Giuseppe Valditara | |
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Ministro dell'istruzione e del merito | |
In carica | |
Inizio mandato | 22 ottobre 2022 |
Capo del governo | Giorgia Meloni |
Predecessore | Patrizio Bianchi[1] |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 30 maggio 2001 – 14 marzo 2013 |
Legislatura | XIV, XV, XVI |
Gruppo parlamentare | XIV-XV: Alleanza Nazionale XVI: Il Popolo della Libertà (fino al 2010) Futuro e Libertà per il Terzo Polo (dal 2010) |
Coalizione | XIV-XV: Casa delle Libertà XVI: Centro-destra 2008 |
Circoscrizione | Lombardia |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Lega per Salvini Premier (dal 2022) In precedenza: AN (1995-2009) PdL (2009-2010) FLI (2010-2013) ind. (2013-2018) Ind. di area Lega (2018-2022) |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Milano |
Professione | Docente universitario |
Giuseppe Valditara (Milano, 12 gennaio 1961) è un politico e giurista italiano, dal 22 ottobre 2022 è ministro dell'istruzione e del merito nel governo Meloni.
Laureato in giurisprudenza all’Università di Milano, intraprende la carriera accademica. È professore ordinario di Diritto privato e pubblico romano presso il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino.[2]
Nel 1992, con il libro Studi sul magister populi. Dagli ausiliari militari del rex ai primi magistrati repubblicani ha vinto il Premio internazionale per la storia delle istituzioni politiche e giuridiche conferito dalla presidenza della Corte Costituzionale.[3]
È stato direttore scientifico della rivista giuridica Studi giuridici europei edita dall’Università Europea di Roma, nonché preside del corso di laurea in Giurisprudenza dello stesso ateneo.[4][5]
Inizia la sua attività politica in Alleanza Nazionale e dopo il suo scioglimento aderisce al PdL. In seguito, si iscrive a Futuro e libertà, per poi passare alla Lega. Il suo primo incarico istituzionale risale al 2000, anno in cui diviene assessore all'Istruzione per la provincia di Milano[6].
Nel 2001 viene eletto senatore della repubblica e verrà rieletto anche nella XV e XVI legislatura. Tra gli incarichi parlamentari ricoperti vi sono: la vicepresidenza della Commissione bicamerale per l'Infanzia nonché quello di componente della commissione Affari regionali del Senato.
Nel 2010 collabora alla stesura della riforma del sistema universitario voluta dall’allora ministra Gelmini[7].
Dal 2018 al 2019, è stato capo dipartimento “Formazione superiore e ricerca” del Miur durante il mandato del ministro Marco Bussetti.[8]
Nel 2020 ha fondato il think tank conservatore Lettera 150, e fa parte dei comitati scientifici di altri think tank di destra, quali il Centro Studi Machiavelli e Nazione futura.
Avvicinatosi alla Lega, da settembre 2022 è consigliere politico del leader della Lega Matteo Salvini.[9]
Candidatosi alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 con la Lega, non risulta eletto.[10]
Dal 22 ottobre 2022 è ministro dell'istruzione e del merito del governo Meloni[11].
Appena insediatosi, destano stupore molte sue pubblicazioni, come quella allegata a il Giornale nel 2016, nella quale afferma che l'Impero Romano sarebbe stato distrutto dai migranti. Altro libro controverso è quello di due anni più tardi nel quale paragona il sovranismo a una speranza per la democrazia[12]
Nel novembre 2022, durante un evento a Milano, lodando l'atteggiamento del preside di un istituto tecnico a Gallarate, dove era avvenuto un atto di bullismo, afferma che: "Quel ragazzo (il bullo) deve fare i lavori socialmente utili, perché soltanto lavorando per la collettività, per la comunità scolastica, umiliandosi anche, evviva l’umiliazione che è un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità""[13]. A seguito delle tante proteste, ha poi precisato di essere stato frainteso e di aver voluto dire "umiltà" e non "umiliazione".
A fine gennaio 2023 propone di differenziare gli stipendi dei docenti su base regionale, causando non poche polemiche tra l'opposizione parlamentare e tra le sigle sindacali. [14]
Il 23 febbraio 2023 suscita polemiche un suo intervento in cui criticava e prospettava provvedimenti contro una circolare della preside del Liceo Scientifico "Leonardo da Vinci" di Firenze in merito all'aggressione subita da parte di due studenti del vicino Liceo Classico Michelangiolo da parte di attivisti di Azione Studentesca.[15][16] Tale lettera esprimeva solidarietà agli studenti aggrediti, condannando la violenza e ricordando che «Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti».[17][18] Per la sua reazione contro la circolare, la scrittrice ungherese Edit Bruck, sopravvissuta all'Olocausto, ha invitato Valditara alle dimissioni, osservando che «la democrazia va insegnata proprio a scuola».[19]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 45973590 · ISNI (EN) 0000 0000 6132 5109 · SBN CFIV115461 · BAV 495/151349 · LCCN (EN) n93045550 · GND (DE) 137511930 · J9U (EN, HE) 987007350112605171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n93045550 |
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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2023-03-02 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=596168