| |||
---|---|---|---|
Uniformi di gara
| |||
Sport | Calcio | ||
Federazione | IFA Irish Football Association | ||
Confederazione | UEFA | ||
Codice FIFA | NIR | ||
Soprannome | Green & White Army (Esercito bianco-verde) | ||
Selezionatore | Ian Baraclough | ||
Record presenze | Steven Davis (124) | ||
Capocannoniere | David Healy (36) | ||
Stadio | Windsor Park (20 332 posti) | ||
Ranking FIFA | 58º[1] (21 ottobre 2021) | ||
Esordio internazionale | |||
Irlanda 0 - 13 Inghilterra Belfast, Regno Unito; 18 febbraio 1882 | |||
Migliore vittoria | |||
Irlanda 7 - 0 Galles Belfast, Regno Unito; 1º febbraio 1930 | |||
Peggiore sconfitta | |||
Irlanda 0 - 13 Inghilterra Belfast, Regno Unito; 18 febbraio 1882 | |||
Campionato del mondo | |||
Partecipazioni | 3 (esordio: 1958) | ||
Miglior risultato | Quarti di finale nel 1958 | ||
Campionato d'Europa | |||
Partecipazioni | 1 (esordio: 2016) | ||
Miglior risultato | Ottavi di finale nel 2016 | ||
Nations League | |||
Partecipazioni | 2 (esordio: 2018-2019) | ||
Miglior risultato | 12º posto nella Lega B 2018-2019 |
La nazionale di calcio dell'Irlanda del Nord (in inglese Northern Ireland national football team) è la rappresentativa calcistica dell'Irlanda del Nord ed è posta sotto l'egida della Irish Football Association (IFA).
Nonostante l'esigua porzione autonoma di territorio (un sesto dell'intera isola) e il limitato parco giocatori da cui attingere (circa 1 700 000 atleti, che però possono inoltre scegliere di giocare con l'Eire), la squadra conta 3 partecipazioni alla Coppa del mondo, al pari della sua controparte, e una al campionato d'Europa, nel 2016. Può vantare la vittoria di 8 edizioni del Torneo Interbritannico.
È da notare come il calcio sia uno dei pochi sport in cui la Repubblica d'Irlanda e l'Irlanda del Nord hanno ciascuna una propria rappresentativa nazionale. In altre discipline, per esempio il rugby, le selezioni gareggiano unitamente (escludendo il contenzioso politico).
Fino al 2006 la selezione nordirlandese è stata la rappresentativa dello stato o territorio meno popoloso al mondo ad essersi qualificata alla fase finale della massima competizione calcistica per nazionali, superata poi dalle nazionali di Islanda e Trinidad e Tobago[2].
Occupa il 58º posto nel ranking FIFA.[1]
Dal 1882 al 1922 esisteva un'unica nazionale, estintasi per la guerra d'indipendenza irlandese e la nascita di uno stato libero. Dopo la scissione dalla FAI, l'IFA continuava a gestire in autonomia i campionati e la squadra nazionale dell'isola. La compagine mantenne il nome "Irlanda" sino al 1954, convocando giocatori di entrambe le nazionalità: la riduzione territoriale fu imposta dalla FIFA, che le assegnò solamente il territorio del suo stato.
Nel 1958 partecipò ai campionato mondiale in Svezia, dopo aver eliminato il Portogallo e l'Italia nelle qualificazioni. Ottenne dapprima 3 punti in 3 gare, per poi chiudere il girone con gli azzurri. L'incontro era in programma al Windsor Park di Belfast il 4 dicembre 1957, ma l'arbitro Zsolt rimase bloccato all'aeroporto di Londra per la nebbia.[3] La federazione irlandese propose di giocare ugualmente con un arbitro locale, ma l'Italia rifiutò declassando la gara ad amichevole (il risultato finale fu di 2-2).[3] La partita fu quindi recuperata il 15 gennaio 1958 e vinta per 2-1 dai nordirlandesi, che entrarono così nella fase finale. Il cammino in Svezia terminò ai quarti di finale, con la sconfitta per 4-0 contro la Francia. Fu l'unica edizione del campionato del mondo alla cui fase finale parteciparono tutte le Home Nations.
Sino ai campionato del mondo del 2006, con il debutto di Trinidad e Tobago, la squadra nordirlandese rimase la nazionale del più piccolo paese rappresentato nella fase finale di un campionato mondiale di calcio.
La presenza del fuoriclasse George Best non contribuì ai risultati della nazionale, che negli anni sessanta e settanta non si qualificò per alcun torneo internazionale.
Solamente nel corso degli anni ottanta la squadra tornò a giocare il campionato del mondo, partecipando alle edizioni del 1982 e 1986 sotto la guida di Billy Bingham. In Spagna schierò Norman Whiteside, che divenne il calciatore più giovane sceso in campo nella fase finale del mondiale (all'età di 17 anni): vinto il proprio girone grazie a due pareggi con Jugoslavia e Honduras e un sorprendente successo sui padroni di casa (rete di Gerry Armstrong), uscì nella seconda fase a gruppi, eliminata dalla Francia. Tornò quattro anni dopo, in Messico, ma non superò invece il primo turno, nel quale ottenne un solo punto dopo il pareggio nell'incontro di apertura contro l'Algeria), risultando la peggiore delle terze classificate.
Il declino della nazionale proseguì negli anni novanta e nel nuovo millennio, malgrado l'affermazione dell'attaccante David Healy (miglior marcatore nella storia della rappresentativa, con 36 reti).[4] Dal 13 febbraio 2002 al 18 febbraio 2004 la squadra subì una serie negativa di 17 sconfitte consecutive, interrotta da un successo sull'Estonia in amichevole.
Il 7 settembre 2005, nelle qualificazioni al campionato mondiale del 2006, sconfisse per 1-0 l'Inghilterra con rete di Healy.[5] Un anno dopo, il 6 settembre 2006, batté per 3-2 la Spagna nelle eliminatorie del campionato d'Europa del 2008 con tripletta di Healy[6].
Nel giugno 2007 divenne CT Nigel Worthington, subentrato a Lawrie Sanchez. Nelle qualificazioni a Euro 2008 l'Irlanda del Nord chiuse terza nel proprio girone, con ben 20 punti ottenuti in 12 partite, a pari merito con la Danimarca, ma con gli scontri diretti favorevoli. Il contratto del CT fu dunque prolungato per altri tre anni.
Nell'ottobre 2011, dopo una deludente campagna di qualificazione a Euro 2012, Worthington si dimise.
Il 28 dicembre 2011 assunse le redini della nazionale Michael O'Neill, che all'esordio, nel febbraio 2012, perse per 3-0 all'esordio contro la Norvegia. Nelle qualificazioni al campionato del mondo 2014 la squadra ottenne un pareggio per 1-1 contro il Portogallo in trasferta e una vittoria casalinga per 1-0 contro la Russia. Nel novembre 2013 O'Neill prolungò il contratto per altri due anni.
L'8 ottobre 2015 l'Irlanda del Nord guadagnò per la prima volta la qualificazione alla fase finale di un campionato europeo, la prima ad un grande torneo dopo 30 anni, battendo la Grecia per 3-1 a Windsor Park e vincendo il proprio girone di qualificazione con 6 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta in 10 partite[7]. La nazionale nordirlandese esordì in una fase finale di un campionato europeo con una sconfitta contro la Polonia (1-0). Vinse poi contro l'Ucraina (2-0) e perse contro la Germania (1-0), qualificandosi agli ottavi di finale come una delle quattro migliori terze classificate nei gironi. Battuta agli ottavi dal Galles per 1-0, fu eliminata dall'europeo dopo aver segnato 2 gol e concesso 3 reti in quattro partite.
La nazionale nordirlandese è l'unica a rappresentare la propria nazione in maniera eclatante, dato che spesso, anche per allentare le tensioni sociali che da sempre alimentano violenza nelle sei contee, le rappresentative negli altri sport, come nell'esempio più evidente del rugby, sono All-Ireland (di tutta l'isola d'Irlanda) o britanniche. In maniera altrettanto controversa, è per la nazionale di calcio nordirlandese che viene utilizzata in maniera formale l'Ulster Banner, bandiera non ufficiale dell'Irlanda del Nord che ormai ha perso ogni significato ed uso se non quello settariale dei gruppi unionisti.
Non è difficile capire come la Nazionale dell'Irlanda del Nord sia più che altro seguita dalla parte unionista della popolazione, preferendo i repubblicani indipendentisti la selezione dell'Eire, anche coerentemente col fatto che questi ultimi ritengono come propria nazione l'Irlanda, non accettando la presenza del Regno Unito se non concependolo come stato occupante. Non è raro comunque che gli uni simpatizzino per l'altra squadra quando non coinvolta nello stesso girone o nella stessa competizione, non essendoci un vero e proprio astio né una grande rivalità (più sentita per entrambe con l'Inghilterra ad esempio).
La nazionale nordirlandese ha sofferto di vari episodi di settarismo, come spesso accade in Irlanda del Nord: frange della sua tifoseria sono state da sempre parte di ambienti ostili al repubblicanismo ed in genere a vari aspetti della già travagliata società nordirlandese. Il picco più aspro si è raggiunto con l'ex calciatore Neil Lennon, spesso oggetto di fischi ed insulti da vari sostenitori mentre la selezione giocava in casa al Windsor Park. Lo stesso Lennon fu vittima di una minaccia di morte per il semplice fatto che giocasse col Celtic, squadra tifata in Irlanda del Nord dagli indipendentisti, ed avesse auspicato di poter giocare un giorno in una nazionale irlandese unita. La situazione è oggi sensibilmente migliorata grazie a vari passi[8] che hanno permesso di registrare notevoli successi[9]. Lennon è stato in poco tempo incoraggiato e la maggioranza dei tifosi allo stadio gli ha dato il suo appoggio[10], questo anche grazie a gente come Stewart MacAfee, vincitore del premio "Football for All" per i suoi impegni[11], che è riuscito insieme ad altri a rendere l'atmosfera dello stadio nazionale molto più avvincente e alla portata di tutti, isolando i gruppi politici e settari.
Lo stesso Lennon ha riconosciuto:
«Persone come Stewart sono eroi non celebrati che hanno avuto il coraggio sufficiente a combattere il settarismo e che hanno attivamente creato un'atmosfera più divertente, sicura e per le famiglie nelle partite internazionali. Tifosi come Stewart hanno fatto in modo che l'atmosfera delle partite dell'Irlanda del Nord negli ultimi anni sia motivo di invidia per altri sostenitori non solo in Europa ma nel Mondo. Dal mio punto di vista vorrei ringraziarli per i loro sforzi.» |
L'Irlanda del Nord scende in campo da sempre (o almeno da quando non è più Irlanda) in tenuta verde con pantaloncini bianchi e calzettoni verdi. Almeno fino a fine anni ottanta questi erano gli unici due colori che la nazionale vestiva, creando non poche confusioni con la controparte indipendente, anch'essa verde con pantaloncini bianchi. In realtà la vecchia Irlanda storica vestì le sue prime volte in azzurro, adottando il verde solo per non confondersi con la Scozia, ma dalla creazione della nazionale dell'Eire la selezione è stata sempre verde. La situazione è leggermente migliorata soltanto negli ultimi anni, adottando sempre più frequentemente (ma non sempre) un blu notte più o meno vistoso, in concomitanza con l'utilizzo dell'arancione in piccole parti da parte dell'Eire. L'utilizzo del blu è stato più o meno vistoso, da spirali e disegni a quadri piuttosto marcati, a piccoli bordini sulle maniche. Negli ultimi anni in genere vengono resi blu notte o dei tratti sulle spalle o sui lati della maglia.[12]
La seconda divisa è in genere bianca, ma non sono mancate maglie blu, nere o celesti. Attualmente[quando?] la seconda divisa è tornata ad essere bianca, data la forte tonalità di verde della prima maglia.
Come stemma, almeno fino al 1946 la nazionale ha portato in petto una croce celtica con al centro un'arpa, simboli tipici dell'Irlanda. Ha interrotto, probabilmente per contrastare la Nazionale della FAI che portava lo stesso stemma, soltanto tra il 1946-51 ponendo uno scudo bianco con tre shamrock. Dal 1957 in poi ha sempre utilizzato lo stemma federativo, rimasto pressoché invariato, una croce celtica blu con bordi dorati e shamrock sulla fine dei bracci. Solo nel 1977 ha indossato delle divise senza stemma con al centro una vistosa croce celtica stilizzata.
Campionato del mondo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1930 | Non partecipante |
1934 | Non partecipante |
1938 | Non partecipante |
1950 | Non qualificata |
1954 | Non qualificata |
1958 | Quarti di finale |
1962 | Non qualificata |
1966 | Non qualificata |
1970 | Non qualificata |
1974 | Non qualificata |
1978 | Non qualificata |
1982 | Secondo turno |
1986 | Primo turno |
1990 | Non qualificata |
1994 | Non qualificata |
1998 | Non qualificata |
2002 | Non qualificata |
2006 | Non qualificata |
2010 | Non qualificata |
2014 | Non qualificata |
2018 | Non qualificata |
2022 | Non qualificata |
Campionato europeo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1960 | Non qualificata |
1964 | Non qualificata |
1968 | Non qualificata |
1972 | Non qualificata |
1976 | Non qualificata |
1980 | Non qualificata |
1984 | Non qualificata |
1988 | Non qualificata |
1992 | Non qualificata |
1996 | Non qualificata |
2000 | Non qualificata |
2004 | Non qualificata |
2008 | Non qualificata |
2012 | Non qualificata |
2016 | Ottavi di finale |
2020 | Non qualificata |
Giochi olimpici[13] | |
---|---|
Edizione | Risultato |
Confederations Cup | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1992 | Non invitata |
1995 | Non invitata |
1997 | Non qualificata |
1999 | Non qualificata |
2001 | Non qualificata |
2003 | Non qualificata |
2005 | Non qualificata |
2009 | Non qualificata |
2013 | Non qualificata |
2017 | Non qualificata |
Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1930 | Uruguay | Non partecipante | - | - | - | - |
1934 | Italia | Non partecipante | - | - | - | - |
1938 | Francia | Non partecipante | - | - | - | - |
1950 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
1954 | Svizzera | Non qualificata | - | - | - | - |
1958 | Svezia | Quarti di finale | 2 | 1 | 2 | 6:10 |
1962 | Cile | Non qualificata | - | - | - | - |
1966 | Inghilterra | Non qualificata | - | - | - | - |
1970 | Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
1974 | Germania Ovest | Non qualificata | - | - | - | - |
1978 | Argentina | Non qualificata | - | - | - | - |
1982 | Spagna | Secondo turno | 1 | 3 | 1 | 5:7 |
1986 | Messico | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 2:6 |
1990 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1994 | Stati Uniti | Non qualificata | - | - | - | - |
1998 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
2002 | Corea del Sud / Giappone | Non qualificata | - | - | - | - |
2006 | Germania | Non qualificata | - | - | - | - |
2010 | Sudafrica | Non qualificata | - | - | - | - |
2014 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
2018 | Russia | Non qualificata | - | - | - | - |
2022 | Qatar | Non qualificata | - | - | - | - |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1960 | Francia | Non partecipante | - | - | - | - |
1964 | Spagna | Non qualificata | - | - | - | - |
1968 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1972 | Belgio | Non qualificata | - | - | - | - |
1976 | Jugoslavia | Non qualificata | - | - | - | - |
1980 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1984 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
1988 | Germania Ovest | Non qualificata | - | - | - | - |
1992 | Svezia | Non qualificata | - | - | - | - |
1996 | Inghilterra | Non qualificata | - | - | - | - |
2000 | Belgio / Paesi Bassi | Non qualificata | - | - | - | - |
2004 | Portogallo | Non qualificata | - | - | - | - |
2008 | Austria / Svizzera | Non qualificata | - | - | - | - |
2012 | Polonia / Ucraina | Non qualificata | - | - | - | - |
2016 | Francia | Ottavi di finale | 1 | 0 | 3 | 2:3 |
2020[14] | Europa | Non qualificata | - | - | - | - |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1992 | Arabia Saudita | Non invitata | - | - | - | - |
1995 | Arabia Saudita | Non invitata | - | - | - | - |
1997 | Arabia Saudita | Non qualificata | - | - | - | - |
1999 | Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
2001 | Corea del Sud / Giappone | Non qualificata | - | - | - | - |
2003 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
2005 | Germania | Non qualificata | - | - | - | - |
2009 | Sudafrica | Non qualificata | - | - | - | - |
2013 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
2017 | Russia | Non qualificata | - | - | - | - |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
2018-2019 | Portogallo | 12° in Lega B[15] | 0 | 0 | 4 | 2:7 |
2020-2021 | Italia | 16°in Lega B[16] | 0 | 2 | 4 | 4:11 |
Lista dei giocatori convocati per le partite di qualificazione al campionato mondiale di calcio 2022 contro Lituania e Italia del 12 e 15 novembre 2021.
Presenze e reti aggiornate al 15 novembre 2021.
N. | Pos. | Giocatore | Data nascita (età) | Pres. | Reti | Squadra | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
P | Bailey Peacock-Farrell | 29 ottobre 1996 | 29 | 0 | Sheffield Wednesday | |||
P | Conor Hazard | 5 marzo 1998 | 3 | 0 | Celtic | |||
P | Luke Southwood | 6 dicembre 1997 | 0 | 0 | Reading | |||
D | Jonny Evans | 3 gennaio 1988 | 93 | 4 | Leicester City | |||
D | Craig Cathcart | 6 febbraio 1989 | 67 | 2 | Watford | |||
D | Shane Ferguson | 12 luglio 1991 | 53 | 2 | Millwall | |||
D | Jamal Lewis | 25 gennaio 1998 | 26 | 0 | Newcastle | |||
D | Daniel Ballard | 22 settembre 1999 | 12 | 1 | Blackpool | |||
D | Tom Flanagan | 21 ottobre 1991 | 12 | 0 | Sunderland | |||
D | Ciaron Brown | 14 gennaio 1998 | 7 | 0 | Cardiff City | |||
D | Conor Bradley | 9 luglio 2003 | 5 | 0 | Liverpool | |||
C | Steven Davis | 1º gennaio 1985 | 132 | 12 | Rangers | |||
C | Corry Evans | 17 luglio 1990 | 68 | 2 | Sunderland | |||
C | Stuart Dallas | 19 aprile 1991 | 60 | 3 | Leeds United | |||
C | Paddy McNair | 27 aprile 1995 | 52 | 5 | Middlesbrough | |||
C | George Saville | 1º giugno 1993 | 35 | 0 | Millwall | |||
C | Jordan Thompson | 3 gennaio 1997 | 19 | 0 | Stoke City | |||
C | Jordan Jones | 24 ottobre 1994 | 18 | 1 | Rangers | |||
C | Ali McCann | 4 dicembre 1999 | 10 | 1 | Preston NE | |||
C | Ethan Galbraith | 11 maggio 2001 | 2 | 0 | Doncaster Rovers | |||
A | Niall McGinn | 20 luglio 1987 | 68 | 6 | Aberdeen | |||
A | Josh Magennis | 15 maggio 1990 | 65 | 8 | Hull City | |||
A | Conor Washington | 18 maggio 1992 | 35 | 6 | Charlton Athletic | |||
A | Gavin Whyte | 31 gennaio 1996 | 21 | 3 | Oxford United | |||
A | Dale Taylor | 12 dicembre 2003 | 1 | 0 | Nottingham Forest |
In grassetto i giocatori ancora in attività con la maglia della nazionale.
Aggiornato al 15 novembre 2021.
Pos. | Giocatore | Pres. | Reti | Periodo |
---|---|---|---|---|
1 | Steven Davis | 132 | 12 | 2005- |
2 | Pat Jennings | 119 | 0 | 1964-1986 |
3 | Aaron Hughes | 112 | 1 | 1998-2018 |
4 | David Healy | 95 | 36 | 2000-2013 |
5 | Jonny Evans | 93 | 4 | 2006- |
6 | Mal Donaghy | 91 | 0 | 1980-1994 |
7 | Sammy McIlroy | 88 | 5 | 1972-1986 |
Maik Taylor | 0 | 1999-2011 | ||
9 | Keith Gillespie | 86 | 2 | 1995-2008 |
10 | Kyle Lafferty | 85 | 20 | 2006- |
Pos. | Giocatore | Reti | Pres. | Periodo |
---|---|---|---|---|
1 | David Healy | 36 | 95 | 2000-2013 |
2 | Kyle Lafferty | 20 | 85 | 2006- |
3 | Billy Gillespie | 13 | 25 | 1913-1932 |
Colin Clarke | 38 | 1986-1993 | ||
5 | Steven Davis | 12 | 132 | 2005- |
Joe Bambrick | 11 | 1928-1940 | ||
Jimmy Quinn | 46 | 1984-1995 | ||
Iain Dowie | 59 | 1990-1999 | ||
Gerry Armstrong | 63 | 1977-1986 | ||
10 | Olphie Stanfield | 11 | 30 | 1887-1897 |
L'articolo Nazionale di calcio dell'Irlanda del Nord in Wikipedia italiana ha preso i seguenti posti nella classifica di popolarità locale:
Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2021-11-27 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=452501