Florian Schneider | |
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Florian Schneider dal vivo, a Ferrara, nel 2005 | |
Nazionalità | Germania |
Genere | Musica elettronica Krautrock Synth pop |
Periodo di attività musicale | 1968 – 2020 |
Strumento | Flauto traverso, tastiere, sintetizzatore, percussioni, violino, vocoder |
Etichetta | EMI, Capitol, Kling Klang |
Gruppi | Organisation, Kraftwerk |
Album pubblicati | 18 |
Studio | 15 |
Live | 1 |
Raccolte | 2 |
Florian Schneider, all'anagrafe Florian Schneider-Esleben (Düsseldorf, 7 aprile 1947[1] – Düsseldorf, 21 aprile 2020[1]), è stato un musicista e polistrumentista tedesco. Assieme all'amico Ralf Hütter fu membro fondatore della band di musica elettronica Kraftwerk.
Studente al conservatorio di Düsseldorf, Schneider fondò i Kraftwerk assieme a Hütter nel 1970, dopo un'esperienza nella band krautrock chiamata Organisation, con cui incisero anche un album.
Da sempre attivo nella composizione dei brani e nella produzione degli album, nei primi tre album della band Schneider suonò il flauto, suo strumento principale, il violino e occasionalmente anche le percussioni. A partire dal 1973, con l'album Ralf & Florian, Schneider utilizzò il sintetizzatore, divenuto poi preponderante già dopo l'uscita dell'album seguente.
A proposito di questa circostanza Schneider dichiarò:
(EN)
«I had studied seriously up to a certain level, then I found it boring; I looked for other things, I found that the flute was too limiting... Soon I bought a microphone, then loudspeakers, then an echo, then a synthesizer. Much later I threw the flute away; it was a sort of process.[2]» |
(IT)
«Ho studiato seriamente fino ad un certo livello, poi l'ho trovato noioso; ho cercato di sperimentare altre cose, ma mi sono accorto che il flauto era troppo limitato per ciò. Così ho comprato un microfono, degli altoparlanti, un'unità eco e un sintetizzatore. Più tardi ho completamente eliminato il flauto: è una sorta di processo.» |
Definito da Ralf Hütter in un'intervista "feticista del suono"[3], Schneider si servì nel tempo di diverse tecniche per suonare il sintetizzatore, comandandolo inizialmente mediante un flauto elettronico (e-flute)[4] ideato da lui stesso e realizzato dal geniale Peter Bollig, fino ad utilizzare, grazie all'avvento dei computer, i sequencer virtuali, primo fra tutti il Cubase[4]. Oltre a suonare i sintetizzatori, Schneider contribuì come cantante secondario in alcuni brani, filtrando la propria voce col vocoder.
Schneider fu l'unico musicista a non aver mai lasciato i Kraftwerk, infatti lo stesso Hütter aveva abbandonato il gruppo per un breve periodo tra il 1970 e il 1971, fino al 2008 [5] quando, durante alcuni concerti intrapresi nel corso dell'anno, era stato sostituito dal video operatore Stefan Pfaffe[6].
Nel 2015 pubblicò da solista il singolo Stop Plastic Pollution.[7][8][9]
Dopo una breve lotta contro il cancro, Schneider è morto il 21 aprile 2020[1] all'età di 73 anni.[1][10][11][12]
Aveva una sorella minore, Claudia.
Probabilmente era sposato e aveva una figlia nata tra il 1994 e il 1995.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 101088878 · ISNI (EN) 0000 0000 8008 7863 · Europeana agent/base/66279 · LCCN (EN) n92099397 · GND (DE) 124325726 · WorldCat Identities (EN) lccn-n92099397 |
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