Mark Rutte

Mark Rutte
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Mark Rutte nel 2015

Ministro-presidente dei Paesi Bassi
In carica
Inizio mandato 14 ottobre 2010
Monarca Beatrice
Guglielmo Alessandro
Predecessore Jan Peter Balkenende

Presidente del Consiglio dell'Unione europea
Durata mandato 1º gennaio 2016 –
30 giugno 2016
Predecessore Xavier Bettel
Successore Robert Fico

Dati generali
Partito politico VVD
Università Università di Leida
Firma Firma di Mark Rutte

Mark Rutte (pronuncia [ˈmɑrk ˈrʏtə]; L'Aia, 14 febbraio 1967) è un politico olandese, appartenente al Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD) e Ministro-presidente dei Paesi Bassi dal 14 ottobre 2010.

Il 15 gennaio del 2021 ha dichiarato le sue dimissioni, tuttavia il suo mandato continuerà fino al 17 marzo come programmato poiché si terranno le elezioni per eleggere il nuovo capo del governo.[1]

È stato Segretario di Stato per gli Affari Sociali e l'Occupazione dal 22 luglio 2002 al 17 giugno 2004 e Segretario di Stato per l'Istruzione, la Cultura e la Scienza dal 17 giugno 2004 al 27 giugno 2006 nei governi I e II di Jan Peter Balkenende. Si dimise da Segretario di Stato per divenire leader del gruppo parlamentare del VVD alla Camera dei Rappresentanti.

Fu il Lijsttrekker per il VVD alle elezioni legislative del 2006, e fu nuovamente Lijsttrekker per le elezioni legislative del 2010, quando il suo partito divenne quello maggiormente votato. È leader del partito VVD dal 31 maggio 2006.

Gioventù

Rutte frequentò il ginnasio, specializzandosi in arte dal 1979 al 1985. Continuò poi a studiare storia all'Università di Leida fino al 1992, anche se la sua ambizione principale era quella di frequentare il conservatorio e divenire un pianista. Riuscì a combinare i suoi studi con la partecipazione all'Organizzazione Giovanile per la Libertà e la Democrazia, che è l'organizzazione giovanile del VVD, e di cui fu presidente tra il 1988 e il 1991. Dopo gli studi entrò nel mondo degli affari, lavorando come manager per Unilever e Calvé.

Fino al 1997 fu parte del dipartimento di risorse umane di Unilever e giocò un ruolo importante in diverse riorganizzazioni. Tra il 1993 e il 1997 fu membro della presidenza nazionale del VVD e dal 1997 al 2000 fu direttore del personale per Van den Bergh Nederland, nata da Unilever. Nel 2000 divenne membro del Gruppo Risorse Umane e dal 2002 fu direttore delle Risorse Umane per IgloMora Groep, altra società nata da Unilever. Fu anche membro del comitato dei candidati del VVD per le elezioni legislative del 2002.

Politica

Rutte come segretario di Stato (2006)

Nel 2002 Rutte fu nominato Segretario di Stato per gli Affari Sociali e l'Occupazione nel primo governo di Jan Peter Balkenende, carica che detenne dopo le elezioni legislative del 2003. Fu responsabile anche dei settori del welfare e della sicurezza sul lavoro; dopo le elezioni del 2003 Rutte fu per un breve periodo membro della Camera dei Rappresentanti, dal 30 gennaio al 27 maggio 2003. Il 17 giugno 2004 fu nominato Segretario di Stato per l'Istruzione Superiore e la Scienza, sostituendo Annette Nijs.

Rutte divenne un'importante figura all'interno della leadership del VVD; fu direttore della campagna elettorale per le elezioni municipali del 2006. In politica, Mark Rutte ha mostrato particolare interesse nel rendere il sistema scolastico superiore olandese più competitivo a livello internazionale, cercando di renderlo più orientato al mercato, cioè migliorando la posizione degli studenti come consumatori nel mercato dell'istruzione.

Elezioni per la leadership del partito del 2006

Rutte con Henk Kamp (a sinistra) e Rita Verdonk (a destra) durante la campagna nel 2006

Dopo le dimissioni di Jozias van Aartsen a seguito della sconfitta del VVD alle elezioni municipali del 2006, il partito tenne un'elezione interna per il lijsttrekker, in cui Rutte sfidò Rita Verdonk e Jelleke Veenendaal. Il 31 maggio 2006 fu annunciato che Mark Rutte sarebbe stato il successivo lijsttrekker del VVD, eletto con il 51,5% dei voti dei membri del partito. La candidatura di Rutte era sostenuta dalla leadership del partito, tra cui la presidenza e molti politici famosi come Frank de Grave, ex Ministro della Difesa, Ivo Opstelten, sindaco di Rotterdam e Ed Nijpels, Commissario della Regina nella Frisia. L'organizzazione giovanile del VVD, di cui era presidente, sostenne anch'essa la sua candidatura.

Durante le elezioni, egli promise di "rendere il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia un partito per tutti, e non solo un partito di élite". Il suo aspetto giovanile era gradito all'ex leader del Partito del Lavoro, Wouter Bos. Nell'accettare il ruolo di candidato lijsttrekker, Rutte rivelò che voleva cambiare il volto del VVD, per modernizzarlo in un partito in cui tutti, non solo i "pochi felici", si sarebbero potuti identificare. Affermò anche che con le attuali idee di sicurezza sociale del Partito del Lavoro, che definì troppo conservative, era improbabile che avrebbero cooperato per costituire una coalizione dopo le elezioni.

Successivamente egli ha affermato che sentiva che il partito Appello Cristiano Democratico (che sarebbe stato poi partner di coalizione), era il partito con cui il VVD avrebbe potuto trattare. Ovviamente, il peso relativo dei due partiti sarebbe stato stabilito dalle elezioni legislative del 2006. Il 28 giugno 2006 Rutte si dimise da Segretario di Stato e tornò in Parlamento, come leader dei deputati del VVD. Come Segretario di Stato, fu succeduto dall'ex sindaco dell'Aia Bruno Bruins. Prima che Bruins potesse prestare giuramento, cadde il secondo governo di Balkenende; nel terzo governo Balkenende, Bruins assunse pienamente la carica di Segretario di Stato.

Elezioni del 2006

Alle elezioni legislative del 2006, la campagna del VVD con Rutte come leader non ebbe un buon inizio. Rutte fu criticato dall'interno del partito[2], e fu messo in ombra dai suoi stessi colleghi di partito, Rita Verdonk e Gerrit Zalm, e non riuscì ad avere il successo di Wouter Bos e Jan Peter Balkenende, che erano visti come favoriti per la carica di Ministro-presidente. Il 27 novembre, la Verdonk ottenne più voti di Mark Rutte (553.200 di Rutte contro i 620.555 della Verdonk).[2] Dopo le ripetute critiche da parte di Rita Verdonk sulla politica del VVD, Rutte la espulse dal gruppo parlamentare il 14 settembre 2007.[3]

Primo ministro

Al 2021, con undici anni di premierato alle spalle, Mark Rutte è il secondo leader europeo più longevo dopo la tedesca Angela Merkel.[4]

Elezioni del 2010

Rutte in conversazione con il principe Guglielmo Alessandro d'Orange e la principessa Máxima nella loro casa di Eikenhorst a Wassenaar il 10 novembre 2010

Alle elezioni legislative del 2010, Rutte è stato nuovamente Lijsttrekker del VVD. Il suo partito, dopo le elezioni, è divenuto quello col maggior numero di seggi in Parlamento, 31.[5] Rutte è stato nominato Primo Ministro, diventando il 1º Primo Ministro liberale dopo Pieter Cort van der Linden che ricoprì la carica dal 1913 al 1918. Mark Rutte viene, dopo lunghissimi e faticosi colloqui che durano mesi e mesi e che vedono protagoniste varie forze politiche, nominato Primo ministro il 14 ottobre 2010, succedendo a Jan Peter Balkenende.

Il suo nuovo governo è formato da CDA e VVD, ma vi è un'alleanza parlamentare con il partito PVV di Geert Wilders, che promette di far reggere il Governo dai suoi parlamentari in cambio di due leggi fondamentali per lui e i suoi: il divieto di burqa e normative per la restrizione dell'immigrazione. Il 23 aprile 2012, in seguito al fallimento dei negoziati sulla riduzione del deficit pubblico, ha annunciato le sue dimissioni, insieme a quelle del suo governo.[6]

Elezioni del 2012

Alle elezioni legislative del 2012, il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia di Mark Rutte ha vinto le elezioni ottenendo 41 seggi contro i 38 del Partito del Lavoro di Diederik Samsom.[7] Questo ha permesso la nascita del governo Rutte II, formato in coalizione con il Partito del Lavoro.[8]

Poiché il secondo gabinetto Rutte non aveva la maggioranza al Senato, si è affidato al supporto dei Democratici 66 (D66), dell'Unione Cristiana (UC) e e del Riformato Partito politico (PSC).

Elezioni del 2017

Mark Rutte al Tallin Digital Summit nel 2017

Alle elezioni legislative del 2017, Rutte è nuovamente il candidato del Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia, vincendo anche in questa corsa, perdendo però 10 seggi rispetto ai 41 ottenuti cinque anni prima.

Dimissioni del 2021

Il 15 gennaio 2021, Rutte annuncia le dimissioni in blocco del suo governo, in relazione allo scandalo dei "bonus figli", riguardante circa 20mila famiglie ingiustamente accusate di aver richiesto assegni familiari in modo fraudolento, tra il 2003 e il 2019. Il governo rimane in carica per sbrigare gli affari correnti, nel mezzo della pandemia da Covid-19, prima delle elezioni del 17 marzo[9], nelle quali il partito di Rutte ottiene la maggioranza.[10]

Attività fuori dalla politica

Dal settembre 2008, Mark Rutte è stato anche insegnante al Johan de Witt - Zusterstraat e Hooftskade a L'Aia (già al Johan de Witt Scholengroep - Varias College).[11] Ha frequentato il corso di studi sociali una volta alla settimana.[12]

Ha espresso il suo apprezzamento per Kars Veling, ex caposquadra dell'Unione Cristiana ed ex direttore del Johan de Witt Scholengroep, a causa del suo impegno per la "formazione di élite" tra studenti talentuosi.

Vita privata

Mark Rutte è celibe. È membro della Chiesa protestante nei Paesi Bassi, dove la Chiesa riformata olandese si è fusa nel 2004. Rutte si diverte a suonare il pianoforte nel suo tempo libero. È un fan dei club di calcio Feyenoord e ADO Den Haag,[13] e un fan del marchio svedese di auto Saab.

Onorificenze

Onorificenze straniere

Compagno onorario dell'Ordine dell'Australia - nastrino per uniforme ordinaria Compagno onorario dell'Ordine dell'Australia
— 9 ottobre 2019
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona del Belgio - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona del Belgio
— 28 novembre 2016

Note

  1. ^ https://www.linkiesta.it/2021/01/olanda-rutte-perche-dimesso-crisi-governo/, su linkiesta.it.
  2. ^ a b Onvrede binnen VVD over Rutte, Algemeen Dagblad, 1º novembre 2006
  3. ^ Oranje, Joost and Guus Valk in NRC Handelsblad 15 settembre 2007, page 1 (fronte)
    Traduzione letterale:"Verdonk è stata espulsa formalmente ieri dal gruppo parlamentare del Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia alla Camera dei Rappresentanti dei Paesi Bassi, dopo che aveva ulteriormente criticato in partito tramite la stampa."
    Originale olandese:Verdonk werd gisteren formeel uit de Tweede Kamerfractie van de VVD gezet, nadat zij in de pers opnieuw kritiek had geuit op de fractie."
  4. ^ Giovanni Masotti, Olanda, chi è Mark Rutte il taccagno che sogna l'Italia in mutande, su iltempo.it, 11 aprile 2020. URL consultato il 1º maggio 2020 (archiviato il 1º maggio 2020).
  5. ^ Election 2010 - The Netherlands shifts to the right, nrc.nl, 10 giugno 2010. URL consultato il 10 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2010).
  6. ^ Olanda: si dimette premier Mark Rutte, corriere.it, 23 aprile 2012. URL consultato il 23 aprile 2012.
  7. ^ Election Resources on the Internet: Elections to the Dutch Tweede Kamer (House of Representatives) - Results Lookup, su electionresources.org. URL consultato il 14 marzo 2017.
  8. ^ Il nuovo governo è già in crisi, De Volkskrant, 5 novembre 2012. URL consultato il 5 novembre 2012.
  9. ^ Si dimette il governo olandese di Rutte, travolto dallo scandalo sui bonus figli, su L'HuffPost, 15 gennaio 2021. URL consultato il 15 gennaio 2021.
  10. ^ Olanda: exit poll, liberali di Rutte in testa con 35 seggi - Mondo, su Agenzia ANSA, 17 marzo 2021. URL consultato il 18 marzo 2021.
  11. ^ (NL) Persoonlijke pagina Mark Rutte - Nevenfuncties, Tweede Kamer (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2007).
  12. ^ Gastindeklas.nl :: Rector tevreden over leraar Rutte, in www.gastindeklas.nl. URL consultato il 3 ottobre 2016.
  13. ^ (NL) Algemeen Dagblad, Rutte bij Feyenoord, su ad.nl.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Ministro-presidente dei Paesi Bassi Successore State coat of arms of the Netherlands.svg
Jan Peter Balkenende dal 14 ottobre 2010 in carica
Predecessore Presidente del Consiglio dell'Unione europea Successore Flag of Europe.svg
Xavier Bettel 1º gennaio 2016 - 30 giugno 2016 Robert Fico
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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2021-06-13 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=2999372