Interprete di fotoromanzi per la rivistaGrand Hotel, ha inoltre vinto numerosi riconoscimenti per film, pubblicità e popolarità sia in India sia in tutta Europa.[1]
Bedi è nato il 16 gennaio 1946 a Lahore, nel Punjabpakistano, allora ancora sotto la sovranità dell'impero britannico, in una famiglia indiana di religione sikh. Sua madre, Freda Bedi, al secolo Freda Houlston, si convertì successivamente al buddismo.[2] Suo padre, Baba Pyare Lal Bedi, era uno scrittore e filosofo di fede sikh, discendente dal primo guru dei sikh.[3] La famiglia Bedi era in generale molto tollerante per quel che concerne religione e moralità. Bedi frequentò lo Sherwood College di Nainital e il St. Stephen's College di Delhi.
Cinema e televisione
Kabir Bedi nel 1976 saluta un gruppo di fan dall'ultima abitazione di Emilio Salgari a Torino
Raggiunge la fama internazionale nel 1976 quando il regista italiano Sergio Sollima lo sceglie quale interprete di Sandokan, il pirata malese creato dallo scrittore veronese Emilio Salgari, che, non avendo mai viaggiato, aveva immaginato e descritto una Malaysia ben diversa da quel che era nella realtà; Sollima cercò le località nel sud-est asiatico per la prima produzione, del 1976, e utilizzò altre regioni, tra cui lo Sri Lanka.
L'interpretazione del pirata nello sceneggiato omonimo rimane a oggi il più grande successo per Bedi: coprodotto da Italia, Germania e Francia, fu un incredibile successo di ascolti e almeno in Italia segnò forse il primo inizio del merchandising per i ragazzi. Prima ancora di Ufo Robot Goldrake, i bambini si identificarono nel pirata malese e per loro vennero realizzate magliette, maschere di Carnevale e altro.
Il grande successo derivato da tale sceneggiato porterà Bedi a lavorare ancora con Sollima su altri due adattamenti del materiale di Salgari: sempre nel 1976, ne Il Corsaro Nero interpreta l'omonimo protagonista e, l'anno seguente, torna a incarnare la Tigre di Mompracem in La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa!; ciò cementa ulteriormente la sua iconica figura quale incarnazione più famosa dei personaggi creati da Salgari.
Essendosi trasferito per un periodo a Los Angeles, in molti ricorderanno anche di aver visto Bedi nei panni di Lord Rama in General Hospital (1983) di Ahmed Kamal, nell'episodio Miraggio di Riptide (1984) di Farouk Ahmed, in Dynasty (1986) di Malcolm nell'episodio Legend of the Lost Art di Magnum, P.I. (1988), del principe Omar di Beautiful, nella stagione realizzata dal 1994 al 1995 (fece anche una apparizione come guest star in quella realizzata nel 2005), o per la guest appearence in Supercar.
In Italia Bedi ha partecipato anche, nel 2004, alla seconda edizione de L'isola dei famosi a Samaná, arrivando secondo col 25% dei voti. Ha inoltre preso parte, nel 2007, alla quinta stagione della serie televisiva RAIUn medico in famiglia. Cinematograficamente invece ha interpretato un piccolo ma importante ruolo nel film A/R Andata + Ritorno del 2004.
Nel 2013 è stato testimonial di una campagna pubblicitaria per le compagnie di assicurazione Unipol, Fonsai e Milano.[6]
Nel 2007 è protagonista dell'originale radiofonico Chat, in onda su Rai Radio 2, scritto da Roberto Cavosi in collaborazione con Edoardo Rossi: Kabir Bedi è Sandokan, Daniela Giordano è Verde Luna, regia di Riccardo Diana, trasmessa dal lunedì al venerdì alle ore 12:10.
Vita privata
Kabir Bedi è stato sposato nel 1968 con Protima Bedi, dalla quale ha avuto due figli. Nel 1973 la coppia ha divorziato e nel 1979 Kabir si è risposato con Susan Humphreys, da cui ha avuto il figlio Adam, anche lui attore, che ha esordito a Hollywood nel thriller Hello? Kaun Hai!.[7]
Dopo il divorzio da Susan, l'attore ha avuto una relazione con l'attrice indiana Parveen Babi, scomparsa nel 2005.[non chiaro][8] Successivamente si è sposato con Nikki Vijaykar, dalla quale ha in seguito divorziato.
Nel 2006 ha iniziato una relazione con Parveen Dusanj[9][10], che ha infine sposato il 15 gennaio 2016[11].
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri» — Roma, 2 giugno 2010[13][14][15] (onorificenza ricevuta a Mumbai dall'Ambasciatore italiano Giacomo Sanfelice di Monteforte il 9 dicembre 2010)
^ Parodi Enrico, Kabir Bedi: " e presto torno Sandokan dopo 17 anni ", su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera.it, 5 ottobre 1993. URL consultato il 5 ottobre 1993 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2014).
^ Cappelli Valerio, Torna Sandokan, ma Yanez cambia faccia, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera.it, 4 ottobre 1996. URL consultato il 4 ottobre 1996 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2010).
^ Afsana Ahmed e Smrity Sharma, Another Parveen is Kabir Bedi's love, The Times of India, 6 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2012).