Fumio Kishida | |
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Fumio Kishida nel 2021 | |
Primo ministro del Giappone | |
In carica | |
Inizio mandato | 4 ottobre 2021 |
Monarca | Naruhito |
Predecessore | Yoshihide Suga |
Presidente del Partito Liberal Democratico del Giappone | |
In carica | |
Inizio mandato | 29 settembre 2021 |
Predecessore | Yoshihide Suga |
Ministro degli affari esteri del Giappone | |
Durata mandato | 26 dicembre 2012 – 3 agosto 2017 |
Monarca | Akihito |
Capo del governo | Shinzō Abe |
Predecessore | Kōichirō Genba |
Successore | Tarō Kōno |
Durata mandato | 4 novembre 2021 – 10 novembre 2021 |
Capo del governo | Fumio Kishida |
Predecessore | Toshimitsu Motegi |
Successore | Yoshimasa Hayashi |
Ministro della Difesa | |
Durata mandato | 28 luglio 2017 – 3 agosto 2017 |
Predecessore | Yasuo Fukuda |
Successore | Itsunori Onodera |
Membro della Camera dei rappresentanti | |
In carica | |
Inizio mandato | 18 luglio 1993 |
Dati generali | |
Partito politico | Liberal Democratico |
Università | Università di Waseda, Kaisei Senior High School, Kojimachi Junior High School e Kaisei Academy |
Firma |
Fumio Kishida (岸田 文雄 Kishida Fumio?; Tokyo, 29 luglio 1957) è un politico giapponese, membro del Partito Liberal Democratico e primo ministro del Giappone a partire dal 4 ottobre 2021.
Membro della Camera dei rappresentanti dal 1993,[1] in precedenza ha ricoperto la carica di ministro degli Affari esteri del Giappone dal 2012 al 2017 nei governi Abe II e Abe III[2]; il 29 settembre 2021 ha vinto le elezioni primarie per la leadership del partito LDP[3], diventandone presidente, subentrando a Yoshihide Suga. Sempre subentrando a Suga, diventa primo ministro del Giappone dal 4 ottobre 2021[4]. Riconfermato nelle elezioni del 2021, con l'ottenimento di una comoda maggioranza di 261 seggi (solo del suo partito) su 465, seppur con una consistente perdita di 23 seggi rispetto alla scorsa elezione, forma il Governo Kishida II.
Fumio Kishida non dovrebbe deviare dalla linea dei suoi predecessori su difesa, diplomazia ed economia, secondo gli analisti. Conservatore e nazionalista, sostiene un "neocapitalismo". Ha parlato a favore del rilancio delle centrali nucleari, che sono state controverse in Giappone dopo l'incidente di Fukushima, e sostiene l'aumento delle spese militari e legami più stretti con gli Stati Uniti, vedendo la Cina come una minaccia. Conservatore sulle questioni sociali, si oppone alla legalizzazione del matrimonio omosessuale e al diritto delle donne sposate di mantenere il loro nome da nubile.[5][6]
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Orange-Nassau (Regno dei Paesi Bassi) | |
— 29 ottobre 2014 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Regno di Spagna) | |
— 31 marzo 2017[7] |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 256339305 · GND (DE) 1242419322 · NDL (EN, JA) 001359026 |
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