Giochi della XXXII Olimpiade

1leftarrow blue.svgVoce principale: Giochi olimpici estivi.

Giochi della XXXII Olimpiade
Tokyo2020.svg
(EN) United by Emotion
(traduzione: Uniti dall'emozione)
Città ospitanteTokyo, Giappone
Paesi partecipanti205 (vedi sotto)
Atleti partecipanti11.363
(5.893 Uomini - 5.470 Donne)
Competizioni339 in 33 sport
Cerimonia apertura23 luglio 2021
Cerimonia chiusura8 agosto 2021
Aperti daImperatore Naruhito
Giuramento atletiRyota Yamagata, Kasumi Ishikawa, Kosei Inoue e Reika Utsugi
Ultimo tedoforoNaomi Osaka
StadioStadio nazionale del Giappone
Medagliere
Nazione Medaglie d'oro vinte Medaglie d'argento vinte Medaglie di bronzo vinte Medaglie complessive vinte
Stati Uniti Stati Uniti394133113
Cina Cina38321888
Giappone Giappone271417 58
Cronologia dei Giochi olimpici
Giochi precedentiGiochi successivi
Rio de Janeiro 2016 Parigi 2024

I Giochi della XXXII Olimpiade (in giapponese 第三十二回オリンピアード競技大会 , Dai sanjūni-kai orinpiādo kyōgi taikai?), denominati dal Comitato Olimpico Internazionale come Tokyo 2020[1] si sono tenuti a Tokyo dal 23 luglio all'8 agosto 2021. Precedentemente programmati dal 24 luglio al 9 agosto 2020, sono stati posticipati a causa della pandemia di COVID-19[2] e le gare si sono svolte in gran parte a porte chiuse.[3] Nonostante ciò viene mantenuto il nome Tokyo 2020 per ragioni di marketing e di branding.[4] Per la prima volta nella storia, infatti, i Giochi olimpici sono stati rimandati.[5]

La capitale giapponese (alla sua seconda Olimpiade dopo quella del 1964) è stata scelta durante la 125ª sessione del CIO, svoltasi a Buenos Aires il 7 settembre 2013. La città è stata preferita alle altre due contendenti: Istanbul (Turchia) e Madrid (Spagna).[6]

Assegnazione

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Selezione della città organizzatrice dei Giochi della XXXII Olimpiade.
L'allora sindaco di Buenos Aires Mauricio Macri in un discorso alla 125ª sessione del CIO.

Le tre città candidate che arrivarono alla votazione finale furono Istanbul, Madrid e Tokyo[7]. Le proposte di candidatura delle città di Baku e Doha non erano state selezionate dall'esecutivo del CIO per la candidatura ufficiale[8], mentre la candidatura presentata dalla città di Roma era stata ritirata[9].

Votazione finale

La votazione finale si svolse a Buenos Aires, in Argentina, il 7 settembre 2013, durante la 125ª sessione del CIO. Dopo il primo turno di votazione, fu necessario un sistema di ballottaggio poiché nessuna città vinse con più del 50% dei voti e Istanbul e Madrid avevano ottenuto un punteggio pari per il secondo posto. Venne quindi effettuata una votazione tra queste due per determinare chi dovesse passare al turno successivo, ballottaggio vinto da Istanbul[10]. Nella votazione finale Tokyo superò Istanbul con 60 voti contro 36, aggiudicandosi l'assegnazione dei Giochi della XXXII Olimpiade[11].

Selezione della città ospitante delle Olimpiadi del 2020
Città Nazione 1ª Votazione Spareggio 2ª Votazione
Tokyo Giappone Giappone 42 60
Istanbul Turchia Turchia 26 49 36
Madrid Spagna Spagna 26 45

Calendario assegnazione

Il processo di selezione della città ospitante venne approvato dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) nelle seguenti modalità[12]:

  • 2011:
  • 16 maggio – Il CIO emette le lettere di invito ai vari Comitati Nazionali Olimpici (CNO) per la presentazione delle candidature;
  • 1º settembre – Termine ultimo per la presentazione delle candidature delle città interessate ad ospitare le olimpiadi estive del 2020;
  • Ottobre – Il CIO ha tenuto un seminario informativo con i comitati nazionali che hanno presentato una candidatura;
  • 2012:
  • 15 febbraio – Presentazione delle domande e delle lettere di garanzia ed impegno al CIO;
  • 23 maggio – La Commissione Esecutiva del CIO seleziona tra le città candidate quelle che saranno riconosciute come candidature ufficiali.
  • 2013:
  • Gennaio – Presentazione della documentazione ufficiale di gara;
  • Marzo e aprile – Periodo di visita della commissione di valutazione del CIO nelle città candidate;
  • Giugno – Rapporto valutativo della commissione di valutazione del CIO;
  • 7 settembre – Elezione della città ospitante i Giochi della XXXII Olimpiade.

Rinvio dei giochi al 2021

Nel corso del mese di gennaio 2020 erano state sollevate le prime preoccupazioni su quale potesse essere l'impatto che la diffusione del Covid-19 potesse avere sui Giochi della XXXII Olimpiade[13]. Mentre si registravano i primi casi positivi in Giappone sul finire di gennaio, gli organizzatori dei Giochi di Tokyo 2020 rassicurarono che la situazione era sotto monitoraggio e che sarebbero state prese tutte le precauzioni nella preparazione dei Giochi[14]. Nel frattempo diversi tornei di qualificazione ai Giochi olimpici stavano venendo spostati di sede o rinviati a data da destinarsi per l'acuirsi dell'emergenza sanitaria nei vari Paesi nel mondo e con la dichiarazione dello stato di pandemia di COVID-19 da parte dell'OMS l'11 marzo 2020[15]. Inoltre, nonostante la necessità di effettuare test antidoping in modo estensivo prima dei Giochi, l'agenzia mondiale antidoping (WADA) dichiarò che la salute pubblica e la sicurezza dovevano avere la priorità[16].

Il 2 marzo 2020 il comitato organizzatore di Tokyo 2020 (TOCOG) rilasciò una dichiarazione nella quale veniva confermato che l'organizzazione dei Giochi sarebbe proseguita come pianificato[17]. Il 3 marzo il portavoce del CIO confermò la pianificazione dei Giochi di Tokyo[18]. Anche nel comunicato rilasciato il 18 marzo successivo il CIO confermò le date dei Giochi e che continuava il monitoraggio della situazione pandemica a quattro mesi dall'avvio delle competizioni[19]. Nei giorni seguenti l'emergenza sanitaria continuò ad acuirsi e ad intensificarsi in molti più Paesi, tanto che il 23 marzo i Comitati Olimpici di Australia, Canada e Regno Unito annunciarono una loro rinuncia alla partecipazione se i Giochi non fossero stati rinviati di un anno[20]. Nello stesso giorno il primo ministro del Giappone Shinzō Abe dichiarò che era inevitabile che i Giochi potessero essere rinviati di un anno perché la sicurezza e la salute degli atleti erano di primaria importanza[21].

Il 24 marzo 2020 in un comunicato congiunto il CIO e il comitato organizzatore annunciarono ufficialmente che, a causa della pandemia di COVID-19 in atto, i Giochi della XXXII Olimpiade e i XVI Giochi paralimpici estivi venivano rinviati in un periodo successivo al 2020, ma non più tardi dell'estate 2021[22]. Per ragioni di continuità e di marketing, nonostante i Giochi sarebbero stati disputati nel 2021, venne mantenuta la dicitura "Tokyo 2020"[23]. Sebbene diverse edizioni dei Giochi olimpici fossero state cancellate in passato a causa delle guerre mondiali, inclusi i Giochi della XII Olimpiade programmati proprio a Tokyo nel 1940, i Giochi della XXXII Olimpiade sono diventati i primi Giochi ad essere rinviati a una data successiva rispetto al pianificato[24]. Il 30 marzo 2020 il CIO e il comitato organizzatore annunciarono un'intesa sulle nuove date per i Giochi della XXXII Olimpiade, riprogrammate dal 23 luglio all'8 agosto 2021, 364 giorni dopo quanto originariamente pianificato[25].

Tra aprile e maggio 2020 vennero sollevate ulteriori preoccupazioni circa la possibilità di cancellare i Giochi qualora la pandemia fosse perdurata anche nel 2021. Il presidente del CIO Thomas Bach dichiarò che la riorganizzazione dei Giochi e quello che il comitato organizzatore stava facendo era un lavoro mastodontico, aggiungendo che una cancellazione definitiva dei Giochi sarebbe stata presa in considerazione solamente nel caso non fosse stato possibile disputarli nell'estate 2021[26].

Sviluppo e preparazione

Il governo metropolitano di Tokyo ha stanziato un fondo di 400 miliardi di yen (2,7 miliardi di euro) per coprire il costo dei Giochi. Il governo giapponese sta considerando di aumentare la capacità dell'aeroporto di Tokyo-Haneda e di Narita, modificando le restrizioni al traffico aereo. È prevista una nuova linea ferroviaria per collegare entrambi gli aeroporti attraverso un ampliamento della stazione di Tokyo, riducendo i tempi di viaggio dalla stazione di Tokyo ad Haneda dagli attuali 30 minuti a 18 minuti, e dalla stazione di Tokyo a Narita da 55 minuti attuali a 36 minuti. I lavori dovrebbero costare proprio 400 miliardi di yen e sarebbero finanziati principalmente da investitori privati. Il finanziamento prevede inoltre di accelerare il completamento di tre autostrade, la Central Circular Route, la Tokyo Gaikan Expressway e la Ken-O Expressway, e di ristrutturare le altre principali autostrade della zona[27]. Si prevede oltre tutto di estendere lo Yurikamome, la linea di transito automatizzato, dal terminale esistente presso la stazione di Toyosu ad un nuovo terminale presso la stazione di Kachidoki, passando per il sito del villaggio olimpico, sebbene lo Yurikamome non disponga ancora di capacità sufficiente per servire da solo i principali eventi nella zona di Odaiba[28].

Il Comitato Organizzatore è presieduto dall'ex Primo ministro Yoshirō Mori,[29] mentre Toshiaki Endo è stato nominato Ministro per l'Olimpiade e la Paralimpiade di Tokyo 2020, come supervisore dei preparativi per conto del governo giapponese[30].

Simboli

Torcia

Il percorso della torcia in Giappone.

Il design della torcia olimpica è stato realizzato da Tokujin Yoshioka e presentato ufficialmente il 20 marzo 2019.[31] L'aspetto della torcia si ispira al ciliegio giapponese ed è caratterizzato da cinque colonne a forma di petalo e un rivestimento di colore rosa-oro detto "oro sakura".[32] Le torce, lunghe 71 cm e pesanti 1,2 kg,[32] sono state realizzate utilizzando in parte alluminio riciclato proveniente dalle strutture temporanee costruite per assistere le popolazioni colpite dal terremoto e maremoto del 2011.[33]

Il premier giapponese Shinzō Abe con la torcia olimpica e il presidente del Comitato Organizzatore Yoshirō Mori con quella paralimpica.
Il percorso

La torcia è stata accesa il 12 marzo 2020 come da tradizione nella città greca di Olimpia e consegnata al primo tedoforo Anna Korakakī, per la prima volta una donna.[34] A causa della pandemia di COVID-19 la cerimonia si è svolta senza pubblico, per la prima volta dal 1984,[34] e le tappe intermedie in terra greca, che avrebbero interessato 31 città e 15 siti archeologici,[35] sono state cancellate.[36] Il 19 marzo allo stadio Panathinaiko di Atene è stato effettuato il passaggio di consegna dal Comitato Olimpico Ellenico al Comitato Organizzatore di Tokyo[37] e la torcia è stata trasportata in Giappone, dove è arrivata il 20 marzo presso la base aerea di Matsushima, nella prefettura di Miyagi.[38]

Tra il 20 e il 25 marzo la torcia è stata esposta in diverse località delle prefetture di Miyagi, Iwate e Fukushima particolarmente colpite dal terremoto e maremoto del Tōhoku del 2011 nell'ambito dell'iniziativa "fiamma della ricostruzione" (復興の火 Fukkō no hi?).[39] Il 25 marzo, un giorno prima della partenza, la staffetta della torcia è stata sospesa in seguito allo spostamento dei giochi olimpici al 2021.[40] La torcia è rimasta a Fukushima durante il mese di aprile[38] e poi è stata trasferita nella prefettura di Tokyo, dove è rimasta fino all'inizio della nuova staffetta nel 2021. Il 25 marzo 2021 la staffetta della torcia ha avuto inizio a Naraha, nella prefettura di Fukushima.[41]

Emblema

Il logo ritirato.

Il comitato organizzatore ha indetto una gara per la realizzazione del logo dell'edizione dei Giochi olimpici. La gara venne vinta dal designer Kenjiro Sano ed il suo logo venne ufficialmente presentato nel luglio 2015[42]. In seguito alla cerimonia di presentazione, il grafico belga Olivier Debie citò in giudizio il Comitato Olimpico Internazionale davanti all'autorità giudiziaria belga, accusando Kenjiro Sano di aver copiato il simbolo grafico dal logo del Teatro di Liegi, realizzato da lui e dal suo studio grafico[43]. Il 1º settembre 2015 il comitato organizzatore decise di ritirare il logo[44]. A novembre 2015 venne istituito un Comitato di Selezione di Emblemi che indisse un bando aperto a tutti per l'ideazione di un nuovo logo e fissò il termine del bando al 7 dicembre 2015[45]. Il nuovo logo venne presentato il 25 aprile 2016: progettato da Asao Tokolo, ha la forma di un anello di colore indaco e dal motivo a scacchiera[46]. Sia il motivo a scacchiera che l'indaco, colore tradizionale giapponese, simboleggiano la raffinata eleganza e la sofisticatezza che incarnano il Giappone[47]. Includendo diverse forme di rettangoli, il design del logo simboleggia diversi Paesi, culture e modi di pensare, rappresentando l'idea di "uniti nella diversità"[47].

Mascotte

La mascotte dei Giochi della XXXII Olimpiade si chiama Miraitowa (ミライトワ?), un personaggio dal colore indaco che riprende il tema del logo dei Giochi[48]. Il nome Miraitowa è composto dalle parole giapponesi mirai (未来?), che significa futuro, e towa (永久?), che significa eternità, rappresentando così il proverbio giapponese "imparare dal passato per sviluppare nuove idee" e il desiderio che i Giochi olimpici di Tokyo 2020 portino un futuro di speranza a tutto il mondo.[48]

Medaglie

Nel febbraio 2017 il Comitato Organizzatore ha dato avvio a una campagna di riciclaggio, in collaborazione con il Japan Environmental Sanitation Center (HESC) e l'operatore telefonico NTT docomo, invitando a donare apparecchi elettronici usati da cui ricavare i metalli per le medaglie.[49] A partire dal successivo aprile sono stati installati cestini di raccolta in diversi luoghi pubblici e nei negozi di NTT docomo, con l'obiettivo di raccogliere circa 8 tonnellate di metalli da usare per le medaglie olimpiche e paralimpiche.[50] Il 22 dicembre 2017 il Comitato Organizzatore ha dato avvio a una competizione per la selezione del design delle medaglie.[51]

Circa un anno più tardi, nel maggio 2018 il Comitato Organizzatore ha annunciato che circa metà dei 2 700 kg di bronzo necessario erano stati ottenuti, mentre la raccolta dell'argento era notevolmente indietro; l'argento infatti, oltre ad essere necessario per le medaglie del secondo posto, secondo le regole del CIO deve fungere anche da base per le medaglie d'oro.[52] La raccolta del bronzo è stata completata nel novembre 2018,[53] mentre quella del resto dei metalli entro fine marzo 2019.[54]

Il 24 luglio 2019 l'aspetto delle medaglie è stato ufficialmente presentato al pubblico.[55] Le medaglie sono state disegnate da Junichi Kawanishi e hanno un diametro di 85 mm. Come da regole del CIO, il dritto rappresenta la dea Nike di fronte allo stadio Panathinaiko, sovrastata dalla scritta "Games of the XXXII Olympiad Tokyo 2020". Sul rovescio sono invece raffigurati il logo ufficiale della manifestazione e i cinque cerchi olimpici.[56]

A causa dei protocolli di sicurezza dovuti alla pandemia di COVID-19, a differenza delle precedenti edizioni, le medaglie non saranno messe al collo degli atleti da dignitari ma saranno invece presentate agli atleti su un vassoio e sarà chiesto loro di indossarle da soli.[57]

Biglietti

I biglietti per la cerimonia di apertura avranno un prezzo compreso tra i 25 000 e i 150 000 yen (dai 200 ai 1 200 euro circa). Il prezzo massimo per una finale di uno sport popolare, come l'atletica e il nuoto, sarà di 30 000 yen (250 euro). Il prezzo medio dei biglietti olimpici è di 7 700 yen (60 euro). Il 60% dei biglietti sarà venduto per 4 400 yen (35 euro) o meno. I biglietti saranno venduti attraverso 40 000 rivenditori in Giappone e via internet[58].

Impianti e infrastrutture

Il Tokyo Big Sight, che verrà usato come centro per i media internazionali.

Al momento dell'assegnazione dei giochi olimpici nel 2013 l'obiettivo era quello di realizzare dei giochi il più possibile "compatti",[59] prevedendo di avere 28 delle 33 sedi di gara entro km dal villaggio olimpico di Tokyo, 11 delle quali sarebbero state nuovi impianti da costruire.[60] Successivamente, anche in seguito all'approvazione da parte del CIO dell'Agenda 2020 volta a rendere l'organizzazione dei giochi più economicamente sostenibile, diverse sedi di gara furono modificate.[61] Il 28 febbraio 2015 la costruzione della nuova arena per la pallacanestro nel parco di Yumenoshima venne cancellata e le gare furono spostate all'esistente Saitama Super Arena, mentre la sede delle gare di equitazione venne spostata da Yumenoshima, dove sarebbe stata realizzata una struttura temporanea, al parco Baji-kōen, già usato per l'equitazione nel 1964.[62] Il 10 dicembre 2015 le gare di ciclismo su pista e di mountain bike, da ospitare in nuove strutture da costruire a Tokyo, vennero spostate negli esistenti velodromo di Izu e Izu MTB Course, nella prefettura di Shizuoka.[63]

Nel febbraio 2012 venne confermato che lo stadio olimpico di Tokyo sarebbe stato rinnovato[64] e il successivo novembre fu presentato il progetto vincitore, realizzato dallo studio di Zaha Hadid e che prevedeva la demolizione e ricostruzione dello stadio.[65] Dopo la presentazione del progetto iniziarono tuttavia ad emergere notevoli critiche sia riguardanti il design, considerato da alcuni troppo impattante sul vicino santuario Meiji,[66] sia a causa del costo di oltre 300 miliardi di yen, giudicato eccessivo.[67] Ciò portò il governo giapponese prima a modificare pesantemente il progetto[68] e poi ad abbandonarlo completamente, dando il via ad un nuovo concorso nel luglio 2015,[69] vinto da Kengo Kuma con un progetto ispirato all'architettura tradizionale giapponese.[70] Il nuovo stadio, del costo stimato di 157 miliardi di yen, venne completato nel dicembre 2019.[71]

Nell'ottobre 2018 il Collegio dei revisori dei conti, che si occupa di esaminare la spesa pubblica, rilasciò un resoconto in cui stimava che il costo totale delle sedi di gara avrebbe superato i 2810 miliardi di yen.[72] Il 1º novembre 2019 venne annunciato che le maratone e le marce sarebbero state spostate al parco Ōdōri di Sapporo per evitare problematiche di eccessivo calore che si sarebbero potute avere se gli eventi si fossero tenuti a Tokyo.[73]

Zona dell'eredità

Il nuovo Stadio Olimpico.
Il Yoyogi National Gymnasium, già sede di alcune gare nel 1964.

Dieci impianti sono situati nella "zona dell'eredità" (ヘリテッジゾーン Heritejjizōn?), che copre l'area centro-occidentale di Tokyo. Quattro di questi impianti furono usati già nei Giochi della XVIII Olimpiade del 1964.[74]

Zona della baia di Tokyo

Il nuovo Tokyo Aquatics Centre, sede delle gare di nuoto e tuffi.
Il parco marino di Odaiba, sede delle gare di triathlon e nuoto di fondo.

Quindici impianti si trovano nella "zona della baia di Tokyo" (東京ベイゾーン Tōkyō beizōn?), che copre l'area centro-orientale di Tokyo e include diverse isole artificiali come Ariake e Odaiba.[74]

Siti fuori Tokyo

Il Yokohama Stadium, sede delle gare di baseball e softball.

Impianti calcistici

Gli impianti in cui si terranno gli eventi calcistici sono i seguenti:[74]

Impianti non per competizioni

I Giochi

Paesi partecipanti

Sono 205 i comitati olimpici che partecipano ai giochi, a cui va aggiunta la IOC Refugee Olympic Team (EOR), ma il comitato olimpico russo gareggerà unicamente sotto la sigla ROC.

Il 9 dicembre 2019 la WADA decide di estromettere la Russia dai giochi olimpici e da tutte le competizioni internazionali per i successivi 4 anni in conseguenza di recidiva sui controlli anti-doping[75][76][77].

Il 6 aprile 2021 il governo della Corea del Nord ha annunciato che non prenderà parte a questa edizione dei giochi olimpici per non rischiare che gli atleti nazionali vengano contagiati dal Covid-19[78].

Il 21 luglio 2021 il ministro dello sport della Guinea ha annunciato dapprima che il suo paese non prenderà parte per motivi legati al Covid-19, per cambiare parere il giorno dopo.

Discipline

I Giochi della XXXII Olimpiade prevedono 33 sport per un totale di 50 discipline divise in 339 eventi.[79]

Disciplina Maschile Femminile Misti Totali
Sport climbing pictogram.svg Arrampicata sportiva (dettagli) 1 1 2
Athletics pictogram.svg Atletica leggera (dettagli) 24 23 1 48
Badminton pictogram.svg Badminton (dettagli) 2 2 1 5
Baseball pictogram.svg Baseball/Softball (dettagli) 1 1 2
Football pictogram.svg Calcio (dettagli) 1 1 2
Canoeing (flatwater) pictogram.svg Canoa/kayak (dettagli)
8
6
2
8
6
2
16
12
4
Rowing pictogram.svg Canottaggio (dettagli) 7 7 14
Cycling (road) pictogram.svg Ciclismo (dettagli)
11
1
1
6
2
1
11
1
1
6
2
1
22
2
2
12
4
2
Equestrian pictogram.svg Equitazione (dettagli)
6
2
2
2
6
2
2
2
Gymnastics (artistic) pictogram 2.svg Ginnastica (dettagli)
9
8

1
9
6
2
1
18
14
2
2
Golf pictogram.svg Golf (dettagli) 1 1 2
Field hockey pictogram.svg Hockey su prato (dettagli) 1 1 2
Judo pictogram.svg Judo (dettagli) 7 7 1 15
Karate pictogram.svg Karate (dettagli)
4
1
3
4
1
3
8
2
6
Disciplina Maschile Femminile Misti Totali
Wrestling pictogram.svg Lotta (dettagli)
12
6
6
6
6
18
12
6
Basketball pictogram.svg Pallacanestro (dettagli)
2
1
1
2
1
1
4
2
2
Handball pictogram.svg Pallamano (dettagli) 1 1 2
Volleyball pictogram.svg Pallavolo
2
1
1
2
1
1
4
2
2
Modern pentathlon pictogram.svg Pentathlon moderno (dettagli) 1 1 2
Boxing pictogram.svg Pugilato (dettagli) 8 5 13
Rugby sevens pictogram.svg Rugby a 7 (dettagli) 1 1 2
Fencing pictogram.svg Scherma (dettagli) 6 6 12
Skateboarding pictogram.svg Skateboard (dettagli) 2 2 4
Weightlifting pictogram.svg Sollevamento pesi (dettagli) 7 7 14
Swimming pictogram.svg Sport acquatici
23
17
1

1
4
25
17
1
2
1
4
1
1



49
35
2
2
2
8
Surfing pictogram.svg Surf (dettagli) 1 1 2
Taekwondo pictogram.svg Taekwondo (dettagli) 4 4 8
Tennis pictogram.svg Tennis (dettagli) 2 2 1 5
Table tennis pictogram.svg Tennistavolo (dettagli) 2 2 1 5
Shooting pictogram.svg Tiro (dettagli) 6 6 3 15
Archery pictogram.svg Tiro con l'arco (dettagli) 2 2 1 5
Triathlon pictogram.svg Triathlon (dettagli) 1 1 1 3
Sailing pictogram.svg Vela (dettagli) 5 4 1 10
Totale (33 sport) 165 156 18 339

Nuovi sport

In seguito ai Giochi del 2012, il CIO valutò i 26 sport di Londra, affermando di aggiungere ai 25 sport 'principali' anche golf e rugby a 7 ai Giochi del 2020. Di questi ventisei, uno venne eliminato dal programma del 2016 e ciò lasciò un posto libero nel programma del 2020 che il CIO avrebbe riempito con uno scelto da una breve lista di sette sport non rappresentati più lo sport rimosso dopo l'Olimpiade del 2012.

Il 12 febbraio 2013, il CIO votò per rimuovere la lotta olimpica dal programma olimpico, una decisione a sorpresa che rimuoveva uno degli sport olimpici più vecchi dai Giochi del 2020. La presenza della lotta olimpica, che prevedeva lo stile libero e quello greco-romano, risaliva alla prima edizione moderna di Atene 1896,[80] oltre ad essere parte dei Giochi olimpici antichi. La decisione di rimuovere la lotta olimpica si scontrò con l'opposizione di diversi paesi e i loro comitati olimpici nazionali.[81][82][83][84]

Il 29 maggio 2013, vennero annunciati tre sport "finalisti": squash, baseball/softball e lotta olimpica.[85] Gli altri cinque sport, ossia karate sportivo, sport con roller, arrampicata sportiva, wakeboard e wushu, per il momento furono esclusi.[86] L'8 settembre 2013, alla 125ª sessione del CIO, venne deciso che la lotta olimpica sarebbe stata presente nei programmi olimpici del 2020 e del 2024. La lotta ricevette 49 voti, mentre baseball/softball ne ricevettero 24 e lo squash 22.[87]

Secondo le nuove politiche del CIO i Giochi si modificano basandosi sugli "eventi" e non sugli "sport" in sé e secondo cui il paese ospitante può inoltre proporre di aggiungere degli sport in programma. Questa regola permette ad ogni paese ospitante di aggiungere al programma olimpico eventuali sport popolari in quel paese e non già presenti, in modo da accrescere l'interesse locale.[88] Come risultato di questo cambiamento il 22 giugno 2015 venne rivelata una nuova breve lista di otto sport: baseball/softball, bowling, karate sportivo, sport sui roller, arrampicata sportiva, squash, surf e wushu.[89] Il 28 settembre 2015 gli organizzatori proposero al CIO cinque di questi sport, ossia baseball/softball (riunitisi in una sola federazione internazionale proprio allo scopo di entrare come unico sport olimpico con più eventi), karate sportivo, arrampicata sportiva, surf e skateboarding, che è uno degli sport sui roller.[90] I cinque sport proposti furono approvati il 3 agosto 2016 dal CIO durante la 129ª sessione di Rio de Janeiro, in Brasile, includendoli nel programma sportivo del 2020, portando il numero totale degli sport nei Giochi del 2020 a 33.[91][92][93]

Calendario

Un primo calendario delle competizioni venne rilasciato dal Consiglio esecutivo del CIO il 18 luglio 2018, non includendo però il calendario del nuoto, del nuoto sincronizzato e dei tuffi: le gare erano previste dal 22 luglio al 9 agosto 2020 e la cerimonia di apertura dei Giochi programmata per il 24 luglio 2020[94]. Il 24 marzo 2020, a causa della pandemia di COVID-19, il CIO decise di rinviare i Giochi della XXXII Olimpiade di un anno[95]. Il 30 marzo 2020 il CIO comunicò che i Giochi della XXXII Olimpiade si sarebbero tenuti dal 23 luglio all'8 agosto 2021, tenendo lo stesso calendario per le varie competizioni, sfalsato di un solo giorno[25].

Cerimonia d'apertura Competizioni Finali G Galà della ginnastica Cerimonia di chiusura
Luglio/Agosto Mer Gio Ven Sab Dom Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Totale
21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 01 02 03 04 05 06 07 08
Olympic rings.svg Cerimonia d'apertura
Sport climbing pictogram.svg Arrampicata sportiva 1 1 2
Athletics pictogram.svg Atletica leggera 1 3 4 5 6 5 8 8 7 1 48
Badminton pictogram.svg Badminton 1 1 1 2 5
Baseball
Softball
Baseball pictogram.svg Baseball 1 2
Softball pictogram.svg Softball 1
Volleyball (beach) pictogram.svg Beach volley 1 1 2
Football pictogram.svg Calcio 1 1 2
Canoa
Kayak
Canoeing (slalom) pictogram.svg Slalom 1 1 1 1 16
Canoeing (flatwater) pictogram.svg Velocità 4 4 4
Rowing pictogram.svg Canottaggio 2 4 4 4 14
Ciclismo Cycling (BMX) pictogram.svg BMX gara 2 22
BMX freestyle pictogram.svg BMX stile libero 2
Cycling (track) pictogram.svg Ciclismo su pista 1 2 1 2 2 1 3
Cycling (road) pictogram.svg Ciclismo su strada 1 1 2
Cycling (mountain biking) pictogram.svg Mountain bike 1 1
Equestrian pictogram.svg Equitazione 1 1 2 1 1 6
Ginnastica Gymnastics (artistic) pictogram.svg Ginnastica artistica 1 1 1 1 4 3 3 G 18
Gymnastics (rhythmic) pictogram.svg Ginnastica ritmica 1 1
Gymnastics (trampoline) pictogram.svg Trampolino elastico 1 1
Golf pictogram.svg Golf 1 1 2
Field hockey pictogram.svg Hockey su prato 1 1 2
Judo pictogram.svg Judo 2 2 2 2 2 2 2 1 15
Karate pictogram.svg Karate 3 3 2 8
Wrestling pictogram.svg Lotta 3 3 3 3 3 3 18
Nuoto Swimming pictogram.svg Nuoto 4 4 4 5 5 4 4 5 39
Open water swimming pictogram.svg Nuoto di fondo 1 1
Synchronized swimming pictogram.svg Nuoto artistico 1 1
Pallacanestro Basketball pictogram.svg Pallacanestro 1 1 4
3x3 basketball pictogram.svg Pallacanestro 3x3 2
Handball pictogram.svg Pallamano 1 1 2
Water polo pictogram.svg Pallanuoto 1 1 2
Volleyball (indoor) pictogram.svg Pallavolo 1 1 2
Modern pentathlon pictogram.svg Pentathlon moderno 1 1 2
Boxing pictogram.svg Pugilato 2 1 1 1 4 4 13
Rugby Sevens pictogram.svg Rugby a 7 1 1 2
Fencing pictogram.svg Scherma 2 2 2 1 1 1 1 1 1 12
Skateboarding pictogram.svg Skateboard 1 1 1 1 4
Weightlifting pictogram.svg Sollevamento pesi 1 2 1 2 1 2 1 2 1 1 14
Surfing pictogram.svg Surf 2 2
Taekwondo pictogram.svg Taekwondo 2 2 2 2 8
Tennis pictogram.svg Tennis 1 1 3 5
Table tennis pictogram.svg Tennistavolo 1 1 1 1 1 5
Shooting pictogram.svg Tiro 2 2 2 2 2 1 2 2 15
Archery pictogram.svg Tiro con l'arco 1 1 1 1 1 5
Triathlon pictogram.svg Triathlon 1 1 1 3
Diving pictogram.svg Tuffi 1 1 1 1 1 1 1 1 8
Sailing pictogram.svg Vela 2 2 2 2 2 10
Olympic rings.svg Cerimonia di chiusura
Medaglie 11 18 21 22 23 17 21 21 25 22 24 17 27 23 34 13 339
Luglio/Agosto Mer Gio Ven Sab Dom Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Totale
21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 01 02 03 04 05 06 07 08

Medagliere

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Medagliere dei Giochi della XXXII Olimpiade e Podi della XXXII Olimpiade.

Di seguito le prime 10 posizioni del medagliere[96]:

      Paese ospitante

Pos. Paese Oro Argento Bronzo Totale
1 Stati Uniti Stati Uniti 39 41 33 113
2 Cina Cina 38 32 18 88
3 Giappone Giappone 27 14 17 58
4 Gran Bretagna Gran Bretagna 22 21 22 65
5 ROC ROC 20 28 23 71
6 Australia Australia 17 7 22 46
7 Paesi Bassi Paesi Bassi 10 12 14 36
8 Francia Francia 10 12 11 33
9 Germania Germania 10 11 16 37
10 Italia Italia 10 10 20 40

Note

  1. ^ (EN) Tokyo 2020 Olympic and Paralympic Games postponed to 2021, su olympics.com, 24 marzo 2020.
  2. ^ (EN) Sean Ingle, Tokyo Olympics to start in July 2021 after coronavirus rescheduling, su The Guardian, 30 marzo 2020.
  3. ^ (EN) Ryusei Takahashi, Empty seats and disappointed fans: An Olympics behind closed doors, in The Japan Times, 9 luglio 2021. URL consultato il 23 luglio 2021.
  4. ^ (EN) Scott McDonald, The reason why Olympics in 2021 will still be called the 2020 Olympic Games, su Newsweek, 25 marzo 2020. URL consultato il 4 settembre 2020.
  5. ^ (EN) Olympics history: Have the Games been postponed before?, su Los Angeles Times, 24 marzo 2020. URL consultato il 4 settembre 2020.
  6. ^ Tokyo ospiterà i Giochi del 2020. Battuta Istanbul, su repubblica.it, 7 settembre 2013.
  7. ^ (EN) Olympics 2020: Istanbul, Madrid and Tokyo bid to be hosts, su bbc.com, 7 settembre 2013. URL consultato l'11 giugno 2020.
  8. ^ Olimpiadi 2020: Istanbul, Madrid e Tokyo città candidate in gara, su sport.repubblica.it, 24 maggio 2012. URL consultato l'11 giugno 2020.
  9. ^ Roma 2020, il governo dice no. Monti: «Non possiamo correre rischi», su roma.corriere.it, 14 febbraio 2012. URL consultato l'11 giugno 2020.
  10. ^ CIO: Giochi Olimpici Estivi 2020, ballottaggio tra Tokyo e Istanbul. Eliminata Madrid, su coni.it, 7 settembre 2013. URL consultato l'11 giugno 2020.
  11. ^ CIO: E' Tokyo 2020, superata Istanbul nella corsa ai XXXII Giochi Olimpici Estivi. Malagò: "Ha vinto il progetto migliore. Roma? Conoscete i miei sogni ma ne parleremo al rientro", su coni.it, 7 settembre 2013. URL consultato l'11 giugno 2020.
  12. ^ (EN) 2020 Olympic Games Bid Procedure ‘Quick Reference’ (PDF), su stillmed.olympic.org. URL consultato l'11 giugno 2020.
  13. ^ (EN) Rocky Swift, Coronavirus spotlights Japan contagion risks as Olympics loom, 23 gennaio 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  14. ^ (EN) Justin McCurry, Tokyo 2020 organisers fight false rumours Olympics cancelled over coronavirus crisis, 1º febbraio 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  15. ^ Coronavirus, è ufficiale: pandemia. Vineis: «Alcuni Paesi sono in ritardo», 11 marzo 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  16. ^ (EN) Aryan Sharma, Tokyo Olympics 2020: Coronavirus Doping Tests For Players – A Big Question Mark, 23 marzo 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  17. ^ (EN) Anthony Trotter, Morgan Winsor, No plans to cancel or postpone Tokyo 2020 Olympics amid coronavirus outbreak, organizers say, 2 marzo 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  18. ^ (EN) Chris Chavez, IOC Spokesperson: Decision Made, the Olympics Will Go Ahead, 3 marzo 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  19. ^ (EN) Communique from the International Olympic Committee (IOC) regarding the Olympic Games Tokyo 2020, su olympic.org, 18 marzo 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  20. ^ (EN) Tokyo 2020: Olympics to be postponed until 2021, says IOC member, su bbc.com, 23 marzo 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  21. ^ (EN) Coronavirus: Olympic doubts grow as Canada withdraws athletes, su bbc.com, 23 marzo 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  22. ^ (EN) Joint Statement from the International Olympic Committee and the Tokyo 2020 Organising Committee, su olympic.org, 24 marzo 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  23. ^ (EN) Tokyo 2020: Olympic and Paralympic Games postponed because of coronavirus, su bbc.com, 24 marzo 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  24. ^ (EN) Chuck Schilken, Olympics history: Have the Games been postponed before?, su latimes.com, 24 marzo 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  25. ^ a b (EN) IOC, IPC, Tokyo 2020 Organising Committee and Tokyo Metropolitan Government Announce New Dates for the Olympic and Paralympic Games Tokyo 2020, su olympic.org, 30 marzo 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  26. ^ (EN) Dan Roan, IOC's Thomas Bach accepts Tokyo Olympics would have to be cancelled if not held in 2021, su bbc.com, 20 maggio 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  27. ^ (JA) 羽田・成田発着を拡大、五輪へインフラ整備急ぐ, in 日本経済新聞, 10 settembre 2013. URL consultato il 21 maggio 2017.
  28. ^ (JA) 五輪で東京に1000万人 過密都市ゆえの課題多く, in 日本経済新聞, 10 settembre 2017. URL consultato il 21 maggio 2017.
  29. ^ (EN) Jim Armstrong, Mori heads Tokyo 2020 organizing committee, Sports.yahoo.com, 24 gennaio 2014. URL consultato il 21 maggio 2017.
  30. ^ (EN) Shusuke Murai, Toshiaki Endo appointed Olympics minister, The Japan Times, 25 giugno 2015. URL consultato il 21 maggio 2017.
  31. ^ (EN) Tokyo 2020 unveils Olympic torch, Torch Relay emblem and official ambassadors, su olympics.com, 20 marzo 2019. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  32. ^ a b (EN) Tokyo Paralympic Games get a cherry blossom torch with new color and braille text, su japantimes.co.jp, 25 marzo 2019. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  33. ^ (EN) Nancy Gillen, Recycled aluminium from temporary housing in Fukushima to be used for Tokyo 2020 Olympic Torches, su insidethegames.biz, 4 gennaio 2019. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  34. ^ a b (EN) Tokyo 2020 torch lit behind closed doors in ancient Olympia, su reuters.com, 12 marzo 2020. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  35. ^ (EN) Tokyo 2020: Details of Olympic Flame Ceremonies in Greece Revealed, su greekreporter.com, 25 febbraio 2020. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  36. ^ (EN) Olympic torch relay in Greece suspended due to virus fears, su kyodonews.net, 14 marzo 2020. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  37. ^ (EN) Olympic flame leaves for Japan amid coronavirus fears, su kyodonews.net, 20 marzo 2020. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  38. ^ a b (EN) Tokyo 2020 Olympic Flame on display in Fukushima, su olympics.com, 1º aprile 2020. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  39. ^ (EN) Special display of the “Flame of Recovery”, su olympics.com. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  40. ^ (EN) Tokyo 2020 Olympic Torch Relay postponed, su olympics.com, 25 marzo 2020. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  41. ^ (EN) Tokyo Olympic torch relay begins amid COVID-19 fears, su japantimes.co.jp, 25 marzo 2021. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  42. ^ Il logo di Tokyo 2020 è da rifare, Il post.it, 1º settembre 2015.
  43. ^ Un grafico belga cita il Cio: “Il logo di Tokyo 2020 copiato dal teatro di Liegi”, sportevai.it.
  44. ^ Olimpiadi: Comitato Tokyo 2020 ritira logo dopo accese plagio, Repubblica.it, 1º settembre 2015.
  45. ^ (EN) Japan unveils final four candidates for Tokyo 2020 Olympics logo, Japan Times, 8 aprile 2016. URL consultato il 21 maggio 2017.
  46. ^ (EN) Andrew McKirdy, Checkered pattern by artist Tokolo chosen as logo for 2020 Tokyo Olympics, su japantimes.co.jp, 25 aprile 2016. URL consultato il 21 maggio 2017.
  47. ^ a b (EN) Tokyo 2020 emblems, su tokyo2020.org. URL consultato il 12 giugno 2020.
  48. ^ a b (EN) Tokyo 2020 Olympic Games mascot, su tokyo2020.org. URL consultato il 12 giugno 2020.
  49. ^ (EN) Dan Palmer, Tokyo 2020 urge public to help create recycled medals, su insidethegames.biz, 1º febbraio 2017. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  50. ^ (EN) Project to recycle old mobile phones for Olympic medals gets off to slow start, su japantimes.co.jp, 2 gennaio 2018. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2018).
  51. ^ (EN) Daniel Etchells, Tokyo 2020 launches Olympic and Paralympic medal design competition, su insidethegames.biz, 22 dicembre 2017. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  52. ^ (EN) Thomas Giles, Japan struggles for silver for Tokyo 2020 medals, su insidethegames.biz, 9 maggio 2018. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  53. ^ (EN) Michael Pavitt, Bach donates to project recycling metals for Tokyo 2020 medals, su insidethegames.biz, 25 novembre 2018. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  54. ^ (EN) Tokyo 2020 Medal Project: Towards an Innovative Future for All, su olympics.com. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  55. ^ (EN) Tokyo 2020 Olympic medal design unveiled, su olympics.com, 24 luglio 2019. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  56. ^ (EN) Tokyo 2020 Olympic Medal Design, su olympics.com. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  57. ^ (EN) Alexandra Mae Jones, How the Olympics will look different this year, su ctvnews.ca, 14 luglio 2021. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato il 22 luglio 2021).
  58. ^ (EN) Tickets for Olympic Games / Tokyo Olympic Japan 2020, Tokyoolympicjapan.com.
  59. ^ (EN) 東京五輪、8キロ圏内に会場集中 コンパクトに開催計画, su asahi.com, 10 settembre 2013. URL consultato il 23 luglio 2021 (archiviato il 23 luglio 2021).
  60. ^ (EN) Tokyo 2020 Candidature File – Section 8 – Sports and Venues (PDF), su tokyo2020.jp. URL consultato il 23 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2013).
  61. ^ (EN) Olympic Agenda 2020 and its New Norm saves Tokyo 2020 USD 4.3 billion, su olympics.com, 4 ottobre 2018. URL consultato il 23 luglio 2021 (archiviato il 23 luglio 2021).
  62. ^ (JA) 東京五輪の3会場変更、IOCが承認 バスケや馬術など, su nikkei.com, 28 febbraio 2015. URL consultato il 23 luglio 2021 (archiviato il 23 luglio 2021).
  63. ^ (JA) 伊豆で東京五輪自転車 静岡県内初の競技開催, su at-s.com, 20 dicembre 2015. URL consultato il 23 luglio 2021 (archiviato il 10 agosto 2018).
  64. ^ (EN) Rugby-Tokyo stadium set for billion dollar facelift, su reuters.com, 6 febbraio. URL consultato il 23 luglio 2021 (archiviato il 23 luglio 2021).
  65. ^ (EN) Amy Frearson, Zaha Hadid to design Japan National Stadium, su dezeen.com, 15 novembre 2012. URL consultato il 23 luglio 2021 (archiviato il 23 luglio 2021).
  66. ^ (EN) Oliver Wainwright, Zaha Hadid's Tokyo Olympic stadium slammed as a 'monumental mistake' and a 'disgrace to future generations', in The Guardian, 6 novembre 2014. URL consultato il 12 giugno 2020 (archiviato il 23 luglio 2021).
  67. ^ (JA) 新国立、迫る契約期限 国とゼネコンの調整難航, su nikkei.com, 22 giugno 2015. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato il 31 luglio 2019).
  68. ^ (EN) Government drops plan to build retractable roof on Olympic stadium as costs soar, in The Japan Times, 29 luglio 2015. URL consultato il 12 giugno 2020 (archiviato il 23 luglio 2021).
  69. ^ (EN) Reiji Yoshida, Abe pulls plug on costly Olympic stadium plan, su japantimes.co.jp, The Japan Times, 17 luglio 2015. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato il 31 luglio 2019).
  70. ^ (EN) Shusuke Murai, Design by architect Kengo Kuma picked for Tokyo's new Olympic stadium, in The Japan Times, 22 dicembre 2015. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato il 31 luglio 2019).
  71. ^ (EN) Olympics 2020: National stadium designed by Kengo Kuma opens in Tokyo, su edition.cnn.com, 16 dicembre 2019. URL consultato il 23 luglio 2021 (archiviato il 23 luglio 2021).
  72. ^ (EN) Tokyo 2020 costs skyrocket to US$25 billion, su at-s.com, 9 ottobre 2018. URL consultato il 23 luglio 2021 (archiviato il 23 luglio 2021).
  73. ^ (EN) Simon Denyer e Akiko Kashiwagi, Cool runnings: After heated dispute, Tokyo agrees to shift Olympic marathons to more clement climes, in The Washington Post, 1º novembre 2019. URL consultato il 12 giugno 2020 (archiviato il 23 luglio 2021).
  74. ^ a b c (EN) Competition Venue Map, su 2020games.metro.tokyo.lg.jp. URL consultato il 2 luglio 2021 (archiviato il 2 luglio 2021).
  75. ^ Russia banned from Tokyo Olympics and football World Cup, su The Guardian, 9 dicembre 2019.
  76. ^ Russia banned for four years to include 2020 Olympics and 2022 World Cup, su BBC News, 9 dicembre 2019.
  77. ^ Russia banned from 2020 Tokyo Olympics, su Washington Post, 9 dicembre 2019.
  78. ^ La Corea del Nord non partecipa alle Olimpiadi per paura del Covid, in RaiNews, 6 aprile 2021. URL consultato il 7 aprile 2021.
  79. ^ (EN) Official programme of the Olympic Games Tokyo 2020 (PDF), su stillmed.olympic.org, 9 giugno 2017.
  80. ^ (EN) Stephen Wilson, IOC Drops Wrestling From 2020 Olympics, in Associated Press, ABC News (U.S.). URL consultato il 2 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2013).
  81. ^ (PL) Supron odesłał medal IO na znak protestu – Sporty walki, www.orange.pl (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  82. ^ (EN) Staff, IOC drops wrestling from 2020 Olympics, ESPN, 14 febbraio 2013. URL consultato il 7 marzo 2013.
  83. ^ (EN) Jack Gallagher, Wrestlers promote Tokyo's 2020 Olympic bid, Yahoo! Sports, 6 marzo 2013. URL consultato il 7 marzo 2013.
  84. ^ (EN) Staff, Bulgaria's wrestling coach starts hunger strike, USA Today, 3 marzo 2013. URL consultato il 7 marzo 2013.
  85. ^ (EN) Baseball/softball, squash and wrestling make cut for IOC Session vote in Buenos Aires, Olympic.org.
  86. ^ (EN) Wrestling, baseball/softball and squash shortlisted by IOC for 2020 as five fail to make cut, Sportspromedia.com.
  87. ^ (EN) Wrestling added to Olympic programme for 2020 and 2024 Games, Olympic.org, 8 settembre 2013. URL consultato l'8 settembre 2013.
  88. ^ (EN) Olympic Agenda 2020 Recommendations (PDF), CIO. URL consultato il 23 giugno 2015.
  89. ^ (EN) Baseball, softball among 8 sports proposed for 2020 Games, ESPN.com.
  90. ^ (EN) Olympics: Skateboarding & surfing among possible Tokyo 2020 sports, BBC Sport. URL consultato il 29 marzo 2016.
  91. ^ IOC approves five new sports for Olympic Games Tokyo 2020, Olympic.org, 3 agosto 2016. URL consultato il 3 agosto 2016.
  92. ^ (EN) You're in! Baseball/softball, 4 other sports make Tokyo cut, USA Today, 3 agosto 2016. URL consultato il 18 agosto 2016.
  93. ^ CIO: cinque nuovi sport a Tokyo 2020, in ANSA, 4 agosto 2016. URL consultato il 23 agosto 2016.
  94. ^ (EN) Tokyo 2020 Unveils Action-Packed Olympic Competition Schedule, su tokyo2020.org, 18 luglio 2018. URL consultato il 7 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2018).
  95. ^ (EN) Joint statement from the International Olympic Committee and the Tokyo 2020 organising committee, su olympic.org, 24 marzo 2020. URL consultato il 7 giugno 2020.
  96. ^ (EN) Olympic Medal Count | Tokyo 2020 Olympics (Jul 23-Aug 8, 2021), su Olympics.com. URL consultato il 1º agosto 2021.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN7145971329332330737 · LCCN (ENn2015060887 · NDL (ENJA001165028

Informazione

L'articolo Giochi della XXXII Olimpiade in Wikipedia italiana ha preso i seguenti posti nella classifica di popolarità locale:

Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2021-08-16 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=4677864