Liza Minnelli

Liza Minnelli
Liza Minnelli.jpg
NazionalitàStati Uniti Stati Uniti
GenerePop
Swing
Musical
Periodo di attività musicale1964 – in attività
Album pubblicati44
Studio11
Live10
Raccolte18
Opere audiovisive5
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice 1973

Liza May Minnelli (pronuncia [ˈlaɪzə mɪˈnɛlɪ]) (Los Angeles, 12 marzo 1946) è un'attrice, cantante e ballerina statunitense.

Biografia

È figlia di Judy Garland, star di Hollywood e cantante di successo, e del suo secondo marito, il regista cinematografico Vincente Minnelli. Suo padrino è il paroliere e librettista Ira Gershwin. Di origini italiane da parte del padre, la cui famiglia era originaria di Palermo in Sicilia[1], nel 1949 appare per la prima volta sullo schermo nella scena finale del film I fidanzati sconosciuti, in braccio alla madre Judy e accanto al coprotagonista Van Johnson. Dopo il divorzio dei genitori, Liza resta affidata alla madre, grazie alla quale inizia a muovere i primi passi sul palcoscenico e ad affinare la propria voce. Frequenta la gioventù dorata del mondo dello spettacolo (dall'infanzia è rimasta amica di Mia Farrow, Candice Bergen, Natalie Cole, Marvin Hamlisch, Barbra Streisand e altri) ma comincia anche a dover affrontare la situazione della pesante dipendenza della madre da droghe e alcool, prendendosi cura dei due fratellastri più piccoli (Lorna e Joe Luft), e talvolta della stessa madre.

A sedici anni è a New York dove viene chiamata a prendere parte allo spettacolo Best Foot Forward (1963), che resterà con successo in cartellone per ben sei mesi. L'anno seguente si esibisce con sua madre in un concerto al London Palladium. La performance delle due artiste è accolta trionfalmente e viene registrata su disco; in quell'occasione Liza incontra Peter Allen, un cantautore australiano che la stessa Garland lancia nel mondo dello spettacolo, e che nel 1967 diventa il suo primo marito. Nel 1965, a soli diciannove anni, vince un Tony Award per la sua interpretazione nel musical Flora, the Red Menace a Broadway. Nel 1967 intanto debutta nel cinema e nel 1969 viene già nominata all'Oscar per la sua interpretazione nel film Pookie.

Liza Minnelli sul set del film Cabaret (1972)

Negli anni settanta, nonostante continui a mietere successi in teatro, tra l'altro guadagnando un altro Tony Award per la sua interpretazione in The Act, trova la sua grande occasione nel cinema. Dopo aver interpretato nel 1970 un eccentrico personaggio in Dimmi che mi ami, Junie Moon, nel 1972 viene infatti scelta per l'interpretazione di Sally Bowles, ballerina di cabaret nel celebre musical Cabaret di Bob Fosse, in cui lancia canzoni come Cabaret e Money, Money, Money. Per questo ruolo ottiene un premio Oscar quale miglior attrice protagonista. Sempre nel 1972 ottiene un premio Emmy per il suo special televisivo Liza with a Z, e quattro anni dopo ottiene un altro strepitoso successo sullo schermo come romantica cantante di jazz innamorata di un musicista scorbutico (interpretato da Robert De Niro) in New York, New York di Martin Scorsese, in cui lancia l'indimenticabile canzone che dà il titolo al film.

Liza Minnelli nel 1973

Nel frattempo registra diversi album discografici, alcuni dei quali tratti dalle musiche dei suoi film, altri dai suoi concerti dal vivo in teatro. Pubblica anche alcuni singoli di successo: oltre a Theme from New York, New York, che diventa la sua canzone-simbolo, sono da ricordare Losing my mind e Love pains, due brani dance nati dalla collaborazione con i Pet Shop Boys. Il sodalizio con i Pet Shop Boys è talmente forte da far produrre loro un album per la Minnelli, Results, nel 1989. Duetta con grandi artisti come Frank Sinatra Charles Aznavour e alla fine degli anni ottanta compie tournée per il mondo. Nel 1992 viene invitata come ospite d'onore dai restanti Queen al Freddie Mercury Tribute Concert, dove chiude il grande concerto cantando la celeberrima We Are the Champions, inizialmente da sola per poi concludere accompagnata da tutti gli illustri ospiti dell'evento.

Nel 1974 divorzia da Allen per sposare il regista Jack Haley Jr., lasciato a sua volta qualche anno dopo per lo scultore Mark Gero. Da nessuno dei suoi matrimoni riesce ad avere figli: tre tentativi di portare a termine una gravidanza si interrompono spontaneamente. Negli anni ottanta la Minnelli continua a dare apprezzate interpretazioni sullo schermo, come in Arturo (1981), e ad esibirsi in concerti affollati di fans, ma la vita sregolata e l'abuso di alcolici e farmaci minano seriamente la sua salute. Nei periodi di disintossicazione continua a lavorare per il teatro e la televisione. Nel marzo del 2002 sposa il discografico David Gest, ma il matrimonio dura poco più di un anno e termina nel maggio 2003 con una serie di pesanti accuse reciproche e controversie legali, sanate solo quattro anni più tardi con un accordo fra i rispettivi avvocati.

Liza Minnelli nel 1973

Nel 2001 ha partecipato allo spettacolo indetto per il trentesimo anniversario della carriera di Michael Jackson, cantando You Are Not Alone. Dal 2003 al 2006 partecipa come guest star alla serie televisiva di successo Arrested Development - Ti presento i miei. Nel 2008 intraprende un viaggio in Italia. Nel 2010 ha partecipato al sequel di Sex and the City 2 dove la si vede ballare sulle note di Single Ladies. Nel luglio 2011 si esibisce all'Arena Santa Giuliana di Perugia in occasione dell'Umbria Jazz ed al Summer Festival a Lucca. Il 9 maggio 2014 partecipa come guest-star al concerto di Cher Dressed to Kill Tour svoltosi a Brooklyn, cantando Girls Just Want to Have Fun insieme a Cyndi Lauper e Rosie O'Donnell.

Il 27 marzo 2022 fa una breve apparizione nella 94ª notte degli Oscar, costretta in sedia a rotelle a causa dei problemi di salute che la affliggono da anni[2], dove, accompagnata da Lady Gaga, annuncia la vittoria de I segni del cuore come miglior film.[3][4]

Filmografia

Cinema

Televisione

Doppiatrice

  • Ritorno a Oz (Journey Back to Oz), regia di Hal Sutherland (1972)

Teatro

One woman shows
  • Liza. Winter Garden Theatre di Broadway (1974)
  • Minnelli on Minnelli: Live at the Palace. Palace Theatre di Broadway (1999)
  • Liza's at The Palace..... Palace Theatre di Broadway (2008)

Discografia

Album in studio

Colonne sonore

Album dal vivo

Singoli

  • 1963 - You Are for Loving
  • 1963 - One Summer Love
  • 1963 - Day Dreaming
  • 1965 - Shouldn't There Be Lightning
  • 1965 - A Quiet Thing
  • 1965 - Imprevu
  • 1965 - Hello, Liza! Hello, Mama! (con Judy Garland)
  • 1966 - I Who Have Nothing
  • 1966 - Middle of the Street
  • 1968 - Married / You'd Better Sit Down Kids
  • 1970 - Love Story
  • 1971 - (I Wonder Where My) Easy Rider's Gone
  • 1972 - Frank Mills
  • 1972 - Cabaret
  • 1972 - Ring Them Bells
  • 1972 - The Singer
  • 1973 - Don't Let Me Be Lonely Tonight
  • 1973 - Dancing in the Moonlight
  • 1973 - I Believe in Music
  • 1974 - More Than I Like You
  • 1974 - That Feeling for Home
  • 1974 - All That Jazz
  • 1976 - Lucky Lady
  • 1977 - Theme from New York, New York
  • 1977 - But the World Goes 'Round
  • 1989 - Losing My Mind (UK #6)
  • 1989 - Don't Drop Bombs (UK #46)
  • 1989 - So Sorry, I Said (UK #62)
  • 1990 - Love Pains (UK #41)
  • 1991 - Stepping Out
  • 1993 - The Day After That
  • 1996 - Does He Love You? (con Donna Summer)
  • 2008 - Let's Make a Date (con Johnny Rodgers)
  • 2013 - A Love Letter from the Times (con Christian Borle)

Riconoscimenti

Onorificenze

Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore
— Francia[5]

Doppiatrici italiane

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Liza Minelli è stata doppiata da:

Da doppiatrice è sostituita da:

Note

  1. ^ Gianni Bonina, Gli zii di Sicilia/Il gran rifiuto di Liza Minnelli, su giannibonina.blogspot.com. URL consultato il 10 agosto 2019.
  2. ^ Oscar, Liza Minnelli in sedia a rotelle sul palco con Lady Gaga - Cinema, su Agenzia ANSA, 28 marzo 2022. URL consultato il 29 marzo 2022.
  3. ^ Oscar 2022, Liza Minelli sale sul palco in sedia a rotelle accompagnata da Lady Gaga (che si commuove), su Il Fatto Quotidiano, 28 marzo 2022. URL consultato il 29 marzo 2022.
  4. ^ Oscar, Lady Gaga sul palco con Liza Minnelli: «Ti aiuto io», su Video: ultime notizie - Corriere TV. URL consultato il 29 marzo 2022.
  5. ^ (EN) Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore, su altfg.com, Alt Film Guide. URL consultato il 24 novembre 2014.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Oscar alla migliore attrice Successore
Jane Fonda
per Una squillo per l'ispettore Klute
1973
per Cabaret
Glenda Jackson
per Un tocco di classe
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Informazione

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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2022-05-06 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=227676