Delitto di Arce

Coordinate: 41°38′22.27″N 13°33′29.59″E / 41.63952°N 13.558219°E41.63952; 13.558219
Delitto di Arce
omicidio
TipoAggressione e soffocamento
Data1º giugno 2001
LuogoArce
StatoBandiera dell'Italia Italia
ObiettivoSerena Mollicone
ResponsabiliIgnoti (indagati assolti nella sentenza di primo grado)
MotivazioneIgnota (possibile scoperta di traffici illegali)[1][2][3][4]

Il delitto di Arce è un caso di omicidio rimasto irrisolto di Serena Mollicone (Arce, 18 novembre 1982 – Arce, 1º giugno 2001) commesso il 1º giugno 2001 ad Arce in provincia di Frosinone.[5] La giovane scomparve il 1º giugno 2001 e venne ritrovata morta due giorni dopo in località Fontecupa, nel territorio di Fontana Liri.

L'omicidio

Serena Mollicone era una ragazza di 18 anni che frequentava l'ultimo anno del liceo socio-psico-pedagogico "Vincenzo Gioberti" di Sora e che suonava il clarinetto nella banda del paese. La madre era morta per una grave malattia quando lei aveva sei anni, mentre il padre Guglielmo era un insegnante elementare che gestiva una cartolibreria nel paese; Serena aveva una sorella di 28 anni, Consuelo, che si era trasferita a Como per lavorare come insegnante in una scuola elementare. Da alcuni mesi Serena frequentava il ventiseienne Michele Fioretto, abitante di un paese vicino[6].

La mattina di venerdì 1º giugno 2001 Serena si recò all'ospedale di Isola del Liri, a 10 km dal paese, per sottoporsi ad un esame radiografico, una ortopanoramica. Dopo la visita medica, terminata alle 9:30, acquistò quattro pezzi di pizza e quattro cornetti in una panetteria nei pressi della stazione, lasciando presumere che dovesse incontrare delle persone; gli investigatori ipotizzarono che successivamente prese l'autobus per Arce e l'ultimo avvistamento avvenne in piazza Umberto I,[7] la piazza principale del paese. Serena, il cui rientro a casa era previsto per le ore 14, quel giorno doveva incontrare il suo ragazzo e nel pomeriggio avrebbe dovuto completare la tesina per l'esame di maturità.[5]

Non ricevendo più sue notizie, iniziano le ricerche della ragazza, che verrà ritrovata cadavere due giorni dopo, domenica 3 giugno verso le ore 12:15, da una squadra della Protezione civile nel boschetto di Fonte Cupa ad Anitrella, frazione di Monte San Giovanni Campano a 8 km da Arce, in una zona già ispezionata il giorno precedente da alcuni carabinieri che non notarono nulla di particolare. Il corpo fu rinvenuto adagiato in posizione supina in mezzo ad alcuni arbusti, coperto con rami e fogliame, nascosto dietro un grosso contenitore metallico abbandonato. La testa, che presentava una vistosa ferita vicino all'occhio sinistro, era avvolta in un sacchetto di plastica mentre le mani e i piedi erano legati con scotch e fil di ferro. Naso e bocca apparivano avvolti da diversi giri di nastro adesivo, facendo ipotizzare che la morte fosse avvenuta per asfissia.[8][9]

Indagini

A seguito di un periodo di latenza nelle indagini dei Carabinieri, l'UACV (Unità Analisi del Crimine Violento della Polizia di Stato) fu incaricata di riprendere le indagini. Nel settembre 2002 la procura di Cassino iscrisse nel registro degli indagati il carrozziere Carmine Belli di Rocca d'Arce che, secondo il contenuto di un biglietto, quel 1º giugno 2001 doveva incontrarsi con Serena. I difensori di Belli, gli avvocati Silvana Cristoforo e Romano Misserville, nominarono come loro consulente il criminologo Carmelo Lavorino; nel 2004 Belli venne prosciolto da ogni accusa dalla Cassazione.

L'11 aprile 2008 Santino Tuzi, carabiniere di Arce, si suicidò;[10] pochi giorni prima, ascoltato dalla Procura, il brigadiere aveva dichiarato agli inquirenti che intorno alle 11:00 del 1º giugno 2001, nella caserma di Arce, era entrata una ragazza dalla descrizione compatibile con quella di Serena e che fino a quando era rimasto in caserma, ovvero fino alle 14:30, la stessa non era uscita da lì; il suicidio del brigadiere Tuzi suscitò clamore per la sua anomala dinamica.[11][12]

Nel giugno 2011 vennero iscritti nel registro degli indagati, con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, l’ex maresciallo Franco Mottola, sua moglie Annamaria e suo figlio Marco.[13]

Nel 2014 gli esami del DNA su 272 persone non diedero riscontri. Anche dalle indagini sulle impronte digitali scoperte sulla scena del delitto non si ottennero informazioni[14] e nel 2015 i tre indagati, accusati nel 2011, chiesero al Giudice per le indagini preliminari (GIP) che venisse chiarita la loro posizione.[13]

Nel 2016 Angelo Valerio Lanna, il GIP di Cassino, non archiviò il caso e chiese la riesumazione del cadavere.[15] Il corpo di Serena venne riesumato il 22 marzo dello stesso anno per effettuare nuovi esami, svolti dal medico legale Cristina Cattaneo[16] presso il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense (LABANOF) dell'Università degli Studi di Milano. La dottoressa Cattaneo concluse la seconda autopsia nel novembre del 2017, depositando una perizia di 250 pagine; in quest'occasione venne scoperta la sparizione degli organi genitali e dell'ano di Serena, che secondo il padre Guglielmo Mollicone fu operata per far sparire tracce biologiche compromettenti.[17] A fine 2016 Guglielmo, il padre di Serena, chiese che venissero effettuati dei rilievi nell'ex caserma di Arce, dove ritenne fosse stato nascosto il cadavere della figlia.[18][19] Il feretro di Serena venne nuovamente tumulato nel cimitero di Rocca D'Arce nel dicembre 2017, dopo un nuovo funerale a cui parteciparono circa 1000 persone.

Nel 2018 venne rivelato che gli accertamenti tecnici effettuati dal Reparto investigazioni scientifiche (RIS) dei Carabinieri sulla salma di Serena e sul nastro adesivo con cui era stata legata e imbavagliata, confermavano che l'omicidio era avvenuto nella caserma di Arce.[20][21] Nel novembre dello stesso anno il maresciallo Mottola, la moglie Annamaria e il figlio Marco, indagati per l'omicidio di Serena, nominarono come loro consulente Lavorino, che contestò sia le conclusioni della professoressa Cattaneo, sia quelle del Raggruppamento operativo speciale (ROS) e del RIS; Lavorino mise in discussione che l'arma del delitto fosse stata la porta della caserma di Arce, così come ipotizzato dagli inquirenti, anche in virtù del fatto che la ferita sul sopracciglio sinistro della ragazza venne rilevata a 146 cm da terra, mentre la frattura sulla porta era a 154 cm da terra.

Nell'aprile 2019 si chiusero le indagini, con la richiesta di rinvio a giudizio di 5 persone, tra cui 3 carabinieri: il maresciallo Mottola, la moglie Annamaria e il figlio Marco vennero accusati di omicidio aggravato, il sottufficiale Vincenzo Quatrale venne imputato per concorso in omicidio e per istigazione al suicidio di Tuzi, mentre il carabiniere Francesco Suprano per favoreggiamento. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, a colpirla sarebbe stato il figlio di Mottola, Marco, probabilmente facendo sbattere la testa di Serena contro una porta all'interno della caserma[22], ipotesi che il team del criminologo Lavorino ritenne inverosimile ed errata.

Il 24 luglio 2020 il Giudice dell'udienza preliminare (GUP) Domenico Di Croce decise di rinviare a giudizio i carabinieri Quatrale, Suprano e Mottola, l'ex comandante della stazione di Arce, la moglie di quest'ultimo Annamaria e il loro figlio Marco, con l'accusa, a vario titolo, di concorso in omicidio volontario, occultamento di cadavere, istigazione al suicidio e favoreggiamento.[23] Per il maresciallo Mottola, la moglie e suo figlio Marco intervennero nuovamente il gruppo dei consulenti tecnici del pool del criminologo Carmelo Lavorino, che già fu consulente del carrozziere Carmine Belli, assieme al medico legale Antonio Della Valle e allo psicologo forense Enrico Delli Compagni, presente anch'egli al processo Belli.

La trasmissione Le Iene si interessò del caso, mandando in onda uno speciale nel novembre del 2021.[24] Ipotizzarono che la differenza di altezza del colpo sulla porta della caserma di Arce e la ragazza fosse da attribuire agli stivaletti indossati dalla stessa, degli anfibi neri con la suola alta. Inoltre il fragile corpo della ragazza, che pesava meno di cinquanta chili, avrebbe potuto essere sollevato agilmente. Le Iene indagarono inoltre su un possibile intreccio tra le autorità del paese, quali carabinieri, sindaco e parroco, che frequentavano il boss scissionista Marino, il quale dimorava in una villa nei dintorni di Arce. Lo stesso capo malavitoso si era presentato alla veglia per Serena, notato tra gli altri dal padre della vittima per il fatto di indossare parecchi oggetti d'oro e per aver depositato una rosa rossa sulla bara della ragazza.[25]

Il 21 giugno 2021 la dottoressa Cattaneo venne chiamata a testimoniare al processo; durante la deposizione affermò che riteneva probabile che il trauma cranico avesse provocato uno stordimento e che poi la morte fosse sopraggiunta per asfissia, aggiungendo che non aveva elementi per dirlo con certezza.[26]

Nell'udienza del 28 gennaio 2022 deposero i Carabinieri del Ris, che consegnarono una lunga relazione alla Procura nella quale spiegavano di aver rinvenuto 139 tracce, compatibili non solo col legno, ma anche la colla dell'impiallacciatura e resina di finitura della porta su cui Serena avrebbe sbattuto il capo.[27]

Il processo

Secondo l'ipotesi accusatoria, a seguito degli accertamenti del RIS svolti quasi vent'anni dopo i fatti, fu accertato che l'omicidio avvenne all'interno della caserma dei carabinieri di Arce[28]. Basandosi su queste risultanze probatorie, nell'aprile 2019 la Procura della Repubblica di Cassino chiuse le indagini preliminari notificando il relativo avviso agli indagati: 5 persone, di cui 3 carabinieri.[29]

Nel luglio 2019 la Procura chiese il rinvio a giudizio degli indagati.[30] Nel frattempo Guglielmo Mollicone, il padre di Serena, morì il 31 maggio 2020 all'ospedale Spaziani di Frosinone,[31] dove era in coma dal 27 novembre 2019 in seguito a un infarto.[32] A seguito dell'udienza preliminare, nel luglio del 2020 il GUP di Cassino Domenico Di Croce accolse la richiesta di rinvio a giudizio della Procura.[33]

Il processo iniziò il 19 marzo 2021 presso la corte d'Assise di Cassino, presieduta dal Dottor Massimo Capurso. Al termine della fase dibattimentale durata 46 udienze, il 4 luglio 2022 i PM Beatrice Siravo e Maria Carmen Fusco chiesero rispettivamente 30, 24 e 21 anni di reclusione per Franco, Marco e Anna Maria Mottola; per i carabinieri Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano vennero chiesti 15 e 4 anni. Gli avvocati difensori presentarono domanda per l'assoluzione di tutti gli imputati.

Il 15 luglio 2022 i giudici della Corte di Assise di Cassino emisero l'assoluzione dai capi di accusa di tutti i cinque imputati.[34][35]

In particolare i giudici assolsero il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, il figlio Marco, e la moglie Annamaria "per non aver commesso il fatto". Assolti perché il fatto non sussiste anche gli altri due carabinieri Vincenzo Quatrale (che era accusato di concorso nell'omicidio) e Francesco Suprano (accusato di favoreggiamento).[36]

Note

  1. ^ Marco Della Corte, Serena Mollicone: a 18 anni dall’omicidio arriva la possibile verità, 8/03/2019
  2. ^ Chiara Pizzimenti, Serena Mollicone, secondo gli investigatori fu uccisa da Marco Mottola, 19/02/2019
  3. ^ Omicidio Serena Mollicone, il papà. “Uccisa perché voleva denunciare traffico di droga”, 17/11/2017
  4. ^ Michela Becciu, Serena Mollicone news, ecco perché è stata uccisa: andò nella ‘tana del lupo’, 17/11/2017
  5. ^ a b La morte di Serena Mollicone. Il mistero di Arce, su InLibertà, 3 giugno 2015. URL consultato il 18 luglio 2022.
  6. ^ Storia di Serena
  7. ^ Serena Mollicone su Chi l'ha visto?
  8. ^ “Il mistero del bosco”. L’incredibile storia del delitto di Arce”
  9. ^ Delitto di Arce, verso riesumazione del cadavere di Serena Mollicone.
  10. ^ Rory Cappelli, Carabiniere si uccide, giallo ad Arce, in la Repubblica, 12 aprile 2008, p. 21.
  11. ^ Omicidio di Serena Mollicone, la speranza di una svolta, su Tgcom24. URL consultato il 7 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2018).
  12. ^ La morte del brigadiere Tuzi e il legame con l'omicidio Mollicone: si allontana la pista del suicidio, su Il Messaggero.it. URL consultato il 7 dicembre 2018.
  13. ^ a b Frosinone, delitto di Arce: tre indagati chiedono "immediata chiarezza", su Il Messaggero.it. URL consultato il 7 dicembre 2018.
  14. ^ Arce, un flop anche i test sulle impronte, su lastampa.it, 4 gennaio 2014. URL consultato il 21 gennaio 2022.
  15. ^ Delitto di Arce, verso riesumazione del cadavere di Serena Mollicone. Gip: "Ipotesi non peregrina", su RaiNews. URL consultato il 7 dicembre 2018.
  16. ^ Riesumazione di Serena Mollicone, il feretro in viaggio verso Milano alla ricerca delle tracce dell’assassino
  17. ^ L’omicidio di Serena Mollicone e il giallo di Arce. Dichiarazioni shock del padre Guglielmo: “La camorra aiutò gli assassini” – L'altroquotidiano.it, su altroquotidiano.it. URL consultato il 28 gennaio 2022.
  18. ^ Serena Mollicone/ Delitto Arce, il padre Guglielmo chiede analisi su ex carcere: “mia figlia occultata lì” (La vita in diretta oggi 28 dicembre 2016)
  19. ^ Omicidio Serena Mollicone, la frase choc del padre: «Cercate nel carcere le tracce di mia figlia»
  20. ^ Delitto di Arce, la relazione tecnica del Ris conferma: "Serena Mollicone uccisa nella caserma dei carabinieri"
  21. ^ Omicidio Serena Mollicone, la perizia del Ris: «Fu uccisa nella caserma dei Carabinieri»
  22. ^ Serena Mollicone, chiusa l'inchiesta: «Fu uccisa in caserma», 5 indagati tra cui 3 carabinieri, su Il Messaggero.it. URL consultato il 24 aprile 2019.
  23. ^ Serena Mollicone, 19 anni dopo processo ai carabinieri, su Corriere della Sera. URL consultato il 24 luglio 2020.
  24. ^ Speciale Le Iene, l'omicidio di Serena Mollicone: un mistero lungo vent'anni - Le Iene, 15 novembre 2021. URL consultato il 28 gennaio 2022.
  25. ^ Uccisa e trovata nel bosco, quella rosa di Gennaro 'McKay sulla tomba di Serena, su Voce di Napoli, 9 dicembre 2019. URL consultato il 28 gennaio 2022.
  26. ^ Omicidio Mollicone, la superperizia: Serena morì soffocata dopo colluttazione, su Roma Fanpage. URL consultato il 28 gennaio 2022.
  27. ^ Serena Mollicone uccisa in caserma: tracce di legno e vernice sul volto e tra i capelli, su Today. URL consultato il 28 gennaio 2022.
  28. ^ Clemente Pistilli, Delitto di Arce, la perizia del Ris conferma: «Serena Mollicone uccisa nella caserma dei carabinieri», in la Repubblica, 27 settembre 2018. URL consultato il 25 luglio 2020 (archiviato il 25 luglio 2020).
  29. ^ Vincenzo Caramadre, Serena Mollicone, chiusa l'inchiesta: «Fu uccisa in caserma», 5 indagati tra cui 3 carabinieri, in Il Messaggero. URL consultato il 25 luglio 2020 (archiviato il 25 luglio 2020).
  30. ^ Delitto Arce, chiesti 5 rinvii a giudizio, in Adnkronos, 30 luglio 2019. URL consultato il 25 luglio 2020 (archiviato il 25 luglio 2020).
  31. ^ Angela Nicoletti, E' morto Guglielmo Mollicone, il padre che non ha smesso mai di lottare per la verità“, in Frosinone Today, 31 maggio 2020. URL consultato il 31 maggio 2020 (archiviato il 26 agosto 2020).
  32. ^ Angela Nicoletti, Arce, Guglielmo Mollicone colpito da infarto, è grave, in Frosinone Today, 27 novembre 2019. URL consultato il 31 maggio 2020 (archiviato il 26 agosto 2020).
  33. ^ Enrico Tata, Omicidio Serena Mollicone, i Mottola rinviati a giudizio: saranno processati, in fanpage, 24 luglio 2020. URL consultato il 17 luglio 2021 (archiviato il 16 luglio 2021).
  34. ^ Delitto Mollicone, assolti tutti gli imputati. La sentenza dopo 21 anni di attesa, su open.online.
  35. ^ L'omicidio di Serena Mollicone resta senza colpevoli. Assolti tra le urla l'ex maresciallo e il figlio, su la Repubblica, 16 luglio 2022. URL consultato il 18 luglio 2022.
  36. ^ Ilaria Cucchi alla famiglia Mollicone: il prezzo sarà alto, ma non mollate - Cronaca, su Agenzia ANSA, 16 luglio 2022. URL consultato il 18 luglio 2022.

Bibliografia

  • Andrea Accorsi e Massimo Centini, I grandi delitti italiani risolti o irrisolti, Newton & Compton, 2005, rist. 2013 pagg. 551-565
  • Carmelo Lavorino, Il delitto di Arce. Sulle tracce dell'assassino, Ciarrapico, 2011
  • Pino Nazio, Il mistero del bosco. L'incredibile storia del delitto di Arce, Sovera Edizioni, 2013
  • Fabio Amendolara, L'ultimo giorno con gli alamari. L'intrigo del brigadiere Santino Tuzi. Un giallo collegato al delitto di Arce, EdiMavi 2015

Collegamenti esterni

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