Milo (Italia)

Milo
comune
Milo – Stemma
Milo – Veduta
Localizzazione
StatoItalia Italia
RegioneCoat of arms of Sicily.svg Sicilia
Città metropolitanaProvincia di Catania-Stemma.svg Catania
Amministrazione
SindacoAlfio Cosentino (Uniti per Milo) dal 1-5-2015
Territorio
Coordinate37°43′N 15°07′E / 37.716667°N 15.116667°E37.716667; 15.116667 (Milo)Coordinate: 37°43′N 15°07′E / 37.716667°N 15.116667°E37.716667; 15.116667 (Milo)
Altitudine720 m s.l.m.
Superficie16,67 km²
Abitanti1 052[1] (30-11-2019)
Densità63,11 ab./km²
FrazioniFornazzo
Comuni confinantiGiarre, Sant'Alfio, Zafferana Etnea
Altre informazioni
Cod. postale95010
Prefisso095
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT087026
Cod. catastaleF214
TargaCT
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 337 GG[3]
Nome abitantimilesi
Patronosant'Andrea
Giorno festivoultima domenica di luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Milo
Milo
Milo – Mappa
Posizione del comune di Milo all'interno della città metropolitana di Catania
Sito istituzionale

Milo ('u Milu in siciliano) è un comune italiano di 1 052 abitanti della città metropolitana di Catania in Sicilia.

Il comune fu costituito nel 1955 staccandolo da quello di Sant'Alfio ed è il meno popoloso della provincia. Milo è un comune del Parco dell'Etna. Dai primi anni del Settecento appartenente alla contea di Mascali, fino a che passò al comune di Macchia di Giarre nel 1815, poi a Sant'Alfio nel 1823, prima dell'autonomia ottenuta nel 1955.

Geografia fisica

Milo sorge alle pendici orientali dell'Etna ed è frequentata, soprattutto in estate, per il suo clima fresco rispetto alla calura che si riscontra al livello del mare. L'abitato è circondato da boschi che rendono l'aria salubre e profumata.

Storia

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Contea di Mascali.

Fu il duca Giovanni d'Aragona che intorno al 1340 fece costruire fra i boschi del Milo una chiesa dedicata a Sant'Andrea, alla quale assegnò un feudo ed ordinò che fosse priorato della Chiesa di Catania. Giovanni trascorreva parte della stagione estiva a Milo, dove venivano spesso i potenti per incontrarsi con lui, sicché Milo assunse saltuariamente il ruolo di centro politico estivo della Sicilia. A Milo Giovanni tornò nel 1348, per sfuggire alla peste che imperversava a Catania, ma il viaggio non fu sufficiente a salvargli la vita. Comunque, anche se con la sua morte il paese perse la sua importanza, continuò la sua crescita. In seguito il territorio di Milo fece giuridicamente parte della contea di Mascali fino al 1815, quando il borgo di Giarre acquistò l'autonomia e Milo e Sant'Alfio furono annessi al nuovo comune. Lo sviluppo turistico di Milo ha inizio dopo la prima guerra mondiale, quando il fotografo tedesco Wilhelm von Gloeden venne a stabilirsi per qualche tempo a Rinazzo, quartiere fra Milo e Fornazzo.

La chiesa madre di Sant'Andrea Apostolo.

Tra il 1950 e il 1951 Milo visse l'esperienza più terribile della sua storia, poiché si aprirono due bocche eruttive a quota 1800 metri ed i milesi furono costretti a rifugiarsi nei centri vicini. Nell'aprile dell'anno seguente, passata la grande paura, il paese si ripopolò ma le ferite inferte al territorio rimasero per sempre. Fu proprio in quei terribili mesi che incominciò a maturare l'idea dell'autonomia comunale. La storia dell'autonomia di Milo era cominciata nel 1923 quando i rappresentanti di Sant'Alfio firmarono un documento nel quale promettevano di concedere l'autonomia, dal momento che i milesi offrivano il loro appoggio nella lotta del comune di Sant'Alfio per ottenere l'autonomia dal comune di Giarre. Nonostante Sant'Alfio fosse riuscito ad ottenere l'autonomia Milo dovette attendere la fine della seconda guerra mondiale quando, ritrovato l'antico documento, fu intrapresa una lunga battaglia finita con la votazione a Sala d'Ercole della legge n. 8 del 29 gennaio 1955 nella quale si decretava che le frazioni di Milo e di Fornazzo fossero erette a comune autonomo. Tutt'oggi i colori di Giovanni d'Aragona (arancio e giallo) sono presenti nello stemma del comune di Milo, assieme alla croce di Sant'Andrea (patrono di Milo) e all'antico abbeveratoio.

Monumenti e luoghi d'interesse

Centro storico

La piazza principale, all'ingresso del paese, è un belvedere sulla costa ionica e sui comuni dell'entroterra che diradano fino al mare. Alle spalle si erge la chiesa Madre, dedicata al patrono Sant'Andrea, e costruita con la pietra lavica dell'Etna. Sotto il belvedere sorge la villa comunale e l'anfiteatro Lucio Dalla con un monumento che lo rappresenta, realizzato dallo scultore Carmine Susinni.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Cultura

Eventi

Economia

L'economia è principalmente agricola, con la viticoltura che interessa la maggior parte della superficie coltivata. Buone risorse provengono anche dal commercio del legname e dal turismo.

Amministrazione

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 giugno 1988 7 giugno 1993 Filadelfo Patanè Democrazia Cristiana Sindaco [5]
7 giugno 1993 1º dicembre 1997 Alfio Nicotra Democrazia Cristiana Sindaco [5]
1º dicembre 1997 11 novembre 1998 Paolo Salvatore Sessa rinnovamento Sindaco [5]
17 aprile 2000 17 maggio 2005 Paolo Salvatore Sessa lista civica Sindaco [5]
17 maggio 2005 1º giugno 2010 Giuseppe Messina Forza Italia Sindaco [5]
1º giugno 2010 4 giugno 2015 Giuseppe Messina lista civica Sindaco [5]
4 giugno 2015 in carica Alfio Cosentino lista civica Uniti per Milo Sindaco

Gemellaggi

Sport

Calcio

La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Milo che milita nel girone F siciliano di 1ª Categoria; i suoi colori sociali sono il rosso e l'arancione.

Ciclismo

Vi opera l'A.S.D. Mogibello Mtb Team, che organizza da anni l'Etna Marathon, importante gara nazionale di mountain bike.

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2019.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  5. ^ a b c d e f http://amministratori.interno.it/
  6. ^ a b Gemellaggio. Milo, una cittadinanza attiva per l'Europa, su comunedimilo.ct.it (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2018).

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Collegamenti esterni

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