Nota disambigua.svg Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Mali (disambigua).
Mali
Mali – Bandiera Mali - Stemma
(dettagli) (dettagli)
(FR) Un peuple, un but, une foi
(IT) Un popolo, un obiettivo, una fede
Mali - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Repubblica del Mali
Nome ufficiale (FR) République du Mali
Lingue ufficiali francese
Altre lingue arabo, bambara, mandingo, tuareg, fula o peul, soninke
Capitale Blason ville ml Bamako (Mali).svg Bamako  (3.007.122[1] ab. / 2014)
Politica
Forma di governo Repubblica presidenziale sotto giunta militare
Presidente Assimi Goïta (ad interim)
Primo ministro Choguel Kokalla Maïga
Indipendenza dalla Francia nel 1960
Ingresso nell'ONU 1960
Superficie
Totale 1 241 238 km² (24º)
% delle acque 1,6%
Popolazione
Totale 20 005 000 ab. (stima 2019) (61º)
Densità 15,7 ab./km²
Tasso di crescita 2,95% (2020)[2]
Nome degli abitanti maliani
Geografia
Continente Africa
Confini Algeria, Niger, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea, Senegal, Mauritania
Fuso orario UTC+0
Economia
Valuta Franco CFA
PIL (nominale) 10 319[3] milioni di $ (2012) (129º)
PIL pro capite (nominale) 631 $ (2012) (170º)
PIL (PPA) 17 790 milioni di $ (2012) (132º)
PIL pro capite (PPA) 1 088 $ (2012) (176º)
ISU (2011) 0,359 (basso) (175º)
Fecondità 6,2 (2011)[4]
Varie
Codici ISO 3166 ML, MLI, 466
TLD .ml
Prefisso tel. +223
Sigla autom. RMM
Inno nazionale Pour l'Afrique et pour toi, Mali
Festa nazionale 22 settembre
Mali - Mappa
Evoluzione storica
Stato precedente Flag of Mali 1959-1961.svg Federazione del Mali
 

Coordinate: 17°N 4°W / 17°N 4°W17; -4

Il Mali, ufficialmente Repubblica del Mali (in francese République du Mali), è uno Stato situato nell'interno dell’Africa occidentale e senza sbocco sul mare.

Il Mali confina a nord con l'Algeria, a est con il Niger, a sud con il Burkina Faso e la Costa d'Avorio, a sud-ovest con la Guinea e a ovest con il Senegal e la Mauritania.

Il suo territorio, per la maggior parte pianeggiante, è costituito al nord dal deserto, al sud dalla savana

Storia

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Storia del Mali.
Mansa Musa, imperatore del Mali nel XIV secolo

Il Mali possiede una storia ricca e relativamente conosciuta. Il suo territorio è stato sede di tre grandi imperi: l'Impero del Ghana, l'Impero del Mali e l'Impero Songhai.

Colonia francese e indipendenza

I francesi iniziarono la colonizzazione del suo territorio nel 1864 e nel 1895 venne integrato nell'Africa Occidentale Francese con il nome di Sudan francese.

La Repubblica Sudanese e il Senegal proclamarono la loro indipendenza dalla Francia nel 1960 con il nome di Federazione del Mali. Alcuni mesi dopo, il Senegal si separò e la Repubblica Sudanese prese il nome di Mali e fu eletto primo presidente della nazione Modibo Keïta, che in poco tempo instaurò un regime con partito unico, di orientamento marxista: Keita avviò una serie di disastrose iniziative economiche e politiche che piegarono l'economia del paese e resero fortemente impopolare il regime stesso. Nel 1968 Keita fu deposto con un sanguinoso colpo di Stato militare che portò al potere Moussa Traoré.

Le elezioni democratiche del 1992

Soltanto nel 1991 Traoré fu spodestato da un altro colpo di Stato, ma i militari, anziché prendere le redini del paese, decisero di formare un governo di transizione civile che portò nel 1992 alle prime elezioni democratiche, con Alpha Oumar Konaré eletto presidente. Dopo la sua rielezione nel 1997, Konare continuò le riforme politiche ed economiche, lottando contro la corruzione. Alla fine del suo secondo mandato, limite costituzionale per un presidente, fu sostituito nel 2002 da Amadou Toumani Touré che venne rieletto nel 2007.

Amadou Toumani Touré, Presidente del Mali dal 2003 al 2012

A partire dall'autunno del 2008 si sono riacutizzate le tensioni nel Nord del paese tra il gruppo etnico Tuareg (accusato di sostenere la ribellione ancora latente nella regione di Kidal, al confine con quella di Gao) e le etnie maggioritarie nel paese. Violenze e intimidazioni contro elementi Tuareg da parte di ex miliziani filo-governativi si sono ripetute senza che le autorità intervenissero a difesa delle vittime.

Il 3 aprile 2011 il presidente Amadou Toumani Touré, dopo le dimissioni di Modibo Sidibe e di tutta l'équipe governativa, ha nominato capo del governo Cissé Mariam Kaïdama Sidibé, prima donna della storia a ricoprire tale incarico in Mali.

Colpo di Stato del 2012

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Colpo di stato in Mali del 2012.

Il 22 marzo 2012, soldati ammutinati guidati dal capitano Amadou Haya Sanogo affermano d'aver preso il controllo dei media e delle istituzioni maggiori grazie a un colpo di Stato. Costituiscono il Comitato Nazionale per il ripristino della democrazia in Mali, e il loro primo atto è stato l'annuncio della dissoluzione delle istituzioni e la sospensione della Costituzione.[5].

Dall'aprile 2012 all'agosto 2013 è stato presidente ad interim Dioncounda Traoré, designato dalla giunta militare, e Cheick Modibo Diarra è nominato Primo Ministro ad interim del Mali il 17 aprile 2012 per aiutare il processo democratico fino alle elezioni del dicembre 2013.

Il suo governo, composto da 24 membri, è stato designato il 25 aprile dello stesso anno. Tre dei ruoli più importanti - i ministri della difesa, della sicurezza interna, e dell'amministrazione territoriale - sono stati indicati dagli ufficiali legati alla giunta militare che ha compiuto il colpo di Stato. Il governo tuttavia era composto più da tecnici che da politici.

La guerra civile

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Guerra in Mali e Azawad.

Contemporaneamente è ripresa la guerra civile che ha portato l'etnia tuareg (laica) del Movimento Nazionale di Liberazione dell'Azawad, ad allearsi con alcune frazioni fondamentaliste, (gli Ansar Dine[6]) - che aderiscono al Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento, poi denominato al-Qa'ida nel Maghreb islamico - e a prendere il controllo della regione settentrionale del Paese, l'Azawad.

Nel corso degli scontri sono state distrutte numerose reliquie della locale tradizione sufi e le tombe stesse (marabutti) di alcuni "santi" musulmani (tra cui l'antico mausoleo dedicato ad Alpha Moya[7] e le sepolture di Sidi Mahmud, Sidi el-Mukhtar, Sidi Elmety, Mahamane Elmety e Shaykh Sidi Amar),[8] a causa dell'accesa ostilità iconoclastica del Wahhabismo verso qualsiasi forma di culto, che non sia rivolta ad Allah, considerata una bestemmia.

Il primo ministro Cheick Modibo Diarra viene arrestato dai militari l'11 dicembre 2012.

Intervento europeo

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Operazione Serval.

Il 10 gennaio 2013 il presidente Dioncounda Traoré‚ in un discorso alla nazione, ha comunicato di aver chiesto e ottenuto un intervento aereo della Francia, in accordo con l'Ecowas, la comunità economica dei paesi dell'Africa occidentale, contro i ribelli dell'Azawad (il nord del Paese)[9]. In seguito, sono state liberate le principali città dell'Azawad cadute in mano ai fondamentalisti islamici, dove le truppe sono state accolte con esultanza dalla popolazione.

Le nuove elezioni presidenziali del 28 luglio e dell'11 agosto 2013, salutate con speranza dall'ONU (risoluzione 2164-2014), hanno visto la vittoria del nuovo presidente Ibrahim Boubacar Keïta, largamente sostenuto dalla parte Sud del Paese ed eletto con il 77,62% dei voti. La sua elezione garantisce una certa continuità di intenti della classe politica pre-golpe del 2012.

Colpo di Stato del 2020

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Colpo di Stato in Mali del 2020.

Il 18 agosto 2020 il presidente Ibrahim Boubacar Keïta assieme al primo ministro vengono tratti in arresto mediante colpo di Stato.[10]. Successivamente il presidente è dimesso.[11] Al posto si è insediata la giunta militare.[12]

Il Comitato nazionale per la salvezza del popolo[13] nominano il triumvirato Assimi Goïta, Malick Diaw e Sadio Camara fino a nuove elezioni politiche maliane.[14]

Geografia

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Geografia del Mali.

Situato nella zona interna dell'Africa nord-occidentale, fra il tropico del Cancro e la fascia equatoriale, il Mali comprende nella parte settentrionale una vasta porzione del Sahara e, in quella centro-meridionale, una lunga sezione del Niger con i suoi affluenti. Il suo territorio confina a nord con l'Algeria, a est con il Niger, a sud-est con il Burkina Faso, a sud con la Costa d'Avorio e la Guinea, a ovest con il Senegal e la Mauritania.

Morfologia

Savana - Zona meridionale dello stato, caratterizzata da arbusti

L'ossatura topografica è costituita da altipiani di modesta altitudine formati da rocce sedimentarie recenti, sovrapposte al basamento cristallino antico. Nella regione settentrionale si stendono vasti tavolati che si elevano per alcune centinaia di metri fino a culminare nel gruppo montuoso dell'Adrar des Iforas; al centro, verso ovest, il massiccio è limitato dal profondo solco della valle del Tilemsi, oltre la quale il massiccio cristallino del Timetrine degrada verso l'estesa depressione del bacino del Niger. Nella regione sud-occidentale affiorano i lembi settentrionali del massiccio guineano con il monte Mina (820 m), dal cui versante orientale nasce il Volta Nero, i monti di Kenieba e l'altopiano di Bambouck che non superano i 600 metri di altezza.

Idrografia

L'idrografia territoriale è sviluppata soltanto nella sezione meridionale, attraversata per 1 800 km dal corso del fiume Niger e da quello superiore del fiume Senegal. Il Niger, proveniente come il Senegal dal massiccio del Fouta Djalon in Guinea, entra in territorio maliano con un percorso orientato da sud-ovest a nord-est, formando un'ampia ansa paludosa prima di mutare direzione verso sud-est. Si possono distinguere tre tratti caratterizzati da un diverso regime delle piene: uno a monte fino a Ségou, il grande delta interno nelle regioni di Macina e Mopti e il tratto a valle del delta.

La vasta area, irrigata dal delta interno, rappresenta una felice eccezione nell'aridita realtà saheliana e consente un notevole sfruttamento agricolo e pastorale. Il fiume Senegal scorre nel Mali per soli 450 km: il suo principale affluente è il Falémé al confine con lo Stato del Senegal.

Fiume Niger - Isole sabbiose instabili nei pressi di Koulikoro

Clima

Dal punto di vista climatico, il territorio del Mali è caratterizzato da tre distinte situazioni: nell'area settentrionale, oltre il margine saheliano, prevalgono condizioni di clima desertico con temperature molto elevate in estate e nelle ore diurne (da 25 a 52 °C), relativamente basse in inverno e durante la notte (da 0 a 5 °C), caratterizzate dalla mancanza di precipitazioni. La regione saheliana centrale riceve più di 250÷700 mm di piogge annue, mentre in quella meridionale, sudanese, le precipitazioni medie annue superano i 700÷1 000 mm e la stagione delle piogge inizia a fine aprile, prolungandosi fino a ottobre. Le temperature sono generalmente elevate in tutto il Paese. Le escursioni termiche si intensificano procedendo verso le aree più continentali: i valori medi delle temperature minime di gennaio sono di 17 °C a Bamako e di 14 °C a Gao, quelli massimi di maggio sono rispettivamente di 39 e di 43 °C. Durante tutto l'anno l'aliseo di nord-est domina nella regione settentrionale, l'harmattan soffia ovunque da novembre ad aprile (stagione secca).

Flora e fauna

Nel paesaggio vegetale (area sudanese) predomina la savana arborata ricca di erbe alte, maestosi baobab e alberi da frutta, alternata a zone residuali di foresta tropicale e foresta a galleria lungo il corso dei fiumi. Nella zona saheliana molto diffusa è la steppa: le alte erbe sono sostituite da graminacee provviste di spine, dalle gigantesche euforbie e acacie.

La fauna è abbondante e ben rappresentata: nella savana e ai margini della foresta equatoriale vivono scimmie, ruminanti, felini e rettili di grosse dimensioni. Anche nella regione saheliana troviamo animali come quelli presenti nella savana. Nei corsi d'acqua vivono coccodrilli, ippopotami e molte specie di pesci. Il parco nazionale del Baoulé, nella zona sud-orientale di Bamako, ospita una grande riserva faunistica.

Popolazione

Demografia

Andamento della popolazione del Mali dal 1960 al 2020

La densità media di popolazione è molto bassa, e si innalza solo nelle regioni centromeridionali (soprattutto Sikasso e Ségou, con circa 30 ab./km²) dove si concentrano i 3/4 dei maliani e la totalità della popolazione urbana (circa 1/3 degli abitanti). Al contrario, nelle regioni sahariane del nord, che occupano oltre il 60% del territorio, la rarefazione demografica è massima. Il forte incremento demografico (superiore al 3% annuo a causa di un indice di fecondità di oltre sei figli per donna) alimenta intensi flussi migratori, sia stagionali verso il Senegal (e prima della crisi del 2002, anche verso la Costa d'Avorio) sia verso l'Europa; molto alto è il numero degli emigrati stabili (800 000 circa); la comunità più numerosa vive in Francia (32 000 persone nel 2003). Il Mali si colloca nelle ultimissime posizioni (174°) della graduatoria dell'Indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite. Le condizioni di vita sono precarie per la maggior parte della popolazione, come attestano l'altissima mortalità infantile (6,76%)[15], la bassa speranza di vita (55 anni)[15], l'elevato tasso di analfabetismo (71%) e le carenti condizioni igienico sanitarie che favoriscono il diffondersi di epidemie (per esempio di colera), il persistere di parassitosi e la propagazione dell'AIDS.

Etnie

Le principali etnie del Mali sono Bambara, Bozo, Dogon, Malinke (Mandingo), Fulani (peul), Sarakollé (Soninke), Senoufo, Songhai, Toucouleur, Tuareg.

Pescatori Bozo
Fulbe. Conosciuti anche come Peul o Fulani, sono il secondo gruppo etnico maliano per numero

Religione

Musulmani (80%, in maggioranza sunniti), animisti (18%), cristiani (1%), altri (1%). Le circoscrizioni ecclesiastiche cattoliche consistono in un'arcidiocesi con sede a Bamako, avente cinque diocesi suffraganee: Kayes, Mopti, San, Ségou e Sikasso.

Lingue

Maliano in abito tipico

Il francese è l'unica lingua ufficiale, è parlata ovunque e serve come lingua degli affari e del commercio; grazie alla scolarizzazione sempre maggiore e all'esplosione demografica, il francese cresce e le altre lingue minoritarie cominciano a scomparire. Nel paese è parlata anche la lingua tuareg nel nord. La lingua bambara, un tempo la più diffusa, si sta ridimensionando drasticamente negli ultimi anni, a causa della diffusione del francese tra la popolazione e nell'Africa francofona in particolare. In alcune zone del paese si parla il Soninke. Nella zona occidentale del paese è parlato lo xaasongaxango.

Il Mali è membro dell'OIF (Organizzazione Internazionale della Francofonia).

Ordinamento dello stato

Dal 1991 la costituzione ha subito cambiamenti che hanno consentito la creazione di un sistema pluripartitico; l'assemblea nazionale è composta da 147 membri eletti ogni 5 anni a suffragio universale.

In base alla costituzione del 1992, il Mali è una repubblica parlamentare, con regime semipresidenziale. Il Capo dello Stato, che nomina il primo ministro, viene eletto a suffragio universale diretto con mandato quinquennale. L'Assemblea Nazionale (160 membri eletti ogni 5 anni, di cui 13 eletti dai maliani residenti all'estero) detiene il potere legislativo e il controllo sul governo. La pena di morte è stata sospesa nel 2002. Il paese è membro di ONU, Ua, WTO, Oci; fa parte dei paesi Acp e di organizzazioni regionali come l'Unione Economica e Monetaria dell'Africa Occidentale (Waemu/Uemoa) e la Comunità Economica dell'Africa Occidentale (Cedeao/Ecowas).

Suddivisioni storiche e amministrative

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Regioni del Mali.
Regioni del Mali

Il Mali è suddiviso in otto regioni, più il distretto della capitale. Le regioni sono poi divise in 49 circondari (cercles). I circondari e il distretto della capitale sono divisi in 703 comuni (communes).

Regioni
Regione Capoluogo Abitanti Area km2 Abitanti regione Densità
Gao Gao 30 863 321 996 461 000 1,5
Kayes Kayes 49 431 197 760 1 093 000 5,5
Kidal Kidal 16 923 260 000 85 695 0,3
Koulikoro Koulikoro 16 134 89 833 1 170 000 13
Mopti Mopti 53 885 88 752 1 416 000 15,9
Ségou Ségou 64 890 56 127 1 316 000 23,4
Sikasso Sikasso 47 030 76 480 1 383 000 18,1
Timbuctu Timbuctù 20 483 408 927 601 000 1,5
Bamako Bamako 267 863 000 3 232,2

Città principali

Istituzioni

Ordinamento scolastico

  • Tasso di alfabetizzazione: 29% (36% per gli uomini e 20% per le donne)
  • Studenti universitari: 6 073.
Ragazzo maliano intento a leggere

Sistema sanitario

Il sistema sanitario locale deve fronteggiare quotidianamente la malaria e la situazione generale del paese lascia aperti ampi spazi anche alla febbre gialla; inoltre, molte malattie, trasmesse tramite cibo e bevande, si manifestano sotto forma di dissenteria: nel paese, oltre alla febbre tifoide e alle epatiti, sono molto diffuse le malattie da vermi intestinali, nonché la giardiasi.

Il problema principale è quindi quello dell'acqua potabile e un deciso piano per la potabilizzazione delle acque e di distribuzione delle stesse permetterebbe di per sé di risolvere almeno in parte i problemi derivanti da questa situazione. Lo Stato, in fatto di sanità, spende circa 5 dollari per abitante e ciò denota anche la mancanza di medici messi a disposizioni delle popolazioni: cifra esigua e inadeguata alle reali necessità della popolazione. Ma adeguati progetti legati non solo alla progettazione ma anche alla effettiva realizzazione di piccole unità ospedaliere lungo il Niger potrebbero risolvere parte dei problemi (produzione di energia, di acqua potabile, di acqua per irrigazione e così via).

È segnalata inoltre la presenza di filariosi, di focolai endemici di oncocercosi, della leishmaniosi cutanea e viscerale (più frequenti nelle zone aride), della tripanosomiasi (soprattutto in zone rurali), le febbri ricorrenti, il tifo da pidocchi, pulci o zecche e le febbri emorragiche di natura virale. Anche la tungiasi è diffusa come la schistosomiasi, malattia dovuta a un parassita presente nelle acque dolci.

Relazioni estere e militari

L'ex presidente maliano Amadou Toumani Touré con l'ex presidente statunitense George W. Bush

L'orientamento delle relazioni estere del Mali è diventato sempre più pragmatico e filo-occidentale nel corso del tempo.[16] Infatti con l'instaurazione nel 2002 di una forma democratica di governo, le relazioni del Mali con l'Occidente in generale e con gli Stati Uniti, in particolare, sono notevolmente migliorate.[16] Il Mali ha un rapporto ambivalente di lunga data con la Francia, ex potenza coloniale[16]. Il Mali è attivo in organizzazioni regionali come l'Unione Africana.[16] Lavorare per controllare e risolvere i diversi conflitti regionali, come quelli in Costa d'Avorio, Liberia e Sierra Leone, è uno dei principali obiettivi della politica estera del paese[16]. Il Mali si sente minacciato dalle potenziali ripercussioni dei conflitti nei paesi limitrofi, e le relazioni con i vicini sono spesso difficili[16]. L'insicurezza lungo i confini del nord, tra banditismo transfrontaliero e il terrorismo, rimangono questioni fortemente problematiche delle relazioni regionali[16].

Le forze armate del Mali consistono di un esercito, che comprende le forze terrestri e forze aeree[15], nonché i paramilitari della Gendarmeria e della Guardia Repubblicana, che sono tutti sotto il controllo del Ministero della Difesa e dei Veterani del Mali, guidati da un civile.[17] L'esercito è sottopagato, male equipaggiato, e necessita di una razionalizzazione[17]. L'organizzazione della struttura delle forze armate ha sofferto molto l'incorporazione delle forze irregolari dei Tuareg nel proprio organico regolare a seguito di un accordo del 1992 tra il governo e le forze ribelli Tuareg.[17] L'esercito ha generalmente mantenuto un profilo basso, con la transizione democratica del 1992. Il presidente in carica, Amadou Toumani Touré, è un ex generale dell'esercito e come tale gode di ampio sostegno in ambito militare.[17] Nella relazione annuale sui diritti umani per il 2003, il Dipartimento di Stato americano, il controllo civile nominale delle forze di sicurezza è generalmente efficace, ma ha osservato alcuni "casi in cui elementi delle forze di sicurezza hanno agito in modo indipendente dell'autorità di governo".[17] Le potenze occidentali come gli Stati Uniti aiutano le forze armate del Mali con la formazione del personale militare e la dotazione di attrezzature e armi.[18][19]

Dopo una risoluzione ONU del gennaio 2012 l'Unione europea ha inviato una missione militare denominata European Union Training Mission Mali, con il compito di riorganizzare le forze armate maliane.

Economia

Agricoltura e allevamento

Raccolta del cotone

Dei 124 milioni di ettari di superficie territoriale, il deserto del Sahara costituisce il 55%, il terzo centro-sud del paese ricade nel Sahel, il resto si trova nella fascia sudanese e nella zona sub-umida guineiana. Del totale, 7 milioni di ettari sono coltivati; i pascoli occupano 35 milioni di ettari e le foreste coprono l'1% del territorio[20][21].

Il Prodotto Interno Lordo (PIL) per abitante si aggira sui 964 dollari nel 2009, con una partecipazione del settore agricolo del 36,5 per cento nel periodo 2005-2010. Nello stesso periodo, il settore impiega il 66 per cento della popolazione attiva[22][23]. L'agricoltura è di sussistenza, dominata da aziende di dimensioni medio-piccole, dai 4-5 ettari ai 27 ettari, spesso dotate di bestiame da lavoro[24]. Il grosso della produzione si ottiene nel meridione del paese, meglio irrorato. Nel complesso, i cereali asciutti (soprattutto miglio, sorgo e mais) rappresentano il 56 per cento della produzione, le colture commerciali principali, anch'esse coltivate in seccagno, sono il cotone (2,4 milioni di q. tra fibra e semi), l'arachide (1,6 milioni di q.), il karité (l'albero del burro) e il fagiolo dell'occhio. Il Senegal e il delta del Niger, ed i loro affluenti forniscono il grosso delle risorse idriche per l'irrigazione di 236 000 ettari, destinati principalmente alla produzione di riso, ortaggi, patata, batata, canna da zucchero e . Si tratta in prevalenza un'agricoltura moderna e commerciale, in parte gestita da cooperative di contadini.[25][26]. Oltre che per la scarsità di buoni terreni, il livello produttivo è generalmente molto basso per la piovosità insufficiente e fortemente irregolari. Si ricordano le tremende siccità che a più riprese hanno devastato il paese attorno alla metà degli anni settanta e nel 1980, nell'1982 e nell'1983. Altro fattore negativo è l'organizzazione arcaica dell'attività agricola: al momento, neppure l'istituzione di un numero abbastanza considerevole di cooperative ha dato esiti consistenti.

L'allevamento è diffuso in tutto il paese, ma il grosso del bestiame si trova nella zona saheliana, sopra l'isoieta dei 600 mm. I sistemi di produzione, pastorale ed agro-pastorale a seconda delle zone agro-ecologiche sono caratterizzati da bassa produttività[27]. Il patrimonio zootecnico è costituito da piccoli ruminanti (31,3 milioni di capi nel 2012), bovini (9,7 milioni), cammelli (960 000 capi), equini (1,4 milioni di capi) e pollame (35,1 milioni di capi)[28].

Foreste

Le foreste, estese 12,4 milioni di ettari, sviluppandosi nella fascia sudano-guineiana con precipitazioni fino a 1 400 mm, forniscono legna da ardere (la principale fonte di energia disponibile) e legname pregiato, gomma arabica e pascolo per il bestiame. Secondo il Programma delle Nazioni Unite, nel periodo 1990-2010, hanno subito una diminuzione dell'11,2 per cento[29]. Dal 1997 al 2012 si sono esportati annualmente 5-6 milioni di metri cubi di legname[30]. Legname è anche importato da Burkina Faso, Ghana e Costa d'Avorio. Lo sviluppo della coltivazione della Jatropha potrebbe contribuire a rallentare la desertificazione.

Pesca

La pesca, sempre di tipo artigianale, si pratica nei fiumi, nei laghi naturali ed artificiali, paludi e zone inondate, su una superficie complessiva di 4 500 km². I fiumi principali, condivisi con i paesi confinanti, sono il Senegal con i suoi affluenti principali Bafing, Bakoye e Falémé e il Niger che attraversa il paese per 1 750 chilometri e fornisce oltre 80 per cento della produzione ittica. Esiste anche un centinaio di laghi tra i quali il Faguibine, il Sélingué e il Manantali. Il potenziale alieutico è valutato intorno alle 180 000 tonnellate circa[31]. Si pesca annualmente un centinaio di migliaia di tonnellate di pesce, che non soddisfano il fabbisogno interno che viene coperto dalle importazioni (12 milioni di dollari nel 2012)[30].

Produzione, commercio e sicurezza alimentare

Il fabbisogno cerealicolo interno è generalmente soddisfatto dalla produzione nazionale. Esportazioni regionali anche consistenti di miglio e sorgo possono verificarsi in annate favorevoli[27], così come possono essere necessari aiuti alimentari (100 000 tonnellate nel 2012)[32]. Altre importazioni riguardano farine, oli vegetali, zucchero e pesce. Il paese esporta soprattutto cotone e sesamo. Le esportazioni di prodotti zootecnici consistono in bestiame vivo destinato ai mercati costieri e pellami verso l'Europa[33]. Il 7,3 per cento della popolazione è sottonutrita (nel 2012) e il 43,6 per cento vive sotto la soglia della povertà (nel 1993) che colpisce in particolare la popolazione rurale (50,6 per cento)[34]. Da rilevare il grave fenomeno del contrabbando di prodotti alimentari, avviati ai più vantaggiosi mercati della Costa d'Avorio, del Burkina Faso e del Senegal.

Attori e politiche agricole

Le strategie di valorizzazione del mondo rurale hanno sempre rivestito un ruolo fondamentale sia nelle politiche delle potenze coloniali che in quelle dello Stato post-coloniale.

Attualmente la Loi d'Orientation Agricole si articola attorno a cinque temi principali:

  • il primo descrive gli obiettivi generali e le strategie di sviluppo agricolo;
  • il secondo tratta delle questioni legate allo statuto dei lavoratori, alle imprese agricole, alle organizzazioni contadine e alla formazione professionale legata al settore primario, al fine di migliorare la qualità delle risorse umane e di rafforzare le organizzazioni agricole;
  • il terzo si rapporta ai fattori di produzione ovvero all'insieme delle attività e dei beni materiali che concorrono al miglioramento della produzione agricola (gestione razionale della terra, delle risorse naturali, del finanziamento all'agricoltura, dell'accesso all'acqua, della realizzazione di infrastrutture, delle attrezzature, del sostegno alla ricerca agricola;
  • il quarto concerne le strategie di sviluppo e la promozione delle filiere e dei mercati (crescita produttiva nei diversi sotto-settori, trasformazione dei prodotti e creazione di valore aggiunto, qualità dei prodotti agricoli, organizzazione del mercato interno, accesso ai mercati esteri);
  • il quinto tratta del quadro istituzionale che accompagnerà l'entrata in vigore della legge.
Allevatori nomadi
Fiera del bestiame. Mercato allestito a Kambila

Risorse minerarie

Gli estesi giacimenti di fosfati, oro, uranio, ferro, bauxite, manganese e sale sono poco sfruttati a causa delle infrastrutture carenti. Molto più modesti sono i giacimenti diamantiferi, situati nel sud-ovest del paese.

Industria

Bamako. La discarica di Bamako, uno dei rari esempi di terziario

L'industria garantisce il 26% delle entrate, ma presenta ancora segni di arretratezza ed è molto legata al settore primario. Le industrie sono concentrate quasi esclusivamente nelle vicinanze della capitale, Bamako, e comprendono: industrie chimiche, tessili, diamantifere e del cemento, oltre a quelle agroalimentari.

Esportazioni

Le esportazioni ammontano a 1 140 milioni di dollari U.S.A.,???? esse costituiscono il 36% del P.I.L..

Importazioni

Le importazioni costituiscono il 41% del prodotto interno lordo e ammontano a 1 200 miliardi di $ U.S.A.???

Trasporti

La rete dei trasporti del Mali è molto limitata e comprende, oltre a strade poco e mal asfaltate che collegano Bamako con Segou, un'estesa rete fluviale. Importante il Niger, che costituisce un canale di navigazione che attraversa il paese da sud-ovest a nord-est. Nel nord del paese si usano prevalentemente cammelli negli spostamenti. Gli aeroporti principali sono l'Aeroporto di Kayes Dag-Dag e quello di Mopti-Ambodédjo.

Un miglioramento delle comunicazioni aiuterebbe il Mali ad intraprendere un certo sviluppo, visto che molte delle attività terziarie si svolgono sulle poche strade esistenti e le derrate alimentari, facilmente deperibili, giungono nelle zone dove non è possibile la coltivazione in tempi molto lunghi, originando così anche problemi sanitari. La strada che parte dal confine con il Senegal (Diboli) per Kaies e Bamako è tutta asfaltata con qualche chiatta per l'attraversamento del fiume Bakoye. Pure è asfaltata è la strada proveniente dal Senegal Kenieba-Kità.

Turismo

Il turismo può contare su attrattive quali le moschee in stile sudanese, la famosissima città di Timbuctù (Timbuctù) ed il deserto. Il turismo è in crescita (18.4% all'anno): le entrate sono aumentate da 19 milioni di dollari nel 1995 agli attuali 71 milioni.

Ambiente

Il Mali è lo stato più vasto dell'Africa occidentale e ospita cinque differenti habitat. Il nord è occupato dal Sahara, mentre il sud è costituito da terreni coltivati relativamente pianeggianti e bene irrigati da discrete precipitazioni. L'ovest è una propaggine collinosa coperta dai boschi degli altipiani del Fouta Djalon, in Guinea, la fascia centrale del paese è una savana semiarida (il Sahel) e il delta interno del Niger è un labirinto di canali, paludi e laghi. Il Niger, fiume d'importanza vitale per il paese, è l'elemento geografico di maggior rilievo del Mali. Scorre per 1 626 km attraverso il paese provenendo dalla Guinea, nel sud-ovest, fino a Timbuctù e al margine del Sahara, prima di piegare verso sud-est attraversando il Niger e la Nigeria per poi gettarsi nell'Atlantico.

Il Mali ha quattro parchi nazionali e diverse aree protette, ma la fauna selvatica è stata annientata da secoli di interventi umani, e i parchi non sono facilmente accessibili. Sembra che il vasto Parc National de la Boucle de Baoulé, a nord-ovest di Bamako, offra buone opportunità per il birdwatching, mentre il Parc National du Bafing, che si estende lungo il lago formato dalla diga di Manantali, a ovest di Kita, protegge numerose specie di primati, tra cui gli scimpanzé. La Réserve d'Ansongo-Ménaka si trova a sud-est di Gao, accanto al Fiume Niger, ed è molto isolata. Gli animali sono in gran parte scomparsi, ma il Niger ospita ancora gli ippopotami. L'area di maggiore interesse per i visitatori, sebbene difficile da raggiungere, è la Réserve de Douentza, una vasta distesa semidesertica a nord della strada principale tra Mopti e Gao, popolata dai robusti elefanti del deserto.

Le questioni ambientali più pressanti per il Mali sono il disboscamento, lo sfruttamento eccessivo del territorio per il pascolo e la desertificazione. I tre problemi sono strettamente correlati e, insieme, costituiscono una minaccia per gran parte del paese. Nel Sahel, gli alberi vengono abbattuti per ricavarne legna per cucinare e per costruire. In altre zone, il pascolo sta spogliando il tappeto vegetale e la rete di radici, dunque non rimane molto a tenere insieme il suolo, che si sta erodendo. L'aumento della popolazione, inoltre, non fa che peggiorare questa situazione[35].

Arte

Il duo maliano Amadou & Mariam, conosciuto a livello internazionale per la caratteristica rielaborazione di elementi maliani in chiave moderna

Le tradizioni musicali del Mali derivano dai griot, che sono noti come "Custodi di memorie". La Musica maliana è varia e ha diversi generi. Alcune famose influenze nella musica del Mali sono del virtuoso musicista Kora, Toumani Diabaté, le profonde radici del chitarrista blues Ali Farka Touré, il gruppo tuareg Tinariwen, e numerosi artisti afro-pop come Salif Keïta, il duo Amadou & Mariam, Oumou Sangare, Bassekou Kouyaté e Habib Koné.[36]

Anche se la letteratura del Mali è meno famosa della sua musica[37], il Mali è sempre stato uno dei paesi con i più vivaci centri intellettuali. La tradizione letteraria[38] del Mali in passato è stata trasmessa principalmente con il passaparola, con jalis a recitare o cantare storie conosciute a memoria.[38][39] Amadou Hampâté Bâ, lo storico più conosciuto del Mali, ha trascorso gran parte della sua vita a scrivere di queste tradizioni orali perché il mondo se ne ricordi.[39] Il romanzo più conosciuto di uno scrittore del Mali è Yambo Ouologuem, Le Devoir de violence, che ha vinto il Premio Renaudot 1968, ma la cui eredità è stata segnata dalle accuse di plagio.[38][39] Altri noti scrittori del Mali sono: Baba Traoré, Modibo Keita Sounkalo, Massa Makan Diabaté, Moussa Konaté e Fily Dabo Sissoko[38][39].

Sport

Bambini maliani giocano a calcio.

Lo sport più popolare in Mali è il calcio, che è diventato una passione nazionale quando il Mali è stato scelto per ospitare la Coppa delle Nazioni Africane 2002. La maggior parte delle città hanno club professionisti o semi-professionali, le quali giocano in campionati nazionali e regionali. La Malien Première Division è la massima competizione calcistica del Mali, creata nel 1966. La maggior parte dei club hanno sede a Bamako, la capitale, e le squadre più popolari a livello nazionale sono: il Djoliba Athletic Club, lo Stade Malien de Bamako e l'Association Sportive Korofina. L'impero coloniale francese ha introdotto il gioco nella colonia ed i primi campionati organizzati aperti agli africani nacquero nel 1930. Una manciata di club africani si sono sviluppati dopo la seconda guerra mondiale e partecipavano ai tornei di calcio dell'Africa Occidentale Francese.

Tradizioni

La variegata cultura quotidiana dei maliani riflette la diversità etnica e geografica del paese.[40] La maggior parte dei maliani indossa fluenti abiti colorati chiamati boubous che sono tipici dell'Africa occidentale. I maliani partecipano spesso a feste tradizionali, balli e cerimonie.[40]

Cucina

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Cucina maliana.

Riso e miglio sono la base della cucina del Mali, che è fortemente basata su cereali.[41][42] I cereali sono generalmente preparati con salse a base di foglie di spinaci, o foglie di baobab, con pomodoro, o con salsa di arachidi, e può essere accompagnata da pezzi di carne alla griglia (tipicamente di pollo, agnello, manzo o capra).[41][42] La cucina del Mali varia molto regionalmente.[41][42]

Note

  1. ^ (FR) Risultati provvisori del censimento 2014forniti dall'INSTAT-Institut National de la Statistique (PDF), su instat.gov.ml. URL consultato il 14 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2013).
  2. ^ cia.gov, https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ml.html.
  3. ^ Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013, su imf.org. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato il 19 maggio 2019).
  4. ^ Tasso di fertilità nel 2011, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013 (archiviato il 23 febbraio 2013).
  5. ^ Cacciato Tourè, colpo di Stato in Mali- LASTAMPA.it, su www3.lastampa.it. URL consultato il 22 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2012).
  6. ^ Ossia Ansar al-Din, "Ausiliari della religione", in ricordo degli Anṣar medinesi che, convertitisi all'Islam, furono i più strenui alleati del profeta Maometto
  7. ^ su ITV News del 6 giugno 2012, su itv.com. URL consultato il 22 luglio 2012 (archiviato il 9 luglio 2012).
  8. ^ Egypt News del 1°-7-2012.[collegamento interrotto]
  9. ^ Mali, presidente: risposta massiccia - Mondo - Tgcom24, su tgcom24.mediaset.it. URL consultato il 17 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2013).
  10. ^ Colpo di stato in Mali, il presidente Keita e il primo ministro Cissé nelle mani dei militari in rivolta L'Onu: «Rilasciateli», su leggo.it.
  11. ^ Golpe in Mali, il presidente Keita si dimette, su adnkronos.com.
  12. ^ Colpo di Stato in Mali, dopo l'arresto il presidente Keïta si dimette: "Non ho altra scelta", su repubblica.it.
  13. ^ Mali: militari, ora transizione civile verso elezioni, su ansa.it.
  14. ^ Il colonnello Assimi Goïta si proclama nuovo leader del Mali, ma è isolato, su agi.it.
  15. ^ a b c CIA World Factbook (Eng), su cia.gov. URL consultato l'11-07-2015 (archiviato il 10 novembre 2015).
  16. ^ a b c d e f g Mali country profile, p. 17.
  17. ^ a b c d e Mali country profile, p. 18.
  18. ^ U.S. Government Provides Equipment to Malian Army, U.S. Africa Command, 2009. URL consultato il 6 maggio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2011).
  19. ^ Joint Military Exercise FLINTLOCK to be Held In Mali, U.S. Africa Command, 2008. URL consultato il 6 maggio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2011).
  20. ^ FAOSTAT (FAO) Data base della FAO – Ressources http://faostat.fao.org/site/377/default.aspx#ancor Archiviato il 26 giugno 2014 in Internet Archive.
  21. ^ Detalmo Pirzio Biroli, Il Sahel, Sansoni Editore, Firenze 1988, pag. 8
  22. ^ United Nations Development Programme, GDP per capita Copia archiviata, su data.undp.org. URL consultato il 2 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2014).
  23. ^ Statistical Yearbook, Rome 2012, Part 1 – The setting http://www.fao.org/docrep/018/i3137e/i3137e01.pdf Archiviato il 17 dicembre 2014 in Internet Archive.
  24. ^ Almoustapha Coulibaly, Country Pasture/Forage Resource Profiles for Mali http://www.fao.org/ag/AGP/AGPC/doc/Counprof/Mali/mali.htm Archiviato il 25 aprile 2014 in Internet Archive.
  25. ^ FAOSTAT Data Base della FAO – Ressources http://faostat.fao.org/site/377/default.aspx#ancor Archiviato il 26 giugno 2014 in Internet Archive.
  26. ^ FAO Aquastat http://www.fao.org/nr/water/aquastat/countries_regions/mli/index.stm Archiviato il 1º dicembre 2013 in Internet Archive.
  27. ^ a b Almoustapha Coulibaly, Country Pasture/Forage Resource Profiles for Mali, http://www.fao.org/ag/AGP/AGPC/doc/Counprof/Mali/mali.htm Archiviato il 25 aprile 2014 in Internet Archive.
  28. ^ FAOSTAT Data Base della FAO http://faostat.fao.org/DesktopDefault.aspx?PageID=567&lang=fr#ancor Archiviato il 17 gennaio 2011 in Internet Archive.
  29. ^ United Nations Development Programme (UNDP), Human Development Report 2013 http://hdr.undp.org/sites/default/files/reports/14/hdr2013_en_complete.pdf Archiviato il 25 luglio 2014 in Internet Archive.
  30. ^ a b FAO Country Profile: Mali http://faostat.fao.org/CountryProfiles/Country_Profile/Direct.aspx?lang=en&area=133 Archiviato il 4 maggio 2014 in Internet Archive.
  31. ^ FAO Fishery Profile ftp://ftp.fao.org/FI/DOCUMENT/fcp/fr/FI_CP_ML.pdf[collegamento interrotto]
  32. ^ Food aid information system http://www.wfp.org/fais/ Archiviato il 3 maggio 2014 in Internet Archive.
  33. ^ FAOSTAT Data Base della FAO - Indicatori economici
  34. ^ Millennium Development Goals Indicators, UNDP http://unstats.un.org/unsd/mdg/Data.aspx Archiviato il 6 marzo 2014 in Internet Archive.
  35. ^ (EN) Mali, su britannica.com. URL consultato il 25 agosto 2018 (archiviato il 26 agosto 2018).
  36. ^ Michelle Crabill e Bruce Tiso. Mali Resource Website Archiviato il 25 giugno 2003 in Internet Archive.. Fairfax County Public Schools. January 2003. Retrieved on June 4, 2008.
  37. ^ Velton, p. 29.
  38. ^ a b c d Milet & Manaud, p. 128.
  39. ^ a b c d Velton, p. 28.
  40. ^ a b Pye-Smith & Drisdelle, p. 13.
  41. ^ a b c Velton, p. 30.
  42. ^ a b c Milet & Manaud, p. 146.

Bibliografia

  • La Geografia - dizionario enciclopedico - Gruppo Editoriale Fabbri, Bompiani, Sonzogno, Etas S.p.A., Milano (1984)
  • Menegatti, A. Islam in West Africa, sufismo e fondamentalismo nelle giovani democrazie africane, Ananke, Torino, 2014.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN266555391 · ISNI (EN0000 0001 2163 2435 · LCCN (ENn79007504 · GND (DE4074505-3 · BNF (FRcb11932407g (data) · NDL (ENJA00567492 · WorldCat Identities (ENviaf-160696874
Africa Occidentale Portale Africa Occidentale: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Africa Occidentale

Informazione

L'articolo Mali in Wikipedia italiana ha preso i seguenti posti nella classifica di popolarità locale:

Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2021-06-13 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=691394