Dejan Stanković | ||
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Stanković all'Inter nel 2009 | ||
Nazionalità | Jugoslavia Serbia e Montenegro (2003-2006) Serbia (dal 2006) | |
Altezza | 181 cm | |
Peso | 75 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Squadra | Stella Rossa | |
Termine carriera | 11 ottobre 2013 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1985-1992 | Teleoptik | |
1992-1994 | Stella Rossa | |
Squadre di club1 | ||
1994-1998 | Stella Rossa | 85 (30) |
1998-2004 | Lazio | 137 (22) |
2004-2013 | Inter | 231 (29) |
Nazionale | ||
1998-2002 | Jugoslavia | 39 (9) |
2003-2006 | Serbia e Montenegro | 22 (4) |
2006-2013 | Serbia | 42 (3) |
Carriera da allenatore | ||
2014-2015 | Udinese | Vice |
2019- | Stella Rossa | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 21 dicembre 2019 |
Dejan Stanković (in serbo: Дејан Станковић?; Belgrado, 11 settembre 1978) è un allenatore di calcio ed ex calciatore serbo con cittadinanza italiana di ruolo centrocampista, tecnico della Stella Rossa.
Nel corso della sua carriera ha vestito le maglie di Stella Rossa, Lazio e Inter, vincendo un campionato jugoslavo, tre Coppe di Jugoslavia, sei campionati italiani (uno con la Lazio e cinque con l'Inter), cinque Coppe Italia (una con la Lazio e quattro con l'Inter) e sei Supercoppe italiane (due con la Lazio e quattro con l'Inter), una Coppa delle Coppe UEFA, una Supercoppa UEFA, una UEFA Champions League e una Coppa del mondo per club FIFA.
Fino al 2018 è stato primatista di presenze con la nazionale serba (103), prima di essere superato da Branislav Ivanović;[1] per quanto riguarda le competizioni internazionali ha preso parte a tre Mondiali (Francia 1998, Germania 2006, Sudafrica 2010) e a un Europeo (Belgio-Paesi Bassi 2000).
Nel 2000 ha sposato Ana Ačimovič, sorella del calciatore sloveno Milenko Ačimovič, suo compagno di squadra ai tempi della Stella Rossa. Tutti e tre i suoi figli, Stefan (2000), Filip (2002) e Aleksandar (2005), hanno iniziato la carriera da calciatori nel settore giovanile dell'Inter.[2][3]
Centrocampista centrale, ma capace anche di giocare come esterno o trequartista,[4] Stanković era molto abile nel concludere a rete da lontano:[5] a tal proposito si ricordano, tra gli altri, i gol realizzati contro Genoa e Schalke 04, realizzati rispettivamente nel 2009 e nel 2011 con tiri da metà campo.[6]
Figlio di due calciatori, viene lanciato dalla Stella Rossa, dove, dopo aver militato in tutte le formazioni giovanili, gioca con la prima squadra dal 1994 al 1998. Al suo debutto nella stagione 1994-1995, segna anche un gol, contro il Budućnost, diventando ben presto titolare fisso della squadra.
A causa dell'embargo dell'ONU nei confronti della Serbia e Montenegro, la Stella Rossa non gioca nelle competizioni europee, e il debutto di Stanković nelle manifestazioni internazionali, avviene solamente nella stagione 1996-1997 quando segna due gol nel primo turno di Coppa UEFA contro il Kaiserslautern. Nella stagione successiva diventa il capitano della squadra.
Visionato a febbraio nel derby di Belgrado Partizan-Stella Rossa dall'allora osservatore biancoceleste Vincenzo Proietti Farinelli, nell'estate del 1998 Stanković viene portato in Italia dalla Lazio, dove resta per cinque anni e mezzo. Il suo trasferimento costa 24 miliardi di lire.[7] Al suo debutto in Serie A nel settembre 1998, si presenta subito ai tifosi con un gol contro il Piacenza. Nel corso della sua esperienza laziale dimostra di avere una buona confidenza sotto porta e soprattutto si rivela capace di segnare reti notevoli con tiri dalla lunga distanza.[5]
Nella Lazio Stanković colleziona, in totale, 208 presenze e 34 gol. In biancoceleste conquista uno scudetto, una Coppa Italia, due Supercoppe italiane, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA.
Nel gennaio 2004 passa all'Inter per 4 milioni di euro più la compartecipazione del giovane Goran Pandev alla Lazio;[8] il suo acquisto si rivelerà, a posteriori, uno dei migliori trasferimenti concretizzatisi nel mercato di riparazione.[9] Realizza la prima rete, direttamente da calcio d'angolo, nel derby del 21 febbraio, vinto dal Milan in rimonta per 3-2.[10] Dopo il vittorioso ciclo con Roberto Mancini in panchina, nel quale il giocatore ricopre la posizione di trequartista, resta all'Inter anche con l'arrivo di José Mourinho.
Il 17 ottobre 2009, in occasione della vittoria per 5-0 sul campo del Genoa, segna con un tiro al volo dalla lunga distanza, approfittando di un rinvio errato di Marco Amelia.[5] Al termine della stagione, conquista il triplete con le vittorie in campionato, Coppa Italia e Champions League.[11] Il 28 novembre 2010, torna a segnare in A dopo oltre un anno marcando la prima tripletta della sua carriera nel 5-2 contro il Parma.[12][13][14] Il 15 dicembre successivo realizza un gol nella semifinale della Coppa del mondo per club contro il Seongnam (3-0).[15] Tre giorni più tardi si laurea campione del mondo con l'Inter.[16]
Il 5 aprile 2011 segna nuovamente un gol dalla lunga distanza nell'andata dei quarti di Champions League contro lo Schalke 04, dalla quale i nerazzurri escono sconfitti per 2-5.[17] In Catania-Inter del 15 ottobre tocca le 300 presenze in nerazzurro.[18] Nel 2012 subisce due interventi al tendine di Achille.[19]
Disputa l'ultima gara in nerazzurro il 10 marzo 2013, contro il Bologna.[20] Il 6 luglio successivo, annuncia l'addio tramite una lettera pubblicata sul sito della società.[21] Complessivamente con la maglia dell'Inter ha collezionato 326 presenze e 42 reti, vincendo cinque scudetti, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane, una Champions League e una Coppa del mondo per club.
Nel corso della sua carriera, Stanković ha militato in tre nazionali diverse a causa della situazione geopolitica che ha interessato il territorio jugoslavo.
Con la Jugoslavia debutta nel 1998 siglando una doppietta decisiva per la vittoria contro la Corea del Sud (3-1). In seguito partecipa al campionato del mondo 1998 e al campionato d'Europa 2000, competizioni nelle quali la squadra raggiunge la fase ad eliminazione diretta, venendo eliminata dai Paesi Bassi in entrambe le occasioni.
Nel 2006 partecipa al campionato del mondo con la Serbia e Montenegro: per lui 3 presenze senza reti ed eliminazione al primo turno.
Nel 2006 è il capitano della Serbia, la nuova nazionale nata a seguito del referendum sull'indipendenza del Montenegro del 2006. Con la partecipazione al campionato del mondo 2010 in Sudafrica, Stanković diviene il primo giocatore della storia ad aver partecipato a tre fasi finali di un campionato mondiale con la maglia di tre nazionali diverse: Jugoslavia, Serbia e Montenegro, Serbia.[22]
Il 6 settembre 2011 in Serbia-Fær Øer 3-1 tocca quota 100 presenze in nazionale.[23] L'11 ottobre seguente la Serbia, perdendo contro la Slovenia per 0-1, si piazza al terzo posto nel Girone C delle qualificazioni al campionato d'Europa 2012, mancando l'accesso alla fase finale della manifestazione.
Nell'ottobre 2011 Stanković manifesta l'intenzione di ritirarsi dalla nazionale.[24] Due anni dopo, l'11 ottobre 2013, disputa l'ultima gara con la selezione serba, l'amichevole di Novi Sad contro il Giappone: con i dieci minuti disputati in questa sfida diviene il calciatore ad aver vestito più volte (103) la maglia serba, superando Savo Milošević; il record verrà battuto nel 2018 da Branislav Ivanović.[1]
Dopo aver chiuso con il calcio giocato, intraprende la nuova carriera di allenatore. Il 4 giugno 2014 entra nello staff tecnico dell'Udinese come vice di Andrea Stramaccioni.[25][26] Terminata questa esperienza, il 19 giugno 2015 torna all'Inter con il ruolo di club manager, ritrovando Roberto Mancini.[27] Il 30 giugno 2016 lascia l'incarico.[28]
Il 6 marzo 2017 viene nominato consulente di Aleksander Čeferin, presidente dell'UEFA.[29]
Il 28 novembre 2019 entra a far parte dello staff tecnico del settore giovanile dell'Inter.[3] Il 21 dicembre successivo lascia l'incarico per essere ufficializzato come nuovo tecnico della Stella Rossa,[30] in sostituzione di Vladan Milojević.[31] Guida la squadra alla vittoria del titolo con tre giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato.[32]
Il 16 settembre 2020 viene eliminato al terzo turno preliminare di Champions ai rigori per mano dell’Omonia; verrà poi eliminato anche dall’Europa League ai sedicesimi per mano del Milan. In questa stagione si ripete, vincendo il titolo nazionale con quattro giornate di anticipo.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1994-1995 | Stella Rossa | SS | 7 | 1 | CJ | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 7 | 1 |
1995-1996 | SS | 24 | 4 | CJ | 4 | 1 | CU | 2 | 0 | - | - | - | 30 | 5 | |
1996-1997 | SS | 26 | 10 | CJ | 6 | 1 | CdC | 5 | 2 | - | - | - | 37 | 13 | |
1997-1998 | SS | 28 | 15 | CJ | 7 | 3 | CdC | 4 | 3 | - | - | - | 39 | 21 | |
Totale Stella Rossa | 85 | 30 | 17 | 5 | 11 | 5 | - | - | 113 | 40 | |||||
1998-1999 | Lazio | A | 29 | 4 | CI | 5 | 1 | CdC | 7 | 4 | SI | 1 | 0 | 42 | 9 |
1999-2000 | A | 16 | 3 | CI | 4 | 0 | UCL | 11 | 2 | SU | 1 | 0 | 32 | 5 | |
2000-2001 | A | 21 | 0 | CI | 2 | 1 | UCL | 9 | 0 | SI | 1 | 1 | 33 | 2 | |
2001-2002 | A | 27 | 7 | CI | 4 | 0 | UCL | 5 | 1 | - | - | - | 36 | 8 | |
2002-2003 | A | 29 | 6 | CI | 2 | 0 | CU | 7 | 0 | - | - | - | 38 | 6 | |
2003-gen. 2004 | A | 15 | 2 | CI | 4 | 2 | UCL | 8[33] | 0 | - | - | - | 27 | 4 | |
Totale Lazio | 137 | 22 | 21 | 4 | 47 | 7 | 3 | 1 | 208 | 34 | |||||
gen.-giu. 2004 | Inter | A | 14 | 4 | CI | 2 | 0 | CU | - | - | - | - | - | 16 | 4 |
2004-2005 | A | 31 | 3 | CI | 6 | 0 | UCL | 10[33] | 3[34] | - | - | - | 47 | 6 | |
2005-2006 | A | 23 | 2 | CI | 6 | 2 | UCL | 8[33] | 2 | SI | 1 | 0 | 38 | 6 | |
2006-2007 | A | 34 | 6 | CI | 3 | 0 | UCL | 7 | 0 | SI | 1 | 0 | 45 | 6 | |
2007-2008 | A | 21 | 1 | CI | 3 | 0 | UCL | 6 | 0 | SI | 1 | 0 | 31 | 1 | |
2008-2009 | A | 31 | 5 | CI | 1 | 0 | UCL | 5 | 0 | SI | 1 | 0 | 38 | 5 | |
2009-2010 | A | 29 | 3 | CI | 1 | 0 | UCL | 12 | 2 | SI | 1 | 0 | 43 | 5 | |
2010-2011 | A | 26 | 5 | CI | 3 | 1 | UCL | 7 | 2 | SI+SU+Cmc | 1+1+2 | 0+0+1 | 40 | 9 | |
2011-2012 | A | 19 | 0 | CI | 0 | 0 | UCL | 5 | 0 | SI | 1 | 0 | 25 | 0 | |
2012-2013 | A | 3 | 0 | CI | 0 | 0 | UEL | 0 | 0 | - | - | - | 3 | 0 | |
Totale Inter | 231 | 29 | 25 | 3 | 60 | 9 | 10 | 1 | 326 | 42 | |||||
Totale carriera | 453 | 81 | 63 | 12 | 118 | 21 | 13 | 2 | 647 | 116 |
Statistiche aggiornate al 20 maggio 2021. In grassetto le competizioni vinte
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | Piazzamento | |||||||||||||||||||
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Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | |||
dic. 2019-2020 | Stella Rossa | SL | 10 | 7 | 2 | 1 | KS | 3 | 2 | 0 | 1 | UCL | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 13 | 9 | 2 | 2 | 69,23 | sub. 1° |
2020-2021 | SL | 38 | 35 | 3 | 0 | KS | 5 | 4 | 1 | 0 | UCL+UEL | 3 [35]+9[36] | 2+4 | 1+4 | 0+1 | - | - | - | - | - | 55 | 45 | 9 | 1 | 81,82 | 1° | |
Totale carriera | 48 | 42 | 5 | 1 | 8 | 6 | 1 | 1 | 12 | 6 | 5 | 1 | - | - | - | - | 68 | 54 | 11 | 3 | 79,41 |
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