Massimo Tarantino

Massimo Tarantino
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Tarantino con la maglia del Bologna nel 1997-1998
Nazionalità Italia Italia
Altezza 182 cm
Peso 75 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Difensore
Termine carriera 2006
Carriera
Giovanili
1986-1987Catania
Squadre di club1
19??-1986non conosciuta Cosmos Palermo? (?)
1987-1989Catania33 (1)
1989Napoli1 (0)
1989-1990Monza12 (0)
1990-1991Barletta34 (0)
1991-1996Napoli99 (0)
1996-1997Inter0 (0)
1997-2002Bologna89 (0)
2002-2004Como34 (2)
2004-2005Triestina24 (0)
2005-2006Pavia17 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 30 giugno 2012

Massimo Tarantino (Palermo, 20 maggio 1971) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

Biografia

Figlio di Bartolomeo, già difensore a sua volta,[1] anche i suoi fratelli Giovanni (centrocampista) e Giacomo (difensore) sono stati calciatori.[2]

Il 27 ottobre 2022, al supermercato Carrefour di Assago, disarma e immobilizza un aggressore il quale, con un coltello, aveva ucciso una persona e ne aveva ferite altre quattro, tra cui il calciatore del Monza Pablo Marí.[3]

Carriera

Giocatore

Cresce calcisticamente nella Cosmos Palermo,[4] quindi passa al Catania e va prima a rinforzare la primavera, e successivamente la prima squadra dove esordisce in Serie C1 nella stagione 1987-1988.

Nel 1989 passa al Napoli dove rimane fino al 1996, fatta eccezione due esperienze in prestito con il Monza e con il Barletta: coi partenopei raccoglie 99 presenze.

Passa nel 1996 all'Inter dove, complice un brutto infortunio, salta l'intera stagione ed esordisce solo in quella successiva in Coppa Italia nella sfida con il Foggia del 24 settembre 1997 vinta 3-2 dai nerazzurri. Nel novembre 1997 passa al Bologna dove rimane per cinque stagioni.

Nel 2002 passa al Como dove vive l'ultima stagione in Serie A, prima della retrocessione del club lombardo e le esperienze con la Triestina e con il Pavia.

In carriera può vantare di esser stato compagno di squadra di Diego Armando Maradona (Napoli 1989-1990), Gianfranco Zola (Napoli 1989-1990 e 1991-1993), Luis Nazario da Lima Ronaldo (Inter, inizio stagione 1997-1998), prima di passare al Bologna nella sessione di calciomercato autunnale, Roberto Baggio (Bologna 1997-1998) e Giuseppe Signori (Bologna 1998-2002).

Dirigente

Nel 2007 supera l'esame da direttore sportivo e il suo primo incarico è al Pavia. Il 27 maggio 2010 diventa il nuovo responsabile del settore giovanile del Bologna.[5] Il 7 giugno 2013 viene sollevato dall'incarico.[6]

Da luglio 2013 a settembre 2019 fa parte dello staff del settore giovanile della Roma come responsabile di un progetto stile "Cantera" del Barcellona a fianco di Bruno Conti.[7]

Nella stagione 2021-2022 è direttore dell'area tecnica della SPAL.[8]

Palmarès

Bologna: 1998

Note

  1. ^ Piero Ciccarelli, Corsi e Ricorsi: Roma, “a guera è guera”, su fascioemartello.it, 22 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2011).
  2. ^ Piero Ciccarelli, Addio Bartolo Tarantino: dal ‘lisciu’ a Piazza San Marco..., su golsicilia.it, 17 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2012).
  3. ^ Massimo Balsamo, Tarantino, chi è l’ex calciatore eroe che ha fermato il killer di Assago, su il Giornale, 28 ottobre 2022. URL consultato il 28 ottobre 2022.
  4. ^ ACCOLTELLAMENTO AD ASSAGO: CHI È MASSIMO TARANTINO L’EX GIOCATORE PALERMITANO CHE HA FERMATO L’AGGRESSORE, su ilsicilia.it, 28 ottobre 2022. URL consultato il 29 ottobre 2022.
  5. ^ Raimondo De Magistris, Bologna, Tarantino nuovo responsabile del settore giovanile, su tuttomercatoweb.com, 27 maggio 2010. URL consultato il 28 ottobre 2022.
  6. ^ Il Bologna saluta Tarantino, ma il suo lavoro non va sottovalutato, su telecentroodeon.com, 7 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  7. ^ L'AS Roma ringrazia Massimo Tarantino per il lavoro svolto al Club, su asroma.com, 27 settembre 2019. URL consultato il 28 ottobre 2022.
  8. ^ Tarantino e Catellani nello staff di Tacopina, su il Resto del Carlino, 11 luglio 2021. URL consultato il 28 ottobre 2022.

Collegamenti esterni

Informazione

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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2022-11-09 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=1618860