Elisabetta Gardini

Elisabetta Gardini
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Deputata della Repubblica Italiana
Durata mandato 28 aprile 2006 –
28 aprile 2008

Durata mandato 1 giugno 2010 –
9 giugno 2010
Legislature XV, XVI (1-9 giugno 2010)
Gruppo
parlamentare
FI (2006-2008), Misto (1° - 9 giugno 2010)
Coalizione CdL (2006),

PdL (2008, 2013)

Circoscrizione XV:Veneto 2

XVI: Veneto 1

Incarichi parlamentari
  • segretaria della XII commissione affari sociali (6 giugno 2006 - 28 aprile 2008)
  • membro della giunta delle elezioni (22 maggio 2006 - 28 aprile 2008)
Sito istituzionale

Europarlamentare
Legislature VI, VII, VIII
Gruppo
parlamentare
Partito Popolare Europeo (2004-2019)
Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei (2019)
Circoscrizione Nord Est
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politico Fratelli d'Italia (dal 2019)
Precedenti:
PS (1994)
FI (2004-2009)
PdL (2009-2013)
FI (2013-2019)
Titolo di studio Diploma di Liceo Classico
Professione Conduttrice Televisiva, Attrice Teatrale

Elisabetta Gardini (Padova, 3 giugno 1956) è un'attrice teatrale, conduttrice televisiva e politica italiana.

Biografia

Teatro

Ha iniziato la sua carriera artistica come attrice teatrale e ha lavorato, tra gli altri, con attori del calibro di Vittorio Gassman e Giorgio Albertazzi. Dopo la maturità classica si diploma alla Bottega di Vittorio Gassman. Raggiunge la fama nazionale con la televisione: sul piccolo schermo esordisce nel 1983, attrice giovane in uno degli ultimi appuntamenti con la "commedia in diretta" della domenica pomeriggio su Rai 2, nel 1984 conduce Cartoni magici, contenitore pomeridiano per ragazzi, un anno dopo è eletta rivelazione dell'anno grazie a Domenica in, e per quasi vent'anni, come conduttrice e poi come attrice, è uno dei personaggi più popolari della TV.

Il successo arriva con la TV, eppure i primi passi di Elisabetta Gardini sono tutti in teatro: innanzitutto la formazione sotto la direzione di Vittorio Gassman, il debutto (Frida) con Giorgio Albertazzi in Enrico IV di Luigi Pirandello (stagioni 1981/82 e 1982/83), nel 1994, e per due stagioni di seguito, sospende gli impegni in TV e cede all'offerta del grande regista Benno Besson: è Gertrude nell'Hamlet di William Shakespeare.

Sul palco è tornata spesso, soprattutto d'estate, quando dormivano i palinsesti televisivi, e ha abbracciato il karma di Antigone (1989) e Elettra (1994), la verve de La bisbetica domata (1996) e ha indossato i panni maschili di Oberon in Sogno di una notte di mezza estate. Nel 1996 riapre, dopo 44 anni, il Teatro Civico di Norcia. Dal 1998 è anche produttrice degli spettacoli in cui recita, attraverso la società Frida srl.

Nel 1999, a luglio, fonda ad Amalfi l'Ibsen Festival e interpreta Nora, protagonista di Casa di bambola (al Teatro greco di Taormina in agosto); l'anno dopo è Elena Alving in Spettri. Da nome in ditta e da impresario, è in cartellone all'Eliseo di Roma (2001) e in tournée in Norvegia (settembre 2000), dove ha ottenuto una straordinaria accoglienza di pubblico e di critica.

Nel 2003 con La Venexiana (repliche al teatro Valle di Roma nel 2004), co-prodotto insieme al Festival teatrale di Borgio Verezzi.

Televisione

Durante il suo lungo cammino, soprattutto su Rai 1, ha condotto Cartoni magici (1983/1984), Domenica in (1985/86) e Italia Sera (con Piero Badaloni), è salita sul palco di Sanremo (1984), ha inaugurato Unomattina (1986/87, sempre con Badaloni), ha impersonato il testimonial ideale del Giffoni Film Festival (1988/89/90/91), ha sorretto il traino al TG1 delle 13:30 animando Piacere Raiuno (1992), ha raggiunto l'ambito traguardo del sabato sera con Europa Europa (1988/1989/1990), ha per la prima volta sperimentato la seconda e la terza serata della Rai con Caffè italiano (1992/93), ha inaugurato il Concerto di Natale in Vaticano (1993) e ha portato a oltre sei milioni la platea di Donne al bivio (1999/2000).

Nel 1998 ha interpretato la dottoressa Laura Andrei, la protagonista di Una donna per amico (1998/1999/2000), sempre su Rai 1. Ha lavorato anche per Rai 2: conduttrice per Serata d’onore e per Profondo Giallo, attrice per Un caso di coscienza.

Politica

Dopo una prima esperienza con il Patto per l'Italia guidato da Mario Segni - si era candidata nel 1994, ma era stata sconfitta da Emma Bonino - nel 2004 Elisabetta Gardini lascia definitivamente il teatro e la televisione per riprendere il suo percorso politico, candidandosi con Forza Italia alle Europee. Le 34.000 preferenze che raccoglie con appena quattro settimane di campagna elettorale persuadono Silvio Berlusconi a nominarla portavoce nazionale del partito.[1]

Alle elezioni regionali in Veneto del 2005 è eletta consigliere regionale, entrando nella commissione Cultura. Alle elezioni politiche del 2006 è stata eletta alla Camera.

Dal 2008 ricopre l'incarico di europarlamentare, subentrata come prima dei non eletti di Forza Italia al seggio lasciato libero a Strasburgo da Renato Brunetta[2], dimessosi per incompatibilità con l'incarico ministeriale.

Alle Elezioni europee del 2009 è rieletta nella lista del Popolo della Libertà con 79.024 preferenze nella Circoscrizione Italia nord-orientale e fa parte del Gruppo del PPE. Aderisce alla rinata Forza Italia.

Il 16 aprile 2014 viene ufficialmente candidata, alle Elezioni europee del 2014 in Italia come capolista di Forza Italia nella Circoscrizione Italia nord-orientale (Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto)[3]. Con 67.888 preferenze è la prima nella Circoscrizione Nord Est per FI venendo rieletta. Il 1º luglio gli eurodeputati del suo partito la scelgono all'unanimità come capo delegazione all'interno del gruppo del Ppe.[4]

Dal 20 novembre 2015 al 12 agosto 2017 è commissario del partito in Trentino.[5]

Il 12 aprile 2019, prima delle elezioni europee del 26 maggio, decide di lasciare Forza Italia “dopo aver constatato che le scelte politiche del partito non sono più quelle che mi avevano spinto ad aderire, a diventare parlamentare europeo e ad accettare di esserne il capo delegazione a Strasburgo”[6] mostrando risentimento nei confronti del collega Antonio Tajani, colpevole di averla umiliata non rispettando il suo ruolo di capogruppo, di gestire il partito in maniera sbagliata e personalistica e di aver anteposto più volte nel corso degli anni l'interesse dell'Europa a quello dell'Italia.[7] Il 16 aprile, su proposta del vicepresidente Raffaele Fitto, la Gardini viene accolta nel Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei[8] e il giorno seguente viene ufficializzata la sua candidatura nella Circoscrizione Italia nord-orientale per Fratelli d'Italia.[9] Nonostante il partito sia riuscito a superare la soglia di sbarramento nazionale e la candidata abbia raccolto oltre 14.000 preferenze, non viene rieletta venendo superata dalla leader Giorgia Meloni e dal collega Berlato.[10] Viene poi nominata Commissario per la Costituente di Padova e provincia nonché membro dell'Esecutivo Nazionale e si candida alle regionali in Veneto del settembre 2020 risultando essere la prima dei non eletti in Provincia di Padova con 3217 preferenze.[11]

Programmi televisivi

Pubblicità

Filmografia

Note

  1. ^ Copia archiviata, su ufficiostampa.forza-italia.it. URL consultato il 15 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2007).
  2. ^ Rinnovo della delegazione italiana al Parlamento europeo
  3. ^ Ecco tutti i candidati di Forza Italia - IlGiornale.it
  4. ^ Europarlamento: Gardini eletta capodelegazione, Cicu il suo vice
  5. ^ Forza Italia: Berlusconi nomina Miccichè commissario in Sicilia, su palermo.repubblica.it. URL consultato il 2 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2015).
  6. ^ Elisabetta Gardini: «Lascio Forza Italia, non mi riconosco più», su www.ilgazzettino.it. URL consultato il 12 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2019).
  7. ^ Elisabetta Gardini: 'Tajani mi ha umiliata, non più applicata la carta dei valori di FI, è un PD 2.0', su www.la7.it. URL consultato il 15 aprile 2019.
  8. ^ Gardini aderisce a Conservatori e Riformisti, su Adnkronos. URL consultato il 16 aprile 2019.
  9. ^ Dopo l'addio a Forza Italia, Elisabetta Gardini si candida con Fratelli d'Italia, su L’Huffington Post, 17 aprile 2019. URL consultato il 17 aprile 2019.
  10. ^ Gardini: «Tajani è il becchino di Forza Italia, Berlusconi si liberi dei tajanoidi», su Secolo d'Italia, 27 maggio 2019. URL consultato il 28 maggio 2019.
  11. ^ Fratelli d'Italia, altro che nuovo gruppo consiliare. La Gardini alza un muro e chiude la portra a Turrin e Cappellini, su Padova Oggi, 14 luglio 2019. URL consultato il 15 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2019).

Altri progetti

Collegamenti esterni

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Sandro Bondi 2004 - 2008 Daniele Capezzone
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Informazione

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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2022-02-14 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=2070285