Liliana de Curtis, all'anagrafe Liliana Focas Flavio Angelo Ducas Comneno de Curtis di Bisanzio Gagliardi (Roma, 10 maggio 1933 – Roma, 3 giugno 2022), è stata un'attrice e scrittrice italiana. Era la figlia di Totò e Diana Rogliani.
Il nome Liliana fu scelto da Totò in ricordo di Liliana Castagnola, cui l'attore napoletano era stato legato sentimentalmente prima di unirsi a Diana Rogliani e che si era suicidata per lui.
Sposata in prime nozze, nel 1951, con il produttore cinematografico Gianni Buffardi,[1] da questo ebbe due figli: Antonello e Diana. Successivamente, fallito dopo pochi anni il matrimonio con Buffardi, si unì in matrimonio con Sergio Anticoli, col quale ebbe la figlia Elena (nata nel 1969, e fondatrice del brand commerciale "CafféTotò").[2][3]
Ebbe una breve esperienza come attrice partecipando nel 1940 alle riprese del film San Giovanni decollato e comparendo nel 1954 in Orient Express.
Ha curato per Rai 3 un documentario di mezz'ora intitolato Io lo conoscevo bene, con interventi di Ninetto Davoli e Giacomo Furia[4]. Nel 2007 interpretó se stessa commentando in voce la trasmissione televisiva Siamo Stati Uniti.
In teatro ha collaborato con l'autore-attore Antonino Miele, con cui ha recitato negli spettacoli Pardon Monsieur Totò (a fianco anche di Vito Cesaro) e Totò dietro le Quinte (per la regia di Mario Di Gilio). Con lo stesso Miele e con Matilde Amorosi scrisse il libro Ogni limite ha una pazienza, pubblicato da Rizzoli Editore e dedicato a Totò. Fu spesso ospite per televisione, in trasmissioni rievocative della figura di suo padre, del quale promosse il ricordo con manifestazioni in diverse località d'Italia, dedicandone anche libri biografici, fra cui Malafemmena, pubblicato nel 2009 per Arnoldo Mondadori Editore.
Il 21 settembre 2013 partecipò alla festa di san Gennaro organizzata a Napoli, dove ricevette un premio alla carriera.[5]
Muore nella sua casa di Roma il 3 giugno 2022 all'età di 89 anni.[6] I funerali sono stati celebrati il 5 giugno a Napoli nella chiesa di Santa Maria ai Vergini, nel Rione Sanità dove nacque e crebbe il padre e la salma è stata tumulata nella cappella di famiglia al cimitero di Santa Maria del Pianto,[7] accanto ai genitori ed alla figlia Diana, morta nel 2011.[8]
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