Incendio della Casa dei sindacati di Odessa

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Incendio della Casa dei sindacati di Odessa
RussianSpringOdessa20140510 07.JPG
TipoIncendio durante scontri fra fazioni politiche opposte
Data2 maggio 2014
LuogoCasa dei sindacati di Odessa
StatoUcraina Ucraina
Oblast'  Odessa
ComuneOdessa
Coordinate46°27′57.19″N 30°44′36.05″E / 46.465887°N 30.743348°E46.465887; 30.743348
MotivazioneCrisi russo-ucraina
Conseguenze
Morti42
Feriti174

L' Incendio della Casa dei sindacati di Odessa si è verificato il 2 maggio 2014 a Odessa, in Ucraina, a seguito di violenti scontri armati fra fazioni di militanti filo-russi e di sostenitori del nuovo corso politico ucraino determinatosi nel paese dopo le proteste di Euromaidan. L'incendio ha causato la morte di 42 persone.[1][2][3]

Antefatti

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Scontri di Odessa del 2014.

Nel clima di tensione determinatosi all'indomani della rivoluzione ucraina del 2014, che aveva portato alla fuga del presidente filorusso Viktor Janukovyč, si tennero a Odessa numerose manifestazioni, sia da parte di gruppi "federalisti" contrari al nuovo governo filo-europeista, sia da parte di gruppi "pro-unità" di opposta impostazione, senza particolari episodi di violenza.[4]

Il 2 maggio 2014, in vista di un incontro di calcio fra la locale squadra Futbol'nyj Klub Čornomorec' e la Metalist Charkiv, gruppi di tifosi di entrambe le squadre, insieme ad attivisti locali pro-Maidan (fra i quali sarebbero stati presenti anche estremisti del Pravyj Sektor[5]), programmarono un corteo politico pro-unità per le ore 15. In risposta, alcuni attivisti anti-Maidan si radunarono anticipatamente, temendo un attacco al campo di protesta che avevano allestito a piazza Kulykove. I primi scontri fra le opposte fazioni si verificarono a partire dalle 15:20, con l'attacco da parte di 300 miliziani filo-russi al corteo di circa 2.000 persone dirette verso lo stadio [4] con lanci di sassi da entrambe le parti, che degenerarono portando ad un primo morto per colpi di arma da fuoco intorno alle 16:10.[3][2][4]

Descrizione dei fatti

Non appena si è sparsa la voce sull’attacco dei manifestanti filo russi, sui social network è emersa la richiesta dei manifestanti filo-Maidan di recarsi a Piazza Kulikovo e distruggere il campo anti-Maidan.[6][7] Di conseguenza, i manifestanti filo-russi sono stati in seguito sopraffatti dai manifestanti filo-Maidan e il loro accampamento appostato all’esterno della Casa dei Sindacati è stato dato alle fiamme, costringendo gli attivisti filo-russi a rientrare nell'edificio e quindi ad occuparlo.[8][9][10][11][12][13] L’edificio è alto cinque piani ed è la sede della federazione sindacale regionale di Odessa ubicata nei pressi di Piazza Kulikovo, nel centro della città.[14][15]

I rapporti dell’esatta sequenza degli eventi che sono seguiti, variano a seconda delle diverse fonti, comprese false notizie che vengono diffuse attraverso i social network.[16][17] Un rapporto dell’Agenzia indipendente ucraina (UNIAN) afferma che la folla pro-Maidan ha iniziato a lanciare bombe molotov nell’edificio dopo essere stata colpita dal gruppo filo-russo.[18][19] BBC NEWS ha affermato  che la situazione non fosse chiara, diverse fonti indicavano che entrambi i gruppi manifestanti, si lanciavano molotov uno contro l’altro. Un testimone oculare ha detto alla BBC che l’incendio è scoppiato al terzo piano quando una bomba incendiaria è stata lanciata contro una finestra chiusa dell’edificio, il Kyiv Post ha riferito che diverse bottiglie infuocate tenute all’esterno dagli attivisti dell’unità ucraina sono state lanciate nell’ingresso principale e attraverso le finestre del secondo e quarto piano.[20][21] Un’indagine ufficiale condotta dal Ministero dell’Interno Ucraino ha affermato che mentre all’interno dell’edificio non sono state trovate armi da fuoco, i manifestanti sul tetto stavano sparando alla folla sottostante e hanno accidentalmente dato fuoco all’edificio mentre lanciavano molotov dall’alto.[22][23] Uno dei manifestanti pro-Maidan che è stato colpito (non mortalmente) da un cecchino dell’edificio Casa dei Sindacati era Andrey Krasilnikov, cittadino russo e attivista di Euromaidan.[24]

L’incendio è noto essere iniziato al secondo e al terzo piano dell’edificio per poi diffondersi rapidamente; i vigili del fuoco sono stati lenti a rispondere, arrivando un’ora dopo l’inizio dell’incendio; sul posto sono state invitate tredici unità dei vigili del fuoco e dei soccorsi, ma è stato loro impedito di operare a causa del gran numero di persone raccolte intorno all’edificio.[25] Cinquanta attivisti filo-russi sono rimasti sul tetto, barricandosi e rifiutandosi di andarsene. Alcuni di coloro che hanno cercato di sfuggire all'incendio sono stati aggrediti e picchiati durante i tentativi di fuga, da parte di alcuni manifestanti dell’unità ucraina, mentre altri hanno salvato diverse dozzine di persone nelle stanze al secondo e terzo piano.[26] Alcuni fuori dall’edificio cantavano lo slogan “Burn Colorads, burn”, riferendosi a un termine dispregiativo per gli attivisti filo-russi che indossano il nastro di San Giorgio.[27] I manifestanti locali pro-Maidan hanno affermato che nessuno del movimento di Odessa conosceva le persone che sono state viste cantare tali slogan fuori dall’edificio in fiamme.[28]

Report dell'HRMMU

Il rapporto dell'Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights, Report on the human rights situation in Ukraine 15 June 2014, dai punti da 37 a 50, riporta le osservazioni dell'Human Rights Monitor ovvero HRMMU, che scrive:[29]

  • 37    Il singolo evento con il più alto e grave numero di perdite di vite umane in Ucraina dagli omicidi a Maidan, si è verificato a Odessa il 2 maggio 2014. Gli eventi si sono verificati lo stesso giorno in cui si sarebbe svolta una partita di calcio tra la squadra di Kharkiv e la squadra di calcio di Odessa. Il 1 maggio la polizia e le autorità hanno rilasciato una dichiarazione ufficiale annunciando che a causa di possibili disordini derivanti dall’incontro sportivo, altri 2 mila agenti avrebbero pattugliato le strade di Odessa.
  • 38    La mattina del 2 maggio almeno 600 tifosi di calcio sono arrivati da Kharkiv. I supporter delle squadre sono noti per avere simpatie nei confronti del “Pro-Unity”. In una manifestazione di pre-partita era stata programmata per le 15:00 in piazza Sobornaya e aveva radunato almeno 2 mila persone, tra cui risultavano esserci tifosi delle due squadre di calco, attivisti di destra del Pravyj Sektor, membri delle cosiddette unità di autodifesa e altri  sostenitori del “Pro-Unity”. In particolare il Pravyj Sektor e i sostenitori dell’unità di autodifesa sono stati osservati dall’HRMMU (Human Rights Monitoring Mission in Ukraine, osservatore dell’OHCHR ovvero Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights) indossare elmetti e maschere, armandosi di scudi, asce, bastoni di legno e metallo, alcuni con armi da fuoco. Entro le ore 15 l’HRMMU osserva 15 poliziotti in piazza Sobornaya e due autobus di agenti di polizia antisommossa parcheggiati nelle vicinenze.
  • 39    Nel frattempo, l’HRMMU ha osservato che a circa 450 metri da Via Sobornaya, attivisti pro-federalismo (Pro-Federalism) che comprendono circa 300 attivisti di Odesskaya Druzhina, si era radunata un’ora prima. Secondo quanto riferito, intendevano impedire la manifestazione “Pro-Unity”; indossavano elmetti, scudi, maschere, asce, bastoni di legno, metallo, alcuni con armi da fuoco.
  • 40    L’HRMMU ha osservato una presenza di polizia insufficiente e inadeguata per gestire e garantire la sicurezza e il controllo della folla della marcia “Ucraina Unita” verso lo stadio. L’HRMMU ha notato che altri agenti di polizia sono arrivati sulla scena, ma non sono riusciti a fermare il confronto violento.
  • 41    Alle 15:15 Odesskaya Drujina, Narodnaya Drujina e altri attivisti si sono avvicinati a Piazza Sobornaya e hanno iniziato a provocare i partecipanti alla manifestazione “Ucraina Unita”. Si sono innescati degli scontri e rapidamente trasformati in disordini di massa, durati diverse ore fino alle 18:30. Poliziotti e sostenitori di entrambe le parti sono rimasti feriti. Sei uomini sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco sparati da attivisti.
  • 42    L’HRMMU ha osservato che in seguito agli scontri nel centro della città, alcuni attivisti del Pro-Federalismo sono scappati dalla zona inseguiti dai sostenitori del Pro-Unity. Circa 60 attivisti Pro-Federalism si sono rifugiati nello shopping AFINA (centro commerciale) che risultava chiuso durante la giornata. Il centro commerciale era allora circondato dagli attivisti Pro-Unity. La polizia antisommossa (Forze Speciali SOKOL) è arrivata nella scena degli scontri e , secondo quanto riferito, ha portato via 47 attivisti Pro-Federalism, lasciando le donne fuori dal complesso. Altri sostenitori Pro-Federalism sono corsi verso Piazza Kulikovo, dove si erano radunati circa 200 sostenitori compresi tutti i leader federalisti nelle ore pomeridiane.
  • 43    Alcuni politici “Pro-Unity” hanno invitato i loro sostenitori a marciare verso Piazza Kulikovo. Alle 19:00 i sostenitori Pro-Unity hanno marciato verso quella direzione, accompagnati dietro di loro da circa 60 poliziotti antisommossa.
  • 44    I leader Pro-Federalism sono stati informati che i sostenitori Pro-Unity si stavano dirigendo verso la tendopoli (a Piazza Kulikovo) e tra le 18 e le 18:30 decidono di rifugiarsi nel vicino edificio sindacale (Casa dei Sindacati).
  • 45    Alle 19:30 quando i sostenitori di Pro-Unity hanno raggiunto Piazza Kulikovo, hanno bruciato tutte le tende del Pro-Federalism. Gli attivisti del Pro-Federalism che si erano nascosti nel Trade Union Building, e gli attivisti Pro-Unity, secondo quanto riferito, hanno iniziato a lanciarsi bombe molotov a vicenda. Secondo quanto riferito, si potevano sentire degli spari in arrivo da entrambi i lati. Intorno alle ore 20:00 gli attivisti Pro-Unity sono entrati nella Casa dei Sindacati dove si erano rifugiati i sostenitori del Pro-Federalism.
  • 46    In serata è scoppiato un incidendo nella Casa dei Sindacati. Alla 19:43 il HRMMU ha chiamato i vigili del fuoco, che ha la sua base situata a 650 metri dalla Casa dei Sindacati. Secondo quanto riferito, i vigili del fuoco sono arrivati solo 40 minuti dopo aver ricevuto la prima telefonata sull’incendio. Secondo i vigili del fuoco, questo è stato dovuto al fatto che la polizia non ha creato un perimetro sicuro per permettere ai vigili del fuoco di accedere facilmente nel Palazzo dei Sindacati. Al momento, la causa dell’incendio non è chiara.
  • 47    A seguito dell’incendio sono morte ufficialmente 42 persone: 32 (di cui 6 donne) sono rimaste intrappolate, e impossibilitate a lasciare l’edificio, e 10 (tra cui una donna e un minore) morirono saltando dalle finestre.
  • 48    L’HRMMU ha ricevuto informazioni da risorse credibili che indicano come alcuni manifestanti del Pro-Unity stavano picchiando i sostenitori del Pro-Federalism mentre cercavano di scappare dal Palazzo, e mentre altri cercavano di aiutarli.
  • 49    Altre 247 persone sono state portate fuori dalla scena e necessitavano di assistenza medica: 27 persone con ferite da arma da fuoco, 31 accoltellate, 26 con ustioni e intossicazione da prodotti combustibili, 163 con lesioni da oggetti contundenti. Di questi, 99 persone sono state ricoverate in ospedale, di cui 22 poliziotti, e 35 in gravi condizioni. Secondo varie fonti, tutti coloro che sono morti erano cittadini ucraini. Non ci sono notizie ufficiali su eventuali segnalazioni di persone scomparse in relazione agli eventi del 2 maggio. L’HRMMU ha ricevuto denunce secondo cui molti di coloro che sono stati curati negli ospedali non hanno fornito i loro veri nomi o indirizzi.  Inoltre, alcune persone che erano pesantemente ferite dalle violenze non si sono recate in ospedale per paura di ritorsioni.
  • 50    Durante la serata, è stato riferito all’HRMMU che un numero minimo di forze di polizia era presente in Piazza Kulikovo. Anche quando le forze speciali di polizia antisommossa sono giunti sul posto, gli agenti non sono intervenuti nelle violenze avvenute a Piazza Kulikovo. All’HRMMU è stato detto da agenti di polizia di alto rango che la ragione di ciò è che non hanno ricevuto alcun ordine formale di intervenire.

L'incendio

Intorno alle 18:50, trovandosi in netto svantaggio numerico, una parte dei manifestanti filo-russi penetrò nella Casa dei sindacati che si affaccia sulla piazza, bloccandone gli accessi ed erigendo barricate. Nel frattempo i manifestanti pro-Maidan presero il controllo della piazza e distrussero il campo allestito dagli oppositori.[3] Ne seguì un violento scontro, con lanci di bottiglie incendiarie e pietre da entrambe le parti, nonché spari di arma da fuoco dal tetto dell'edificio occupato.[4][5]

Intorno alle ore 19:45 un incendio si sviluppò in più punti dell'edificio, facilitato peraltro dalla struttura stessa dell'immobile.[3] Sulle responsabilità dell'innesco e la dinamica dell'incendio sussistono divergenze significative fra le varie parti: l'indagine ucraina ha reputato come probabile che l'incendio sia stato provocato accidentalmente dagli stessi occupanti[30], mentre secondo la ricostruzione di fonti russe lo stesso sarebbe stato innescato dal lancio di bottiglie Molotov dall'esterno.[31][32]

I vigili del fuoco, pure allertati già ancor prima dello scoppio dell'incendio, intervennero con circa 45 minuti di ritardo[4]. Nel panico diverse persone rimaste dentro l'edificio in fiamme si lanciarono dalle finestre. Alcuni fra i manifestanti pro-Unità tentarono di aiutare gli occupanti ad uscire con l'ausilio di scale o corde, mentre altri tentarono di aggredire e linciare i sopravvissuti.[1][3]

Nell'incendio trovarono la morte 42 persone (34 uomini, 7 donne e un ragazzo di diciassette anni), alcune delle quali del tutto estranee ai fatti in quanto si trovavano all'interno dell'edificio per ragioni di lavoro.[33]

Conseguenze ed eventi successivi

Subito dopo i tragici eventi furono proclamati due giorni di lutto nazionale in Ucraina.[34][32] La polizia ucraina procedette a diversi arresti, fra i quali anche 63 manifestanti anti-Maidan usciti illesi dagli scontri e successivamente scarcerati, in circostanze non del tutto chiare, durante un attacco di miliziani pro-russi al quartier generale della polizia stessa.[35]

Le indagini ed i procedimenti avviati dalla giustizia ucraina si sono rivelati particolarmente lenti e lacunosi e non in linea con gli standard giuridici europei.[3] In particolare un solo capo di imputazione per omicidio è stato effettivamente contestato (nei confronti di un militante pro-unità che avrebbe sparato ad uno dell'opposta fazione), mentre nessuno degli altri procedimenti è giunto a sentenza.[4]

A livello internazionale il Consiglio d'Europa ha costituito un apposito Comitato consultivo internazionale [36] chiamato a supervisionare le indagini giudiziarie ucraine, che ha concluso i suoi lavori nel 2015. Nell'ambito del rapporto finale sono state evidenziate significative carenze nell'organizzazione della risposta di polizia e vigili del fuoco all'emergenza e confermate quelle relative alle indagini giudiziarie sull'evento.[37]

Note

  1. ^ a b (EN) Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights, Report on the human rights situation in Ukraine 15 June 2014 (PDF), su ohchr.org, 15 giugno 2014. URL consultato il 29 marzo 2022.
  2. ^ a b (EN) How did Odessa's fire happen?, su bbc.org, BBC, 6 maggio 2014. URL consultato il 29 marzo 2022.
  3. ^ a b c d e f (EN) International Advisory Panel, IAP report on Odesa events (PDF), su coe.int, 4 novembre 2015. URL consultato il 30 marzo 2022.
  4. ^ a b c d e f (EN) 7 years with no answers. What is lacking in the investigations of the events in odesa on 2 May 2014?, su un.org, ONU, 30 aprile 2021. URL consultato il 30 marzo 2022.
  5. ^ a b (EN) Howard Amos e Harriet Salem, Ukraine clashes: dozens dead after Odessa building fire, su theguardian.com, The Guardian, 2 maggio 2014. URL consultato il 30 marzo 2022.
  6. ^ Rykovtseva, Elena (3 May 2014). "Odesa Dispatch: 'Some Murders Are Announced'", su rferl.org.
  7. ^ Radio Free Europe/Radio Liberty. Archived from the original on 3 May 2014. Retrieved 3 May 2014., su rferl.org (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2014).
  8. ^ Archived from the original on 2 May 2014. Retrieved 3 May 2014., su unian.net (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).
  9. ^ "В Одессе проукраинские активисты ликвидировали лагерь сепаратистов (In Odessa, the pro-Maidan activists eliminated the separatists)" (in Russian). Ukrainian Independent Information Agency. 2 May 2014., su unian.net.
  10. ^ Archived from the original on 3 May 2014. Retrieved 13 December 2016. Pro-Russia fighters mounted a last-ditch defence of the burning building, throwing masonry and petrol bombs from the roof on to the crowd below., su theguardian.com (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2014).
  11. ^ Amos, Howard (2 May 2014). "Dozens reported dead after Odessa building fire". The Guardian., su theguardian.com.
  12. ^ Archived from the original on 11 September 2019. Retrieved 4 May 2014., su bbc.com (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2019).
  13. ^ "How did Odessa's fire happen?". BBC News. 4 May 2014, su bbc.com.
  14. ^ Ukrainian Independent Information Agency. 3 May 2014. Archived from the original on 3 May 2014. Retrieved 3 May 2014., su unian.net (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2014).
  15. ^ В Доме профсоюзов в Одессе найдено 36 трупов – ГСЧС (In the House of Trade Unions in Odessa found 36 corpses – GSCHS)"., su unian.net.
  16. ^ The Interpreter Magazine. Archived from the original on 8 January 2015. Retrieved 2 May 2015., su interpretermag.com (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2015).
  17. ^ Catherine A. Fitzpatrick (4 May 2014). "Russia This Week: News and Social Media Coverage of Tragic Deaths in Odessa (28 April-4 May)"., su interpretermag.com.
  18. ^ Archived from the original on 5 May 2014. Retrieved 14 May 2014., su unian.net (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2014).
  19. ^ Как горел Дом профсоюзов в Одессе : Новости УНИАН". Ukrainian Independent Information Agency., su unian.net.
  20. ^ Archived from the original on 3 May 2014. Retrieved 2 May 2014., su bbc.com (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2014).
  21. ^ "Dozens killed in Odessa fire amid clashes". BBC News. 2 May 2014., su bbc.com.
  22. ^ Kyiv Post. 3 May 2014. Archived from the original on 3 May 2014. Retrieved 14 May 2014., su kyivpost.com (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2014).
  23. ^ "Police say pro-Russians accidentally set fatal Odessa fire with Molotov cocktails (LIVE UPDATES, VIDEO)"., su kyivpost.com.
  24. ^ Независимое расследование. Одесса 2 мая без мифов". OmTV. 3 May 2015., su youtube.com.
  25. ^ В Доме профсоюзов в Одессе найдено 36 трупов – ГСЧС (In the House of Trade Unions in Odessa found 36 corpses – GSCHS)". Ukrainian Independent Information Agency. 3 May 2014., su unian.net.
  26. ^ Dibrov, Sergiy (4 May 2014). "What really happened in Odessa: A step-by-step reconstruction of a tragedy that killed 46 people"., su kyivpost.com.
  27. ^ "Ukraine's Reins Weaken as Chaos Spreads". The New York Times. 4 May 2014., su nytimes.com.
  28. ^ "Одесская трагедия: стали известны имена 47 из 48 погибших во время беспорядков 2 мая | Новости Одессы". dumskaya.net. 11 March 2015., su dumskaya.net.
  29. ^ Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights - Report on the human rights situation in Ukraine 15 June 2014 (PDF), su ohchr.org.
  30. ^ (EN) Police say pro-Russians accidentally set fatal Odessa fire with Molotov cocktails, su kyivpost.com, Kyiv Post, 3 maggio 2014. URL consultato il 30 marzo 2022.
  31. ^ (EN) Catherine A. Fitzpatrick, Russia This Week: News and Social Media Coverage of Tragic Deaths in Odessa, su interpretermag.com, 4 maggio 2014. URL consultato il 30 marzo 2022.
  32. ^ a b (EN) Igor Rozin, Odessa observes ‘days of mourning’, su rbth.com, Russia Beyond, 5 maggio 2014. URL consultato il 30 marzo 2022.
  33. ^ (EN) Office of the United Nations - High Commissioner for Human Rights - Accountability for killings in Ukraine from January 2014 to May 2016 (PDF), su ohchr.org, p. 26. URL consultato il 29 marzo 2022.
  34. ^ (EN) Death toll from Odessa fire increases, su dailysabah.com, Daily Sabah, 4 maggio 2014. URL consultato il 30 marzo 2022.
  35. ^ (EN) Ukraine crisis: Odessa detainees freed as police HQ attacked, su bbc.com, BBC, 5 maggio 2014. URL consultato il 30 marzo 2022.
  36. ^ Comitato consultivo internazionale sull'Ucraina, su coe.int, Consiglio d'Europa. URL consultato il 30 marzo 2022.
  37. ^ Rapporto del Comitato consultivo internazionale sugli eventi di Odessa, su coe.int. URL consultato il 30 marzo 2022.

Voci correlate

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