Ciro Immobile | ||
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Immobile in nazionale nel 2015 | ||
Nazionalità | Italia | |
Altezza | 185 cm | |
Peso | 85 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Attaccante | |
Squadra | Lazio | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
2002-2007 | Sorrento | |
2007-2010 | Juventus | |
Squadre di club1 | ||
2008-2010 | Juventus | 3 (0) |
2010-2011 | → Siena | 4 (1) |
2011 | → Grosseto | 16 (1) |
2011-2012 | → Pescara | 37 (28) |
2012-2013 | Genoa | 33 (5) |
2013-2014 | Torino | 33 (22) |
2014-2015 | Borussia Dortmund | 24 (3) |
2015-2016 | Siviglia | 8 (2) |
2016 | → Torino | 14 (5) |
2016- | Lazio | 205 (148) |
Nazionale | ||
2009-2010 | Italia U-20 | 6 (0) |
2009-2013 | Italia U-21 | 16 (9) |
2014- | Italia | 55 (15) |
Palmarès | ||
Europei di calcio | ||
Oro | Europa 2020 | |
Europei di calcio Under-21 | ||
Argento | Israele 2013 | |
Giochi del Mediterraneo | ||
Argento | Pescara 2009 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 16 aprile 2022 |
Ciro Immobile (Torre Annunziata, 20 febbraio 1990) è un calciatore italiano, attaccante della Lazio, di cui è capitano,[1] e della nazionale italiana, con la quale si è laureato campione d'Europa nel 2021.
Cresciuto nei settori giovanili di Sorrento prima e Juventus poi, emerge tra le file di Pescara e Torino[2] vincendo con quest'ultime due titoli di capocannoniere, rispettivamente in Serie B (2011-2012) e in Serie A (2013-2014). Alla Lazio si afferma tra i migliori attaccanti italiani della sua generazione,[2] trionfando per altre due volte nella classifica marcatori della Serie A (2017-2018 e 2019-2020) e vincendo il titolo di capocannoniere della UEFA Europa League (2017-2018): diventa inoltre il migliore marcatore di sempre della squadra biancoceleste in tutte le competizioni.[3]
A livello di palmarès, con il club biancoceleste annovera una Coppa Italia (2018-19) e due Supercoppe italiane (2017 e 2019), mentre in precedenza aveva conquistato una Supercoppa di Germania (2014) con il Borussia Dortmund e un campionato di Serie B (2011-2012) con il Pescara.
Nel campionato 2019-2020 ha eguagliato il record di reti segnate in Serie A in una singola stagione, 36,[4] le stesse che gli hanno valso la vittoria della Scarpa d'oro.[5] Sempre a livello individuale, è stato inserito tre volte nella squadra dell'anno AIC (2014, 2018 e 2020) e una nella squadra della stagione della UEFA Europa League (2018).
È sposato dal 2014 con Jessica, conosciuta durante i trascorsi a Pescara: la coppia ha tre figli.[6] Nel biennio 2016-2017 è stato presidente onorario del Savoia.[7]
Centravanti capace di spaziare su tutto il fronte d'attacco, tra i suoi principali punti di forza annovera senso del gol, dribbling nello stretto e tiro di prima intenzione, da ogni posizione e con entrambi i piedi.[8][9] Dotato di buona tecnica di base[2] — «un formidabile stoccatore pur senza avere fondamentali ineccepibili»[10] —, ciò nonostante il fisico possente, l'esplosività e la resistenza nella corsa gli permettono di eccellere all'interno di sistemi tattici che esaltano queste caratteristiche, cioè volti a creare spazi[2] che Immobile, impiegato al meglio come unica punta centrale,[10] può attaccare in verticale;[2] al contrario, risulta meno efficace se costretto a giocare da pivot all'interno dell'area di rigore o al fraseggio coi compagni di squadra.[2]
Nonostante il già significativo score sottorete, nella prima parte di carriera ha continuato a dividere gli addetti ai lavori tra suoi estimatori, che lo vedevano vittima di stereotipi e pregiudizi duri a morire,[10] e altrettanti detrattori;[2] questi ultimi, in particolare, ne riscontravano una certa fragilità caratteriale[2] — ammessa dallo stesso Immobile, nello specifico davanti a difficoltà ambientali[11] — che, a loro dire, ne avrebbe impedito l'affermazione anche al di fuori del contesto italiano[2][10] o in club con ambizioni di primo livello.[2]
Dopo la vittoria della Scarpa d'oro e il record di gol in una stagione in Serie A, malgrado il persistere di critiche — provenienti soprattutto dalla stampa estera[12] — circa la capacità di esprimersi al massimo solo grazie a una squadra che giochi per lui,[13] c'è chi gli riconosce di avere raggiunto una definitiva maturità, avendo imparato «a caricarsi la propria squadra sulle spalle»[12] oltreché essere diventato più perseverante e in grado di trovare sempre la via del gol, arrivando anche a definirlo «l'attaccante italiano più di talento e più costante» degli anni 2010.[14]
Muove i primi passi nella scuola calcio Torre Annunziata '88, per poi trasferirsi nella società Maria Rosa e infine nel vivaio della Salernitana, dove tuttavia non riesce a emergere.[15] Approda pertanto nelle giovanili del Sorrento,[16] dove con la formazione Allievi nella stagione 2006-2007 realizza 30 reti, tra cui una doppietta ai pari età del Torino che impressiona gli osservatori della Juventus.[17]
Nel 2007, a 17 anni, viene quindi acquistato per 80.000 euro[18] sotto consulenza di Ciro Ferrara,[19] proprio dal club bianconero, che lo aggrega alla propria formazione Primavera. Il 23 febbraio 2009 contribuisce alla vittoria del Torneo di Viareggio, mettendo a segno una doppietta nella vittoriosa finale contro la Sampdoria.[20]
Esordisce in prima squadra e in Serie A a 19 anni, il 14 marzo 2009, in Juventus-Bologna (4-1), subentrando nei minuti di recupero ad Alessandro Del Piero.[21] La stagione successiva fa il suo esordio anche nelle coppe europee, rilevando ancora Del Piero al 68' della partita Bordeaux-Juventus (2-0) del 25 novembre 2009, valevole per la fase a gironi della UEFA Champions League;[22] nel corso dell'annata 2009-2010 esordisce anche in Coppa Italia e ottiene due ulteriori presenze in Serie A.
Il 15 febbraio 2010 conquista nuovamente il Torneo di Viareggio, segnando una tripletta nella finale vinta contro l'Empoli (4-2):[23] nell'occasione è stato nominato migliore giocatore dell'edizione, ricevendo il "Golden Boy", e ottenuto il titolo di capocannoniere con 10 reti. Nelle due edizioni del Viareggio a cui ha partecipato, ha eguagliato il record di 14 gol totali realizzato da Renzo Cappellaro;[24] inoltre, con le 10 reti dell'edizione 2010, batte il record di marcature realizzate in una singola edizione del torneo.
Il 1º luglio 2010 passa in prestito al Siena, in Serie B, insieme a Luca Marrone.[25] Esordisce con i toscani il successivo 13 agosto in Siena-Ternana (2-0), valevole per il secondo turno di Coppa Italia, subentrando al 31' della ripresa a Emanuele Calaiò.[26] Esordisce poi in campionato alla quarta giornata contro il Cittadella (3-1 per i toscani),[27] rilevando Calaiò al 55'.[28] Segna la sua prima rete tra i professionisti il 27 ottobre 2010 contro il Lecce (sconfitta per 3-2), nell'incontro valido per il terzo turno di Coppa Italia.[29] La prima rete in campionato arriva il 20 novembre contro il Portogruaro.[30]
Tra i toscani non riesce a trovare spazio,[31] sicché il 25 gennaio 2011 passa in prestito ai pari categoria del Grosseto.[32] Esordisce con i biancorossi quattro giorni dopo nella trasferta vinta contro il Vicenza (0-1 il finale), sostituendo Ferdinando Sforzini al 64'.[33] Segna la sua prima e unica rete con i maremmani il 18 febbraio nel derby contro l'Empoli.[34]
Il 17 agosto 2011 viene ceduto in prestito al Pescara, in Serie B.[35] Segna la sua prima rete con gli abruzzesi alla prima giornata di campionato contro il Verona (vittoria per 1-2).[36]
Il 30 gennaio 2012, la Juventus cede metà del cartellino al Genoa per 4 milioni di euro,[37] lasciando il giocatore in prestito in Abruzzo fino al termine della stagione.
Grazie alle 28 reti realizzate nell'annata 2011-2012 si laurea capocannoniere[38] e diventa il giocatore nella storia del Pescara ad aver segnato più gol in una sola stagione (superando le 21 reti realizzate da Stefano Rebonato nel campionato di Serie B 1986-1987);[39] contribuisce inoltre al ritorno in Serie A dei biancazzurri dopo venti anni di assenza.[40]
Il 18 giugno 2012 la compartecipazione tra Genoa e Juventus viene rinnovata con diritti sportivi in favore dei rossoblù.[41]
Esordisce con la squadra ligure il 18 agosto 2012 nella partita valida per il terzo turno di Coppa Italia persa ai rigori contro il Verona, subentrando al 31' della ripresa al posto di Davide Biondini.[42] Esordisce in Serie A il 26 agosto 2012 contro il Cagliari (vittoria per 2-0), siglando, a 5' dal termine, la sua prima rete nella massima serie.[43] Conclude la stagione con 34 presenze e 5 gol segnati in totale.
Il 12 luglio 2013, la Juventus risolve a proprio favore la compartecipazione con il Genoa[44] e nello stesso giorno cede la metà del cartellino di Immobile al Torino.
il 17 agosto 2013 esordisce in granata nella sconfitta interna di Coppa Italia contro il Pescara (1-2), e in quella stessa occasione va a segno per la prima volta con la maglia del Toro al 53'. Il 25 agosto 2013 fa quindi il suo esordio in campionato (Torino-Sassuolo 2-0). Il campionato 2013-2014 è particolarmente positivo per il centravanti campano, che - con il partner d'attacco Cerci - conduce la formazione allenata da Ventura alla qualificazione in UEFA Europa League dopo 20 anni di assenza dalle manifestazioni europee. Con 22 reti in 33 presenze, Immobile si laurea capocannoniere della Serie A: è il primo calciatore del Torino a riuscirci dagli anni 1970, nonché il tredicesimo calciatore ad aver vinto la classifica marcatori sia in Serie A sia in Serie B.
A fine stagione il Torino riscatta dalla Juventus, per 8 milioni di euro, l'intero cartellino del giocatore.[45]
Il 2 giugno 2014 viene formalizzato il passaggio del giocatore al club tedesco del Borussia Dortmund[46] per 19,4 milioni di euro;[47] Esordisce con la nuova squadra il 13 agosto seguente, nella Supercoppa di Germania contro il Bayern Monaco, vinta 2-0 dalla formazione giallonera.[48]
Esordisce in campionato il 23 dello stesso mese, nella partita persa in casa per 0-2 contro il Bayer Leverkusen.[49] Il 16 settembre, all'esordio in UEFA Champions League coi colori gialloneri, segna il suo primo gol con la maglia del Borussia nella vittoria per 2-0 contro l'Arsenal.[50] Il 27 settembre evita la sconfitta dei suoi realizzando all'86' la rete, la prima per lui in Bundesliga, del definitivo 2-2 contro lo Stoccarda.[51] Il 28 ottobre mette invece a referto la sua prima marcatura in Coppa di Germania nella trasferta vinta 3-0 sul campo del St. Pauli, fornendo anche l'assist per il gol di Reus.[52]
Il 3 marzo 2015, sempre in Coppa di Germania, mette a segno la sua prima doppietta con la maglia del Borussia nella vittoria in trasferta per 2-0 contro la Dinamo Dresda; questa vittoria qualifica i gialloneri ai quarti.[53] Immobile conclude quella che rimarrà la sua unica stagione in Germania totalizzando 10 reti tra campionato e coppe, di cui sole 3 in Bundesliga dove, peraltro, spesso si ritrova a partire dalla panchina; ben diverso è il rendimento in Champions dove l'attaccante realizza 4 gol in 6 partite con il Borussia,[54] eliminato agli ottavi dalla Juventus.
Dopo una stagione in terra tedesca con più ombre che luci, dettata anche da problemi ambientali,[55][56] il 12 luglio 2015, il Borussia Dortmund lo cede in prestito con obbligo di riscatto agli spagnoli del Siviglia.[57] Esordisce con gli andalusi l'11 agosto seguente, nella Supercoppa UEFA persa 5-4 ai supplementari contro il Barcellona, subentrando nel secondo tempo e fornendo a Konopljanka l'assist del momentaneo 4-4.[58] Segna il suo primo gol con la nuova maglia l'8 novembre seguente, nella Liga, mettendo nell'occasione fine a un digiuno di gol lungo otto mesi, nella vittoria per 3-2 contro il Real Madrid.[59]
Tuttavia, neanche in Spagna l'attaccante riesce a esprimersi su livelli soddisfacenti,[60] sicché il 14 gennaio 2016 chiude la sua esperienza a Siviglia e, contemporaneamente, viene ceduto in prestito al club dov'era salito alla ribalta diciotto mesi prima, il Torino.[61] Il 16 gennaio 2016 torna al gol al suo secondo esordio in maglia granata, aprendo le marcature su rigore nella sfida vinta 4-2 sul Frosinone.[62] In seguito realizza due doppiette contro Palermo (1-3)[63] e Genoa (persa 3-2).[64]
Il 27 luglio 2016 il Siviglia comunica di aver ceduto il giocatore, a titolo definitivo, alla Lazio.[65][66] Il 21 agosto successivo, oltre a esordire con la squadra capitolina, realizza il primo dei suoi 26 gol stagionali aprendo le marcature nella partita vinta, per 3-4, contro l'Atalanta. Il 1º ottobre 2016 arriva la prima doppietta in occasione della trasferta vinta, per 3-0, contro l'Udinese.[67] Il 1º marzo 2017 mette a segno la sua prima rete in un derby di Roma in occasione della semifinale di Coppa Italia vinta 2-0;[68] nella finale del 17 maggio, la sua squadra viene superata per 2-0 dalla Juventus.[69]
Il 13 agosto 2017, all'inizio della stagione successiva, mette a segno una doppietta contro la Juventus nella partita valida per l'assegnazione della Supercoppa italiana 2017, contribuendo alla vittoria sui bianconeri per 2-3.[70] Il 10 settembre successivo mette a segno la sua prima tripletta con la maglia della Lazio in occasione della vittoria casalinga contro il Milan, battuto 4-1.[71] Quattro giorni più tardi sigla la sua prima rete in campo internazionale con indosso la casacca biancoceleste in occasione della trasferta vittoriosa, per 2-3, contro gli olandesi del Vitesse. Il 6 gennaio 2018 realizza una quaterna nella vittoria per 5-2 sul campo della SPAL,[72] mentre il successivo 22 febbraio mette a segno la sua prima tripletta in ambito internazionale contro la Steaua Bucarest. Nel corso della stagione, la più brillante della sua carriera sul piano realizzativo, entra nella top ten dei migliori marcatori biancocelesti di tutti i tempi,[73] diventando inoltre il più prolifico cannoniere stagionale nella storia del club capitolino, considerando sia i gol totalizzati fra tutte le competizioni[74] sia quelli messi a segno nel solo campionato.[75] Alla conclusione della UEFA Europa League 2017-2018 vince con 8 reti, al pari di Aritz Aduriz, la classifica cannonieri della competizione, venendo anche inserito nella squadra ideale del torneo.[76] Il 20 maggio, con la conclusione del campionato, vince anche la classifica dei marcatori della Serie A per la seconda volta in carriera, a pari merito con l'interista Mauro Icardi, con un totale di 29 reti;[77] in precedenza i soli Zlatan Ibrahimović e Luca Toni erano stati capaci di laurearsi capocannonieri della Serie A con due squadre diverse. Conclude la sua seconda stagione con la maglia biancoceleste con un bottino di 47 presenze e 41 gol.
Il 25 ottobre 2018 disputa la sua centesima partita con indosso la maglia della Lazio, in occasione della trasferta europea, vinta per 1-3, contro i francesi dell'Olympique Marsiglia. La stagione 2018-2019 non vede Immobile ripetersi in fase realizzativa come l'annata precedente; tuttavia solleva la Coppa Italia, il suo secondo trofeo in maglia biancoceleste, realizzando 3 gol in 5 gare nella manifestazione. Conclude la stagione realizzando 15 gol in campionato.[78]
Il 25 agosto 2019, alla prima gara ufficiale della stagione 2019-2020 (la sua quarta a Roma), realizza una doppietta nel 3-0 esterno alla Sampdoria che gli permette di raggiungere il traguardo dei 100 gol in Serie A.[79] Il successivo 3 novembre, aprendo le marcature nella vittoria di campionato 2-1 a San Siro sul Milan, tocca anche le 100 reti totali con la maglia laziale;[80] quattro giorni dopo, nella sconfitta interna di UEFA Europa League contro il Celtic, trova comunque una rete che, limitatamente alla Coppa UEFA/Europa League, gli permette di staccare Pierluigi Casiraghi e diventare il migliore marcatore biancoceleste nella seconda manifestazione continentale per club. Sul finire del 2019, il 22 dicembre scende poi in campo da titolare nella vittoriosa sfida di Supercoppa italiana a Riad contro la Juventus (3-1),[81] che gli vale il suo terzo trofeo nella Capitale. Al giro di boa del campionato realizza 23 reti: meglio di lui ha fatto solo Antonio Angelillo nella stagione 1958-1959.[82] Chiude il campionato con 36 gol in 37 gare che, oltre a issarlo per la terza volta a capocannoniere del campionato italiano, gli permettono di eguagliare il primato di reti in una singola stagione della Serie A a girone unico,[4] stabilito quattro anni prima da Gonzalo Higuaín,[83] e soprattutto di vincere la Scarpa d'oro quale migliore marcatore della stagione calcistica europea,[5] terzo italiano dopo Luca Toni e Francesco Totti.
Il 20 ottobre 2020, alla quinta stagione a Roma, esordisce coi colori biancocelesti in UEFA Champions League, aprendo le marcature nella gara vinta 3-1 contro la sua ex squadra del Borussia Dortmund.[84] Il 12 maggio 2021, alla terz'ultima giornata di campionato, realizza allo scadere il gol dell'1-0 contro il Parma, raggiungendo quota 150 gol in maglia laziale: supera così una prima volta la leggenda biancoceleste Silvio Piola,[85] diventando il primatista sottorete del club per quanto concerne le sole competizioni ufficiali.[86]
Nell'estate seguente, stante le partenze del capitano Senad Lulić e del suo vice Marco Parolo, Immobile eredita la fascia di capitano dei biancocelesti.[1] Il 4 novembre 2021, in occasione della trasferta di UEFA Europa League contro l'Olympique Marsiglia (2-2), segna il suo 160º gol per la Lazio: supera così definitivamente Piola nella storia capitolina e assurge a migliore marcatore laziale di tutti i tempi.[3] Nella stessa stagione, grazie al rigore trasformato nella vittoria esterna contro il Cagliari (0-3) del 5 marzo 2022, realizza il suo 143º gol in Serie A con la maglia biancoceleste, eguagliando Piola anche per quanto concerne questo record societario,[87] per poi superarlo, sempre dagli undici metri, nove giorni dopo con la rete decisiva ai danni del Venezia (1-0).[88] Il 16 aprile, con il gol del definitivo 1-1 segnato nella partita casalinga contro il Torino, diventa il primo calciatore italiano nella storia della Serie A a realizzare almeno 25 reti in tre campionati differenti, il terzo in assoluto dopo Gunnar Nordahl e István Nyers.[89]
Il 25 marzo 2009 esordisce con la nazionale Under-21 diretta dal commissario tecnico Pierluigi Casiraghi, nella partita amichevole Austria-Italia (2-2) giocata a Vienna.[90] Nello stesso anno entra anche nella nazionale Under-20 di Francesco Rocca, con la quale partecipa ai Giochi del Mediterraneo 2009 di Pescara.
Torna in Under-21 a tre anni dall'esordio, il 25 aprile 2012, realizzando il suo primo gol con la maglia degli azzurrini nella partita amichevole vinta 4-1 contro la Scozia. Con l'Under-21 guidata da Devis Mangia partecipa all'europeo Under-21 2013 in Israele, dove realizza un gol nella finale persa 4-2 contro la Spagna.[91]
Il 2 marzo 2014 ottiene la prima convocazione con la nazionale maggiore da parte del commissario tecnico Cesare Prandelli.[92][93] Esordisce il 5 marzo 2014, a 24 anni, nell'amichevole contro la Spagna persa 1-0 a Madrid.[94] Le ottime prestazioni offerte alla sua prima stagione nel Torino, con la conseguente vittoria della classifica marcatori in Serie A, lo portarono a essere convocato per il campionato del mondo 2014 in Brasile.[95][96] Dopo l'esordio da subentrante nella vittoria per 2-1 contro l'Inghilterra,[97] gioca da titolare l'ultima partita della fase a gironi contro l'Uruguay, che determina l'eliminazione dell'Italia.[98]
Il successivo 4 settembre mette a segno il suo primo gol in nazionale, al debutto della gestione tecnica di Antonio Conte, aprendo le marcature nell'amichevole di Bari vinta 2-0 sui Paesi Bassi.[99] Nelle prime partite delle qualificazioni al campionato d'Europa 2016 viene schierato titolare nel tandem d'attacco azzurro, in coppia con Simone Zaza; i due verranno poi scavalcati nelle gerarchie da Éder e Graziano Pellè.[100] Immobile viene comunque convocato per la fase finale dell'europeo in Francia, in cui ottiene due presenze, entrambe nella fase a gironi, contro Belgio[101] e Irlanda.[102]
Confermato nel gruppo azzurro, Immobile è titolare nella gestione del nuovo selezionatore Gian Piero Ventura, già suo allenatore ai tempi del Torino. Il 9 ottobre 2016, durante la sfida per le qualificazioni al campionato del mondo 2018 giocata a Skopje contro la Macedonia, realizza la sua prima doppietta in maglia azzurra, che consente all'Italia di vincere in rimonta per 3-2.[103] Con 6 reti in dieci gare si laurea capocannoniere del girone G di qualificazione al mondiale, chiuso dall'Italia al secondo posto dietro la Spagna: viene schierato titolare nelle due partite del play-off del novembre 2017 contro la Svezia, che elimina gli azzurri dalla fase finale della rassegna iridata, a sessanta anni dall'unico precedente.[104]
È confermato in azzurro all'avvio del ciclo di Roberto Mancini, il quale nel corso della sua gestione tecnica andrà a porre Immobile in diretta concorrenza con Andrea Belotti, dando vita di gara in gara a una vera e propria staffetta tra i due.[105][106] Il 10 settembre 2018, in occasione della sconfitta 0-1 a Lisbona contro il Portogallo e valevole per la prima edizione della UEFA Nations League, scende in campo per la prima volta come capitano della nazionale.[107] Nelle successive qualificazioni al campionato d'Europa 2020 ottiene quattro presenze e realizza 3 reti: significativa è quella che sblocca il risultato nel 2-1 alla Finlandia dell'8 settembre 2019, che vale il ritorno al gol in maglia azzurra dopo due anni.[108] Dopo tre partite senza trovare la rete, che però vanno a comporre un altro lungo digiuno sottoporta in azzurro, stavolta protrattosi per sedici mesi, il 25 marzo 2021 torna al gol siglando il definitivo 2-0 all'Irlanda del Nord nella gara valida per le qualificazioni al campionato del mondo 2022.[109]
Nel giugno 2021 è tra i convocati per la fase finale dell'europeo itinerante del 2020,[110] posticipato di un anno a causa della pandemia di COVID-19. Vinto il ballottaggio con Belotti,[111] Immobile ben si comporta nella fase a gironi, andando a segno nella gara inaugurale dell'11 giugno a Roma contro la Turchia, in cui realizza il momentaneo raddoppio nel 3-0 finale,[112] per poi ripetersi nella partita seguente contro la Svizzera, siglando il definitivo 3-0.[113] Le sue prestazioni risultano meno brillanti nella successiva fase a eliminazione diretta,[114] dove non riesce più a trovare la via del gol;[115] mantiene comunque la maglia da titolare fino alla finale di Wembley dell'11 luglio, in cui l'Italia supera i padroni di casa dell'Inghilterra ai tiri di rigore e vince il secondo titolo continentale della sua storia.[116]
Nell'autunno seguente viene inizialmente inserito tra i 23 convocati per la fase finale della UEFA Nations League 2020-2021, ma è costretto a saltare la Final Four a causa di un infortunio, venendo sostituito da Moise Kean.[117]
Ciro Immobile, tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, ha collezionato globalmente 527 partite segnando 282 reti, alla media di 0,53 reti a partita.
Statistiche aggiornate al 16 aprile 2022.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
2008-2009 | Juventus | A | 1 | 0 | CI | 0 | 0 | UCL | 0 | 0 | - | - | - | 1 | 0 |
2009-2010 | A | 2 | 0 | CI | 1 | 0 | UCL | 1 | 0 | - | - | - | 4 | 0 | |
Totale Juventus | 3 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | - | - | 5 | 0 | |||||
2010-gen. 2011 | Siena | B | 4 | 1 | CI | 2 | 1 | - | - | - | - | - | - | 6 | 2 |
gen.-giu. 2011 | Grosseto | B | 16 | 1 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 16 | 1 |
2011-2012 | Pescara | B | 37 | 28 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 37 | 28 |
2012-2013 | Genoa | A | 33 | 5 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 34 | 5 |
2013-2014 | Torino | A | 33 | 22 | CI | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | 34 | 23 |
2014-2015 | Borussia Dortmund | BL | 24 | 3 | CG | 3 | 3 | UCL | 6 | 4 | SG | 1 | 0 | 34 | 10 |
2015-gen. 2016 | Siviglia | PD | 8 | 2 | CR | 3 | 2 | UCL | 3 | 0 | SU | 1 | 0 | 15 | 4 |
gen.-giu. 2016 | Torino | A | 14 | 5 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 14 | 5 |
Totale Torino | 47 | 27 | 1 | 1 | - | - | - | - | 48 | 28 | |||||
2016-2017 | Lazio | A | 36 | 23 | CI | 5 | 3 | - | - | - | - | - | - | 41 | 26 |
2017-2018 | A | 33 | 29 | CI | 4 | 2 | UEL | 9 | 8 | SI | 1 | 2 | 47 | 41 | |
2018-2019 | A | 36 | 15 | CI | 5 | 3 | UEL | 5 | 1 | - | - | - | 46 | 19 | |
2019-2020 | A | 37 | 36 | CI | 2 | 1 | UEL | 4 | 2 | SI | 1 | 0 | 44 | 39 | |
2020-2021 | A | 35 | 20 | CI | 1 | 0 | UCL | 5 | 5 | - | - | - | 41 | 25 | |
2021-2022 | A | 28 | 25 | CI | 2 | 1 | UEL | 7 | 4 | - | - | - | 37 | 30 | |
Totale Lazio | 205 | 148 | 19 | 10 | 30 | 20 | 2 | 2 | 256 | 180 | |||||
Totale carriera | 377 | 215 | 30 | 17 | 40 | 24 | 4 | 2 | 451 | 258 |
Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana | |
«Riconoscimento dei valori sportivi e dello spirito nazionale che hanno animato la vittoria italiana al campionato europeo di calcio UEFA Euro 2020» — Roma, 16 luglio 2021. Di iniziativa del Presidente della Repubblica.[120] |
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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2022-04-20 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=2277490