Kenneth Branagh

Sir Kenneth Charles Branagh (pronuncia inglese [ˈbrænə]) (Belfast, 10 dicembre 1960) è un attore, regista e sceneggiatore britannico.

Attore e regista di formazione teatrale nonché allievo di Laurence Olivier, col tempo si è affermato come uno dei più influenti cineasti della sua generazione. Ha debuttato nel 1988 dirigendo svariati adattamenti delle opere di William Shakespeare tra le quali le più importanti sono Enrico V (1988), Molto rumore per nulla (1993), Hamlet (1996), As You Like It - Come vi piace (2006). In seguito ha curato la regia di numerosi film di successo quali L'altro delitto (1991), Frankenstein di Mary Shelley (1994), Thor (2011), Cenerentola (2015) e Assassinio sull'Orient Express (2017). Come attore ha preso parte a film come Conspiracy - Soluzione finale (2001), Harry Potter e la camera dei segreti (2002), Operazione Valchiria (2008), Marylin (2011), Dunkirk (2017) e Tenet (2020).

Ha ricevuto otto candidature al Premio Oscar, vincendolo nella sezione migliore sceneggiatura originale per Belfast. Ha inoltre vinto numerosi riconoscimenti, tra cui cinque Premi BAFTA (ricevuti per Enrico V e Il commissario Wallander e altri 2 onorari), due Premi Emmy (per Conspiracy e Il commissario Wallander), tre European Film Awards (tutti per Enrico V), un Golden Globe (per Belfast) e un Premio Laurence Olivier per l'opera teatrale Another Country.

Biografia

Gioventù e infanzia

Secondo di tre figli, Kenneth Charles Branagh nasce il 10 dicembre 1960 a Belfast, Irlanda del Nord, da una famiglia protestante della classe operaia, Frances (nata Harper) e William Branagh, quest'ultimo un idraulico a capo di un'azienda specializzata nel montaggio di pareti divisorie.[1] Ha vissuto nella zona di Tigers Bay,[2] ed è stato educato alla Grove Primary School.[3]

All'età di 9 anni si trasferisce con la famiglia a Reading, Inghilterra. Frequenta la Whiteknights Primary School a Tilehurst, dove prende parte a recite scolastiche come in Toad of Toad Hall. In quegli anni acquisisce la Received Pronunciation per riuscire a evitare il bullismo. Sulla sua identità attuale, ha affermato:«Mi sento irlandese. Non credo che si possa far uscire Belfast dall'io ragazzo» ed ha attribuito il suo amore per le parole alla sua educazione irlandese. Frequenta poi l'attuale Reading Film and Video Makers mentre, dopo gli scarsi risultati agli esami di inglese, storia e sociologia, a 18 anni decide di iscriversi alla Royal Academy of Dramatic Art. Da giovane si dedica allo sport, capitanando le squadre di rugby e calcio della sua scuola, e al giornalismo, scrivendo recensioni di libri per bambini per il giornale locale. Quando, però, a quindici anni vede Derek Jacobi recitare Amleto, decide di diventare un attore.

Il direttore Hugh Crutwell lo aiuterà in seguito come consulente di recitazione in molti dei suoi progetti cinematografici. Appena uscito dalla scuola di teatro, ottiene un ruolo secondario nella produzione West End di Another Country, interpretazione per cui ottiene moltissimi premi, consensi e lodi. Ma è il ruolo di Enrico V di William Shakespeare per la Royal Shakespeare Company (RSC) un paio di anni dopo che gli assicura, a soli ventitré anni, un posto fra i migliori nuovi talenti del palcoscenico britannico. Nel contempo arrivano le prime apparizioni al cinema e in tv: nel primo caso con un cameo in Momenti di gloria (1981) e Un mese in campagna (1987), mentre nel secondo in telefilm come Play for Today e American Playhouse.

Gli inizi a teatro e l'esordio alla regia

Kenneth Branagh al Roma Fiction Fest 2009

Gli aspetti impersonali e burocratici della RSC lo spingono a declinare un secondo contratto con la prestigiosa compagnia. Insieme all'attore di Another Country David Parfitt ne crea una nuova, chiamata Renaissance Theatre Company e lanciata nel 1987 con un debutto piuttosto infausto: la première di Public Enemy - scritto, diretto e interpretato dallo stesso Kenneth - apre con critiche per lo più negative e accuse di megalomania per il giovane autore. Fortunatamente, le produzioni RTC di La dodicesima notte (da lui diretta), Molto rumore per nulla e - in misura minore - Amleto (diretta da Derek Jacobi) incontrano critiche favorevoli. Branagh viene ora definito "il nuovo Olivier".

Il critico teatrale Milton Shulman dell'Evening Standard dirà a proposito: «Sul lato positivo, Branagh ha la vitalità di Olivier, la passione di Gielgud, la sicurezza di Guiness, per citare solo tre attori famosi che hanno ricoperto tale ruolo. Sul lato negativo, egli non ha nè il magnetismo di Olivier, ne la mellifluente qualità vocale di Gielgud, ne l'intelligenza di Guiness».

Dopo l'edizione televisiva de La dodicesima notte di William Shakespeare, forte dei numerosi consensi ottenuti a teatro, Branagh decide di esordire alla regia con Enrico V (1989), film tratto dall'omonima opera, in cui interpreta anche il personaggio del re d'Inghilterra, protagonista insieme a un giovanissimo Christian Bale, e che comprende gran parte del cast dell'opera teatrale come Judi Dench, Derek Jacobi e Emma Thompson. Girato con un budget modesto, il film viene acclamato dalla critica alla sua uscita, ricevendo grandi lodi anche per la regia di Branagh, divenendo uno dei più apprezzati adattamenti cinematografici delle opere di Shakespeare. Branagh riceve le candidature al premio Oscar come miglior regia e miglior attore protagonista, mentre il film si aggiudica il premio per i Migliori costumi, andato a Philys Dalton; tuttavia il regista riesce ad aggiudicarsi il Premio BAFTA come miglior regista e ben tre European Film Awards. È ancora oggi considerato il miglior film su Shakespeare dal sito Rotten Tomatoes (che lo preferisce a Ran di Akira Kurosawa).

Da questo film inizia anche il sodalizio artistico con la prima moglie, Emma Thompson, che sposa nel 1989 e che appare anche nei successivi lavori di Branagh, L'altro delitto (1991), Gli amici di Peter (1992) e Molto rumore per nulla (1993). Sempre nel 1989 i due compaiono inoltre nell'opera teatrale Ricorda con rabbia, per la regia di Judi Dench. Il progetto viene presentato in anteprima sia a Belfast che al Lyric Theatre di Londra. Tra il 1990 e il 1992 Branagh continua a portare in scena diversi adattamenti shakespeariani con le frequenti collaborazioni sia della Thompson che della Dench, ottenendo svariati consensi

L'affermazione e il successo

Nonostante gli impegni a teatro, nel 1991 Branagh torna sul grande schermo con un nuovo film da regista, ma stavolta non basato su opere shakespeariane: il thriller L'altro delitto in cui recita con Emma Thompson e Robin Williams. Presentato nella primavera successiva al Festival di Berlino, ottiene l'apprezzamento sia della critica che del pubblico, rappresentando il primo successo commerciale della carriera di Branagh, nonostante sia un genere di pellicola diverso dai precedenti lavori dell'attore. A curare le musiche è Patrick Doyle, che da quel momento diverrà un frequente collaboratore di Branagh, che per L'altro delitto ottiene una candidatura ai Golden Globe, mentre la pellicola è candidata all'Orso d'oro per il miglior film a Berlino.

L'anno successivo dirige e interpreta la commedia Gli amici di Peter, affiancato da Stephen Fry e Hugh Laurie. Nonostante lo scarso successo al botteghino, il film ottiene critiche positive e il National Board of Review lo inserisce nella lista dei migliori film del 1992. Quello stesso anno dirige anche il cortometraggio Il canto del cigno con protagonisti John Gielgud e Richard Briers, basato sull'opera teatrale di Anton Čechov, grazie al quale ottiene la sua terza candidatura al Premio Oscar. Nel frattempo torna sui palcoscenici con la rivisitazione dell'Amleto, proposto in varie repliche sia al Barbican Centre che al Royal Shakespeare Theatre fino al 1993. In quell'anno recita nel film di Thomas Carter Swing Kids - Giovani ribelli, mentre torna dietro e davanti alla macchina da presa con un nuovo adattamento shakespeariano, Molto rumore per nulla che vanta un cast che comprende ancora la Thompson, Michael Keaton, Denzel Washington e Keanu Reeves. Presentato in concorso al 46º Festival di Cannes,[4] è un grande successo al botteghino e viene acclamato dalla critica. In particolare, critici come Roger Ebert e Vincent Canby esprimono opinioni molto favorevoli sul film, ponendo Branagh tra i migliori cineasti della sua generazione.

Il progetto successivo è Frankenstein di Mary Shelley basato sul celebre romanzo Frankenstein della scrittrice inglese. Fortemente voluto dalla TriStar Pictures dopo il successo del Dracula di Francis Ford Coppola, che inizialmente doveva dirigere la pellicola per poi passare il testimone a Branagh rimanendo comunque a bordo come produttore, vede Branagh nei panni di Victor Frankenstein e Robert De Niro in quelli de La Creatura, insieme a una giovane Helena Bonham Carter nei panni della moglie di Victor. Le riprese sono contrassegnate da varie divergenze di vedute tra Branagh, che vuole un adattamento quanto più fedele al libro, e Coppola, il quale insiste nel tagliare la prima mezz'ora del film. Costato 45 milioni di dollari, alla sua uscita il film ottiene scarsi risultati a livello di incassi e critiche contrastanti, ma ha maggior fortuna all'estero, dove vengono generalmente apprezzate l'interpretazione di De Niro e la fedeltà del regista al libro.

Dopo la separazione dalla Thompson nel 1995, Branagh recita nei film Othello (1995) di Oliver Parker e Riccardo III - Un uomo, un re (1996), per al regia di Al Pacino, mentre dirige l'ennesimo adattamento del celebre autore inglese, Nel bel mezzo di un gelido inverno. È durante la lavorazione di questo film che il regista decide di dare vita al suo progetto fino ad allora più ambizioso: un kolossal cinematografico basato sull'Amleto di Shakespeare. Il film, co-prodotto da Castle Rock Entertainment e Columbia Pictures, vede la luce nel dicembre 1996 e, oltre a Branagh nel ruolo principale, vanta un cast strepitoso che comprende, oltre ai veterani Derek Jacobi, Judi Dench, Julie Christie e Kate Winslet, anche Robin Williams, Gérard Depardieu, Charlton Heston, Richard Attenborough, Jack Lemmon e Billy Crystal. Viene girato prevalentemente negli Shepperton Studios, e in particolare nella storica Blenheim Palace. Nonostante lo scarso successo al botteghino (causato forse dalla durata di ben 242 minuti), il film riceve consensi unanimi dalla critica e ottiene 5 candidature ai Premi Oscar, divenendo anch'esso uno dei più apprezzati adattamenti delle opere shakespeariane.

Il ritorno al successo e la seconda giovinezza

Alla fine degli anni novanta collabora con prestigiosi registi come Robert Altman e Woody Allen in film come Conflitto di interessi e Celebrity. Nel 1999 recita nel costosissimo Wild Wild West, che è un fiasco al botteghino e viene ampiamente stroncato dalla critica. L'anno successivo torna alla regia con Pene d'amor perdute (2000), nuovo adattamento shakespeariano in cui recita insieme a Nathan Lane, Adrian Lester, Matthew Lillard. Il film però ottiene scarso successo di incassi, e la Miramax decide di rescindere il contratto firmato con Branagh, che prevedeva tre pellicole da lui dirette e prodotte dalla casa di produzione.

Malgrado l'insuccesso del suo ultimo film, nei primi anni duemila riesce a ottenere maggiori consensi come attore a partire dal film per la TV Conspiracy - Soluzione finale, in cui interpreta il generale Reinhard Heydrich durante la Conferenza di Wannsee dell'inverno 1942. La sua cruda interpretazione gli fa vincere un Emmy Award come miglior attore protagonista.

Inoltre, sempre nel 1999, presta voce come narratore al documentario BBC Nel Mondo dei Dinosauri, primo documentario a ricostruire l'evoluzione dei dinosauri con l'utilizzo di modelli in CGI e con una struttura simile a un normalissimo programma sulla natura, diventando subito un classico della televisione britannica, tanto che verrà poi richiamato come narratore nel seguito del 2001 I predatori della preistoria, dedicato invece all'evoluzione dei mammiferi, anch'esso divenuto un cult della TV inglese.

Dopo il rifiuto di Hugh Grant, nel 2002 interpreta il professor Gilderoy Allock nel film Harry Potter e la camera dei segreti secondo capitolo della celebre saga, e prende parte a La generazione rubata di Phillip Noyce. Sempre nel 2002 è protagonista della miniserie Shackleton, dove interpreta l'omonimo esploratore a capo della spedizione Endurance. Nei due anni successivi si allontana momentaneamente dalle scene per tornare in teatro, che aveva lasciato nel 1993, per una nuova rivisitazione del Riccardo III shakespeariano.

Torna al cinema nel 2004 con una piccola apparizione nella commedia 5 bambini e It, mentre l'anno successivo ottiene un altro grande ruolo, quello di Franklin Delano Roosevelt nel film tv biografico dedicato alla vita dell'ex presidente USA, con cui ottiene la candidatura ai Golden Globe e agli Emmy Award.

Durante il 2005 ritorna anche come voce narrante nel prequel del già citato documentario Nel Mondo dei Dinosauri, L'impero dei mostri - La vita prima dei dinosauri, dedicato alla ricostruzione della vita prima della comparsa dei dinosauri, in una fra le sue migliori interpretazioni televisive, programma che vincerà persino un Emmy Award.

Solo nel 2006, sei anni dopo il suo ultimo film Pene d'amor perdute (a parte il corto Listening del 2003), Branagh torna dietro la macchina da presa, stavolta con produzioni indipendenti, con due film: As You Like It - Come vi piace, basato sull'omonima opera di William Shakespeare, e Il flauto magico quest'ultimo tratto dal singspiel mozartiano del diciottesimo secolo. Entrambi i film ottengono scarsi risultati commerciali e vengono quasi ignorati dalla critica. Nel 2007 realizza il remake del celebre film Gli insospettabili (1972), con protagonisti Michael Caine (nella parte che fu di Laurence Olivier) e Jude Law. Si tratta di una commedia nera, grottesca, oltreché del primo tentativo di Branagh dai tempi di Frankenstein di staccarsi dai suoi film solitamente basati su opere di Shakespeare. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, non viene generalmente considerato all'altezza del capostipite, anche se non manca chi apprezza l'opera.[5][6]

Nel 2008 recita al fianco di Tom Cruise nel film Operazione Valchiria incentrato sulla preparazione dell'attentato del 20 luglio 1944 ai danni di Adolf Hitler. Il film viene criticato da più parti per via delle inesattezze storiche riguardo agli avvenimenti descritti, ma si rivela un buon successo di pubblico.[7] A partire dal 2008 interpreta il ruolo di Kurt Wallander nella serie televisiva (da lui stesso co-prodotta) Il commissario Wallander della BBC, tratta dai romanzi di Henning Mankell; il suo è un personaggio «"continuamente alla ricerca di un senso della vita e per cui gli atti di violenza non sono mai normali"».[8] L'interpretazione di Branagh viene accolta positivamente e gli vale due Premi BAFTA. Alla prima stagione, composta da 3 episodi, ne seguono una seconda e una terza, rispettivamente nel 2010 e 2012. Nel 2009 recita nel poco fortunato musical I Love Radio Rock dedicato al fenomeno delle radio private inglesi degli anni '60.

Due anni dopo viene scelto per la regia del film Thor, basato sull'omonimo personaggio della Marvel Comics. Si tratta della prima volta di Branagh alla prese con un blockbuster di rilievo, che vanta nel cast Natalie Portman, Anthony Hopkins, Chris Hemsworth. Il film esce nelle sale il 6 maggio 2011 e viene ben accolto dalla critica, oltre a rivelarsi un grande successo al botteghino, che permette al regista di affermarsi anche come autore di lavori non basati solo su adattamenti shakespeariani.[9] Nello stesso anno interpreta il suo pigmalione Sir Laurence Olivier nel film Marilyn di Simon Curtis, grazie al quale ottiene una candidatura all'Oscar al miglior attore non protagonista.

Il 27 luglio 2012 partecipa come attore alla Cerimonia di Apertura dei Giochi della XXX Olimpiade di Londra 2012, recitando in mondovisione alcuni estratti de La tempesta di William Shakespeare. Nel novembre del 2012 viene insignito del titolo di Cavaliere da sua Maestà la Regina Elisabetta per il suo contributo alla cultura e all'industria cinematografica dell'Irlanda del Nord. Torna sul grande schermo nel 2014 con un'incursione nel mondo dei film spionistici in Jack Ryan - L'iniziazione, reboot della saga con protagonista l'agente dei romanzi di Tom Clancy. Oltre a curare la regia, Branagh interpreta anche il cattivo principale, ed è affiancato da Chris Pine e Kevin Costner. Si rivela un buon successo di incassi ma viene accolto con recensioni contrastanti.[10]

Nel settembre 2013 inizia le riprese del remake in live-action della versione Disney di Cenerentola, con protagonista Lily James. Dopo Thor, è il secondo blockbuster prodotto da una grande major per Branagh; il cast del film comprende Helena Bonham Carter, Richard Madden, Cate Blanchett e Derek Jacobi. Il film ottiene un grande successo di pubblico e critica, e viene candidato al Premio Oscar per i migliori costumi di Sandy Powell.[11] Nel 2015 fonda la Kenneth Branagh Theatre Company. L'anno dopo recita nel film Mindhorn (2016), nel ruolo di se stesso, e torna a interpretare Kurt Wallander nella quarta stagione della fortunata serie.

La 20th Century Fox sceglie Branagh come regista del remake di Assassinio sull'Orient Express, tratto dall'omonimo romanzo giallo di Agatha Christie, già portato sullo schermo da Sidney Lumet nel 1974. Oltre a dirigere la pellicola, Branagh interpreta anche il protagonista Hercule Poirot. Le riprese si svolgono tra l'autunno 2016 e la primavera 2017 tra Egitto, Londra e Malta. Per la prima volta dai tempi di Hamlet, Branagh riunisce un cast stellare che comprende i premi Oscar Penélope Cruz, Judi Dench, Olivia Colman, insieme a Derek Jacobi, Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Josh Gad, Sergei Polunin e Daisy Ridley. Il film esce nelle sale inglesi il 9 novembre 2017 e diventa uno dei maggiori successi commerciali dell'anno.[12] In ragione di ciò, la Fox conferma Branagh anche alla regia del sequel, Assassinio sul Nilo previsto per il 2021. Sempre nel 2017 prende parte all'acclamato film di Christopher Nolan Dunkirk incentrato sull'Operazione Dynamo del 1940. Il film si aggiudica 3 Premi Oscar. Nel 2020 ritorna a lavorare con Christopher Nolan prendendo parte al suo ultimo film, Tenet.

Vita privata

Durante il periodo di febbrile attività per costituire la Renaissance, Kenneth Branagh continua a lavorare per progetti televisivi e cinematografici, tra cui la miniserie Fortunes of War per la BBC. Durante le riprese, si innamora della protagonista, Emma Thompson. I due si sposano nel 1989. Gli impegni di lavoro li costringono però a passare sempre meno tempo insieme; il 30 settembre 1995 annunciano la loro separazione, dovuta anche alla relazione che è iniziata nel frattempo tra Branagh e Helena Bonham Carter, durata dal 1994 al 1999. Il 24 maggio 2003 Branagh si sposa per la seconda volta con la direttrice d'arte Lindsay Brunnock, incontrata sul set di Shackleton. È membro del consiglio della Royal Academy of Dramatic Arts ed è presidente onorario del NICVA, il Northern Ireland Council for Voluntary Action.

Filmografia

Attore

Cinema

Kenneth Branagh al Festival di Roma del 2009

Televisione

Doppiatore

Regista

Cinema

Televisione

Sceneggiatore

Produttore

Teatro

Attore

Regista

Scrittore

  • Tell Me Honestly (1985)

Premi e riconoscimenti

Premio Oscar
Golden Globe
European Film Awards
National Board of Review Awards
Premio BAFTA
San Diego Film Critics Society Awards

British Academy Television Awards

Britannia Awards

  • 2017 - Premio Albert R. Broccoli

Emmy Awards

Grammy Awards

Premio Laurence Olivier

Screen Actors Guild Awards

Altri riconoscimenti

Nel 1990 ha ricevuto un dottorato onorario in letteratura dalla Queen's University Belfast.

Onorificenze

Knight Bachelor - nastrino per uniforme ordinaria Knight Bachelor
— 16 giugno 2012

Doppiatori italiani

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Kenneth Branagh è stato doppiato da:

  • Antonio Sanna in Frankenstein di Mary Shelley, Wild Wild West, Shackleton, Harry Potter e la camera dei segreti, 5 bambini & It, I Love Radio Rock, Dunkirk, Tenet
  • Tonino Accolla in Enrico V, L'altro delitto, Molto rumore per nulla, Gli amici di Peter, Riccardo III - Un uomo, un re
  • Marco Mete ne Il commissario Wallander, Assassinio sull’Orient Express, Casa Shakespeare, Assassinio sul Nilo
  • Roberto Pedicini in Un mese in campagna, Celebrity, La teoria del volo, Operazione Valchiria
  • Fabrizio Pucci in Conflitto di interessi, La proposta, Franklin D. Roosevelt. Un uomo, un presidente
  • Luca Biagini in Swing Kids - Giovani ribelli, La generazione rubata, Marilyn
  • Massimo Popolizio in Othello, Hamlet
  • Danilo De Girolamo in Pene d'amor perdute
  • Angelo Maggi in Conspiracy - Soluzione finale
  • Stefano Benassi in Mindhorn
  • Massimo Lodolo in Jack Ryan - L'iniziazione

Da doppiatore è sostituito da:

Note

  1. ^ Kenneth Branagh Biography, su tiscali.co.uk. URL consultato il 7 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2012).
  2. ^ Kenneth Branagh: I left Belfast but it's still my home and I'd love to shoot a movie here, in Belfasttelegraph.co.uk, Belfast Telegraph. URL consultato il 16 luglio 2018.
  3. ^ White, p.2
  4. ^ (EN) Official Selection 1993, su festival-cannes.fr. URL consultato il 29 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2013).
  5. ^ Sleuth (2007), su rottentomatoes.com, Rotten Tomatoes. URL consultato il 25 maggio 2012.
  6. ^ Sleuth (1972), su rottentomatoes.com, Rotten Tomatoes. URL consultato il 25 maggio 2012.
  7. ^ Manohla Dargis, Tom Cruise's Mission Imperative: Assassinate the Führer, in The New York Times, 24 dicembre 2008. URL consultato il 7 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2013).
  8. ^ BBC Press Office (11 December 2009). "Network TV BBC Week 1: Sunday 3 January 2010". Press release. Retrieved 11 December 2009.
  9. ^ Find CinemaScore, su cinemascore.com, CinemaScore. URL consultato il 2 maggio 2019.
  10. ^ Jack Ryan: Shadow Recruit, in Metacritic. URL consultato il 17 gennaio 2014.
  11. ^ Cinderella (2015), su Box Office Mojo. URL consultato il 22 maggio 2016.
  12. ^ Murder on the Orient Express (2017), su Box Office Mojo. URL consultato il 15 giugno 2018.
  13. ^ (EN) Joan Sullivan, Newfoundland Portfolio: A History in Portraits, Breakwater Books, 2006, ISBN 978-1-894377-22-5. URL consultato il 25 dicembre 2017.
  14. ^ Golden Globes 2022, tutte le nomination: Sorrentino candidato per miglior film straniero, su tg24.sky.it, 13 dicembre 2021. URL consultato il 16 dicembre 2021.

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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