Georg Gänswein

Georg Gänswein
arcivescovo della Chiesa cattolica
Exsequien Joachim Meisner-7798.jpg
Monsignor Georg Gänswein alle esequie del cardinale Joachim Meisner, il 15 luglio 2017.
Coat of arms of Georg Gänswein (With the arms of Pope Francis).svg
Testimonium perhibere veritati
 
TitoloUrbisaglia
(titolo personale di arcivescovo)
Incarichi attuali
Incarichi ricopertiSegretario particolare del sommo pontefice (2005-2013)
 
Nato30 luglio 1956 (66 anni) a Riedern am Wald
Ordinato diacono19 dicembre 1982 dall'arcivescovo Oskar Saier
Ordinato presbitero31 maggio 1984 dall'arcivescovo Oskar Saier
Nominato arcivescovo7 dicembre 2012 da papa Benedetto XVI
Consacrato arcivescovo6 gennaio 2013 da papa Benedetto XVI
 

Georg Gänswein (Riedern am Wald, 30 luglio 1956) è un arcivescovo cattolico tedesco, dal 7 dicembre 2012 prefetto della Casa Pontificia.

Biografia

Nasce a Riedern am Wald, nell'arcidiocesi di Friburgo in Brisgovia, il 30 luglio 1956, primo dei cinque figli (due fratelli e due sorelle più piccoli) di Albert e Gertrud Gänswein. Il padre è un fabbro proveniente da una famiglia che svolge il suddetto mestiere da ben sette generazioni, mentre la madre è casalinga.

Formazione e ministero sacerdotale

Monsignor Georg Gänswein mentre aiuta papa Benedetto XVI a vestire l'abito corale, 10 maggio 2007.

Dopo la maturità studia teologia a Friburgo in Brisgovia e Roma.

Il 19 dicembre 1982 viene ordinato diacono dall'arcivescovo metropolita di Friburgo in Brisgovia Oskar Saier, il quale lo ordina presbitero il 31 maggio 1984.

Dopo aver svolto per due anni le funzioni di cappellano nella propria arcidiocesi, studia diritto canonico a Monaco di Baviera, dove ottiene il dottorato nel 1993, presso l'Università Ludwig Maximilian di Monaco. Nel 1994 è nominato dall'arcivescovo Saier vicario della cattedrale di Friburgo in Brisgovia e suo segretario personale. Nel 1995 è nominato, dall'allora prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti Antonio María Javierre Ortas, collaboratore della congregazione stessa. Nel 1996 è trasferito alla Congregazione per la dottrina della fede su esplicita richiesta dell'allora prefetto Joseph Ratzinger. Ottiene anche una cattedra di diritto canonico presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma, appartenente all'Opus Dei.

Nel 2000 papa Giovanni Paolo II gli concede il titolo onorifico di cappellano di Sua Santità.

Dal 2003 è segretario personale del cardinale Joseph Ratzinger; dopo l'elezione al soglio di Pietro, il 19 aprile 2005, è confermato nell'incarico. Nel marzo 2006 papa Benedetto XVI lo onora con l'ulteriore titolo di prelato d'onore di Sua Santità.

Il 14 novembre 2006 protesta per la satira, in alcuni programmi televisivi italiani, nei confronti suoi e di papa Benedetto XVI. In particolare vengono prese di mira, anche da editoriali sul quotidiano Avvenire, la sua imitazione, fatta da Fiorello su Radio2, e la parodia del papa di Maurizio Crozza su LA7. Nel 2015, rievocando la circostanza, egli dichiara di aver esagerato nella propria contrarietà e afferma l'importanza di una «satira sana», condotta senza «ferire e offendere»[1].

L'11 dicembre 2010 interviene, presso la Pontificia università urbaniana, alla cerimonia di premiazione della IX edizione del Premio Internazionale "Giuseppe Sciacca" e, cosa molto rara per lui, prende la parola per portare il saluto del papa.

Ministero episcopale

Lo stemma dell'arcivescovo Gänswein dal 2012 al 2017, nella parte sinistra lo stemma di papa Benedetto XVI

Il 7 dicembre 2012 papa Benedetto XVI lo nomina prefetto della Casa Pontificia ed arcivescovo titolare di Urbisaglia;[2] succede a James Michael Harvey, precedentemente nominato arciprete della basilica di San Paolo fuori le mura. Il 6 gennaio 2013 riceve l'ordinazione episcopale, con gli arcivescovi Angelo Vincenzo Zani, Fortunatus Nwachukwu e Nicolas Thévenin, nella basilica di San Pietro in Vaticano, per l'imposizione delle mani dello stesso pontefice, co-consacranti i cardinali Tarcisio Bertone e Zenon Grocholewski.

Anche dopo la rinuncia al ministero petrino di papa Benedetto XVI, il 28 febbraio 2013, resta prefetto della Casa Pontificia e suo segretario particolare, vivendo con lui dapprima presso il Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo e, in seguito, nel monastero Mater Ecclesiae,[3] fino alla morte del papa emerito, avvenuta il 31 dicembre 2022.

Il 31 agosto 2013 papa Francesco lo conferma nel suo incarico prefettizio.[4]

Il 26 luglio 2017, in occasione della festa di Sant'Anna, presenta il suo nuovo stemma episcopale, che sostituisce la blasonatura pontificia di Benedetto XVI con quella del regnante papa Francesco.

Dal 15 gennaio 2020 risulta assente alle udienze di papa Francesco, in seguito a una redistribuzione degli incarichi.[5][6]

Stemma

Blasonatura

Coat of arms of Georg Gänswein (With the arms of Pope Francis).svg

Partito; nel 1º d'azzurro, all'ombra di sole raggiante e fiammeggiante d'oro caricato delle lettere IHS di rosso (la H sormontata da una croce) e dei tre chiodi della Passione di nero posti in punta (emblema dei gesuiti); alla stella a otto raggi d'oro sul canton destro della punta; al fiore di nardo pure d'oro, posto in sbarra, sul canton sinistro della punta; nel 2º d'azzurro, al drago d'oro, lampassato di rosso, trafitto da una lancia rovesciata d'argento posta in palo, sormontato da una stella a sette raggi dello stesso.

Spiegazione dello stemma

Lo stemma di monsignor Gänswein riporta da un lato lo stemma del Pontefice regnante, secondo una prassi concessa ai prefetti della Casa pontificia, e dall'altro lo stemma personale.

Dal 2017 nella prima partizione è presente lo stemma di papa Francesco, mentre nella seconda sono raffigurati una stella a sette raggi e un drago trafitto da una lancia, che rappresentano rispettivamente la Vergine Maria e San Giorgio, protettore personale del presule, ai quali egli affida il suo ministero episcopale.

Motto

Il motto di monsignor Gänswein è Testimonium perhibere veritati, che in latino significa "Per rendere testimonianza alla verità", ed è tratto dal Vangelo secondo Giovanni in cui è scritto:

« Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce »   (Giovanni 18, 37[7])

Genealogia episcopale

La genealogia episcopale è:

Pubblicazioni

  • Kirchengliedschaft: vom Zweiten Vatikanischen Konzil zum Codex iuris canonici. Die Rezeption der konziliaren Aussagen über die Kirchenzugehörigkeit in das nachkonziliare Gesetzbuch der lateinischen Kirche, St. Ottilien, EOS-Verlag, 1996, ISBN 9783880963474. [dissertazione]
  • con Christine Schröpf, Perché il papa ha le scarpe rosse? I bambini interrogano Benedetto XVI (Warum trägt der Papst rote Schuhe? Kinderfragen an Benedikt XVI, 2007), Ediz. illustrata, Siena, Cantagalli, 2007, ISBN 978-88-827-2359-0.
  • Testimoniare la Verità. Come la Chiesa rinnova il mondo (How the Catholic Church Can Restore Our Culture, 2019), Milano, Ares, 2021, ISBN 978-88-929-8110-2.
  • Via Crucis, Collana Smeraldi, Milano, Ares, 2021, ISBN 978-88-929-8032-7.
  • con Saverio Gaeta, Nient'altro che la Verità. La mia vita al fianco di Benedetto XVI, Milano, Piemme, 2023, ISBN 978-88-566-9039-2.

Curatele

  • Benedikt XVI. Urbi et Orbi – Mit dem Papst unterwegs in Rom und der Welt, Herder, Freiburg 2010, ISBN 978-3-451-32505-2.
  • Katholisch – Wissen aus erster Hand, curatela con Martin Lohmann, CMZ-Verlag Winrich C.-W. Clasen, Rheinbach 2010, ISBN 978-3-87062-116-2.
  • Benedetto XVI, Che cos'è il Cristianesimo. Quasi un testamento spirituale, curatela con Elio Guerriero, Collana Orizzonti, Milano, Mondadori, 2023, ISBN 978-88-047-2680-7.

Onorificenze

Onorificenze tedesche

Croce al merito di I classe dell'Ordine al merito di Germania - nastrino per uniforme ordinaria Croce al merito di I classe dell'Ordine al merito di Germania
— 21 giugno 2007
Cavaliere dell'Ordine al merito bavarese - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine al merito bavarese
— 14 ottobre 2015

Onorificenze straniere

Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 13 giugno 2005[8]
Cappellano di gran croce conventuale onorario del Sovrano Militare Ordine di Malta - nastrino per uniforme ordinaria Cappellano di gran croce conventuale onorario del Sovrano Militare Ordine di Malta
— 23 giugno 2007
Gran decorazione d'onore in oro dell'Ordine al merito della Repubblica austriaca - nastrino per uniforme ordinaria Gran decorazione d'onore in oro dell'Ordine al merito della Repubblica austriaca
— 12 gennaio 2009
Grande ufficiale dell'Ordine del Cristo (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria Grande ufficiale dell'Ordine del Cristo (Portogallo)
— 11 maggio 2010
Senatore gran croce del Sacro angelico imperiale ordine costantiniano di San Giorgio (Casa di Borbone-Parma) - nastrino per uniforme ordinaria Senatore gran croce del Sacro angelico imperiale ordine costantiniano di San Giorgio (Casa di Borbone-Parma)
— 13 dicembre 2012
Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
— 18 aprile 2015[8]
Commendatore dell'Ordine della stella di Romania - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell'Ordine della stella di Romania
— 30 aprile 2015[9]

Onorificenze accademiche

Laurea honoris causa in Sistemi di comunicazione nelle relazioni internazionali - nastrino per uniforme ordinaria Laurea honoris causa in Sistemi di comunicazione nelle relazioni internazionali
— Università per stranieri di Perugia, 15 febbraio 2011

Note

  1. ^ Parla padre Georg Gaenswein: “Vi racconto la mia vita con due Papi. E le lettere d’amore che ancora ricevo” – INTERVISTA ESCLUSIVA da Oggi, articolo del 17 marzo 2015
  2. ^ Rinunce e nomine. Nomina del prefetto della Casa Pontificia, su press.vatican.va, 7 dicembre 2012. URL consultato il 19 giugno 2020.
  3. ^ Documentario su Benedetto XVI, Gaenswein: «Mai pentito della rinuncia», su avvenire.it, 16 gennaio 2020. URL consultato il 19 giugno 2020 (archiviato il 7 gennaio 2020). Ospitato su Bayerischer Rundfunk.
  4. ^ Conferma dei superiori della Segreteria di Stato e della Casa Pontificia, su press.vatican.va, 31 agosto 2013. URL consultato il 19 giugno 2020.
  5. ^ Vaticano, monsignor Georg Gaenswein è stato congedato, in ANSA, 5 febbraio 2020. URL consultato il 19 giugno 2020.
  6. ^ Maria Antonietta Calabrò, Padre Georg Gaenswein "confinato" in Monastero. Voci su un peggioramento della salute di Ratzinger, in Huffington Post, 5 febbraio 2020. URL consultato il 19 giugno 2020.
  7. ^ Gv 18, 37, su laparola.net.
  8. ^ a b Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  9. ^ DECRET nr. 437 din 30 aprilie 2015

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Segretario particolare del sommo pontefice Successore Coat of Arms of Benedictus XVI.svg
Stanisław Dziwisz 19 aprile 2005 - 28 febbraio 2013 Alfred Xuereb
Predecessore Vescovo titolare di Urbisaglia
(titolo personale di arcivescovo)
Successore BishopCoA PioM.svg
Giuseppe Bertello dal 7 dicembre 2012 in carica
Predecessore Prefetto della Casa Pontificia Successore Emblem Holy See.svg
James Michael Harvey dal 7 dicembre 2012 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN61647452 · ISNI (EN0000 0003 7411 9154 · BAV 495/274016 · LCCN (ENn96098351 · GND (DE114850763 · BNF (FRcb12472623c (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n96098351

Informazione

L'articolo Georg Gänswein in Wikipedia italiana ha preso i seguenti posti nella classifica di popolarità locale:

Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2023-01-20 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=537754