Peter Sellers | |
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Peter Sellers ritratto nel 1973 da Allan Warren | |
Nazionalità | Regno Unito |
Genere | Pop Commedia |
Periodo di attività musicale | 1950 – 1980 |
Etichetta | Parlophone |
Studio | 10 |
Sito ufficiale | |
Peter Sellers, pseudonimo di Richard Henry Sellers (Portsmouth, 8 settembre 1925 – Londra, 24 luglio 1980), è stato un attore, sceneggiatore, regista, comico e cantante britannico.
È ricordato per le spiccate doti di attore comico, e per l'abilità nei travestimenti e nelle imitazioni, ma fu interprete di notevole spessore anche in ruoli drammatici. La sua vita, difficile e travagliata nonostante il grande successo, è narrata nel film Tu chiamami Peter (The Life and Death of Peter Sellers) (2004), nel quale Sellers è interpretato da Geoffrey Rush.
La sua fama è legata soprattutto al ruolo dell'imbranata comparsa indiana Hrundi V. Bakshi in Hollywood Party (1968) e all'interpretazione del goffo Ispettore Clouseau nella serie de La Pantera Rosa, oltre al Dottor Stranamore dell'omonima pellicola diretta nel 1964 da Stanley Kubrick, nel quale recitò in tre ruoli diversi,[1] a vari altri ruoli da protagonista nelle commedie tipiche degli anni sessanta, come Ciao Pussycat (1965) e James Bond 007 - Casino Royale (1967), e all'interpretazione del giardiniere Chance in Oltre il giardino (1979).
Sellers nacque a Portsmouth, nel Hampshire, l'8 settembre del 1925, figlio di William "Bill" Sellers, originario dello Yorkshire e di religione protestante, e di Agnes Doreen "Peg" Marks, una discendente del pugile ebreo Daniel Mendoza. Sellers crebbe in un ambiente che gli permise di mettere in risalto il suo naturale talento; i suoi genitori erano infatti attori di varietà e da loro apprese tutto quello che c'era da sapere sul mondo dello spettacolo. Studiò in una scuola cattolica, sebbene nessuno dei genitori fosse cattolico.
Abilissimo ballerino, fu talentuoso batterista: andò infatti in tournée con diverse jazz band, e come musicista fu anche un dotato suonatore di ukulele e banjo (si esibì al londinese Windmill Theatre). Una diceria non smentita dall'interessato vuole anzi che il padre avesse insegnato a suonare l'ukulele a George Formby. Massone, fu fatto Maestro nella Loggia londinese "Chelsea Lodge" numero 3098 della Gran Loggia Unita d'Inghilterra[2].
Arruolatosi nel 1942 nella RAF (in cui divenne caporale), organizzava di tanto in tanto improvvisati spettacoli per divertire i commilitoni, imitando i superiori. Da quell'esperienza è stato sostenuto che abbia tratto successivamente più di uno spunto artistico, in particolare per il Dottor Stranamore, film nel quale uno dei personaggi da lui interpretati è proprio un ufficiale dell'aviazione inglese.
Tornato alla vita civile, mise in risalto le sue qualità a teatro e alla radio facendo cabaret, cantando e incidendo alcuni dischi. Egli stesso raccontò di aver faticato a trovare la giusta chiave per il successo, arrangiandosi con espedienti, come quando telefonò ad un produttore imitando la voce di Kenneth Horne, per "raccomandarsi" per un'audizione. Fu alla radio che conobbe un inizio di celebrità, grazie al programma della BBC The Goon Show (1951-1960), insieme a Spike Milligan, Harry Secombe e Michael Bentine.
La prima puntata del Goon Show venne trasmessa il 28 maggio 1951.[3] Nonostante il parere contrario dei partecipanti, la prima serie dello show venne presentata con il titolo Crazy People.[4] Sellers partecipò a tutte e dieci le stagioni del programma, andato in onda fino al 28 gennaio 1960. Sellers interpretava, tra i molti altri, quattro personaggi principali: Major Bloodnok, Hercules Grytpype-Thynne, Bluebottle e Henry Crun.[5] Partendo da una base di 370,000 ascoltatori, lo show arrivò ad essere seguito da più di sette milioni di persone nella sola Gran Bretagna, venendo a posteriori descritto da un giornale come "probabilmente il varietà comico più influente di sempre".[6] Per Sellers, il successo dello show ebbe l'effetto di lanciare definitivamente la sua carriera d'attore comico.[7]
Debuttò nel cinema negli anni cinquanta, lavorando sia negli Stati Uniti che nella natìa Gran Bretagna, e interpretando diversi film, anche se non tutti di successo. Risale al 1955 il suo primo vero successo nel cinema, grazie alla commedia La signora omicidi, in cui interpretò il ruolo di un gangster maldestro. Nel 1962 ottenne una parte secondaria in Lolita di Stanley Kubrick, regista che lo avrebbe poi rivoluto nel film Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba. In questa occasione, Kubrick (ben noto per essere un regista molto esigente) gli concesse una recitazione a ruota libera per i tre personaggi previsti dal film, una concessione che il regista avrebbe in seguito rilasciato solo a Jack Nicholson per il film Shining (1980).
Nel 1963, chiamato da Blake Edwards a interpretare La Pantera Rosa, la sua carriera ebbe una svolta. Originariamente la parte dell'ispettore Clouseau, era stata affidata a Peter Ustinov, il quale prima accettò il ruolo, ma poi lo rifiutò mettendo in difficoltà la produzione, che fu costretta a intentargli una causa che l'attore perse. Peter Ustinov lavorò in seguito in Topkapi (1964), interpretando un ruolo per il quale era stato preso inizialmente in considerazione lo stesso Peter Sellers.
Blake Edwards, in difficoltà per la defezione di Ustinov, decise di affidare il ruolo di Clouseau a Sellers, ancora relativamente poco conosciuto al grande pubblico, salvo per i ruoli interpretati con discreto successo in Gran Bretagna. Il primo episodio della serie de La pantera rosa non era in realtà basato sull'ispettore Clouseau, ma sulla figura di Sir Charles Lytton (interpretato da David Niven); fu il talento comico di Peter Sellers a fare innamorare il pubblico del personaggio di Clouseau e a dare il via a una serie di successivi sequel, a partire da Uno sparo nel buio (1964).
I due film decretarono il successo di Sellers, che divenne immediatamente uno dei comici più pagati e ricercati del mondo, malgrado l'attore rimanesse scettico circa la qualità della propria interpretazione dell'ispettore Clouseau, al punto che arrivò a chiedere di non far uscire Uno sparo nel buio nelle sale, e iniziando a rendere difficoltosa la proficua collaborazione con Blake Edwards, il regista che sino ad allora più l'aveva valorizzato, a causa di divergenze artistiche talora futili, altre volte serissime.
Poco prima dell'inizio delle riprese del terzo episodio, L'infallibile ispettore Clouseau (1968), Sellers abbandonò il progetto e si dichiarò deciso a non riprendere mai più il ruolo del maldestro ispettore. Subito dopo anche Edwards si rifiutò di dirigere il film, che venne realizzato ugualmente con l'attore Alan Arkin nei panni di Clouseau, per la regia di Bud Yorkin, ma ne risultò un grande fiasco. Sempre nel 1968, Sellers e Edwards toccarono l'apice del loro sodalizio artistico in Hollywood Party, considerato uno dei più grandi capolavori del cinema umoristico.
A dieci anni di distanza da Uno sparo nel buio, Sellers e Edwards tornarono a girare un nuovo sequel sull'ispettore Clouseau nel 1974, con The Return of the Pink Panther (La Pantera Rosa colpisce ancora), seguito nel 1976 da The Pink Panther Strikes Again (La Pantera Rosa sfida l'ispettore Clouseau: da notare l'erronea traduzione italiana, che facilmente può creare confusioni tra il terzo ed il quarto episodio della serie). Le riprese di entrambi i film furono tuttavia molto travagliate, a causa dei frequenti contrasti tra Sellers e Edwards.
Seguirono poi ancora La vendetta della Pantera Rosa (1978), l'ultimo interamente interpretato da Peter Sellers, e Sulle orme della Pantera Rosa (1982), realizzato dopo la morte dell'attore, utilizzando 40 minuti di spezzoni scartati dai precedenti film. Successivamente Blake Edwards tentò di resuscitare il personaggio dell'ispettore Clouseau, ma con risultati deludenti, ne Pantera Rosa - Il mistero Clouseau (1983), interpretato da Roger Moore, cui seguì, nel 1993, Il figlio della Pantera Rosa interpretato da Roberto Benigni, pellicole entrambe stroncate dai critici e che ottennero scarsi risultati al botteghino.
La vita privata e sentimentale di Sellers fu molto travagliata. Nel 1951 si sposò con Anne Howe, dalla quale ebbe due figli, Michael (1954-2006) e Sarah (1957). L'unione si interruppe a causa di voci su possibili relazioni dell'attore con la cantante Wanda Jackson e con Sophia Loren, sua partner nel film La miliardaria (quest'ultima avrebbe comunque sempre smentito). Nel 1964 sposò Britt Ekland, che fu sua partner in alcuni film e da cui ebbe una figlia, Victoria. L'unione si concluse con il divorzio nel 1968. Nel 1970 sposò la modella australiana Miranda Quarry (attuale contessa di Stockton) dalla quale divorziò nel 1974 per risposarsi nel 1977 con l'attrice Lynne Frederick.
Di indole tendenzialmente malinconica, nonostante il grande successo e il favore di pubblico e critica, Sellers visse sempre afflitto dall'insicurezza circa il proprio talento e dalla paura di non riuscire a far ridere il pubblico, il che gli causò gravi e frequenti problemi di depressione. Inoltre egli riteneva di non avere una personalità sua propria, ma di assumere sempre quella del personaggio che stava interpretando, come se il vero Peter Sellers non esistesse nella realtà. Nel 1979, con l'obiettivo di dare una svolta alla propria carriera in direzione di ruoli drammatici, Sellers interpretò il film Oltre il giardino, accanto a Shirley MacLaine. La pellicola non venne apprezzata all'unanimità dalla critica, ma Sellers fu straordinario nel ruolo del mite giardiniere Chance, riscuotendo vasti consensi nella sua nuova veste di attore drammatico.
Il suo ultimo lavoro fu Il diabolico complotto del dottor Fu Manchu (1980), commedia di scarso successo di cui fu anche il regista (non accreditato), oltre che l'interprete, e che fece appena in tempo a terminare prima della morte.
Il 21 luglio 1980, Sellers giunse a Londra proveniente da Ginevra. Prese alloggio al Dorchester Hotel, prima di far visita al luogo di sepoltura delle ceneri dei suoi genitori al Golders Green Crematorium[8]. Aveva in programma di partecipare a una cena con gli ex compagni del Goon Show Spike Milligan e Harry Secombe, fissata per la sera del 22 luglio[9]. Il giorno della cena, Sellers pranzò nella sua stanza d'hotel e poco dopo fu colpito da infarto. Venne portato d'urgenza al Middlesex Hospital di Londra, dove spirò pochi minuti dopo la mezzanotte del 24 luglio 1980, all'età di 54 anni[10].
Dopo il decesso dell'attore, Richard Attenborough disse che Sellers «...possedeva un genio comico paragonabile a quello di Chaplin». Burt Kwouk, l'attore che impersonò sullo schermo Cato, il maggiordomo di Clouseau, nella serie di film della Pantera Rosa dichiarò: «Peter Sellers era un attore molto amato in Gran Bretagna... il giorno in cui morì, sembrò che l'intero Paese si fermasse. Dovunque ti trovassi, il fatto che Peter fosse morto sembrò un ombrello che copriva tutto»[11].
Il regista Blake Edwards affermò: «Peter era brillante. Aveva un'enorme facilità a scovare gli aspetti più nascosti ed unici dei personaggi che doveva interpretare». Spike Milligan si rivelò troppo sconvolto per rilasciare dichiarazioni alla stampa all'epoca della morte di Sellers, mentre invece Harry Secombe disse: «Sono scioccato. Peter era un artista immenso. Aveva così tanto talento, che esso straboccava da lui»; in aggiunta, con una notevole dose di humour nero, fece riferimento alla cena mancata che i Goons avevano programmato, aggiungendo che Sellers «...avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di evitare di pagare la cena»[11].
Una cerimonia funebre privata si tenne il 26 luglio al Golders Green Crematorium[12]. L'ultimo sberleffo di Sellers fu la volontà da lui espressa che venisse suonata la canzone In the Mood di Glenn Miller durante il suo funerale, canzone che notoriamente egli detestava[13]. Secondo il biografo Roger Lewis, l'attore avrebbe detto a suo figlio Michael che quella canzone era "meravigliosamente inappropriata per occasioni solenni"[14].
Il suo corpo venne cremato e le ceneri interrate al Golders Green Crematorium di Londra. Sebbene sia risaputo che Sellers all'epoca del decesso fosse in procinto di escludere dalle sue volontà testamentarie la quarta moglie Lynne Frederick, ella ereditò l'intero patrimonio dell'attore, stimato in 4,5 milioni di sterline.
Nel 1982 Blake Edwards cercò di continuare la serie della Pantera Rosa con il film Romance of the Pink Panther e offrì il ruolo dell'Ispettore Clouseau a Dudley Moore, che però rifiutò. Quindi, Edwards fece uscire Sulle orme della Pantera Rosa, composto quasi esclusivamente da scene scartate dai precedenti tre capitoli della serie[15]. La Frederick fece causa a regista e produzione, asserendo che l'utilizzo di materiale scartato dai precedenti film era lesiva per l'immagine del defunto marito e una violazione del contratto; la corte le diede ragione e le assegnò 1 milione di dollari a titolo di risarcimento, più il 3,15% dei profitti del film e l'1,36% dei profitti a venire[16].
Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico | |
War Medal 1939-1945 | |
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Peter Sellers è stato doppiato da:
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