Leonardo (serie televisiva)

Leonardo
Leonardo (serie televisiva).jpg
Logo originale della serie
PaeseItalia, Regno Unito, Francia, Spagna, Stati Uniti d'America
Anno2021 – in produzione
Formatoserie TV
Generedrammatico, biografico, storico, in costume
Stagioni1
Episodi8
Durata52 min (episodio)
Lingua originaleinglese
Rapporto2,00:1
Crediti
IdeatoreFrank Spotnitz, Steve Thompson
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
FotografiaSteve Lawes
MusicheJohn Paesano
ScenografiaDomenico Sica
CostumiAlessandro Lai
ProduttoreLuca Bernabei
Produttore esecutivoLuca Bernabei, Frank Spotnitz, Matilde Bernabei, Emily Feller, Daniel Percival, Steve Thompson, Freddie Highmore, Brendan Fitzgerald, Sara Melodia, Luisa Cotta Ramosino, Daniele Passani
Casa di produzioneLux Vide, Big Light Productions, Rai Fiction, Sony Pictures Television, France Télévisions, RTVE, Alfresco Pictures
Prima visione
Dal23 marzo 2021
Alin corso
Rete televisivaRai 1

Leonardo è una serie televisiva ideata da Frank Spotnitz e Steve Thompson.

La serie è una co-produzione internazionale e ha come protagonista Aidan Turner nel ruolo di Leonardo da Vinci. Fanno parte degli interpreti principali anche Matilda De Angelis e Freddie Highmore. Annunciata nel 2018, la serie è incentrata sulla vita di Leonardo Da Vinci per rievocare la creazione delle sue opere, mettendo in evidenza il suo carattere irrequieto e ambizioso. La serie, pur traendo ispirazione da fonti e fatti storici, narra una storia originale e romanzata. Spotnitz e Thompson sono gli showrunner e produttori esecutivi.

Leonardo ha debuttato il 23 marzo 2021 su Rai 1 e in contemporanea su Rai 4K. Nel marzo 2021 è stata rinnovata per una seconda stagione. Ha ispirato l'omonimo libro edito da Rai Libri.

Trama

La serie inizia con l'arresto di Leonardo da Vinci a Milano. L'artista è infatti accusato dell'omicidio di una donna, Caterina da Cremona. Il compito di scoprire la verità spetta all'ufficiale del podestà, Stefano Giraldi. Con vari flashback viene rievocata la vita del pittore, attraverso il suo racconto.

Sedici anni prima, il giovane artista è un apprendista nella bottega di Andrea del Verrocchio a Firenze. Lì conosce Caterina da Cremona, che subito diventa la sua più grande amica. Dopo qualche tempo, Leonardo si trasferisce a Milano, alla corte di Ludovico il Moro, signore della città in quanto reggente del giovane nipote Gian Galeazzo. Per volontà di Beatrice d'Este, moglie di Ludovico, l'artista realizza uno splendido spettacolo teatrale sul mito di Orfeo e poi, su commissione dello stesso Ludovico, un'enorme statua equestre in memoria del suo defunto padre, il duca Francesco Sforza.

Presso la corte del Moro, Leonardo ha intanto rincontrato Caterina, la quale su istigazione della duchessa Beatrice diventa l'amante del duca. Dopo un mese, però, stanca della vita da cortigiana, la donna decide di lasciare Milano. Leonardo invece rimane e conosce Gian Giacomo Caprotti, detto Salaì, che diventa il suo amante. In seguito Ludovico il Moro gli commissiona l'affresco dell'Ultima Cena. Dopo che il Moro perde la signoria di Milano, sotto la protezione di Cesare Borgia Leonardo e Salaì si trasferiscono ad Imola, dove l'artista progetta la deviazione dei fiumi e disegna la mappa della città.

Leonardo sente sempre di più la nostalgia dell'amica Caterina e quindi decide di tornare a Firenze con l'amato Salaì. Ritrovata l'amica, Caterina accetta di vivere con lui, pur nascondendogli un grande segreto: dai rapporti con il Moro ha avuto un figlio di nome Francesco, che in quel momento ha dieci anni. Per proteggerlo, Caterina lo aveva affidato alla famiglia della nobile Ginevra de' Benci.

A Firenze, Leonardo inizia a lavorare alla celebre Gioconda e conosce Michelangelo Buonarroti, il quale aveva appena scolpito il David. Tra i due artisti subito scoppia un'accesa rivalità. Leonardo e Salaì scoprono del figlio di Caterina e convincono quest'ultima a crescerlo nella loro casa. Il piccolo Francesco si affeziona subito a Leonardo e, per paura che il Moro scopra la sua esistenza, tutti quanti si trasferiscono nuovamente a Milano, la quale è all'epoca governata dai francesi. Lì Caterina posa per quello che Leonardo ritiene essere il suo capolavoro: il dipinto chiamato Leda col cigno, oggi perduto. Alcuni giorni dopo, però, Caterina viene avvelenata e tutti i suoi ritratti - compresi i bozzetti preparatori di Leda col cigno e il dipinto stesso - spariscono.

Così finisce il racconto di Leonardo prigioniero, il quale pur sostenendo la propria innocenza accetta di scrive la confessione. Condannato a morte, saluta Salaì per l'ultima volta e viene condotto al patibolo per essere impiccato. Poco prima che inizi l'esecuzione, Leonardo viene liberato da Salaì e Stefano Giraldi, i quali, convinti della sua innocenza, subito dopo il saluto di Leonardo avevano preparato frettolosamente un documento falso in cui Galeazzo Sanseverino, il fedelissimo del Moro, era accusato dell'omicidio di Caterina. Leonardo e Salaì salgono in carrozza con Stefano Giraldi, al quale l'artista svela la verità: per salvare il piccolo Francesco e permettergli di fuggire, Leonardo aveva organizzato il finto omicidio di Caterina e bruciato tutti i suoi ritratti. Quest'ultima, creduta morta, era stata invece salvata con un antidoto. Leonardo la raggiunge per un ultimo saluto, poi lei e suo figlio partono segretamente verso un luogo sicuro. Di Caterina rimane un solo ritratto: un bozzetto preparatorio di Leda col cigno che suo figlio aveva sottratto allo studio dell'artista.

Episodi

Stagione Episodi Prima TV Italia
Prima stagione 8 2021

Personaggi e interpreti

Principali

Leonardo, studio di Leda col cigno.
  • Caterina da Cremona, interpretata da Matilda De Angelis, doppiata da Myriam Catania. Migliore amica e musa di Leonardo. Leonardo la incontra a Firenze e si mostra interessato a lei e alla sua storia drammatica, come testimoniato dalle cicatrici sul suo corpo. Proprio grazie a Caterina, Leonardo riesce a ottenere il suo primo lavoro di apprendista nella bottega del pittore Andrea del Verrocchio. Quando Leonardo viene cacciato dalla bottega, Caterina si prodiga per farlo riassumere e grazie a lei il maestro fiorentino lo riprende. Nella prima puntata, ambientata a Milano nel 1506, Leonardo viene arrestato con l’accusa di avere avvelenato proprio Caterina da Cremona.[1] Ma di questo omicidio, affermano gli autori, nulla si sa. Caterina compare in pochissimi documenti, ma della sua vita non si sa nulla: sappiamo solo che è stata lei a posare per il dipinto perduto Leda col cigno.[2]
  • Ludovico Sforza detto il Moro, interpretato da James D'Arcy, doppiato da Massimo Bitossi.
    Reggente del Ducato di Milano e mecenate di Leonardo. Commissiona a quest'ultimo una scultura equestre in onore del proprio padre Francesco Sforza e la realizzazione dell'affresco dell'Ultima cena. Intraprende una relazione adulterina con Caterina da Cremona dopo l'abbandono di quest'ultima da parte di Bembo, e ne ha un figlio illegittimo, Francesco.
  • Tommaso Masini, interpretato e doppiato da Alessandro Sperduti.
    Un allievo di Andrea del Verrocchio che invidia Leonardo per la sua maestria.
  • Piero da Vinci, interpretato da Robin Renucci, doppiato da Paolo Marchese.
    Padre di Leonardo.
  • Marco, interpretato e doppiato da Gabriel Lo Giudice.
    Amico e apprendista di Leonardo ucciso dai francesi a Milano.
  • Giulio, interpretato e doppiato da Josafat Vagni.
    Amico e apprendista di Leonardo.
  • Alfonso, interpretato da Andrew Knott.
    Assistente del Verrocchio.
  • Rinaldo Rossi, interpretato da Massimo De Santis.
    Superiore di Giraldi.
  • Andrea del Verrocchio, interpretato da Giancarlo Giannini.
    Maestro di Leonardo.
  • Stefano Giraldi, interpretato da Freddie Highmore, doppiato da Manuel Meli.
    Ufficiale del Ducato di Milano che indaga sul caso di omicidio in cui è coinvolto Leonardo.
  • Salaì, interpretato da Carlos Cuevas.
    Amante di Leonardo e primo apprendista della sua bottega.
  • Luca Pacioli, interpretato e doppiato da Giovanni Scifoni.
    Frate che a Milano sprona Leonardo a realizzare l'Ultima Cena e che ospiterà in gran segreto il figlio di Caterina.
  • Cesare Borgia, interpretato da Max Bennett, doppiato da Maurizio Merluzzo.
    Per conto di Luigi XII guida l'esercito francese alla conquista del ducato di Milano e con l'appoggio del Papa incomincia la riconquista dei territori della Romagna.
  • Ramiro, interpretato da Claudio Castrogiovanni.
    Comandante sottoposto di Cesare Borgia, viene fatto pubblicamente decapitare da quest'ultimo come dimostrazione di forza.
  • Galeazzo Sanseverino, interpretato e doppiato da Antonio De Matteo.
    Comandante militare e braccio destro del Moro. Esegue l'omicidio di Thierry, attore francese e amico di Leonardo, durante la rappresentazione dell'Orfeo. È sospettato anche dell'avvelenamento del giovane Gian Galeazzo. A Firenze si mette alla ricerca di Francesco, figlio di Caterina e del Moro, su richiesta di quest'ultimo, ma fugge durante l'esecuzione di Leonardo in seguito a delle false accuse ricevute da Stefano Giraldi.

Ricorrenti

  • Bernardo Bembo, interpretato da Flavio Parenti, doppiato da Giorgio Borghetti.
    Ambasciatore veneziano presso il Duca di Milano. Intraprende una relazione amorosa con Caterina da Cremona già ai tempi di Firenze e la porta con sé a Milano, ma in seguito all'arrivo in città di Leonardo la abbandona per fare ritorno a Venezia, poiché capisce che Caterina non lo guarderà mai come guarda Leonardo. In seguito è testimone della presunta morte della donna.
  • Amerigo Benci, interpretato da Sergio Albelli.
    Uomo d'affari vicino ai Medici e mecenate di Leonardo.
  • Ginevra de' Benci, interpretata da Poppy Gilbert, doppiata da Valentina Favazza.
    Figlia di Amerigo e musa di Leonardo nel suo ritratto. Ospita per qualche tempo nella propria dimora Francesco, il figlio di Caterina da Cremona, dopo il ritorno di costei a Firenze.
  • Beatrice d'Este, interpretata e doppiata da Miriam Dalmazio.
    Duchessa e moglie di Ludovico Sforza. Commissiona a Leonardo l'organizzazione di un grande spettacolo sul mito di Orfeo. Dopo la partenza di Bembo da Milano, chiede e ottiene dal marito che Caterina da Cremona rimanga a corte come sua dama di compagnia, in seguito la spinge a prostituirsi a Ludovico. Morirà di parto.
  • Gian Galeazzo Sforza, interpretato da Edan Hayhurst.
    Giovane duca di Milano, è un ragazzo dall'animo sensibile, appassionato di uccelli; stringerà amicizia con Leonardo e morirà fra le braccia di quest'ultimo in circostanze poco chiare.
  • Pier Soderini, interpretato da Corrado Invernizzi.
    Gonfaloniere della nuova Repubblica di Firenze e committente di Leonardo e Michelangelo per gli affreschi della Sala del Gran Consiglio.
  • Niccolò Machiavelli, interpretato da Davide Iacopini.
    Amico confidente di Leonardo a Imola.
  • Lisa del Giocondo, interpretata da Maria Vera Ratti.
    Musa di Leonardo per la Gioconda.
  • Michelangelo Buonarroti, interpretato da Pierpaolo Spollon.
    Altro grande artista fiorentino in forte contrasto e rivalità con Leonardo.

Produzione

Sviluppo

Nell'ottobre 2018 venne riportato che Frank Spotnitz avrebbe sviluppato una serie televisiva incentrata sulla figura di Leonardo Da Vinci per The Alliance, un gruppo di co-produzione formato dalle emittenti europee Rai, France Télévisions e ZDF.[3] Il budget della serie è di 30 milioni di euro.[4] Il 30 marzo 2021 venne annunciato il rinnovo per una seconda stagione.[5]

Spotnitz e il co-creatore Steve Thompson svilupparono la serie partendo da documenti storici e biografie per attenersi il più possibile alla vita di Leonardo, costruendo poi la trama aggiungendo elementi di finzione.[4] Ogni episodio della serie è incentrato su una delle opere di Leonardo.[6] Uno degli obiettivi di Spotnitz e Thompson fu quello di mostrare il carattere di Leonardo, descritto come un personaggio sofferente, tormentato e che non si sente accettato dai suoi pari.[7]

Casting

Nell'ottobre 2019 Aidan Turner venne scelto per interpretare il protagonista.[8] Nel novembre seguente si unì al cast Freddie Highmore, che figura anche come produttore esecutivo tramite la Alfresco Pictures.[9] Nel dicembre 2019 la Sony Pictures si unì al progetto in qualità di co-produttore e distributore internazionale,[10] e venne annunciato che avrebbero fatto parte del cast anche Matilda De Angelis, Robin Renucci e Giancarlo Giannini.[11]

Riprese

Le riprese della prima stagione iniziarono nel dicembre 2019 a Formello, dove venne costruito uno dei backlot più grandi d'Europa.[11][12][7] Per l'illuminazione il direttore della fotografia Steve Lawes usò il più possibile luce naturale, a lume di candela e fuoco dei camini, per tentare di riprodurre l'illuminazione usata da Leonardo nei suoi quadri.[13] Nella primavera 2020 le riprese vennero interrotte a causa della pandemia di COVID-19.[12][14] La produzione riprese nel giugno 2020 seguendo rigidi protocolli anti-COVID e terminò nell'agosto seguente.[14] La regia della serie è curata da Daniel Percival, che ha diretto sei episodi, e da Alexis Sweet, che ne ha diretti due.[15][4] Gran parte delle scene sono state girate a Tivoli. Le scene che ritraggono il cosiddetto "Palazzo Sforza" sono state girate all’interno di Villa d’Este.[16]

Post-produzione

Michelle Tesoro supervisiona il montaggio, affiancata alternativamente da Xavier Russell e Lorenzo Fanfani.[13]

Colonna sonora

Le musiche della serie sono composte da John Paesano.[17]

Promozione

Nell'aprile 2020 venne distribuito un teaser trailer della serie.[18] Nel novembre 2020 venne distribuito il trailer ufficiale.[19] Il 25 marzo 2021 Rai Libri pubblicò il romanzo Leonardo, narrato in prima persona dal personaggio di Stefano Giraldi e ispirato alla serie.[20]

Distribuzione

La serie ha debuttato il 23 marzo 2021 su Rai 1 e su Rai 4K.[21][22] La serie è venduta all'estero da Sony Pictures Television.[10] Nel Regno Unito e in Irlanda, la prima stagione è stata distribuita su Amazon Prime Video il 16 aprile 2021.[23] In India, la prima stagione è stata pubblicata su SonyLIV il 9 aprile 2021.[24]

L'edizione italiana della fiction è stata curata da Lux Vide in collaborazione con la Rai mentre il doppiaggio italiano è stato effettuato presso la PUMAISdue e diretto da Francesco Pezzulli su dialoghi di Valerio Piccolo.

Accoglienza

La serie ha ricevuto diverse critiche. Il sindaco di Vinci ha criticato la fiction per non aver dato risalto al profondo legame del protagonista con la sua città natia.[25] Uno dei maggiori studiosi di Leonardo, Alessandro Vezzosi, ha definito la serie "un'occasione persa", sostenendo che la meravigliosa vita di Leonardo fosse adattabile in sceneggiato senza alcuna necessità di stravolgerla con falsi storici ed elementi accattivanti per il pubblico come eros, mistero e occultismo, con il rischio che lo spettatore possa "credere davvero che la vita di Leonardo sia stata quella raccontata nella fiction".[26] Lo storico dell'arte Vittorio Sgarbi ha definito la serie "un film indegno per carenze storiche ed errori grossolani", sottolineando lo stravolgimento della personalità del protagonista, che nello sceneggiato "viene dipinto come un uomo insicuro, uno sfigato pieno di dubbi e turbamenti", in netto contrasto con la realtà storica.[27] Il critico d'arte Luca Nannipieri, al contrario, difende la scelta degli autori di discostarsi dalla realtà storica al fine di rendere il prodotto appetibile al pubblico, ricordando che non si tratta di un documentario bensì di finzione, pur essendo basata su un personaggio storico.[28]

In compenso, in Italia le vendite dei libri dedicati a Leonardo da Vinci sono incrementate del 156% in concomitanza della trasmissione della serie.[29] Il ministro Franceschini ha affermato che gli ascolti "hanno premiato un'altra volta la scelta di unire storia, bellezza e Italia" sostenendo che il successo della serie dovrebbe spronare "la Rai ad investire sempre di più in cultura, cinema, audiovisivo".[30]

Inesattezze storiche

Sebbene i produttori abbiano apertamente dichiarato di essersi di proposito allontanati dalla realtà storica per inserire elementi di fantasia - quali la vicenda relativa all'accusa di omicidio a Leonardo e il personaggio stesso di Caterina da Cremona - la serie televisiva tratta comunque eventi e personaggi storici reali, pertanto è possibile notare molte differenze con la storia.

Prima puntata (episodi 1 e 2)

  • La prima parte della serie risulta ambientata nel 1490 (sedici anni prima del 1506) e viene mostrato Leonardo ancora allievo del Verrocchio, in verità Leonardo frequentò la bottega di quest'ultimo tra il 1468 e il 1470, mentre nel 1490 il Verrocchio era già morto da due anni e Leonardo possedeva una bottega propria.
  • Il procedimento della miscelatura dei colori era fra le prime cose che venissero insegnate agli apprendisti non appena entravano a bottega, ovvero in età ancora puerile, mentre nella serie è mostrato un Leonardo ormai adulto che il maestro approccia per la prima volta a questo procedimento, nonostante Leonardo stesso avesse già dipinto a colori di nascosto poche scene prima.
  • Leonardo, che viene inizialmente mostrato essere allievo poco apprezzato dal Verrocchio, aveva in realtà già collaborato con quest'ultimo ben prima del Battesimo di Cristo. Infatti nel dipinto Tobiolo e l'Angelo - che si vede sullo sfondo dello studio del maestro - sono stati riconosciuti i dettagli del cane e del pesce come produzione di Leonardo.
  • Non fu Ludovico il Moro che si recò a Firenze per chiedere i servigi di Leonardo, fu invece Leonardo stesso che nel 1482 si trasferì a Milano inviato da Lorenzo il Magnifico in qualità di suonatore di lira[31] e che presentò a Ludovico una sorta di "curriculum" per lettera.[32]
  • Amerigo de' Benci, padre di Ginevra, era già morto all'epoca in cui Leonardo iniziò il ritratto, e per tale motivo non poté essere lui a mutilare il dipinto della parte inferiore. Esso venne decurtato nei secoli successivi probabilmente in quanto le mani risultavano irrimediabilmente logorate.[33] La stessa Ginevra inoltre era sposata da almeno un anno con Luigi Niccolini (1474) quando il ritratto venne commissionato.[34]
  • Sebbene il ricordo del nibbio sia veritiero, in quanto raccontato dallo stesso Leonardo, non risulta che quest'ultimo sia mai stato considerato maledetto, né da neonato né da adulto.[35]
  • Bernardo Bembo fu in verità ambasciatore di Firenze nel 1475 sotto il doge Pietro Mocenigo e nel 1478 sotto il doge Giovanni Mocenigo, nella serie si presenta invece come ambasciatore di Milano e, conformemente alla propria carica, avrebbe avuto il dovere di risiedere a Milano, mentre lo troviamo inizialmente a Firenze. Sotto il dogato di Agostino Barbarigo, che egli nomina all'inizio, Bernardo ricoprì invece altre cariche non a Firenze.[36]
  • Bernardo Bembo all'epoca del ritratto di Ginevra (1474-1478) era un uomo sulla quarantina, sposato con Elena Marcello e padre di cinque figli (tra cui il famoso umanista Pietro Bembo), mentre nella serie è detto essere ancora celibe.[36]
  • Non risulta che ser Piero da Vinci abbia mai nutrito odio verso il figlio Leonardo, ma al contrario lo accolse nella propria famiglia e fece in modo di garantirgli un futuro mettendolo a bottega.

Seconda puntata (episodi 3 e 4)

  • Quando Leonardo si recò a Milano, ovvero nel 1482, Beatrice d'Este aveva solamente sette anni e viveva ancora a Napoli presso la corte dell'avo materno Ferrante d'Aragona, né si sarebbe recata a Milano prima del 1491, quando all'età di quindici anni sposò Ludovico il Moro,[37] mentre nella serie la vediamo presente sin dall'arrivo di Leonardo a corte.
  • Il duca Gian Galeazzo dichiara a Leonardo di detestare la caccia, in verità è storicamente documentato che la sua più grande passione fosse proprio la caccia.[38]
  • Gian Galeazzo dichiara anche di essere stato abbandonato dalla madre perché non voluto, in verità Bona di Savoia andò in esilio per divergenze politiche col cognato Ludovico dopo che quest'ultimo nel 1481 prese in mano il potere, e non perché volesse abbandonare il figlio, anzi tornò più volte a trovarlo a Milano e a Pavia e fu presente anche sul suo letto di morte.[38]
  • Durante una cena di corte vediamo i duchi e i loro cortigiani mangiare con le mani, ma in verità le forchette (chiamate anche forcine o forcellette) erano già stabilmente in uso in Italia da parecchio tempo, a differenza che nel resto d'Europa dove si continuavano ad usare le mani, tanto che i francesi e lo stesso re di Francia verranno poi criticati dagli italiani come incivili per la loro abitudine di mangiare ancora con le mani.[39]
  • Come responsabile del complotto ai danni di Ludovico Sforza viene menzionato "re Luigi di Francia", ma il tutto si svolge chiaramente in un periodo precedente al 1496, e in quel tempo re di Francia era ancora Carlo VIII. Inoltre non vi fu mai nessun tentativo di avvelenamento da parte di Luigi d'Orleáns nei confronti di Ludovico Sforza. Quest'ultimo nel 1496 accusò in effetti dolori allo stomaco tali da far sospettare un avvelenamento, ma non venne mai accusato né ucciso nessuno in quell'occasione.[38]
  • Salaì viene presentato nella serie come un giovane ladro e vagabondo, mentre in realtà Salaì entrò nella bottega di Leonardo in qualità di apprendista all'età di dieci anni nel 1490 e fu poi definito "ladro" da Leonardo stesso per via delle sue numerose marachelle e dei piccoli furti che compiva.[40]
  • La serie lascia intendere che Ludovico Sforza fosse solito maltrattare la moglie Beatrice, in verità dalle fonti dell'epoca risulta che fosse il duca Gian Galeazzo a picchiare la propria consorte Isabella d'Aragona, mentre nessun atto del genere è attribuibile a Ludovico.[41][38]
  • Gian Galeazzo morì all'età di venticinque anni nel 1494 e non da bambino come mostrato nella serie.

Terza puntata (episodi 5 e 6)

  • Il parto di Beatrice d'Este avvenne in modo sostanzialmente diverso da come mostrato nella serie, se infatti nella realtà Beatrice andò probabilmente incontro ad un parto prematuro, dando alla luce un figlio già morto e morendo a sua volta un'ora e mezza più tardi, nella serie viene fatto intendere che il bambino non nasca affatto. Inoltre a quel tempo la gestione della gravidanza e del parto era di esclusiva competenza delle levatrici, mentre i medici non intervenivano quasi mai e gli uomini non erano ammessi nella stanza del parto. La stessa Beatrice ebbe una propria levatrice personale, comare Frasina da Ferrara, che l'assistette durante tutti e tre i suoi parti.[42]
  • Sebbene corrisponda a verità il fatto che Ludovico Sforza, distrutto dalla morte della moglie, pensò da quel momento in poi soltanto all'abbellimento di Santa Maria delle Grazie, l'Ultima Cena fu commissionata a Leonardo già molto tempo prima della morte di Beatrice d'Este, ovvero nel 1494, e difatti la stessa Beatrice insieme al marito e ai due figli fu raffigurata da Leonardo sulla parete opposta al Cenacolo, nell'affresco della Crocifissione di Donato Montorfano.[43]
  • La conquista del ducato di Milano fu affidata da re Luigi XII al famoso condottiero Gian Giacomo Trivulzio, e non a Cesare Borgia come mostrato nella serie.
  • Lisa Gherardini dichiara di portare il lutto per la morte della figlia neonata di soli sei mesi, in verità non era usanza nel XV secolo di portare il lutto per i figli morti bambini, come si faceva invece per i genitori o per altre personalità importanti, essendo la mortalità infantile estremamente elevata.
  • Guidobaldo da Montefeltro dichiara a Cesare Borgia di avere un figlio, ma in verità non ebbe mai figli, anzi fu tacciato di impotenza.[44]

Quarta puntata (episodi 7 e 8)

  • Ludovico Sforza ebbe numerosi figli, fra i quali gli sopravvissero i due legittimi avuti da Beatrice d'Este e almeno tre di quelli illegittimi. L'esistenza di Francesco (figlio di Caterina da Cremona) non avrebbe dunque costituito per lui un problema - anzi nel Rinascimento ogni figlio bastardo era motivo di vanto - né i francesi avrebbero avuto modo o motivo di adoperarlo contro di lui per "rivendicare il regno". Fu piuttosto Luigi XII stesso che rivendicò come proprio possesso il ducato di Milano, essendo discendente di una Visconti, e fu alle minacce di costui che i figli di Ludovico dovettero sfuggire, non di certo a quelle del proprio padre.[38]
  • Galeazzo Sanseverino, dopo qualche anno trascorso presso la corte imperiale di Innsbruck, nel 1504 si trasferì in Francia dove entrò nelle grazie di Luigi XII, divenendo persino Gran Scudiero di Francia, e sempre in Francia si trovava in data 1506, mentre nella serie viene mostrato a Firenze e ancora al servizio di Ludovico Sforza.
  • L'ultimo tentativo di Ludovico Sforza di riconquistare Milano risale ai primi mesi del 1500, prima cioè della sua incarcerazione nel castello di Loches. Furono vani i tentativi di Galeazzo Sanseverino e dello stesso imperatore Massimiliano I d'Asburgo, entrambi suoi congiunti, di mediare col re di Francia per ottenere la sua scarcerazione. Nulla avrebbe pertanto potuto fare il gonfaloniere Soderini e difatti nella realtà non fu mai richiesto il suo intervento.

Errori ricorrenti e mancanze in generale

  • La barba non era assolutamente di moda in quegli anni in Italia, né lo sarebbe divenuta prima del primo decennio del 1500. Essa era anzi simbolo di lutto, pertanto quasi nessuno dei personaggi storici mostrati nella serie, almeno per quanto riguarda gli anni precedenti a questa data, portò mai la barba nella realtà.
  • Gli orecchini, che vediamo indosso a molti personaggi femminili della serie, in verità non erano per nulla di moda sul finire del XV secolo. Essi erano anzi prerogativa delle donne di origine orientale, come le greche di Venezia, e delle cortigiane.
  • Il cosiddetto "Palazzo Sforza" dove nella serie è mostrata abitare la famiglia ducale, nella realtà non esiste. La residenza principale dei duchi di Milano era il Castello Sforzesco e se vi fu un palazzo fu quello dell'Arengo, dove abitò il padre di Ludovico, Francesco Sforza. Al tempo del Moro tuttavia la corte si era già trasferita in castello e il Palazzo dell'Arengo era adibito agli uffici, dove tra l'altro tenne bottega lo stesso Leonardo.[38]
  • La carretta (impropriamente definita carrozza nella serie) era un mezzo di trasporto esclusivamente per donne, bambini e ammalati. Non era adoperata dagli uomini - i quali si spostavano esclusivamente a cavallo - se non per occasioni particolari. Gli stessi Ludovico il Moro e Galeazzo Sanseverino, che nella serie sono mostrati spostarsi in carretta, in verità la utilizzarono com'è noto solamente in due occasioni, per compiacere cioè rispettivamente le due sorelle Isabella e Beatrice d'Este, le quali desideravano la loro compagnia.[38][41]
  • Sullo stemma situato alle porte del Castello Sforzesco si notano l'aquila imperiale e la vipera viscontea come ai tempi di Ludovico il Moro, cosa anacronistica in data 1506, poiché all'epoca Milano era sotto i francesi e avrebbe dovuto esservi lo stemma di Luigi XII, comprendente la vipera viscontea e i gigli di Francia.
  • Tra gli allievi e collaboratori del Verrocchio vi furono Lorenzo di Credi (che ereditò la bottega), Sandro Botticelli, Perugino, Domenico Ghirlandaio e Filippino Lippi, tuttavia nessuno di costoro viene nominato, sostituiti nella serie da allievi di fantasia.

Opere di Leonardo presenti nella serie

Note

  1. ^ Tv per tutti, Leonardo, trama 1ª puntata 23 marzo: il pittore ha ucciso Caterina da Cremona?
  2. ^ La Provincia di Cremona, Tutti pazzi per Caterina, la cremonese "che non esiste".
  3. ^ (EN) Nick Vivarelli, Frank Spotnitz Developing Series Depicting Leonardo da Vinci as Gay Outsider (EXCLUSIVE), su Variety, 3 ottobre 2018. URL consultato il 14 marzo 2021.
  4. ^ a b c Silvia Fumarola, 'Leonardo', il kolossal sul genio tra mistero e fantasia. Luca Bernabei: "Le invenzioni? Non è un documentario", su La Repubblica, 20 marzo 2021. URL consultato il 21 marzo 2021.
  5. ^ Carolina Mautone, Leonardo: Luca Bernabei conferma la stagione 2 e pensa a una serie tv su Michelangelo, su ComingSoon.it, 30 marzo 2021. URL consultato il 30 marzo 2021.
  6. ^ Alessandra De Tommasi, “Leonardo”: la serie tv dedicata a Da Vinci con Aidan Turner e Matilda De Angelis, su Vogue Italia, 20 marzo 2021. URL consultato il 21 marzo 2021.
  7. ^ a b La vita di Leonardo diventa un thriller su Rai1, su TV Sorrisi e Canzoni, 21 marzo 2021. URL consultato il 21 marzo 2021.
  8. ^ (EN) Nick Vivarelli, ‘Poldark’ Star Aidan Turner to Play Leonardo da Vinci in Frank Spotnitz’s New Series, su Variety, 17 ottobre 2019. URL consultato il 14 marzo 2021.
  9. ^ (EN) Joe Utichi, Freddie Highmore Will Star In, Produce ‘Leonardo’, As His Alfresco Pictures Shingle Adds To Its Slate, su Deadline.com, 12 novembre 2019. URL consultato il 14 marzo 2021.
  10. ^ a b (EN) Alex Ritman, Sony Boards Da Vinci Series 'Leonardo' With 'Poldark' Star Aidan Turner, su The Hollywood Reporter, 3 dicembre 2019. URL consultato il 14 marzo 2021.
  11. ^ a b (EN) Leonardo: Filming of Our New International Coproduction Started, su LuxVide.it. URL consultato il 14 marzo 2021.
  12. ^ a b (EN) Naman Ramachandran, Sony-Distributed Aidan Turner Drama ‘Leonardo’ Wraps Shoot Amid Coronavirus Crisis, su Variety, 11 agosto 2021. URL consultato il 14 marzo 2021.
  13. ^ a b News Rai LXIII N.16: Leonardo (PDF), su Rai.it. URL consultato il 21 marzo 2021.
  14. ^ a b (EN) Andreas Wiseman, Aidan Turner Drama ‘Leonardo’, From ‘The X-Files’ & ‘Sherlock’ Scribes, Wraps After Covid Hiatus: Watch Drone Footage Of Vast Backlot, su Deadline.com, 11 agosto 2021. URL consultato il 14 marzo 2021.
  15. ^ (EN) Leonardo, su LuxVide.it. URL consultato il 14 marzo 2021.
  16. ^ tiburno.tv, https://www.tiburno.tv/2020/07/29/a-tivoli-sbarca-la-troupe-di-leonardo-da-vinci/.
  17. ^ (EN) John Paesano to Score ‘Leonardo’ TV Series, su Film Music Reporter, 15 aprile 2020. URL consultato il 14 marzo 2021.
  18. ^ (EN) Joe Anderton, Aidan Turner is Leonardo da Vinci in first look at his new series, su Digital Spy, 15 aprile 2020. URL consultato il 14 marzo 2021.
  19. ^ Emanuele Manta, Leonardo: Il primo trailer della serie evento che racconta Leonardo da Vinci, su ComingSoon.it, 12 novembre 2020. URL consultato il 14 marzo 2021.
  20. ^ Laura Puglisi, Il grande “Leonardo” alla portata di tutti? Ci prova stasera la fiction-evento Rai, che inizia con un omicidio, su iO Donna, 23 marzo 2021. URL consultato il 30 marzo 2021.
  21. ^ 'Leonardo', arriva sul piccolo schermo la vita del geniale inventore toscano, su LaRepubblica.it, 24 febbraio 2021. URL consultato il 14 marzo 2021.
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