Coco | |
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Il protagonista Miguel in una scena del film. | |
Lingua originale | inglese, spagnolo |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 2017 |
Durata | 105 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | animazione, avventura, commedia, drammatico, fantastico, musicale |
Regia | Lee Unkrich co-regia: Adrian Molina |
Soggetto | Lee Unkrich, Adrian Molina, Jason Katz, Matthew Aldrich |
Sceneggiatura | Adrian Molina, Matthew Aldrich |
Produttore | Darla K. Anderson |
Produttore esecutivo | John Lasseter |
Casa di produzione | Pixar Animation Studios (Walt Disney Pictures) |
Distribuzione in italiano | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Fotografia | Matt Aspbury, Daniel Feinberg |
Montaggio | Steve Bloom |
Musiche | Michael Giacchino |
Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Logo ufficiale del film
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Coco è un film d'animazione del 2017 diretto da Lee Unkrich e co-diretto da Adrian Molina, prodotto dai Pixar Animation Studios, in co-produzione con Walt Disney Pictures e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures.
La pellicola è il 19° lungometraggio Pixar. Uscito nel 2017 insieme a Cars 3, ha segnato la seconda volta che 2 film Pixar sono usciti lo stesso anno.
La storia segue un ragazzo di 12 anni di nome Miguel che viene accidentalmente trasportato nella Terra dei Morti, dove cerca l'aiuto del suo defunto bisnonno musicista per restituirlo alla sua famiglia tra i vivi e per invertire il divieto di musica della sua famiglia.
Il concetto di Coco si ispira alla festività messicana nota come il Dìa de Los Muertos. La Pixar ha iniziato a sviluppare l'animazione nel 2016; Unkrich e alcuni membri della troupe del film hanno visitato il Messico per delle ricerche. Con un costo di $ 175-225 milioni, Coco è il primo film con un budget a nove cifre a presentare un cast principale tutto latino.
Coco è stato presentato in anteprima il 20 ottobre 2017 a Morelia, in Messico, e distribuito nelle sale messicane la settimana successiva, il fine settimana prima del Giorno dei morti, e negli Stati Uniti il 22 novembre 2017. Il film è stato elogiato per l'animazione, il doppiaggio, la musica, le immagini, la storia emotiva e il rispetto per la cultura messicana. Ha incassato oltre $ 807 milioni in tutto il mondo, diventando il 16° film d'animazione con il maggior incasso di sempre al momento della sua uscita. Destinatario di numerosi riconoscimenti, Coco è stato scelto dal National Board of Review come miglior film d'animazione del 2017. Il film ha vinto due Premi Oscar 2018: miglior film d'animazione (il secondo per Lee Unkrich dopo Toy Story 3 - La grande fuga) e miglior canzone (Remember Me) scritta da Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez (il secondo, dopo Let it Go per Frozen - Il regno di ghiaccio); il Golden Globe, il BAFTA e l'Annie Award nella stessa categoria[1].
Nella cittadina messicana di Santa Cecilia vive Miguel Rivera, un bambino dodicenne che sogna di diventare un musicista come il suo idolo Ernesto De La Cruz. Tuttavia la famiglia di Miguel (soprattutto la nonna) è fortemente contraria a qualsiasi cosa che riguardi la musica, da quando Mamá Imelda, trisavola di Miguel, fu abbandonata con la piccola figlia Coco dal marito musicista; perciò Miguel è "destinato" a portare avanti la ditta di calzature di famiglia, attività avviata proprio da Imelda quando rimase sola.
Durante la celebrazione del Día de Muertos, dopo aver accidentalmente rotto il ritratto della trisavola Imelda e del marito (il cui volto era stato strappato), Miguel nota un risvolto nella foto e scopre che su di esso è raffigurata la famosa chitarra di Ernesto, quindi si convince di essere il suo pro-pronipote. Il ragazzo intende partecipare a una gara di musica alla fiera di Santa Cecilia usando la chitarra che aveva sempre nascosto alla sua famiglia e decide di suonarla per dimostrare il suo talento, ma prima che egli inizi la nonna, infuriata, la prende e la distrugge di fronte a tutta la famiglia. Profondamente ferito, Miguel urla alla sua famiglia di non voler più avere a che fare con loro, corre verso il cimitero e si intrufola nel mausoleo di Ernesto De La Cruz per procurarsi la sua chitarra, convinto che colui che crede essere il suo trisavolo non avrà nulla in contrario. Appena la suona, viene misteriosamente trasportato in una dimensione alternativa in cui non può essere visto né ascoltato dai vivi, con l'eccezione di un cane xoloitzcuintle randagio, il suo amico Dante.
Nel cimitero, Miguel incontra i suoi parenti defunti, sorpresi dal fatto che il bambino li possa vedere. La famiglia crede che ciò derivi dal fatto che Imelda non sia in grado di oltrepassare il ponte di fiori che collega la Terra dell'Aldilà con il mondo dei vivi; infatti la causa è l'assenza del ritratto di Imelda, rotto da Miguel, dall'ofrenda di famiglia. Un impiegato spiega che Miguel è maledetto per aver sottratto un oggetto a un morto e che rimarrà in quel luogo se non ritornerà nel mondo dei vivi entro l'alba. Miguel, che infatti comincia a trasformarsi lentamente in uno scheletro, potrebbe tornare immediatamente a casa grazie alla benedizione di un membro della famiglia, tramite un petalo di tagete; Imelda si offre di dargli la benedizione, ma alla condizione che non suoni più per tutta la vita. Miguel dapprima accetta, ma poi, una volta ritornato nella dimensione dei vivi, prova a violare il patto, tentando di suonare, e ritorna istantaneamente nell'aldilà, dove se la dà a gambe.
Fuggendo si imbatte in uno spirito, Héctor, il quale accetta di aiutarlo a rintracciare Ernesto De La Cruz in cambio della promessa di portare la sua foto nel mondo dei vivi, in modo che egli possa attraversare il ponte. Héctor dipinge il viso di Miguel in modo da farlo somigliare ad uno spirito, cosicché possa esibirsi a una gara di musica il cui premio è l'ingresso alla festa di Ernesto De La Cruz. Héctor consegna quindi a Miguel la chitarra di un suo amico di nome Chicharrón, che poco dopo si dissolve in polvere dorata perché nessuno, nel mondo dei vivi, lo ricorda più, spiegando che è una cosa che prima o poi succede a tutti nel mondo dei morti, e che chi va incontro a tale destino finisce in un altro mondo sconosciuto. Mentre si dirigono verso la gara di musica, Héctor racconta ad un incredulo Miguel che, un tempo, lui si esibiva insieme ad Ernesto De La Cruz.
Nel frattempo, Imelda e il resto dei parenti tentano di rintracciare Miguel con una guida spirituale, l'alebrije Pepita, dall'aspetto di un grosso felino volante; la notizia della presenza di un bambino vivente arriva tuttavia anche alla gara di musica e viene esposta dalla direttrice. Appresa la situazione, Héctor litiga duramente con Miguel, poiché ritiene che il ragazzo avrebbe già potuto tornare nel mondo dei vivi ed esporre la sua foto con la benedizione di uno dei parenti che lo stanno cercando, senza dover andare per forza da Ernesto; il ragazzino cerca di spiegare che i parenti che lo cercano non vogliono che suoni, ma Héctor, insistente, lo trascina dai suoi con la forza, quindi Miguel, indignato e credendo che Héctor sia bramoso di avere a tutti i costi la sua foto nel mondo dei vivi, gliela restituisce e lo abbandona intrufolandosi alla festa di De La Cruz, con il quale passa diverso tempo.
Mentre Ernesto sta per dargli la sua benedizione per il fatto che Miguel gli aveva detto di essere il suo pro-pronipote, Héctor, travestito come Frida Kahlo, entra nel palazzo. Si scopre così che Héctor ed Ernesto erano davvero grandi amici. Héctor prega Miguel affinché esponga la sua foto e intanto tra Ernesto e Héctor avviene una discussione, poiché, secondo Héctor, Ernesto sarebbe divenuto famoso rubando le sue canzoni.
Il cantante cerca di spiegare a Héctor che, dopo la sua morte, ha suonato le sue canzoni in suo onore perché meritavano di essere conosciute ma, aiutato dai parallelismi con un film interpretato da Ernesto e da quanto ricorda che gli era accaduto alla morte, Héctor capisce che in realtà Ernesto lo ha ucciso con del veleno per rubargli le canzoni spacciandole per sue e così diventare famoso; difatti Ernesto non è mai stato abile quanto Héctor nella musica ed era quest'ultimo a scrivere le loro canzoni, ma a causa del rimorso di aver lasciato la moglie e la figlia, Héctor voleva abbandonare la tournee, nonostante le suppliche di Ernesto (che, per non perdere la fama che si era conquistato, ha deciso di avvelenarlo e rubargli le canzoni). Héctor si scaglia contro Ernesto, ma questi lo fa portare via dalle guardie di sicurezza e rimane con Miguel, che è scioccato da ciò che ha visto e udito.
Comunque il ragazzino chiede a Ernesto la benedizione che stava per dargli; vedendo lo sguardo incredulo e sconcertato di Miguel, Ernesto capisce di essere stato scoperto e, dopo aver preso la foto di Héctor, decide di chiamare la sicurezza per impedire che il suo losco segreto venga rivelato facendo gettare il ragazzino in un cenote, dove viene raggiunto da Héctor. Lo spirito rivela al ragazzo che ha sempre desiderato attraversare il ponte per il mondo dei vivi solo per rivedere sua figlia, l'unica che si ricordi ancora di lui, e che, alla morte della figlia, lui svanirà; mentre parla, Héctor rivela il nome di sua figlia: Coco. Miguel è incredulo e capisce che il suo trisavolo non è Ernesto, ma Héctor.
Fortunatamente, vengono ritrovati dalla famiglia ma, una volta in salvo, Imelda ha un'accesa discussione con Héctor, al quale rinfaccia di essersene andato lasciandola sola con una figlia da crescere, e rivelando che ha proibito la musica solo per proteggere la sua famiglia dalle sue ambizioni; Miguel le rivela la verità sulla morte del marito e del suo desiderio di tornare a casa e Imelda resta sconvolta dalla scoperta ma prova ancora rancore per l'abbandono subito. Héctor sa che la colpa è solo sua e vorrebbe rimediare e scusarsi, ma comincia a svanire davanti a tutti perché Coco lo sta dimenticando. Imelda, vedendolo così, capisce che, nonostante tutto, non può lasciare che l'uomo che ancora ama scompaia, per cui, con Miguel e i suoi familiari, decide di riprendersi la foto di Héctor, e il ragazzo accetta di tornare nel mondo dei vivi alle condizioni di Imelda. Sulla strada verso il concerto di Ernesto, Miguel scopre che non avrebbe incontrato Héctor se non fosse stato per il cane Dante, che rivela essere un alebrije grazie a Pepita.
Durante il concerto, la famiglia di Miguel lotta per la foto di Héctor e Imelda, finita accidentalmente sul palcoscenico, si esibisce in pubblico con Ernesto cantando La llorona, mentre entrambi si contendono la foto. Dopo essere riusciti a recuperarla, Imelda sta per dare la sua benedizione a Miguel, quando Ernesto afferra il ragazzino e minaccia di ucciderlo. I parenti di Miguel, tuttavia, impostano le telecamere in modo tale che Ernesto venga visto dal pubblico mentre scaraventa Miguel nel vuoto, dopo che il ragazzino lo aveva accusato di aver rubato le canzoni a Héctor. Miguel viene salvato da Pepita, mentre Ernesto deve affrontare la rabbia del pubblico che ora conosce la verità. Infine la stessa Pepita, infuriata con lui per aver quasi ucciso Miguel, lo afferra e lo scaraventa contro una pesante campana, che cade e lo schiaccia. Purtroppo però, nella concitazione del momento, la foto di Héctor finisce in fondo a un lago. È quasi l'alba, e Imelda non ha altra scelta che rispedire Miguel a Santa Cecilia senza condizioni.
Tornato nel mondo dei vivi, Miguel, con la chitarra di Héctor ancora in mano, si precipita dalla bisnonna Coco, alla quale cerca di far tornare in mente suo padre. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, Miguel decide di cantarle la canzone Ricordami, composta da Héctor per lei (e che, tra i brani di Héctor rubati da Ernesto, era quello che aveva da sempre più successo); Coco si riprende e finalmente ricorda, condividendo con il resto dei suoi familiari alcuni cimeli di suo padre, oltre a donare a Miguel il pezzo restante della foto dei suoi genitori che ritrae il volto di Héctor. Finalmente Miguel si riconcilia con la propria famiglia, che accetta il suo sogno di diventare un musicista.
Esattamente un anno dopo, nel Día de Muertos, Miguel presenta alla sorellina neonata l'ofrenda di famiglia, che ora include la foto di Coco, nel frattempo venuta a mancare. Le lettere conservate da Coco contengono la prova che Ernesto ha plagiato la musica di Héctor per diventare famoso; di conseguenza Ernesto viene dimenticato sia nella Terra dell'Aldilà sia nel mondo dei vivi, mentre Héctor viene acclamato in tutto il mondo. Nella Terra dell'Aldilà, la riconciliata coppia di Imelda e Héctor, Coco e il resto dei parenti si riuniscono per far visita al mondo dei vivi, mentre Miguel canta e suona per tutta la famiglia.
Nel settembre 2011 il regista Lee Unkrich rivelò di aver cominciato a lavorare su un nuovo progetto. Nell'aprile 2011 la Pixar annunciò che il film sarebbe stato incentrato sulla festività messicana del Dia de los Muertos.[2] Unkrich rivelò di aver concepito il film nel 2010, dopo l'uscita di Toy Story 3 - La grande fuga[3] e di essere stato attratto dall'idea dopo aver visto la contrapposizione tra gli scheletri e colori brillanti caratteristica della festività messicana.[4] Nell'agosto 2015 venne annunciato il titolo ufficiale del film.[5]
Nell'aprile 2016, Unkrich annunciò di aver cominciato le animazioni del film.[6] Unkrich e altri membri della produzione effettuarono diversi viaggi in Messico per studiare la cultura e riuscire a trasporla al meglio nel film.[3] Nello stesso anno, lo sceneggiatore Adrian Molina venne promosso a co-regista del film.[3] Nel dicembre 2016 venne annunciato parte del cast vocale del film, composto dall'esordiente Anthony Gonzalez, Gael García Bernal, Benjamin Bratt e Renee Victor.[7]
La colonna sonora è composta da Michael Giacchino, mentre Germaine Franco, Robert Lopez e Kristen Anderson-Lopez hanno scritto le canzoni.[8] Nella versione italiana, è Michele Bravi a interpretare la canzone Ricordami durante i titoli di coda.[9] La versione italiana, con i testi adattati da Lorena Brancucci, è stata distribuita il 28 dicembre 2017.[10][11][12]
Il primo teaser trailer del film venne distribuito il 15 marzo 2017,[13][14] seguito il 29 marzo da un breve corto, Il pranzo di Dante, con protagonista il cane di Miguel, Dante, che lo accompagnerà nel suo viaggio.[15] Il 2 ottobre 2017 viene distribuito il trailer definitivo in italiano.[16] Molte persone fecero notare alcune somiglianze tra il trailer del film e quello di The Book of Life, film che come Coco è ambientato in Messico nel Dìa de los muertos.
Coco è stato distribuito il 22 novembre 2017 negli Stati Uniti,[17] mentre in Italia dal 28 dicembre. L'anteprima internazionale del film è avvenuta in Messico il 27 ottobre 2017.
Inizialmente il film era preceduto dal cortometraggio Frozen - Le avventure di Olaf, diretto da Kevin Deters e Stevie Wermers, tratto dal film Disney Frozen - Il regno di ghiaccio;[18] tuttavia, dopo le numerose lamentele ricevute per l'eccessiva durata del cortometraggio (21 minuti), il 2 dicembre la Disney ha deciso di escluderlo dalle proiezioni statunitensi e messicane.[19]
La direzione del doppiaggio e i dialoghi italiani sono a cura di Massimiliano Manfredi, per conto della Dubbing Brothers Int. Italia. La direzione musicale è affidata a Ermavilo e Virginia Tatoli, mentre i testi italiani delle canzoni sono firmate da Lorena Brancucci.[20]
Mara Maionchi presta la voce a Mamà Coco,[21] mentre a doppiare in italiano Ernesto de la Cruz era stato chiamato inizialmente il cantante Zucchero Fornaciari, ma non ha accettato perché impegnato in altri lavori.
È stata trasmessa in prima visione su Rai 3 il giorno di Natale del 2021.
Coco ha incassato 210,5 milioni di dollari negli Stati Uniti e in Canada e 597,4 milioni di dollari in altri paesi, per un totale mondiale di 807,8 milioni di dollari.[22]
Coco è stato rilasciato in Messico il 27 ottobre, quasi un mese prima della sua uscita negli Stati Uniti. Ha incassato 9,3 milioni di dollari nel suo weekend di apertura, il più grande weekend di apertura per un film d'animazione originale e il più grande debutto per un film d'animazione al di fuori della stagione cinematografica estiva sul mercato.[23] È diventato il più veloce incasso di dieci giorni di sempre per un film d'animazione in Messico, nonché la più grande uscita animata originale mai realizzata nel territorio.[24] Alla fine è diventato film d'animazione con il maggior incasso in Messico.
In Italia il film ha incassato 11,2 milioni di euro.[25]
Su Rotten Tomatoes, il film ha un punteggio di approvazione del 97% basato su 351 recensioni, con una valutazione media di 8,30/10. Il consenso critico del sito web recita: "I ricchi piaceri visivi di Coco sono accompagnati da una narrativa ponderata che adotta un approccio familiare e profondamente toccante alle questioni di cultura, famiglia, vita e morte".[26] È stato il nono film d'animazione con il punteggio più alto del 2017.[27] Su Metacritic, che assegna un punteggio normalizzato alle recensioni, il film ha un punteggio medio ponderato di 81 su 100, sulla base di 48 critici, che indica "acclamazione universale".[28]
Michael Rechtshaffen di The Hollywood Reporter ha dichiarato: "In ogni momento fantasioso, i realizzatori (la sceneggiatura è attribuita al veterano della Pixar Molina e Matthew Aldrich) creano un arazzo riccamente tessuto di una narrazione approfondita, personaggi completamente dimensionali, tocchi intelligenti sia teneri che divertenti e immagini vivide e meravigliosamente strutturate."[29] Robert Abele di TheWrap ha elogiato il film, dicendo: "Se un film d'animazione offre ai bambini un modo per elaborare la morte, è difficile immaginare un esempio più vivace, toccante e divertente di Coco".[30] Nella sua recensione per Variety, Peter Debruge ha scritto: "In ogni caso, funziona: I creatori di Coco avevano chiaramente in mente il finale perfetto prima di definire tutti gli altri dettagli, e anche se il film si trascina in alcuni punti e presenta alcune troppe gag infantili... la sincera risoluzione emotiva della storia fa guadagnare i singhiozzi, è sicuro per ispirare." Debruge ha anche descritto il film come "[Una] efficace ma non eccezionale aggiunta all'opera Pixar."[31] Peter Travers di Rolling Stone ha valutato il film 3,5 su quattro, definendolo un "amoroso tributo alla cultura messicana", elogiando l'animazione, le performance vocali (in particolare di Gonzalez, García Bernal e Bratt), il suo tono emotivo e tematico e la sua profondità.[32] Michael Phillips del Chicago Tribune ha definito il film 'vividamente buono, ben animato', lodando la partitura musicale di Giacchino e le canzoni, così facendo un paragone per il tono emotivo di Inside Out.[33] A. O. Scott del New York Times ha elogiato il film come "un brano collaudato nel tempo con originalità e stile accattivante, e con erudizione itinerante e giocosa della cultura pop", e ha definito l'atmosfera culturale del film "inclusiva" e "un segno distintivo della Disney del 21° secolo".[34] Richard Roeper del Chicago Sun-Times trovò il film "pieno di vita" e lo considerò "un'avventura gonfiabile e commovente", mentre lodava le performance vocali come "fantastiche" e "di prim'ordine".[35] Brian Truitt di USA Today ha descritto il film come "effervescente, intelligente e riflessivo", definendolo una delle "gite animate più meravigliosamente animate della Pixar" e "il film Pixar più musicale, con una serie di melodie orecchiabili".[36] Stephen Whitty del Newark Star-Ledger ha scritto che gli sfondi "hanno una vibrazione, e la sua atmosfera trasmette un calore. E anche dopo che è finito, entrambi indugiano, solo un po'—come un accordo di chitarra perfettamente suonato".[37]
Nel maggio 2013 il film fu al centro di una controversia quando la Walt Disney Company cercò di registrare la frase "Día de Muertos" come marchio commerciale. Il tentativo della Disney ricevette numerose critiche da parte della comunità messicana negli Stati Uniti; sulla piattaforma Change.org vennero raccolte oltre ventunomila firme per una petizione che affermava che il gesto della Disney era «un'appropriazione culturale e uno sfruttamento nel peggiore dei modi».[40] La settimana seguente la Disney annunciò di aver archiviato la richiesta, affermando che «l'apposizione del marchio commerciale era stata intesa come protezione verso ogni titolo del nostro film e delle relative attività. Da allora è stato determinato che il titolo del film verrà cambiato, per cui abbiamo ritirato la nostra richiesta».[41] Nel 2015 la Pixar assunse il fumettista Lalo Alcaraz, uno dei promotori della protesta, come consulente del film insieme al drammaturgo Octavio Solis e all'ex-CEO della Mexican Heritage Corporation Marcela Davison Aviles.[42]
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