Claudio Baglioni | |
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Baglioni nei primi anni 2000 | |
Nazionalità | Italia |
Genere | Musica leggera[1][2][3] |
Periodo di attività musicale | 1968 – in attività |
Strumento | Voce, pianoforte, chitarra, percussioni, organo, sintetizzatore, tastiere |
Etichetta | RCA Italiana, CBS, Columbia, Sony Music |
Album pubblicati | 40 |
Studio | 17 |
Live | 12 |
Colonne sonore | 3 |
Raccolte | 9 |
Sito ufficiale | |
Claudio Enrico Paolo[4] Baglioni (Roma, 16 maggio 1951) è un cantautore e musicista italiano.
Annoverato fra gli esponenti di maggior successo commerciale della musica leggera italiana, nell'arco di oltre cinquant'anni di carriera ha raggiunto una considerevole popolarità sia nell'attività discografica sia, in particolare, in quella dal vivo.
Si stima abbia venduto più di 60 milioni di copie,[5] in cui spiccano l'album La vita è adesso del 1985, il disco più venduto della storia della musica italiana;[6][7][8] il brano Questo piccolo grande amore, premiato come "Canzone del secolo" al Festival di Sanremo 1985;[9][10][11][12][13] e Oltre del 1990, considerato dalla critica specializzata il «miglior album» del cantautore[14] e primo atto della Trilogia del tempo completata dai successivi Io sono qui (1995) e Viaggiatore sulla coda del tempo (1999).[14]
Fra gli oltre 2 000 concerti in cui si è esibito,[15] rivestono particolare importanza Notte di note - Il concerto del 20 settembre 1985, primo concerto della storia della musica italiana ad essere trasmesso in diretta televisiva;[16] Oltre una bellissima notte del 3 luglio 1991, premiato come "Miglior concerto dell'anno nel mondo" dalla rivista statunitense Billboard grazie all'innovativa concezione del palco, posizionato al centro dello stadio Flaminio di Roma e aperto in ogni direzione;[17] quello del 6 giugno 1998 allo stadio Olimpico di Roma, che detiene il record italiano di spettatori in un singolo evento musicale con 88 756 biglietti staccati;[18] quello del 31 dicembre 1999 in piazza San Pietro a Città del Vaticano, alla presenza di 300 000 persone incluso papa Giovanni Paolo II, unico concerto di musica pop mai svoltosi in quella sede;[19] e quello del 13 settembre 2006 nell'emiciclo del Parlamento europeo a Bruxelles, secondo artista al mondo e primo italiano a esibirvisi.[19][20]
Per il cinema, nel 2009 è stato sceneggiatore del film Questo piccolo grande amore basato sul suo omonimo album. In televisione ha partecipato al programma TV Anima mia nel 1997 ed è stato direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo per le edizioni 2018 e 2019. Fra i vari premi, si ricordano il Premio Lunezia 2003 al valore musical-letterario dell'album Sono io - L'uomo della storia accanto e al brano Mille giorni di te e di me del 1990, e il Premio Tenco 2022 alla carriera.
Ha un'estensione vocale di tre ottave e mezzo, ridottasi a tre ottave dagli anni 2000.[21]
Claudio Baglioni nasce a Roma il 16 maggio 1951 nella clinica Villa Bianca, figlio unico di Riccardo Baglioni, maresciallo dei Carabinieri, e di Silvia Saleppico, sarta. Trascorre l'infanzia nel quartiere di Centocelle, dove frequenta la scuola elementare "Fausto Cecconi", mentre l'adolescenza nel quartiere di Monte Sacro (da qui nasce la sua canzone '51 Montesacro) e, frequentando spesso d'estate le campagne dell'Umbria, nel comune di Ficulle, terra natale dei suoi genitori, dove possiede casa e terreni ereditati dai nonni paterni, e nel reatino nel comune di Posta,[22] dove il padre temporaneamente prestava servizio in caserma. La sua carriera artistica inizia nel 1964 quando, appena tredicenne, partecipa a un concorso canoro di voci nuove, organizzato da Ottorino Valentini a Centocelle, nella piazza San Felice da Cantalice, cantando una canzone di Paul Anka, Ogni volta e vincendo lo stesso concorso l'anno successivo con il brano I tuoi anni più belli di Iva Zanicchi e Gene Pitney. Nel 1965 partecipa anche ai Ludi Canori (in cui vince nella categoria Autori in coppia con Maria Pia Crostella, cantando la canzone Siamo due poveri ragazzi) e due anni dopo è al Festival degli sconosciuti di Ariccia (organizzato da Rita Pavone e Teddy Reno), dove giunge in semifinale.
Nel 1965 riceve in regalo la sua prima chitarra e, dopo breve tempo, inizia a suonare alcune canzoni di Fabrizio De André da autodidatta. Il suo look di quegli anni (maglioni neri a collo alto, occhiali spessi, aria da intellettuale e testi ispirati a Edgar Allan Poe), gli causa, da parte degli amici di quartiere, il soprannome di "Agonia".[23] Intanto prende anche lezioni di pianoforte dal maestro Alfredo Avantifiori[24] e, in seguito, con il maestro argentino Nicolas Amato (futuro traduttore in spagnolo di alcune sue canzoni di successo) suona in un complesso amatoriale (Les Images), tentando alcuni esperimenti di "teatro cantato" con una compagnia chiamata Studio 10, mettendo in scena passi scelti di Neruda, Poe, Tagore. Al 1966 risale la sua prima esibizione in pubblico, in un teatro periferico di varietà, per un compenso di 1 000 lire; un anno più tardi scrive una suite musicale su una poesia di Edgar Allan Poe, Annabel Lee. Scrive poi il testo e compone anche Signora Lia.
Durante gli anni della contestazione giovanile, Baglioni si distingue dai suoi colleghi (quali Bennato, De André, Guccini e Venditti), evitando di subire l'evoluzione dei cambiamenti sociali, e facendosi invece portavoce, con i suoi testi, della "canzone sentimentale tormentata".[25]
Nel luglio del 1968 partecipa al concorso "Fuori la voce", presentato da Pippo Baudo, nel quale tra i concorrenti c'è anche una giovanissima Fiorella Mannoia. Nello stesso anno incontra Antonio Coggio, produttore e pianista, che diventerà il suo principale collaboratore negli anni a venire. Coggio raccontò che: «Me lo presentò un collaboratore di Teddy Reno, che l'aveva notato al loro Festival degli sconosciuti; Claudio cantò Georgia on My Mind di Ray Charles, al pianoforte. Come cantante prometteva molto, aveva modulazioni particolari[26]».
L'anno successivo pubblica il suo primo singolo, Una favola blu/Signora Lia, e prende poi parte a Un disco per l'estate con Una favola blu e alla sezione giovani del Festivalbar con Signora Lia; seguito dal suo primo album, Claudio Baglioni. Partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia, e alla Caravella dei successi presso il Teatro Petruzzelli di Bari[27] In entrambe le occasioni presenta la canzone Notte di Natale,[28] non apprezzata dal pubblico;[29] di lì a poco esce l'ultimo singolo legato al primo album Notte di Natale/Isolina. Nel 1971 esce Un cantastorie dei giorni nostri, una ristampa del primo disco effettuato dalla RCA in cui sono inclusi alcuni pezzi già presenti nel primo album, più degli inediti. Da questo LP viene estratto il suo terzo singolo Io, una ragazza e la gente/E ci sei tu, che passa inosservato. Sempre nel 1971, in aprile, alla Mostra dell'elettronica di Roma incontra la sua futura moglie e collaboratrice Paola Massari e in settembre viene invitato al Festival internazionale della canzone di Sopot, in Polonia, dove vince il premio della critica; l'anno si conclude con una tournée di dieci giorni in Polonia. Scrive alcuni brani per Mia Martini che la cantante include nell'album Oltre la collina, interpreta tre canzoni (Fratello sole sorella luna/Preghiera semplice/Canzone di San Damiano) per la colonna sonora del film Fratello sole, sorella luna di Franco Zeffirelli e scrive pezzi per Rita Pavone, tra cui La suggestione.
Nel 1972 esce Questo piccolo grande amore, un concept album che lo consacra al successo contribuendo all'identificazione di Baglioni come cantautore romantico e dei buoni sentimenti per antonomasia. L'album vende 900 000 copie e rimane primo nelle classifiche italiane per quindici settimane, mentre il brano fu definito "canzone italiana del secolo" e premiato al Festival di Sanremo. La versione originale nel 33 giri comprende due frasi che furono cambiate in seguito, ossia "la voglia di essere nudi" invece di "essere soli", e "le mani sempre più ansiose di cose proibite" invece di "le scarpe bagnate". Il 4 agosto 1973 sposa Paola Massari, anche se la notizia sarà resa pubblica solo anni più tardi: subito dopo le nozze, esce il suo quarto LP, Gira che ti rigira amore bello, che non ripete il successo dell'album precedente. L'auto nella copertina è "Camilla", la Citroën 2CV gialla del cantante. L'anno successivo esce E tu..., registrato a Parigi. L'omonimo singolo rimane primo in classifica per quattordici settimane e vince il Festivalbar. Dal 1975 al 1978 Baglioni pubblica altri tre album: Sabato pomeriggio, Solo (1977) e E tu come stai?: quest'ultimo fu il primo sotto contratto con la CBS, firmato per un miliardo di lire, e ne esce una versione in francese nel 1980. Sempre nel 1975 fonda,[30] insieme a Mogol, Paolo Mengoli e Gianni Morandi, la Nazionale italiana cantanti,[31] squadra di calcio da sempre impegnata in attività di solidarietà, con la quale ha collezionato finora otto presenze.
Nel 1978 la casa discografica RCA Italiana cita in tribunale Baglioni, per essere passato a un'altra casa discografica (CBS) mentre era ancora sotto contratto dalla prima, ritirando da tutti i negozi il disco E tu come stai? La battaglia legale si conclude a favore del cantautore; dietro la sua scelta infatti si cela il diritto del lavoratore, e il disco del 1978 viene immediatamente rimesso in vendita, destinato a superare il milione di copie vendute.[32]
Nel 1981 esce Strada facendo. L'album, anche grazie all'enorme successo del singolo di lancio, gli consente di vincere il premio come Miglior cantante dell'anno al concorso Vota la voce e il premio Miglior cantautore assegnato dall'Associazione Critici Discografici. L'album vende oltre 1 000 000 di copie, ed è accompagnato da sedici tappe nei palasport di tutta Italia. L'anno successivo, invece, il cantante intraprende una tournée negli stadi che registra il tutto esaurito e supera il milione di spettatori totali: il tour culmina in uno speciale concerto gratuito, tenutosi il 24 ottobre 1982 in piazza di Siena a Roma, alla presenza di oltre 160 000 spettatori. Tale concerto, darà anche vita all'album Alé-oó pubblicato nel 1982, registrato proprio in quell'occasione. Il disco venderà poi oltre un milione di copie.
Nel 1985 presenzia come ospite al Festival di Sanremo per ricevere il premio di “canzone del secolo” assegnato a Questo piccolo grande amore.[33][34][35] Nello stesso anno esce l'album La vita è adesso che vende 1 200 000 copie nei primi sei mesi, rimanendo al primo posto in classifica per ventisette settimane e risultando il disco più venduto dell'anno: è tuttora l'album più venduto della storia della musica italiana con oltre 4 400 000 copie.[36][37] A giugno parte il tour "Notti di Note", con 54 date negli stadi per un totale di 1 200 000 spettatori (record ancora imbattuto fino ad oggi), e si conclude a Roma con un doppio concerto allo stadio Flaminio con oltre 100 000 spettatori. Viene anche eletto artista dell'anno.[38]
Nel 1986 il cantante intraprende il tour Assolo nei grandi stadi italiani. Durante il tour, non è accompagnato da nessun altro musicista: tutti gli strumenti sono infatti collegati con il sistema MIDI. Uno dei concerti diventa l'album live Assolo, in cui è incluso l'inedito Il sogno è sempre. L'8 settembre 1988, a Torino, partecipa come unico rappresentante italiano alla tappa di Torino del tour Human Rights Now!, organizzato da Amnesty International, con artisti di fama internazionale come Youssou N'Dour, Tracy Chapman, Sting, Peter Gabriel e Bruce Springsteen; la sua esibizione viene però contestata da una parte del pubblico.[39] Questo episodio lascia il segno sul cantautore, il quale inizia un periodo d'isolamento dalla scena pubblica, per dedicarsi principalmente a un progetto, già in fase di scrittura e composizione, che lo porterà ad un'ulteriore e significativa evoluzione musicale: Oltre.[40]
Il 16 novembre 1990 viene pubblicato il nuovo album doppio Oltre, la cui uscita era stata rimandata anche a causa di un incidente d'auto subito dal cantautore durante la registrazione dello stesso. Fra gli artisti ospiti dell'album vi sono Paco de Lucía, Pino Daniele, Mia Martini, Youssou N'Dour, Didier Lockwood, Manu Katché, Hossam Ramzy e Oreste Lionello. L'uscita dell'album è seguita dal tour Oltre il concerto che totalizza circa 950 000 spettatori. Il 2 giugno 1991 si presenta per la prima volta alla Festa dei Carabinieri dove canta, accompagnato da un'orchestra, il brano Tamburi lontani. Continuerà anche in seguito questo legame tra l’Arma dei Carabinieri e Baglioni,[41] da notare che il padre del cantautore, Riccardo Baglioni, era un maresciallo.[42] Nel settembre del 1992 dopo l'uccisione dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Baglioni partecipa al concerto contro la mafia "Giù la maschera" a Palermo, cantando la canzone "Noi no". Nel 1994, è ospite del 34º Festival Internacional de la Cancion de Viña del Mar, in Cile. Compone e canta Acqua nell'acqua, canzone ufficiale della VII edizione dei Campionati mondiali di nuoto svoltisi a Roma.
Nel 1995 esce l'album Io sono qui, il cui singolo omonimo viene presentato il 23 settembre con un concerto a sorpresa su un camion giallo a Castelluccio di Norcia, in Umbria.[43] Nello stesso anno fonda ClaB, un'associazione che sostituisce la vecchia fanzine Note di Claudio, il cui primo raduno si tiene al Palazzetto dello Sport di Roma. Il 27 ottobre 1996 viene invitato in qualità di ambasciatore della FAO al World Food Day Concert, che riunisce artisti di calibro internazionale, in un evento musicale tenutosi a Roma davanti al Colosseo; per l'occasione compone la sigla Koinè. Al Concerto di Natale del 1996 nella Sala Nervi in Vaticano, canta Avrai davanti a papa Giovanni Paolo II,[44] accompagnato dall'Orchestra Filarmonica di Torino. Durante questo periodo è spesso in TV ospite di Fabio Fazio nella trasmissione Quelli che il calcio. E proprio con Fazio l'anno successivo conduce Anima mia, programma di Rai 2 in cui vengono scherzosamente rivisitati gli anni settanta. Qui si esibisce anche in simpatiche e originali interpretazioni di alcune sigle di programmi televisivi di quel periodo. Sulla scia del grande successo della trasmissione, pubblica l'album Anime in gioco.
Nel 1998 la FIGC, in occasione del centenario, gli commissiona un inno, Da me a te, che verrà presentato a Parma in occasione dell'amichevole Italia-Paraguay.[45] Compie anche un tour omonimo negli stadi di Roma, Milano, Palermo e Napoli: Su Rai 2 vengono trasmessi in diretta i concerti dell'Olimpico di Roma (90 000 spettatori) e di San Siro a Milano (85 000 spettatori). Il tour Da me a te termina con numeri trionfali, infatti il totale degli spettatori paganti nei cinque concerti-evento supera 380 000.
Nel 1999 esce Viaggiatore sulla coda del tempo, che viene presentato negli hangar degli aeroporti di Firenze, Milano, Napoli e Catania. Tra i singoli estratti, Cuore di aliante, scelta come colonna sonora dello spot pubblicitario della Vodafone, al tempo Omnitel.[46]
Il 3 novembre 2003 il presidente Carlo Azeglio Ciampi lo nomina Commendatore della Repubblica.[47] Nello stesso anno esce un altro disco in studio, Sono io, l'uomo della storia accanto, che ottiene il Premio Lunezia per la qualità dei testi.[48] Per promuovere l'album, il cantautore intraprende un tour negli stadi italiani che prende il nome del brano Tutto in un abbraccio. Il concerto allo Stadio Olimpico di Roma del 1º luglio 2003 è registrato e pubblicato in formato DVD.
Il 24 giugno del 2004 si laurea in architettura all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"[49] con una tesi sulla riqualificazione del Gazometro di Roma, e successivamente sostiene e supera anche l'esame di Stato divenendo architetto.[50]
Nel 2005 esce il doppio album live Crescendo e cercando e un cofanetto omonimo con triplo DVD, risultato degli ultimi tour realizzati in giro per l'Italia tra il 2003 e il 2004; quindi, il 25 aprile, in Spagna e il 3 maggio in Italia, esce Todo Baglioni (Grandes Éxitos En Español), una raccolta di 14 canzoni in lingua spagnola, più la traccia Sabato pomeriggio in versione originale; ancora, edito da Bompiani, esce il libro Senza musica, una raccolta di scritti dal 1974, in cui il cantante racconta sé stesso ripercorrendo la sua carriera pluridecennale. Nel luglio 2005 è tra gli artisti invitati all'evento del Live 8 di Roma, e si esibisce al Circo Massimo. Pochi mesi dopo esce Tutti qui - Collezione dal 1967 al 2005 che a meno di due mesi dalla pubblicazione è già triplo disco di platino, con i suoi più grandi successi, e con quattro brani inediti, Tutti qui, Annabel Lee, La suggestione e Ci fosse lei. Per Einaudi viene pubblicato anche Parole e canzoni (curato da Vincenzo Mollica), libro che traccia un profilo dell'artista grazie anche ai contributi di Roberto Cotroneo, Ennio Morricone, Giuseppe Tornatore e Walter Veltroni e presenta tutti i testi delle sue canzoni in una pubblicazione.
Prende parte attiva alle manifestazioni dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006: l'8 dicembre porta, in veste di tedoforo, la torcia olimpica da Piazza Navona a Campo de' Fiori. Compone anche Va, inno ufficiale della manifestazione. Il 31 marzo esce la seconda compilation Gli altri tutti qui, album contenente l'inno olimpico e tre brani inediti: Se la ragazza che avevi, registrata da Baglioni nel 1967; Amore amore un corno, scritta per Mia Martini nel 1971; Una storia normale, prima versione di un brano inciso da Gigi Proietti nel 1975. Nel mese di settembre 2006 riunisce in un evento musicale organizzato dalla Regione Lazio sull'isola di Ventotene i musicisti Danilo Rea, Nicola Piovani e Luis Bacalov, e tiene un concerto nell'aula plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles. Intraprende il tour Tutti qui, che si conclude a Caserta.
Il 21 giugno presenta, durante un mini-concerto tenuto in un bar dell'isola di Lampedusa, il suo ultimo brano inedito inserito nell'omonima raccolta dal vivo Buon viaggio della vita. Il 1º settembre è uno degli artisti invitati all'Incontro nazionale dei giovani 2007 tenutosi a Loreto e il mese successivo si reca negli Stati Uniti e in Canada per una mini-tournée di otto tappe. Sempre nel 2007 il Corriere della Sera pubblica la raccolta completa di 12 CD del cantautore ripercorrendo con un cofanetto "a puntate" la sua storia in musica. [senza fonte]
Nel novembre 2008, Baglioni intraprende il tour QPGA, acronimo di Questo piccolo grande amore in cui ripropone l'intero disco dal vivo con nuovi arrangiamenti, seguito dall'uscita di un CD (contenente anche inediti e brani scartati dal disco) e di un film, che esce nelle sale l'11 febbraio 2009, per la regia di Riccardo Donna, cui Baglioni contribuisce con la colonna sonora. Subito dopo l'uscita del film viene dato alle stampe il libro QPGA, primo romanzo scritto dal cantautore. Seguono altre due tournée, Gran Concerto e ConcertOpera (quest'ultimo preceduto dall'inedito Niente più). Il 21 aprile 2009 partecipa alla registrazione del singolo Domani 21/04.2009 voluto da Jovanotti e dai Negramaro per sostenere la ricostruzione dell'Aquila a seguito del terremoto. Con altri artisti, il 20 giugno è sul palco dello stadio Olimpico di Roma nel concerto di beneficenza Corale per il popolo d'Abruzzo, mentre il 3 luglio suona all'Aquila, nella piazza Duomo per la prima volta riaperta al pubblico dopo il sisma.
Sul finire del 2010 viene scelto dall'allora sindaco Gianni Alemanno per il capodanno romano, esibendosi per un suggestivo concerto in via dei Fori Imperiali davanti a oltre 200 000 spettatori.[51]
In contemporanea con lo svolgimento del tour, esce il DVD Q.P.G.A. Filmopera, in cui viene proposto in versione video l'intero album Q.P.G.A. Da esso è estratto il singolo Per il mondo, uscito l'8 ottobre. Il 6 luglio 2011 è tra i principali firmatari dell'appello promosso dalla SIAE[52] per sostenere la più stringente stesura della delibera AgCom 668/2010, che intende affidare all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, autorità di nomina politica, il potere di bloccare e cancellare qualsiasi sito sospettato di violare un copyright, tramite una semplice azione amministrativa e senza una previa azione dell'autorità giudiziaria.[53] Dal 2 al 4 giugno 2011 organizza, tramite la Fondazione O' Scià e assieme alla Nazionale italiana cantanti, la manifestazione Lampedusa Sùsiti, per manifestare sostegno agli abitanti dell'isola colpiti dalla recrudescenza del massiccio fenomeno migratorio clandestino. Il cantautore inoltre è l'ideatore della rassegna musicale O' Scià, che nell'isola di Lampedusa, sulla spiaggia della Guitgia, giunge nel 2012 alla sua decima edizione, che - in quanto probabilmente ultima a causa di una sensibile riduzione dei fondi a disposizione -, viene rinominata Ciao O' Scià. Molte, nell'estate del 2013, le voci critiche, in primis degli isolani, nei confronti del mancato sostegno di una riedizione del festival.
A trent'anni dalla prima pubblicazione, il 29 novembre esce un cofanetto speciale in 3 CD dal titolo Strada facendo: 30º anniversario per celebrare l'omonimo album. La nuova versione si presenta completamente rimasterizzata in digitale. Nello stesso anno, il cantante presenta su Facebook il brano L'Italia è, composto in ricordo dei 150 anni dell'Unità d'Italia, e il cui testo è ispirato alla Costituzione italiana. A novembre pubblica il suo nuovo album in studio, Un piccolo Natale in più, raccolta di cover di canzoni natalizie provenienti da diverse tradizioni, cantate in lingua originale, o con nuove traduzioni redatte dallo stesso cantautore. L'album è anticipato dal singolo omonimo, una cover di Have Yourself a Merry Little Christmas.
Originariamente inteso come un'innovativa modalità di pubblicazione di materiale inedito (una canzone ogni due settimane), il cantante annuncia il progetto ConVoi il cui omonimo album esce il 22 ottobre 2013, ma il tour viene rinviato a causa di una laringofaringite che rende il cantante temporaneamente afono. In una puntata della trasmissione Che tempo che fa,[54] Baglioni svela le intenzioni del progetto. Il primo singolo, Con voi, viene rilasciato su internet, ma l'alta affluenza di navigatori manda in tilt sia il sito dedicato sia quello ufficiale del cantautore romano.[55] Nel frattempo interviene anche nell'album antologico di Max Pezzali, Max 20 e partecipa al Festival teatro canzone Giorgio Gaber.[56] La modalità di uscita del prodotto discografico inaugurata dal cantautore romano viene seguita da altri cantautori, fra i quali Amedeo Minghi.[57]
Il 19 febbraio 2014 è ospite della 64ª edizione del Festival di Sanremo. Da giovedì 21 maggio 2015 fino al 27 agosto 2015, il Corriere della Sera in collaborazione con La Gazzetta dello Sport, pubblica Claudio Baglioni Live Story, una raccolta di 15 concerti, alcuni dei quali inediti, come il Tour Blu - Il viaggio del 2000, il Tour Giallo Elettrico del 1996 e il tour Con tutto l'amore che posso del 1977. Ognuno di questi DVD contiene un book fotografico e la locandina del concerto.
Il 27 agosto 2014 si esibisce a Ischia, nell'arena Negombo, per la rassegna "Piano Jazz" in un'inconsueta e suggestiva veste acustico/jazz accompagnato da Danilo Rea, Paolo Fresu e il Calandra Trio (Leo Caligiuri, Stefano Carrara e Francesco Di Lenge).[58]
Nel marzo 2015, sulla sua pagina Facebook, il cantautore pubblica una foto con Gianni Morandi. Alcuni giorni dopo, i cantautori annunciano nelle loro pagine una collaborazione dal titolo Capitani coraggiosi, ispirandosi al romanzo di Rudyard Kipling. Vengono fissate all'inizio dieci date al centrale del Foro Italico a Roma, per poi svilupparsi successivamente in uno show televisivo, una tournée per l'Italia, una trasmissione radiofonica e un disco. Il 15 giugno viene presentato il singolo Capitani coraggiosi, scritto da Baglioni, che lancia il tour.
L'operazione ha coinvolto diversi personaggi del mondo della musica, dello spettacolo, giornalisti e varie personalità, che hanno incoraggiato i due cantanti attraverso brevi filmati o scritti pubblicati sulla pagina Facebook ufficiale del progetto (tra gli altri Roberto Vecchioni, Gigi D'Alessio, Silvio Muccino, Paolo Belli, Massimo Ghini, Laura Pausini e Max Pezzali), ed è stata promossa anche con un omonimo show televisivo condotto da Baglioni e Morandi andato in onda il 29 giugno 2015 su Rai 1.[59]
Le ultime due date romane vengono trasmesse in diretta il 6 e il 7 ottobre sempre sulla stessa rete. A queste due serate speciali, adattate a format televisivo, partecipano come ospiti J-Ax, Fedez, Luciana Littizzetto, Fabio Fazio, Geppi Cucciari, Neri Marcorè, Elisa e Emma Marrone, duettando con i due artisti. Oltre ai due concerti, viene realizzato uno speciale di Porta a porta e uno speciale intitolato Oltre la pioggia, con immagini tratte dalla serata del primo ottobre, nella quale erano previste le riprese, saltate poi per la pioggia. Baglioni è anche direttore musicale e scenografo di tutto il progetto.[60] Dall'8 gennaio 2016, Baglioni e Morandi conducono insieme a Angelo Baiguini Radio Capitani Coraggiosi, per cinque venerdì dalle ore 19:00 alle ore 21:00 in diretta su RTL 102.5. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto radiofonico viene annunciata la pubblicazione del disco Capitani coraggiosi - Il live, una raccolta delle esibizioni dal vivo tratte dai concerti romani del settembre 2015, uscito il 5 febbraio 2016, in corrispondenza con l'ultima puntata della trasmissione radiofonica. L'album, oltre alla versione tradizionale in due CD, esce in una versione straordinaria con un DVD con clip sulla preparazione dello spettacolo e con un terzo CD che contiene alcuni brani registrati in studio e poi esclusi dalla scaletta definitiva del concerto.
Nel novembre 2017 Baglioni annuncia Al centro, una raccolta in quattro dischi per festeggiare i cinquant'anni di carriera. Insieme al disco, in uscita a inizio 2018, il cantautore annuncia anche l'omonima tournée nei palasport e arene indoor, che si svolgerà tra il mese di ottobre e novembre 2018. Il tour vede il ritorno del palco al centro della scena, secondo una modalità molto amata da Baglioni, e utilizzata più volte nel corso dei propri live. Visto il successo della prevendita, vengono aggiunte strada facendo una serie di date, e la partenza del tour viene anticipata a settembre da un tre giorni di concerti all'Arena di Verona, che per la prima volta nella storia moderna[61] ha visto un palco al centro del proprio spazio e 20 000 spettatori intorno a serata. La data di sabato 15 settembre 2018, trasmessa in diretta su Rai 1, ottiene il 24% di share pari a circa 3 800 000 telespettatori. Il tour prosegue con le date nei palasport con il concerto del 16 ottobre a Firenze; dopo una pausa per il Festival di Sanremo, i concerti riprendono il 16 marzo a Livorno, per concludersi il 26 aprile a Firenze. La tournée è accompagnata da un'omonima suite strumentale scritta dallo stesso Baglioni come colonna sonora per i festeggiamenti dei 50 anni di carriera, presentata in anteprima mercoledì 12 settembre su Rai 1.
Il tour Al centro termina dopo 50 date nei palasport e arene italiane con oltre 410 000 spettatori, con un DVD pubblicato su TV Sorrisi e Canzoni ed un triplo album dal vivo, Da una storia vera, tratto dalla data del 15 settembre 2018 all'Arena di Verona e pubblicato in esclusiva da Mondadori durante la raccolta Claudio Baglioni Collezione 50 nel 2019.
Nel settembre 2017 emerge il suo nome per il ruolo di direttore artistico del Festival di Sanremo 2018 e poi anche per quello di conduttore,[62][63] venendo affiancato da Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino. Dopo il grande successo ottenuto nell'edizione, il 14 giugno Baglioni è stato riconfermato alla direzione artistica e alla conduzione del Festival del 2019,[64][65][66][67][68] affiancato da Claudio Bisio e Virginia Raffaele.
Durante le giornate di conferenza stampa del Festival ha annunciato che valuterà se ci sarà o non ci sarà alla guida del prossimo Festival anche per l'edizione 2020. Il 2 agosto 2019 viene smentita la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2020, la cui conduzione e direzione artistica viene affidata ad Amadeus.
Come grande curiosità, va notato che Baglioni non ha mai partecipato al Festival di Sanremo come concorrente in gara, essendo forse il cantante italiano più conosciuto in quella situazione.[69][70]
Nel 2020 torna alla musica con il singolo Gli anni più belli, colonna sonora dell'omonimo film di Gabriele Muccino. Il brano fu pensato come singolo di lancio di un album di inediti, all'epoca col working title Duello, ma a causa della pandemia da Covid-19 il progetto slittò e il disco, infine intitolato In questa storia che è la mia, fu pubblicato il 4 dicembre 2020.
Nell'ottobre 2019 viene annunciato il tour Dodici Note, con dodici date alle Terme di Caracalla a Roma, due date al Teatro greco di Siracusa e due date all'Arena di Verona, e inizialmente previsto per il 2020, viene rimandato dapprima al 2021[71] e poi al 2022 a causa dell'emergenza dettata dalla pandemia di COVID-19. Il 4 dicembre 2020, dopo sette anni, esce il nuovo album di inediti dal titolo In questa storia che è la mia; il disco era stato preceduto il 5 novembre dalla pubblicazione del singolo Io non sono lì.
Il 2 giugno 2021 esce sulla piattaforma ITsArt l'opera-concerto Claudio Baglioni - In questa storia che è la mia basata sull'omonimo album di inediti e registrata al Teatro dell'Opera di Roma nel febbraio dello stesso anno; il film approda anche nei cinema il 2, 3 e 4 novembre 2021. Il 4, l'11 e il 18 dicembre 2021 presenta su Canale 5 Uà - Uomo di varie età, show televisivo che lo vede mattatore al fianco di 60 grandi nomi tra il mondo della musica, dello spettacolo, del cinema e del teatro italiano. Lo show precede la partenza del tour piano e voce di 71 date nei teatri, Dodici Note Solo partito con la prima data al Teatro dell’Opera di Roma il 24 gennaio 2022 e concludendosi al Teatro di Varese il 23 maggio del medesimo anno.
A giugno 2022 il tour Dodici Note viene recuperato dopo lo slittamento di due anni a causa della pandemia da COVID-19 e reintitolato Dodici Note - Tutti su! con una formazione di 123 elementi tra orchestra, coro lirico, vocalists, band moderna e performers diretti da Giuliano Peparini.
Dall'autunno 2022 all'inverno 2023 si tiene il tour Dodici Note Solo Bis, proseguimento dell'ultimo giro di concerti piano e voce nei più prestigiosi teatri di tradizione italiani che, con un raggiungimento di 156 date teatrali in poco più di un anno, diviene il tour del cantautore con più repliche.
L'intero progetto trova conclusione al cinema - inizialmente pensato come evento speciale solo per il 15, 16 e 17 maggio 2023, ma grazie al grande successo al box office dei primi giorni la programmazione è continuata dal 18 maggio in poi - con un docufilm le cui riprese sono state effettuate durante il dodicesimo e ultimo concerto alle Terme di Caracalla nell'estate 2022 durante il tour Dodici note - Tutti su!, distribuito da Medusa Film, in occasione del 72º compleanno del cantautore. Per promuovere tutto ciò è ospite il giorno prima da Mara Venier, nella sua Domenica In, per un'intervista in cui ripercorrere la sua vita e carriera professionale attraverso alcuni brani eseguiti al pianforte. In tale occasione viene invitato dall'amico Rosario Fiorello per festeggiare insieme il compleanno nel suo Viva Rai2!.
Dopo il progetto orchestrale e teatrale, Baglioni torna ai live spettacolari aprendo di fatto una nuova fase per il cantautore con l'annuncio dei concerti intitolati aTuttoCuore al Live Centrale del Foro Italico di Roma, all'Arena di Verona, al Velodromo Borsellino di Palermo e all'Arena della Vittoria di Bari. Il tour, in partenza a settembre 2023 e che vedrà una seconda parte a partire da gennaio 2024 nei palazzetti, verrà inaugurato dalla pubblicazione di un singolo inedito omonimo, annunciato e fatto sentire in parte in anteprima a Che Tempo Che Fa.
Claudio Baglioni varia nel corso della sua carriera il suo modo di approcciarsi alla musica. Un primo momento giovanile di Baglioni, quello del primo disco omonimo, lo rappresenta come un giovane intellettuale triste che gli causa il soprannome ironico, tra i suoi amici del quartiere, di Agonia. Dal 1971 in poi cambia il suo approccio, già dal disco Un cantastorie dei giorni nostri si presenta con un look e canzoni più vivaci, quasi da figlio dei fiori, con camicie leggere, bracciali e capelli lunghi ondulati come nell’esibizione del brano Io una ragazza e la gente nel programma televisivo Speciale 3 Milioni. Mantiene questo stile anche negli anni successivi con Questo piccolo grande amore che gli procurerà la fama, dove tra canzoni spensierate come Mia Libertà e brani romantici e complessi come Con tutto l’amore che posso, si presenta più che come un figlio dei fiori, come un giovane ragazzo tranquillo che alle manifestazioni e gli scontri in piazza contro la polizia preferisce scappare per crearsi la sua storia d’amore incontrando una ragazza, proprio come succede nel brano di apertura del disco Piazza del popolo. Questo dualismo tra avventura e amore lo ritroviamo anche nei dischi successivi, in E tu... abbraccia per la prima volta il folk rock e il rock progressivo, grazie all’arrangiatore Vangelis che lavorerà con lui. La prima grande svolta si nota nell’album Solo che si presenta come un disco introspettivo sulla solitudine, con uno stile musicale pop-jazz. Nel 1978 invece con E tu come stai? tocca lo stile pop rock (Con Te e Ancora la pioggia cadrà) trattando temi pesanti come la guerra ma raccontati sempre con l’amore, come nel caso di Loro sono là.
Il cambio di registro radicale avviene agli inizi degli anni 80 con Strada facendo dove usa una musicalità synth pop influenzata dall’arrangiatore Geoff Westley. Affronta anche temi più sensibili come I Vecchi e Ragazze dell’est, sempre con l’ingrediente delle avventure di vita come in Notti e nella title track. Nel 1985 lo stile diventa a tutti gli effetti più pop rock e moderno, con La vita è adesso che racconta lo svolgersi tipico di una giornata su una città iniziando con il giorno (Un nuovo giorno o un giorno nuovo) e finendo con la notte (Notte di note, note di notte), il disco tocca dunque temi quotidiani e temi più pesanti e attuali come Uomini persi, questo brano a parte, il disco risulta molto più movimentato e vivace di qualsiasi altro disco di Baglioni, con un continuo rimando a questa corsa verso il “vento del duemila” e il domani, dell’importanza del presente e delle piccole storie della vita.
Per tutti gli anni 90 Baglioni sperimenterà soglie di musica e testi mai sfiorate in Italia[non chiaro], influenzato da Peter Gabriel e tanti altri artisti internazionali, il miglior album di Claudio Baglioni arriva dopo il più grande successo commerciale della storia della musica italiana La vita è adesso, dove si trova costretto a rifarsi e andare oltre[non chiaro]. È infatti Oltre il titolo del disco del 1990 di Baglioni, un complesso album di 20 brani che abbracciano la World Music con la partecipazione di Paco de Lucía, Mia Martini, Pino Daniele, Youssou N'Dour, e con dei testi che segnano un vero e proprio spartiacque nella discografia del cantautore, dove tratta temi complessi e i problemi dell’umanità. Secondo la versione più romanzata (e affascinante) della sua storia, pare che a Baglioni venne l’idea di scrivere un’opera colossale dopo i fischi ricevuti sul palco del concerto per Amnesty organizzato a Torino nel 1988 – palco dove suonarono Peter Gabriel, Sting, Bruce Springsteen e Tracy Chapman. Questo stile di testi complessi e musica moderna viene abbracciato anche nei successi dischi degli anni 90: Io sono qui del 1995, che segna il ritorno nelle scene di Baglioni, affrontando il tema della vita nella quotidianità dove tutti siamo attori e spettatori e indossiamo delle maschere, strutturato come se fosse un film con un inizio, una fine, l’intermezzo e primo, secondo, terzo e quarto tempo che anticipano le canzoni successive descrivendole come scene cinematografiche, e poi Viaggiatore sulla coda del tempo del 1999, che tratta un tema più futuristico e cita la fine del millennio e le nuove tecnologie; i tre dischi compongono la cosiddetta Trilogia del tempo, essendo infatti collegati tra loro a rappresentare rispettivamente il passato, presente e futuro.
Dopo i dischi ermetici, complessi e futuristici degli anni 90, Baglioni torna nel 2000 con temi più semplici, improntati sull’amore e sulla vita, prima con il disco Sono io del 2003 dove parla di sé, del concetto di casa, dei suoi amori e afferma di aver raggiunto “la pace dei sensi e dei consensi”, poi con ConVoi del 2013 dedicato ai suoi fan e alla sua carriera, con le tracce pubblicate una alla volta da maggio a ottobre e poi raccolte nell'album, e infine con In questa storia che è la mia che risulta più artigianale e sentimentale, con il suo sound orchestrale - per la prima volta nella discografia di Baglioni - dove torna all'idea del concept album su una storia d'amore e, attraverso degli intermezzi collegato tra loro, racconta la sua biografia e il suo rapporto con la musica.[72][73]
Dal suo matrimonio con Paola Massari, il 19 maggio 1982 nasce Giovanni - una volta adulto, divenuto a sua volta un chitarrista fingerstyle di buona notorietà[74] - al quale il padre dedicò la canzone Avrai, registrata in soli due giorni nello studio di Paul McCartney a Londra durante le pause delle registrazioni del grande cantante ed ex componente dei Beatles che si prendeva il mercoledì come giorno libero per dedicarsi ai videogiochi;[75] il singolo viene pubblicato il 9 giugno. Della nascita del figlio, Baglioni dirà poco dopo:
«Diventare padre mi ha fatto riscoprire le cose belle della vita e il fatto che dopo tanti anni sia ritornato ad esibirmi su un palcoscenico è dipeso in gran parte da questo. Ho sentito l'esigenza di rituffarmi in mezzo al mio pubblico per regalargli la mia musica, la mia felicità, il mio modo di essere musicista.»
Nel 1987 Baglioni incontrò per la prima volta Rossella Barattolo; ai tempi, il cantautore era ancora sposato con Paola Massari e quindi il loro rapporto inizialmente fu esclusivamente lavorativo. Nel 1994 arriva la convivenza, ma solo nel 2008 la storia viene resa pubblica: proprio in quell'anno Baglioni divorziò ufficialmente dalla moglie.[76]
Nel 1975 il cantautore Rino Gaetano cita il giovane Claudio Baglioni nel brano Ma il cielo è sempre più blu catalogandolo come artista del firmamento Italiano imitato ed emulato da tanti cantanti.[104]
Nel film del 1983 Vacanze di Natale, viene citato da Jerry Calà che, mentre suona il piano bar, alla domanda di una ragazza: “Tu come stai?”, lui risponde: “No no, Baglioni l’ho già suonato”.[105]
Nel 1994 Jovanotti avrebbe citato le contestazioni al tour Human Rights Now! nel suo brano Barabba.[106]
Paolo Gianolio (chitarre, arrangiamenti, direzione musicale); Elio Rivagli (batteria e percussioni); Roberto Pagani (piano, tastiere, fisarmonica); Mario Guarini (basso e contrabasso elettrico); Chicco Gussoni (chitarre); Stefano Pisetta (batteria e percussioni); Aidan Zammit (tastiere e armonica a bocca); Serena Caporale (vocalist); Silvia Aprile (vocalist); Rossella Ruini (vocalist) e Serena Bagozzi (vocalist).
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