Giovanni Donzelli | |
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Segretario della Camera dei deputati | |
In carica | |
Inizio mandato | 19 ottobre 2022 |
Presidente | Lorenzo Fontana |
Coordinatore di Fratelli d'Italia | |
Durata mandato | 8 marzo 2014 – 3 dicembre 2017 |
Predecessore | Guido Crosetto |
Successore | Guido Crosetto |
Deputato della Repubblica Italiana | |
In carica | |
Inizio mandato | 23 marzo 2018 |
Legislatura | XVIII, XIX |
Gruppo parlamentare | Fratelli d'Italia |
Coalizione | Centro-destra 2018 (XVIII) Centro-destra 2022 (XIX) |
Circoscrizione | Toscana |
Incarichi parlamentari | |
XIX legislatura
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Fratelli d'Italia (dal 2012) In precedenza: MSI (1994-1995) AN (1995-2009) PdL (2009-2012) |
Titolo di studio | Maturità scientifica |
Professione | Politico |
Giovanni Donzelli (Firenze, 28 novembre 1975) è un politico italiano, dal 2018 deputato alla Camera per Fratelli d'Italia, partito di cui è responsabile nazionale dell'organizzazione.
Nato a Firenze, vive a Prato; è sposato con Alessia, nata in Abruzzo, dove i due si sono conosciuti a un dibattito al quale Donzelli era stato chiamato a sostituire Giorgia Meloni; la coppia ha due figli.[1][2]
Dopo aver conseguito la maturità scientifica al liceo "Alla Querce" di Firenze, si iscrive al corso di laurea in lettere presso l'Università degli Studi di Firenze. Nel 1994 aderisce al Fronte Universitario d'Azione Nazionale (FUAN) del Movimento Sociale Italiano.[3][4]. In seguito si trasferisce alla facoltà di agraria del medesimo ateneo [5] senza mai terminare gli studi.[6]
Nel 1997 alle elezioni universitarie dell'Università di Firenze risulta primo e unico eletto fra i rappresentanti di destra nella storia dell'ateneo; viene poi eletto Presidente Nazionale di Azione Universitaria e portavoce nazionale della Giovane Italia.[7][8] Ha lavorato come strillone per la società Speedy s.r.l., di proprietà di Tiziano Renzi, padre di Matteo Renzi.[3][9]
Alle elezioni amministrative del 2004 è stato eletto consigliere comunale a Firenze con Alleanza Nazionale, venendo rieletto nelle amministrative del 2009 con Il Popolo della Libertà.[4] Alle elezioni regionali in Toscana del 2010 viene eletto consigliere regionale nelle liste del PdL, in provincia di Pisa.
Nel dicembre 2012 contribuisce a fondare Fratelli d'Italia, partito di cui sarà coordinatore dell'esecutivo nazionale.[10]
Viene rieletto in consiglio regionale anche alle successive regionali toscane del 2015, nelle liste di Fratelli d'Italia in provincia di Firenze.[11]
Fra le sue prime denunce quella sul caso "Quadra", scandalo urbanistico di Firenze sui favoritismi urbanistici alla società di progettazione Quadra tra il 2007 e il 2009.[12] Il processo nel novembre 2013 ha visto la condanna in primo grado di 19 persone a pene da sei mesi a cinque anni. Fra di essi anche l'allora capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Vecchio Alberto Formigli.[13] I reati sono poi finiti in prescrizione in appello.[14]
Dopo essersi occupato dal 2012 del caso Forteto, sostenendo le vittime che hanno denunciato i gravi fatti che hanno portato alle condanne, dal settembre 2015 ha ricoperto l'incarico di vicepresidente della Commissione d'inchiesta del Consiglio regionale della Toscana - Individuazione e analisi delle responsabilità politiche e istituzionali relativamente alla vicenda Il Forteto.[15]
Da un suo esposto è scaturito l'arresto del sindaco di Pescia (Pistoia) Oreste Giurlani, indagato dalla procura di Firenze con l'accusa di essersi appropriato, durante la sua carica di presidente di Uncem Toscana, di oltre 500 000 euro di denaro pubblico.[16]
Dal gennaio 2015 ha denunciato nell'aula del consiglio regionale che la finanziaria della regione Fidi Toscana ha coperto nel 2009, quando Matteo Renzi era stato appena eletto sindaco di Firenze, un mutuo contratto dall'azienda della famiglia Renzi Chil Post poi fallita. Fidi Toscana ha dunque dovuto versare 263.114,70 euro di soldi pubblici per la sua copertura, di cui 236.803,23 euro sono stati rimborsati dal Ministero dell'Economia.[17] Sulla stessa vicenda Marco Lotti, padre di Luca divenuto poi sottosegretario del governo Renzi e ministro del governo Gentiloni, che in qualità di "gestore aziende" della Bcc di Pontassieve aveva firmato le carte del mutuo, ha querelato Donzelli. Il giudice del tribunale di Firenze ha ritenuto di non dover procedere nei confronti Donzelli, archiviando il caso.[18]
A settembre 2016 ha presentato da consigliere regionale la proposta di legge parlamentare d'iniziativa regionale denominata "Taglia-business immigrati"[19], per obbligare i soggetti che si occupano dell'accoglienza immigrati a rendicontare le spese. La proposta di legge è stata successivamente presentata da Fratelli d'Italia in tutte le regioni.[20]
A maggio 2017 la Commissione bilancio della Camera ha approvato il provvedimento, presentato da Giorgia Meloni, che è diventato legge.[21]
Alle elezioni politiche del 2018 viene eletto alla Camera dei deputati, nelle liste di Fratelli d'Italia nella circoscrizione Toscana.[22]
Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 viene ricandidato alla Camera dei deputati come capolista nei collegi plurinominali Toscana 01 e Toscana 03, venendo rieletto. Il 19 ottobre 2022 viene eletto Segretario della Camera[23], mentre il 6 dicembre diventa il vicepresidente del COPASIR.[24]
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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2023-02-08 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=7539787