Monster (film 2003)

Monster
Charlize Theron in una scena del film
Titolo originaleMonster
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Germania
Anno2003
Durata109 minuti
Rapporto1,85:1
Generebiografico, drammatico, noir, thriller
RegiaPatty Jenkins
SoggettoAileen Wuornos (lettere)
SceneggiaturaPatty Jenkins
ProduttoreCharlize Theron, Mark Damon, Brad Wyman, Clark Peterson, Donald Kushner
Produttore esecutivoAndreas Grosch, Andreas Schmid, Meagan Riley-Grant, Sammy Lee, Stewart Hall
Casa di produzioneNewmarket Films, Denver and Delilah Films, K/W Productions
Distribuzione in italianoNexø
FotografiaSteven Bernstein
MontaggioArthur Coburn, Jane Kurson
Effetti specialiPhillip Beck
MusicheBT
ScenografiaEdward T. McAvoy, Orvis Rigsby, Shawn R. McFall
CostumiRhona Meyers
TruccoKathe Swanson, Lee Grimes
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Monster è un film del 2003 scritto e diretto da Patty Jenkins. È tratto dalla storia vera della serial killer statunitense Aileen Wuornos, condannata a morte e giustiziata per iniezione letale, il 9 ottobre 2002, per l'omicidio di sette uomini tra il 1989 e il 1990 in Florida.

Trama

Aileen Wuornos è una prostituta. Un giorno, entrando per errore in un locale gay, incontra Selby, una giovane donna lesbica, non accettata dai suoi genitori. Il primo approccio non è un idillio, ma Selby le offre amichevolmente di passare la notte da lei, e non avendo altro posto dove andare Aileen accetta. Quel pomeriggio Aileen era stata sul punto di suicidarsi, e prende quell'incontro come un "segno" del destino; da quel momento accetta di vedere Selby e le si affeziona cominciando con lei una vera e propria relazione.

Aileen continua comunque a prostituirsi, per sopravvivere, arrivando addirittura a essere stuprata da un cliente, ma riesce a liberarsi e a ucciderlo, lasciando Selby all'oscuro dell'accaduto. Vanno a vivere insieme ma si ritrovano spesso senza soldi, stavolta Aileen decide di chiudere con la professione e di andare alla ricerca di un lavoro, ma la mancanza di un curriculum, nessuna esperienza e i modi non perfettamente gentili e composti glielo impediscono. Durante uno sfogo di Selby, arrabbiata e frustrata per la poco agiata condizione di vita, le confessa tutto, decidendo di ricominciare a prostituirsi, almeno per sbarcare il lunario. Ma, essendo ancora scossa dallo stupro, non riesce più a fare quello che, da quando aveva 13 anni, era il suo mestiere, uccidendo anche il secondo cliente. Aileen è sempre più innamorata di Selby, e farebbe di tutto per renderla felice.

Un giorno Selby chiede ad Aileen di andare a Fun World. Nonostante la titubanza iniziale, decide ancora una volta di accontentarla. Al ritorno fanno un incidente, e due anziani cercano di soccorrerle, Aileen rifiuta l'aiuto, riparte e dopo un po' abbandona la macchina, rubata alla sua seconda vittima. A quel punto deve confessare anche il secondo delitto a Selby, che si infuria, ma, alla fine, la capisce. Devono andare avanti, così Aileen miete la sua terza vittima, ma stavolta uccide un poliziotto; dopo ciò le due donne decidono di lasciare la città.

Una sera, prima di partire, Aileen uccide un uomo che voleva solo aiutarla, torna a casa e trova Selby davanti alla TV guardando un notiziario in cui si stanno diffondendo i loro identikit. Allora la donna prende la decisione di far tornare la ragazza a casa, in modo da metterla al sicuro, con la promessa che, appena si fossero calmate le acque, sarebbero tornate insieme andando lontano. La sera si ritrova a bere al locale del suo unico amico, Tom, che preoccupato per lei, le dice di scappare, ma dei poliziotti sotto copertura l'arrestano.

Aileen viene incarcerata, e indossata la classica tuta arancione, fa una telefonata a Selby; la donna, però, non vuole parlare per telefono credendo sia sotto controllo; Selby insiste, dice di essere braccata, che c'è la sua foto sul giornale; Aileen le chiede dove sono i soldi, Selby nega, dice di non capire e di voler vivere; Aileen capisce che stanno intercettando la chiamata e che Selby è stata condizionata, allora confessa tutto per non fare incolpare la ragazza, di cui è profondamente innamorata.

Produzione

L'esordiente Patty Jenkins, per la sceneggiatura, si è basata sulle numerose lettere che la Wuornos ha scritto dal carcere, impiegando sette settimane per scriverla tutta.

Il budget della pellicola è stato di 8000000 $[1], con la spesa di ulteriori 10000000 $ per la promozione del film[2].

Cast

Per il ruolo della protagonista furono prese in considerazione Kate Winslet[3] e Reese Witherspoon, ma alla fine venne scelta l'attrice sudafricana dopo che la regista la vide recitare in TV nel film L'avvocato del diavolo. Kate Hudson rifiutò invece la parte di Selby.

Charlize Theron, per immedesimarsi nella parte, è ingrassata di 15 chili, e ha peggiorato il suo aspetto fisico ed estetico, ricorrendo a uno speciale trucco. Per questo ruolo ottenne l'Oscar alla miglior attrice. Charlize Theron è anche produttrice di questo film con la sua casa di distribuzione, la Denver and Delilah Films.

Riprese

Le riprese si sono svolte dal 4 febbraio al 9 marzo 2003. Il film è stato girato completamente in Florida, in particolare nei seguenti posti[4] a Casselberry, Daytona Beach, Kissimmee, Orlando e Sanford.

Distribuzione

Il film è uscito nelle sale statunitensi il 9 gennaio 2004, in quelle italiane il 30 aprile dello stesso anno. Il DVD è uscito negli USA il 1º giugno 2004[4].

Divieti

Il film è stato vietato negli USA ai «minori di 17 anni non accompagnati da un adulto» (Rating R) per la presenza di «forte violenza, contenuti sessuali e linguaggio esplicito».[5] In Italia è stato invece distribuito vietandolo ai minori di 14 anni.[senza fonte]

Data di uscita

Di seguito la data di distribuzione del film negli altri paesi del mondo[6]:

Accoglienza

Critica

La critica ha lodato molto il film, elogiando in particolare la performance di Charlize Theron. Il critico cinematografico Roger Ebert lo ha definito il miglior film dell'anno e la performance di Charlize Theron come uno dei più grandi spettacoli della storia del cinema. Nel 2009 lo stesso Roger Ebert lo ha definito il terzo miglior film del decennio[7].

Sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha un indice di gradimento del 81%, basato su 188 recensioni con un voto medio di 7.2/10[8]. Sul portale Metacritic il film ha un punteggio di 74/100 basato su 40 recensioni[9].

Incassi

Il film ha incassato complessivamente 60378584 $, di cui 34469210 $ negli Stati Uniti[1]; in Italia ha incassato 2699929 [4].

Di seguito il ricavato della pellicola negli altri paesi del mondo[10]:

Paese Incasso in dollari
Bandiera del Regno Unito Regno Unito 4554719 $
Bandiera dell'Italia Italia 3276112 $
Bandiera dell'Australia Australia 2119596 $
Bandiera della Germania Germania 1992775 $
Bandiera della Francia Francia 1963105 $
Bandiera del Messico Messico 1690109 $
Bandiera della Spagna Spagna 1600514 $
Bandiera del Sudafrica Sudafrica 1171230 $

Colonna sonora

La colonna sonora del film, composta da BT, è stata pubblicata nel 2004[11]. In dotazione con l'uscita vi è un DVD con tutti i quindici spunti originali e altri 9 non presenti sul CD, insieme con una intervista con BT e Patty Jenkins e un remix di Ferris Wheel. La canzone Don't Stop Believin' è stata composta e cantata da Steve Perry.

Music from and inspired by the film Monster
colonna sonora
ArtistaBryan Wayne Transeau
Pubblicazione1 giugno 2004
Durata74:46
Tracce15
GenereColonna sonora
Musica elettronica
EtichettaDTS Entertainment
FormatiCD, DVD

Tracce

Musiche di Bryan Wayne Transeau.

  1. Childhood Montage – 3:56
  2. Girls Kiss – 6:51
  3. The Bus Stop – 9:48
  4. Turning Tricks – 6:20
  5. First Kill – 3:16
  6. Job Hunt – 1:57
  7. Bad Cop – 6:04
  8. "Call Me Daddy" Killing – 4:02
  9. I Don't Like It Rough – 4:13
  10. Ferris Wheel – 8:21
  11. Ditch The Car – 4:53
  12. Madman Speech – 4:07
  13. Cop Killing – 2:48
  14. News On TV – 2:19
  15. Courtroom – 5:51

Durata totale: 74:46

Riconoscimenti

Note

  1. ^ a b (EN) Monster, su Box Office Mojo, Amazon.com. URL consultato il 12 ottobre 2017. Modifica su Wikidata
  2. ^ Monster - 2003 Academy Awards Profile, su boxofficemojo.com. URL consultato il 29 giugno 2019.
  3. ^ How to build a ‘Monster’, su ljworld.com.
  4. ^ a b c Monster - film 2003, su movieplayer.it. URL consultato il 22 giugno 2015.
  5. ^ Monster (film 2003), su metacritic.com. URL consultato il 2 febbraio 2019.
  6. ^ Monster (2003) - International Box Office Results, su boxofficemojo.com. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  7. ^ Roger Ebert, Monster Movie Review & Film Summary (2003) | Roger Ebert, su rogerebert.com. URL consultato il 22 giugno 2015.
  8. ^ (EN) Monster, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 2 febbraio 2019. Modifica su Wikidata
  9. ^ (EN) Monster, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 2 febbraio 2019. Modifica su Wikidata
  10. ^ Monster (2003) - International Box Office Results - Box Office Mojo, su boxofficemojo.com. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  11. ^ Monster Soundtrack (2003), su soundtrack.net. URL consultato il 17 febbraio 2019.

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Collegamenti esterni

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