Iva Zanicchi

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Iva Zanicchi
Iva Zanicchi - anni 70.jpg
Iva Zanicchi negli anni settanta
NazionalitàItalia Italia
GenerePop
Folk
Musica leggera
Periodo di attività musicale1960 – in attività
EtichettaRi-Fi, Traccia Records, Epic Records, CBS, S.G.M., Five Record, Carosello Records, RTI Music, Sugar Music
Album pubblicati32
Studio31
Live1
Sito ufficiale
Premio Festival di Sanremo 1967 Categoria Campioni
Premio Festival di Sanremo 1969 Categoria Campioni
Premio Festival di Sanremo 1974 Categoria Campioni

Iva Zanicchi (Ligonchio, 18 gennaio 1940) è una cantante, conduttrice televisiva, attrice ed ex politica italiana.

Cantante dotata di grande grinta e passionalità, dal timbro vocale quasi tenorile e in grado di spaziare tra i generi musicali più diversi, dalla musica melodica (anche impegnata), passando per la musica pop e le canzoni dedicate ai bambini, nel 1970 è stata definita da Alighiero Noschese come il pollice della canzone italiana, ossia una delle personalità musicali italiane più importanti, insieme a Mina, Ornella Vanoni, Patty Pravo e Milva.

Soprannominata l'Aquila di Ligonchio e definita da alcuni addetti ai lavori l'Amália Rodrigues italiana[1], fa parte del quartetto delle grandi voci femminili italiane degli anni sessanta e settanta, con Mina, la tigre di Cremona, Milva, la pantera di Goro, e Orietta Berti, l'usignolo di Cavriago; si è esibita in alcuni dei più importanti teatri internazionali, come il Madison Square Garden di New York[2], l'Olympia di Parigi, il Teatro Regio di Parma e il Teatro dell'opera di Sydney, è entrata nelle classifiche discografiche di svariati paesi e ha tenuto lunghe tournée in quasi tutto il mondo: Stati Uniti d'America, Canada[3], Australia, Francia, Spagna, Turchia, Argentina, Cile, Brasile, Giappone, Grecia, Unione Sovietica, Bulgaria, Malta, Romania e Cecoslovacchia.

Per lei hanno scritto, tra gli altri, Cristiano Malgioglio, Franco Califano, Paolo Conte, Lucio Battisti, Carla Vistarini, Roberto Vecchioni, Mogol, Umberto Balsamo, Umberto Bindi, Shel Shapiro, Giuni Russo, Donatella Rettore, Zucchero Fornaciari, Pino Donaggio, Mariella Nava, Tiziano Ferro e gli Avion Travel.

Su dieci partecipazioni al Festival di Sanremo è riuscita a vincere tre volte (1967, 1969, 1974), diventando la cantante donna ad aver vinto più volte la manifestazione canora.

Biografia

Gli anni sessanta

Gli esordi e la Carnegie Hall di New York

Iva Zanicchi e Orietta Berti a Voci Nuove Disco d'Oro nel 1961.

Nata a Vaglie (frazione dell'allora comune di Ligonchio, oggi Ventasso) da Zefiro (1911-2004) ed Elsa Raffaelli (21 giugno 1914-26 settembre 2010) ha due sorelle e un fratello. Dopo un'apparizione televisiva a Campanile sera con Mike Bongiorno, le lezioni di canto e un tour nelle balere romagnole, esordisce nel 1960 con la partecipazione a I due campanili di Silvio Gigli, un festival itinerante.

Nel 1961 partecipa al concorso Voci Nuove Disco d'Oro a Reggio Emilia, qualificandosi per la finale che si tiene il 15 aprile al Tarantola Club: arriva seconda dietro Paola Neri, e tra gli altri cantanti in gara vi sono Orietta Berti (sesta) e Gianni Morandi (nono)[4].

Nel 1962, su incoraggiamento di Gianni Ravera, si iscrive al Festival Nazionale per voci nuove di Castrocaro. In vista del concorso si trasferisce a Reggio Emilia per prendere lezioni di canto dal maestro Bertani[5] e farsi un repertorio.

Si apre così la strada per Castrocaro. Data per favorita, arriva alla serata finale, ma non vince. La sua voce nera colpisce tuttavia i discografici della nuova etichetta Ri-Fi, che le fanno sottoscrivere un contratto. Nel maggio 1963 viene pubblicato il suo primo 45 giri contenente le canzoni Zero in amore/Come un tramonto, scritte per lei e arrangiate dal maestro Gorni Kramer. Nel giugno dello stesso anno viene pubblicato un altro 45 giri, composto dai brani Tu dirai e Sei ore.

Presto arrivano i primi riconoscimenti: nello stesso anno partecipa con successo al Festival della canzone italiana in Svizzera con il brano Quando verrai e ottiene il massimo dei voti al concorso Ribalta per Sanremo, antesignano di Sanremo Giovani. Un impresario italoamericano che l'ha sentita a Castrocaro le propone di cantare alla Carnegie Hall di New York[6]: accetta, viene molto apprezzata dai connazionali d'oltreoceano e torna in Italia innamorata del jazz, del blues e del soul. Ecco che allora, nel 1964, incide la sua prima canzone di successo: Come ti vorrei, versione italiana di Cry to Me di Solomon Burke; il brano, presentato inizialmente al Burlamacco d'oro di Viareggio e per la prima volta in TV nel programma musicale di Giorgio Gaber Questo e quello, vende 400 000 copie e balza subito ai primi posti delle classifiche dei dischi più venduti.

Con Mina alla Ri-Fi

Da sinistra, Petula Clark, Timi Yuro, Iva Zanicchi, Dusty Springfield e Audrey Arno nei camerini di Sanremo 1965.

Nel 1965, dopo il grande apprezzamento ricevuto l'anno prima, presenta al Festival di Sanremo il brano I tuoi anni più belli composta da Mogol e Enrico Polito. Il brano, dal punto di vista musicale è costruito sulle escursioni tra alti e bassi e strizza l'occhio al genere rock in alcuni arrangiamenti. Non accede alla finale, ma Iva si crea un suo mercato, soprattutto tra i giovani.

Sempre nel 1965 partecipa a Un disco per l'estate, ma non arriva in finale, con il brano Accarezzami amore. Il pezzo ha un andamento trascinante, a metà tra blues e melodia, e si presta alla sua maniera d'interpretazione. Il risultato di mercato rivela come il pubblico adesso abbini la faccia alla sua particolare e inconfondibile voce[7]. La sua casa discografica immette allora sul mercato il suo primo album Iva Zanicchi, contenente i brani già editi su 45 giri, più la rivisitazione in chiave moderna del brano storico Ma l'amore no, arrangiato da Augusto Martelli, che la cantante propone al programma La prova del nove presentato da Corrado. L'album ottiene il Premio della critica discografica[8].

A ogni modo, i primi anni alla Ri-Fi non sono facili per la Zanicchi. Si trova nella stessa casa discografica di Mina, all'epoca già molto famosa e amata grazie a canzoni come Tintarella di luna e Il cielo in una stanza o a programmi televisivi come Studio Uno. I discografici la tengono un po' in disparte, inoltre le canzoni più prestigiose vengono sempre offerte prima a Mina, e solo dopo i suoi eventuali rifiuti, vengono successivamente affidate a Iva.[7] È a partire da questo periodo che si comincia quindi a vociferare di una rivalità tra le due cantanti, una rivalità vera o presunta, ma di certo alimentata dai giornali e da episodi come quello avvenuto nel 1966, quando, al tempo dell'uscita di Fra noi, il disco viene meno pubblicizzato rispetto a Breve amore e Se telefonando di Mina. E questo succede nelle trasmissioni radiofoniche curate appositamente dalla Ri-Fi[7]. Sarà solo a partire dal 1967, a seguito del passaggio di Mina a un'altra casa discografica, la PDU, che la Ri-Fi incomincerà a concentrarsi seriamente su Iva Zanicchi e a darle la giusta considerazione.

Da La notte dell'addio a Zingara

Iva Zanicchi e Claudio Villa vincitori a Sanremo 1967

Da un referendum della rivista Ciao amici del gennaio 1966 risulta comunque già la terza cantante italiana più popolare del periodo[9], alle spalle di Rita Pavone e Mina. Partecipa, dunque, per la seconda volta al Festival di Sanremo con La notte dell'addio, composta da Alberto Testa e Memo Remigi. Il brano arriva in finale ma non vince. Tuttavia rimane una delle canzoni più importanti di tutta la sua carriera, dimostrandole che può affrontare anche generi diversi da quelli proposti fino ad allora.

Incoraggiata da questo risultato, torna in gara a Un disco per l'estate con Fra noi, scritta da Amadesi-Albula.[10]. Entra in finale e diventa uno dei maggiori successi dell'estate. Il successo di La notte dell'addio e di Fra noi la impone quale "voce dell'abbandono", distinguendosi per il suo temperamento sanguigno e genuino. Questo spinge i suoi discografici a proporla anche come nuova interprete della melodia più passionale, la canzone napoletana. Partecipa infatti al Festival di Napoli, dove esegue i due brani Ma pecché e Tu saje 'a verità, eseguiti in abbinamento con Luciano Tomei e Michele Iuliano; il primo brano entrerà nella colonna sonora del film Operazione San Gennaro di Dino Risi.

A Scala reale, trasmissione abbinata alla Lotteria Italia, nella squadra di Claudio Villa, presenta alla prima fase della gara la già citata Fra noi e riesce a raggiungere la finalissima, dove propone il suo nuovo singolo Monete d'oro, che, però, non riscuote successo.

Il 1967 si apre con la sua prima vittoria al Festival di Sanremo con la canzone Non pensare a me, presentata in coppia con Claudio Villa. Ma la scelta di quest'ultimo non è il linea con il suo precedente percorso artistico. Le case discografiche interessate al pezzo sono tre: la Ri-Fi per Iva Zanicchi, la CGD per Dionne Warwick e la FONIT-CETRA per Claudio Villa. Ravera sceglie l'accoppiata Villa-Zanicchi[11].

Il brano riesce a vincere, tuttavia, sia Iva che Claudio Villa vengono travolti da un mare di polemiche. Una giuria composta per tre quarti di giovani, l'anno successivo all'esplosione del "beat", finisce col premiare un brano di impianto più tradizionale, in un Festival segnato anche dal suicidio di Luigi Tenco, la cui canzone viene esclusa dalla finale. Anni dopo Iva dichiarerà in una intervista che Lucio Dalla le rivelò la sua delusione per quella svolta melodica dopo gli inizi blues. Decisa a rilanciare la sua "immagine giovane" e a rassicurare i suoi fan con incisioni più in linea con il genere iniziale, a Un disco per l'estate presenta la canzone Quel momento. Inoltre, pubblica il suo secondo album dal titolo Fra noi contenente tra l'altro il brano Le montagne (Ci amiamo troppo), cover di River Deep - Mountain High di Ike & Tina Turner, che presenta tra l'altro durante il programma televisivo Il tappabuchi condotto da Corrado. Tuttavia, il successo del brano è inferiore alle aspettative.

Iva Zanicchi e Bobby Solo vincitori a Sanremo 1969

Intanto accetta di girare un musicarello. Così vengono chiamati all'epoca film musicali con trame banali per dare al cantante-protagonista i pretesti narrativi per riproporre i suoi brani più famosi. La pellicola s'intitola Una ragazza tutta d'oro e racconta di un famoso pianista che, in rotta con la moglie, incontra per caso la cantante dei suoi sogni, la giovane Iva Zanelli (alias Zanicchi): se ne innamora e decide di lanciarla nel suo programma televisivo. E proprio durante le riprese, si accorge di aspettare un bambino da Antonio Ansoldi, direttore artistico della Ri-Fi e suo nuovo compagno[12].

La scoperta della gravidanza spinge Iva a dare la precedenza alla vita privata. Annulla la sua partecipazione al Cantagiro e il 19 luglio si sposa a Bologna. Il 19 dicembre 1967 nasce Michela. La figlia assorbe tutte le sue attenzioni, finché si ritrova nuovamente iscritta dalla sua casa discografica al Sanremo con la canzone Per vivere, scritta da Umberto Bindi,[13]. La canzone però non arriva alla serata finale[14] e anche commercialmente passa quasi inosservata, complice la scarsa attenzione che Iva può dedicarle in quel periodo.

Torna a Un disco per l'estate, dove presenta Amore amor e, in autunno, a Canzonissima canta Come ti vorrei (scelta dalla commissione di Canzonissima), e incide Senza Catene, cover di Unchained Melody dei Righteous Brothers. Unchained Melody è anche il titolo del suo terzo album, ricco di brani stranieri, che esce in quei giorni. Altro brano di successo inciso nell'anno è La felicità. Il 1969 si apre con una nuova partecipazione al Sanremo. Iva propone, in coppia con Bobby Solo, Zingara.

Il brano si aggiudica la diciannovesima edizione del festival e conquista il pubblico, riscuotendo un grande successo di vendite. Diventa un evergreen[15] e si lega indissolubilmente alla virtuosa interpretazione di Iva. Questa vittoria le permette di rappresentare l'Italia al quattordicesimo Eurofestival (l'attuale Eurovision Song Contest) a Madrid, con il brano Due grosse lacrime bianche con cui si piazzerà tredicesima.

Contemporaneamente decide di partecipare al Cantagiro, ma si trova coinvolta in un mare di polemiche, poiché la sua casa discografica è accusata di aver comprato una giuria[16]. Quindi è costretta ad abbandonare la competizione. Decide dunque di prendere parte al Canta Celentanotto, una sorta di contro-Cantagiro organizzato da Adriano Celentano e la sua etichetta. In autunno torna a Canzonissima per presentare il brano Vivrò, cover di My Prayer dei Platters, che riscuote un ottimo successo di vendite.

Gli anni settanta

Il grande successo: Endrigo, Theodorakis, Aznavour, Vecchioni

Iva Zanicchi con il poeta Giuseppe Ungaretti nel 1970.

Nel 1970 torna per la sesta volta al Festival di Sanremo dove presenta, insieme all'autore Sergio Endrigo, L'arca di Noè, uno dei primi brani "ermetici" della storia musicale italiana. Insieme conquistano il terzo posto e il Premio della Critica come miglior testo[17]. La canzone affronta il tema delle sorti dell'uomo, dandone una visione estremamente cupa e oscura ma comunque riscuote molto successo. Grazie alla sua interpretazione al Festival, viene annoverata tra le 5 big della canzone italiana di quel periodo (insieme a lei, Mina, Ornella Vanoni, Patty Pravo e Milva), come le ricorda Alighiero Noschese durante la sua ospitata nel programma Doppia coppia[18].

Poche settimane dopo, in occasione del Premio per la Regia Televisiva di Salsomaggiore Terme, gira in aprile un video del brano Un uomo senza tempo, con la partecipazione del poeta Giuseppe Ungaretti, che scomparirà dopo pochi mesi[19]. Un uomo senza tempo, brano trainante dell'album Iva senza tempo, è l'adattamento italiano di Mi viejo, un brano argentino che Iva dedica appunto all'illustre poeta. È un altro grande successo. In autunno Iva ripropone il brano a Canzonissima riuscendo a superare la prima fase della gara canora.

Alla fase successiva si presenta con Un fiume amaro, brano scritto dal compositore greco Mikīs Theodōrakīs, che Iva incide insieme ad altri otto brani dell'autore greco raccogliendoli nell'album Caro Theodorakis... Iva. È la consacrazione: l'album porta Iva Zanicchi nella classifica dei 33 giri (nove mesi di permanenza), mentre il 45 giri arriva alla numero 2 dell'hit-parade, vendendo oltre un milione di copie[20]. Mikis Theodorakis la ringrazia pubblicamente con una dedica impressa sulla confezione del disco accanto ad alcune loro fotografie in sala di registrazione: "Cara Iva, la tua voce è piena di luce, piena di gioia. Ti ringrazio perché canti. Ti ringrazio perché la tua voce ha incontrato la mia musica".

Alla finalissima si presenta con il nuovo brano Una storia di mezzanotte scritta da Nicola Di Bari classificandosi alla sesta posizione. Il retro di questa incisione è occupato da Il bimbo e la gazzella versione italiana di L'enfant e la gazelle di Nana Mouskouri, che divenne sigla del programma radiofonico Gran varietà. Nel novembre dello stesso anno debutta come conduttrice radiofonica nel programma Il gioco dei tre, dove, oltre a cantare, recita brevi scenette con Antonio Guidi. In questo periodo inizia anche una collaborazione con Roberto Vecchioni, che scriverà per lei tre canzoni: Un attimo, Sarà domani e la scanzonata Amore matto.

Il 1971 si apre con Iva alle prese con il ruolo di attrice per la trasmissione Gli amici del bar, per la regia di Maurizio Corgnati, ex-marito di Milva. All'inizio di aprile dello stesso anno pubblica con rinnovato successo un secondo album monografico, dedicato cioè ad un solo autore: Caro Aznavour, in cui Iva Zanicchi reinterpreta dieci brani tratti dal repertorio dello chansonnier francese Charles Aznavour, tra i quali spiccano le sue versioni di Ieri sì..., Com'è triste Venezia, Morir d'amore e Il sole verde. L'album arriva alla numero 7 dell'hit-parade[21]. Lo stesso Aznavour viene in Italia a presentare l'album in televisione insieme ad Iva. In una puntata di Senza rete, infatti, i due ne ricreano l'atmosfera, dando vita ad un duetto sulle note di Ti lasci andare.

Si classifica terza ad Un disco per l'estate e seconda al Festivalbar con La riva bianca, la riva nera, un inno pacifista che diventa una delle sue più grandi hit, nonché uno dei più importanti exploit commerciali anche all'estero: il 45 giri arriva al primo posto in hit-parade[22] , vendendo circa tre milioni di copie in tutto il mondo. La canzone è un dialogo tra un giovane soldato e un vecchio capitano, rimasto cieco, che si incontrano sul finire delle ostilità. Iva dà voce ai due personaggi, creando un grande impatto emotivo, accentuato dal coro che apre e chiude la canzone.

Interprete impegnata: da

Iva Zanicchi (la prima da destra) con Sandra Mondaini e Minnie Minoprio nel 1972 dietro le quinte del varietà Sai che ti dico?

A fine anno Iva Zanicchi pubblica l'LP Shalom, nel quale propone alcuni canti appartenenti alla tradizione del popolo ebraico. E insieme a Caro Theodorakis... Iva e a Caro Aznavour va a completare un trittico, che rappresenta, forse, l'apice di tutta la sua carriera musicale, un viaggio attraverso immagini e suoni della musica mediterranea d'autore e d'ispirazione popolare.

Alla finale di Canzonissima presenta un altro grande successo, Coraggio e paura, classificandosi terza, prima fra le donne. Il brano è il racconto in prima persona dell'incontro con tre uomini giunti al momento dei bilanci nella vita. Il filo conduttore che unisce le loro vicende è la domanda che ritorna nel ritornello: Fu forse coraggio/o forse fu paura?. Il brano vende oltre 600.000 copie[23].

Nel gennaio 1972 partecipa alla trasmissione televisiva Sai che ti dico?, presentata da Sandra Mondaini e Raimondo Vianello: le fantasie musicali più riuscite che in ogni puntata Iva dedica a un autore o a un interprete vengono raccolte nell'album Fantasia. In quello stesso periodo viene anche contattata da Lucio Battisti, che le manifesta il desiderio di scrivere una canzone per lei. Tuttavia, il brano non la convince, così come non convince la Ri-Fi, che decide di utilizzarlo come retro di Ma che amore, sigla di Sai che ti dico?. La canzone, dal titolo Il mio bambino, si rivela un mezzo flop.

Non si scoraggia e torna a Un disco per l'estate, arrivando in finale con Nonostante lei di Mogol-Testa-Renis. La canzone, dai toni cupi, parla di una donna che riflette sulla possibilità di condividere il suo ex con l'amante che glielo ha portato via. Iva si lancia in virtuosismi canori che la portano a sconfinare verso campi musicali ancora quasi inesplorati, come il fado portoghese[24].

Dopo l'estate e un nuovo singolo dalle atmosfere country, Alla mia gente, si prepara a partecipare nuovamente a Canzonissima. Arrivata in finale, esegue dal vivo Mi ha stregato il viso tuo scritta da Albertelli e Soffici, classificandosi terza per il secondo anno consecutivo. La canzone è tratta dal suo nuovo LP, Dall'amore in poi, che contiene, oltre alla canzone omonima, anche una rilettura del brano Amazing Grace, che tradotto da Paolo Limiti diviene La mia sera. Mi ha stregato il viso tuo raggiunge la quinta posizione in hit parade[25], diventando il 31º singolo più venduto del 1973[26]

Il Madison Square Garden di New York e il teatro

Iva Zanicchi (la terza da sinistra) con Milva, Mia Martini, Marcella Bella, Ornella Vanoni e Gigliola Cinquetti nel 1973

Nel 1973 si susseguono le tournée all'estero: Francia, Giappone, Spagna e Cile, a cui si aggiunge il primo tour negli Stati Uniti e in Canada. L'apice è il suo concerto a Toronto, a cui assistono ventimila persone e la sua esibizione al Madison Square Garden di New York, un tempio della musica internazionale[3]. Nel frattempo riceve un'importante proposta dal sovrintendente del Teatro Regio di Parma: vorrebbe che Iva si esibisse sul palco da sempre adibito esclusivamente alla musica lirica. Accetta ed è un grande successo. Iva dirà:

"Un'esperienza che avrebbe messo i brividi a chiunque: un pubblico così elegante, la grande orchestra di musica sinfonica e il coro, e io lì sola sul palcoscenico, prima cantante di musica leggera a mettere piede in una tana della musica 'vera'"[27] Dopo il Regio (che le propone altri recital del genere), si fanno vivi altri teatri, tra cui la Scala di Milano. Per questo, comincia a prendere lezioni di ballo e a studiare alcuni spettacoli di successo messi in scena a Broadway.

Dopo i successi degli ultimi anni, ammette che i tre minuti di una canzone non le bastano più, dunque, va alla ricerca di soddisfazioni diverse. Sarà per questa ragione che partecipa senza convinzione a Un disco per l'estate con la canzone I mulini della mente. Il brano si ferma al venticinquesimo posto alle semifinali e ciò non fa che accrescere il suo malumore. Per problemi tecnici, non riesce a provare il pezzo durante la vigilia della finale, quindi lascia la manifestazione prima della serata conclusiva.

In un primo momento sembra che la disavventura mini i rapporti con la sua storica casa discografica, ma a fine estate, pur non smentendo il suo passaggio ad altre case discografiche, dichiara in un'intervista che il rinnovo del contratto con la sua etichetta è ormai cosa fatta. La Ri-Fi si appresta, quindi, a pubblicare ben tre album: Le giornate dell'amore, nuovo Lp di inediti, contenente il brano I colori di dicembre (tratto dalla colonna sonora del film A Venezia... un dicembre rosso shocking[28]), scritta da Pino Donaggio; Eccezionale Iva, raccolta di canzoni già edite, ed alla fine dell'anno Amare, non amare, un'altra raccolta che contiene alcuni brani, tra quelli poco noti, tratti dagli ultimi tre album.

Alla fine del 1973, incide insieme a Franco Simone, Fred Bongusto e Corrado Castellari un album natalizio dal titolo Dolce notte santa notte. Accetta la proposta dell'amico Walter Chiari, che la sceglie come partner per lo spettacolo Tra noi, in cui recita anche Tony Renis. Lo spettacolo la porta lontano da casa per tre mesi.

Testarda io

All'inizio del 1974 accetta di tornare al Festival di Sanremo, sebbene sia ancora impegnata in teatro: una decisione dettata forse dal timore di allontanarsi troppo dall'ambiente musicale. Presenta un brano dal titolo Ciao cara come stai?, scritta da Italo Ianne e da un emergente Cristiano Malgioglio e, a sorpresa, in occasione dei dieci anni di carriera, si aggiudica il suo terzo Festival, primato ancora oggi ineguagliato tra le cantanti donne. La canzone, malgrado non venga spesso annoverata tra i suoi cavalli di battaglia, riscuote un buon successo di vendite, arrivando alla numero 7 dell'hit-parade[29]. Ma anche all'estero il successo è immediato: il brano, di cui Iva incide la versione spagnola, scala le classifiche in America Latina.

Ma è a settembre che si prepara a pubblicare un altro dei suoi classici di sempre, Testarda io (noto anche come La mia solitudine), adattato, sempre da Malgioglio, da un pezzo del noto cantautore brasiliano Roberto Carlos Braga. Luchino Visconti, rimasto colpito dalla voce e dall'interpretazione della cantante, la inserisce come colonna sonora del suo celebre film Gruppo di famiglia in un interno, che ne amplifica il successo. La canzone riporta la cantante ai vertici dell'hit-parade. La canzone è inserita all'interno dell'album Io ti propongo. Esce anche il suo primo Lp per il mercato latino dal titolo ¿Chao Iva còmo estas?.

Nello stesso periodo Federico Fellini propone alla cantante di interpretare il personaggio di Gradisca nel suo film Amarcord; ma in seguito fu lo stesso Fellini a ritirare la proposta in quanto il personaggio non si addiceva, a detta del regista riminese, alla raffinatezza ed all'eleganza della Zanicchi (il ruolo venne poi affidato all'attrice francese Magali Noël).

Iva Zanicchi a Totanbot (1975)

La regina di

È ancora impegnata nella promozione del nuovo album quando, nel gennaio 1975, Romolo Siena riesce a riportarla in TV nel ruolo di primadonna dello spettacolo del sabato sera Totanbot (parola che in lingua emiliana significa "improvvisamente"). Nel corso delle puntate, infatti, la cantante viene affiancata da quattro famosi attori, Walter Chiari, Alighiero Noschese, Alberto Lupo e Johnny Dorelli, inoltre, può cantare, improvvisare con l'orchestra di Pino Calvi e recitare divertenti sketch. La sigla finale dello spettacolo è la canzone E la notte è qui, inclusa (insieme alle altre nuove canzoni presentate nel varietà) all'interno dell'album Io ti propongo, il quale, anche grazie alla promozione avuta nel corso delle puntate, entra nella classifica degli album più venduti[30].

Terminato l'impegno televisivo, decide di riprendere il viaggio nella musica d'autore di gusto mediterraneo, pubblicando uno degli album più importanti di tutta la sua carriera, Io sarò la tua idea, interamente ispirato a componimenti del poeta spagnolo Federico García Lorca[31]. Gli ideatori dell'intero progetto sono Camillo e Corrado Castellari. Il brano di punta è Io sarò la tua idea, un intenso dialogo tra una donna e un uomo (voce in controcanto di Corrado Castellari) sull'amore come completamento assoluto tra due persone. Ad ogni modo, l'album non riscuote il successo sperato.

Rinnovamento del repertorio: da

Nel gennaio 1976 torna nuovamente in teatro. Nell'ambito del Maggio Musicale Fiorentino, infatti, è tra gli interpreti principali de I sette peccati capitali di K. Weill, balletto cantato su testo di Bertolt Brecht. Contemporaneamente decide di rinnovare il suo genere musicale, modificando gli arrangiamenti e chiamando autori come Umberto Balsamo e Cristiano Malgioglio a scrivere per lei i brani del suo nuovo album, Confessioni[32], dove spiccano Libera e inutile (Memo Remigi), Se e l'omonima Confessioni. Il titolo fa riferimento al tema centrale del disco, ossia l'intimità di donne che, in crisi nei loro rapporti di coppia, svelano i loro stati d'animo. Si esibisce alla TV tedesca nella trasmissione Liedercircus presentando Nonostante lei e Solo la musica. Da uno dei concerti tenuti in Bulgaria viene tratto l'album live The Golden Orpheus '76.

Iva Zanicchi nel 1978

Intanto la Rete 1 (l'odierna Rai 1) le dedica uno special dal titolo Fra noi, che alterna canzoni e "dietro le quinte": Iva si lascia seguire dalle telecamere della Rai che la riprendono nella vita di tutti i giorni, in teatro o in sala di registrazione. In maggio si esibisce dal vivo al Musical Mallorca con Ciao, cara come stai? e Io sarò la tua idea. In estate tiene molti spettacoli (di fronte alla fine di storiche manifestazioni quali Canzonissima e Un disco per l'estate o al declino del Festival di Sanremo), inoltre partecipa come ospite allo Zecchino d'Oro. Per l'occasione, propone insieme al Piccolo Coro dell'Antoniano Mamma tutto, versione italiana di una canzone francese in gara, Maman Bonheur.

Poco tempo dopo, Giovan Battista Ansoldi, il patron della Ri-Fi, che distribuisce i dischi dell'Antoniano, decide di far incidere la canzone ad Iva in un 45, che, inaspettatamente balza ai vertici delle classifiche[33]. Alla fine dell'anno propone un'ulteriore tappa del viaggio attraverso i suoni e i temi della musica mediterranea: un album dedicato ai classici della canzone partenopea, Cara Napoli, in cui la cantante si avvale della collaborazione di Tullio De Piscopo.

Il 1977 si apre con la partecipazione al programma televisivo spagnolo Esta noche fiesta in cui si esibisce con La riva bianca, la riva nera, Confessioni e la versione spagnola di Mamma tutto. Decide quindi di partecipare per la prima volta come ospite illustre al Festival di Sanremo, dove presenta il suo nuovo singolo Arrivederci, padre, che racconta di una donna sposata che confessa al sacerdote di avere una relazione extraconiugale con un altro uomo. Il brano si ricollega dunque alla sua svolta verso un'identità più moderna e disinibita. In ottobre si esibisce di nuovo in concerto nello spettacolo televisivo spagnolo Esta noche fiesta presentando L'arca di Noè, La riva bianca, la riva nera, Anema e core, Un fiume amaro, Confessioni e Vaya con Dios (versione spagnola di Arrivederci, padre).

Iva nel 1978 in una sessione fotografica per l'album Con la voglia di te

L'evoluzione artistica in atto si concretizza, nel 1978, con due nuovi album: a marzo esce Con la voglia di te, che staziona per ben cinque mesi nella classifica dei cinquanta album più venduti[34]. Tra gli autori dell'LP: Malgioglio, Shel Shapiro, Giuni Russo e Maria Antonietta Sisini (che scrivono il brano Selvaggio), Daiano, Roberto Soffici ed altri. Nello stesso anno partecipa al Festival di Viña del Mar, celebre kermesse musicale internazionale cilena, con La riva bianca, la riva nera e Zingara e si esibisce alla TV spagnola, nel programma Aplauso, con Confessioni e Vaya con Dios.

L'album successivo è Playboy, che esce in dicembre, accompagnato da un servizio sull'omonimo mensile, che propone un'inedita Zanicchi in versione sexy. A questo proposito, la Zanicchi dichiarerà: "Avevo trentotto anni: quando si arriva intorno ai quaranta si viene presi dalla "stupidera" . Insomma, il fisico teneva, mi sembrava una cosa spiritosa. Poi mi sono pentita: allora Playboy era un giornale vietatissimo. Mia mamma ci rimase male…"[34]. Il disco è invece una sorta di concept-album dai testi più audaci e passionali, la maggior parte dei quali scritti ancora una volta dal fidato Cristiano Malgioglio. Una ancor poco nota Rettore si distingue quale autrice del brano Quanto dura poco l'estate[35]. Il 45 giri estratto comprende le canzoni Per te e Pronto 113: entrambi i brani, scritti da Malgioglio, vengono presentati dalla Zanicchi al Festival di Sanremo 1979, nuovamente in veste di ospite d'onore.

Nell'estate 1979 partecipa inoltre al varietà Una valigia tutta blu condotto da Walter Chiari sulla Rete 1 della Rai, in cui la Zanicchi si esibisce in vari momenti musicali e in cui canta la sigla finale La valigia. Nello stesso anno partecipa anche ad un film argentino, il musical La carpa del amor che però non viene distribuito in Italia dove è a tutt'oggi inedito. In novembre, ospite di una puntata del celebre varietà del sabato sera della Rai Fantastico condotto da Loretta Goggi e Beppe Grillo, interpreta Il ragazzo della via Gluck di Adriano Celentano.

Gli anni ottanta

Star internazionale: da

Ma il mercato discografico italiano sta vivendo una fase di stagnazione, che lo porta in breve tempo nelle mani di alcune grandi multinazionali. Si apre per la cantante un momento di grande incertezza professionale e umana, la stessa Ri-Fi non riesce a sottrarsi a questo processo e, già alla fine del decennio, la sua attività può dirsi conclusa. Comunque poco dopo la fine del suo rapporto con la Ri-Fi, nel 1979 firma già un contratto con una nuova casa discografica, la Traccia (la stessa etichetta di cui all'epoca fa parte l'allora esordiente Vasco Rossi), per la quale pubblica il suo nuovo 45 giri, A parte il fatto/Capirai, scritto da Malgioglio. Il brano, che fa da traino al suo nuovo album, D'Iva, titolo dall'evidente gioco di parole, viene presentato in numerose trasmissioni televisive del periodo, come I sogni nel cassetto, Tilt e Discoring.

È proprio con questo lavoro che decide di concentrarsi sul mercato latino (Spagna e Sudamerica), da anni ormai il suo secondo mercato discografico-musicale. Dopo il successo di Aparte del hecho (versione spagnola di A parte il fatto) in America Latina, infatti, anche l'album esce nella versione spagnola (distribuita dalla multinazionale Epic), ancor prima che in quella in italiano: D'Iva riscuote successo soprattutto in Argentina ed in Cile.

Nel 1981 è pronto un nuovo disco per il mercato italiano intitolato semplicemente Iva Zanicchi, che la cantante presenta oltre confine, al Festival di Cannes. All'album, caratterizzato da sonorità disco music in voga in quegli anni, collaborano Beppe Cantarelli e Zucchero Fornaciari, autori di alcune delle canzoni contenute al suo interno, come E tu mai o Attimi di malinconia. Il singolo di lancio è Ardente, brano scritto da Malgioglio e Corrado Castellari. L'album viene promosso soprattutto nel mercato internazionale, dove riscuote grande successo. La Zanicchi presenta Ardente anche in varie trasmissioni televisive di cui è ospite e durante la manifestazione canora Incontri d’estate condotta da Mike Bongiorno a Boario Terme e trasmessa da Canale 5 nel settembre del 1981.

Sempre nel 1981 incide dunque per un'altra multinazionale, la CBS, Nostalgias (Nostalgie), il suo terzo album in spagnolo, che la consacra nel mercato iberico e sudamericano. L'album vende circa 6 milioni di copie fra Spagna, Sudamerica e Stati Uniti (dove viene pubblicato nel 1983) e, ancor oggi, risulta essere l'unico album di un'italiana ad aver superato il milione di copie vendute in Argentina[36]. In quello stesso anno la Zanicchi è la prima cantante italiana ad attraversare tutta l'Unione Sovietica in tournée, con oltre 40 concerti. Viene definita temperamentnaja per la grinta e la passionalità, inoltre, perfino la Pravda (l'organo di stampa ufficiale del PCUS) parla di lei, sottolineando il fatto che avesse una voce quasi tenorile.

I riconoscimenti internazionali la spingono dunque, nel 1982 a scegliere nuovamente la lingua spagnola, pubblicando il suo nuovo album in castigliano, Yo, por amarte (Io, per amarti), uscito sempre per la CBS. Il disco ripropone la stessa formula di Nostalgias: un'antologia di cover di brani italiani e sudamericani, ma alternati ad alcuni pezzi inediti, come ad esempio Esta noche te quiero (Questa notte ti voglio), che riscuote un grande successo. Nello stesso anno torna al Festival di Viña del Mar, stavolta in veste di giurata.

Il ritorno al Festival di Sanremo

Nel 1983 si esibisce alla televisione tedesca riproponendo Ti lasci andare di Charles Aznavour; forte del successo internazionale ed ansiosa di tornare alla ribalta anche sul mercato italiano, rinnova il suo look e decide di partecipare alla Mostra internazionale di musica leggera di Riva del Garda con la sua nuova canzone, Aria di luna, scritta da Maurizio Piccoli; la canzone parla di una donna decisa che invita il suo uomo ad una notte infuocata. Il brano anticipa l'uscita del suo nuovo album, Quando arriverà (1984), prodotto da Roberto Dané, col quale la cantante decide di collaborare per il suo rilancio in Italia, partecipando come concorrente al seguitissimo show musicale di Canale 5, Premiatissima, condotto da Johnny Dorelli ed Amanda Lear. Tuttavia il loro sodalizio artistico non dà i frutti sperati. Durante la realizzazione dell'album sorgono numerosi contrasti: Danè pretende da Iva una nuova vocalità, per questo, la critica pesantemente, al punto che lei non riesce più a seguirlo[37]. Nonostante queste difficoltà nel 1984, dieci anni dopo la sua ultima partecipazione, torna in gara al Festival di Sanremo presentando il secondo singolo estratto dall'album, Chi (Mi darà), scritto ancora una volta da Malgioglio ed Umberto Balsamo.

Il brano raggiunge il nono posto, precedendo alcune canzoni che, tuttavia, resteranno più impresse nella memoria collettiva, da Non voglio mica la luna a Come si cambia rispettivamente delle emergenti Fiordaliso e Fiorella Mannoia. Chi (Mi darà) si affaccia timidamente in hit-parade, ma non riesce a trascinare adeguatamente l'album, inciso per l'etichetta discografica S.G.M., Iva Zanicchi dichiarerà: "Ho avvicinato gente nuova, autori nuovi, ragazzi giovani. Mi è servito per intravedere cose nuove. Ed ho deciso di attualizzare la mia voce, rendendola più moderna"[38].

Nello stesso periodo si esibisce alla TV spagnola durante la trasmissione Buenas Noches proponendo Aria di luna, Chi (mi darà) e Zingara.

La seconda partecipazione a

Iva Zanicchi con la figlia Michela nel 1987

Nell'autunno 1984 partecipa nuovamente allo show di Canale 5 Premiatissima, dove gareggia con altre sette colleghe, interpretando delle cover di celebri brani del passato, tra i quali una controversa versione di Va, pensiero, la celebre aria del Nabucco di Giuseppe Verdi, in cui mescola versi originali e immagini personali. Questa e gli altri brani vengono inclusi nell'album Iva 85, registrato in occasione del varietà televisivo, anch'esso distribuito dalla S.G.M. .

Durante la registrazione di una delle puntate, poiché una cantante è assente, Dorelli chiede alle altre concorrenti se hanno qualcosa da raccontare per riempire lo spazio. Iva Zanicchi, credendo che quest'ultimo non andrà in onda, comincia a rievocare simpatici aneddoti della sua infanzia a Ligonchio. Gli autori notano subito in lei delle doti comunicative e decidono di non tagliare il pezzo, che viene, quindi, trasmesso. Poco dopo le viene offerta la conduzione di un programma quotidiano, che le permetta di portare nelle case la sua familiare simpatia. Iva dichiarerà:

"Non avevo mai pensato di poter condurre un programma ma avevo sempre creduto di poter intrattenere il pubblico. Solo me ne era mancata l'occasione. E la timidezza non mi aiutava… Era il momento della disco music, una forma in cui non riuscivo ad esprimermi"[39].

Nel 1985 si esibisce alla televisione spagnola presentando Ti amo di Umberto Tozzi, la sua versione del Va, pensiero e A chi di Fausto Leali, tutte canzoni tratte dall'ultimo album. In autunno, dieci anni dopo Totanbot, debutta come presentatrice: inizia a registrare le prime puntate di Facciamo un affare, gioco a premi di origine statunitense destinato ad andare in onda tutte le mattine dal lunedì al venerdì su Canale 5. Per la sigla del programma incide una canzone, Da domani senza te. Sul versante privato in quello stesso anno la sua relazione con Antonio Ansoldi si conclude: i due infatti si separano dopo diciotto anni di matrimonio.

Iva Zanicchi alla conduzione di Ok, il prezzo è giusto!, da lei presentato dal 1987 al 2000

Nel 1986 registra l'album Care colleghe per la Five Record (l'etichetta musicale del gruppo Fininvest). Durante la lavorazione incontra il produttore Fausto Pinna, che diventa il suo nuovo compagno di vita, ed è anche tra gli autori dell'unico brano inedito del disco, Canterò, un blues in cui rievoca la passione per la musica avuta fin da bambina (brano poi utilizzato come sigla di chiusura dell'edizione 1987 di Ok, il prezzo è giusto!). Eccetto questo brano, infatti, l'album è un'antologia in cui Iva reinterpreta alcuni grandi successi di famose cantanti italiane in chiave moderna. Nello stesso anno si esibisce nella trasmissione di TVE Entre amigos.

Frattanto, sulla scia del buon successo di Facciamo un affare, dal gennaio 1987 (la prima puntata va in onda il 7 alle ore 20:30 su Italia 1) le viene affidata la conduzione di un altro game-show, Ok, il prezzo è giusto!, in sostituzione di Gigi Sabani. Sotto la conduzione di Iva Zanicchi il programma prosegue il suo grande successo di pubblico, tanto che vi rimarrà fino al 30 giugno 2000, in quindici diverse edizioni (una per anno, più un'altra estiva nel 1989 ed una speciale in prima serata nei primi mesi del 1992) per un totale di quasi 3000 puntate, salvo una breve interruzione dal 10 maggio al 25 giugno 1999 in cui viene sostituita da Emanuela Folliero.

Iva Zanicchi con Umberto Bindi e Franco Simone alla fine degli anni ottanta

Non smette comunque di cantare: nel 1987, a dimostrazione del feeling con il suo pubblico spagnolo, si esibisce nel programma televisivo Sabado Noche presentando Nostalgias, La orilla blanca, la orilla negra e Sei bellissima di Loredana Bertè; nello stesso anno esce il singolo Volo, che anticipa l'album Nefertari (1988), prodotto dall'editor Osvaldo Miccichè e pubblicato con la Carosello. Il titolo emblematico allude alle sonorità mediterranee delle canzoni, scritte in gran parte da autori come Franco Bixio, Oscar Avogadro, Elio Aldrighetti, Depsa, Guzzetti, Corrado Castellari e Alberto Radius. Con questo album, Iva Zanicchi entra in classifica, e nel programma Superclassifica Show presenta il video del brano Kajal, canzone scartata alle selezioni per il Festival di Sanremo del 1989 e poi utilizzata come sigla di chiusura dell'edizione 1988-1989 di Ok, il prezzo è giusto!; la canzone racconta di una donna avanti negli anni che, per provare il piacere di un'avventura, decide di concedersi ad un giovane ballerino. Il titolo fa riferimento al trucco che la donna indossa al momento del rapporto, diventando il tratto della sua maschera drammatica.

Nel 1989 compie una nuova tournée in Russia e, per la prima volta, tiene una serie di concerti in Turchia. Tornata in Italia partecipa con successo a due seguitissime gare canore di Canale 5. La prima è Una rotonda sul mare, dove gareggia con il suo primo grande successo, Come ti vorrei. Ripropone il pezzo in una nuova versione jazzata ed arrochita, raggiungendo la finale, vista da oltre otto milioni di telespettatori. La seconda è C'era una volta il festival, una gara tra i più grandi successi dell'epoca d'oro di Sanremo. Gareggia con Zingara e si classifica quarta. Frattanto registra, con numerosi cantanti italiani e stranieri, il disco Per te, Armenia, i cui proventi vanno alle vittime del terribile terremoto che ha da poco colpito la regione asiatica.

Gli anni novanta

Il 1990 si apre con l'edizione di maggior successo di Ok, il prezzo è giusto!. Inoltre partecipa anche alla seconda edizione di Una rotonda sul mare condotta da Mara Venier, in cui ripropone Testarda io e Vivrò, raggiungendo la semifinale. Contemporaneamente partecipa a un disco di Cristiano Malgioglio intitolato Amiche, duettando con lui nel brano La gelosia.

Come mi vorrei

Nel 1991 può realizzare un sogno che insegue da venticinque anni, incidere un album blues. Il titolo dell'album, Come mi vorrei, gioca sul richiamo al primo successo, Come ti vorrei, per sottolineare la voglia di riappropriarsi della propria origine; sotto la direzione di Sante Palumbo e Alberto Radius, interpreta importanti cover di classici internazionali, quali Pugni chiusi di Ricky Gianco, Lei, lei, lei (Chain of Fools) e Più di così ((You Make Me Feel Like) A Natural Woman) di Aretha Franklin, inoltre è presente anche Nella notte, una nuova cover di River Deep - Mountain High di Ike e Tina Turner, già incisa dalla Zanicchi molti anni prima con il titolo Le montagne (Ci amiamo troppo), con un testo completamente diverso. Non mancano, però, anche interessanti inediti, come La voce del blues di Avogadro-Palumbo e Dieta blues, pezzo autobiografico molto autoironico scritto da Bruno Lauzi. Un discorso a parte per il brano di punta, Forte più forte, versione italiana, curata da Franco Migliacci, di Woman in Love di Barbra Streisand. L'album, edito dalla Five Record, e promosso durante le puntate domenicali di Ok, il prezzo è giusto!, entra nelle classifiche settimanali di TV Sorrisi e Canzoni e chiude il cerchio a trent'anni esatti dagli esordi; a questa ricorrenza nel 1992 la Rai dedica un'intera puntata di Serata d'onore, il programma in diretta da Montecatini Terme che celebra le carriere di personaggi famosi.

La carriera televisiva

Tuttavia, per i successivi dieci anni, Iva Zanicchi decide di non incidere altri dischi e di concentrarsi sulla sua nuova carriera di presentatrice televisiva.

Nel 1991 prende parte ad una parodia musicale de I tre moschettieri in onda in prima serata su Canale 5 accanto a Marco Columbro, Gerry Scotti e ad altri famosi volti della rete, seguito poche settimane dopo dall'analogo L'Odissea: entrambi i programmi sono costituiti dalle parodie di canzoni famose adattate alle storie dei romanzi, sul modello dello storico programma Rai Biblioteca di Studio Uno.

Dal 1993 al 1995 inoltre è ospite fissa della trasmissione Buona Domenica di Canale 5, allora condotta da Gabriella Carlucci e Gerry Scotti; vi tornerà, sempre in veste di ospite fissa, dal 1998 al 2000, nelle edizioni condotte da Maurizio Costanzo.

Nel 1995 torna in una gara canora, partecipando alla seconda edizione di Viva Napoli, programma ideato e condotto da Mike Bongiorno, dove famosi cantanti "si scontrano" eseguendo classici della tradizione partenopea, e vince con una rivisitazione di Tu ca' nun chiagne. Al termine della premiazione dedica la vittoria alla memoria di Mia Martini, scomparsa solo pochi giorni prima. Riceve i complimenti di Roberto Murolo e tante proposte di tournée, ma preferisce prendersi una pausa estiva per dedicarsi ai preparativi del matrimonio della figlia Michela. Nell'autunno dello stesso anno, mentre si accinge a ripartire con una nuova edizione di Ok, il prezzo è giusto!, conduce su Rete 4 un nuovo show, in onda ogni mercoledì: si intitola Una sera ci incontrammo, un varietà in cui coppie famose rievocano la storia del loro amore. Nel corso delle puntate duetta con ospiti importanti, da Fausto Leali a Gigliola Cinquetti, da Franco Simone a Marcella Bella.

Le viene dedicata l'ultima puntata dello show Storie di stelle condotto da Gerry Scotti sulla Televisione svizzera di lingua italiana: durante questo spettacolo ripercorre la sua carriera musicale cantando alcuni suoi successi (Come ti vorrei, Accarezzami, Testarda io, The man I love assieme a Linda Wesley, Fra noi, Un uomo senza tempo, La riva bianca la riva nera, Fiume amaro, Non pensare a me e Zingara) accompagnata al pianoforte dal maestro Sante Palumbo. Nello stesso anno, infine, partecipa anche alla trasmissione di Canale 5 La grande avventura condotta da Marco Columbro e Lorella Cuccarini, in cui venivano festeggiati i quindici anni di vita della Fininvest, attraverso i racconti dei volti più noti ed amati del gruppo.

Il 1996 si apre con una nuova gara canora, Ma l'amore sì, dove famosi cantanti interpretano classici d'amore rimettendosi al giudizio del pubblico in sala. Iva Zanicchi interpreta Unchained melody, già incisa in italiano anni prima come Senza catene, conquistando il secondo posto, dietro Irene Fargo.

Nella stagione televisiva 1996-97 conduce il sabato pomeriggio su Rete 4 Iva Show, il suo primo talk-show, dedicato a storie della gente comune e ispirato alla popolare trasmissione televisiva statunitense di Oprah Winfrey. Il programma viene riproposto anche nella stagione successiva. Nel dicembre 1996 presenta su Rete 4 il varietà di prima serata Musica maestro, un programma dove delle orchestre di liscio si sfidano tra loro; il numero zero riscuote successo e nell'estate 1997, il programma viene riproposto con il titolo Ballo, amore e fantasia sempre con Iva Zanicchi alla conduzione affiancata da Gigi Sabani.

Nel 1997 torna a Viva Napoli, diventato nel frattempo una gara a squadre, dove interpreta Canzone appassiunata e Na sera 'e maggio. Nell'autunno dello stesso anno conduce un nuovo programma in prima serata su Rete 4, 100 milioni + IVA, un quiz a tema musicale nel quale ha modo di cantare i suoi successi e alcuni classici come Unchained melody, Munasterio 'e Santa Chiara, Non dimenticar, Hymne à l’amour e The man I love e di duettare con colleghi come Rita Pavone, Loredana Bertè e Riccardo Fogli. Nello stesso anno la Zanicchi partecipa al primo episodio di An embroidered trilogy (Una trilogia del ricamo), un video-progetto commissionato a Francesco Vezzoli dal Centre d’Art contemporain di Ginevra; il video, dal titolo Ok the Praz is right che allude alla famosa trasmissione televisiva, è diretto dal regista John Maybury ed è stato girato al Museo Mario Praz di Roma: qui mentre Francesco Vezzoli, seduto sul divano al centro della stanza ricamato da Mario Praz, ne ricama il volto, Iva Zanicchi interpreta La riva la bianca, la riva nera.

Nel febbraio 1998 è la protagonista del falso televisivo Indagine sulla canzone truccata. Nello stesso anno la Zanicchi torna anche al cinema partecipando al film L'ultimo capodanno per la regia di Marco Risi, in cui interpreta la madre del protagonista interpretato da Claudio Santamaria.

Nell'estate del 1999 prende parte come giurata al programma Momenti di gloria, trasmesso su Canale 5, condotto da Mike Bongiorno ed Ellen Hidding, in cui persone comuni si esibiscono imitando famosi cantanti, venendovi confermata anche per l'anno successivo.

Nell'autunno dello stesso anno riprende per l'ultima volta il timone del suo programma televisivo di maggior successo, Ok, il prezzo è giusto![40].

Anni 2000

Il ritorno alla musica

L'abbandono di Ok, il prezzo è giusto! coincide con la sua partecipazione allo speciale dedicato da Rai 1 al cinquantesimo anniversario del Festival di Sanremo: Sanremo si nasce, condotto da Carlo Conti. Poco tempo dopo, la Rai la chiama per affiancare proprio Carlo Conti nella conduzione della stagione 2000-2001 di Domenica in. Durante il programma presenta, dopo quasi dieci anni, un nuovo singolo, Ho bisogno di te, di cui registra anche la versione spagnola e quella strumentale. Il brano è un'estemporanea incursione nella musica dance e segna anche l'inizio della collaborazione con la Sugar Music, la casa discografica di Caterina Caselli. Nello stesso anno incide Ti dovresti vedere dopo con Franco Simone; la canzone compare in La città del sole - Eliopolis, album di Franco Simone dalle sonorità mediterranee. Sempre nel 2001 torna al Festival di Sanremo, condotto da Raffaella Carrà, come membro della giuria di qualità.

Il passaggio in Rai però non la gratifica e la stagione successiva ritorna a Mediaset, dove è prima protagonista, nel giugno del 2001 di una puntata del reality show di Italia 1 Cari amici miei, in cui assieme a Maria De Filippi, Simona Ventura, Luciana Littizzetto e Manuela Arcuri veniva ripresa dalle telecamere durante una cena.

In seguito, a partire dal mese di settembre, inizia a condurre su Rete 4 Sembra ieri, un talk show in onda dal lunedì al venerdì in orario preserale dove personaggi famosi rievocano la propria carriera, in onda per tutta la stagione 2001-2002; sempre nel 2001 partecipa alla manifestazione musicale Napoli prima e dopo e come ospite allo spettacolo televisivo Una voce nel sole condotto da Al Bano, durante il quale interpreta Il ragazzo che sorride (duettando con Al Bano) e Un fiume amaro. Nella primavera del 2002 conduce in prima serata Testarda io, un one-woman show dove rievoca insieme ad alcune colleghe la propria carriera musicale, riproponendo i suoi brani più famosi. Sulla scia del successo di Testarda io, in autunno bissa con Io tra di voi, che propone, in ogni puntata, uno "scontro" simbolico tra due mostri sacri della musica, i cui successi vengono riproposti da cantanti emergenti e anche questa volta registra buoni ascolti. Conduce l'edizione del Festival di Napoli del 2002 e partecipa come ospite alla nuova edizione di Viva Napoli, duettando con Mario Merola in Tuppe tuppe, Marescià.

Sanremo 2003

Nel 2003 torna in gara al Festival di Sanremo, 19 anni dopo la sua ultima partecipazione. Presenta Fossi un tango, scritta da Loriana Lana e Aldo Donati. La canzone finisce all'ultimo posto in classifica. Subito dopo il festival pubblica il suo nuovo album dal titolo omonimo Fossi un tango che propone alcuni dei più celebri tanghi internazionali, da Caminito a Bésame mucho, arricchendosi anche di tre nuovi componimenti inediti, Musica argentina, Forse era passione e Messaggera d'amore, nell'album è presente anche il brano Kriminal Tango, uno spiritoso duetto eseguito con Teo Teocoli. Tra le firme spiccano gli Avion Travel, accanto alle partecipazioni del premio Oscar per la musica Luis Bacalov e del fisarmonicista francese Richard Galliano.

Nel febbraio del 2004 tiene tre concerti a Montevideo, Buenos Aires e Santiago del Cile nell'ambito del tour En vivo. In primavera è opinionista alla prima edizione del reality show La fattoria in onda su Italia 1 e condotto da Daria Bignardi. Nel 2005 conduce su Canale 5 dall'8 gennaio al 27 febbraio nella fascia del mezzogiorno del sabato e della domenica per 16 puntate Il Piattoforte; il programma, di carattere culinario, è la risposta Mediaset a La prova del cuoco di Rai 1. Successivamente, la Zanicchi è prima opinionista al Festival di Sanremo condotto da Paolo Bonolis ed Antonella Clerici, poi, dall'11 marzo, partecipa come concorrente alla seconda edizione del reality show Music Farm, condotto da Simona Ventura su Rai 2 ed arriva fino alla semifinale. Durante la trasmissione si cimenta in varie interpretazioni; oltre alla sua Zingara, canta Guarda che luna, Buonasera signorina, Se stasera sono qui, ...E dimmi che non vuoi morire, Montagne verdi, Una ragione di più, E penso a te (duettando con Dolcenera), Come ti vorrei. La Zanicchi sarà poi opinionista dell'edizione successiva dello stesso reality, in onda sempre su Rai 2 nella primavera del 2006, sempre con la conduzione di Simona Ventura.

Nel marzo del 2005 viene pubblicato un doppio CD dal titolo 40 anni di successi: il primo contiene una raccolta delle canzoni più famose e più significative della carriera della Zanicchi, il secondo l'intero album Fossi un tango. In estate tiene una serie di spettacoli con il tour Fra noi e un concerto a Nova Gorica; in settembre partecipa alla manifestazione Napoli... prima e dopo con una versione di Munasterio e Santa Chiara. Durante la manifestazione televisiva Una voce per Padre Pio interpreta di nuovo Munasterio 'e santa Chiara stavolta duettando con Cecilia Gasdia. Il 4 dicembre del 2005 va in onda su Canale 5 la prima delle quattro puntate della fiction Caterina e le sue figlie, dove la Zanicchi interpreta il personaggio di Liliana, migliore amica della protagonista Caterina, interpretata da Virna Lisi, a cui seguiranno altre due stagioni nel 2007 e nel 2010. Il 2 luglio 2006 presenta insieme a Paolo Manila la 5ª edizione del Milano Gospel Festival, in onda su Telepace.

Il 29 ottobre 2006 entra nel cast della Buona Domenica condotta da Paola Perego, dove si cimenta in alcuni momenti musicali. Durante uno degli spazi a lei dedicato in ogni puntata, la Zanicchi presenta una nuova versione de Il mio bambino, canzone di Lucio Battisti che aveva già inciso nel 1972. La Zanicchi viene poi riconfermata nel cast di Buona domenica anche nella successiva edizione 2007/2008 (l'ultima del contenitore Mediaset) condotta sempre da Paola Perego. Nel novembre 2007 si esibisce in Slovenia, a Nova Gorica. Nel 2007 vede anche la luce una biografia molto dettagliata della Zanicchi a cura di Andrea Paltrinieri dal titolo Testarda io. Nell'estate del 2008 partecipa alla manifestazione canora Napoli prima e dopo proponendo una interpretazione del classico Dicitencello vuje e alla manifestazione itinerante Festival Show, mentre continua i suoi concerti estivi.

Sanremo 2009

Iva Zanicchi al Festival di Sanremo 2009

Nel 2009 è ancora in gara al Festival di Sanremo, con il brano Ti voglio senza amore, scritto da Franco Fasano e Fabrizio Berlincioni ma, nella prima serata, viene eliminata dalla competizione. Iva Zanicchi disse di essere stata fortemente penalizzata dal precedente intervento di Roberto Benigni[41][42], durante il quale il comico toscano, ospite del Festival, aveva insistentemente bersagliato il testo del brano, mortificandone l'aspetto drammatico[43] e in tale occasione dichiarò: "Ha detto cose infamanti su di me e su Berlusconi. (...) Io sono stata trattata in un modo indecente, indecoroso, dal signor Benigni. Ha detto delle mostruosità"[44]. Ti voglio senza amore è stato inserito nell'album Colori d'amore, certificato poi disco d'oro. Durante la finale nazionale del Festival degli Interpreti 2009 a Loano la Zanicchi riceve il Premio “45 anni di successi – da Come ti vorrei a Ti voglio senza amore 1964-2009”. In questa occasione accompagnata da Franco Fasano interpreta il brano presentato all’ultimo Festival di Sanremo. Tiene infine un concerto a Nova Gorica (Slovenia). Pur non partecipando, è tra le 102 artiste italiane che hanno aderito all'evento Amiche per l'Abruzzo, promosso da Laura Pausini e svoltosi presso lo stadio San Siro di Milano il 21 giugno a favore delle popolazioni terremotate dell'Abruzzo. Nel 2009 la canzone Zingara è parte della colonna sonora del film Il compleanno diretto da Marco Filiberti.

Anni 2010

Nel 2010 interpreta, su musica di Loriana Lana, la lirica di Giuseppe Ungaretti La madre contenuta nella raccolta del poeta Sentimento del tempo. La canzone fa parte dell'album Musica & parole. 10 in poesia destinato a favorire la lettura della poesia italiana nelle scuole. La raccolta, che contiene dieci liriche italiane messe in musica e cantate anche da altri importanti interpreti, è stata pubblicata con il patrocinio del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, del Ministero degli Affari Esteri, di Rai Internazionale, dell'I.P.S.I.A. Umberto Pomilio di Chieti e dell'Università Ca' Foscari di Venezia. In aprile tiene due concerti in Canada con i Pooh e uno a Nova Gorica, in Slovenia. In estate partecipa di nuovo al Festival Show.

Iva Zanicchi durante il recital musicale "Una vita da zingara" del 2018

Nel 2011 partecipa all'album di Paolo di Sabatino Voices con la canzone Milango che ricorda nel testo e nelle sonorità argentine l'album Fossi un tango. Nello stesso anno partecipa, in qualità di parlamentare europea, con una versione live di Come ti vorrei , all'album di artisti vari L'Europa per un sorriso. Artisti italiani per la tutela dei minori, prodotto sotto il patrocinio del Parlamento di Strasburgo e i cui proventi sono destinati a Telefono azzurro.

Nel 2012 incide la canzone Cuore profumato inclusa all'interno dell'album di artisti vari Capo Verde terra d'amore vol.3, antologia dedicata a Cesária Évora, la cantante capoverdiana morta nel 2011.[45] In marzo tiene un concerto benefico al Thèâtre Saint-Michel di Bruxelles.

Nel marzo 2013 la Zanicchi, ospite ad una puntata di Domenica in... Così è la vita condotta da Lorella Cuccarini, presenta in anteprima insieme alla nipote Virginia ed al rapper Ics una sua versione della canzone Mille lire al mese, inserita nell'album dal titolo In cerca di te uscito il 19 novembre successivo e che entra nella classifica FIMI.[46]

Nel 2015 partecipa alla manifestazione musicale Napoli, prima e dopo interpretando la canzone Munasterio 'e Santa Chiara.[47] La Zanicchi nello stesso anno torna a calcare il palcoscenico teatrale, prendendo parte alla commedia Tre donne in cerca di guai, interpretata accanto a Barbara Bouchet e Corinne Cléry, con la regia di Nicasio Anzelmo. Lo spettacolo viene replicato anche per le due successive stagioni teatrali.[48]

Nel 2016 la Zanicchi incide Padre nostro - Nostro padre, una riscrittura della preghiera cristiana; il brano inedito (musica Tony Labriola – testo Stefano Govoni/Tony Labriola/Iva Zanicchi) è contenuto nell’album Padre Nostro, uscito il 1º aprile 2016, che raccoglie canti spirituali interpretati da vari cantanti.[49] Sempre in aprile è protagonista di una serata a lei dedicata alla Versiliana nell'ambito della kermesse Due voci e una chitarra condotta da Marino Bartoletti, durante la quale si racconta e si esibisce con l'accompagnamento al pianoforte del maestro Sante Palumbo.[50]

Iva Zanicchi in occasione del lancio del Musical "Men in Italy" del 2019

Nel giugno del 2017 tiene un recital a Buenos Aires e in autunno, archiviata la tournée teatrale con Corinne Cléry e Barbara Bouchet, porta in scena una nuova commedia a fianco di Marisa Laurito intitolata Due donne in fuga sempre per la regia di Nicasio Anzelmo.[51] Alla fine dello stesso anno prende parte come giurata a 60 Zecchini, trasmissione televisiva di Rai 1 condotta da Carlo Conti che celebra i sessant'anni dello Zecchino d'Oro.[52]

Nei primi mesi del 2018 è giurata nel talent di Rai 1 Sanremo Young condotto da Antonella Clerici;[53] dal 29 settembre diventa la nuova giurata del talent show di Canale 5 Tú sí que vales, in sostituzione di Mara Venier ritornata a lavorare in Rai.[54] A fine ottobre è nel cast della trasmissione di Rete 4, #CR4: La repubblica delle donne, condotta da Piero Chiambretti.[55] Dal 1º novembre porta in giro nei teatri italiani lo spettacolo Una vita da zingara che ripercorre la sua vita e la sua carriera con la formula del teatro canzone, con premierè a Città di Castello. Contemporaneamente compare su Rai 2 nel terzo episodio della serie TV L'ispettore Coliandro 7 nel ruolo di una crudele boss della malavita.[56] In dicembre tiene un concerto al Roof Garden del Casinò di Sanremo e aderisce al progetto benefico Heartista ideato da Marco Milano comparendo, con altri colleghi, nel video della canzone Verrò da te.[57] Dal 31 dicembre al 20 gennaio 2019 è infine impegnata nello spettacolo “MEN IN ITALY” The Musical Fashion Show, un musical per la regia di Alfonso Lambo, durante il quale interpreta, tra le altre canzoni, Come ti vorrei e La vie en rose.[58]

Il 4 febbraio 2019 nell'ambito del Gran Gala del Festival e della Stampa a Sanremo, riceve il premio Dietro le quinte - 2019. Il 7 febbraio compare impersonando sé stessa nel video promozionale della seconda stagione della serie Suburra, trasmessa da Netflix.[59] Il 4 marzo si esibisce al gala del Keren Hayesod presentando, oltre a successi come Zingara, anche canzoni ebraiche,da Hava Nagila a Evenu Shalom Aleichem, tratte dall'album Shalom. In aprile inaugura presso lo Spazio Gerra a Reggio Emilia la mostra ... Confessioni. Canzoni vissute dedicata alle cantanti italiane degli anni settanta. In primavera prende parte come opinionista, assieme a Cristiano Malgioglio, alla sedicesima edizione del reality show Grande Fratello, condotto da Barbara D'Urso su Canale 5, e nello stesso periodo riveste il ruolo di giurata in due puntate (la prima e la penultima) del nuovo talent show musicale All Together Now, condotto da Michelle Hunziker ed il rapper J-Ax sulla stessa rete.[60] Dopo una serie di concerti estivi, in ottobre ritorna nei teatri con uno spettacolo musicale dal titolo Sono nata di luna buona; il 22 ottobre viene pubblicato il suo terzo libro, l'autobiografia Nata di luna buona. In novembre è di nuovo ospite fissa nella seconda edizione del programma di Piero Chiambretti #CR4: La repubblica delle donne in onda su Rete 4.[61] Compare poi con un cameo nel mockumentary Spera Teresa diretto da Damiano Giacomelli, vincitore del primo premio al Torino Film Festival nella sezione Italiani.corto. A dicembre è di nuovo nel cast della seconda edizione di All Together Now, sempre condotto da Michelle Hunziker ed il rapper J-Ax.[62]

Il 20 dicembre 2019 esce il film W gli sposi, in cui è protagonista. Nella pellicola, diretta da Valerio Zanoli, compaiono anche Paolo Villaggio (nel suo ultimo ruolo cinematografico), Carlo Pistarino, Marisa Laurito, Giulio Berruti, Lando Buzzanca, Corinne Cléry e Gianfranco D'Angelo.[63]

Anni 2020

Nel gennaio 2020, in occasione degli ottant'anni dell'artista, viene pubblicato un doppio CD dal titolo Le mie canzoni più belle:[64] il primo ripropone l'album In cerca di te, mentre il secondo contiene i suoi successi storici reincisi. In radio viene presentato poi un nuovo singolo dal titolo Sangue nero, un fado con il testo di Cristiano Malgioglio e arrangiato da Diego Calvetti.[65] Il 1º febbraio canta Zingara a Palazzo Madama nell'ambito del secondo appuntamento di Senato&Cultura 2020 dedicato al settantennale del Festival di Sanremo. L'evento, presentato da Lorella Cuccarini, viene trasmesso in diretta su Rai 2.[66]

Durante il mese di novembre viene ricoverata per 9 giorni presso l'ospedale di Vimercate per una polmonite bilaterale, dopo essere risultata positiva al COVID-19.[67] Proprio per il coronavirus, il 25 novembre 2020 perde il fratello Antonio.[68]

A partire dal marzo del 2021 è opinionista, assieme ad Elettra Lamborghini e Tommaso Zorzi, della quindicesima edizione del reality show L'isola dei famosi, condotto da Ilary Blasi su Canale 5.[69] Il 23 aprile pubblica il nuovo singolo Amore mio malgrado, che anticipa il nuovo album in preparazione.[70] A maggio dello stesso anno è opinionista assieme a Mara Maionchi nel programma Venus Club condotto da Lorella Boccia su Italia 1.[71]

Il 3 novembre viene diffuso un altro singolo, Lacrime e buio, che anticipa l'album di prossima pubblicazione. Il 4 e l'11 novembre conduce su Canale 5 lo spettacolo in due serate D'Iva, un one-woman show, il cui titolo richiama quello dell'omonimo album pubblicato nel 1980, e in cui ripercorre la sua carriera, con molti ospiti che duettano con lei, tra cui Orietta Berti, Rita Pavone, Fausto Leali, Anna Tatangelo, Gigi D'Alessio, Lola Ponce, Rosario Flores, Cristiano Malgioglio, Silvia Toffanin e Gerry Scotti. A proposito dello spettacolo di prima serata in onda su Canale 5 ai microfoni di SuperGuidaTv ha voluto tracciare un bilancio della sua lunghissima carriera:

È un bilancio positivo. Ho avuto davvero tanto. Ho commesso anche degli errori ma errare è umano. Ci ho messo sempre tanto impegno in quello che ho fatto e mi sono anche sforzata considerando che per carattere sono pigra. Siccome ne soffro finisco poi per fare l'opposto trasformandomi in una persona particolarmente attiva. Ho incontrato grandi musicisti e autori. È stata una vita intensa, piena di musica ma anche di altro. Essendo una curiosa amo divagare spesso e volentieri. Per dodici anni mi sono permessa di fare "Ok, il prezzo è giusto". Era talmente forte quel format che forse la gente si era dimenticata che fossi una cantante.

Il 19 novembre partecipa con un cameo alla prima dell'opera di G. Donizetti Le convenienze e inconvenienze teatrali presso il teatro municipale di Piacenza.

Vita privata

La Zanicchi è stata sposata dal 1967 al 1985 con Antonio Ansoldi, da cui ha avuto una figlia, Michela, nata nel 1967, che le ha dato due nipoti. Dal 1986 è legata a Fausto Pinna.

Carriera politica

Iva Zanicchi

Europarlamentare
Durata mandato 16 maggio 2008 –
1º luglio 2014
Legislature VI (dal 16/05/2008), VII
Gruppo
parlamentare
Gruppo del Partito Popolare Europeo
Circoscrizione Italia nord-occidentale
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politico Forza Italia (1999-2009)
PdL (2009-2013)
Forza Italia (2013-2014)
Professione Cantante, conduttrice televisiva, attrice

Eurodeputata di Forza Italia (2008-2009)

Alle elezioni europee del 1999 Iva Zanicchi è candidata con Forza Italia ma non riesce ad ottenere le preferenze necessarie per entrare nell'europarlamento. Alle successive elezioni europee del 2004 si candida di nuovo con Forza Italia e sembra essere eletta ma la sua elezione non viene però confermata dal riconteggio delle schede e si attesta semplicemente come prima dei non eletti[72].

Nel maggio 2008 si insedia al Parlamento europeo subentrando a Mario Mantovani[73], che ha optato per il seggio al Senato conquistato nelle elezioni politiche di aprile[72]. In otto mesi a Strasburgo partecipa a 20 sedute su 43 plenarie (il 47%) e fa un solo intervento in aula; La Zanicchi ha giustificato le assenze in base agli impegni contrattuali presi precedentemente per la registrazione della terza stagione della fiction Caterina e le sue figlie. Conclude la legislatura nel maggio 2009 con circa il 64% delle presenze.

Eurodeputata del Popolo della Libertà (2009-2014)

Alle elezioni europee del 2009 viene rieletta parlamentare al Parlamento europeo per Il Popolo della Libertà, aderendo al Partito Popolare Europeo. Iva Zanicchi è anche stata eletta vicepresidente della Commissione Sviluppo del Parlamento Europeo. In seguito alla sua rielezione al parlamento europeo ha iniziato a tenere (fino al 2011) una breve rubrica settimanale su QN Quotidiano Nazionale intitolata W Iva l'Europa in cui rispondeva a domande di varia natura inerenti al suo ruolo di europarlamentare. La Zanicchi è stata presente a quasi tutte le sedute dell'europarlamento, tanto da arrivare ad essere una degli europarlamentari italiani più presenti in tutta la legislatura (con oltre il 97% di presenze in aula).

Nel novembre 2009 si è opposta alle proposte di nuovi metodi per il pagamento dei diritti d'autore sui contenuti internet, sostenendo che "La maggioranza dei giovani europei non è disposta a pagare per consumare i contenuti in rete, mentre solo il 52% di essi dichiara di fruire di prodotti musicali attraverso l'acquisto di cd originali".[74] Nel settembre 2010 ha votato a favore della revisione della direttiva europea sugli animali usati per la sperimentazione scientifica, voto che è stato contestato da parte dell'opinione pubblica e per motivare il quale la Zanicchi ha affermato "Mi sono fidata dei miei assistenti... Non posso mica seguire i lavori di tutte le commissioni!"[75][76]

Proprio nella veste di europarlamentare del PdL la Zanicchi è stata invitata come ospite alla trasmissione L'infedele di Gad Lerner andata in onda su LA7 con una puntata fortemente critica nei confronti di Silvio Berlusconi il 24 gennaio 2011; Berlusconi, intervenuto telefonicamente in diretta per controbattere, ha invitato la Zanicchi a lasciare lo studio ma l'europarlamentare è rimasta al suo posto fino alla fine del programma.

Elezioni europee del 2014

La Zanicchi ha deciso, contrariamente a quanto dichiarato in precedenza[77], di ricandidarsi con la rinata Forza Italia alle elezioni europee del 2014.

Nonostante le 30.454 preferenze, 10.000 in più di quelle ottenute alle medesime elezioni nel 2009, nella circoscrizione Italia nord-occidentale (che raccoglie i collegi di Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d'Aosta) risulta, come già successo nel 2004, la prima dei non eletti di Forza Italia e così annuncia che lascerà la politica.[78]

In occasione delle primarie del PD del 2017 ha pubblicamente dichiarato il suo appoggio ad Andrea Orlando.[79]

Editoria

Nel 2001 pubblica il libro autobiografico Polenta di castagne, dove racconta in chiave ironica la storia della sua famiglia[80] con cui vince nello stesso anno il Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo per la sezione narrativa.
Il 6 settembre 2005 esce I prati di Sara, il suo secondo libro: un romanzo che narra la storia di due amiche.
Il 22 ottobre 2019 pubblica l’autobiografia Nata di luna buona, il cui titolo ricorda il commento con cui fu accolta dal bisnonno Lorenzo al momento della nascita: «È nata di giovedì e di luna buona!»[81].

Primati

Partecipazioni a manifestazioni canore

Festival di Sanremo

Iva Zanicchi sul palco del Festival di Sanremo nel 1968
  • 1965 - I tuoi anni più belli (Mogol - Gaspari - Polito), in coppia con Gene Pitney (NF)
  • 1966 - La notte dell'addio (Diverio - Testa), in coppia con Vic Dana (13ª classificata)
  • 1967 - Non pensare a me (Testa - Sciorilli), in coppia con Claudio Villa, (1ª classificata)
  • 1968 - Per vivere (Nisa - Bindi), in coppia con Udo Jürgens (NF)
  • 1969 - Zingara (Albertelli - Riccardi), in coppia con Bobby Solo, (1ª classificata)
  • 1970 - L'arca di Noè (S. Endrigo), in coppia con Sergio Endrigo (3ª classificata)
  • 1974 - Ciao cara come stai? (Dinaro - Damiano - Janne - Malgioglio), (1ª classificata)
  • 1984 - Chi (mi darà) (U. Balsamo - C. Malgioglio - U. Balsamo), (9ª classificata)
  • 2003 - Fossi un tango (Testo: Loriana Lana - Musica: Aldo Donati), (20ª classificata)
  • 2009 - Ti voglio senza amore (Gianfranco Fasano - Fabrizio Berlincioni) (eliminata)

Festival di Sanremo, partecipazioni esterne

  • 1977 - Ospite d'onore con Arrivederci, padre (Gino Mescoli - Gianni Belfiore)
  • 1979 - Ospite d'onore con Per te (P. Felisatti - C. Malgioglio) e Pronto 113 (C. Castellari - C. Malgioglio)
  • 2001 - Giuria di qualità
  • 2005 - Opinionista

Un disco per l'estate

  • 1965 - Accarezzami amore (Vito Pallavicini - Bargoni) (eliminata al primo turno)
  • 1966 - Fra noi (è finita così) (Amadesi - Albula) (6ª classificata)
  • 1967 - Quel momento (Mogol - Gene Colonnello) (eliminata al primo turno)
  • 1968 - Amore amor (Paolo Ferrara) (eliminata nelle semifinali)
  • 1971 - La riva bianca, la riva nera (Testa - Sciorilli) (3ª classificata)
  • 1972 - Nonostante lei (Mogol - Alberto Testa - Tony Renis) (9ª classificata)
  • 1973 - I mulini della mente (Daiano - Ronzullo) (si ritira nelle semifinali)
  • 1976 - I discorsi tuoi (T. Negri - Umberto Balsamo)
  • 1978 - Con la voglia di te (R. Orbinson - J. Melson - A. Testa)
  • 1984 - Quando arriverà (C. Zagaglia - T. Monn)

Festival di Napoli

Festivalbar

Mostra internazionale di musica leggera

  • 1966 - Fra noi (è finita così) (Albula - Arrigo Amadesi) / Iva (Giordano Bruno Martelli - Augusto Martelli - Alberto Testa)
  • 1967 - Le montagne (Ci amiamo troppo) (Cassia - Spector - Barry Greenwich) / Quel momento (Mogol - Gene Colonnello)
  • 1968 - La felicità
  • 1969 - Che vuoi che sia (U. Jürgens - F. Migliacci)
  • 1972 - Alla mia gente (Camillo e Corrado Castellari)
  • 1973 - Le giornate dell'amore (Camillo e Corrado Castellari), Chi mi manca è lui (Albertelli - R. Soffici - M. Guantini)
  • 1974 - Testarda io (Cristiano Malgioglio - Roberto Carlos), Io ti propongo (Cristiano Malgioglio - Roberto Carlos)

Canzonissima

  • 1965 - Ma l'amore no (Michele Galdieri - Giovanni D'Anzi)
  • 1966 - Fra noi (è finita così) (Amadesi - Albula), Monete d'oro (Luciano Beretta - Francesio)
  • 1967 - Dolcemente (Love me tender) (Vera Matson, Mario Panzeri, Elvis Preseley) - a causa di un'indisposizione, non prende parte alla trasmissione e sarà sostituita da Johnny Dorelli
  • 1968 - Come ti vorrei - (Specchia - Russel)
  • 1969 - Vivrò (My prayer) (Bertini - Boulanger)
  • 1970 - Un uomo senza tempo (P. Jose - E. Lombardi), Un fiume amaro (C. Dimitri - S. Tumminelli - M. Theodorakis), Una storia di mezzanotte (Di Bari - Mogol)
  • 1971 - E io tra di voi (Sergio Bardotti - Charles Aznavour), Exodus (Mimma Gaspari - Enest Gold), Coraggio e paura (Camillo e Corrado Castellari)
  • 1972 - Un uomo senza tempo (Ettore Lombardi - Piero Jose), La mia sera (Paolo Limiti - Ezio Leoni), Mi ha stregato il viso tuo (Luigi Albertelli - Roberto Soffici)

Eurovision Song Contest

Cantagiro

  • 1969 - Un bacio sulla fronte (Valter Camurri - Claudio Daiano) (si ritira nella tappa di Civitanova Marche)

Contro cantagiro/Celentanotto

  • 1969 - Un bacio sulla fronte (Valter Camurri - Claudio Daiano)

Discografia

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Discografia di Iva Zanicchi.
Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Discografia di Iva Zanicchi fuori dall'Italia.

Canzoni rifiutate

Filmografia

Cinema

Televisione

Programmi televisivi

Teatro

  • 1973 - 1974: Tra noi (spettacolo teatrale con Walter Chiari e Tony Renis)
  • 1976: I sette peccati capitali (balletto cantato su testi di Bertold Brecht)
  • 2015 - 2017: Tre donne in cerca di guai (commedia con Corinne Cléry e Barbara Bouchet per la regia di Nicasio Anzelmo)
  • 2017 - 2018: Due donne in fuga (commedia con Marisa Laurito per la regia di Nicasio Anzelmo)
  • 2018: Una vita da Zingara (tour teatrale per la regia di Giampiero Solari e Paola Galassi)
  • 2018 - 2019: “MEN IN ITALY” The Musical Fashion Show (musical per la regia di Alfonso Lambo)
  • 2019: Sono nata di luna buona (tour teatrale per la regia di Cristina Redini)
  • 2021: Le convenienze e inconvenienze teatrali di G. Donizetti (drammaturgia di Alberto Mattioli), partecipazione straordinaria alla prima del 19 novembre 2021
  • 2022: Follie del varietà (musical per la regia di Federico Bellone, Saverio Marconi)

Radio

  • 1970: Il gioco dei tre
  • 1975: Pomeriggio con...
  • 1997: Mattinando con... Iva Zanicchi

Note

  1. ^ Intervista a Corrado Castellari, su ivazanicchi.it. URL consultato il 25 aprile 2020 (archiviato il 12 agosto 2020).
  2. ^ Le mille vite di Iva Zanicchi, su quotidiano.net. URL consultato il 26 agosto 2016 (archiviato il 29 agosto 2016).
  3. ^ a b Paltrinieri 2007, p. 59.
  4. ^ Il Disco d'Oro 1961, pubblicato su Musica e dischi nº 179 di maggio 1961, pag. 24
  5. ^ Paltrinieri 2007, p. 21.
  6. ^ Paltrinieri 2007, p. 22.
  7. ^ a b c Hitparade Italia: settimana 8 aprile 1967, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 5 dicembre 2010 (archiviato il 18 giugno 2010).
  8. ^ Archivio Rai: biografia Archiviato il 4 maggio 2010 in Internet Archive.
  9. ^ Paltrinieri 2007, p. 29.
  10. ^ Iva Zanicchi Cyber Girl: intervista, su ivazanicchi.it. URL consultato il 18 novembre 2010 (archiviato il 19 novembre 2011).
  11. ^ Alberto Testa e il Festival di San Remo 1967, su cverdier.blogspot.com. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato il 5 luglio 2015).
  12. ^ Paltrinieri 2007, p. 36.
  13. ^ Umberto Bindi, su jadawin.info. URL consultato il 19 novembre 2010 (archiviato il 21 luglio 2011).
  14. ^ Hit parade Italia: 10 febbraio 1968, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 19 novembre 2010 (archiviato il 17 aprile 2011).
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  24. ^ Hitparade Italia: Nonostante lei, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 21 dicembre 2010 (archiviato il 17 aprile 2011).
  25. ^ Hitparade Italia: Top10 del 3 febbraio 1973, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 25 novembre 2010 (archiviato il 13 settembre 2012).
  26. ^ Hitparade Italia: I singoli più venduti del 1973[collegamento interrotto]
  27. ^ Paltrinieri 2007, p. 60.
  28. ^ Le giornate dell'amore, su cverdier.blogspot.com. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato il 5 marzo 2016).
  29. ^ Hitparade Italia: Top10 del 20 aprile 1974, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 25 novembre 2010 (archiviato il 13 settembre 2012).
  30. ^ Hitparade Italia: Totanbot, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 29 novembre 2010 (archiviato l'8 settembre 2010).
  31. ^ Iva Zanicchi: Io sarò la tua idea, su cverdier.blogspot.com. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato il 5 marzo 2016).
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  33. ^ Iva Zanicchi: Mamma tutto, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 1º dicembre 2010 (archiviato il 22 dicembre 2010).
  34. ^ a b Paltrinieri 2007, p. 73.
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  36. ^ Video "Con todo el amor que yo puedo", su youtube.com. URL consultato l'11 maggio 2016 (archiviato il 15 ottobre 2016).
  37. ^ Paltrinieri 2007, p. 84.
  38. ^ Paltrinieri 2007, p. 82.
  39. ^ Paltrinieri 2007, p. 83.
  40. ^ Paltrinieri 2007, p. 100.
  41. ^ Sanremo scoppia il caso Zanicchi: «Niente palco, la mia avventura è finita», in Il Messaggero, 18 febbraio 2009. URL consultato il 23 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2009).
  42. ^ Zanicchi infuriata per l'esclusione: «Dovevo cantare prima di Benigni», in Il Corriere sella Sera, 18 febbraio 2009. URL consultato il 23 febbraio 2009 (archiviato il 2 marzo 2009).
  43. ^ «Silvio, diventa un mito e fa' come Mina: sparisci», in Il Corriere della Sera, 17 febbraio 2009. URL consultato il 23 febbraio 2009 (archiviato il 21 febbraio 2009).
  44. ^ Intervento a La vita in diretta Archiviato il 20 dicembre 2015 in Internet Archive., 20 febbraio 2009
  45. ^ Copia archiviata, su youtube.com. URL consultato il 6 gennaio 2015 (archiviato il 18 maggio 2014).
  46. ^ I testi delle canzoni dell'album In cerca di te di Iva Zanicchi - MTV, su MTV Testi e Canzoni. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 5 maggio 2021).
  47. ^ Torna su RaiUno "Napoli prima e dopo": padrino della serata Gigi D'Alessio, su NapoliToday. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 5 maggio 2021).
  48. ^ Elisabetta De Falco, Aprilia, Corinne Clery, Barbara Bouchet e Iva Zanicchi sono 3 Donne in cerca di guai, su LatinaCorriere.it, 29 marzo 2016. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 5 maggio 2021).
  49. ^ Il «Padre nostro» (con la voce di Papa Francesco) cantato da Iva Zanicchi, su Video: ultime notizie - Corriere TV. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 5 maggio 2021).
  50. ^ Due voci e una chitarra - Edizione 2016, su Versiliana Festival, 14 marzo 2016. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 5 maggio 2021).
  51. ^ Iva Zanicchi, Corinne Cléry e Barbara Bouchet: a Lovere«Tre donne in cerca di guai», su Corriere della Sera, 12 dicembre 2015. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 6 maggio 2021).
  52. ^ Canzoni e nostalgia, lo Zecchino d'Oro compie 60 anni, su Rainews. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 6 maggio 2021).
  53. ^ Quotidiano Nazionale, Sanremo Young 2018, chi sono i 12 cantanti, su Quotidiano Nazionale, 1518872576030. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 5 maggio 2021).
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  56. ^ Cast e personaggi de L’Ispettore Coliandro 7, con l’antieroe di Giampaolo Morelli guest star Iva Zanicchi, Serena Ro, su Optimagazine: ultime news, video e notizie italiane e dal mondo, 14 novembre 2018. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 5 maggio 2021).
  57. ^ Il progetto Heartista riunisce nel brano Verrò da te 18 artisti per beneficenza, su All Music Italia, 21 dicembre 2018. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 5 maggio 2021).
  58. ^ Il 31 dicembre debutta “Men in Italy”, primo musical nel mondo della moda con Iva Zanicchi, su www.ilmessaggero.it. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 5 maggio 2021).
  59. ^ Quotidiano Nazionale, Festival di Sanremo 2019 e Suburra, il video con Iva Zanicchi, su Quotidiano Nazionale. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 5 maggio 2021).
  60. ^ Grande Fratello Vip, “se ne è andato in un modo terribile": Iva Zanicchi sconvolge gli inquilini, su www.liberoquotidiano.it. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 5 maggio 2021).
  61. ^ #CR4 La Repubblica delle Donne, Iva Zanicchi: "Carola Rackete? Vorrei mandarla affanc***". Chiambretti: "Andare su Canale5 le ha dato alla testa", su Il Fatto Quotidiano, 12 dicembre 2019. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 5 maggio 2021).
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  67. ^ Iva Zanicchi positiva al coronavirus, peggiorano le sue condizioni. Ricoverata in ospedale, su liberoquotidiano.it. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato il 9 novembre 2020).
  68. ^ Iva Zanicchi: "L'ultima videochiamata di mio fratello è stata con me", su Tgcom24. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 5 maggio 2021).
  69. ^ Iva Zanicchi: «L'Isola dei Famosi, Zorzi, la politica e il mio show musicale», su Panorama, 30 aprile 2021. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 5 maggio 2021).
  70. ^ Iva Zanicchi lancia "Amore mio malgrado" in attesa del nuovo album, su All Music Italia, 28 aprile 2021. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 5 maggio 2021).
  71. ^ A “Verissimo” Malika Ayane, Lorella Boccia e Anna Ferzetti, su TV Sorrisi e Canzoni, 1º maggio 2021. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato il 3 maggio 2021).
  72. ^ a b Maria Laura Rodotà, Un seggio europeo, la rivincita di Iva. L'aquila di Ligonchio verso Strasburgo, in Il Corriere della Sera, 19 aprile 2008, p. 8. URL consultato il 26 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2012).
  73. ^ Soglio Elisabetta, Europee, via alle candidature Berlusconi e Fassino capilista «Campagna difficile e costosa», in Il Corriere della Sera, 07 febbraio 2009. URL consultato il 23 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2012).
  74. ^ Musica: all'Europarlamento Iva Zanicchi difende l'industria discografica Archiviato il 22 febbraio 2014 in Internet Archive., Giornale dello Spettacolo, 10 novembre 2009
  75. ^ Lo Sbaglio della Zanicchi[collegamento interrotto], Metro, 15 settembre 2010
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  77. ^ Iva Zanicchi: “non mi ricandido, torno in tv”, su oknotizie.virgilio.it. URL consultato l'8 maggio 2014 (archiviato l'8 maggio 2014).
  78. ^ Iva Zanicchi: "Da oggi non sono più una politica", su liberoquotidiano.it. URL consultato il 26 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2014).
  79. ^ Iva Zanicchi vota Orlando: "Sono pazza di Andrea. Se vince le primarie, canto gratis per lui" - Il Fatto Quotidiano, su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 30 aprile 2017 (archiviato il 29 aprile 2017).
  80. ^ Andrea Paltrinieri, Iva Zanicchi. Testarda io, Nicomp Laboratorio Editoriale, 2007.
  81. ^ Edoardo Sylos Labini, L'intervista OFF a Iva Zanicchi, su Il Giornale OFF, 13 gennaio 2020. URL consultato il 14 gennaio 2020 (archiviato il 14 gennaio 2020).
  82. ^ Claudia Endrigo: Sergio Endrigo, mio padre
  83. ^ La canzone "Non credere", su youtube.com. URL consultato il 1º maggio 2020 (archiviato il 1º marzo 2020).
  84. ^ Galleria della canzone italiana, su galleriadellacanzone.it. URL consultato il 1º maggio 2020 (archiviato il 20 gennaio 2021).
  85. ^ La canzone "Wagon Lit"

Bibliografia

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