La miniserie, inizialmente concepita come un film spin-off della serie Star Wars Anthology che avrebbe seguito le pellicole Rogue One e Solo, è stata accolta positivamente dalla critica.
Obi-Wan Kenobi, interpretato da Ewan McGregor, doppiato da Francesco Bulckaen. Un Maestro Jedi sopravvissuto alle guerre dei cloni, ora in esilio sul pianeta Tatooine. McGregor era entusiasta di interpretare una versione del personaggio più vicina a quella di Alec Guinness dichiarando: "Voglio arrivare passo passo più vicino a come si sentiva Obi-Wan quando lo interpretava Alec Guinness. Sento che i miei capelli stanno diventando sempre più bianchi e sono più vicino a lui come età, quindi sarà facile da fare". Riguardo al calarsi nella parte dopo diversi anni, l'attore ha precisato: “Gli esercizi di spada non sono stati duri quanto quelli sulla voce. Prima di cominciare le riprese ero completamente fuori tono, non somigliavo affatto a Obi-Wan; per rientrare nel personaggio ho dovuto fare i compiti e, soprattutto, misurarmi con la recitazione di Alec Guinness, umorismo compreso”.[2][5][6][7]
Grande Inquisitore, interpretato da Rupert Friend, doppiato da Massimo De Ambrosis. L'Inquisitore con il grado più alto dell'Impero Galattico. Il personaggio è stato precedentemente doppiato da Jason Isaacs nella serie animata Star Wars Rebels.[8][9][10][11] Friend ha ritenuto molto soddisfacente il tono della voce del proprio personaggio, il quale si crede alla pari con Darth Vader. Friend era entusiasta di avere la possibilità di portare il personaggio in live-action, evitando di somigliare alla controparte animata mostrata in Rebels. Infatti Chow e Dave Filoni hanno preferito allontanarsi dalla versione animata, rimanendo comunque fedeli alla rappresentazione originale del personaggio.[12]
Quinto Fratello, interpretato da Sung Kang, doppiato da Francesco Meoni. Un inquisitore. Il personaggio è stato precedentemente doppiato da Philip Anthony-Rodriguez nella serie animata Star Wars Rebels.[13]
Reva Sevander/Terza Sorella, interpretata da Moses Ingram, doppiata da Giulia Franceschetti. Un'inquisitrice formidabile e ambiziosa. Ingram ritiene il personaggio molto atletico e figo che ha un obiettivo in comune con il Grande Inquisitore e Darth Vader.[14]
Owen Lars, interpretato da Joel Edgerton, doppiato da Fabrizio Dolce. Un agricoltore di Tatooine, nonché fratellastro di Anakin Skywalker e zio di Luke.[15] In merito al suo casting, Deborah Chow ha commentato: “Grazie, George, per aver scelto Joel Edgerton come zio Owen. Questo è tutto ciò che posso dire.”[16] Edgerton ha commentato la grandiosa opportunità del suo coinvolgimento dopo anni dicendo: “Beh, se mi danno due secondi, li trasformerò in quattro”.[17]
Beru Lars, interpretata da Bonnie Piesse, doppiata da Maria Grazia Cerullo. Moglie di Owen e zia di Luke Skywalker.[15] Per il suo ruolo ha dichiarato: "Penso che vedrete decisamente di più su Owen e Beru, quindi sì, i fan avranno sicuramente un'idea più precisa di chi sono a questo punto. E, ovviamente, il nostro ruolo è quello di proteggere Luke, quindi si focalizzerà su quello lo show, ma potrete vedere tutti quei piccoli dettagli che finora non sono stati mostrati".[18][19]
Leia Organa, interpretata da Vivien Lyra Blair, doppiata da Sofia Fronzi. La sorella gemella di Luke e principessa di Alderaan.[20]
Vect Nokru, interpretato da Flea, doppiato da Davide Lepore. Cacciatore di taglie assunto per rapire Leia Organa.
Bail Organa, interpretato da Jimmy Smits, doppiato da Saverio Indrio. Il padre adottivo di Leia e senatore di Alderaan. Smits riprende il suo ruolo dalla trilogia prequel.
Haja Erstree, interpretato da Kumail Nanjiani, doppiato da Paolo Vivio. Un abitante del pianeta Daiyu che si finge un Jedi. Nanjiani ha dichiarato di aver studiato la vita di maghi e truffatori per prepararsi al ruolo.[21]
Quarta Sorella, interpretata da Rya Kihlstedt, doppiata da Licia Amendola. Un'inquisitrice.
Anakin Skywalker/Darth Vader, interpretato e doppiato da Hayden Christensen (Anakin) e James Earl Jones (Darth Vader), e in italiano da Francesco Pezzulli (Anakin) e Luca Ward (Darth Vader)[22]. Padre dei gemelli Luke e Leia Skywalker, nonché ex amico di Obi-Wan, sedotto dal Lato Oscuro della Forza. Christensen ha rivelato che per reimmergersi nella parte ha rivisto tutti e 9 i film della saga comprese le serie animate The Clone Wars e Rebels e ha descritto il suo ritorno con entusiasmo: "Naturalmente c'è da dire che Anakin e Obi-Wan non erano in ottimi rapporti quando li abbiamo visti l'ultima volta. Sarà quindi interessante vedere cosa ha in serbo per tutti noi una straordinaria regista come Deborah Chow. Sono entusiasta di lavorare di nuovo con Ewan. È bello essere tornati!"[1][2][23][24][25]. In merito al ritorno di Darth Vader, la regista Deborah Chow ha spiegato: "E' una versione tra le due trilogie. Non è ancora il Vader di Una nuova speranza, capite? Quindi è una versione intermedia. Si tratta ovviamente sempre di Vader, ma non è completamente formato come in Una nuova speranza".[26]
Luke Skywalker, interpretato da Grant Feely. Figlio di Anakin Skywalker e Padmé Amidala, dato in custodia da Obi-Wan agli zii Owen e Beru Lars.[27]
Anthony Daniels riprende il suo ruolo di C-3PO mentre Temuera Morrison ha un cameo di un clone veterano senza tetto.[28] La figlia di Ewan McGregor, Esther-Rose McGregor, interpreta Tetha Grig, una commerciante che Kenobi incontra per le strade di Daiyu, in un cameo nella seconda puntata.[29]Zach Braff interpreta Freck.[30]
Nel febbraio 2013, Bob Iger, CEO della Walt Disney Company annuncia la produzione di spin-off della saga di Guerre stellari con il titolo di Star Wars Anthology.[34] Il personaggio di Obi-Wan Kenobi è stato vincitore di un sondaggio di The Hollywood Reporter nell'agosto 2016 dove veniva chiesto quale personaggio della saga meritasse uno spin-off tutto suo.[35] Il regista Stephen Daldry iniziò le trattative per dirigere un film su Kenobi nell'agosto 2017. Daldry avrebbe dovuto occuparsi dello sviluppo e la scrittura insieme alla Lucasfilm. Ewan McGregor, che ha interpretato Kenobi nella trilogia prequel, inizialmente affermò di non aver preso parte al progetto ma che era pronto a riprendere il ruolo se gli fosse proposto.[36] Daldry contattò Hossein Amini per scrivere il film, il quale si unì al progetto verso la fine del 2017.[37][38]
Nel maggio 2018, fu riportato che il titolo del film era Obi-Wan: A Star Wars Story, con una trama che coinvolgeva Kenobi intento a proteggere un giovane Luke Skywalker sul pianeta Tatooine in un clima di tensioni tra i fattori locali e i predoni tusken.[39] La produzione del film era prevista In Irlanda del Nord con il titolo di lavorazioneJoshua Tree nel 2019 ai Paint Hall Studios a Belfast, una volta che la produzione dell'ottava e ultima stagione de Il Trono di Spade terminasse a fine 2018.[40] Tuttavia la Disney cancellò i piani degli spin-off, incluso il film su Kenobi, dopo il flop al botteghino di Solo: A Star Wars Story. Così la Lucasfilm decise di focalizzarsi sul servizio streaming di Disney+.[41][42]
L'idea di base degli spin-off Anthology era quella di creare delle pellicole che esplorassero la saga variando in genere e stile con altrettanti registi di diverso timbro di fabbrica. Se con Rogue One si è dato spazio al tema militare, al genere spy-thriller e war-movie, con Solo allo stile western, con un accento di heist-movie e voglia di scorazzare nella parte gangster del sottomondo galattico, con Obi-Wan Kenobi si intende dar ampio respiro al lato mistico, spirituale e introspettivo del franchise.
McGregor iniziò le negoziazioni per prendere parte ad una miniserie televisiva per Disney+ incentrata su Obi-Wan Kenobi a metà di agosto 2019.[43] Il 24 agosto, in occasione del D23, la presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy e McGregor hanno annunciato ufficialmente che avrebbe ripreso i panni di Kenobi in una nuova serie per Disney+, ambientata 10 anni dopo Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith. Le riprese sarebbero dovute iniziare a luglio 2020, con una sceneggiatura per 6 episodi scritti da Amini al tempo dell'annuncio.[44] McGregor rivelò che l'annuncio fu un sollievo, spiegando che dovette mentire sul proprio coinvolgimento nel ruolo di Kenobi per ben quattro anni.[45] Un mese dopo Kennedy annunciò che Deborah Chow avrebbe diretto la serie su Kenobi dopo averla impressionata sul lavoro svolto nella direzione degli episodi di The Mandalorian.[44][46]
Nel novembre 2019 Amini disse che il periodo temporale della serie, l'oscurantismo, è molto affascinante perché avrebbe permesso di mostrare Kenobi alle prese con la perdita del suo amico e dell'Ordine Jedi, cosa che ha permesso ad Amini di esplorare altri aspetti della saga oltre all'azione, come il suo lato spirituale, questo anche grazie al fatto che rispetto ad una serie tv, un film contiene sempre due ore di lunghezza nei quali è imperativo accentuare l'azione e velocizzare la trama. Ha preso ispirazione da fonti che hanno originariamente ispirato George Lucas, incluso L'eroe dai mille volti di Joseph Campbell, storie e culture di Samurai e il Buddismo.[47] Chow sentì il suo lavoro su The Mandalorian come il miglior allenamento che potesse avere per prepararsi ad una miniserie su Kenobi, imparando molto dai produttori esecutivi Jon Favreau e Dave Filoni.[48].
(EN)
«It wasn’t always going to be a series, not initially,". "When we first started talking about, that wasn’t really in the cards but everything’s changed so much, so quickly. It’s really exciting that it is now. I’m really into the idea to be able to tell the story over several hours instead of just one hit. I think it’s going to be quite cool."»
(IT)
«Non è sempre stata una serie, almeno inizialmente. Quando abbiamo iniziato a parlarne non era ancora concreta, ma tutto è cambiato rapidamente. È davvero eccitante a che punto siamo arrivati. Mi piace molto l'idea di raccontare la storia in diverse ore invece che in un solo colpo. Credo che sarà davvero forte.»
(Ewan McGregor qualche mese dopo l'annuncio della serie[49][50])
La pre-produzione è iniziata ai Pinewood Studios a Londra a gennaio 2020. Verso la fine del mese la serie è stata momentaneamente sospesa e l'intera troupe mandata a casa perché la Kennedy non era soddisfatta della sceneggiatura della serie in quanto Kenobi e Skywalker avevano un storia simile a quella di The Mandalorian, nel quale il mandaloriano protegge Grogu. Lucasfilm ingaggiò Joby Harold per rimpiazzare Amini ad aprile 2020.[51][52] Le riprese vennero posticipate a marzo 2021 a causa della pandemia di COVID-19. Durante il Disney's Investor Day Event del 10 dicembre 2021 la Kennedy annunciò che il titolo ufficiale della serie sarebbe stato Obi-Wan Kenobi, confermando Chow alla regia.[1] A febbraio 2021 McGregor rivelò che le riprese avrebbero preso luogo a Los Angeles invece che a Londra e Boston. Todd Cherniawsky è stato ingaggiato come designer della serie insieme a Suttirat Anne Larlarb come costume designer.[53][54]
McGregor ha sottolineato la sostanziale differenza della natura di questa miniserie rispetto alle altre mostrate finora con diversi registi ad ogni episodio:
(EN)
«[Deborah Chow] managed [all the episodes] and it’s his singular vision throughout, it felt like we were making a movie. And the episodic nature of our series fits very well into the plot, but it’s a driving narrative.”»
(IT)
«Deborah Chow ha diretto tutti gli episodi e stiamo raccontando quella che è la sua singolare visione delle cose, sembrava ugualmente che stessimo girando un film. La natura episodica della nostra serie è così fortemente limitata. Non è come The Mandalorian. Si tratta di un film suddiviso in più parti".»
Secondo la Chow la storia ha attraversato cambi significativi dopo il coinvolgimento di Harold, sebbene certi elementi della storia che sono stati concepiti da Amini sono inclusi nei primi tre episodi e nel finale, ricevendo insieme a Stuart Beattie il merito per la scrittura di questi ultimi. Hannah Friedman e Andrew Stanton sono stati coinvolti nella sceneggiatura della miniserie. Harold voleva esplorare ciò che è successo tra il personaggio di McGregor e quello di Guinness, specificando che la serie ha luogo in un momento in cui l'Impero è in espansione e i Jedi sono dovuti sparire, i cui sopravvissuti rimanenti sono in fuga e si nascondono. Il passato di Kenobi, in particolare la sua relazione con Anakin, lo rende "un uomo che è molto definito da questa storia, che lo voglia o meno". Ha aggiunto che una parte cruciale del viaggio di Kenobi finirà per "riconciliare quel passato fino a comprenderlo e a capire il suo posto in esso".[57][58]
Guardando indietro alla lunga fase di sviluppo dello show, Harold ha rivelato che per la miniserie gli autori hanno recuperato e usato idee destinate al film spin-off poi cancellato, spiegando inoltre che il formato della miniserie si adatta meglio alla storia sviluppata per il personaggio.
(EN)
«We certainly inherited a lot of ideas from the [story] developments in the past, but there's also a lot of new directions and ideas we explored, building off some of those things we inherited. It feels lovely that it's now this limited series, because it gives you enough room to really build the character out; you can actually now spend some time with Obi-Wan in his normal world before some of the things you saw in the teaser transpire.»
(IT)
«Abbiamo certamente ereditato molte idee dalle storie sviluppate in passato, ma ci sono anche nuove direzioni e idee che abbiamo esplorato al di là di quelle. È piacevole che si tratti di una miniserie, perché ti dà abbastanza spazio per costruire davvero il personaggio: potremo passare del tempo con Obi-Wan nel suo mondo normale prima che accadano alcune delle cose che avete visto nel teaser»
Kennedy e Chow hanno avvisato gli scrittori di non creare palesi connessioni con The Mandalorian e le sue serie spin-off, essendo convinti che la connessione più forte tra Obi-Wan Kenobi e il resto di Star Wars sia la trilogia prequel. Chow voleva essere fedele alla visione originale di George Lucas per la saga e ha lavorato duramente per connettere elementi della trilogia originale con la trilogia prequel. Si è ispirata anche ai "grintosi, poetici western" come L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, La proposta e ai film di Akira Kurosawa. Chow sentiva una forte correlazione tra i Jedi e i Ronin con il loro "codice etico che va avanti con loro, in un mondo che è vastamente cambiato". È stato introdotto un nuovo pianeta di nome Daiyu, che Harold paragona ad una notturna Hong Kong, per dar contrasto al pianeta Tatooine, dove prende luogo gran parte della miniserie.[61] Nel corso della serie apparirà anche un nuovo droide, chiamato 1-JAC.[62]
Molte discussioni si sono avvicendate prima di decidere di introdurre Darth Vader nella serie, decisione che come ha detto Chow "non è stata presa con leggerezza... Anakin e Vader rappresentano un enorme e profondissima parte della vita di Kenobi. Abbiamo capito che avrebbe avuto senso raccontare questa storia. Entrambi Kenobi e Vader non sono ancora ampiamente formati come introdotti in Una nuova speranza." La serie introduce per la prima volta anche gli inquisitori di Vader in live-action. Il modo in cui Vader appare nella serie e l'idea di introdurre gli inquisitori sono state entrambe suggerite da Dave Filoni. Le bozze originali introducevano molti antagonisti, incluso Darth Maul, ma Chow ha deciso di non usarlo perchè sarebbe stato un po' troppo avere sia Maul che Vader, soprattutto per l'ampio impatto che quest'ultimo produce. In più si è resa conto che Filoni aveva già raccontato la storia di Kenobi e Maul in Star Wars Rebels.[63]
Altre discussioni all'interno della Lucasfilm riguardavano il famoso scambio di battute avvenuto tra Ben Kenobi e Darth Vader all'interno della Morte Nera, quest'ultimo infatti dice al Jedi che l'ultima volta che si sono incontrati era solo un discepolo mentre adesso è lui il maestro, lasciando intendere che uno scontro tra i due oltre al famoso duello su Mustafar fosse impossibile, creando inevitabilmente una contraddizione col canone. McGregor a tal riguardo ha specificato che "è divertente. È davvero intelligente il modo in cui sono stati concepiti questi collegamenti, per gli sceneggiatori e per Deborah è come se ci si muovesse al contempo avanti e indietro". Chow ha comunque chiarito come questa aderenza al canone di Guerre stellari abbia consentito una certa libertà narrativa: “Ovviamente, c’è stato spazio per interpretare al meglio tutto questo. Dovevamo raccontare una storia che spiegasse cosa è accaduto in questi venti anni, e ovviamente è successo qualcosa nei due decenni, e ci saranno aspetti nella nostra serie che lasceranno spazio a una certa interpretazione di quanto già noto”.[64]
Cast
Insieme all'annuncio di Ewan McGregor che avrebbe ripreso il ruolo di Kenobi dalla trilogia prequel, la Kennedy, durante il Disney's Investor Day Event, ha svelato a sorpresa il ritorno di Hayden Christensen nei panni di Anakin Skywalker/Darth Vader. Lo stesso McGregor disse che ritornare con Christensen era "la cosa più bella di tutte", mentre Kennedy lo ha descritto come "la rivincita del secolo".[65]
Le riprese sono iniziate ad aprile 2021 a Los Angeles,[33][67] mentre McGregor ha confermato di aver iniziato a girare il 4 maggio, nello Star Wars Day.[68] Per le riprese è stata utilizzata la tecnologia StageCraft, precedentemente usata in The Mandalorian e The Book of Boba Fett.[69][70] McGregor ha effettuato dei test per il costume per Obi-Wan Kenobi sul set di The Mandalorian, affermando che lo StageCraft gli ha permesso di divertirsi nel lavoro della serie più di quanto abbia fatto nella trilogia prequel dovuto all'uso minore del blue e green screen.[69][71] Lo stesso attore ha confermato la fine delle riprese il 19 settembre 2021.[72]
Durante la post-produzione la regista ha voluto fugare ogni dubbio sul fatto che la serie non avrà una seconda stagione in quanto pensata proprio come un film spin-off:
(EN)
«It was definitely conceived as a limited series and it is one big story with a beginning, middle, and end. So that's the way we've always approached it."»
(IT)
«E' stata indubbiamente concepita come una miniserie. È una grande storia con un inizio, uno sviluppo e una fine. L'approccio è sempre stato quello, è una storia completa»
Industrial Light & Magic ha fornito gli effetti visivi per la serie.[75] Doug Chiang e Todd Cherniawsky sono stati gli scenografi della serie,[53][76] mentre Suttirat Anne Larlarb la costumista.[54] Chiang, vicepresidente della Lucasfilm, ha affermato che la sfida più grande della serie è stata quella di creare un ponte tra i design della trilogia prequel e originale, rimanendo fedeli ai film pur aggiungendo nuovi elementi.[76]
Colonna sonora
John Williams, compositore del tema del personaggio di Obi-Wan Kenobi.
A metà febbraio 2022 John Williams ha registrato il tema principale della serie con un'orchestra a Los Angeles, impiegando due settimane per la scrittura.[77] Williams aveva scritto precedentemente un tema per Obi-Wan Kenobi nel primo film della saga ma col tempo è stato associato al tema della Forza in generale.[77] Questa è la seconda volta che Williams ha scritto un tema per un film di Guerre stellari slegato dalla saga principale, come fece per Solo: A Star Wars Story, e segna il ritorno come compositore di colonne sonore per la televisione dal 1985.[77]
Nell'aprile 2022 è stato annunciato che Natalie Holt ha composto la colonna sonora della miniserie, eccetto il tema di Obi-Wan,[78] prestando la sua voce ed esibendosi col proprio violino.[79] Holt è la prima donna in assoluto a comporre delle musiche per la saga.[80]
Chow volò a Londra per incontrare Holt e avere "due giorni di immersione intensiva" mostrandole riprese incomplete della serie.[81] Holt allora ha iniziato a sviluppare temi per i nuovi personaggi e scrivere una colonna sonora che come ha detto "ha radici nello Star Wars tradizionale" più di quanto la musica di Ludwig Göransson abbia fatto con The Mandalorian.[81] La musica di Holt è stata registrata a Los Angeles ai Fox Studios Newman Scoring Stage, con alcuni suoni moderni aggiuntivi. Come per le precedenti musiche di Guerre stellari, Holt è stata influenzata dalla musica culturale del mondo reale per rappresentare differenti pianeti nella serie, includendo musica occidentale ed orientale. Holt ha usato corni da caccia e alcuni inusuali strumenti a percussione prodotti da Brian Kilgore per creare il tema degli inquisitori che, come ha detto, "scuote le tue viscere. È così ossessionante... È una struttura ritmica stridente".[81] Holt ha completato il suo lavoro per la serie a fine aprile 2022.[81]
Promozione
Il 9 febbraio 2022 è stata pubblicata la prima immagine ufficiale della serie, insieme alla data d'uscita;[82] mentre altre immagini sono state diffuse il 25 aprile dello stesso anno.[83]
Il teaser trailer è stato distribuito online il 9 marzo 2022,[84] seguito da quello completo il 4 maggio successivo, accompagnato dal primo poster ufficiale.[85] L'uso della colonna sonora di Williams nel trailer è stata accolto positivamente dalla crtitica,[86][87][88] in particolare da Zack Sharf di Variety, che ha definito l'istante in cui si può ascoltare Duel of the Fates il "momento più maestoso" del trailer.[89] Daniel Anche Chin di The Ringer ha elogiato il trailer, affermando che "offre una scarica di nostalgia verso i prequel di Guerre stellari".[90]
Il 17 maggio 2022, Ewan McGregor, Diego Luna, Rosario Dawson e Pedro Pascal sono apparsi nella copertina della rivista Vanity Fair.[91] Il giorno dell'uscita del primo episodio, il videogioco Fortnite pubblicherà una skin basata sul Maestro Kenobi, oltre a diversi oggetti di gioco;[92] mentre la Volkswagen ha realizzato uno spot promozionale basato sulla serie.[93] Il 26 maggio 2022 a Londra, presso la Battersea Power Station, sono state proiettate due spade laser di Star Wars.[94] Il giorno successivo sono stati distribuiti due nuovi poster promozionali.[95] La serie è stata presentata durante l'evento Star Wars Celebration il 26 maggio, inclusa la visione in anticipo dei primi due episodi della serie insieme alla performance a sorpresa del maestro John Williams che ha orchestrato il tema principale con la Pacific Symphony.[96][97]
Distribuzione
L'uscita del primo episodio era inizialmente prevista per il 25 maggio 2022, a 45 anni esatti dal debutto della saga.[98] La miniserie è stata presentata allo Star Wars Celebration il 26 maggio 2022, includendo in anteprima dei primi due episodi e la performance del tema principale condotto da John Williams con la Pacific Symphony orchestra.[99]
La serie viene distribuita su Disney+ da venerdì 27 maggio 2022 con un doppio episodio.[100] Dal terzo episodio in poi viene pubblicata a cadenza settimanale il mercoledì.[101]
Il cast vocale rimane in gran parte il medesimo della trilogia prequel, ad eccezione di di Dart Fener, doppiato nella miniserie da Luca Ward, invece che da Massimo Foschi, voce del personaggio dal 1977 al 2016.[22]
Accoglienza
Critica
La miniserie è stata accolta positivamente dalla critica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ottiene l'87% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 6 su 10 basato su 180 critiche,[103] mentre su Metacritic ha un punteggio di 75 su 100 basato su 18 recensioni.[104]
Antonio Cuomo di Movieplayer.it assegna ai primi due episodi della miniserie 4 stelle su 5.[105] Matt Purslow di IGN definisce i primi due episodi "... forti, che fanno sperare in una serie che potrebbe diventare una delle più brillanti del catalogo di Disney+", lodando la trama, ma sottolinenado la mancanza di azione;[106] mentre Stuart Heritage del The Guardian assegna alle prime due puntate 3 stelle su 5, elogiando in particolar modo le scene d'azione di McGregor, criticando tuttavia il ritmo lento dell'inizio, paragonando inoltre la miniserie al film John Wick.[107]
Angie Han del The Hollywood Reporter dà alla miniserie una recensione positiva, elogiando la performance di McGregor, la regia di Chow, l'estetica del pianeta Daiyu e il tono generale della serie, paragonandola a Rogue One (2016).[108]