La leggenda del pianista sull'oceano

La leggenda del pianista sull'oceano
La leggenda del pianista sull'oceano 018.jpg
Novecento e Max in una scena del film
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneItalia
Anno1998
Durata165 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico
RegiaGiuseppe Tornatore
SoggettoAlessandro Baricco (monologo teatrale Novecento)
SceneggiaturaGiuseppe Tornatore
ProduttoreFrancesco Tornatore
Produttore esecutivoLaura Fattori
Distribuzione in italianoMedusa Distribuzione
FotografiaLajos Koltai
MontaggioMassimo Quaglia
Effetti specialiRenato Agostini, Franco Ragusa, David Bush
MusicheEnnio Morricone
ScenografiaFrancesco Frigeri, Bruno Cesari
CostumiMaurizio Millenotti
TruccoLuigi Rocchetti, Aldo Signoretti
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La leggenda del pianista sull'oceano è un film del 1998 scritto e diretto da Giuseppe Tornatore, tratto dal monologo teatrale Novecento di Alessandro Baricco.

Trama

Max Tooney, un musicista che ha lavorato sul transatlantico Virginian, entra in un negozio di dischi e strumenti musicali per vendere la sua tromba, ma prima chiede e ottiene il permesso dell'anziano proprietario di suonarla per l'ultima volta. Max suona il pezzo contenuto nell'unico disco inciso dal suo migliore amico, Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, da questi distrutto ma che Max ha subito recuperato e nascosto, a sua insaputa, nel pianoforte in prima classe del Virginian. Il vecchio negoziante, che ha trovato il disco dentro al piano, finito per caso nel suo negozio, riconosce la melodia e, rapito dalla bellezza della musica di Novecento, si fa raccontare da Max la storia di quel "pianista" che lui definisce il suo più grande segreto.

La storia inizia il 1º gennaio 1900, quando Danny Boodman, un macchinista nero del transatlantico Virginian, trova un neonato abbandonato in una cassa di limoni nella prima classe della nave. Danny battezza il bambino con il proprio nome (Danny Boodman appunto), aggiunge la scritta presente sulla cassetta in cui lo ha trovato, T.D. Lemon (spiegando che il significato di "T.D." era "Thanks Danny" e che quindi lui era destinato ad allevare il bambino), e il secolo in cui ha trovato il bambino, Novecento. Danny Boodman T.D. Lemon Novecento sarà poi chiamato solamente con l'ultimo dei suoi appellativi.

Il padre adottivo di Novecento, quindi, decide di allevarlo in segreto, per impedire che possano portarglielo via. Il bambino vive così i primi anni della sua infanzia nella sala macchine del piroscafo, salvo poi uscirne conoscendo e conquistandosi la simpatia dei membri dell'equipaggio. In seguito alla morte accidentale di Danny, il bambino riesce a sottrarsi ai poliziotti che, dietro ordine del capitano Smith, dovevano prelevarlo e consegnarlo a un orfanotrofio. Scompare per giorni interi, ma infine, con sorpresa di tutti, si fa ritrovare una notte in prima classe mentre suona il pianoforte con notevole bravura. Col passare degli anni diventa il pianista della nave, suonando per i passeggeri durante le serate e, per conto proprio, in terza classe, con un altro pianoforte. Molti anni dopo, senza essere nel frattempo mai sceso dal transatlantico, conosce Max, con il quale suonerà per molti anni e stringerà una solida amicizia.

La notizia della sua bravura come improvvisatore ed esecutore si diffonde, al punto da spingere il jazzista Ferdinand "Jelly Roll" Morton a sfidarlo in un duello, che sarà vinto da Novecento. Novecento non cede alle ripetute richieste dell'amico a scendere dalla nave e andare incontro a fama e successo: un impresario aveva anche approntato una sala di registrazione sulla nave per incidere la sua musica, arrivando a generare una lacca che lo stesso Novecento poi distrugge opponendosi con tenacia all'idea di immortalare la musica su un disco, gesto dettato anche da una delusione amorosa nei confronti di una passeggera, alla quale aveva tentato invano di regalare l'unica copia.

Una sera, intento a mangiare con il suo amico al ristorante, Novecento gli rivela che l'indomani, allo sbarco per New York, sarebbe sceso dalla nave. Max a questa rivelazione rimane stupito. Novecento spiega che lì c'è una cosa che deve vedere. Il giorno dopo, con la valigia e il soprabito, si appresta a scendere dopo avere salutato tutto l'equipaggio. Fermatosi a metà della passerella di sbarco, rimane immobile per svariato tempo a fissare da lontano la città e la terra ferma. Lanciando infine il cappello si volta, ritornando sui propri passi e risalendo sulla nave. Per giorni Novecento non si fa vedere, rimanendo nascosto nella propria stanza a guardare il mare dagli oblò. L'equipaggio non riesce a comprendere il suo comportamento, tranne Max che ha percepito quale confusione sia dentro lui, sapendo quindi che è meglio lasciarlo solo, per il momento.

Passati i giorni, Novecento si ripresenta, tornando a suonare con allegria e serenità, come se niente fosse successo. Max decide di non parlargli di quanto accaduto. Novecento resta così a bordo, anche quando Max lo lascia, all'alba della seconda guerra mondiale, per andare a cercare fortuna altrove, benché riluttante ad allontanarsi dall'amico. Diversi anni dopo, quando il transatlantico è in disarmo e ormai prossimo a essere distrutto con la dinamite, Max vi ritrova l'amico Novecento, nei meandri deserti della nave: gli anni prima era rimasto a fare compagnia ai soldati ospiti della nave trasformata in un ospedale militare. Dopo un ultimo tentativo per convincerlo a scendere, Max capisce che Novecento è intenzionato a morire, affondando insieme alla nave.

Produzione

Gran parte del film è stato girato nella città di Odessa in Ucraina. Alcune scene sono state girate nell'ex mattatoio del rione Testaccio a Roma, dove la sagoma della nave è rimasta per mesi visibile da molti punti della città.

Per realizzare gli esterni del Virginian si è tratta ispirazione dai progetti della RMS Lusitania e della sua nave gemella, la RMS Mauretania. Il salone in cui Novecento suona il piano infatti ha una cupola simile a quella che la SS Mauretania aveva durante le proprie traversate oceaniche. La progettazione degli arredamenti è stata affidata a Bruno Cesari, vincitore dell'Oscar per la scenografia de L'ultimo imperatore.

È esistito davvero un transatlantico chiamato RMS Virginian, varato nel 1905 e smantellato intorno al 1954. Aveva un solo fumaiolo, dipinto con i colori delle navi di linea della compagnia Allan (nera in cima, seguita da una striscia bianca, per il resto rossa). Svolse perfino un ruolo di primo piano nella vicenda dell'affondamento del Titanic, nell'aprile del 1912: si trovava infatti in prossimità del disastro, e stabilì un contatto radio con la nave.

Cast

Per interpretare Jelly Roll Morton è stato scelto Clarence Williams III, nipote di un altro famoso compositore jazz contemporaneo di Morton, Clarence Williams.

In una delle scene finali del film, nel negozio di musica, viene inquadrato un uomo che accorda un pianoforte: è Amedeo Tommasi, il jazzista che ha collaborato con Ennio Morricone alla realizzazione della colonna sonora del film, della quale ha composto il famoso Magic Waltz.

Colonna sonora

La colonna sonora del film, composta da Ennio Morricone (che ha impiegato quasi un anno nella stesura), è composta da almeno trenta brani, e nel 2000 è riuscita ad aggiudicarsi un Golden Globe per la migliore colonna sonora originale.

Tim Roth e Clarence Williams III non hanno mai suonato veramente il pianoforte, come invece potrebbe sembrare nel film: la vera esecutrice di tutti i brani è Gilda Buttà[1].

La tromba del tema d'amore principale, Playing Love, è di Cicci Santucci, già prima tromba della Rai e storico jazzista italiano. Gli assoli di chitarra elettrica nel brano Lost Boys Calling sono eseguiti da Edward Van Halen.

Una prima edizione estesa è stata pubblicata in Italia nel 1998[2]. Brani registrati come Big Foot Ham e Fingerbreaker, composti originariamente da Jelly Roll Morton, non sono però inclusi nell'album.

Tracce (prima edizione)

  1. Playing Love – 4:26
  2. The Legend Of The Pianist On The Ocean – 8:04
  3. The Crisis – 2:46
  4. Peacherine Rag – 2:37 (musica: Scott Joplin)
  5. A Goodbye To Friends – 2:32
  6. Study For Three Hands – 0:59
  7. Tarantella In 3rd Class – 1:28
  8. Enduring Movement – 1:26
  9. Police – 0:47
  10. Trailer – 1:37
  11. Thanks Danny – 3:23
  12. A Mozart Reincarnated – 1:57
  13. Child – 2:44
  14. Magic Waltz – 2:30
  15. The Goodbye Between Nineteen Hundred And Max – 3:43
  16. Goodbye Duet – 2:32
  17. Nineteen Hundred's Madness N.1 – 2:14
  18. Danny's Blues – 2:09 (musica: Amedeo Tommasi)
  19. Second Crisis – 2:02
  20. The Crave – 1:46 (musica: Jelly Roll Morton)
  21. Nocturne With No Moon – 2:41
  22. Before The End – 1:10
  23. Playing Love – 3:02
  24. Ships And Snow – 2:28
  25. Nineteen Hundred's Madness N.2 – 1:47
  26. I Can And Then – 2:16
  27. Silent Goodbye – 1:38
  28. 5 Portraits – 3:57
  29. Lost Boys Calling – 5:17

La colonna sonora originale in CD per il mercato internazionale, uscita nel 1999[3], è tuttavia costituita da appena 21 brani.

Tracce (seconda edizione)

  1. 1900's Theme – 1:38 (musica: Ennio Morricone)
  2. The Legend Of The Pianist – 8:04 (musica: Ennio Morricone)
  3. The Crisis – 2:47 (musica: Ennio Morricone)
  4. The Crave – 1:46 (musica: Jelly Roll Morton)
  5. A Goodbye To Friends – 2:33 (musica: Ennio Morricone)
  6. Study For Three Hands – 1:00
  7. Playing Love – 4:26
  8. A Mozart Reincarneited – 1:58 (musica: Ennio Morricone)
  9. Child – 2:45 (musica: Ennio Morricone)
  10. 1900's Madness #1 – 2:14
  11. Danny's Blues – 2:09
  12. Second Crisis – 2:03 (musica: Ennio Morricone)
  13. Peacherine Rag – 2:37 (musica: Scott Joplin)
  14. Nocturne With No Moon – 2:41 (musica: Ennio Morricone)
  15. Before The End – 2:11 (musica: Ennio Morricone)
  16. Playing Love – 3:03 (musica: Ennio Morricone)
  17. I Can And Then – 2:17 (musica: Ennio Morricone)
  18. 1900's Madness #2 – 1:48
  19. Silent Goodbye – 1:32 (musica: Ennio Morricone)
  20. Ships And Snow – 2:39 (musica: Ennio Morricone)
  21. Lost Boys Calling – 5:19 (testo: Roger Waters – musica: Ennio Morricone)

Riconoscimenti

Note

  1. ^ Vedi CD La leggenda della pianista con la colonna sonora del film.
  2. ^ (EN) Ennio Morricone – La Leggenda Del Pianista Sull'Oceano (Colonna sonora originale), su Discogs, Zink Media.
  3. ^ (EN) Ennio Morricone – The Legend Of 1900 (Original Motion Picture Soundtrack), su Discogs, Zink Media.
  4. ^ a b c d Enrico Lancia, Ciak d'oro, su books.google.it. URL consultato il 12/04/20.

Altri progetti

Collegamenti esterni

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