Nicola Morra | |
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Presidente della Commissione parlamentare antimafia | |
In carica | |
Inizio mandato | 14 novembre 2018 |
Predecessore | Rosy Bindi |
Senatore della Repubblica Italiana | |
In carica | |
Inizio mandato | 15 marzo 2013 |
Legislature | XVII, XVIII |
Gruppo parlamentare |
Movimento 5 Stelle (fino al 18/02/2021) Misto (dal 19/02/2021) |
Circoscrizione | Calabria |
Collegio | Cosenza (XVIII) |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente (dal 2021) In precedenza: M5S (2010-2021) |
Titolo di studio | Laurea in filosofia |
Università | Università La Sapienza di Roma |
Professione | Docente |
Nicola Morra (Genova, 5 luglio 1963) è un politico italiano. Eletto in Senato durante la XVII Legislatura nelle fila del Movimento 5 Stelle, dal 17 giugno 2013 al 29 settembre 2013 ricopre la carica di presidente del proprio gruppo parlamentare[1].
Il 14 novembre 2018 viene eletto presidente della Commissione parlamentare antimafia[2].
Nasce a Genova il 5 luglio del 1963. Si laurea in filosofia presso La Sapienza-Università di Roma, e si specializza in Bioetica all'Università degli Studi di Bari[3]. In seguito si trasferisce in Calabria, dove lavora come docente di storia e filosofia, prima per il Liceo Scientifico G. B. Scorza di Cosenza poi per il Liceo Classico Lombardi Satriani di Cassano allo Ionio e poi per il Liceo classico Bernardino Telesio anch'esso di Cosenza.
Dal 2011 partecipa attivamente ai meetup, e viene candidato ed eletto senatore per il Movimento 5 Stelle per la XVII legislatura.
Fa parte della I commissione permanente (Affari costituzionali). Dal 7 maggio 2013 è Vicepresidente della Commissioni Affari Costituzionali ed è membro della Commissione speciale per l'esame di disegni di legge di conversione di decreti-legge e di altri provvedimenti urgenti presentati dal Governo.
L'11 giugno è eletto capogruppo trimestrale al Senato per il Movimento 5 Stelle, vincendo la sfida con Luis Alberto Orellana, già candidato ufficiale del gruppo alla presidenza del Senato, per soli due voti, 24 contro 22; erano presenti anche 2 schede bianche.
Il 21 gennaio 2015 non viene riconfermato vicepresidente (sostituito dal senatore del Nuovo Centrodestra Salvatore Torrisi), ma viene eletto Segretario della I commissione Affari costituzionali.
Rieletto in occasione delle elezioni politiche italiane del 2018, il 14 novembre di quell'anno viene eletto Presidente della Commissione parlamentare antimafia.
Il 17 febbraio 2021 è tra i 15 senatori che non votano la fiducia al Governo Draghi. Il giorno seguente il Capo politico del M5S, Vito Crimi, annuncia la sua espulsione insieme a quella degli altri 14 senatori che hanno votato in dissenso dal gruppo[4].
Il 19 novembre 2020, in un'intervista rilasciata a Radio Capital, commentando l'arresto del presidente del consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini, parla della ex presidente della Regione Jole Santelli scomparsa per un tumore un mese prima: "Sarò politicamente scorretto, era noto a tutti che la presidente della Calabria, Jole Santelli, fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Santelli, politicamente c'era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev'essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perché sei grande e grosso"[5].
Tali affermazioni suscitano una bufera politica nonostante il parziale dietrofront di Morra; il centro-destra ne chiede le dimissioni dalla commissione parlamentare antimafia, mentre il Movimento 5 Stelle prende le distanze dal suo esponente[6]. La sera stessa Rai 3 decide di cancellare la partecipazione di Morra alla trasmissione televisiva Titolo V[7].
L'11 febbraio 2021 è indagato dalla procura di Cosenza per diffamazione aggravata e continuata a seguito delle querele presentate da Paola e Roberta, sorelle della defunta Jole Santelli[8].
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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2021-06-13 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=4427185