in un match di esibizione a Maiorca, chiamato Battaglia delle Superfici, su un campo per metà in terra rossa e per metà in erba (la superficie preferita da Federer). Anche in questa occasione Nadal era riuscito a imporsi sul rivale svizzero.[54] Nonostante la sconfitta di Amburgo due settimane più tardi Nadal affrontò e sconfisse Federer nella loro seconda finale del Roland Garros. Ottenne dunque per il terzo anno consecutivo il titolo nello Slam rosso (unico tennista dopo Borg nell'era Open), col punteggio di 6-3, 4-6, 6-3, 6-4, cedendo proprio nell'ultima partita l'unico set del torneo, e allungando la sua serie positiva sulla terra parigina a 21 vittorie consecutive.

Sull'erba inglese del Queen's Nadal fu eliminato ai quarti di finale e, esattamente come l'anno precedente, raggiunse la finale di Wimbledon, ancora una volta contro Federer. La partita però seguì un copione ben diverso da quello del 2006: per la prima volta in cinque anni infatti lo svizzero fu costretto a un match di cinque set.[55] Alla fine fu il campione elvetico a prevalere con il punteggio di 7–6(7), 4-6, 7–6(3), 2-6, 6-2, ma la partita mostrò gli enormi progressi fatti da Nadal su questa superficie.[56]

Nel prosieguo di stagione Nadal si aggiudicò il torneo di Stoccarda ma, come l'anno precedente, non brillò nella seconda parte dell'anno: fu eliminato in semifinale a Montréal e al secondo turno a Cincinnati, per poi fermarsi negli ottavi degli US Open per mano del connazionale David Ferrer in 4 set. Chiuse la stagione con la finale del torneo Masters Series di Parigi Bercy (sconfitto dall'argentino David Nalbandian per 6-4, 6-0), e con una nuova semifinale alla Masters Cup di Shanghai (ancora battuto da Federer per 6-4, 6-1), confermandosi al secondo posto del ranking.

2008: 4º Roland Garros, 1º Wimbledon, oro olimpico e numero 1 del mondo

Il 2008 è stato uno degli anni migliori nella carriera del maiorchino: cominciò con la finale a Chennai, dove riuscì a vincere soltanto un game contro il russo Michail Youzhny, e con la prima semifinale agli Australian Open, dove venne sconfitto dalla sorpresa del torneo Jo-Wilfried Tsonga. Arrivato al primo Masters Series di Indian Wells dopo le non brillanti prestazioni di Rotterdam e Dubai, batté Tsonga e Blake prima di soccombere in semifinale a Đoković, che gli successe nell'albo d'oro del torneo, la settimana successiva perse la finale di Miami contro Nikolaj Davydenko.

Dopo aver giocato e vinto in Davis contro Nicolas Kiefer, in aprile si aggiudicò per la quarta volta di fila il Masters Series di Monte Carlo, battendo ancora Federer in finale, nonostante lo svizzero fosse avanti per 4-0 nel secondo set.[57] Il giorno dopo divenne il primo giocatore ad aggiudicarsi nella stessa edizione del torneo singolare e doppio, insieme a Tommy Robredo sconfisse la coppia formata da Mahesh Bhupathi e Mark Knowles con il punteggio di 6-3, 6-3. A Barcellona confermò il poker di Monte Carlo, battendo David Ferrer con il punteggio di 6-1, 4-6, 6-1.

A Roma Nadal uscì al secondo turno, sconfitto dal connazionale Ferrero per 7-5, 6-1, anche a causa di un problema di vesciche al piede.[58] Si riprese però in tempo per vincere per la prima volta ad Amburgo, eliminando in semifinale Đoković e sbarrando la strada al campione uscente Federer in finale. Al Roland Garros trionfò per la quarta volta consecutiva, la prima senza perdere set, battendo in finale il solito Federer. Fu il match più a senso unico fra quelli disputati fra i due negli Slam; Rafael concesse soltanto quattro game all'avversario, chiudendo 6-1, 6-3, 6-0: Federer non subiva un bagel dal 1999.[57] Eguagliò così il primato di Borg, che si impose consecutivamente dal 1978 al 1981 nel torneo francese.

Rafael Nadal con il trofeo della Rogers Cup 2008.

Al torneo del Queen's Nadal si dimostrò competitivo anche sull'erba battendo per 7–6(6), 7-5 Đoković, e diventando il secondo spagnolo a conquistare un torneo su questa superficie dopo la vittoria a Eastbourne di Andrés Gimeno nel 1972.[59] A Wimbledon arrivò ancora in finale dopo aver perso un solo set nel match contro Gulbis, e come nelle ultime tre edizioni si trovò di fronte Federer, che non aveva ancora perso un set nel torneo. Questa partita è considerata da molti la più bella della storia.[60][61][62][63] Per due volte il match fu interrotto dalla pioggia, dapprima nel terzo set sul 5-4 per Federer ma con lo spagnolo avanti due set a zero, poi sul 2-2 e 40 pari nel quinto set, e terminò alle 21:15 GMT, quand'era sul punto di essere sospeso per oscurità. Vinse Nadal per 6–4, 6–4, 6(5)–7, 6(8)–7, 9–7, dopo 4 ore e 48 minuti di gioco ed essersi visto annullare tre match point, di cui due nel tie-break del quarto set. Con questo primo Slam lontano dalla terra rossa Nadal divenne il terzo giocatore dell'era open dopo Rod Laver e Borg a vincere nello stesso anno i tornei Parigi e Londra e interruppe la serie di 65 vittorie consecutive di Federer sull'erba. Il 27 luglio lo spagnolo conquistò anche il Masters di Toronto, battendo in finale il tedesco Nicolas Kiefer con il punteggio di 6-3, 6-2, e avvicinandosi ulteriormente alla vetta del ranking mondiale.

Nel successivo torneo Masters Series di Cincinnati arrivò in semifinale, ma venne sconfitto nettamente da Novak Đoković 6-1, 7-5, fermando a 32 la sua serie di vittorie consecutive. Tuttavia, grazie a questo risultato e alla concomitante e inaspettata sconfitta di Federer al terzo turno, Nadal si assicurò l'aritmetica certezza di diventare, dopo 160 settimane consecutive da nº 2, il ventiquattresimo numero uno del mondo della classifica ATP, terzo spagnolo dopo Juan Carlos Ferrero e Carlos Moyá. A causa dell'inserimento in calendario del torneo olimpico e del conseguente anticipo di quindici giorni dei due Masters Series nordamericani, che provocò un disallineamento nella scadenza dei punteggi, il sorpasso ai danni di Federer avvenne solamente due settimane più tardi, il 18 agosto. La consacrazione come nº 1 arrivò però il giorno precedente, al torneo olimpico di Pechino dove sconfisse il cileno Fernando González per 6-3, 7-6, 6-3 e si aggiudicò la medaglia d'oro,[64] primo tennista spagnolo a trionfare in un'olimpiade.

Sui campi in cemento di Flushing Meadows si presentò come uno dei favoriti e, per la prima volta in carriera, si spinse fino alla semifinale dove fu eliminato da Andy Murray. Nelle settimane successive Rafael contribuì alla vittoria della Spagna in semifinale di Coppa Davis contro gli Stati Uniti. Con il raggiungimento della semifinale al Masters di Madrid, sconfitto dal francese Gilles Simon, Nadal ebbe la matematica certezza di chiudere l'anno in prima posizione nel ranking mondiale, primo spagnolo a riuscirci.[65] Nel torneo Masters Series di Bercy arrivò ai quarti di finale, ma dopo aver perso 6-1 il primo set contro Nikolaj Davydenko si ritirò per un problema al ginocchio.[66] Il 3 novembre annunciò, dal suo sito internet, che non avrebbe preso parte alla Masters Cup di Shanghai, per evitare un peggioramento delle sue condizioni fisiche in vista della finale di Coppa Davis contro l'Argentina, programmata fra il 21 e il 22 novembre. Una settimana più tardi tuttavia Rafael comunicò che non avrebbe potuto partecipare nemmeno a questo torneo, a causa di una tendinite[67]: la squadra spagnola riuscì comunque a imporsi, facendo conquistare il trofeo al nº 1 del mondo per la seconda volta.

2009: la vittoria agli Australian Open

Il 2009 cominciò con il torneo di Doha; al termine del primo incontro (6-0, 6-1 a Fabrice Santoro), Rafael ricevette il premio per la vittoria nell'ATP Tour 2008.[68] Eliminato ai quarti dal francese Gaël Monfils si rifece nel doppio dove, assieme a Marc López, sconfisse il team nº 1 del mondo formato da Daniel Nestor e Nenad Zimonjić, nel primo incontro in una finale fra il nº 1 del singolare e il nº 1 del doppio dal 1990.[69]

Nadal agli Australian Open del 2009.

Nel primo Slam stagionale Nadal riuscì a centrare l'obiettivo mai raggiunto prima della finale, dopo aver sconfitto al quinto set il connazionale Fernando Verdasco in un incontro durato 5 ore e 14 minuti.[70] In finale, dopo un'altra maratona di 4 ore e 23 minuti, e con i parziali di 7-5, 3-6, 7–6(3), 3-6, 6-2, sconfisse Federer, conquistando il suo primo Slam sul cemento. Con questa vittoria, Nadal fu il primo spagnolo a trionfare in Australia, e il quarto tennista a vincere uno Slam su ogni superficie.

Sconfitto in finale al torneo di Rotterdam dallo scozzese Andy Murray,[71] Nadal saltò l'impegno successivo nel torneo di Dubai,[72] rientrando solo a marzo per il primo turno di Coppa Davis, dove sulla terra rossa di Benidorm batté la Serbia di Tipsarević e Đoković. Nei tornei del World Tour tornò al successo conquistando il Masters di Indian Wells dove, dopo essere stato costretto ad annullare cinque match point al terzo turno contro David Nalbandian, sconfisse Murray in finale con un netto 6-1, 6-2 senza concedere palle break, in una partita condizionata dal forte vento.[73] Nel secondo Masters 1000 di Miami venne eliminato nei quarti di finale dall'argentino Juan Martín del Potro con il punteggio di 6-4, 3-6, 7–6(3), dopo aver insolitamente sprecato un vantaggio di 3-0 nel terzo set. Durante il torneo Nadal iniziò ad avvertire le prime fitte di dolore alle ginocchia, causate da una tendinite che condizionò fortemente la parte centrale della sua stagione.[74]

Al rientro in Europa vinse ancora sulla terra rossa di Monte Carlo, battendo in finale Đoković (6-3, 2-6, 6-1)[75] e diventando il primo tennista capace di vincere lo stesso torneo Masters 1000 per cinque volte consecutive. La settimana successiva ottenne il quinto successo di fila anche al Torneo Godó dove, nella replica della finale 2008, sconfisse David Ferrer per 6-2, 7-5.[76] Agli Internazionali di Roma lo spagnolo si riprese lo scettro perduto l'anno precedente, affrontando con successo il campione uscente Đoković per la seconda volta in un mese (7–6(2), 6-2) e diventando il primo tennista a vincere per quattro volte il torneo italiano.[77] Conquistò così il 15º Masters della carriera, staccando Federer, allora fermo a 14 titoli. Lo svizzero tuttavia lo riagguantò nel giro di una settimana, battendolo in finale a Madrid per 6-4, 6-4, e interrompendo la striscia di 33 vittorie sul rosso dello spagnolo. La semifinale di quello stesso torneo, vinta al tie-break del terzo set contro Đoković e durata 4 ore e 3 minuti, divenne il match sui 3 set più lungo della storia.[78] Allo slam parigino Nadal partecipò partendo da grande favorito.[79] Al terzo turno, con la vittoria sull'australiano Lleyton Hewitt, stabilì il record assoluto di vittorie consecutive nel torneo (30, superando Chris Evert fermatasi a quota 29, e Borg a 28). Al quarto turno, tuttavia, venne sconfitto a sorpresa dallo svedese Robin Söderling (6-2, 6(2)–7, 6-4, 7–6(2)), fermandosi a 31 partite vinte di fila nello Slam sul rosso; si trattò della prima sconfitta in carriera di Nadal in un match a 5 set sul campo di terra rossa, dopo 48 vittorie in 48 partite. Si spezzò così il sogno di vincere il torneo parigino per la quinta volta consecutiva, superando Borg (e se stesso), fermo a quota 4. Il torneo lo vinse Federer, che con il Roland Garros chiuse il suo Career Grand Slam.

Dopo la dura sconfitta di Parigi Nadal annunciò la sua assenza al torneo del Queen's a causa della tendinite alle ginocchia.[80] A Londra per allenarsi sull'erba, fu sconfitto dall'australiano Lleyton Hewitt e dallo svizzero Stanislas Wawrinka in due match di esibizione all'Hurlingham Club[81], e il 19 giugno, a causa del persistere della tendinite, arrivò la sofferta decisione di ritirarsi da Wimbledon, rinunciando alla difesa del titolo.[74][82] Il 5 luglio, con la vittoria di Federer nel torneo londinese, Nadal perse la prima posizione nel ranking a favore dello svizzero, tornando al nº 2.

Il rientro arrivò soltanto 70 giorni dopo alla Rogers Cup di Montréal,[83] dove Nadal tentò senza successo di ripetere la vittoria dell'anno precedente, fermandosi ai quarti contro del Potro.[84] Il giorno seguente, con la vittoria di Andy Murray in semifinale, venne scalzato proprio dallo scozzese dalla seconda posizione nella classifica ATP, sotto la quale non scendeva dal 2005. Al successivo Masters di Cincinnati venne eliminato in semifinale da Novak Đoković col punteggio di 6-1, 6-4, ma subì uno strappo a un muscolo addominale, che influì sulla sua resa al servizio.[74] Allo US Open arrivò in semifinale bissando il risultato dell'anno precedente ma ancora una volta fu sconfitto dal futuro vincitore del torneo, che in quell'edizione fu Juan Martin del Potro, col punteggio di 6-2, 6-2, 6-2. Tuttavia, grazie alla battuta d'arresto di Murray al quarto turno, riuscì ugualmente a riprendere la seconda posizione nel ranking. Al Masters di Shanghai giunse senza troppi problemi in finale, dove però venne sconfitto da Nikolaj Davydenko, mentre a Bercy si arrese in semifinale a Novak Đoković. Dopo aver disputato la Masters Cup, nella quale perse tutti e tre gli incontri del round robin senza vincere nemmeno un set, chiuse la stagione aiutando la Spagna a conquistare la sua quarta insalatiera sulla terra rossa di Barcellona, battendo nel primo incontro di singolare Tomas Berdych per 7-5, 6-0, 6-2. Terminò l'anno in seconda posizione del ranking, ancora una volta dietro a Roger Federer.

2010: 5º Roland Garros, 2º Wimbledon, 1º US Open e ritorno al numero 1

Il 2010 ebbe inizio con una finale a Doha, dove venne battuto in 3 set da Nikolaj Davydenko dopo aver sprecato due match point nel secondo set della partita. Due settimane dopo partecipò agli Australian Open in qualità di campione uscente e la sua corsa si interruppe al cospetto di Andy Murray nei quarti di finale[85], sconfitta che gli fece perdere la seconda posizione nel ranking ATP.

A causa di un riacutizzarsi del problema ai tendini delle ginocchia fu costretto a prendersi una pausa di un mese,[86] e si ripresentò al tennis giocato nei due Masters 1000 primaverili americani. Sia a Indian Wells che a Miami dovette però fermarsi alle semifinali, dopo aver ceduto rispettivamente ad Ivan Ljubičić e ad Andy Roddick. Si aggiudicò però in coppia con Marc López il torneo di doppio di Indian Wells.

Rafael Nadal al Mutua Madrileña Madrid Open 2010.

La stagione su terra rossa si aprì con la sesta vittoria consecutiva nel torneo di Monte Carlo, che rappresentò per Nadal il punto di svolta della stagione.[74] Nel corso del torneo monegasco Nadal lasciò ai suoi avversari appena 14 games e nessun set in cinque incontri; in finale sconfisse Fernando Verdasco con il secco punteggio 6-0, 6-1. Grazie a questa vittoria Nadal divenne il primo giocatore dell'era open ad aggiudicarsi un torneo per sei volte consecutive. La settimana seguente rinunciò a partecipare al torneo di Barcellona, dove deteneva il titolo dal 2005, per recarsi a Vitoria e sottoporsi a una terapia mirata a eliminare la tendinite alle ginocchia. L'intervento ebbe successo, e il dolore scomparve completamente.[74]

Agli Internazionali d'Italia raggiunse la quinta finale, lasciando per strada un solo set nella semifinale contro Ernests Gulbis: in un match interrotto per due volte dalla pioggia si impose 7-5, 6-2 su David Ferrer, conquistando il suo quinto titolo romano. Al successivo torneo di Madrid ancora una volta perse soltanto un set in semifinale contro il connazionale Nicolás Almagro. In finale superò in due set Federer e con questo successo divenne il primo giocatore nella storia ad aggiudicarsi i tre Masters sulla terra rossa nello stesso anno. Inoltre superò il record di Agassi di 17 Masters 1000 vinti in carriera, e riguadagnò la seconda posizione nel ranking mondiale.[87]

Al Roland Garros riuscì per la quinta volta in carriera a conquistare la finale, dove incontrò Robin Söderling, unico giocatore capace di batterlo nello Slam parigino. Nadal vendicò la sconfitta dell'anno precedente, imponendosi per 6-4, 6-2, 6-4 e conquistando il quinto titolo. Per la seconda volta dopo il 2008 fu inoltre capace di aggiudicarsi il torneo senza perdere nemmeno un set e, grazie alla contemporanea sconfitta di Federer nei quarti di finale, Nadal riconquistò il vertice della classifica mondiale e si qualificò per primo al Master di fine anno. Infine, con il trionfo di Parigi, Nadal divenne il primo giocatore della storia a realizzare il cosiddetto Clay Slam o Slam rosso, avendo vinto nello stesso anno tutti i tornei maggiori sulla terra rossa (Monte Carlo, Roma, Madrid, Roland Garros)[1].[88]

Nel suo primo torneo sull'erba dal 2008, il Queen's, venne eliminato ai quarti dal connazionale Feliciano López, mentre a Wimbledon si presentò come testa di serie nº 2. Non senza qualche difficoltà Nadal riuscì a raggiungere la sua quarta finale dei Championships, dove si trovò di fronte Tomáš Berdych, giustiziere ai quarti di Federer e in semifinale di Đoković. Il ceco, alla sua prima finale Slam, non riuscì a opporre resistenza: con il punteggio di 6-3, 7-5, 6-4 Nadal conquistò per la seconda volta il torneo londinese.

Nadal al Torneo di Wimbledon 2010.

Dopo la pausa estiva, al torneo di Toronto Nadal disputò sia il singolare che il doppio. In quest'ultimo partecipò in coppia con il numero 2 del mondo Đoković: non accadeva da 34 anni (dai tempi di Connors/Ashe) che i primi due giocatori della classifica di singolare disputassero insieme un torneo di doppio. La coppia venne tuttavia eliminata al primo turno dalle wild card canadesi Vasek Pospisil e Milos Raonic. Nel singolare invece raggiunse la semifinale, ma venne sconfitto da Murray in due set. Anche a Cincinnati Nadal uscì prematuramente di scena, battuto ai quarti da Baghdatis. Allo US Open però lo spagnolo dettò legge: raggiunta la sua prima finale a New York, affrontò e sconfisse Novak Đoković con il punteggio di 6-4, 5-7, 6-4, 6-2, perdendo l'unico set del torneo nell'atto conclusivo e subendo appena 5 break in 7 incontri.[89] Con questa vittoria Nadal divenne il primo della storia a vincere nello stesso anno solare 3 prove dello Slam su 3 superfici diverse (terra rossa, erba e cemento)[90], il più giovane giocatore dell'era open a completare il Career Grand Slam e allo stesso tempo il Career Golden Slam.

Dopo una breve pausa per lo spagnolo iniziarono tre settimane di intensa trasferta asiatica. Al torneo di Bangkok, cui partecipò per la prima volta, venne eliminato in semifinale da Guillermo García López per 2-6, 7–6(3), 6-3 dopo non aver sfruttato 24 palle break.[91] Lo spagnolo esordì al torneo di Tokyo, e conquistò il settimo titolo della stagione dopo aver sconfitto in finale Gaël Monfils per 6-1, 7-5. A Shanghai venne eliminato al terzo turno da Jürgen Melzer e si interruppe quindi, con questa centesima sconfitta in carriera (su 568 partite), la striscia di 21 quarti di finale consecutivi nei Masters 1000 iniziata ad Amburgo nel 2008.

All'ultimo Masters di Parigi-Bercy lo spagnolo non si presentò per una lieve tendinite alla spalla sinistra,[92] e tornò in campo dopo un mese di inattività all'ATP World Tour Finals di Londra. Qui per la prima volta in carriera raggiunse la finale, dopo aver vinto tutte le partite del suo round robin e aver eliminato in semifinale Murray in un match fra i più belli dell'anno.[93] Nell'atto conclusivo però si arrese a Federer, che lo batté per 6-3, 3-6, 6-1, impedendogli di conquistare l'unico titolo di alto livello ancora assente dal suo palmarès.[94] Durante il torneo gli venne anche assegnato lo Stefan Edberg Sportsmanship Award, premio per la sportività conferito grazie al voto degli altri tennisti e degli addetti ai lavori, insieme a quello per la prima posizione nel ranking ATP.[95] Qualche settimana dopo divenne il nuovo campione del mondo ITF,[96] il giornale L'Équipe lo nominò Campione dei campioni 2010[97] e il giornale Marca sportivo dell'anno e del decennio.[98]

2011: 6º Roland Garros

Nadal al Roland Garros 2011.

Inizia la stagione vincendo il doppio di Doha in coppia con Marc López, battendo il duo italiano Bracciali/Seppi e conquistando il titolo per la terza volta in carriera. Agli Australian Open la sua corsa si interruppe ancora una volta ai quarti di finale, causa infortunio.[99] Durante la pausa, si reca ad Abu Dhabi per ritirare il Laureus Sportsman of the Year Award, assegnatogli per i successi nella stagione 2010.[100] Tornò in campo in Coppa Davis dove contribuì alla vittoriosa trasferta della Spagna per 4-1 contro il Belgio sul cemento di Charleroi.[101]

Nella prima parte della stagione Nadal si scontrò più volte con Đoković in finale, uscendone sempre sconfitto (Indian Wells, Miami,[102] Madrid, Roma. In compenso si aggiudicò Monte Carlo,[103] Barcellona e Roland Garros: a Parigi superò Federer in finale eguagliando il record di sei successi di Björn Borg nel torneo parigino.

Negli Slam di Londra e New York fu nuovamente Đoković a superarlo all'atto conclusivo.[104]). Nella semifinale di Coppa Davis contro la Francia, Nadal vinse entrambi i suoi singolari contro Richard Gasquet e Jo-Wilfried Tsonga regalando la finale alla Spagna. Tentò quindi di difendere il titolo a Tokyo ma dovette arrendersi a Andy Murray che lo superò per 3-6, 6-2, 6-0 infliggendogli la settima sconfitta stagionale in finale. Durante le Finals subisce la più severa sconfitta in carriera da Roger Federer con un 6-3, 6-0[105], la successiva battuta d'arresto contro Jo-Wilfried Tsonga ne decreta l'eliminazione dal torneo.[106] L'ultima apparizione della stagione è sulla terra rossa dello Stadio Olimpico de la Cartuja di Siviglia per la finale di Coppa Davis contro l'Argentina. Nadal, dopo aver sconfitto Juan Mónaco nella partita d'esordio, ottenne il punto decisivo battendo del Potro in un match durato 4 ore e 7 minuti e terminato col punteggio di 1-6, 6-4, 6-1, 7–6(0), regalando alla Spagna la quinta insalatiera della sua storia.[107]

Chiuse una stagione da lui definita molto complicata[108] al secondo posto del ranking ATP alle spalle di Novak Đoković.

2012: 7º Roland Garros e infortunio al ginocchio

Dopo la sconfitta in semifinale contro Gaël Monfils a Doha, Nadal scese in campo a Melbourne dove raggiunse in semifinale Roger Federer per la 27ª sfida tra i due rivali, la prima dal 2005 a non disputarsi in una finale. Battendo lo svizzero con il punteggio di 6(5)–7, 6-2, 7–6(5), 6-4, Nadal conquistò la sua quarta finale consecutiva in tornei dello Slam (impresa riuscita soltanto a quattro giocatori nella storia del tennis), la seconda in carriera in Australia. A impedirgli un secondo trionfo a Melbourne fu Novak Đoković che, nella terza finale slam consecutiva tra i due giocatori, si impose con il punteggio di 5-7, 6-4, 6-2, 65-7, 7-5 in 5 ore e 53 minuti di gioco, l'incontro più lungo nella storia degli Australian Open e la finale più lunga nei tornei del Grande Slam.[109]

Il 16 febbraio venne ufficialmente nominato portabandiera per la Spagna alle Olimpiadi di Londra, come già preannunciato da re Juan Carlos.[110][111]

Nadal a Parigi nel 2012

A marzo scese in campo a Indian Wells, dove si arrese in semifinale a Roger Federer, nello stesso torneo si aggiudicò la prova di doppio insieme a Marc López, battendo in finale gli americani John Isner e Sam Querrey. A Miami giunse nuovamente in semifinale ma un nuovo problema al ginocchio, che lo penalizzò pesantemente nel finale di stagione, lo costrinse al forfait dall'incontro con Andy Murray.[112][113]

Le soddisfazioni arrivarono sulla terra rossa: nel torneo di Monte Carlo, tornò a battere Novak Đoković dopo sette sconfitte consecutive. Per Nadal fu l'ottavo titolo consecutivo nel Principato diventando così il primo giocatore nella storia del tennis ad aver vinto lo stesso torneo per otto anni consecutivi.[114] Nuovo successo anche al torneo Godó dove in finale superò David Ferrer sollevando il trofeo per la settima volta. Fu sorprendente la sua uscita di scena sulla terra blu di Madrid dove venne sconfitto, per la prima volta dopo 14 sfide dirette, dal connazionale Fernando Verdasco col punteggio di 3-6, 6-3, 5-7. La sconfitta e la concomitante vittoria del torneo da parte di Roger Federer, gli costò la seconda posizione nella classifica ATP.[115] Agli Internazionali d'Italia andò in scena la replica della finale di Monte Carlo, con Nadal che conquistò il titolo per la sesta volta superando Novak Đoković con il punteggio di 7-5, 6-3. Grazie a questo successo riguadagnò la seconda posizione in classifica ATP, scavalcando Roger Federer.[116]

Il 2012 fu l'anno del settimo trionfo al Roland Garros. Nadal arrivò in finale cedendo solo 35 game e nessun set. Per la prima volta nella storia del tennis gli stessi giocatori si incontrarono in quattro finali Slam consecutive ma, a differenza delle finali precedenti, l'esito fu favorevole a Nadal che si impose in un incontro interrotto due volte dalla pioggia e terminato il lunedì, con il punteggio di 6-4, 6-3, 2-6, 7-5. Superò il record maschile di 6 vittorie a Parigi, detenuto a pari merito con Borg, eguagliando a livello assoluto i 7 successi di Chris Evert.[117]

La sua stagione sull'erba partì dal torneo di Halle, preferito stavolta al Queen's.[118] In Germania, Nadal si fermò ai quarti di finale perdendo, per la prima volta in 9 confronti diretti, dal tedesco Philipp Kohlschreiber. A Wimbledon uscì clamorosamente di scena al secondo turno per mano del ceco Lukáš Rosol, nº 100 al mondo, col punteggio di 6(9)–7, 6-4, 6-4, 2-6, 6-4.[119] Fu l'ultimo incontro della stagione 2012 di Nadal che il 19 luglio annunciò infatti il ritiro dalle Olimpiadi di Londra e cancellò la propria partecipazione da tutti i tornei ancora da disputare.[120][121][122] Il motivo fu una rottura parziale del tendine rotuleo unita a una contemporanea infiammazione dei tessuti del ginocchio sinistro (nota come sindrome di Hoffa).[113][123]

L'assenza dalle gare gli costò due posizioni in classifica e chiuse l'anno al nº 4, alle spalle di Novak Đoković, Roger Federer ed Andy Murray.

2013: 8º Roland Garros, 2º US Open e 5 Masters 1000 in stagione

Nadal al BNP Paribas Open 2013.

A causa di un virus saltò gli Australian Open[124], ma iniziò la stagione con un'inusuale serie di tornei in sudamerica che gli garantirono il successo a São Paulo e Acapulco. Tornò alla vittoria anche negli Stati Uniti con il trionfo ad Indian Wells – primo torneo sul cemento dopo tre anni[125] per poi passare all'amata terra battuta dove conquista in sequenza: Barcellona, Madrid, Roma e il Roland Garros.[126] Sul rosso di Monte Carlo si interruppe la serie di 46 incontri e otto titoli consecutivi nel Principato per mano di Novak Đoković che ha la meglio per 6-2, 7–6(1).[127]

A Wimbledon uscì di scena al turno d'esordio per mano del belga Steve Darcis che lo sconfisse in tre set per 7–6(4), 7–6(8), 6-4,[128] interrompendo una striscia di 22 incontri vinti consecutivamente da Nadal.

L'estate americana portò una serie di successi fuori dal comune, triofò a Montréal[129], a Cincinnati e infine a New York.[130] Per Nadal fu la tredicesima vittoria in un torneo del Grande Slam e divenne il terzo uomo a completare il Summer Slam a distanza di dieci anni dall'impresa di Roddick nell'estate 2001.

A ottobre disputa l'ATP 500 di Pechino dove, raggiungendo la finale, riuscì a strappare la prima posizione mondiale a Novak Đoković che, tuttavia, si impose in 2 set nell'ultimo atto del torneo.[131] Dopo oltre due anni, tornò quindi in vetta al ranking mondiale da dove era stato scalzato dallo stesso Đoković, alle ATP Finals di Londra ha la certezza matematica di chiudere l'anno da nº 1 per la terza volta in carriera dopo il 2008 e il 2010.[132] In semifinale affrontò Roger Federer, nella 32ª edizione del classico, battendolo per 7-5, 6-3. Nella sua seconda finale in carriera al Masters fu l'altro grande rivale, Novak Đoković, a impedendirgli di conquistare uno dei pochi grandi trofei ancora assenti dalla sua bacheca.

Nel 2013 conquistò 10 titoli con un guadagno di 14 570 935 dollari in montepremi, nuovo record assoluto, e chiuse la stagione in vetta al ranking ATP.

2014: 9º Roland Garros

Nel 2014 ottenne la prima vittoria in assoluto nel torneo di Doha grazie al successo in finale su Gaël Monfils, agli Australian Open raggiunse la finale con Wawrinka, ma, vittima di un infortunio alla schiena,[133] non poté opporre resistenza al tennista elvetico che per la prima volta vinse una prova dello Slam.

Rafael Nadal nel 2014

Si aggiudicò il torneo di Rio de Janeiro e, dopo 9 finali consecutive, venne eliminato nei quarti di Monte Carlo dal connazionale David Ferrer, che non lo batteva sulla terra da 10 anni.[134] Nei mesi successivi ottenne il Masters 1000 di Madrid e il Roland Garros, nono successo parigino e il 14º titolo del Grande Slam con cui eguagliò i successi di Pete Sampras.[135]

A Wimbledon Nick Kyrgios lo eliminò agli ottavi con il punteggio di 7–6(5), 5-7, 7–6(5), 6-3. Un infortunio al polso gli fece saltare la stagione sul cemento (inclusi gli US Open)[136] e al rientro in campo venne colto da un attacco di appendicite che gli precluse[137] il rendimento negli ultimi tornei dell'anno: saltò anche le ATP Finals per sottoporsi il 3 novembre a un intervento di appendicectomia.[138] Terminò anticipatamente la stagione al nº 3 della classifica mondiale.

2015

La stagione iniziò con una vittoria nel doppio dell'ATP 250 di Doha in coppia con Juan Mónaco, battendo gli austriaci Philipp Oswald e Julian Knowle.[139] Agli Australian Open, Tomáš Berdych lo escluse dal torneo con il punteggio di 6-2, 6-0, 7-6. Nel corso della stagione vinse i titoli di Buenos Aires, Stoccarda e Amburgo, unico titolo sulla terra rossa della stagione: al Roland Garros uscì per mano di Đoković ai quarti di finale e a Wimbledon venne eliminato dal tedesco Dustin Brown.

Agli US Open, Fabio Fognini sconfisse lo spagnolo col punteggio di 6-3, 6-4, 4-6, 3-6, 4-6: non era mai successo che lo spagnolo si facesse rimontare da un vantaggio di due set a zero.[140] Alle ATP World Tour Finals partecipò come quinta testa di serie e, dopo aver superato il girone da imbattuto, venne sconfitto da Novak Djokovic con un doppio 6-3. Concluse la stagione al nº 5 della classifica mondiale, superando Berdych, ma senza aver vinto nessun titolo del Grande Slam o Masters 1000 (prima volta dal 2004).

2016: 2º oro olimpico

Nadal a Indian Wells nel 2016

Cominciò la stagione cambiando modello di racchetta e passando a un tipo di attrezzo simile al prototipo sperimentato nel 2015 al torneo di Monte Carlo.

Debuttò come testa di serie nº 5 agli Australian Open ma venne eliminato all'esordio, prima volta in carriera in questo torneo, per mano del connazionale Fernando Verdasco, in 5 set, dopo 4 ore e 41 minuti di match. Durante la stagione sulla terra rossa, s'impose a Monte Carlo e Barcellona, ritirandosi al terzo turno del Roland Garros.

Dopo il ritiro in Francia, Nadal annunciò la sua mancata partecipazione ai tornei del Queen's e di Wimbledon,[141] cui fece seguito la cancellazione dalla Rogers Cup. Confermò, invece, la presenza ai Giochi Olimpici di Rio 2016 (col ruolo di portabandiera della nazionale spagnola) sia in singolare sia in doppio, in coppia con Marc López. Decise invece di non prendere parte alla prova di doppio misto, dove era iscritto con Garbiñe Muguruza, a causa della stanchezza accumulata nelle altre due specialità.[142][143] Battendo il brasiliano Thomaz Bellucci nei quarti di finale del singolare, Nadal centrò la vittoria numero 800 in carriera, diventando l'ottavo giocatore della storia a raggiungere tale traguardo. Il 12 agosto insieme a Marc López vinse la medaglia d'oro nel doppio maschile, battendo in finale i romeni Florin Mergea e Horia Tecău. Nella semifinale del singolare venne sconfitto dall'argentino Juan Martin del Potro, nell'incontro più spettacolare dell'Olimpiade, dopo 3 ore di gioco, per 7-5, 4-6, 6-7.

Agli US Open uscì agli ottavi di finale per mano del giovane francese Lucas Pouille, chiudendo anticipatamente la stagione con soli 2 titoli in bacheca.

Per la prima volta dal 2004 Nadal non figurò tra i primi 5 giocatori del mondo alla fine dell'anno (9).[144]

2017: 10º Roland Garros, 3º US Open e ritorno al numero 1 del mondo

Il 2017 fu l'anno della sua rinascita tennistica. Cominciò la stagione conquistando il classico torneo d'esibizione di Abu Dhabi, dove batté in finale il belga David Goffin per 6-4, 7-6, diventando il giocatore più vincente della storia del torneo (4 volte: 2010, 2011, 2016, 2017). Agli Australian Open scese in campo come nona testa di serie e raggiunse la finale dove, in un'inaspettata finale col rivale di sempre Federer, venne sconfitto al quinto set per 4-6, 6-3, 1-6, 6-3, 3-6.

Sulla terra rossa s'impose a Monte-Carlo, a Barcellona, dove gli venne intitolato il campo centrale diventando così il primo tennista a giocare su un campo a suo nome,[145] Madrid e infine al Roland Garros dove, battendo Wawrinka, tornò a vincere uno Slam dopo tre anni.

Nadal durante gli Open di Francia 2017.

La sua stagione sull'erba iniziò con il forfait al Queen's, con l'obbiettivo di recuperare al meglio la condizione fisica in vista del torneo di Wimbledon. Ai Championships venne sconfitto negli ottavi di finale in cinque set da Gilles Müller. Durante la Rogers Cup tornò al primo posto nel ranking ATP a distanza di tre anni e a New York ebbe la meglio su Kevin Anderson in finale, conquistando il suo terzo US Open. Nella parte finale della stagione vinse la prima edizione della Laver Cup e il China Open, alle ATP Finals si ritirò dopo il primo incontro disputato, complice anche l'infortunio al ginocchio destro.

Con sei titoli vinti di cui 2 Slam, 2 Masters 1000 e 2 ATP 500, chiuse una delle stagioni migliori della sua carriera al primo posto del ranking mondiale.

2018: 11º Roland Garros

Prese parte agli Australian Open, nel corso del torneo si assicurò il primo posto nel ranking ATP pur ritirandosi nei quarti di finale contro Cilić sul punteggio di 6-3, 3-6, 7-6, 2-6, 0-2 a favore del croato.[146] Il periodo di recupero lo costrinse a saltare i primi Masters 1000 della stagione e a cedere la prima posizione a Federer. Il 2 aprile tornò in vetta alla classifica per la quinta volta, primo nella storia a riuscirci.

La stagione sul rosso segnò il ritorno di Nadal nel circuito ATP dopo due mesi e mezzo di stop: vinse a Monte Carlo, Barcellona e Roma, mentre a Madrid stabilì il record di set vinti consecutivamente su una singola superficie, 50, migliorando il record assoluto di McEnroe.[147]

Tornò al Roland Garros da grande favorito per la vittoria e confermò i pronostici sconfiggendo Thiem in finale per 6-4, 6-3, 6-2; fu l'undicesimo Roland Garros vinto e lo Slam numero 17 in carriera. A Wimbledon si fermò in semifinale dopo cinque ore contro Đoković, sul cemento si aggiudicò la Rogers Cup di Toronto ma fu costretto al ritiro durante la semifinale degli US Open dopo aver perso i primi due set contro Del Potro.[148]

Rafael Nadal in azione al servizio agli US Open 2018.

Ulteriori accertamenti evidenziarono una lesione al tendine rotuleo destro, che lo tenne fuori per un mese, costringendolo a rinunciare alla semifinale di Coppa Davis contro la Francia, oltre che all'ATP 500 di Pechino e al Masters 1000 di Shanghai. Il rientro, inizialmente programmato per il Masters 1000 di Parigi-Bercy, venne più volte rimandato fino a costringerlo all'ennesimo forfait alle ATP Finals. Concluse la stagione in anticipo al secondo posto del ranking mondiale dovendo sottoporsi a un intervento chirurgico per la rimozione di un frammento nell'articolazione della caviglia destra.[149]

2019: 12º Roland Garros, 4º US Open e ritorno al numero uno

Dopo aver dato forfait a Brisbane, si presentò all'Australian Open dove, senza perdere un set, raggiunse la finale[150]; nell'incontro per il titolo venne sconfitto dal nº 1 al mondo Djokovic per 3-6, 2-6, 3-6. Tornò in campo ad Acapulco dove venne sorpreso da Nick Kyrgios, futuro vincitore del torneo, al secondo turno. Al Masters 1000 di Indian Wells giunse in semifinale senza perdere set ma si ritirò prima di scendere in campo a causa di un fastidio al tendine rotuleo del ginocchio destro.[151]

Si fermò alle semifinali di Monte Carlo, Barcellona e Madrid, tornando alla vittoria sulla terra rossa solo agli Internazionali d'Italia con un 6-0, 4-6, 6-1 inflitto a Djokovic in finale: la vittoria gli valse il primo titolo stagionale e il trentaquattresimo Master 1000 in carriera. Agli Open di Francia giunse in finale dopo avere battuto Federer nel turno precedente; l'ultimo atto lo vide contrapposto a Thiem in una rivincita dell'anno precedente. La sfida con l'austriaco si concluse con la vittoria di Nadal in quattro set, fu il suo diciottesimo torneo del Grande Slam e divenne il primo tennista, di qualsiasi genere, a vincere per 12 volte lo stesso Major.

A Wimbledon si arrese a Roger Federer in semifinale, l'elvetico ebbe la meglio nel quarantesimo e ultimo incontro nella rivalità iniziata oltre quindici anni prima, tornò alla vittoria nel Masters 1000 di Montréal dove superò in finale Daniil Medvedev. Si ritirò dal torneo di Cincinnati prima di scendere in campo per rifiatare in vista degli US Open[152]. A Flushing Meadows avanzò fino alla finale concedendo un solo set nel percorso, nell'incontro per il titolo affrontò Daniil Medvedev, il russo rimontò uno svantaggio di due set a zero ma alla fine Nadal ne uscì vincitore con il punteggio di 7-5, 6-3, 5-7, 4-6, 6-4. Partecipò quindi alla Laver Cup ma dopo aver superato Milos Raonic si ritirò a causa di un infortunio che gli fece saltare tutta la tournée asiatica[153]. Tornò in campo a Parigi dove, dopo aver raggiunto la semifinale senza perdere alcun set, venne costretto al ritiro per uno stiramento agli addominali[154]; nonostante il ritiro il 4 novembre tornò numero uno del ranking. Alle ATP Finals venne inserito nel gruppo Andre Agassi con Medveded, Tsitsipas e Alexander Zverev, nella prima giornata venne sconfitto dal campione uscente Zverev col punteggio di 6–2, 6–4 mentre contro Medvedev rimontò uno svantaggio di 5–1, nel terzo set, annullando anche un match point e si impose col punteggio di 6(3)–7, 6–3, 7–6(4). Chiuse il girone al terzo posto, battendo in rimonta Tsitsipas, futuro vincitore del torneo, per 6(4)–7, 6–4, 7–5 venendo eliminato.

Rafael Nadal in azione alle ATP Finals 2019.

In conclusione della stagione conquistò la sua quinta Coppa Davis, vincendo tutti i suoi incontri sia in singolare sia in doppio, e diventò, a pari merito con Rod Laver, John McEnroe e Robert Lutz, il terzo tennista più titolato del mondiale a squadre, dopo Roy Emerson e Stan Smith, rispettivamente con otto e sette successi.[37][41][42][155]

2020: 13º Roland Garros

Iniziò la stagione disputando la prima edizione della ATP Cup in rappresentanza della squadra spagnola, gli iberici avanzarono fino all'incontro per il titolo ma vennero sconfitti dalla Serbia di Novak Đoković.

Agli Australian Open si fermò ai quarti di finale contro Dominic Thiem, subendo la sua sconfitta numero 200 in carriera, e il 3 febbraio venne superato in cima alla classifica da Novak Đoković, vincitore a Melbourne.

Tornò in campo al torneo di Acapulco e se lo aggiudicò per la terza volta in carriera, fu la prima edizione del torneo vinta su campi in cemento e durante i sei incontri disputati non concesse set agli avversari. Dopo il lungo stop dovuto alla pandemia di COVID-19, annunciò che non avrebbe partecipato agli US Open[156], scese in campo agli Internazionali d'Italia che si tennero insolitamente a settembre e venne sconfitto nei quarti di finale da Diego Schwartzman col punteggio di 6–2, 7–5.

Per la prima volta in carriera partecipò al Roland Garros senza aver vinto alcun titolo sulla terra ma, nonostante le differenze nel clima autunnale e nell'introduzione del tetto retrattile sul Court Philippe Chatrier, riuscì a raggiungere la tredicesima finale a Parigi senza cedere set. Nell'incontro per il titolo ebbe la meglio su Novak Đoković col punteggio di 6–0, 6–2, 7–5, nonostante il risultato netto fu un incontro molto combattuto e durato quasi tre ore, con questo 13º Roland Garros migliorò il suo stesso record, fu la quarta occasione in cui riuscì a vincere il torneo senza concedere set agli avversari ed eguagliò il record di 20 tornei del Grande Slam vinti in carriera, precedentemente detenuto in solitaria da Federer. Divenne anche il 3º tennista della storia dopo Ken Rosewall e Đoković a vincere uno Slam in 3 decenni diversi, fu inoltre il primo giocatore di entrambi i sessi ad aver vinto per 13 volte uno stesso torneo, con un bilancio di 100 vittorie e due sole sconfitte.

Sconfiggendo Feliciano López all'esordio nel torneo di Parigi Bercy ottenne la millesima vittoria nel circuito ATP (quarto di sempre a riuscirci dopo Jimmy Connors, Ivan Lendl e Roger Federer) alle successive ATP Finals venne inserito nel Gruppo Londra 2020 con Dominic Thiem, Stefanos Tsitsipas e Andrej Rublëv e grazie al successo sugli ultimi due riuscì ad arrivare fino alle semifinali per la prima volta in cinque anni; a negargli l'accesso alla sua terza finale in carriera fu Daniil Medvedev che lo sconfisse in rimonta per 6–3, 6(4)–7, 3–6.

2021

Scese in campo agli Australian Open e avanzò fino ai quarti di finale dove, dopo essersi portato avanti due set a zero, venne rimontato e sconfitto da Stefanos Tsitsipas; fu la seconda volta in carriera in cui Nadal non riuscì a sfruttare un vantaggio di due set. Rinunciò ai tornei di Rotterdam e Miami per un problema alla schiena e nel mese di marzo cedette la seconda posizione nel ranking al russo Daniil Medvedev, tornò in campo sulla terra rossa di Monte Carlo dove venne sconfitto nei quarti di finale dalla testa di serie numero 6 del torneo Andrey Rublev con il punteggio di 6-2, 4-6, 6-2.

Al torneo di Barcellona conquistò il primo trofeo stagionale battendo in finale Stefanos Tsitsipas, annullando un match-point, conquistando così il suo 12º titolo nel torneo catalano, il 61º sulla terra rossa e l'87º in assoluto. Al Masters 1000 di Madrid si fermà ai quarti di finale dopo aver subito la prima sconfitta sulla terra rossa contro Alexander Zverev, numero 6 del mondo.

Agli Internazionali d'Italia raggiunse la sua dodicesima finale dove, in tre set, supera Novak Đoković, sollevando per la 10ª volta il trofeo, suo 88º titolo in carriera e 62º sulla terra rossa. Giunse al Roland Garros da favorito ma in semifinale subì la sua terza sconfitta su 108 incontri, per mano di Novak Đoković futuro vincitore del torneo. La sindrome di Müller-Weiss,[157] di cui aveva sofferto già nel 2005, lo costrinse ad alcune settimane di riposo e a rinunciare al torneo di Wimbledon e ai Giochi Olimpici. Rientrò alle gare dopo quasi due mesi al Citi Open di Washington dove venne eliminato al terzo turno, non avendo ancora recuperato pienamente dall'infortunio annunciò prima il forfait al Masters 1000 di Toronto e, dopo qualche giorno, la fine anticipata della propria stagione per sottoporsi alle cure.[158] Complice l'assenza dal tour perse alcune posizioni nel ranking e concluse l'anno al 6º posto.

2022: 2º Australian Open e 14º Roland Garros

È tornato in campo dopo cinque mesi di assenza all'ATP 250 di Melbourne e ha conquistato il suo 89º titolo in carriera grazie al successo in finale contro Maxime Cressy.[159] Si è presentato agli Australian Open come sesta testa di serie e, dopo diversi incontri combattuti è riuscito a raggiungere la sua sesta finale nello Slam australiano. In finale ha affrontato Daniil Medvedev, fresco vincitore degli US Open e, dopo essere stato in svantaggio di due set è riuscito in un'insperata rimonta; l'incontro si è concluso dopo oltre 5 ore con il punteggio di 6–2, 7–6(5), 4–6, 4–6, 5–7. Questo risultato gli ha permesso di bissare il successo del 2009 e ha stabilito il nuovo primato di titoli del Grande Slam vinti in singolare maschile con 21, è diventato inoltre il secondo giocatore in era Open, insieme a Novak Đoković, ad aver vinto almeno due volte tutti i tornei dello Slam.[160]

Nel 500 di Acapulco ha conquistato, senza perdere un set, il 91º torneo in carriera sconfiggendo in finale Cameron Norrie[161], la striscia di 20 incontri vinti consecutivamente si è interrotta nel Masters 1000 di Indian Wells dove si è arreso in due set a Taylor Fritz in una finale compromessa da una frattura da stress al terzo arco costale, che gli pregiudicò la partecipazione ai successivi tornei di Miami, Monte Carlo e Barcellona.[162]

Al Masters 1000 di Madrid è tornato a giocare sulla terra rossa dopo quasi un anno ed è stato eliminato nei quarti di finale da Carlos Alcaraz, agli Internazionali d'Italia non è andato oltre gli ottavi di finale per la seconda volta in carriera venendo sconfitto da Denis Shapovalov.[163]

Come nel 2020 si è presentato Roland Garros senza aver vinto in precedenza alcun titolo sul rosso, negli ottavi ha avuto la meglio sul canadese Félix Auger-Aliassime, e allenato dallo zio Toni Nadal, dopo una battaglia lunga cinque set. Nei quarti di finale ha sconfitto in quattro set il numero 1 del mondo e campione uscente Novak Đoković[164], in semifinale ha sfruttato il ritiro del numero tre del ranking, Alexander Zverev, dovuto a un infortunio alla caviglia occorso sul punteggio di 7-6, 6-6 a suo favore[165] e in finale il tennista spagnolo ha trionfato in tre set sul numero 8 del mondo, Casper Ruud, conquistando così il 92º titolo in carriera e 63° sulla terra rossa.[166][167]

Grazie a questo successo ha migliorato il record di titoli dello Slam salendo a ventidue, è diventato inoltre il primo giocatore ad aver vinto per 14 volte uno stesso titolo, con un bilancio di 112 incontri vinti e tre sconfitte.[168][169]

È tornato a giocare Wimbledon dopo tre anni e, accreditato della testa di serie nº 2, è avanzato fino ai quarti di finale dove ha avuto la meglio su Taylor Fritz al super tie-break del quinto set, nonostante un problema ai muscoli addominali che lo ha costretto al ritiro dal torneo senza disputare la semifinale prevista contro Nick Kyrgios.[170]

Dopo oltre un mese è tornato in campo a Cincinnati dove è stato eliminato al turno d'esordio da Borna Ćorić, futuro vincitore del torneo,[171] agli US Open si è presentato come seconda testa di serie ma è stato sconfitto al quarto turno dallo statunitense Frances Tiafoe[172], ha fatto l'esordio alle ATP Finals di Torino ma dopo due sconfitte e una vittoria è stato eliminato nel girone.[173]

Ultimi anni

La stagione 2023 è stata enormemente condizionata dagli infortuni, ha disputato solo due tornei entrambi a gennaio in Australia: nella United Cup non è riuscito a conquistare punti per la sua nazione mentre agli Australian Open si è causato una lesione all'anca durante l'incontro di secondo turno contro Mackenzie McDonald, uscendone sconfitto in tre set. A seguito di un lento recupero dagli acciacchi ha annunciato il termine anticipato della stagione e che il 2024 sarà il suo ultimo anno da professionista[174], complice la prolungata assenza è calato velocemente in classifica mondiale uscendo per la prima volta dalla top-10 interrompendo la striscia record di 912 settimane consecutive.[174]

Rivalità con Novak Đoković

Lo stesso argomento in dettaglio: Rivalità Đoković-Nadal.
Nadal opposto a Novak Đoković nel 2016.

Nadal e Đoković si sono incontrati per la prima volta il 7 giugno 2006 ai quarti di finale del Roland Garros, da allora hanno disputato 59 incontri, con un bilancio in favore del serbo, 30-29.[175]

È la prima rivalità dell'era open per numero di incontri disputati, e ha caratterizzato soprattutto la seconda parte della carriera di Nadal, dalla stagione 2010 in poi, quando i due hanno disputato fra loro la prima finale in un torneo dello Slam agli US Open, vinta da Nadal in 4 set. Sulla terra rossa il bilancio è favorevole al maiorchino con 20 vittorie e 8 sconfitte, sull'erba vantano due successi a testa mentre sul cemento il bilancio è favorevole al serbo per 20-7.[176] I due giocatori hanno disputato fra loro 9 finali dello Slam, di cui 4 consecutive (record)[177], fra cui si ricorda in particolare la finale degli Australian Open 2012, durata 5 ore e 53 minuti e vinta da Đoković per 5-7, 6-4, 6-2, 6(5)–7, 7-5, la più lunga finale di sempre in uno Slam ritenuta una delle più belle partite della storia.[178] Il bilancio delle finali Slam è di 5-4 in favore di Nadal, mentre quello complessivo nei major è di 11-7 sempre per lo spagnolo. I due hanno disputato anche una semifinale olimpica nel 2008, vinta da Nadal, e 29 match nei Masters 1000 (16-13 Đoković).[175]

Rivalità con Roger Federer

Lo stesso argomento in dettaglio: Rivalità Federer-Nadal.
Nadal e Federer all'Arthur Ashe Kid's Day nel 2010.

Molti critici considerano la loro rivalità come la più accesa nella storia del tennis[179][180][181][182], il loro dominio è stato senza precedenti: fra il 2005 e il 2010 i due si sono aggiudicati 21 tornei dello Slam su 24 (87,5%, 12-9 per Federer) e 31 tornei Masters Series/Masters 1000 su 54 disputati (57,4%, 18-13 per Nadal), hanno occupato i primi due posti del ranking mondiale per 271 settimane su 313 senza mai perdere il nº 1, e terminato le sei stagioni sempre al primo e secondo posto.

Il primo incontro tra Nadal e Federer risale al 28 marzo 2004, terzo turno del Masters di Miami, e si concluse con la vittoria dello spagnolo per due set a zero. Da allora si sono affrontati quaranta volte, nove delle quali in finale dei tornei dello Slam: quattro volte al Roland Garros, tre volte a Wimbledon e due volte all'Australian Open, sei delle quali se le è aggiudicate Nadal. Tra gli incontri più significativi spiccano la finale di Wimbledon 2008, considerata uno degli incontri più intensi nella storia del tennis[183], e quella degli Australian Open 2017 che li ha riportati in cima alle classifiche dopo il netto calo delle stagioni precedenti.[184] Complessivamente il bilancio è 24-16 in favore di Nadal, i parziali sono 14-2 su terra rossa, 1-3 sull'erba e 9-11 sul cemento (1-5 indoor e 8-6 all'aperto).

Caratteristiche tecniche

Dal punto di vista tecnico il suo stile è quello di un forte difensore, caratterizzato da colpi aggressivi, potenti e carichi di topspin, tirati da dietro la linea di fondo. Per rendere efficace questo stile, lo spagnolo necessita di grande velocità sia nella corsa che nel gioco di gambe, potenza muscolare, tenuta, resistenza, equilibrio.[185][186]

Nadal mentre esegue una volée.

Grazie alle rotazioni è in grado di giocare una drop volley molto efficace.[187] Pur non utilizzando spesso il gioco di volo data la sua attitudine difensiva, le sue qualità a rete hanno raccolto il plauso di addetti ai lavori[188] e di specialisti come John McEnroe[189] e Boris Becker.[190]

Il dritto è il suo colpo migliore, effettuato utilizzando la mano sinistra sebbene nella vita sia destro[34][191][192]. Il colpo, utilizzando una presa Semi Western, è caratterizzato da un movimento molto ampio del braccio, che resta completamente disteso, e del busto. Le gambe sono ben distanziate fra loro, in modo da offrire una base più ampia da cui colpire la palla. Il movimento della racchetta è di quasi 360º: il suo braccio sinistro, dopo il colpo, prosegue nel movimento fino a portare la racchetta al di sopra della spalla destra (tradizionalmente il braccio dovrebbe avvolgersi intorno al busto, o al massimo attorno alla spalla opposta).[193] Ma la caratteristica sicuramente più importante nel diritto di Nadal è l'esasperato topspin impresso alla palla, molto maggiore di quello utilizzato da tutti i suoi contemporanei, che la porta ad un rimbalzo più alto rendendo il suo dritto poco aggredibile nonostante non sia un colpo molto profondo.[194][195] Uno studioso di tennis di San Francisco, John Yandell, ha utilizzato una telecamera ad alta velocità e un software apposito per misurare il numero di rivoluzioni effettuate da una pallina da tennis colpita a piena potenza da Nadal: «I primi tennisti su cui abbiamo effettuato la misura sono stati Sampras e Agassi. Questi colpivano di diritto imprimendo una rotazione compresa fra 1 800 e 1 900 giri al minuto. Anche Federer colpisce con una grande rotazione, giusto 2 700 giri al minuto. Bene, abbiamo misurato un dritto di Nadal a 4 900 giri al minuto. La sua media era di 3200.»[196] Nonostante i colpi in top siano predominanti, lo spagnolo può anche effettuare un diritto più profondo e piatto, che di solito utilizza come vincente; prima si predispone però con i piedi ben allargati e paralleli alla linea di fondo, per poter ruotare ed esprimere la massima forza possibile; in questo modo la palla raggiunge, e a volte supera, i 175 km/h.

Il rovescio, su cui ha lavorato molto nel corso della carriera e che effettua soprattutto incrociato, lo esegue a due mani: la mano dominante (la sinistra) utilizza una presa Continental, mentre la destra una semi-western, che facilita, come per il diritto, l'utilizzo del topspin. Nel rovescio bimane, la maggior parte del colpo viene eseguita dalla mano non dominante, che nel caso di Nadal è la destra. Tuttavia l'essere destrimano gli fornisce un buon vantaggio, permettendogli di avere un buon controllo sulla palla, oltre che di imprimere una grande potenza e di trovare angoli molto stretti.[197][198] Il difetto principale di questo colpo è l'impossibilità, comune a tutti i rovesci bimani, di conferire rotazione all'indietro alla palla, tuttavia Nadal ha imparato a utilizzare il rovescio in back a una mano, che impiega ormai molto spesso soprattutto sulle superfici veloci, dove questo colpo facilita di molto la gestione delle palle basse.[198]

Il rovescio bimane di Nadal

Il suo servizio è caratterizzato da un movimento molto semplice. La velocità della sua prima di servizio è aumentata da circa 159 km/h del 2003 fino ai 185 km/h del 2008,[199] arrivando a superare nel 2010 i 210 km/h.[200] Nadal è in grado di mantenere un'alta percentuale di prime, posizionate strategicamente.[185] Per la seconda, invece, utilizza un colpo mancino in slice che si scontra con il rovescio destro degli avversari; in generale punta comunque a ottenere un vantaggio strategico dal servizio, piuttosto che raccogliere punti diretti:[201] dal punto di vista degli ace infatti Nadal è rimasto a lungo più debole rispetto a molti altri giocatori del circuito. Durante gli US Open 2010 lo spagnolo ha dimostrato di riuscire a ottenere risultati molto migliori con questo colpo cambiando la catena cinetica del colpo e non l'impugnatura come molti credono, tale lavoro è stato possibile grazie a Oscar Borras che fin dall'inizio della stagione 2010 fu inserito nello staff di Nadal; l'enorme mole di lavoro sul servizio dello spagnolo durante tutto l'arco della stagione ha portato molti punti gratuiti risparmiando così molte energie, il picco per l'appunto lo raggiunse al torneo di Flushing Meadows, arrivando a toccare velocità di punta molto elevate (fino a 217 km/h).[200] Dopo quel torneo tuttavia Nadal ha preferito servire a velocità minori, per evitare un abbassamento della percentuale di prime di servizio e per mantenere più facilmente il controllo del gioco.[202]

Un altro punto chiave del suo gioco sono la grande tenuta mentale e il suo approccio strategico alla partita. Nadal non perde mai fiducia indipendentemente dal punteggio, la maniacale perseveranza gli permette di restare sempre concentrato per vincere ogni singolo punto: spesso in questo modo può recuperare da situazioni di momentaneo svantaggio. Lo spagnolo riesce a gestire in maniera strategica e meticolosa tutte le variabili esterne alla partita, come la superficie di gioco o le condizioni meteo. Quando gioca sulla terra, ad esempio, si muove circa 2-3 metri dietro la linea di fondo, mentre sull'erba o sul cemento si sposta molto più avanti, colpendo proprio all'altezza della linea, o anche da dentro il campo. Inoltre è capace di adattarsi alle tattiche e al gioco di chi ha di fronte, trovandone i punti deboli e sfruttandoli a proprio vantaggio; il suo diritto mancino in top, ad esempio, serve anche a mettere in difficoltà gli avversari sul lato del rovescio, che è il tallone di Achille di molti tennisti.[203]. Ad esempio, nella sua autobiografia ha dichiarato che contro Federer preferisce insistere costantemente sul suo rovescio con lo scopo di renderlo innocuo da quella zona di campo, anche quando potrebbe piazzare un colpo vincente dalla parte del dritto.

Sebbene all'inizio fosse considerato soltanto uno specialista della terra rossa, Nadal ha a poco a poco dimostrato di essere estremamente competitivo su tutte le superfici, diventando il primo giocatore della storia a detenere contemporaneamente (nel 2010) tre titoli dello Slam su erba, cemento e terra, e vincendo 10 Masters1000, 6 Slam e la medaglia d'oro olimpica sul cemento.[185][204] Alcuni tuttavia si stanno interrogando sulla possibile durata della sua carriera che, a causa del suo stile di gioco molto dispendioso, potrebbe essere interrotta prematuramente dagli infortuni. Nel 2009, ad esempio, una tendinite alle ginocchia ha causato l'eliminazione prematura dello spagnolo dal Roland Garros, e il suo forfait ai Championships di Wimbledon.[205] Lo stesso Nadal ha ammesso che giocare molto sul cemento è usurante, e ha più volte richiesto che il calendario dell'ATP venga modificato, riducendo il numero di tornei e aumentando le settimane di riposo.[206]

Nadal con l'outfit della Nike e la racchetta Babolat AeroPro Drive.

La rivista Forbes ha stimato i guadagni di Nadal dovuti agli sponsor in 25 milioni di dollari nel 2011, facendone il 16º sportivo più pagato del mondo.[207] Il tennista è ambasciatore mondiale della Kia Motors, ed è più volte apparso nelle loro pubblicità.[208][209] Nadal ha anche un contratto di sponsorizzazione con la Universal DVD.[210]

Lo sponsor di vestiario e scarpe di Nadal è la Nike; il suo nome ha caratterizzato una linea di canottiere abbinate a pantaloni pinocchietto.[211] Per la stagione 2009, Nadal ha adottato sui campi da tennis un abbigliamento più classico, anche perché incoraggiato dalla Nike. L'azienda riteneva infatti che un aggiornamento del suo aspetto fosse d'obbligo, in modo da rispecchiare meglio il suo status di numero 1 del mondo,[212] e da associare lo spagnolo a uno stile che, sebbene meno unico di quello precedente da "pirata", avrebbe potuto essere imitato più facilmente dai consumatori.[213] Ai tornei di Abu Dhabi e Doha, Nadal ha partecipato indossando una maglietta polo disegnata appositamente per lui dalla Nike,[214] assieme a dei pantaloncini corti tagliati sopra il ginocchio. Questo stile è stato adottato a partire dagli Australian Open 2009.[215] Nadal indossa le scarpe Nike Air CourtBallistec 3.3, cambiando spesso modello nel corso della stagione, ma che in comune hanno il soprannome "Rafa" scritto sulla parte posteriore della scarpa destra, e il logo stilizzato del toro su quella sinistra.[216]

Nel 2010, l'orologiaio di lusso Richard Mille ha annunciato di aver sviluppato un nuovo orologio da polso ultra-leggero in collaborazione con Nadal, chiamato Richard Mille RM027 Tourbillon.[217] In titanio e litio, è valutato 525000 $. Il tennista è stato coinvolto nel design e nel testing dell'orologio, e l'ha indossato in tutti i tornei a partire dal Roland Garros 2010, come previsto da un contratto di sponsorizzazione. A partire dal 2011, lo spagnolo viene scelto da Giorgio Armani come testimonial mondiale per le linee Emporio Armani Underwear e Armani Jeans.[218] Nello stesso anno ha inoltre firmato un contratto triennale con Bacardi per una campagna sul bere responsabile chiamata Champions drink responsibly;[219] l'azienda ha realizzato per questo un nuovo drink analcolico, il Rafa Berry Smash.[220] Nel giugno 2012 Nadal è diventato ambasciatore della room online di PokerStars, e partecipa a campagne pubblicitarie ed eventi di beneficenza come membro del Team PokerStars SportStars, assieme ad altri nomi dello sport come Gianluigi Buffon e Boris Becker.[221]

La racchetta di Nadal è una Babolat AeroPro Drive, in grafite e tungsteno con un piatto corde ampio di 100 pollici quadrati e un peso, nella versione di serie, di 300 grammi senza le corde.[222] Il manico è di misura L2 da 4 pollici e 1/4.[223] Nella stagione 2010 è stata ridipinta per essere uguale alla linea AeroPro Drive GT in commercio,[224] e dal 2012 la testa della racchetta è stata resa più pesante per aumentare l'efficacia dei colpi.[225] Lo spagnolo ha utilizzato nel corso del 2010 le corde Duralast 15L, per poi passare alle corde sintetiche nere monofilamento in copoliestere Babolat RPM Blast a sezione esagonale; il reticolo prevede 16 passaggi in verticale e 19 in orizzontale.[222] Le sue racchette sono di solito incordate con una tensione di 25 kg, indipendentemente dalla superficie su cui gioca.[226]

Nel 2015 avviene un altro cambiamento molto importante riguardo alla racchetta: infatti è passato da una normale Babolat Aeropro Drive GT a una racchetta "tecnologica", la nuova Babolat Aeropro Drive Play, una racchetta che dispone di un sensore inserito all'interno del manico e che si connette tramite Bluetooth sul proprio smartphone dove registra ed elabora ogni aspetto del gioco. La struttura della racchetta è simile a quella che ha utilizzato negli anni 2013-2014. Nel 2016 Nadal cambia completamente il modello della racchetta precedente, passando da una normale Babolat Aeropro Drive Play alla Babolat Pure Aero Play. Questa racchetta presenta alcune differenze: il suo peso è di 320 g (più pesante rispetto alla normale Aeropro Drive che pesa circa 300 g), e soprattutto dispone della tecnologia FSI (Frame String Interaction), che ha aumentato la distanza tra le corde orizzontali così da conferire alla racchetta una maggior presa sulla palla e uno spin più efficace, oltre a una maggiore profondità e maggior potenza nei colpi. Già ad aprile del 2015 lo spagnolo aveva provato un prototipo simile.

Statistiche

Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record di Rafael Nadal.

Tornei dello Slam

Vittorie (22)

Nr. Data Torneo Superficie Avversario Punteggio
1. 5 giugno 2005 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi Terra rossa Bandiera dell'Argentina Mariano Puerta 6(6)–7, 6–3, 6–1, 7–5
2. 11 giugno 2006 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (2) Terra rossa Bandiera della Svizzera Roger Federer 1–6, 6–1, 6–4, 7–6(4)
3. 10 giugno 2007 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (3) Terra rossa Bandiera della Svizzera Roger Federer 6–3, 4–6, 6–3, 6–4
4. 8 giugno 2008 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (4) Terra rossa Bandiera della Svizzera Roger Federer 6–1, 6–3, 6–0
5. 6 luglio 2008 Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra Erba Bandiera della Svizzera Roger Federer 6–4, 6–4, 6(5)–7, 6(8)–7, 9–7
6. 1º febbraio 2009 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne Cemento Bandiera della Svizzera Roger Federer 7–5, 3–6, 7–6(3), 3–6, 6–2
7. 6 giugno 2010 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (5) Terra rossa Bandiera della Svezia Robin Söderling 6–4, 6–2, 6–4
8. 4 luglio 2010 Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra (2) Erba Bandiera della Rep. Ceca Tomáš Berdych 6–3, 7–5, 6–4
9. 13 settembre 2010 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 6–4, 5–7, 6–4, 6–2
10. 5 giugno 2011 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (6) Terra rossa Bandiera della Svizzera Roger Federer 7–5, 7–6(3), 5–7, 6–1
11. 11 giugno 2012 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (7) Terra rossa Bandiera della Serbia Novak Ðokovic 6–4, 6–3, 2–6, 7–5
12. 9 giugno 2013 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (8) Terra rossa Bandiera della Spagna David Ferrer 6–3, 6–2, 6–3
13. 9 settembre 2013 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York (2) Cemento Bandiera della Serbia Novak Ðokovic 6–2, 3–6, 6–4, 6–1
14. 8 giugno 2014 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (9) Terra rossa Bandiera della Serbia Novak Ðokovic 3–6, 7–5, 6–2, 6–4
15. 11 giugno 2017 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (10) Terra rossa Bandiera della Svizzera Stan Wawrinka 6–2, 6–3, 6–1
16. 10 settembre 2017 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York (3) Cemento Bandiera del Sudafrica Kevin Anderson 6–3, 6–3, 6–4
17. 10 giugno 2018 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (11) Terra rossa Bandiera dell'Austria Dominic Thiem 6–4, 6–3, 6–2
18. 9 giugno 2019 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (12) Terra rossa Bandiera dell'Austria Dominic Thiem 6–3, 5–7, 6–1, 6–1
19. 8 settembre 2019 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York (4) Cemento Bandiera della Russia Daniil Medvedev 7–5, 6–3, 5–7, 4–6, 6–4
20. 11 ottobre 2020 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (13) Terra rossa Bandiera della Serbia Novak Đoković 6–0, 6–2, 7–5
21. 30 gennaio 2022 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne (2) Cemento Bandiera della Russia Daniil Medvedev 2–6, 6(5)–7, 6–4, 6–4, 7–5
22. 5 giugno 2022 Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi (14) Terra rossa Bandiera della Norvegia Casper Ruud 6–3, 6–3, 6–0

Finali perse (8)

Nr. Data Torneo Superficie Avversario Punteggio
1. 9 luglio 2006 Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra Erba Bandiera della Svizzera Roger Federer 0–6, 6(5)–7, 7–6(2), 3–6
2. 8 luglio 2007 Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra (2) Erba Bandiera della Svizzera Roger Federer 6(7)–7, 6–4, 6(3)–7, 6–2, 2–6
3. 3 luglio 2011 Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra (3) Erba Bandiera della Serbia Novak Đoković 4–6, 1–6, 6–1, 3–6
4. 12 settembre 2011 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 2–6, 4–6, 7–6(3), 1–6
5. 29 gennaio 2012 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 7–5, 4–6, 2–6, 7–6(5), 5–7
6. 26 gennaio 2014 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne (2) Cemento Bandiera della Svizzera Stan Wawrinka 3–6, 2–6, 6–3, 3–6
7. 29 gennaio 2017 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne (3) Cemento Bandiera della Svizzera Roger Federer 4–6, 6–3, 1–6, 6–3, 3–6
8. 27 gennaio 2019 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne (4) Cemento Bandiera della Serbia Novak Đoković 3–6, 2–6, 3–6

Testa a testa

Nella seguente tabella vengono elencati i primi cinque tennisti per numero di sfide contro Nadal. È indicato il numero degli incontri totali disputati contro ciascun avversario, il bilancio sulle varie superfici e quello globale.[227]

# Tennista Totale Terra Cemento Erba Bilancio
1. Bandiera della Serbia Novak Đoković 59 20-8 7-20 2-2 29-30
2. Bandiera della Svizzera Roger Federer 40 14-2 9-11 1-3 24-16
3. Bandiera della Spagna David Ferrer 32 20-2 6-4 0-0 26-6
4. Bandiera della Rep. Ceca Tomáš Berdych 24 6-0 12-4 2-0 20-4
5. Bandiera del Regno Unito Andy Murray 24 7-2 7-5 3-0 17-7

Onorificenze

Onorificenze spagnole

Medaglia d'Oro dell'Ordine Reale del Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
Premio Principe delle Asturie per lo sport - nastrino per uniforme ordinaria
Figlio Preferito di Manacor - nastrino per uniforme ordinaria
— Manacor, 18 dicembre 2010[230]
Medaglia d'oro al merito del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
Figlio Preferito di Maiorca - nastrino per uniforme ordinaria
— Maiorca, 2 settembre 2014[232]
Croce d'Argento dell'Ordine al Merito della Guardia Civil - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale del Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del 2 maggio - nastrino per uniforme ordinaria
immagine del nastrino non ancora presente
— Madrid, 20 settembre 2022[237][238]

Onorificenze straniere

Medaglia Grand Vermeil della città di Parigi - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze accademiche

[[Laurea honoris causa]] - nastrino per uniforme ordinaria
«Come uno straordinario esempio di apprendimento delle competenze fondamentali, abilità e valori che hanno portato al successo nella sua carriera.»
— Università Europea di Madrid, Villaviciosa de Odón, 4 maggio 2015[240]

Premi

  • ATP Awards (15)
    • Giocatore dell'anno: 2008, 2010, 2013, 2017, 2019
    • Esordiente dell'anno: 2003
    • Giocatore maggiormente migliorato: 2005
    • Miglior ritorno dell'anno: 2013
    • Stefan Edberg Sportsmanship Award: 2010, 2018, 2019, 2020, 2021
    • Arthur Ashe Humanitarian of the Year: 2011
    • Giocatore preferito dal pubblico: 2022
  • Laureus World Sports Awards (4)
    • Rivelazione dell'anno: 2006
    • Sportivo dell'anno: 2011, 2021
    • Ritorno dell'anno: 2014
  • ITF World Champion (5): 2008, 2010, 2017, 2019, 2022
  • Golden Bagel Award (3): 2005, 2008, 2009

Note

  1. ^ a b c d e f g Profilo di Nadal sul sito ATP, su atpworldtour.com. URL consultato il 20 giugno 2015 (archiviato il 26 luglio 2013).
  2. ^ Rafa Nadal è il più grande sportivo di tutti i tempi: ecco perché, su corriere.it, 11 ottobre 2020. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  3. ^ (EN) Il grande Nadal è uno dei migliori quattro giocatori di sempre, secondo John McEnroe, su mirror.co.uk, 4 luglio 2010. URL consultato il 1º ottobre 2010 (archiviato il 18 ottobre 2010).
  4. ^ (EN) Nadal, a man in a hurry, su atpworldtour.com, ATP World Tour, 13 settembre 2010. URL consultato il 20 giugno 2015 (archiviato il 23 giugno 2015).
  5. ^ Nadal tra i magnifici, su ubitennis.com, 15 settembre 2010. URL consultato il 18 ottobre 2010 (archiviato il 18 settembre 2010).
  6. ^ (ES) José Samano, Mito entre mitos, su elpais.com, El Pais, 15 settembre 2010. URL consultato il 18 ottobre 2010 (archiviato il 25 agosto 2021).
  7. ^ Sampras: "Il GOAT? Uno per ogni decennio", su ubitennis.com, 10 marzo 2011. URL consultato il 10 marzo 2011 (archiviato il 15 marzo 2011).
  8. ^ Ecco perché Rafa Nadal è il più grande sportivo di tutti i tempi, su corriere.it (archiviato il 18 aprile 2021).
  9. ^ Rafa Nadal è il più grande sportivo di tutti i tempi, su corriere.it (archiviato il 31 ottobre 2020).
  10. ^ (EN) Nadal conferma il dominio sulla terra battuta, su independent.co.uk, The Independent, 12 giugno 2006. URL consultato il 12 dicembre 2010 (archiviato il 31 ottobre 2013).
  11. ^ (EN) Rafael Nadal è il miglior giocatore di sempre sulla terra battuta?, su sports.espn.go.com, espn.com, 8 giugno 2008. URL consultato il 12 dicembre 2010 (archiviato il 31 gennaio 2016).
  12. ^ Nadal meglio di Borg?, su ubitennis.com, 25 maggio 2010. URL consultato il 13 settembre 2021.
  13. ^ Terra rossa: chi è il re? Nadal batte il passato, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 21 aprile 2011. URL consultato il 3 giugno 2011 (archiviato il 28 maggio 2011).
  14. ^ Sui campi rossi il mancino di Manacor è il più forte, su blogquotidiani.net. URL consultato il 16 maggio 2021 (archiviato il 16 maggio 2021).
  15. ^ Most Consecutive Weeks at ATP Top 10, su ultimatetennisstatistics.com (archiviato il 31 ottobre 2020).
  16. ^ Rafael Nadal stacca Jimmy Connors e conquista un nuovo record assoluto, su tennisworlditalia.com, 27 ottobre 2020. URL consultato il 28 ottobre 2020 (archiviato il 30 ottobre 2020).
  17. ^ Ranking ATP, Nadal fuori dalla top 10 dopo 912 settimane consecutive, su Sky Sport, 20 marzo 2023.
  18. ^ a b c (EN) Christopher Clarey, Rafael Nadal, d appena 19 anni, ha un bel gioco, un bell'aspetto ed ottime maniere, su nytimes.com, New York Times, 5 giugno 2005. URL consultato il 16 dicembre 2010 (archiviato il 29 ottobre 2014).
  19. ^ Toni Nadal saluta suo nipote Rafa con una lunga lettera: "Grazie a lui ho superato i miei sogni", su eurosport.it, 21 novembre 2017. URL consultato il 22 settembre 2023.
  20. ^ Nadal si rilassa con il golf, su tshot.it, 20 marzo 2008. URL consultato il 16 dicembre 2010 (archiviato il 25 agosto 2021).
  21. ^ Alessandro Mastroluca, Ritratto di "Meri", dolce metà di Rafa, su supertennis.tv, 16 ottobre 2019. URL consultato il 22 settembre 2023.
  22. ^ Nadal ha sposato la sua Xisca: nozze blindate, assente Federer, su sportmediaset.mediaset.it, Sport Mediaset, 19 ottobre 2019. URL consultato il 20 ottobre 2019 (archiviato il 21 ottobre 2019).
  23. ^ Rafael Nadal è padre e pare che il bambino si chiami come papà, su Vanity Fair Italia, 8 ottobre 2022. URL consultato il 29 maggio 2023.
  24. ^ Nato il figlio di Nadal: il nome è una vera sorpresa!, su sport.sky.it, 9 ottobre 2022. URL consultato il 29 maggio 2023.
  25. ^ Nadal meglio di una stella, ora è anche un asteroide, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 7 luglio 2008. URL consultato il 16 dicembre 2010 (archiviato il 17 gennaio 2012).
  26. ^ (EN) Sito ufficiale della fondazione di Rafael Nadal, su fundacionrafanadal.com. URL consultato il 3 gennaio 2012 (archiviato il 2 febbraio 2012).
  27. ^ Rafael Nadal, campione di solidarietà: nasce la RafaNadal Foundation, su informazione.it, 14 febbraio 2008. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato il 25 marzo 2013).
  28. ^ (EN) Rafael Nadal 2008 Prince of Asturias award for sports, su fpa.es. URL consultato il 22 settembre 2023.
  29. ^ Rafael Nadal ricorda il video con Shakira, su tennisworlditalia.com, 15 ottobre 2018. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  30. ^ (EN) Nadal aiuta il progetto "Un milione di alberi", su atpworldtour.com, 28 settembre 2010. URL consultato il 16 dicembre 2010 (archiviato il 29 aprile 2015).
  31. ^ Rafa Nadal Academy by Movistar, su rafanadalacademy.com. URL consultato il 12 aprile 2021 (archiviato il 12 aprile 2021).
  32. ^ Rafa Nadal membro onorario del Real Madrid, su ubitennis.com, 20 marzo 2011. URL consultato il 20 marzo 2011 (archiviato il 22 marzo 2011).
  33. ^ Lorenzo Cazzaniga, Viaggio nel corpo di Rafael Nadal, in SportWeek, La Gazzetta dello Sport, 27 maggio 2006. URL consultato il 6 novembre 2020 (archiviato il 13 novembre 2020).
  34. ^ a b c d e (EN) Alison Kervin, La grande intervista: Rafael Nadal, in The Sunday Times, 23 aprile 2006.
  35. ^ (EN) ‘Old boy’ Nadal sends best wishes, su thisisjersey.com, 21 maggio 2011. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato il 25 marzo 2013).
  36. ^ Oggi top 10...E da junior?, su ubitennis.com, 8 marzo 2011. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato il 18 marzo 2011).
  37. ^ a b c d e Giubilo, Anderloni e Sonzogni, cap. Piccolo fenomeno.
  38. ^ itftennis.com, Junior Davis Cup by BNP Paribas (PDF), su itftennis.com. URL consultato il 23 settembre 2012 (archiviato il 4 marzo 2016).
  39. ^ (EN) Classifica ATP del 30/12/2002, su atpworldtour.com. URL consultato il 20 giugno 2015 (archiviato il 19 luglio 2013).
  40. ^ (EN) ATP World Tour Awards Honour Roll, su atpworldtour.com. URL consultato il 3 gennaio 2012 (archiviato il 16 ottobre 2012).
  41. ^ a b (EN) Emily Benammar, Rafael Nadal: All you need to know, in The Telegraph, 8 luglio 2008. URL consultato il 27 maggio 2021 (archiviato il 23 maggio 2019).
  42. ^ a b Nadal e Carlin, cap. Il colibrì.
  43. ^ (EN) Nadal dimostra d'essere il vero affare, in BBC Sport, 5 aprile 2005. URL consultato il 14 febbraio 2009 (archiviato il 21 agosto 2017).
  44. ^ (EN) Il giovane Nadal fa regnare la Spagna sull'Open di Francia, in Associated Press (USA Today), 5 giugno 2006. URL consultato il 6 aprile 2010 (archiviato il 22 gennaio 2011).
  45. ^ (EN) Andamento del Ranking ATP: Rafael Nadal, su atpworldtour.com, ATP Tour. URL consultato il 20 giugno 2015 (archiviato il 19 luglio 2013).
  46. ^ (EN) Waske interrompe la striscia vincente di Nadal, in Associated Press, 10 giugno 2005. URL consultato il 6 aprile 2010 (archiviato il 14 luglio 2018).
  47. ^ a b Nadal e Carlin, cap. Paura di vincere.
  48. ^ Rafa Nadal Titles and Finals ATP, su atptour.com. URL consultato il 22 novembre 2020 (archiviato il 1º dicembre 2020).
  49. ^ (EN) Nadal vince il Golden Bagel, su sidespinproductions.com, SideSpin Productions, 11 dicembre 2005. URL consultato il 6 aprile 2010 (archiviato il 26 luglio 2013).
  50. ^ (EN) Greg Garber, Il regno di Roger alle prese con il dominio di Nadal, in ESPN.com, 12 giugno 2006. URL consultato il 13 novembre 2008 (archiviato il 16 agosto 2013).
  51. ^ (EN) Greg Garber, Nadal fa la storia, mentre Vilas resta a guardare, in ESPN.com, 31 maggio 2006. URL consultato il 13 novembre 2008 (archiviato il 26 luglio 2013).
  52. ^ (EN) La spalla costringe Nadal a ritirarsi dalla partita di Londra, in TheNew York Times, 17 giugno 2006. URL consultato il 13 novembre 2008 (archiviato il 9 novembre 2012).
  53. ^ Giubilo, Anderloni e Sonzogni, cap. Un altro Slam rosso.
  54. ^ (EN) La Battaglia delle Superfici, su thebattleofsurfaces.com. URL consultato il 4 aprile 2007 (archiviato il 24 gennaio 2019).
  55. ^ (EN) Caroline Cheese, Wimbledon 2007, in BBC Sport, 7 luglio 2007. URL consultato il 13 novembre 2008 (archiviato l'11 agosto 2007).
  56. ^ Wimbledon: magico Federer, cinque in fila come Borg, in La Gazzetta dello Sport, 8 luglio 2007. URL consultato il 9 gennaio 2012 (archiviato il 18 gennaio 2012).
  57. ^ a b (EN) Roger & Rafa: la rivalità, su atpworldtour.com, ATPtennis.com, 6 luglio 2008. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato il 16 agosto 2013).
  58. ^ Roma choc: Nadal fuori, in La Gazzetta dello Sport, 7 maggio 2008. URL consultato il 9 gennaio 2012 (archiviato il 17 gennaio 2012).
  59. ^ (EN) Un superbo Nadal si aggiudica il titolo del Queen's Club, su atpworldtour.com, 15 giugno 2008. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato il 29 aprile 2015).
  60. ^ Tennisitaliano.it, Wimbledon 2008 - Il migliore non si chiama più Roger, su tennisitaliano.it. URL consultato il 3 maggio 2010 (archiviato il 25 marzo 2013).
  61. ^ Wimbledon, finale epica Nadal trionfa al quinto, in La Gazzetta dello Sport, 6 luglio 2008. URL consultato il 9 gennaio 2012 (archiviato il 18 gennaio 2012).
  62. ^ (EN) John McEnroe hails Rafael Nadal victory as greatest final ever, in Daily telegraph, 7 luglio 2008. URL consultato il 9 gennaio 2012 (archiviato il 4 febbraio 2009).
  63. ^ (EN) Senza dubbio, è la migliore, in Sports illustrated, 9 luglio 2008. URL consultato il 9 gennaio 2012 (archiviato il 13 agosto 2013).
  64. ^ Nadal: per sé e per la Spagna Adesso è campione olimpico, su repubblica.it, 17 agosto 2008. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato il 14 ottobre 2012).
  65. ^ (EN) Nadal agguanta il nº1 a fine anno per la prima volta, su atpworldtour.com, 18 agosto 2008. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato il 25 marzo 2013).
  66. ^ (EN) Julien Pretot, Un infortunio al ginocchio costringe Nadal a ritirarsi da Parigi, in Reuters. URL consultato il 5 aprile 2009 (archiviato il 22 agosto 2019).
  67. ^ Nadal rinuncia alla Masters Cup, su repubblica.it, 3 novembre 2008. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato il 17 dicembre 2011).
  68. ^ Nadal, Murray, Federer Off the Mark In 2009, su atpworldtour.com, 6 gennaio 2009. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato il 25 marzo 2013).
  69. ^ (EN) Shark Bites: ATP Tour By The Numbers, su atpworldtour.com, 16 gennaio 2009. URL consultato il 12 novembre 2012 (archiviato il 17 agosto 2012).
  70. ^ (EN) Nadal earns rematch with Federer, su sports.espn.go.com, ESPN.com, 30 gennaio 2009. URL consultato il 12 novembre 2012 (archiviato il 20 maggio 2013).
  71. ^ (EN) Murray vince il titolo sull'infortunato Nadal, in The Guardian, 16 febbraio 2009. URL consultato il 16 febbraio 2009 (archiviato il 23 marzo 2013).
  72. ^ (EN) L'infortunato Nadal salta Dubai, in BBC Sport, 19 febbraio 2009. URL consultato il 19 febbraio 2009 (archiviato il 21 febbraio 2009).
  73. ^ Nadal cannibale, suo anche Indian Wells, 23 marzo 2009. URL consultato il 10 gennaio 2012 (archiviato il 1º maggio 2009).
  74. ^ a b c d e Nadal e Carlin, cap. Il paradiso perduto.
  75. ^ (EN) Il quinto sigillo di Nadal su Monte Carlo, in BBC Sport, 19 aprile 2009. URL consultato il 20 aprile 2009 (archiviato l'8 settembre 2018).
  76. ^ (EN) Nadal conquista la vittoria a Barcellona, in BBC Sport, 26 aprile 2009. URL consultato il 26 aprile 2009 (archiviato il 16 novembre 2018).
  77. ^ (EN) Nadal riconquista il titolo al Masters di Roma, in BBC Sport, 3 maggio 2009. URL consultato il 5 giugno 2009 (archiviato il 20 luglio 2018).
  78. ^ Nadal-Djokovic, su eurosport.it, 16 maggio 2009. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  79. ^ Nadal è il giocatore da battere, su livetennis.it, 22 maggio 2009. URL consultato il 20 maggio 2010 (archiviato il 23 dicembre 2009).
  80. ^ (EN) Nadal says he's had pain for months, su sports.espn.go.com, ESPN.com, 9 giugno 2009. URL consultato il 12 novembre 2012 (archiviato il 10 gennaio 2016).
  81. ^ Champion Nadal out of Wimbledon, su news.bbc.co.uk, BBC, 19 giugno 2009. URL consultato il 12 novembre 2012 (archiviato il 9 giugno 2009).
  82. ^ (EN) Wimbledon 2009: Rafael Nadal's withdrawal will prompt speculation about his future, su telegraph.co.uk, 19 giugno 2009. URL consultato il 12 novembre 2012 (archiviato il 15 maggio 2012).
  83. ^ Montreal, Nadal torna alla vittoria contro Ferrer, su sky.it, 13 agosto 2009. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  84. ^ Montreal, fuori Federer e Nadal, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 14 agosto 2009. URL consultato il 12 novembre 2012 (archiviato l'8 dicembre 2014).
  85. ^ Nadal si ritira, su gazzetta.it, 26 gennaio 2010. URL consultato il 22 maggio 2010 (archiviato il 28 marzo 2010).
  86. ^ Tennis: stiramento legamenti ginocchio, Nadal fuori un mese, 29 gennaio 2010. URL consultato il 22 maggio 2010 (archiviato il 4 marzo 2016).
  87. ^ Nadal batte Federer e supera Agassi, in Eurosport, 16 maggio 2010. URL consultato il 22 maggio 2010 (archiviato il 20 maggio 2010).
  88. ^ Rafael Nadal realizza il Grande Slam rosso, su ideatennis.com, 7 giugno 2010. URL consultato il 6 gennaio 2012 (archiviato il 3 aprile 2013).
  89. ^ Nadal nella storia: primo Us Open e Career Slam, su ubitennis.com, 16 settembre 2010. URL consultato il 29 dicembre 2011 (archiviato il 18 ottobre 2010).
  90. ^ Giubilo, Anderloni e Sonzogni, cap. 2011, sesto trionfo a Parigi.
  91. ^ Statistiche partita, su atpworldtour.com, 3 ottobre 2010. URL consultato il 20 giugno 2015.
  92. ^ Master 1000 Parigi Bercy: forfait Nadal, su pianetatennis.com, 6 novembre 2010. URL consultato il 29 novembre 2010 (archiviato il 4 marzo 2016).
  93. ^ (EN) Le migliori partite del 2010, su atpworldtour.com, 7 dicembre 2010. URL consultato il 31 dicembre 2010 (archiviato il 5 gennaio 2011).
  94. ^ Federer è 5 volte Maestro, Nadal si inchina in finale, in La gazzetta dello sport, 29 novembre 2010. URL consultato il 29 dicembre 2011 (archiviato il 18 gennaio 2012).
  95. ^ (EN) ATPWorldTour.com, Vincitori degli ATP World Tour Awards 2010, su atpworldtour.com, 20 novembre 2010. URL consultato il 1º dicembre 2010 (archiviato il 24 novembre 2010).
  96. ^ (EN) 2010 ITF World Champions: Rafael Nadal, Caroline Wozniacki, Bryan Brothers, su bleacherreport.com, 14 dicembre 2010. URL consultato il 12 novembre 2012 (archiviato il 25 marzo 2013).
  97. ^ Nadal campione 2010, su sport.repubblica.it, Repubblica.it, 30 dicembre 2010. URL consultato il 31 dicembre 2010 (archiviato il 1º gennaio 2011).
  98. ^ Spagna: Nadal sportivo dell'anno e del decennio, su accademiatennisbari.it, 28 dicembre 2010. URL consultato il 31 dicembre 2010 (archiviato l'11 gennaio 2012).
  99. ^ Nadal ha una lesione muscolare di 2 centimetri, su tennisworlditalia.com, 31 gennaio 2011. URL consultato il 14 novembre 2012 (archiviato il 6 maggio 2015).
  100. ^ Tennis: Nadal vince il Laureus Award, su sport.repubblica.it, 7 febbraio 2010. URL consultato il 10 febbraio 2010 (archiviato il 4 febbraio 2012).
  101. ^ Davis Cup - Draws & Results, su daviscup.com. URL consultato il 9 settembre 2018 (archiviato il 9 settembre 2018).
  102. ^ Battaglia leggendaria, ma vince sempre Djokovic!, su tennisworlditalia.com, 3 aprile 2011. URL consultato il 5 dicembre 2011 (archiviato il 19 gennaio 2012).
  103. ^ Nadal, Monte Carlo è la sua reggia, su ubitennis.com, 18 aprile 2011. URL consultato il 5 dicembre 2011 (archiviato il 21 aprile 2011).
  104. ^ L'incubo infinito di Nadal: vince ancora Đoković, su tennisworlditalia.com, 12 settembre 2011. URL consultato il 5 dicembre 2011 (archiviato il 18 gennaio 2012).
  105. ^ Re Federer, lezione a Nadal, su gazzetta.it, 22 novembre 2011. URL consultato il 5 dicembre 2011 (archiviato il 10 dicembre 2011).
  106. ^ Nadal è fuori dal Masters, su sportmediaset.mediaset.it, 24 novembre 2011. URL consultato il 5 dicembre 2011 (archiviato il 28 novembre 2011).
  107. ^ Cuore Nadal, Spagna in estasi, su ilsole24ore.com, 4 dicembre 2011. URL consultato il 5 dicembre 2011 (archiviato il 28 marzo 2013).
  108. ^ Nadal regala la Davis alla Spagna, su gazzetta.it, 4 dicembre 2011. URL consultato il 5 dicembre 2011 (archiviato il 6 dicembre 2011).
  109. ^ Djokovic-Nadal, Melbourne e la finale del record: storia di una sfida infinita, su eurosport.it, 29 gennaio 2019. URL consultato il 28 settembre 2023.
  110. ^ Datasport, Londra 2012: Spagna, Nadal portabandiera, su ilsole24ore.com, 16 febbraio 2012. URL consultato il 16 febbraio 2012 (archiviato il 28 marzo 2013).
  111. ^ Giacomo Fazio, Anche Rafael Nadal portabandiera alle Olimpiadi, su ubitennis.com, 16 febbraio 2012. URL consultato il 16 febbraio 2012 (archiviato il 18 febbraio 2012).
  112. ^ Miami, Nadal si ritira: la finale è Djokovic-Murray, su sport.sky.it, 30 marzo 2012. URL consultato il 28 settembre 2023.
  113. ^ a b Nadal, ho la sindrome di Hoffa, su ubitennis.com, 17 agosto 2012. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato il 14 novembre 2012).
  114. ^ (EN) Rafael Nadal secures his eighth consecutive Monte Carlo title, in BBC Sport, 22 aprile 2012. URL consultato l'8 settembre 2018 (archiviato l'8 settembre 2018).
  115. ^ Sorpresa a Madrid: Nadal eliminato, su it.eurosport.yahoo.com, 10 maggio 2012. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato il 25 marzo 2013).
  116. ^ ubitennis.com, Nadal re di Roma torna numero 2, su ubitennis.com, 21 maggio 2012. URL consultato il 21 maggio 2012 (archiviato il 24 maggio 2012).
  117. ^ Roland Garros, Nadal piazza il suo Settimo Sigillo, su sport.sky.it, 11 giugno 2012. URL consultato il 28 settembre 2023.
  118. ^ Sport Mediaset, Nadal: "Basta Queen's", su sportmediaset.mediaset.it, 14 ottobre 2011. URL consultato il 15 giugno 2012 (archiviato il 28 marzo 2013).
  119. ^ (EN) Rafael Nadal falls to shock Wimbledon defeat by Lukas Rosol, su bbc.com, 28 giugno 2012. URL consultato il 28 settembre 2023.
  120. ^ ubitennis.com, Olimpiadi: si ritira Nadal!, su ubitennis.com, 19 luglio 2012. URL consultato il 19 luglio 2012 (archiviato il 21 luglio 2012).
  121. ^ cincytennis.com, Knee Injury Prevents Rafael Nadal From Competing in Western & Southern Open, su cincytennis.com, 9 agosto 2012. URL consultato il 9 agosto 2012 (archiviato il 3 aprile 2013).
  122. ^ Nadal out da Bercy e Londra, su federtennis.it, 25 ottobre 2012. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato il 9 maggio 2015).
  123. ^ Il medico della Federtennis spagnola: “Nadal tornerà più forte di prima”, su officinadeltennis.it, 5 settembre 2012. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato il 25 agosto 2021).
  124. ^ Nadal salta Doha e Aus Open "Meglio essere prudenti", su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 28 dicembre 2012. URL consultato il 28 dicembre 2012 (archiviato il 31 dicembre 2012).
  125. ^ Indian Wells: Nadal è tornato 600 vittorie, 22 Masters 1000, su ubitennis.com, 18 marzo 2013. URL consultato il 18 marzo 2013 (archiviato il 21 marzo 2013).
  126. ^ Roland Garros. Nadal nell'olimpo, Ferrer k.o. Otto successi, nessuno come lui, su gazzetta.it, 9 giugno 2013. URL consultato il 9 giugno 2013 (archiviato l'11 giugno 2013).
  127. ^ (EN) Simon Briggs, Monte Carlo Masters 2013: imperious Novak Djokovic steals Rafael Nadal’s crown, 21 aprile 2013. URL consultato il 7 settembre 2018 (archiviato il 7 settembre 2018).
  128. ^ La Gazzetta dello Sport, Wimbledon: fuori Nadal ! Federer facile Fognini si arrende in quattro set, su gazzetta.it, 24 giugno 2013. URL consultato il 6 novembre 2013 (archiviato il 28 settembre 2013).
  129. ^ gazzetta.it, Tennis. Montreal: trionfa Nadal, Raonic k.o., su gazzetta.it, 11 agosto 2013. URL consultato l'11 agosto 2013 (archiviato il 13 agosto 2013).
  130. ^ gazzetta.it, Us Open: trionfa Nadal, Djokovic k.o. Nadal nella storia con 13 titoli Slam, su gazzetta.it, 9 settembre 2013. URL consultato il 14 settembre 2013 (archiviato il 12 settembre 2013).
  131. ^ tennisworlditalia.com, ATP PECHINO - Rafael Nadal più in alto di tutti: finale e numero 1!, su tennisworlditalia.com, 5 ottobre 2013. URL consultato il 5 ottobre 2013 (archiviato il 6 ottobre 2013).
  132. ^ ubitennis.com, Nadal come mai nessuno: ritorna n.1 di fine anno per la terza volta, su ubitennis.com, 6 novembre 2013. URL consultato il 6 novembre 2013 (archiviato il 9 novembre 2013).
  133. ^ gazzetta.it, Tennis. Australian Open: trionfa Wawrinka. Nadal sconfitto e triste, la schiena fa crac, su gazzetta.it, 26 gennaio 2014. URL consultato il 26 gennaio 2014 (archiviato il 29 gennaio 2014).
  134. ^ Tennis, Montecarlo: impresa Ferrer, batte Nadal e va in semifinale, in Repubblica.it, 18 aprile 2014. URL consultato il 7 settembre 2018 (archiviato il 7 settembre 2018).
  135. ^ Roland Garros, finale: Nadal batte Djokovic, è il nono successo a Parigi, su gazzetta.it, 8 giugno 2014. URL consultato l'8 giugno 2014 (archiviato il 9 giugno 2014).
  136. ^ Tennis, Nadal infortunato: salta Toronto e Cincinnati. A Rischio pure lo Us Open, su gazzetta.it, 30 luglio 2014. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato il 2 agosto 2014).
  137. ^ Nadal, attacco di appendicite ma domani dovrebbe comunque giocare a Shanghai. URL consultato il 7 settembre 2018 (archiviato il 7 settembre 2018).
  138. ^ Tennis, Nadal operato d'appendicite, in La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita. URL consultato il 7 settembre 2018 (archiviato il 7 settembre 2018).
  139. ^ Coppa Nadal-Monaco vince doppio a Doha, su ansa.it, 10 gennaio 2015. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  140. ^ Tennis, Us Open: che impresa Fognini, stende Nadal. Seppi k.o. con Djokovic, su gazzetta.it. URL consultato il 5 settembre 2015 (archiviato il 5 settembre 2015).
  141. ^ Tennis, Nadal salta Wimbledon: ko per un guaio al polso, su repubblica.it, 9 giugno 2016. URL consultato il 9 giugno 2016 (archiviato il 10 giugno 2016).
  142. ^ Rio 2016: Tennis, Nadal si fa in tre - Sportmediaset, su Sportmediaset.it. URL consultato il 6 settembre 2018 (archiviato il 6 settembre 2018).
  143. ^ Muguruza: 'Forfait Nadal dal misto una delusione? No, media hanno dato troppa importanza a questo', in Tennis World Italia. URL consultato il 6 settembre 2018 (archiviato il 6 settembre 2018).
  144. ^ (EN) Rafael Nadal | Rankings History | ATP World Tour | Tennis, in ATP World Tour. URL consultato il 6 settembre 2018 (archiviato il 9 luglio 2018).
  145. ^ (EN) Nadal Has Barcelona Centre Court Named After Him | ATP World Tour | Tennis, in ATP World Tour. URL consultato il 5 settembre 2018 (archiviato il 5 settembre 2018).
  146. ^ Nadal dà il massimo, ma è costretto al ritiro contro un grande Cilic, in Eurosport, 23 gennaio 2018. URL consultato il 23 gennaio 2018 (archiviato il 25 gennaio 2018).
  147. ^ Tennis, record per Nadal: 50 set consecutivi vinti sulla terra rossa - Sportmediaset, su Sportmediaset.it. URL consultato il 1º settembre 2018 (archiviato il 1º settembre 2018).
  148. ^ US Open, Nadal si ritira, Del Potro in finale. Djokovic sfida Nishikori, in La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita. URL consultato il 7 settembre 2018 (archiviato l'8 settembre 2018).
  149. ^ Rafael Nadal non giocherà la Masters Cup. URL consultato il 5 novembre 2018 (archiviato il 6 novembre 2018).
  150. ^ Australian Open, Nadal, guerriero immortale. I 20 Slam non sono un sogno, su La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita. URL consultato il 24 gennaio 2019 (archiviato il 24 gennaio 2019).
  151. ^ Sky Sport, Indian Wells 2019, i risultati di oggi dei quarti: Federer-Nadal in semifinale, su sport.sky.it. URL consultato il 17 marzo 2019 (archiviato il 25 agosto 2021).
  152. ^ Tennis, Nadal vince a Montreal ma salta Cincinnati. Fognini rientra in top ten, su Repubblica.it, 12 agosto 2019. URL consultato il 14 agosto 2019 (archiviato il 14 agosto 2019).
  153. ^ Laver Cup: Nadal dà forfait per infortunio alla mano, su Eurosport.com, 22 settembre 2019. URL consultato il 6 novembre 2019 (archiviato il 6 novembre 2019).
  154. ^ ATP Parigi, i risultati delle semifinali: Nadal si ritira, finale Djokovic-Shapovalov, su sport.sky.it, 2 novembre 2019. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  155. ^ Roy Emerson, il re della Davis, su tennis.it, 3 novembre 2015. URL consultato il 9 dicembre 2020 (archiviato il 18 aprile 2021).
  156. ^ Nadal non giocherà lo Us Open 2020: "Coronavirus non sotto controllo nel mondo", su sport.sky.it, 4 agosto 2020. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  157. ^ Il problema di Nadal al piede è la Sindrome di Müller-Weiss, ne soffre dal 2005. URL consultato il 29 gennaio 2022.
  158. ^ (EN) Nadal To Miss US Open, Rest Of 2021 Season, su atptour.com, 20 agosto 2021.
  159. ^ Tennis: Nadal vince a Melbourne, battuto Cressy in finale - Rai Sport, su www.raisport.rai.it. URL consultato il 3 luglio 2022.
  160. ^ Australian Open, Nadal leggendario: batte Medvedev e fa 21 Slam!, su Tuttosport. URL consultato il 3 luglio 2022.
  161. ^ AMP | Nadal batte Norrie in finale ad Acapulco, su www.rainews.it. URL consultato il 3 luglio 2022.
  162. ^ Sky Sport, Fritz vince Indian Wells: battuto Nadal 6-3 7-6 | Sky Sport, su sport.sky.it. URL consultato il 3 luglio 2022.
  163. ^ Tennis, internazionali di Roma: Nadal sconfitto in 3 set da Shapovalov, su tg24.sky.it, 12 maggio 2022. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  164. ^ Roland Garros 2022, epico Nadal: Djokovic battuto dopo quattro ore, è semifinale, su sport.virgilio.it, 1º giugno 2022. URL consultato il 4 luglio 2022.
  165. ^ Sky Sport, Roland Garros, Nadal in finale contro Ruud: Zverev si ritira nel 2º set per un infortunio | Sky Sport, su sport.sky.it. URL consultato il 4 luglio 2022.
  166. ^ Sky Sport, Nadal batte Ruud 6-3 6-3 6-0 e vince il 14° Roland Garros: 'Finché avrò forza continuerò' | Sky Sport, su sport.sky.it. URL consultato il 4 luglio 2022.
  167. ^ Mai nessuno come Rafael Nadal: 22 Slam e altri importanti record per lo spagnolo, su Tennis World Italia. URL consultato il 4 luglio 2022.
  168. ^ Federico Ferrero, Rafael Nadal vince a Parigi per la 14ª volta e no, non si ritira, su www.editorialedomani.it. URL consultato il 4 luglio 2022.
  169. ^ Sky Sport, Nadal a 22 titoli Slam: Rafa allunga su Federer e Djokovic: la classifica all-time | Sky Sport, su sport.sky.it. URL consultato il 4 luglio 2022.
  170. ^ Gaia Piccardi, Nadal si ritira da Wimbledon dopo l’infortunio agli addominali: «Non ha senso continuare così», su Corriere della Sera, 7 luglio 2022. URL consultato il 7 luglio 2022.
  171. ^ Nadal, rientro amaro: eliminato dal n.152 del mondo dopo sei settimane di assenza, su La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 18 agosto 2022.
  172. ^ È la notte di Tiafoe! Strapazza Nadal 3-1, è la prima volta ai quarti Slam, su La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 6 settembre 2022.
  173. ^ Tennis, Atp Finals: Fritz vince la battaglia con Auger-Aliassime e vola in semifinale, Nadal saluta il torneo battendo Ruud, su mediaset.it, 17 novembre 2022. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  174. ^ a b Perché Rafael Nadal non sarà al Roland Garros: "Non voglio assegnare una data al mio rientro, ma questo è il mio ultimo anno", su olympics.com, 18 maggio 2023. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  175. ^ a b (EN) Novak & Rafa: The Rivalry, su atptour.com, ATPWorldTour.com, 18 maggio 2019. URL consultato il 15 ottobre 2019 (archiviato il 27 luglio 2019).
  176. ^ (EN) Testa a testa fra Nadal e Đoković, su atpworldtour.com, 5 giugno 2013. URL consultato il 20 giugno 2015 (archiviato il 23 giugno 2015).
  177. ^ Djokovic-Nadal Rivalry Set to Eclipse Them All, su sports.yahoo.com, 25 marzo 2013. URL consultato il 12 giugno 2013 (archiviato il 31 marzo 2013).
  178. ^ (EN) Players & pundits hail 'greatest' match, su bbc.co.uk, BBC, 29 gennaio 2012. URL consultato il 12 giugno 2013 (archiviato il 22 dicembre 2013).
  179. ^ (EN) Federer-Nadal rivalry as good as it gets, su sports.espn.go.com, Associated Press, 7 luglio 2008. URL consultato il 14 novembre 2012 (archiviato il 28 marzo 2013).
  180. ^ (EN) Paul Weaver, Move over McEnroe and Borg, this one will run and run in the memory, The Guardian, 7 luglio 2008. URL consultato il 14 febbraio 2009 (archiviato l'11 giugno 2013).
  181. ^ (EN) Martin Flanagan, Federer v Nadal as good as sport gets, The Age, 12 luglio 2008. URL consultato il 14 febbraio 2009 (archiviato il 4 febbraio 2009).
  182. ^ (EN) Peter Bodo, Rivalry!, su Peter Bodo's Tennisworld, Tennis.com, 30 gennaio 2009. URL consultato il 14 febbraio 2009 (archiviato l'11 febbraio 2009).
  183. ^ Federer-Nadal 2008, una finale all'origine del mito, su eurosport.it, 11 luglio 2019. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  184. ^ (EN) What Made Federer and Nadal's Australian Open Final a Unique Instant Classic?, su bleacherreport.com, 1º febbraio 2017. URL consultato il 4 ottobre 2023.
  185. ^ a b c Nadal Has Improved Virtually Every Aspect of His Game, su sports.espn.go.com, ESPN, 3 luglio 2008. URL consultato il 30 gennaio 2009 (archiviato il 1º febbraio 2016).
  186. ^ (EN) Jeff Cooper, Rafael Nadal – Profilo di gioco. URL consultato il 30 luglio 2007 (archiviato il 7 novembre 2016).
  187. ^ (EN) Ed McGrogan, RAFAEL NADAL’S DROP VOLLEY, su tennis.com, 14 luglio 2009. URL consultato il 13 settembre 2021.
  188. ^ (EN) Steve Tignor, UNDERRATED TRAITS OF THE GREATS: RAFAEL NADAL AND WHEN TO COME TO NET, su tennis.com, 5 maggio 2020. URL consultato il 15 settembre 2021.
  189. ^ John McEnroe ed il giocatore perfetto (il vostro quale sarebbe?), su livetennis.it, 30 ottobre 2015. URL consultato il 15 settembre 2021.
  190. ^ (EN) Haresh Ramchandani, Roger Federer has a better volley, Rafael Nadal has a superior forehand: Becker gives his ratings in GOAT debate, su sportskeeda.com, 14 ottobre 2020. URL consultato il 15 settembre 2021.
  191. ^ Nadal e Carlin, cap. Il duo dinamico.
  192. ^ Il dritto di Rafa Nadal, su tennisitaliano.it, 8 dicembre 2008. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  193. ^ (EN) Coming to Grips with Today's Forehand, in New York Times, 25 giugno 2006. URL consultato il 14 novembre 2012 (archiviato il 13 aprile 2013).
  194. ^ (EN) Speed and Spin: Nadal's Lethal Forehand, in The New York Times, 4 settembre 2011. URL consultato il 13 settembre 2021.
  195. ^ (EN) Christopher Clarey, More and More Players Deliver Slap to Classic Forehand, New York Times, 27 giugno 2006. URL consultato il 30 gennaio 2009 (archiviato il 12 aprile 2013).
  196. ^ Cynthia Gorney, Ripped. (Or Torn Up?), in The New York Times, 21 giugno 2009. URL consultato il 20 settembre 2010 (archiviato il 21 aprile 2020).
  197. ^ L'evoluzione (tecnica) di Rafa Nadal, su tennismagazineitalia.it, 17 giugno 2022. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  198. ^ a b Jeff Cooper, Studio fotografico del rovescio di Nadal, su tennis.about.com. URL consultato il 20 settembre 2010 (archiviato il 17 ottobre 2011).
  199. ^ (EN) Nadal ha migliorato ogni aspetto del suo gioco, in ESPN, 3 luglio 2008. URL consultato il 30 gennaio 2009 (archiviato il 1º febbraio 2016).
  200. ^ a b Rafael Nadal ha cambiato la presa, su nj.com, 12 settembre 2010. URL consultato il 14 settembre 2010 (archiviato il 15 dicembre 2018).
  201. ^ (EN) Rafael Nadal è determinato a restare davanti a Roger Federer, in The Daily Telegraph, 6 luglio 2008. URL consultato il 30 gennaio 2009 (archiviato il 20 ottobre 2020).
  202. ^ Nadal: "Servo più piano per un maggiore controllo", su tennisworlditalia.com, 11 marzo 2012. URL consultato l'11 marzo 2012 (archiviato il 14 marzo 2012).
  203. ^ Il dritto di Rafael Nadal: un trionfo di spin e velocità dal bicipite ipertrofico, su ubitennis.com, 17 settembre 2021. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  204. ^ Non c'è limite a quello che può fare Nadal, in ESPN, 1º febbraio 2009. URL consultato il 1º febbraio 2009 (archiviato il 10 gennaio 2016).
  205. ^ Il suo stile di gioco sta danneggiando Rafa?, in ESPN, 30 agosto 2007. URL consultato il 30 gennaio 2009 (archiviato il 10 gennaio 2016).
  206. ^ Non gioco più me ne vado?, su ubitennis.com, 29 marzo 2012. URL consultato il 14 novembre 2012 (archiviato il 16 novembre 2012).
  207. ^ (EN) Nº16 Rafael Nadal, in Forbes. URL consultato il 23 giugno 2012 (archiviato il 23 giugno 2012).
  208. ^ (EN) Kia, Nadal contro un alieno, su paultan.org, 24 maggio 2008. URL consultato il 27 gennaio 2012 (archiviato il 3 maggio 2009).
  209. ^ Kia & Nadal, su kia.com. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  210. ^ Nadal-Federer, cocchi di mamma, su ubitennis.com, 19 ottobre 2010. URL consultato il 27 gennaio 2012 (archiviato il 22 dicembre 2010).
  211. ^ (EN) The Beefcake in the Backcourt, in New York Magazine, 17 agosto 2008. URL consultato il 14 ottobre 2010 (archiviato il 12 febbraio 2021).
  212. ^ Rafa ha bisogno di più che di un nuovo look, in ESPN, 17 gennaio 2009. URL consultato il 14 ottobre 2010 (archiviato il 10 gennaio 2016).
  213. ^ Rafael Nadal lancerà una nuova e più tradizionale immagine agli US Open, in Sports Business Daily, 1º agosto 2008. URL consultato il 14 ottobre 2010 (archiviato il 2 dicembre 2008).
  214. ^ Moda: Rafael Nadal, su cornedbeefhash.wordpress.com, Tennis Served Fresh, 20 gennaio 2009. URL consultato il 14 ottobre 2010 (archiviato il 27 gennaio 2009).
  215. ^ Il cambio di Nadal, su cornedbeefhash.wordpress.com, Tennis Served Fresh, 24 gennaio 2009. URL consultato il 14 ottobre 2010 (archiviato il 29 gennaio 2009).
  216. ^ (EN) Rafa Nadal's Shoe - Nike Court Ballistec 1.3, su behance.net. URL consultato il 14 novembre 2012 (archiviato il 27 agosto 2012).
  217. ^ Rob Corder, Rafael Nadal indosserà un orologio Richard Mille da $ 525.000, in Professional Jeweller, 5 aprile 2010.
  218. ^ Armani sceglie Nadal, Rafa sarà testimonial, in La Gazzetta dello Sport, 10 dicembre 2010. URL consultato il 10 dicembre 2010 (archiviato l'11 dicembre 2010).
  219. ^ Rafael Nadal testimonial per Bacardi, su elle.com, 28 aprile 2011. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  220. ^ Bacardi lancia il Nadal Drink, su ubitennis.com, 25 agosto 2011. URL consultato il 30 dicembre 2011 (archiviato il 1º settembre 2011).
  221. ^ Giovanni Angioni, Rafa Nadal e PokerStars: Firmato l'Accordo!, su pokerlistings.it, 21 giugno 2012. URL consultato il 21 giugno 2012 (archiviato il 24 giugno 2012).
  222. ^ a b Giubilo, Anderloni e Sonzogni, cap. La racchetta del campione.
  223. ^ Il mondo degli incordatori, su ubitennis.com, 26 dicembre 2011. URL consultato il 27 dicembre 2011 (archiviato il 15 gennaio 2012).
  224. ^ Le Babolat di Nadal, su tennisitaliano.it, 13 settembre 2010. URL consultato il 14 novembre 2012 (archiviato il 12 marzo 2013).
  225. ^ (EN) Rafael Nadal scommette su una racchetta più pesante, su sport.msn.co.nz, 2 gennaio 2012. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato il 19 gennaio 2012).
  226. ^ Roland Garros: 38 km di corde per accordare le racchette dei campioni, su pianetatennis.com, 31 maggio 2009. URL consultato il 14 ottobre 2010 (archiviato il 4 marzo 2016).
  227. ^ (EN) ATP Head 2 Head, su atptour.com. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  228. ^ (ES) Rafa Nadal, premiado con la Gran Cruz de la Real Orden del Mérito Deportivo, su marca.com, 13 ottobre 2020. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  229. ^ Acta del Jurado, su fpa.es. URL consultato il 30 gennaio 2019 (archiviato il 30 gennaio 2019).
  230. ^ (ES) Manacor proclama "hijo predilecto" a Rafa Nadal, su diariodemallorca.es. URL consultato il 3 dicembre 2020 (archiviato il 25 agosto 2021).
  231. ^ Bollettino Ufficiale di Stato (PDF), su boe.es. URL consultato il 31 gennaio 2019 (archiviato il 22 dicembre 2020).
  232. ^ (ES) Rafa Nadal ya es hijo predilecto de Mallorca, su diariodemallorca.es, 2 settembre 2014. URL consultato il 3 dicembre 2020 (archiviato il 25 agosto 2021).
  233. ^ (ES) Rafa Nadal, condecorado con la Cruz de Plata al mérito de la Guardia Civil, su lavanguardia.com, 20 dicembre 2019. URL consultato il 4 dicembre 2020 (archiviato il 14 aprile 2020).
  234. ^ Bollettino Ufficiale di Stato
  235. ^ (ES) Rafa Nadal recibe la Gran Cruz de la Orden Dos de Mayo, su abc.es, 3 dicembre 2020.
  236. ^ Spagna, ennesimo riconoscimento alla carriera di Rafael Nadal: ecco i dettagli, su tennisworlditalia.com, 3 dicembre 2020. URL consultato il 4 dicembre 2020 (archiviato il 3 dicembre 2020).
  237. ^ (ES) Nadal recoge el premio Camino Real de manos del Rey en Alcalá de Henares, su dream-alcala.com, 20 settembre 2022.
  238. ^ Tennis, Nadal riceve il Premio Camino Real: a consegnarlo è il Re Felipe VI, su footballnews24.it, 20 settembre 2022. URL consultato il 20 settembre 2022.
  239. ^ El País, su elpais.com. URL consultato il 4 dicembre 2020 (archiviato il 16 settembre 2015).
  240. ^ ABC, su abc.es. URL consultato il 4 dicembre 2020 (archiviato il 25 agosto 2021).

Bibliografia

  • Ray Giubilo, Enzo Anderloni e Cristian Sonzogni, Rafael Nadal. Il re della terra, Edisport Edizioni, 2011, ISBN 978-88-88593-30-2.
  • Rafael Nadal e John Carlin, Rafa, la mia storia, Sperling & Kupfer, 2011, ISBN 978-88-200-5114-3.
  • (EN) Tom Oldfield, Rafael Nadal, Trafalgar Square, 2010. ISBN 978-1-84454-949-8.
  • (EN) Peter Bodo, The Clay Ran Red: Roger Federer vs. Rafael Nadal at Roland Garros, Diversion Books, 2010. ISBN 978-0-9845151-3-4.
  • (ES) Jaume Pujol-Galceran e Manel Serras, Rafael Nadal: Cronica de un fenomeno, Rba Libros, 2009. ISBN 978-84-9867-514-6.
  • (FR) Jaume Pujol-Galceran e Manel Serras, Rafael Nadal: Maître sur terre, L'Équipe Editions, 2008. ISBN 978-2-916400-39-6.
  • (EN) L. Jon Wertheim, Strokes of Genius, Houghton Mifflin Harcourt, 2009. ISBN 978-0-547-23280-5.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN89826459 · ISNI (EN0000 0000 8163 1971 · SBN LO1V384160 · LCCN (ENn2005075233 · GND (DE139076395 · BNE (ESXX4435598 (data) · BNF (FRcb15766905z (data) · NDL (ENJA01240017 · CONOR.SI (SL211930211 · WorldCat Identities (ENlccn-n2005075233
Wikimedaglia
Wikimedaglia
Questa è una voce in vetrina, identificata come una delle migliori voci prodotte dalla comunità.
È stata riconosciuta come tale il giorno 15 dicembre 2012 — vai alla segnalazione.
Naturalmente sono ben accetti suggerimenti e modifiche che migliorino ulteriormente il lavoro svolto.

Segnalazioni  ·  Criteri di ammissione  ·  Voci in vetrina in altre lingue  ·  Voci in vetrina in altre lingue senza equivalente su it.wiki

Informazione

L'articolo Rafael Nadal in Wikipedia italiana ha preso i seguenti posti nella classifica di popolarità locale:

Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2023-11-29 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=128385