Dragan Stojković | ||
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Stojković nel 2021 | ||
Nazionalità | ||
Altezza | 173 cm | |
Peso | 70 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista, attaccante) | |
Termine carriera | 2001- giocatore | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1981-1986 | Radnički Niš | 70 (8) |
1986-1990 | Stella Rossa | 120 (48) |
1990-1991 | Olympique Marsiglia | 11 (0) |
1991-1992 | → Verona | 19 (1) |
1992-1994 | Olympique Marsiglia | 18 (5) |
1994-2001 | Nagoya Grampus | 186 (57) |
Nazionale | ||
1983-2001 | Jugoslavia | 84 (15) |
Carriera da allenatore | ||
2008-2013 | Nagoya Grampus | |
2015-2020 | Guangzhou R&F | |
2021- | Serbia | |
Palmarès | ||
Jugoslavia | ||
Olimpiadi | ||
Bronzo | Los Angeles 1984 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 12 settembre 2015 |
Dragan Stojković (in serbo-croato Драган Стојковић; Niš, 3 marzo 1965) è un ex calciatore jugoslavo proveniente dalla Serbia, di ruolo centrocampista o attaccante. Da giocatore bronzo olimpico al torneo calcistico di Los Angeles nel 1984 in rappresentanza della Jugoslavia, e campione d'Europa di club nel 1993 con l'Olympique Marsiglia, è divenuto allenatore dopo la fine dell'attività agonistica e, dal 2021, è il commissario tecnico della nazionale serba.
Centrocampista, ha giocato occasionalmente anche da centravanti. Era dotato di ottima visione di gioco e bravo nel dribbling.[1][2] Per le sue grandi giocate venne soprannominato il "Maradona dell'Est".
Stojković iniziò la sua carriera da professionista nel campionato jugoslavo 1981-1982 con il Radnički Niš. Le quattro stagioni successive a Niš fece 69 presenze segnando 8 gol, poi venne trasferito alla Stella Rossa di Belgrado dove, in cinque anni, andò a segno 48 volte su 120 presenze, facendosi notare dai club europei per le ottime prestazioni fornite.[2]
Giocò anche una stagione in Italia, al Verona (acquistato per 8,5 miliardi di lire),[3] e due stagioni e mezzo in Francia con l'Olympique Marsiglia, club con cui nel 1993 vinse una Champions League battendo in finale il Milan.[2]
Nella primavera del 1994 firmò per il Nagoya Grampus, squadra della J-League allenata da Arsène Wenger. Rimase in Giappone per sette stagioni, per poi ritirarsi dal calcio giocato nel 2001. A Nagoya mise a segno 57 gol in 183 partite, venendo nominato nel 1995 miglior giocatore della massima serie nipponica.
Stojković totalizzò 84 presenze e 16 gol con le maglie della Jugoslavia e della RF Jugoslavia (di cui fu capitano in tutti e 7 gli anni di militanza con quest'ultima). Con la prima giocò a Euro 1984 e alla Coppa del Mondo 1990, con l'ultima giocò alla Coppa del Mondo 1998 e ad Euro 2000.
Ben 4 dei suoi 16 goal sono stati segnati nelle manifestazioni sportive a cui ha partecipato: al campionato europeo del 1984 aveva segnato il secondo (inutile) goal della Jugoslavia nella sconfitta per 3-2 contro la Francia con la squadra sotto nel punteggio e già eliminata,[4] mentre al campionato mondiale di Italia 1990 la storia fu assai differente, poiché si rivelò decisivo segnando una doppietta nell'ottavo di finale vinto per 2-1 ai supplementari contro la Spagna.[1][2]
In quello stesso Mondiale tra l'altro ha sbagliato nei quarti di finale il suo rigore contro l'Argentina, e il suo errore si dimostrò poi decisivo in quanto - unito a quelli di Dragoljub Brnović e Faruk Hadžibegić - condannò gli slavi all'eliminazione.[2] Il suo quarto goal nelle competizioni arrivò nel 1998 ai gironi nel 2-2 contro la Germania.[5] Non segnò invece nessuna rete a Euro 2000.
La sua ultima partita in Nazionale fu un'amichevole giocata contro il Giappone il 4 luglio 2001, che fu anche la sua ultima gara tra i professionisti.[6]
Appena ritiratosi divenne presidente della Federazione calcistica della Serbia e successivamente della Stella Rossa.
Il 22 gennaio 2008 viene nominato allenatore del Nagoya Grampus, con cui il 20 novembre 2010 conquista la sua prima J. League.
Nel 2015 diventa allenatore del Guangzhou R&F con cui firma un contratto biennale.[7] L'8 settembre 2016 rinnova il suo contratto fino al 2020.[8] Il 3 gennaio 2020, dopo aver concluso Chinese Super League 2019 al 12º posto, viene esonerato e sostituito da Giovanni van Bronckhorst.
Il 20 febbraio 2021 viene nominato commissario tecnico della Serbia. Il 14 novembre 2021, con la vittoria in trasferta sul Portogallo (1-2), la Serbia di Stojković ottiene la qualificazione ai Mondiali del 2022 da prima classificata del girone.
Statistiche aggiornate all'11 novembre 2021.
Stagione | Squadra | Campionato | Piazzamento | Andamento | Reti | ||||||||
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Giocate | Vittorie | Pareggi | Sconfitte | % vittorie | GF | GS | DR | ||||||
2021 | Serbia | Qual. Mondiale 2022 | 1º nel Gruppo A | 8 | 6 | 2 | 0 | 75,00 | 18 | 9 | +9 | ||
2022 | UEFA Nations League 2022-2023 | 1° nel gruppo 4, promosso in Lega A | 6 | 4 | 1 | 1 | 66,67 | 13 | 5 | +8 | |||
nov.-dic. 2022 | Mondiale 2022 | Qualificato | 0 | 0 | 0 | 0 | — | 0 | 0 | 0 | |||
Dal 2021 | Amichevoli | 6 | 3 | 1 | 2 | 50,00 | 10 | 5 | +5 | ||||
Totale Serbia | 20 | 13 | 4 | 3 | 65,00 | 41 | 19 | +22 |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 251795534 · NDL (EN, JA) 00621519 · WorldCat Identities (EN) viaf-251795534 |
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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2022-11-30 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=475314