Maria Rosa Quario | ||
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Nazionalità | Italia | |
Altezza | 163 cm | |
Peso | 56 kg | |
Sci alpino | ||
Specialità | Slalom gigante, slalom speciale | |
Squadra | SC Courmayeur | |
Termine carriera | 1986 | |
Maria Rosa Quario detta Ninna (Milano, 24 maggio 1961) è una giornalista ed ex sciatrice alpina italiana. Atleta dal fisico minuto specialista dello slalom speciale, ha gareggiato a livello internazionale tra il 1979 e il 1986, vincendo quattro gare di Coppa del Mondo. Ha fatto parte, insieme alle compagne di squadra Daniela Zini, Claudia Giordani e Paoletta Magoni, della cosiddetta Valanga rosa.
È madre di Federica Brignone, anche lei sciatrice della nazionale italiana[1]
In Coppa del Mondo ottenne il suo primo risultato di rilievo l'8 gennaio 1979 sulle nevi della località francese di Les Gets giungendo settima nello slalom speciale vinto dall'austriaca Regina Sackl. Venti giorni dopo si aggiudicò la prima vittoria di carriera a Mellau in Austria, precedendo nell'ordine l'austriaca Annemarie Moser-Pröll e la francese Perrine Pelen. Nella stessa stagione riuscì a ottenere anche un altro podio sulla pista di Maribor in Jugoslavia (ora in Slovenia), un terzo posto alle spalle della liechtensteinese Hanni Wenzel e della tedesca occidentale Christa Kinshofer.
L'anno dopo partecipò ai XIII Giochi olimpici invernali di Lake Placid 1980, negli Stati Uniti, dove terminò ai piedi del podio, per soli 3 centesimi di secondo, nella gara di slalom speciale vinta dalla Wenzel, davanti alla Kinshofer e alla campionessa svizzera Erika Hess[2]; non terminò invece lo slalom gigante.
La stagione 1980-1981 fu relativamente avara di soddisfazioni, tranne che per un podio ottenuto sul tracciato di casa di Piancavallo, risultato che bissò l'anno successivo. Nel 1982 fu anche al cancelletto di partenza delle gare dei Mondiali di Schladming, in Austria, dove si classificò 12ª nello slalom gigante e 5ª nello slalom speciale, gara in cui era in testa al termine della prima manche. Al termine dell'annata riuscì a classificarsi 10ª nella classifica generale di Coppa del Mondo, il suo miglior piazzamento in carriera.
Raggiunse l'apice della carriera nel 1982-1983 vincendo due slalom a Les Diablerets, in Svizzera, e a Vysoké Tatry in Cecoslovacchia (ora in Slovacchia), successi che, assieme ad altri piazzamenti di rilievo, le consentirono di giungere terza nella Coppa del Mondo di specialità.
Fu convocata per i XIV Giochi olimpici invernali di Sarajevo 1984 in Jugoslavia (ora Bosnia ed Erzegovina) concludendo 7ª nello slalom speciale vinto dalla connazionale Paoletta Magoni.
Salì per l'ultima volta sul gradino più alto del podio in Coppa del Mondo, sempre tra i pali stretti, nel dicembre dello stesso anno a Sestriere, in Italia, mentre ottenne l'ultimo piazzamento tra le prime tre il 19 marzo 1985 a Park City, negli Stati Uniti. Si congedò dall'attività agonistica il 9 febbraio 1986 con un 11º posto nello slalom di Vysoké Tatry.
Dopo il ritiro dalle competizioni, ha intrapreso la carriera giornalistica: iscritta all'albo dei professionisti della regione Valle d'Aosta dal 19 settembre 2001[3], segue gli sport invernali per Il Giornale[4].
Data | Località | Paese | Specialità |
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27 gennaio 1979 | Mellau | Austria | SL |
30 gennaio 1983 | Les Diablerets | Svizzera | SL |
12 febbraio 1983 | Vysoké Tatry | Cecoslovacchia | SL |
14 dicembre 1983 | Sestriere | Italia | SL |
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